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giovedì 3 novembre 2011

L'Eritrea accusata di manovrare Al-Shabab

Con le operazioni militari in corso in Somalia contro gli estremisti islamici di Al-Shabab anche la situazione diplomatica della regione subisce dei contraccolpi. Il governo Eritreo è stato accusato di essere dietro al movimento integralista grazie all'elargizione di finanziamenti e forniture militari che consentono azioni militari sia in Somalia, che contro il Kenya. L'accusa ha un fronte molto vasto e comprende gran parte della comunità internzionale. Le accuse sarebbero supportate dal fatto di avere intercettato una spedizione di armi probabilmente partita da Asmara ed individuata a Baidoa, città somala a circa 250 chilometri da Mogadiscio.
Malgrado la smentita ufficiale del governo eritreo, che afferma di perseguire la pace e la stabilità nel Corno d'Africa, esistono precedenti che legano l'Eritrea ad Al-Shabab fin dal 2008 quando vi erano, all'interno dei confini eritrei, campi di addestramento militare, dove i componenti di Al-Shabab erano addestrati all'uso degli esplosivi ed alla realizzazione di attentati suicidi. Anche un rapporto dell'ONU, redatto dal gruppo di monitoraggio su Somalia ed Eritrea, individuava Asmara come finanziatore delle milizie islamiche attraverso la propria ambasciata in Kenya. Le manovre dell'esercito di Nairobi in terra somala, ufficialmente in rappresaglia ai rapimenti fatti alla frontiera da Al-Shabab, hanno ancora di più intensificato le accuse, da parte dell'opinone pubblica internazionale, contro il paese eritreo, ritenuto, alla fine, una delle fonti proncipali di destabilizzazione della regione. Da parte sua il Kenya, su questo aspetto, ha preferito mantenere un basso profilo, preferendo non impegnare l'azione diplomatica in questo momento dove sono protagoniste le armi. Una delle ragioni preminenti dell'atteggiamento eritreo si deve probabilmente individuare negli annosi contrasti con l'Etiopia; riuscire a manovrare Al-Shabab permette di attivare una sorta di Golden share sulla stabilità del Corno d'Africa , la questione è che si è travalicato i confini andando a toccare un paese come il Kenya dove esistono investimenti francesi e che gode dell'alleanza americana, inntenzionata a combattere ogni possibile alleato di Al Qaeda. Anche l'emergenza umanitaria sfruttata da Al-Shabab per dirigere le migrazioni bibliche verso il Kenya ed impedire gli aiuti umanitari, può essere vista ora sotto una diversa angolazione, se si pensa all'influenza di Asmara sulle milizie islamiche. Se ciò dovesse essere appurato l'Eritrea rischia di entrare nel mirino della lotta al terrorismo, si da parte dell'ONU, che della NATO; in quel caso l'apertura di un nuovo fronte non sarebbe una ipotesi tanto remota.

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