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mercoledì 26 gennaio 2011

Obama rafforzato dal discorso dell’unione

Il discorso di Obama sullo stato della nazione ha riportato alla ribalta, tra gli altri, il tema della supremazia mondiale degli Stati Uniti. Su questo tema il popolo statunitense è molto sensibile, l'argomento permette di fare leva sull'unità della nazione e consente di trattare temi molto scottanti da prospettive differenti da quelle della polemica politica infuocata, che ultimamente ha caratterizzato la scena americana anche per l'irruzione del movimento dei Tea Party. Agli occhi di un europeo la questione della supremazia mondiale può sembrare un inutile orpello, residuato della guerra fredda, ma per gli americani è la chiave di volta per arrivare a parlare dei temi centrali tra cui quelli economici che in questo momento contraddistinguono la discussione. Obama ha illustrato il suo programma per confermare la leadership mondiale, ed i punti contemplano l'incremento delle infrastrutture, l'aumento della quota di PIL per scuola e ricerca per mantenere ed incrementare con sempre nuove soluzioni l'industria americana a livelli di eccellenza. Per reperire questi incrementi relativi ai capitoli di bilancio appositi il governo americano deve però diminuire altre voci di spesa che sono state individuate nella riduzione delle spese militari e nei contributi all'industria petrolifera. La destra avrebbe preferito la riduzione della spesa sociale, ma le due risposte differenti al discorso dello stato dell'unione hanno rivelato una profonda divisione tra Partito Repubblicano e Tea Party, che di fatto rafforzano il presidente in carica.

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