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lunedì 21 marzo 2011

Il Bahrein denuncia un complotto estero

Il Bahrein annuncia di essere vittima di un complotto straniero. Secondo il Re Hamad ben Issa Al Khalifa, la popolazione scita, che è la maggioranza all'interno del piccolo regno, posto in posizione chiave, sarebbe stata fomentata da potenze straniere, con l'intento di rovesciare il governo legittimo. Il Bahrein è uno stato in posizione strategica per il controllo del traffico delle petroliere e delle navi mercantili dirette al canale di Suez ed inoltre è la sede della flotta USA nel Mar Rosso. Nessuna accusa esplicita è stata fatta, ma si può capire che il sospetto cada sull'Iran, che ha più volte condannato il trattamento degli sciti ed anche l'invio di mille militari sauditi, in rinforzo delle forze armate di Manama. L'Iran, scita, ha una visione religiosa differente, seppur nel solco musulmano, rispetto ai sunniti, ed una vecchia rivalità con l'Arabia Saudita, di cui ritiene il Bahrein un'emanazione, proprio per la supremazia religiosa nell'ambito della religione di Maometto. In più l'Arabia Saudita è un alleato USA. L'ipotesi Iran potrebbe essere plausibile, data la gran presenza di sciti, su cui esercitare l'ascendenza per fare pressione sul governo del Barhein, nel quadro di allargamento della sfera di influenza della teocrazia scita, il sospetto di organizzare manifestazioni dall'esterno può essere contemplato; Teheran, insegue una mira, dove intende compattare più alleati possibili contro l'occidente e destabilizzare i suoi alleati può rientrare nel progetto.

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