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giovedì 21 aprile 2011

Per i ribelli libici in arrivo istruttori militari

Francia, Italia e Regno Unito invieranno istruttori militari per assistere e formare le truppe dei ribelli libici. La ragione di tale invio consiste, prima di tutto, nell'organizzazione della protezione dei civili e poi nell'assistenza formativa e logistica. Secondo dichiarazioni ufficiali si tratterebbe di pochi effettivi, tuttavia esiste il dubbio che questa sia la premessa per uno sbarco di forze di terra in Libia. L'ipotesi è tuttora scartata dalla NATO, che in questo senso non ha la copertura della risoluzione 1973 dell'ONU, che non intende aprire un nuovo fronte in terra islamica, dopo Iraq ed Afghanistan. Tuttavia la stagnazione del conflitto potrebbe accelerare la decisione singola di qualche nazione per muoversi al di fuori del quadro dell'Alleanza Atlantica e della risoluzione ONU. Più volte la Francia, ben conscia dell'insufficienza della sola azione aerea, ha sollecitato l'intervento con truppe terrestri al fianco dei ribelli per arrivare ad una soluzione più veloce del conflitto. L'entrata in guerra di truppe terrestri pone dei seri dubbi sulle reazioni dei paesi islamici, specialmente i più integralisti, che potrebbero interpretarla come una invasione del suolo musulmano da parte di eserciti cristiani. Questa evenienza è molto temuta dai governi occidentali perchè in questa fase di rivolte presenti nei paesi arabi, si punta ad evitare nel maggior modo possibile le ingerenze o comunque argomenti che possano dare l'occasione di ulteriori motivi di attrito. Frattanto gli USA stanno per varare un finanziamento di 17 milioni di euro a favore dei ribelli, i quali hanno affermato di avere ricevuto un quantitativo di armi da fornitori non ben precisati.

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