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venerdì 15 febbraio 2019

美國希望歐洲放棄與伊朗的條約

美國在伊朗核問題上向歐洲施加壓力。華盛頓單方面遺棄在伊朗核問題上的協議,奧巴馬政府,以及歐盟,俄羅斯和中國很長時間的談判後簽署的。隨著在白宮設立特朗普與德黑蘭和伊朗關係的格局發生了變化的國家又回到了被確定為主要敵人,甚至到了美國和解與沙特君主制和關係在特拉維夫政府改善。在特朗普物質則返回到與遜尼派國家和解的政策,雖然這些是伊斯蘭國家的提案國之一。因此,現在的敵人是伊朗,確定為什葉派穆斯林,其中包括敘利亞,真主黨,甚至也門人的指南。這一願景成為以色列的利益,沙特和忽略缺乏以色列人和巴勒斯坦人的鎮壓在沙特阿拉伯目前的狀態和暴力對抗也門遜尼派平民犯下聯盟之間的和平進程取得進展。在中東地區的和平與安全的會議,在華沙,在伊朗被排除在參加正在舉行,它清楚地證明了美國將增加對伊朗的壓力的國家。在這裡,美國已經表達了歐盟對缺乏在華盛頓的支持對伊朗制裁持否定態度。布魯塞爾的位置繼續辜負條約的簽署,不接受美國的建議,重申在華沙會議上,採取的對伊朗的外交壓力和金融工具。歐洲的原因仍然堅定,鼓舞條約的眼光和,基本上與伊朗的交易是兩害取其輕,因為它阻止了軍事核擴散,而它保障的公民的發展,包括檢查。該協議的這一解釋並未得到美國政府,或許是以色列越來越多的影響和為傳送阿拉伯國家的遠見,這擔心不穩定的國家,如黎巴嫩,敘利亞,伊拉克,也門,伊朗的負面影響的圖共享。美國的意圖是對伊朗不斷增加的壓力來進行,即使在嚴重的經濟危機中的國家,這可能鼓勵反政府叛亂。然而,歐洲不能同意這種觀點,事實上,歐洲國家正在研究替代措施,以保護他們的業務,均獲得訂單和訂單的重要從伊朗村,以避免招致美國的制裁,提供所有那些繼續招待與伊朗商業關係的公司。戰鬥中,然後,似乎注定讓美國和歐洲之間的差,增加了雙方關係,其由於特朗普上台惡化之間的距離。對伊朗的態度,如果它有助於使GI美國和以色列對遜尼派的國家,可能會導致伊朗村,已經陷入困境的經濟的表現,這已經變成沒有用的蓋的怨恨開幕式由奧巴馬開始並由特朗普拋棄。這可能加劇的重要問題,如敘利亞和伊拉克的伊朗陣地,在該地區,同時保持一定程度的危險的不穩定。

米国はヨーロッパがイランとの条約を放棄することを望んでいる

米国はイランの核問題でヨーロッパを圧迫しています。ワシントンは、オバマ政権、ならびに欧州連合、ロシア、中国による非常に長い交渉の末、イランの核合意を一方的に放棄した。ホワイトハウスにトランプが設立されたことで、テヘランとの関係のパターンが変わり、イランの国が再び主要な敵となりました。これは、サウジ君主国との米国の対立とテルアビブ政府との関係の改善のためです。 。本質的には、トランプはスンニ派諸国との親密化の方針に戻りましたが、これらはイスラム国家の資金調達者の間にありました。さて、その時、敵はイランであり、シリア人、ヒズボラそしてイエメンさえも含むシーア派のガイドとなった。このビジョンはイスラエルとサウジアラビアの利益にとって機能的であり、イスラエルとパレスチナの間の和平プロセスにおける進歩の欠如、サウジアラビアにおける抑圧の状態およびイエメンの民間人に対するスンニ派の連合による暴力を考慮に入れていない。イランが参加から除外されたワルシャワで進行中の中東での平和と安全のための会議では、アメリカがイラン国への圧力を増大させる意志があることは明らかでした。ここで、米国はイランに対する制裁でワシントンへの支持の欠如について欧州連合の国々に対して否定的な意見を表明しました。ブリュッセルの立場は、ワルシャワ会議で再確認された、テヘランに対する外交的および財政的圧力手段を採択するというアメリカの提案を受け入れずに、条約の署名を支持し続けた。欧州の理由は、条約を鼓舞し、基本的には査察を含む市民開発を保証する一方で核戦争の核拡散を妨げたため、イランとの合意はそれほど悪ではなかったというビジョンにしっかりと根ざしていた。この協定の読み方は、アメリカ政府と共有されていません。おそらくイスラエルとアラブ諸国が伝えているビジョン、すなわちレバノン、シリア、イラク、イエメンのような不安定な国に対するイランの悪影響を恐れているビジョンによってますます影響を受けています。アメリカの意図は、国の深刻な経済危機においてもテヘランへのますます圧力をかけ続けることであり、それは政権に対する反乱を促​​進する可能性がある。しかし、ヨーロッパはこのビジョンに賛成しておらず、事実、ヨーロッパ諸国は重要な命令を受けたイラン国からの命令を受けて自国の事業を保護するための代替措置を検討しています。テヘランとのビジネス関係を楽しませ続けるすべてのそれらの会社。したがって、この衝突はアメリカとヨーロッパの間で激しくなり、トランプが権力を握って以来関係が悪化していた二者間の距離を広げることになっているように思われる。米国とイスラエルをスンニ派諸国に近づけることに貢献したならば、イランに対する態度はすでにイランの国で憤慨を引き起こす可能性があり、それはすでに無効な閉鎖に変わっています。開幕戦はオバマによって始まり、トランプによって捨てられました。この地域の危険な程度の不安定性を維持しながら、これはシリアやイラクのような重要な問題に関するイランの立場を悪化させる危険性がある。

تريد الولايات المتحدة أن تتخلى أوروبا عن المعاهدة مع إيران

تضغط الولايات المتحدة على أوروبا بشأن القضية النووية الإيرانية. لقد تخلت واشنطن من جانب واحد عن الاتفاقية النووية الإيرانية ، التي تم توقيعها بعد مفاوضات طويلة جداً من قبل إدارة أوباما ، فضلاً عن الاتحاد الأوروبي وروسيا والصين. مع إنشاء ترامب في البيت الأبيض قد تغير نمط العلاقات مع طهران وايران البلاد قد عاد إلى تحديدها باعتبارها العدو الرئيسي، حتى لتقارب الولايات المتحدة مع المملكة السعودية وتحسين العلاقات مع الحكومة في تل أبيب . في جوهره ، عاد ترامب إلى سياسة التقارب مع الدول السنية ، على الرغم من أنها كانت من بين ممولي الدولة الإسلامية. الآن ، العدو هو إيران ، التي تم تحديدها كدليل للشيعة ، بما في ذلك السوريين ، حزب الله وحتى اليمنيين. تخدم هذه الرؤية والمصالح الإسرائيلية والسعودية ويتجاهل عدم إحراز تقدم في عملية السلام بين الإسرائيليين والفلسطينيين، والحالة الراهنة للقمع في المملكة العربية السعودية والعنف التي ترتكبها قوات التحالف السني ضد المدنيين اليمنيين. في مؤتمر السلام والأمن في الشرق الأوسط ، الجاري في وارسو ، حيث تم استبعاد إيران من المشاركة ، كان من الواضح أن الإرادة الأمريكية ستزيد الضغط على الدولة الإيرانية. هنا أعربت الولايات المتحدة عن رأي سلبي حول دول الاتحاد الأوروبي بشأن عدم وجود دعم لواشنطن في العقوبات ضد إيران. وظل موقف بروكسل متمسكا بالتوقيع على المعاهدة ، دون قبول الاقتراح الأمريكي ، الذي أعيد التأكيد عليه في مؤتمر وارسو ، لاعتماد أدوات ضغط دبلوماسية ومالية ضد طهران. ظلت أسباب الأوروبية صامدة إلى الرؤية التي ألهمت المعاهدة والتي كانت أساسا التعامل مع إيران أهون الشرين، لأنه منع انتشار النووي العسكري، في حين أنه يضمن تنمية المدنية، بما في ذلك عمليات التفتيش. لا تتم مشاركة هذه القراءة للاتفاق من قبل الإدارة الأمريكية، ربما بتأثير متزايد من قبل إسرائيل والرؤية التي تنقل الدول العربية، وهو رأي تخشى النفوذ الإيراني السلبي على دول غير مستقرة مثل لبنان وسوريا والعراق واليمن. النية الأمريكية هي المضي في الضغط المتزايد على طهران ، حتى في الأزمة الاقتصادية الخطيرة في البلاد ، والتي يمكن أن تشجع التمرد ضد النظام. أوروبا، ومع ذلك، لا يمكن أن أتفق مع هذا الرأي، بل والدول الأوروبية تدرس تدابير بديلة لحماية أعمالهم، التي تلقت أوامر وأوامر مهمة من قرية الإيرانية، لتجنب تكبد العقوبات الأميركية، المنصوص عليها كل تلك الشركات التي ستستمر في إقامة علاقات تجارية مع طهران. المعركة، ثم، يبدو متجهة إلى سوءا بين الولايات المتحدة وأوروبا، وزيادة المسافة بين الطرفين والتي تدهورت منذ وصول ترامب إلى السلطة العلاقات بين البلدين. الموقف من إيران، إذا ما عملت على جلب غي الولايات المتحدة وإسرائيل إلى دول سنية، يمكن أن يؤدي إلى القرية الإيرانية، وبالفعل في ورطة لأداء الاقتصاد، والاستياء الذي تحول بالفعل إلى إغلاق غير مفيد بدأت عملية الافتتاح من قبل أوباما وألقي بها ترامب. هذه المخاطر تزيد من تفاقم الموقف الإيراني من القضايا الهامة مثل سوريا والعراق ، مع الحفاظ على درجة خطيرة من عدم الاستقرار في المنطقة.

giovedì 14 febbraio 2019

La Russia potrebbe annettere la Bielorussia?

L’Unione tra Russia e Bielorussia, soggetto sovranazionale presente fin dal 1996, potrebbe essere superata, con  l’annessione di Minsk a Mosca. Gli indizi che portano al compimento di questo scenario sono diversi e si inquadrano, prima di tutto, nella recessione del paese bielorusso, che ha fortemente bisogno delle materie prime russe ed è in difficoltà con i pagamenti. Per Putin si tratterbbe di una occasione che ha molti vantaggi. Il primo è di ordine geopolitico: il Cremlino teme per la Bielorussia, un destino analogo a quello ucraino, dove l’influenza americana è diventata tanto preponderante da sottrarre Kiev all’area russa. Quello di ricreare lo spazio di influenza dell’ex Unione Sovietica è un piano programmatico del presidente russo, che ha sempre considerato essenziale la sfera di influenza territoriale dell’impero comunista, come presupposto necessario per ridare a Mosca lo status di grande potenza perso con il crollo del regime sovietico. Pur essendo un piccolo paese, la Bielorussia, ha nella posizione geografica la sua grande importanza per Putin, perchè confina con la Polonia, e quindi con l’Unione Europea, con due dei paesi baltici e con la parte settentrionale dell’Ucraina. Se il territorio bielorusso dovesse entrare a fare parte a tutti gli effetti della nazione russa, Mosca potrebbe esercitare una pressione di tutt’altro spessore su di una serie di soggetti internazionali che considera avversi. Per primo potrebbe minacciare la stabilità dei paesi baltici e quindi dell’Alleanza Atlantica in maniera diretta e, di conseguenza in modo indiretto gli Stati Uniti. Minaccia che vale doppio per la Polonia, grande sostenitrice degli USA di Trump e membro dell’Unione Europea, mentre l’Ucraina potrebbe essere minacciata non solo dal fianco orientale, ma anche da quello settentrionale. Occorre ricordare che il recente abbandono degli Stati Uniti dal trattato sulle armi nucleari, ha aperto uno scenario dove il riarmo atomico rappresenta l’eventualità che si può maggiormente prevedere e verificare. Non si deve neanche dimenticare il regime di sanzioni a cui è sottoposto il paese russo, che potrebbe trasformarsi in un risentimento tale da minacciare i paesi occidentali praticamente sulla loro frontiera. Una annessione della Bielorussia consentirebbe al Cremlino di disporre di una sorta di piattaforma militare da cui effettuare esercitazioni, tenere dei contingenti armati o, peggio, basi missilistiche molto vicine ai paesi occidentali. Quello che andrebbe a verificarsi è la ripetizione dell’equilibrio del terrore in un contesto globalizzato, dove le tendenze populiste di alcuni paesi dell’est Europa potrebbero rappresentare una variabile politica da interpretare come elemento di novità nel dualismo regionale tra USA e Russia. Esiste anche il soggetto Unione Europea, che potrebbe rivestire un ruolo di mediazione, sopratutto nel proprio interesse, tuttavia Bruxelles dovrà dotarsi di tutti gli strumenti necessari, quali una direzione univoca in politica estera ed una propria forza militare sovranazionale. Non si dovrà trascurare neppure l’atteggiamento cinese, da sempre improntato in politica estera al non intervento, che potrebbe variare a seconda delle opportunità economiche ed anche strategiche del momento.   Lo scenario internazionale, potrebbe quindi essere pesantemente destabilizzato se Mosca dovesse estendere la propria sovranità sulla Bielorussia, ma anche dal punto di vista interno degli assetti di potere della Russia, l’annessione di Minsk potrebbe cambiare le regole in vigore, favorendo Putin per il mantenimento del suo attuale ruolo di presidente russo, che, con le norme vigenti nella costituzione russa, non sarà più rinnovabile alla scadenza del 18 marzo 2024. L’annessione potrebbe superare la Russia attuale e determinare la nascita di un nuovo soggetto sovrano con nuove regole costituzionali anche in merito alla durata del capo dello stato. Per Putin si tratterebbe, quindi, di una occasione per prolungare il suo potere in maniera legale, senza stravolgere le regole in vigore, ma creandone di nuove.  Se dovesse presentarsi questa occasione sembra fortemente probabile che Putin ne approfitti, troppi elementi sembrano essere a suo favore, mentre la comunità internazionale non potrebbe eccepire che rilievi non contrastanti con il diritto internazionale, subendo ancora una volta l’iniziativa del capo del Cremlino.

Would Russia be able to annex Belarus?

The Union between Russia and Belarus, a supranational entity present since 1996, could be overcome, with the annexation of Minsk in Moscow. The clues that lead to the completion of this scenario are different and are framed, first of all, in the recession of the Belarusian country, which strongly needs Russian raw materials and is in difficulty with payments. For Putin it would be an opportunity that has many advantages. The first is geopolitical: the Kremlin fears for Belarus, a destiny similar to the Ukrainian one, where the American influence has become so preponderant as to take Kiev away from the Russian area. That of recreating the space of influence of the former Soviet Union is a programmatic plan of the Russian president, who has always considered essential the sphere of territorial influence of the communist empire, as a necessary condition to give back to Moscow the status of great power lost with the collapse of the Soviet regime. Despite being a small country, Belarus, has in its geographical position its great importance for Putin, because it borders with Poland, and therefore with the European Union, with two of the Baltic countries and with the northern part of Ukraine. If the Belarusian territory were to become a full member of the Russian nation, Moscow could exert a completely different pressure on a number of international parties that it considers adverse. First, it could threaten the stability of the Baltic countries and thus of the Atlantic Alliance directly and, indirectly, the United States. Threat that is double for Poland, a great US supporter of Trump and a member of the European Union, while Ukraine could be threatened not only by the eastern flank, but also by the northern flank. It should be remembered that the recent abandonment of the United States from the Treaty on Nuclear Weapons has opened a scenario where atomic rearmament is the possibility that can be better foreseen and verified. Nor should we forget the sanctions regime to which the Russian country is subjected, which could turn into a resentment that threatens Western countries practically on their border. An annexation of Belarus would allow the Kremlin to have a sort of military platform from which to carry out exercises, keep armed contingents or, worse, missile bases very close to Western countries. What would happen is the repetition of the balance of terror in a globalized context, where the populist tendencies of some Eastern European countries could represent a political variable to be interpreted as an element of novelty in the regional dualism between the US and Russia. There is also the subject European Union, which could play a role of mediation, especially in its own interests, but Brussels will have to equip itself with all the necessary tools, such as a univocal direction in foreign policy and its own supranational military force. Nor should the Chinese attitude be neglected, which has always been based on foreign policy on non-intervention, which could vary according to the economic and even strategic opportunities of the moment. The international scenario, could therefore be heavily destabilized if Moscow were to extend its sovereignty over Belarus, but also from the internal point of view of Russia's power structures, the annexation of Minsk could change the rules in force, favoring Putin for the maintenance of his current role as Russian president, who, with the rules in force in the Russian constitution, will no longer be renewable at the expiration of 18 March 2024. The annexation could overcome current Russia and determine the birth of a new sovereign subject with new constitutional rules also regarding the duration of the head of state. For Putin it would therefore be an opportunity to prolong his power in a legal manner, without upsetting the rules in force, but creating new ones. If this opportunity were to appear, it seems highly probable that Putin will take advantage of it, too many elements seem to be in his favor, while the international community could not plead that findings are not contrary to international law, once again undergoing the initiative of the head of the Kremlin.

¿Podría Rusia anexarse Bielorrusia?

La unión entre Rusia y Bielorrusia, una entidad supranacional presente desde 1996, podría superarse con la anexión de Minsk en Moscú. Las pistas que conducen a la finalización de este escenario son diferentes y se enmarcan, en primer lugar, en la recesión del país bielorruso, que necesita materias primas rusas y está en dificultades con los pagos. Para Putin sería una oportunidad que tiene muchas ventajas. El primero es geopolítico: el Kremlin teme por Bielorrusia, un destino similar al ucraniano, donde la influencia estadounidense se ha vuelto tan preponderante como para alejar a Kiev del área rusa. El de recrear el espacio de influencia de la antigua Unión Soviética es un plan programático del presidente ruso, que siempre ha considerado esencial la esfera de influencia territorial del imperio comunista, como condición necesaria para devolver a Moscú el estatus de gran poder perdido con el colapso del régimen soviético. A pesar de ser un país pequeño, Bielorrusia tiene en su posición geográfica su gran importancia para Putin, porque limita con Polonia, y por lo tanto con la Unión Europea, con dos de los países bálticos y con la parte norte de Ucrania. Si el territorio bielorruso se convirtiera en miembro de pleno derecho de la nación rusa, Moscú podría ejercer una presión completamente diferente sobre una cantidad de partidos internacionales que considera adversos. Primero, podría amenazar la estabilidad de los países bálticos y, por lo tanto, de la Alianza Atlántica, directa e indirectamente, los Estados Unidos. Amenaza que es doble para Polonia, un gran defensor estadounidense de Trump y miembro de la Unión Europea, mientras que Ucrania podría verse amenazada no solo por el flanco oriental, sino también por el flanco norte. Debe recordarse que el reciente abandono de Estados Unidos del Tratado sobre Armas Nucleares ha abierto un escenario en el que el rearme atómico es la posibilidad que se puede prever y verificar mejor. Tampoco debemos olvidar el régimen de sanciones al que está sometido el país ruso, que podría convertirse en un resentimiento que amenaza a los países occidentales prácticamente en su frontera. Una anexión de Bielorrusia permitiría al Kremlin tener una especie de plataforma militar desde la cual realizar ejercicios, mantener contingentes armados o, peor aún, bases de misiles muy cerca de los países occidentales. Lo que sucedería es la repetición del equilibrio del terror en un contexto globalizado, donde las tendencias populistas de algunos países de Europa del Este podrían representar una variable política que debe interpretarse como un elemento de novedad en el dualismo regional entre los Estados Unidos y Rusia. También está el tema Unión Europea, que podría desempeñar un papel de mediación, especialmente en sus propios intereses, pero Bruselas tendrá que equiparse con todas las herramientas necesarias, como una dirección unívoca en política exterior y su propia fuerza militar supranacional. Tampoco debe descuidarse la actitud china, que siempre se ha basado en la política exterior de no intervención, que podría variar según las oportunidades económicas e incluso estratégicas del momento. El escenario internacional, por lo tanto, podría ser muy desestabilizado si Moscú extendiera su soberanía sobre Bielorrusia, pero también desde el punto de vista interno de las estructuras de poder de Rusia, la anexión de Minsk podría cambiar las reglas vigentes, favoreciendo a Putin para el mantenimiento de su actual papel como presidente ruso, quien, con las normas vigentes en la constitución rusa, ya no será renovable a partir del 18 de marzo de 2024. La anexión podría superar a la Rusia actual y determinar el nacimiento de un nuevo sujeto soberano con nuevas normas constitucionales También en relación con la duración del jefe de estado. Para Putin, por lo tanto, sería una oportunidad para prolongar su poder de manera legal, sin alterar las reglas vigentes, sino crear otras nuevas. Si apareciera esta oportunidad, parece muy probable que Putin la aproveche, muchos elementos parecen estar a su favor, mientras que la comunidad internacional no puede alegar que los hallazgos no son contrarios al derecho internacional, una vez más bajo la iniciativa del jefe del Kremlin.

Könnte Russland Belarus annektieren?

Die seit 1996 bestehende supranationale Union zwischen Russland und Belarus könnte durch die Annexion von Minsk in Moskau überwunden werden. Die Anhaltspunkte, die zur Vervollständigung dieses Szenarios führen, sind unterschiedlich und werden vor allem in die Rezession des belarussischen Landes eingebettet, das dringend russische Rohstoffe benötigt und in Zahlungsschwierigkeiten gerät. Für Putin wäre dies eine Chance, die viele Vorteile bietet. Die erste ist geopolitisch: Der Kreml fürchtet um Weißrussland, ein ähnliches Schicksal wie das ukrainische, wo der amerikanische Einfluss so vorherrschend geworden ist, dass er Kiew aus dem russischen Raum wegnimmt. Die Wiederherstellung des Einflussraums der ehemaligen Sowjetunion ist ein programmatischer Plan des russischen Präsidenten, der den Bereich des territorialen Einflusses des kommunistischen Reiches immer als wesentlich erachtet hat, als notwendige Voraussetzung, um Moskau den Status der Großmacht zurückzugeben, der bei der Sowjetunion verloren gegangen ist Zusammenbruch des Sowjetregimes. Obwohl Weißrussland ein kleines Land ist, hat Weißrussland in seiner geographischen Lage eine große Bedeutung für Putin, weil es an Polen und damit an die Europäische Union, an zwei baltische Länder und an den Norden der Ukraine grenzt. Wenn das belarussische Territorium Vollmitglied der russischen Nation werden sollte, könnte Moskau einen ganz anderen Druck auf eine Reihe internationaler Parteien ausüben, die es für nachteilig hält. Erstens könnte es die Stabilität der baltischen Länder und damit des Atlantischen Bündnisses direkt und indirekt der Vereinigten Staaten gefährden. Eine für Polen doppelt so große Bedrohung, ein großer US-Fan von Trump und Mitglied der Europäischen Union, während die Ukraine nicht nur von der Ostflanke, sondern auch von der Nordflanke bedroht sein könnte. Es sollte daran erinnert werden, dass die vor kurzem erfolgte Aussetzung der Vereinigten Staaten vom Vertrag über Atomwaffen ein Szenario eröffnet hat, in dem die atomare Aufrüstung die Möglichkeit ist, die besser vorhersehbar und überprüfbar ist. Wir sollten auch nicht das Sanktionsregime vergessen, dem das russische Land unterworfen ist. Dies könnte zu Ressentiments führen, die die westlichen Länder praktisch an ihrer Grenze bedrohen. Eine Annexion von Belarus würde es dem Kreml ermöglichen, eine Art militärische Plattform zu haben, von der aus Übungen durchgeführt, bewaffnete Kontingente oder, was noch schlimmer ist, Raketenbasen in der Nähe westlicher Länder gehalten werden kann. Was passieren würde, wäre die Wiederholung des Terrorgleichgewichts in einem globalisierten Kontext, in dem die populistischen Tendenzen einiger osteuropäischer Länder eine politische Variable darstellen könnten, die als Neuheit im regionalen Dualismus zwischen den USA und Russland interpretiert werden sollte. Es gibt auch das Thema Europäische Union, das insbesondere in seinem eigenen Interesse als Vermittler fungieren könnte. Brüssel wird sich jedoch mit allen notwendigen Instrumenten ausstatten müssen, beispielsweise einer eindeutigen außenpolitischen Richtung und einer eigenen supranationalen Streitmacht. Auch darf die chinesische Haltung nicht vernachlässigt werden, die sich immer auf die außenpolitische Interventionspolitik stützte, die je nach den wirtschaftlichen und sogar strategischen Möglichkeiten des Augenblicks variieren könnte. Das internationale Szenario könnte daher stark destabilisiert werden, wenn Moskau seine Souveränität über Weißrussland ausdehnen würde. Aber auch aus dem Blickwinkel der Machtstrukturen Russlands könnte die Annexion von Minsk die geltenden Regeln ändern und Putin für die Aufrechterhaltung bevorzugen seiner derzeitigen Rolle als russischer Präsident, der mit den in der russischen Verfassung geltenden Regeln nach Ablauf des 18. März 2024 nicht mehr verlängerbar sein wird. Die Annexion könnte das gegenwärtige Russland überwinden und die Entstehung eines neuen Souveräns mit neuen verfassungsrechtlichen Bestimmungen bestimmen auch hinsichtlich der Dauer des Staatsoberhauptes. Für Putin wäre es daher eine Gelegenheit, seine Macht auf rechtliche Weise zu verlängern, ohne die geltenden Regeln zu stören, sondern neue zu schaffen. Sollte sich diese Gelegenheit ergeben, scheint Putin höchstwahrscheinlich davon Gebrauch zu machen, zu viele Elemente scheinen zu seinen Gunsten zu sein, während die internationale Gemeinschaft nicht behaupten kann, dass Feststellungen nicht gegen das Völkerrecht verstoßen, und sich erneut der Initiative des Kreml-Chefs unterziehen.