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domenica 19 dicembre 2010

Tra le due Coree sale la tensione

Sale al tensione tra le due Coree e si fa frenetica l’attività diplomatica per evitare il precipitarsi della situazione. La Corea del Nord ha dichiarato che se ci saranno le esercitazioni nel mar Giallo, già programmate per la scorsa settimana e rinviate per il maltempo, la risposta sarà dura ed il disastro sarà inevitabile. Seul da parte sua non arretra e conferma le manovre sul confine fissato dall’ONU dopo la guerra di Corea terminata nel 1953, questo, peraltro è il motivo del contendere: Pyongyang ha scatenato la bagarre  perchè non riconosce l’assegnazione alla parte Sud dell’isola di Yenpyeong (quella cannoneggiata) e di altre piccole isole. Nelle acque di queste isole la Corea del Sud ha effettuato le precedenti manovre militari dove avrebbe, secondo Pyongyang, sconfinato nelle acque territoriali del Nord, da qui la ritorsione militare. Quello che si rischia è ben più di qualche colpo di cannone, in questo momento nella zona ci sono concentrate consistenti forze militari in stato di emergenza e mobilitate per l’azione. La preoccupazione delle diplomazie è tangibile, tanto da fare muovere la Russia, l’ONU, la Cina egli USA, tutti però, sulle rispettive poszioni. In questo momento la più attiva pare Mosca che cerca di scongiurare le esercitazioni del mar Giallo  per guadagnare tempo per una pausa di riflessione che coinvolga direttamente i due paesi in un negoziato magari sotto l’egida dell’ONU.

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