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venerdì 3 agosto 2012

La dura lezione di Alba Dorata

Quello accaduto mercoledi ad Atene in piazza Syntagma costituisce un preoccupante segnale d'allarme per tutta l'Europa: la distribuzione di generi alimentari di prima necessità da parte del gruppo neonazista Alba Dorata, attraverso volontari interamente vestiti di nero, soltanto a persone che mostravano il loro documento di identità comprovante la cittadinanza greca. L'Unione Europea farebbe bene a non sottovalutare certe manifestazioni che sono tese soltanto a radicalizzare lo scontro sociale in atto e dividere i popoli europei. L'ostinazione con cui i governi continuano a punire, per colpe non loro, la parte più debole della popolazione, che è però diventata maggioranza numerica, di diversi paesi, non può che produrre frutti avvelenati, di cui la strage della Norvegia del 2011, rischia di essere stata soltanto un preambolo. La mancanza di una visione più allargata, che sappia penalizzare i veri responsabili della crisi economico finanziaria, è la deficienza più grande, che si registra a livello comunitario. La percezione è che si proceda a compartimenti stagni, senza un filo comune, che sappia considerare i legami tra sfacelo economico e sociale e le possibili derive che ne conseguiranno. Le tanti professioni di ottimismo non sono suffragate da risultati apprezzabili ed una politica inetta, lascia orfani milioni di persone, pronte a gettarsi tra le braccia del primo populista di passaggio, con effetti ancora peggiori degli attuali. Ma tant'è, la preoccupazione maggiore resta il freddo dato numerico del differenziale dei titoli di stato o l'indice di borsa, non ammettendo, che l'affannarsi a conseguire esclusivamente dati positivi, senza che questi determino una ricaduta concreta e, sopratutto veloce, negli strati sociali in sofferenza, genera distorsioni che possono trasformare mostri. Se la situazione greca è la punta dell'iceberg, va vista, però anche in chiave di possibile futuro analogo per altri stati. Le difficoltà materiali di paesi considerati un tempo ricchi come la Spagna, l'Italia, ma anche Portogallo ed Irlanda, mentre la stessa Francia accusa motivi di sofferenza, rappresentano il terreno fertile per la corruzione ed anche il disfacimento di quelle forme di stato, tutte facenti capo alla democrazia, che parevano ormai un dato di fatto. Viceversa, senza benessere collettivo e diffuso, la stessa democrazia è in pericolo, perchè contiene in se stessa gli strumenti che ne possono determinare la morte. Le pulsioni populiste e totalitarie con cui si muovono determinati gruppi e partiti, nati al di fuori del normale circuito dei partiti, perchè questi considerati giustamente corrotti, fanno leva sulle paure del popolo, che è anche corpo elettorale. Una manovra come quella di Alba Dorata, aberrante nella sua espressione, rappresenta però un insegnamento fondamentale della pratica politica che questi gruppi intendono portare avanti. Costringere i greci più poveri ad accettare una elemosina così poco caritatevole ed impiegare questa pratica come mezzo di lotta politica, sovverte ogni tipo di dialettica politica che si è presentata fino ad ora nel corso della storia. Erigere l'elemosina selettiva a pratica politica raggiunge un livello talmente indegno di fare propaganda politica, che, tranne la violenza, ogni limite appare superato. Tuttavia ad essere dietro l'angolo è proprio la violenza, con le possibili conseguenze di tali sistemi che non possono essere che all'inizio. La caccia allo straniero, individuato, chiaramente a torto, come responsabile della crisi, è una facile soluzione che si percorre periodicamente, poi si può passare a sindacati e circoli politici giudicati collusi con il potere che opera i tagli indiscriminati. Sarebbe bene che Bruxelles mettesse da subito in campo iniziative volte a mitigare lo squilibrio sociale anzichè pensare a salvare banche che hanno creato, con le loro perdite, voragini. Questo perchè senza esempi concreti, la situazione è destinata a peggiorare costantemente; con l'euro in pericolo, rischia anche il pieno sviluppo dell'unione politica, l'unico baluardo che, se usato correttamente, può permettere ai popoli europei livelli di vita dignitosi, in mercati che richiedono sempre maggiore grandezza per competere con i giganti mondiali. Occorre però inserire degli anticorpi in un organismo vulnerabile e debole come la UE, leggi certe che impediscano la vita a movimenti che si richiamano al nazismo ed al fascismo, sono sempre più necessari, forse perchè la distanza temporale dalla fine della seconda guerra mondiale, ampliandosi attenua il livello di attenzione necessario affinchè certi episodi della storia non si ripetano.

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