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sabato 4 giugno 2011

La Cina teme l'anniversario di Tienenmen

Il governo della Repubblica Popolare Cinese teme il ventiduesimo anniversario di Tienanmen. La data cade in un lungo week end e si temono manifestazioni di opposizione al regime. Starebbero anche circolando voci che l'amministrazione di Pechino stia tentando di comprare il silenzio delle famiglie delle vittime per spegnere ulteriori possibilità di manifestazioni. In realtà pare molto difficile che l'apparato cinese riesca a contenere la protesta che sta montando sempre più massiccia e che non si lascerà sfuggire l'occasione di manifestare il proprio dissenso con le telecamere accese di tutti i network mondiali. Nel frattempo le forze di polizia cinese hanno intensificato la presenza sul luogo simbolo della dissidenza cinese, una presenza che dovrebbe, nell'intenzione del governo, dissuadere ogni forma di protesta. Ciò che preoccupa di più l'establishment cinese è lo scontato raccordo che la protesta può fare, richiamandosi alla primavera araba e convertire il tutto in primavera cinese. Sono infatti molti i casi di violazione dei diritti umani, che potrebbero scatenare rivolte analoghe a quelle della sponda sud del Mediterraneo, segnalati dalle varie organizzazioni semi clandestine, che si occupano della materia, anche se su questo aspetto Pechino ha dichiarato che mai come in questo momento in Cina sono rispettati proprio i diritti umani.

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