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sabato 16 aprile 2011

L'attività della Banca Mondiale

Abbandonato l'obiettivo della crescita economica, perchè sostanzialmente senza presupposti di base riscontrabili per l'intero pianeta, l'attività della Banca Mondiale si è concentrata sulla lotta alla povertà focalizzando i suoi obiettivi sulle questioni dell'acqua potabile, dello sviluppo sostenibile in relazione al rispetto ambientale e sociale, sostenendo progetti in tal senso a prescindere dal regime politico della nazione beneficiaria. Questa politica è stata dettata dalla consapevolezza che il traguardo della crescita non può essere neppure contemplato se non vengono raggiunti obiettivi minimi di base comuni a tutte le nazioni. In questo quadro risulta essenziale il monitoraggio dei prezzi dei generi alimentari, che costituiscono il primo gradino per elevare gli standard dei paesi poveri. Quello che si sta registrando è un dato preoccupante dato che l'aumento dei prezzi degli alimentari è balzato in avanti del 36%, andando pericolosamente vicino ai massimi rilevati nel 2008. Il numero dei poveri nel mondo, coloro che vivono con una somma inferiore a 1,25 dollari al giorno, cresce di 68 persone al minuto, e si aggira intorno al miliardo di persone. Le varie crisi che attraversano il mondo, in special modo quelle che riguardano la produzione di greggio, stanno già incidendo in maniera rilevante sul prezzo dei generi alimentari e la loro fine che non si intravede fa pronosticare ulteriori innalzamenti dei livelli dei prezzi; se, poniamo il caso, gli aumenti raggiungessero la quota del 30% a ciò corrisponderebbe un numero di nuovi poveri di 34 miliioni di persone. Lo scenario che potrebbe prefigurarsi apre situazioni con implicazioni differenti ma con ripercussioni sull'intero mondo e di conseguenza sull'economia e sui rapporti diplomatici. Un esempio per tutti il sicuro incremento delle migrazioni, se non viene messo un freno all'aumento dei generi alimentari. Dal canto suo la Banca Mondiale propone, attraverso il suo presidente, di investire il G20 nella risoluzione dei problemi della carenza di cibo un diverso approccio nelle fasi produttive e di una nuova condotta per ciò che concerne le esportazioni di derrate alimentari.

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