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giovedì 15 giugno 2017

L'Egitto cerca una dimensione maggiore nel mondo sunnita

La cessione delle piccole isole egiziane, situate nel Mar Rosso, a favore dell’Arabia Saudita, deve essere inquadrata nell’offensiva che le monarchie saudite hanno intrapreso contro il Qatar e nell’ambito più generale della contrapposizione tra sunniti e sciiti. La decisione di donare le piccole isole disabitate, ma con grande valenza strategiche del Mar Rosso, da parte de Il Cairo, che ne aveva il controllo fin dal 1906, ha suscitato pesanti polemiche e contrasti nel paese egiziano ed anche dal punto di vista legale la Corte costituzionale del paese aveva dato  parere contrario, rovesciato, però da un tribunale di grado inferiore. Il Presidente egiziano Al Sisi ha dimostrato, una volta di più, quale sia il grado del proprio rispetto delle istituzioni del paese e di come sia vigente una dittatura. Dal punto di vista della politica internazionale l’Egitto ha ceduto le isole nel quadro dell’alleanza con le monarchie saudite, in cambio di ricchi aiuti, diretti a risollevare una economia in forte crisi, ma sopratutto per sancire in modo più fermo l’alleanza politica con le monarchie saudite: una contrapposizione generata dal blocco sunnita contro l’Iran, che ha come obiettivo diminuire il peso politico di Teheran. La presenza alla Casa Bianca di Trump ha favorito questo nuovo scenario, che, tuttavia, si basa su base molto meno solide di come appare. Le accuse al Qatar, di finanziare il terrorismo, infatti, provengono da un insieme di paesi fortemente indiziati di avere anch’essi contribuito allo sviluppo del terrorismo nell’area mediorientale, con l’intento di arrivare all’influenza sulla Siria e l’Iraq. In questo scenario la posizione del Qatar non è stata differente dagli stati che gli hanno dichiarato l’attuale ostracismo diplomatico, la questione sembra essere, invece, quella di contrastare un membro all’interno dell’area saudita, che sta cercando una dimensione più autonoma rispetto alle altre monarchie sunnite; i legami commerciali con l’Iran e l’appoggio ai Fratelli Musulmani, rappresentano un oggettivo elemento di turbativa all’integrità del fronte sunnita. In questo contesto l’inserimento dell’Egitto, anche con la donazione delle isole all’Arabia Saudita, rappresenta per Il Cairo, l’obiettivo di una nuova dimensione all’interno dell’area regionale e nel blocco sunnita. Se questo dovrà accadere a scapito del Qatar è presto per dirlo, anche perchè il Qatar, malgrado le accuse, è ancora strategico per gli Stati Uniti. Quello che si deve registrare, che dalla penisola arabica il blocco sunnita si estende al paese egiziano con maggiore coesione, con il chiaro intento di circondare l’area di influenza che Teheran mantiene sulla Siria. In questo le monarchie saudite hanno un alleato importante, anche se non ufficiale, in Israele, che ha in comune l’avversione all’Iran. Sul versante irakeno, la questione è però più complessa: la sconfitta dello Stato islamico non può non prescindere dall’impiego diretto sul terreno, sia dalle milizie curde, che da quelle sciite, due protagonisti, che, per ragioni diverse, non sono graditi alla galassia sunnita, sopratutto se si ricomprende in questa alleanza anche la Turchia. Il punto centrale è che nella scenario già fortemente instabile del medio oriente la frattura all’interno del blocco sunnita non può che portare ad ulteriore incertezza, specialmente se si considera il ruolo ambiguo e, sopratutto , incerto di Trump. In questo contesto la ricerca di emergere di soggetti, seppure importanti, ma più periferici nel contesto regionale, come l’Egitto rappresenta una novità, che deve essere contestualizzata alle necessità de Il Cairo, che cerca, sostanzialmente, una via internazionale per risolvere i propri problemi interni, sia di ordine politico, che di ordine economico. Cedere una parte del proprio territorio e, di conseguenza, perdere sovranità su posizioni strategiche, comporta un sacrificio calcolato, ma soltanto alla situazione contingente, che non tiene conto del praticamente certo malcontento che si va ad aggiungere ad una popolazione già fortemente provata. La strategia di Al Sisi, che cerca di recuperare posizioni sul piano internazionale, potrebbe rivelarsi fatale sul fronte interno, alimentando l’ostilità della popolazione anche per la troppa vicinanza con Tel Aviv e riportare il paese ad un punto critico, che non potrebbe che complicare il quadro generale della situazione araba. 

Egypt looks for a greater dimension in the Sunni world

The sale of the small Egyptian islands in the Red Sea to Saudi Arabia must be framed in the offensive that the Saudi monarchies have undertaken against Qatar and in the more general context of the opposition between Sunni and Shi'ite. The decision to donate the small uninhabited islands, but with great strategic importance to the Red Sea, by Cairo, which had been in control since 1906, has raised heavy controversies and conflicts in the Egyptian country and, from a legal point of view, The constitutional court of the country had given the opposite opinion, inverted, but by a lower court. Egyptian President Al Sisi has once again demonstrated the degree of respect for the institutions of the country and how a dictatorship is in force. From the point of view of international politics, Egypt has surrendered the islands in the context of the alliance with the Saudi monarchies, in exchange for wealthy aid, aimed at lifting a crisis economy, but above all to more firmly sanction the alliance Politics with the Saudi monarchies: a counterattack created by the Sunni blockade against Iran, whose goal is to reduce Tehran's political weight. The presence at Trump's White House has favored this new scenario, which, however, is based on a much less solid basis than it does. Qatari's accusations of financing terrorism come from a number of countries strongly suspected of having contributed to the development of terrorism in the Middle East with the intent of reaching influence on Syria and Iraq . In this scenario, Qatar's position has not been different from the states that have declared the current diplomatic ostracism, but the issue seems to be to counter a member within the Saudi area, which is looking for a more autonomous dimension Compared to other Sunni monarchies; Trade ties with Iran and support for the Muslim Brotherhood are an objective element of disruption to the integrity of the Sunni front. In this context, the insertion of Egypt, even with the donation of the islands to Saudi Arabia, represents for Cairo the goal of a new dimension within the regional area and the Sunni block. If this is to happen at the expense of Qatar, it is soon to be said, because Qatar, despite the allegations, is still strategic to the United States. What is to be noted is that from the Arabian peninsula the Sunni block extends to the Egyptian country with greater cohesion, with the clear intent of surrounding the area of ​​influence that Tehran holds on Syria. In this, the Saudi monarchies have an important, albeit unofficial, ally in Israel, which has common aversion to Iran. On the Iraqi side, however, the issue is more complex: the defeat of the Islamic State can not be without direct application on the ground, both from the Kurdish militia and the Shiite militia, two protagonists, which for different reasons are not welcome to Sunni galaxy, especially if Turkey also includes this alliance. The central point is that in the already unstable Middle Eastern scenario, the fracture within the Sunni block can only lead to further uncertainty, especially if we consider Trump's ambiguous and above all uncertain role. In this context, the quest for emergence of subjects, albeit important but more peripheral in the regional context, such as Egypt, is a novelty, which must be contextualized to the needs of Cairo, which is essentially an international way to solve its own Internal problems, both politically and economically. To surrender part of its territory and, consequently, to lose sovereignty over strategic positions involves a calculated sacrifice, but only to the contingent situation, which does not take into account the virtually certain discontent that is being added to a population already strongly tested. Al Sisi's strategy, which seeks to recover international positions, could prove fatal on the domestic front, fueling hostile hostility even because of the proximity to Tel Aviv and bringing the country to a critical point that could only complicate The general picture of the Arab situation.

Egipto busca una mayor dimensión en el mundo suní

La venta de las pequeñas islas de Egipto, situada en el Mar Rojo, a favor de Arabia Saudita, tiene que ser visto en la ofensiva que las monarquías saudí emprendió contra Qatar y el contexto más general del conflicto entre sunitas y chiítas. La decisión de donar pequeñas islas deshabitadas, pero con gran importancia estratégica del Mar Rojo, de El Cairo, que tiene poder desde 1906, ha provocado encendidos debates y enfrentamientos en el país de Egipto y también desde el punto de vista legal Corte constitucional del país había dado opinión contraria, derrocado, sin embargo, por un tribunal inferior. El presidente egipcio Al Sisi ha demostrado, una vez más, ¿cuál es el grado de cumplimiento de las instituciones del país y cómo forzar una dictadura. Desde el punto de vista de la política internacional Egipto cedió las islas en el marco de la alianza con la monarquía saudí, a cambio de ayuda rica, directo a reactivar una economía en crisis, pero sobre todo para establecer más firmemente la alianza política con la monarquía saudí: un contraste generado por el bloque sunita contra Irán, que tiene como objetivo reducir el peso político de Teherán. La presencia en la Casa Blanca Trump ha animado este nuevo escenario, que, sin embargo, se basa en la base mucho menos sólida de cómo se ve. Los cargos a Qatar, para financiar el terrorismo, de hecho, provienen de una serie de fuertes sospechas de que los países también han contribuido al desarrollo del terrorismo en el Medio Oriente, con la intención de llegar influencia en Siria e Irak . En este escenario la posición de Qatar no fue diferente de los estados que han declarado el ostracismo diplomático actual, la cuestión parece ser, sin embargo, para contrarrestar un miembro dentro de la Arabia, que está buscando a una dimensión más autónomos en comparación con otros monarquías sunitas; vínculos comerciales con Irán y el apoyo a los Hermanos Musulmanes, son un elemento objetivo de la interrupción de la integridad de la parte delantera sunita. En este contexto, la inclusión de Egipto, incluso con la donación de las islas Arabia Saudita, es El Cairo, el objetivo de una nueva dimensión en el regional y el bloque sunita. Si esto sucede a costa de Qatar es pronto para decirlo, porque incluso Qatar, a pesar de los cargos, sigue siendo estratégica para los Estados Unidos. Lo que hay que registrarse, que la península arábiga al bloque sunita que se extiende hasta el país de Egipto con mayor cohesión, con la clara intención de rodear el área de influencia que Teherán mantiene en Siria. Este monarquías saudí tiene un aliado importante, aunque no oficial, en Israel, que comparte la aversión a Irán. En el lado iraquí, sin embargo, el asunto es más complejo: la derrota del estado islámico no puede separarse de la utilización directamente sobre el suelo, ya sea por las milicias kurdas, que chiíta, los dos protagonistas, que, por diversas razones, no son aceptables para Galaxy sunita, sobre todo si se incluye en esta alianza también Turquía. El punto central es que en el escenario, ya que la fractura dentro del bloque sunita altamente inestable en Oriente Medio no sólo puede conducir a una mayor incertidumbre, sobre todo si tenemos en cuenta el papel ambiguo y, sobre todo, sin saber de Trump. En este contexto, la búsqueda de la aparición de partidos, aunque importante, pero más periférica en el contexto regional, ya que Egipto es nuevo, deben ser contextualizados a las necesidades de El Cairo, que esencialmente busca una manera de solucionar su internacional problemas internos, tanto políticos, que económicas. Dar una parte de su territorio y, por lo tanto, perder la soberanía sobre las posiciones estratégicas, que implica un sacrificio calculado, pero sólo en la situación en cuestión, que no tiene en cuenta la prácticamente segura descontento que se suma a una población que ya dura prueba. La estrategia de Al Sisi, que busca recuperar posiciones a nivel internacional, podría resultar fatal en el frente interno, lo que alimentó la hostilidad de la población de demasiada proximidad a Tel Aviv y poner al país en un punto crítico, que sólo podría complicar el marco general de la situación árabe.

Ägypten sucht größere Dimension in der sunnitischen Welt

Der Verkauf von ägyptischen kleinen Inseln, die sie im Roten Meer, zugunsten von Saudi-Arabien hat, in der Offensive zu sehen, die Monarchien Saudi gegen Katar übernahm und der allgemeineren Kontext des Konflikts zwischen Sunniten und Schiiten. Die Entscheidung kleine unbewohnte Inseln zu spenden, aber mit großer strategischer Bedeutung des Roten Meeres, von Kairo, der seit 1906 Kontrolle hatte, hat hitzige Debatten und Auseinandersetzungen in dem ägyptischen Land und auch aus rechtlicher Sicht entfachte Verfassungsgericht des Landes hatte entgegengesetzte Meinung gegeben, gestürzt, jedoch durch eine Vorinstanz. Der ägyptische Präsident Al Sisi hat gezeigt, noch einmal, was ist der Grad der Einhaltung der Institutionen des Landes und wie eine Diktatur erzwingen. Aus der Sicht der internationalen Politik abgetreten Ägypten die Inseln im Rahmen der Allianz mit der saudischen Monarchie, im Austausch für reiche Hilfe, direkt eine Wirtschaft in der Krise wieder zu beleben, vor allem aber fester die Allianz zu etablieren Politik mit der saudischen Monarchie: Kontrast von dem sunnitischen Block gegen Iran erzeugt, die das politische Gewicht Teheran verringert werden soll. Die Präsenz im Trump Weiße Haus hat dieses neue Szenario ermutigt, die jedoch auf viel weniger solide Grundlage basiert, wie es aussieht. Die Gebühren nach Katar, zur Finanzierung des Terrorismus, in der Tat, kommen aus einem Satz stark vermutet, dass Länder haben auch auf die Entwicklung des Terrorismus im Nahen Osten beigetragen, mit der Absicht, Einfluss der Ankunft auf Syrien und Irak . In diesem Szenario die Qatari Position aus den Staaten nicht anders war, der die aktuelle diplomatische Ächtung erklärt hat, scheint die Frage zu sein, aber ein Mitglied innerhalb der Saudi entgegenzuwirken, die für eine autonome Dimension sucht im Vergleich zu anderen sunnitischen Monarchien; Handelsbeziehungen mit dem Iran und Unterstützung für die Muslimbruderschaft, sind ein objektives Element der Störung der Integrität der sunnitischen Front. In diesem Zusammenhang ist die Einbeziehung von Ägypten, auch mit der Spende der Inseln Saudi-Arabien, ist Kairo, ist das Ziel einer neuen Dimension in den regionalen und dem sunnitischen Block. Wenn dies auf Kosten von Katar passieren sollte es früh zu sagen, denn auch Katar, trotz der Kosten, für die Vereinigten Staaten nach wie vor strategisch ist. Was Sie sich registrieren müssen, die die arabische Halbinsel der sunnitische Block mit einem größeren Zusammenhalt des ägyptischen Land erstreckt, mit der klaren Absicht, den Einflussbereich zu umgeben, dass Teheran auf Syrien hält. Diese Monarchien Saudi haben einen wichtigen Verbündeten, wenn auch nicht offiziell, in Israel, die die Abneigung gegen Iran teilt. Auf der irakischen Seite ist jedoch das Problem komplexer: die Niederlage des islamischen Staates kann nicht von der Verwendung direkt auf dem Boden, entweder durch kurdische Milizen, die Schiiten, die beiden Protagonisten, die aus verschiedenen Gründen getrennt wird, sind nicht akzeptabel sunnitische Galaxie, vor allem, wenn es in dieser Allianz auch die Türkei umfasst. Der zentrale Punkt ist, dass in diesem Szenario bereits der Bruch innerhalb des sunnitischen Blockes sehr instabil im Nahen Osten kann nicht nur zu einem weiteren Verunsicherung führt, vor allem wenn man die zweideutige Rolle und vor allem unsicher Trump betrachten. In diesem Zusammenhang ist die Suche nach Entstehung von Parteien, wenn auch wichtig, aber mehr periphere im regionalen Kontext, wie Ägypten neu ist, muss sie auf die Bedürfnisse von Kairo kontextualisiert werden, die im wesentlichen eine Art und Weise versucht, ihre internationalen zu lösen interne Probleme, sowohl politisch, als wirtschaftlich. Geben Sie einen Teil seines Territoriums und damit verlieren die Souveränität über strategische Positionen, bringt es ein berechnetes Opfer, sondern nur auf die Situation bei der Hand, die keine Rücksicht auf die so gut wie sicher Unzufriedenheit nimmt, die bereits zusätzlich zu einer Population ist streng getestet. Die Al-Sisi-Strategie, die auf Positionen auf internationaler Ebene zu machen sucht, könnte tödlich im Inland unter Beweis stellen, die Feindschaft der Bevölkerung zu viel Nähe zu Tel Aviv Betankung und das Land an einem kritischen Punkt setzen, die nur könnte erschweren der allgemeine Rahmen der arabischen Situation.

Egypte cherche une plus grande dimension dans le monde sunnite

La vente de petites îles égyptiennes, situé dans la mer Rouge, en faveur de l'Arabie Saoudite, doit être vu dans l'offensive que l'Arabie monarchies entrepris contre le Qatar et le contexte plus général du conflit entre Sunnites et Chiites. La décision de faire un don de petites îles inhabitées, mais avec une grande importance stratégique de la mer Rouge, du Caire, qui avait le contrôle depuis 1906, a suscité des débats houleux et des affrontements dans le pays d'Egypte et aussi du point de vue juridique Cour constitutionnelle du pays avait donné un avis contraire, renversé, cependant, par une juridiction inférieure. Le président égyptien Al Sisi a montré, une fois encore, quel est le degré de leur conformité avec les institutions du pays et comment forcer une dictature. Du point de vue de la politique internationale Egypte cédait les îles dans le cadre de l'alliance avec la monarchie saoudienne, en échange d'une aide riche, directe pour relancer une économie en crise, mais surtout d'établir plus fermement l'alliance politique avec la monarchie saoudienne: un contraste généré par le bloc sunnite contre l'Iran, qui vise à réduire le poids politique de Téhéran. La présence au Trump Maison Blanche a encouragé ce nouveau scénario, qui, cependant, est basée sur beaucoup moins solide base de son apparence. Les charges au Qatar, pour financer le terrorisme, en effet, provenir d'un ensemble de pays fortement suspects ont également contribué au développement du terrorisme au Moyen-Orient, avec l'intention d'arriver influence sur la Syrie et l'Irak . Dans ce scénario, la position qatari n'a pas été différente des Etats qui ont déclaré l'ostracisme diplomatique actuel, la question semble être, cependant, pour lutter contre un membre au sein de l'Arabie, qui est à la recherche d'une dimension plus autonome par rapport aux autres monarchies sunnites; liens commerciaux avec l'Iran et le soutien pour les Frères musulmans, sont un élément objectif de perturbation de l'intégrité du front sunnite. Dans ce contexte, l'inclusion de l'Egypte, même avec le don des îles Arabie Saoudite, est Le Caire, l'objectif d'une nouvelle dimension au sein de la région et le bloc sunnite. Si cela devrait se faire au détriment du Qatar, il est trop tôt pour dire, parce que même le Qatar, en dépit des charges, est toujours stratégique pour les États-Unis. Ce que vous devez vous enregistrer, que la péninsule arabique le bloc sunnite extension au pays d'Egypte avec une plus grande cohésion, avec l'intention claire d'entourer la zone d'influence que Téhéran continue de la Syrie. Ce monarchies saoudiennes ont un allié important, bien que non officielle, en Israël, qui partage l'aversion à l'Iran. Du côté irakien, cependant, la question est plus complexe: la défaite de l'Etat islamique ne peut pas être séparé de l'utilisation directement sur le terrain, que ce soit par les milices kurdes, qui chiites, les deux protagonistes, qui, pour diverses raisons, ne sont pas acceptables galaxie sunnite, surtout si elle englobe dans cette alliance aussi la Turquie. Le point central est que dans le scénario, déjà la fracture au sein du bloc sunnite très instable au Moyen-Orient ne peut que conduire à une incertitude supplémentaire, surtout quand on considère le rôle ambigu et, surtout, incertain de Trump. Dans ce contexte, la recherche d'émergence des partis, quoique importante, mais plus périphérique dans le contexte régional, comme l'Egypte est nouveau, il doit être contextualisées aux besoins du Caire, qui vise essentiellement un moyen de résoudre leurs obligations internationales problèmes internes, à la fois politique, économique que. Donner une partie de son territoire et, par conséquent, perdre sa souveraineté sur des positions stratégiques, cela implique un sacrifice calculé, mais seulement à la situation actuelle, qui ne tient pas compte de la quasi certain mécontentement qui est en plus une population déjà mis à rude épreuve. La stratégie d'Al Sisi, qui cherche à gagner des positions au niveau international, pourrait se révéler fatale sur le front intérieur, alimentant l'hostilité de la population pour trop proximité de Tel-Aviv et de mettre le pays à un point critique, ce qui ne pourrait compliquer le cadre général de la situation arabe.

Egito busca maior dimensão no mundo sunita

A venda de pequenas ilhas egípcios, localizado no Mar Vermelho, em favor da Arábia Saudita, tem que ser visto na ofensiva que monarquias Arábia empreendeu contra Catar e no contexto mais geral do conflito entre sunitas e xiitas. A decisão de doar pequenas ilhas desabitadas, mas com grande importância estratégica do Mar Vermelho, do Cairo, que tinha o controle desde 1906, provocou debates acalorados e confrontos no país egípcia e também do ponto de vista legal Tribunal constitucional do país tinha dado parecer contrário, derrubado, no entanto, por um tribunal inferior. O presidente egípcio Al Sisi mostrou, mais uma vez, qual é o grau da sua conformidade com as instituições do país e como forçar uma ditadura. Do ponto de vista da política internacional Egito cedeu as ilhas no âmbito da aliança com a monarquia saudita, em troca de ajuda rico, direto para revitalizar uma economia em crise, mas acima de tudo para estabelecer mais firmemente a aliança política com a monarquia saudita: um contraste gerado pelo bloco sunita contra o Irã, que visa reduzir o peso político de Teerã. A presença na Casa Branca Trump tem incentivado este novo cenário, que, no entanto, baseia-se muito menos sólida base de como ele se parece. Os encargos para Qatar, para financiar o terrorismo, na verdade, vêm de um conjunto de suspeita fortemente os países também têm contribuído para o desenvolvimento do terrorismo no Oriente Médio, com a intenção de chegar influência sobre Síria e Iraque . Neste cenário, a posição do Qatar não foi diferente dos estados que declararam o ostracismo diplomático atual, a questão parece ser, no entanto, para neutralizar um membro dentro da Arábia, que está à procura de uma dimensão mais autônoma em comparação com outros monarchies sunitas; relações comerciais com o Irã e apoio à Irmandade Muçulmana, são um elemento objetivo de interrupção para a integridade da frente sunita. Neste contexto, a inclusão do Egito, mesmo com a doação das ilhas Arábia Saudita, é Cairo, o objetivo de uma nova dimensão dentro do regional e do bloco sunita. Se isso deve acontecer à custa do Qatar é cedo para dizer, porque mesmo Qatar, apesar das acusações, ainda é estratégico para os Estados Unidos. O que você tem que registrar, que a Península Arábica do bloco sunita que se estende ao país egípcio com maior coesão, com a clara intenção de cercar a área de influência de que Teerã continua a Síria. Este monarquias Arábia tem um aliado importante, embora não oficial, em Israel, que compartilha a aversão ao Irã. No lado iraquiano, no entanto, a questão é mais complexa: a derrota do Estado islâmico não pode ser separado do uso diretamente sobre o solo, quer por milícias curdas, que xiita, os dois protagonistas, que, por várias razões, não são aceitáveis ​​para galáxia sunita, especialmente se ela engloba nesta aliança também a Turquia. O ponto central é que, no cenário, já a fratura dentro do bloco sunita altamente instável no Oriente Médio não só pode conduzir a uma maior incerteza, especialmente quando você considera o papel ambíguo e, acima de tudo, incerto de Trump. Neste contexto, a busca pela emergência de partidos, embora importante, mas mais periférica no contexto regional, como o Egito é novo, ele deve ser contextualizado com as necessidades do Cairo, que visa essencialmente uma maneira de resolver a sua internacional problemas internos, tanto a nível político, do que econômica. Dê uma parte de seu território e, portanto, perder a soberania sobre posições estratégicas, implica um sacrifício calculado, mas apenas para a situação na mão, que não leva em conta a praticamente certo descontentamento que é, além de uma população já severamente testada. A estratégia Al Sisi, que procura tornar-se posições a nível internacional, pode ser fatal na frente doméstica, alimentando a hostilidade da população para muita proximidade com Tel Aviv e colocar o país em um ponto crítico, que só poderia complicar o quadro geral da situação árabe.

Египет стремится больший размер в суннитском мире

Продажа египетских малых островов, расположенная в Красном море, в пользу Саудовской Аравии, должно быть видна в наступлении, что монархии Саудовский предпринял против Катара и более общего контекста конфликта между суннитами и шиитами. Решение пожертвовать небольшие необитаемые острова, но большое стратегическое значение Красного моря, из Каира, который имел контроль с 1906 года, вызвала жаркие споры и столкновения в египетской стране, а также с правовой точки зрения конституционный Суд страны дал противоположное мнение, свергнут, однако, суд низшей инстанции. Президент Египта Аль-Сиси показал еще раз, какова степень их соответствия учреждений страны и как заставить диктатуру. С точки зрения международной политики Египет передал острова в рамках альянса с саудовской монархией, в обмен на помощь богатой, прямой оживить экономику в условиях кризиса, но прежде всего установить более твердо альянс политика с саудовской монархией: в отличии от порожденного суннитского блока против Ирана, который нацелен на снижение политического веса Тегерана. Присутствие в Trump Белого дома призвал этот новый сценарий, который, однако, основывается на гораздо менее прочной основе, как она выглядит. Обвинения в Катар, для финансирования терроризма, в самом деле, происходят из множества сильно подозревает страны также внесли свой вклад в развитие терроризма на Ближнем Востоке, с целью прибывающий влияния на Сирию и Ирак , В этом случае катарская позиция не отличалось от государств, которые объявили о текущем дипломатическом остракизме, вопрос, кажется, однако, чтобы противодействовать член в Саудовской Аравии, который ищет более автономное измерение по сравнению с другими суннитскими монархиями; торговые связи с Ираном и поддержка Братьев-мусульман, являются объективным элементом нарушения целостности суннитской фронта. В этом контексте включение Египта, даже с пожертвованием острова Саудовская Аравия, Каир, цель нового измерения в региональном, так и суннитского блока. Если это должно произойти за счет Катара еще рано говорить, потому что даже Катар, несмотря на обвинения, по-прежнему стратегическое значение для Соединенных Штатов. То, что вы должны зарегистрироваться, что Аравийский полуостров суннитского блока расширения египетской страны с большей сплоченностью, с явным намерением окружить зону влияния, что Тегеран держит на Сирии. Это монархии Саудовский имеет важный союзник, хотя неофициальные, в Израиле, который разделяет отвращение к Ирану. На иракской стороне, однако, этот вопрос является более сложным: поражение исламского государства не может быть отделена от использования непосредственно на земле, либо курдских боевиков, которые шиитское, двух главных героев, которые по разным причинам, не являются приемлемыми для сунниты галактики, особенно если она включает в себя в этом союзе также Турции. Центральный момент является то, что в сценарии, уже перелом в суннитском блоке крайне нестабильном на Ближнем Востоке может привести не только к дальнейшей неопределенности, особенно если учесть неоднозначную роль и, прежде всего, неопределенный Трамп. В связи с этим, поиск возникновения партий, хотя и важные, но более периферийный в региональном контексте, поскольку Египет является новым, она должен корректироваться с учетом потребностей Каира, который по сути ищет способ решить их международные внутренние проблемы, как политические, чем экономические. Дайте часть своей территории и, следовательно, теряют суверенитет над стратегическими позициями, это влечет за собой вычисленный жертву, но только в той ситуации, под рукой, которая не учитывает в практически определенного недовольства, которое в дополнение к населению уже серьезно испытанной. Стратегия Аль-Сиси, который стремится сделать позиции на международном уровне, может оказаться фатальным на внутреннем фронте, подпитывает враждебность населения слишком много близости к Тель-Авив и поставить страну в критический момент, который может только осложнить общие рамки арабской ситуации.

埃及尋求更大的尺寸在遜尼派世界

出售埃及的小島,位於紅海,有利於沙特的,有在沙特的君主進行了對陣卡塔爾和遜尼派和什葉派之間的矛盾,更一般的情況下進攻待觀察。決定捐出小無人居住的島嶼,但與紅海的重大戰略意義,從開羅,自1906年以來誰了控制,已經引發了埃及的國家,也從法律角度來看激烈的辯論和衝突該國憲法法院作出相反的觀點,但推翻,由下級法院。埃及總統阿爾思思已經表明,再一次,什麼是他們與國家機構合規性,以及如何強制專政的程度。從國際政治的角度埃及割讓與沙特君主制聯盟框架內的島嶼,以換取援助豐富,直接恢復在危機中的經濟體,但是首先要更加牢固地樹立聯盟政策與沙特君主制:通過對伊朗遜尼派集團,其目的是減少德黑蘭的政治重量所產生的對比度。在特朗普白宮的存在鼓勵這種新的場景,然而,基於更堅實的它的外觀基礎上。這些指控卡塔爾,資助恐怖主義,其實來自一組的強烈懷疑國家也促成了恐怖主義在中東的發展,對敘利亞和伊拉克抵達影響的意圖在這種情況下卡塔爾的立場是不是從已經公開聲稱目前的外交排斥的狀態不同,這個問題似乎是,但是,沙特,誰是尋找一個更加自主的維度中抵消成員相比其他遜尼派君主;與伊朗和穆斯林兄弟會支持的貿易聯繫,是中斷的遜尼派前的完整性的客觀因素。在這方面,包括埃及,甚至與島嶼沙特阿拉伯的捐款,是開羅內的區域和遜尼派集團一個新的層面的目標。如果是這樣的,在卡塔爾的費用發生是言之尚早,因為即使卡塔爾,儘管費用,仍是戰略為美。你有什麼註冊,延伸到埃及的國家有更大的凝聚力,有明確意圖的遜尼派陣營包圍的影響,德黑蘭不斷敘利亞面積阿拉伯半島。這君主制沙特有一個重要的盟友,但非官方的,在以色列,這股厭惡伊朗。在伊拉克一方,但是,這個問題比較複雜:這個伊斯蘭國家的失敗不能使用直接在地面上進行分離,無論是庫爾德民兵,其中什葉派,兩位主角,誰,由於種種原因,都不能接受的遜尼派星系,尤其是如果它包含在這個聯盟也土耳其。中央的一點是,在方案中,已經遜尼派陣營高度不穩定的中東地區內骨折,不僅可以當你考慮到模糊的角色,最重要的,不確定的特朗普導致進一步的不確定性,尤其是。在此背景下,在區域範圍內尋求各方的出現,雖然重要,但更外圍,埃及是新的,它必須被情境開羅,基本上尋求的需求的方式來解決他們的國際內部問題,無論是政治,而非經濟。給予其領土的一部分,因此,失去主權的戰略位置,它需要計算的犧牲,但僅限於當時的情況,這需要將幾乎肯定不滿即除了已嚴峻的考驗人口沒有考慮。美聯思思戰略,其目的是彌補位置在國際層面上,可以證明在國內方面致命的,助長了民眾的敵意太多鄰近特拉維夫,並把該國在一個臨界點,這可能只是複雜阿拉伯形勢的總體框架。

エジプトはスンニ派の世界でより大きな次元を求めて

紅海にあるエジプトの小さな島々、の販売は、サウジアラビアの賛成で、サウジアラビアはカタールとスンニ派とシーア派の対立のより一般的な状況に対して引き受け君主攻勢に見られることがあります。決定は小さな無人島を寄付するが、紅海の偉大な戦略的意義と、1906以来、コントロールしていたカイロから、エジプトの国でも法的観点からの加熱された議論や衝突をきっかけました国の憲法裁判所は下級裁判所で、しかし、転覆、反対意見を与えていました。エジプトの大統領のアルシシィは再び、自分たちの国の機関とコンプライアンスとどのように独裁を強制の度合いが何であるか、を示しています。エジプトはサウジアラビアの君主制との提携の枠組みの中で島を割譲国際政治の観点から、豊富な援助と引き換えに、より強固提携を確立するための危機ではなく、上記のすべての経済を復活させることを指示しテヘランの政治的な重量を軽減することを目的とイランに対するスンニ派圏、によって生成されたコントラスト:サウジアラビアの君主制と政策。トランプホワイトハウスで存在することは、しかし、それがどのように見えるかのはるかに少ない固形分に基づいています。この新しいシナリオを、奨励してきました。強くシリアとイラクに影響を到着のつもりで、国はまた中東のテロの発展に貢献してきた容疑者カタールへの料金は、実際には、セットから来る、テロ資金を調達しますこのシナリオではカタールの位置は現在の外交追放を宣言している状態と変わらなかったが、問題はより自律的次元を探しているサウジアラビア、内メンバーに対抗するために、しかし、のようです他のスンニ君主に比べ。イランとムスリム同胞団のためのサポートとの貿易リンクは、スンニ派の前の完全性の混乱の客観的要素です。この文脈では、エジプトを含めることはあっても、島サウジアラビアの寄付で、カイロ、地域内の新たな次元とスンニ派のブロックの目標です。これはカタールの犠牲に起こるべき場合でも、カタールは、料金にもかかわらず、まだ米国のための戦略的なので、言うのは早いです。あなたはスンニ派圏はテヘランがシリアを続けている影響のエリアを囲むように明確な意図をもって、より大きな凝集してエジプトの国に至るどのアラビア半島、登録することが何をしています。これは非公式ものの、サウジがイランへの嫌悪感を共有し、イスラエルに、重要な同盟国を持っている君主。イラク側では、しかし、問題はより複雑である:イスラム国家の敗北は、いずれかの様々な理由のために受け入れられない、クルド民兵、シーア派、2人の主人公による、直接地面に使用から分離することはできませんスンニ派の銀河、それはまた、この提携トルコに含まれる場合は特に。中心点は、シナリオでは、すでに中東で非常に不安定スンニ派圏内の破壊はあなたがあいまいな役割を検討する場合は特に、さらに不確実性につながると、すべての上に、トランプの不確実なことができるだけでなく、ということです。エジプトは新しいものであるとして、この文脈では、政党の出現のための検索は、地域の文脈で重要な、しかし、多くの周辺はいえ、基本的に彼らの国際的に解決する方法を求めており、カイロのニーズに文脈なければなりません経済よりも、政治の両方の内部の問題、。そのため、戦略的な位置の主権を失い、その領土の一部を与えると、それはだけで、すでに深刻なテストの人口に加えて、ある特定の事実上の不満のは考慮されていません目前の状況に、計算犠牲を伴います。国際レベルでのポジションを作るしようとするアルシシィ戦略は、テルアビブにあまりにも多くの近接のために人口の敵意を煽っ、国内の前面に致命的とだけ複雑にし得る臨界点、で国を入れることができますアラブ状況の一般的な枠組み。

مصر تسعى قدر أكبر من البعد في العالم السني

بيع الجزر الصغيرة المصرية، وتقع في البحر الأحمر، لصالح المملكة العربية السعودية، يجب أن ينظر إليه في الهجوم الذي ممالك قامت السعودية ضد قطر وسياق أعم من الصراع بين السنة والشيعة. قرار التبرع جزر صغيرة غير مأهولة، ولكن مع أهمية استراتيجية كبيرة للبحر الأحمر، من القاهرة، الذي كان يسيطر منذ عام 1906، وأثار مناقشات ساخنة واشتباكات في البلاد المصرية، وأيضا من الناحية القانونية والمحكمة الدستورية للبلد معين رأي مخالف، الإطاحة به، ومع ذلك، من قبل محكمة أقل درجة. أظهر الرئيس المصري السيسي، مرة أخرى، ما هي درجة امتثالها لمؤسسات الدولة وكيف فرض الدكتاتورية. من وجهة نظر السياسة الدولية تنازلت مصر الجزر في إطار التحالف مع النظام الملكي السعودي، في مقابل الحصول على مساعدات الغنية، مباشرة لإحياء الاقتصاد في أزمة، ولكن قبل كل شيء لإنشاء أكثر بحزم التحالف السياسة مع النظام الملكي السعودي: على النقيض الناتجة عن الكتلة السنية ضد إيران، والتي تهدف إلى تقليل الوزن السياسي لطهران. وجود في البيت الأبيض ترامب قد شجع هذا السيناريو الجديد، التي، مع ذلك، يقوم على أساس أقل صلابة بكثير من كيف يبدو. التهم إلى قطر، لتمويل الإرهاب، في الواقع، وتأتي من مجموعة من يشتبه بقوة ساهمت الدول أيضا إلى تطور الإرهاب في الشرق الأوسط، بهدف التوصل تأثير على سوريا والعراق . في هذا السيناريو كان الموقف القطري لا تختلف كثيرا عن الدول التي أعلنت النبذ ​​الدبلوماسي الحالي، يبدو أن مسألة أن يكون، ولكن، لمواجهة عضوا داخل السعودية، الذي يبحث عن البعد المزيد من الحكم الذاتي بالمقارنة مع الأنظمة الملكية السنية الأخرى. الروابط التجارية مع إيران ودعمها لجماعة الإخوان مسلم، هي عنصر موضوعي تعطل سلامة الجبهة السنية. في هذا السياق إدراج مصر، حتى مع التبرع للجزر المملكة العربية السعودية، والقاهرة، والهدف من بعدا جديدا داخل الإقليمية والكتلة السنية. إذا كان هذا يجب أن يحدث على حساب قطر أنه من المبكر أن نقول، لأنه حتى قطر، على الرغم من الاتهامات، لا يزال الاستراتيجي للولايات المتحدة. ما يجب عليك التسجيل، والذي شبه الجزيرة العربية الكتلة السنية تمتد إلى البلاد المصرية مع مزيد من التماسك، مع نية واضحة لتطويق منطقة نفوذ طهران أن تحافظ على سوريا. هذه الملكيات ديك السعودية حليف مهم، على الرغم من غير الرسمية، في إسرائيل، والتي تشترك في النفور من إيران. على الجانب العراقي، ومع ذلك، فإن المسألة أكثر تعقيدا: هزيمة الدولة الإسلامية لا يمكن فصلها عن استخدام مباشرة على أرض الواقع، سواء من قبل الميليشيات الكردية التي الشيعي، الخصمين، الذين، لأسباب مختلفة، ليست مقبولة ل السنة المجرة، لا سيما إذا كان يشمل في هذا التحالف أيضا تركيا. النقطة المركزية هي أنه في السيناريو، وبالفعل كسر داخل الكتلة السنية مستقرة إلى حد كبير في الشرق الأوسط لا يمكن أن يؤدي إلا إلى مزيد من عدم اليقين، لا سيما عند النظر في دور غامض، وقبل كل شيء، غير واثقين من ورقة رابحة. في هذا السياق، والبحث عن ظهور أحزاب رغم أهميتها، ولكن أكثر هامشية في السياق الإقليمي، ومصر الجديدة، لا بد من سياقها لاحتياجات القاهرة، والتي تسعى في الأساس وسيلة لحلها على الصعيد الدولي المشاكل الداخلية، سواء السياسية، من اقتصادية. إعطاء جزء من أراضيها، وبالتالي، وتفقد سيادتها على مواقع استراتيجية، فإنه ينطوي على تضحية حساب، ولكن فقط للوضع في متناول اليد، والتي لا تأخذ في الاعتبار الاستياء المؤكد تقريبا أن بالإضافة إلى عدد سكانها بالفعل اختبار قاس. استراتيجية السيسي، الذي يسعى لتعويض المواقف على المستوى الدولي، يمكن أن تكون قاتلة على الجبهة الداخلية، تأجيج العداء للسكان عن الكثير من قربها من تل أبيب وضعت البلاد في نقطة حرجة، والتي يمكن أن تعقد فقط الإطار العام للوضع العربي.

giovedì 1 giugno 2017

I significati politici dell'accordo tra Cina ed Europa sul clima

Uno degli effetti della politica di Trump, di portare avanti un piano per favorire gli interessi americani, ma senza cercare mediazioni con gli altri soggetti internazionali, è stato quello di avvicinare la Cina e l’Unione Europea. Questo nuovo scenario non può essere accolto favorevolmente dalla Casa Bianca, che, con la nuova amministrazione, identifica Pechino come l’avversario più pericoloso nello scenario geopolitico ed economico. L’avvicinamento della Cina a Bruxelles diventa così un particolare imprevisto, che Trump ed il suo staff non hanno saputo prevedere e rappresenta potenzialmente una sconfitta, che, oltre ad evidenziarsi nel breve periodo, promette sviluppi fortemente negativi nel medio e lungo periodo, se gli Usa non correggeranno la direzione intrapresa. Il nuovo presidente americano, nella smania di distruggere tutto il lavoro del predecessore, ha deciso di perseguire una linea politica senza mediazioni, sia sul piano interno, che su quello esterno; ma se la maggioranza repubblicana in entrambi i rami del parlamento USA, gli garantisce, almeno per ora, un margine di manovra molto ampio, sullo scenario internazionale l’azione politica della Casa Bianca non può non trovare ostacoli molto difficili da superare. Probabilmente Trump credeva che la sua azione senza mediazioni sarebbe stata subita in modo passivo, sopratutto dagli alleati americani, una previsione azzardata, causata  da una  incompetenza  evidente, che sembra andare di pari passo con l’assenza di un piano preordinato di condotta nel campo delle relazioni internazionali. I danni che la presidenza Trump rischia di compiere in questo campo rischiano di diventare un serio problema per il ruolo futuro che gli USA vorranno tenere ed, in ogni caso, seppure all’inizio, la presidenza Trump è destinata ad avere una fine e chi lo sostituirà rischia di dovere ricostruire i rapporti con gli alleati ripartendo da un livello di relazioni molto basso. Cercare di distruggere l’Unione Europea, alterare il libero commercio ed imporre una visione degli assetti mondiali favorevole soltanto alla Casa Bianca, senza mediazioni e concessioni può portare gli Stati Uniti ad un isolamento dal quale sarà poi difficile riprendere il ruolo che il paese ha mantenuto fino alla presidenza Obama. In questo scenario l’accordo bilaterale che Pechino e Bruxelles intendono firmare sul tema del clima, proprio per limitare gli effetti della fuoriuscita americana dall’accordo di Parigi, assume una valenza certamente particolare, che consiste nella prima prova tangibile dell’allontanamento dell’Europa dal tradizionale alleato americano. Il fatto, poi, che l’accordo firmato con la Cina, oltre che sui temi ambientali, possa anche riguardare le questioni relative alla sicurezza, agli investimenti, alla difesa ed all’immigrazione significa che Bruxelles cerca di aprire nuovi canali per il proprio sviluppo in alternativa agli USA e che lo sta cercando di fare in maniera autonoma, da soggetto che cerca una collocazione di primaria importanza sullo scenario internazionale. Tuttavia ciò può presentare rischi da non sottovalutare, perchè occorre tenere sempre presente che la Cina è una superpotenza che non è governata da una democrazia, un paese dove la considerazione dei diritti civili e politici è molto bassa e questi fattori possono generare delle incomprensioni, anche notevoli, tra le due parti. In ogni caso una strada appare tracciata e se su temi importanti per tutti come quello del clima Europa e Cina possono trovare una intesa, ciò può essere favorevole a favorire anche un diverso atteggiamento del paese cinese sulle questioni dei diritti, in un quadro comune di sviluppo reciproco. Resta il fatto che gli Stati Uniti dovrebbero sentirsi spiazzati da questa inedita convergenza, che è una sorta di atto ostile nei loro confronti, atto ostile, però che rappresenta una reazione più che giustificata ad una politica troppo basata sull’interesse singolo nei confronti di temi dove è necessario cercare una mediazione, piuttosto che un atteggiamento di scontro frontale. Questa intesa ha anche il significato di ammonire Washington nel continuare l’attuale politica internazionale  e vuole dire anche l’apertura ufficiale di una ostilità verso il nuovo presidente americano, che era stata segnalata da diversi casi di malessere da parte dei capi di stato europei. La Cina, da parte sua, è stata abile a sfruttare questa situazione ed inserirsi in quella sorta di vuoto che sta creando Trump; ciò rappresenta anche una assicurazione per entrambi i soggetti, Cina ed Europa, per gli sviluppi commerciali in entrambi i sensi, che potranno essere aumentati se gli USA dovessero dare seguito alle promesse elettorali di Trump, di attuare una politica protezionistica. Se gli USA vorranno rinchiudersi in se stessi, il mondo globalizzato andrà avanti in modo inesorabile.  

The political meanings of the agreement between China and Europe on climate

One of the effects of Trump's policy, pursuing a plan to foster American interests, but without seeking mediation with other international subjects, was to bring China and the European Union closer together. This new scenario can not be welcomed by the White House, which, with the new administration, identifies Beijing as the most dangerous opponent in the geopolitical and economic scenario. China's approach to Brussels thus becomes a particular unforeseen situation, which Trump and its staff have been unable to foresee and potentially represent a defeat, which, in addition to emerging in the short term, promises strongly negative developments in the medium to long term if the Use will not correct the direction taken. The new American president, in the desire to destroy all the work of the predecessor, has decided to pursue a political line without mediation, both internally and externally; But if the republican majority in both the US parliamentary branches guarantees at least for now a very ambitious margin of maneuver, the White House's political action on the international scene can not fail to find very difficult obstacles to overcome. Probably Trump believed that his action without mediation would have been passively suffered, especially by the American allies, an unexpected predicament, caused by apparent incompetence, which seems to go hand in hand with the absence of a predetermined plan of conduct in the field of international relations. The damage that Trump's presidency is likely to do in this area is likely to become a serious problem for the future role the US will want to keep, and in any case, even if at first, Trump's presidency is destined to have an end and those who It will replace the risk of having to reconstruct relationships with the allies from a very low level of relationships. Trying to destroy the European Union, altering free trade, and imposing a vision of the world's only favorable attitude to the White House without mediation and concessions can lead the United States to an isolation from which it will be difficult to regain the country's role Up to President Obama. In this scenario, the bilateral agreement that Beijing and Brussels intend to sign on the issue of climate, precisely to limit the effects of the American outcry from the Paris agreement, takes on a particularly peculiar value, which is the first tangible proof of the deportation of Europe From the traditional American ally. The fact that the agreement signed with China, as well as on environmental matters, could also cover matters relating to security, investment, defense and immigration means that Brussels is trying to open new channels for its own development As an alternative to the US and who is trying to do it in an autonomous way, as a subject seeking a place of primary importance on the international scene. However, this may be a risk not to be underestimated, because it is necessary to keep in mind that China is a superpower that is not governed by a democracy, a country where the consideration of civil and political rights is very low and these factors may create misunderstandings, including Remarkable, between the two parties. In any case, a road appears to be traced and if there is a common understanding on issues such as the climate of Europe and China, this can be conducive to favoring a different Chinese attitude on rights issues in a common framework of development reciprocal. The fact remains that the United States should feel embarrassed by this unprecedented convergence, which is a sort of hostile act against them, a hostile act, but it represents a more than justified reaction to a policy that is too much based on the single interest in issues Where it is necessary to seek mediation rather than a confrontational attitude. This understanding also means to warn Washington to continue the current international politics and also to announce the official opening of a hostility towards the new US President, who had been reported by several European countries' illnesses. China, for its part, has been able to exploit this situation and become part of that vacuum that Trump is creating; This is also a guarantee for both parties - China and Europe - for trade developments in both directions, which could be increased if the US were to follow Trump's election promises to implement a protectionist policy. If the United States wants to lock itself in, the globalized world will go inexorably.

La importancia política del acuerdo entre China y Europa sobre el cambio climático

Uno de los efectos de la política de Trump, para llevar a cabo un plan para promover los intereses estadounidenses, pero sin buscar la mediación con otros actores internacionales, fue traer China y la Unión Europea. Este nuevo escenario puede no ser bien recibida por la Casa Blanca, que, con la nueva administración, Pekín identifica como el oponente más peligroso en el escenario geopolítico y económico. El enfoque de China en Bruselas se convierte sobre todo inesperada, que Trump y su equipo no han sido capaces de predecir y potencialmente representa una derrota, que, además de surgir en el corto plazo, promete el desarrollo negativo grave en el mediano y largo plazo, si Estados Unidos no corregir la dirección tomada. El nuevo presidente de Estados Unidos, en el afán de destruir todo el trabajo de su predecesor, decidió seguir una línea política sin mediación, tanto a nivel interno y externo; pero si la mayoría republicana en ambas cámaras del Congreso de Estados Unidos, las garantías, al menos por ahora, un alcance muy amplio, el escenario internacional la acción política de la Casa Blanca puede no encontrar obstáculos muy difíciles de superar. Trump probablemente creía que su acción sin la mediación se sufrió de forma pasiva, sobre todo por los aliados de Estados Unidos, una predicción arriesgada, causada por incompetencia, que parece ir de la mano con la ausencia de un plan preconcebido de acción en el ámbito de las relaciones internacionales. El daño que pueda hacer en este campo son propensos a convertirse en un problema grave para el futuro papel que los EE.UU. se desee mantener y, en cualquier caso, incluso al principio de la presidencia Trump, la presidencia Trump está obligado a tener un fin y que se Replace es probable que tenga que reconstruir las relaciones con los aliados de nuevo de una relación a muy bajo nivel. Tratan de destruir la Unión Europea, lo que afecta el libre comercio e imponen una visión del orden mundial favorable sólo a la Casa Blanca, sin la mediación y concesiones pueden conducir a Estados Unidos a un aislamiento de la que será difícil retomar el papel que ha mantenido a la presidencia de Obama. En este escenario, el acuerdo bilateral que Pekín y Bruselas tienen la intención de firmar en el clima, sólo para limitar los efectos del acuerdo en el derrame de América París, asume un significado particular supuesto, esa es la primera evidencia tangible de expulsión de Europa desde aliado tradicional de Estados Unidos. El hecho, pues, que el acuerdo firmado con China, así como en temas ambientales, también se abordarán temas relacionados con la seguridad, la inversión, la defensa y la inmigración significa que Bruselas pretende abrir nuevos canales de su propio desarrollo como una alternativa a los EE.UU., y que está tratando de hacer por su cuenta, a partir sujeto que busca un lugar primordial importancia en la escena internacional. Sin embargo, esto puede suponer un riesgo a tener en cuenta, ya que siempre se debe tener en cuenta que China es una superpotencia que no está gobernado por una democracia, un país donde la consideración de los derechos civiles y políticos es muy baja y estos factores puede dar lugar a malentendidos, incluso considerables, entre las dos partes. En cualquier caso, un camino aparece trazada y si en cuestiones importantes para todos como la de Europa y China climático puede llegar a un acuerdo, puede ser beneficioso para fomentar también una actitud diferente del pueblo chino en las cuestiones de derechos, en un marco de desarrollo conjunto mutua. El hecho es que Estados Unidos debe sentirse desorientado por esta convergencia sin precedentes, que es una especie de acto hostil contra ellos, acto hostil, aunque eso es una reacción más que justificado en demasiado individual basado en la política hacia los temas de interés donde tiene que buscar un compromiso, en lugar de una actitud de confrontación. Esta disposición también tiene el significado de advertencia de Washington para continuar la política internacional actual y también significa la apertura oficial de una hostilidad al nuevo presidente de Estados Unidos, que había sido informado de varios casos de malestar por parte de los jefes de Estado europeos. China, por su parte, ha sido capaz de explotar esta situación y encajar en ese tipo de vacío que se crea Trump; Esto también representa un seguro para ambas partes, China y Europa, para desarrollos comerciales en ambas direcciones, lo que puede aumentar si los EE.UU. estábamos para dar seguimiento a las promesas de campaña Trump, para poner en práctica una política proteccionista. Si los EE.UU. a querer encerrarse en sí mismos, el mundo globalizado se pondrán a la inexorable.