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giovedì 7 aprile 2011

La grana laicità per Sarkozy

All'interno del partito del presidente Sarkozy infuria il dibattito sul laicismo. La politica intrapresa dall'UMP per ricercare una propria via alla laicità dello stato è andata a cozzare contro l'emorragia di voti nella recente tornata amministrativa, a favore dell'estrema destra di Marine Le Pen. In realtà la debacle è stata causata dal grande tasso di astensionismo giunto alla scarsa efficacia del programma di governo sul fronte interno, nei temi economici e sociali. Tuttavia la paura di perdere ulteriori consensi, ha scatenato il dibattito all'interno del partito; quello affrontato è uno scenario con una lama a doppio taglio, perchè, se da un lato, le istanze della società civile francese, anche in ambito conservatore, vanno nella direzione di una domanda di maggiore divisione tra stato e religione, quindi una progressiva laicizzazione, dall'altro lato nelle regioni più interne e maggiormente tradizionaliste, un processo che favorisca un atteggiamento più laico dello stato, appare come una abdicazione di fronte all'avanzata della religione musulmana, che ormai conta cinque milioni di fedeli nel territorio francese. D'altro canto anche l'elettorato musulmano rappresenta una grossa fetta di votanti a cui il processo di laicizzazione potrebbe non essere gradito, proprio per le norme concrete che si intendono proporre (valga per tutti l'esempio di vietare le manifestazioni di culto al di fuori delle aree religiose). L'UMP, appare quindi, in un vero e proprio "cul de sac", in vista delle elezioni presidenziali francesi del prossimo anno. Sarkozy, con questo tema, pensava di sfondare nell'area di centro sinistra, proponendo una immagine nuova del suo partito; l'avanzata di Marine Le Pen lo costringerà a rivedere i propri piani.

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