Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

mercoledì 20 febbraio 2019

مشكلة المقاتلين الأجانب للدولة الإسلامية تستثمر الدول الأوروبية

إن طلب الرئيس الأمريكي ترامب ، الموجه إلى الدول الأوروبية ، أن يوضع في حبس مواطنيها الذين يعملون كمقاتلين في صفوف الدولة الإسلامية ، يبدو صحيحاً وعادلاً. لا يمكن للمجتمع الدولي إلزام الولايات المتحدة بإنشاء سجون جديدة على غرار غوانتانامو لإبقاء رجال الميليشيات في الدولة الإسلامية في الحجز ، والتي تمتلك الجنسية الأوروبية: من ناحية هناك دور لم تعد واشنطن ترغب في تغطيته ، من ويبدو أن الالتزام القانوني بالاحتفاظ بالحكم ، والحكم على المواطنين الذين ارتكبوا أعمالاً إرهابية وأعمال عنف ، قد تم تصحيحه. ومع ذلك ، فإن اقتراح ترامب ، الذي اقترح ، كبديل ، تحرير الإرهابيين ، لم يكن موضع ترحيب من جانب الدول الأوروبية ، التي اعترضت على تناقضات ذات طبيعة معيارية وفرص سياسية واجتماعية. الدول الأوروبية الأكثر اهتماما هي ألمانيا ، التي أعلنت استعدادها لمقاضاة جزء من مواطنيها المقاتلين ، فرنسا والمملكة المتحدة وبلجيكا. في جوهرها ، فإن معارضة اقتراح ترامب تتعلق برفض الموافقة على عودة الإرهابيين خوفا من إنشاء خلايا أصولية جديدة في أراضي المنشأ. في واقع الأمر ، فإن مسألة نتائج المحاكمة ليست مؤكدة على الإطلاق أنه يمكن أن تنتهي بحكم بالسجن لأن الجرائم المرتكبة ارتكبت خارج الأراضي الوطنية وقد لا تتوفر أدلة كافية لتحديد العقوبة وبالتالي جعل الإرهابيين غير مؤذيين من الناحية الاجتماعية. إذا كان طلب ترامب شرعيًا ، فإن أسباب الرفض ، استنادًا إلى الجوانب القانونية ، للدول الأوروبية تبدو غير قابلة للتصديق. أي أحكام البراءة في عمليات صعبة من الناحية التقنية، من شأنه أن يؤدي في تحرير الناس على استعداد عسكريا ودوافع أيديولوجية، قادر على خلق شبكات ومجموعات من الأعضاء للقيام بأعمال إرهابية في بلد المنشأ أو في البلدان المجاورة، في اسم الأصولية. وبالتالي يصبح السؤال جدلاً ومعقدًا للغاية: إذا كانت الولايات المتحدة أو حتى حلفاءها في سوريا لا يستطيعون أو لا يريدون إبقاء المواطنين الأوروبيين في الحجز ، فهل ترفض دول المنشأ العودة؟ يجب أن تكون القضية العامة مؤطرة ليس فقط لحماية الدولة الفردية أو مجموعات الدول ، في الحالة الأوروبية ، ولكن يجب أن تشمل أيضًا خطر هؤلاء الأفراد في مناطق الحرب السابقة ، حيث تكون الفترة التي تلي القتال شبيهة دائمًا بالمواقف. من عدم الاستقرار وعدم اليقين. إن النتيجة الأكثر احتمالا ، بدون سيطرة قسرية على المقاتلين السابقين ، هي أنهم يصبحون إرهابيين وينفذون هجمات ضد أولئك الذين يحاولون الحكومة في المناطق التي كانت مسرح حرب. ومن وجهة النظر هذه ، يبدو السؤال مرة أخرى هو رفض مسؤوليتها من جانب دول منشأ الإرهابيين ، الذين لم يسيطروا أولا على مواطنيهم بشكل صحيح ثم رفضوا إعادتهم إلى الوطن بسبب خطورتهم الاجتماعية. ومن ثم ، فإن غياب دول المنشأ واضح ، كما هو واضح رفض تقديم تعويض محتمل لحماية أراضيها وترك الإرهابيين لأولئك الذين عانوا بالفعل من أفعالهم. إذا كان هناك ما يبرر القلق من عدم اليقين التنظيمي ، فمن الضروري تطوير حلول بديلة لضمان العقوبة الصحيحة لأولئك الذين كانوا مسؤولين عن ارتكاب جرائم فظيعة ، وفي الوقت نفسه ، جعلها غير ضارة. يمكن أن يكون الحل ذو طابع يتجاوز الحدود الوطنية ، ويستثمر في اختصاص الجرائم المرتكبة ، والهيئات الدولية القادرة على التغلب على تشريعات الدولة الواحدة ، والمنتظر على نطاق واسع بالنسبة للجرائم ضد الإنسانية. إنه الحل الذي يوفر التعاون والاتفاق بين الموضوعات الحكومية والقضايا فوق الوطنية ، ولكن يمكن أن يصبح أداة لحل وضع قد يكون له آثار خطيرة إذا لم يكن محكومًا بشكل صحيح.

lunedì 18 febbraio 2019

Le previsioni sulle elezioni europee restituiscono uno scenario frammentato

I dati dei sondaggi delle prossime elezioni europee aprono alla possibilità di una novità sostanziale negli equilibri del parlamento europeo. Secondo questi dati, infatti, la somma dei seggi che saranno conquistati da popolari e socialisti non dovrebbe superare il cinquanta per cento dei seggi: in sostanza i due principali gruppi politici europei non potranno più coalizzarsi da soli per raggiungere la maggioranza. Questo dato potenziale è, in parte dovuto alla diminuzione dei seggi, in ragione dell’uscita del Regno Unito, ma, sopratutto, per l’avanzata dei movimenti populisti e di estrema destra. Saranno così essenziali per la tenuta dell’Europa i movimenti liberali, quelli che con la loro visione dell’economia, secondo diverse interpretazioni, hanno causato la diffidenza dei ceti popolari verso Bruxelles, favorendo la crescita dei partiti anti europeisti. Ad assumere maggiore importanza dovrebbero essere anche i partiti ecologisti, che potrebbero mitigare gli influssi liberisti. In ogni caso la collaudata collaborazione tra socialisti e popolari dovrebbe essere superata aprendo al coinvolgimenti di altri soggetti politici, che risulterebbe indispensabili nel mantenimento della maggioranza, introducendo criteri di variabilità all’azione politica. Ciò significherà che il primo obiettivo della maggioranza sarà tenere al riparo l’istituzione europea dei gruppi populisti e contrari all’Europa, che intendono sfruttare il momento favorevole per cambiare l’indirizzo politico dell’Unione non più da fuori dei luoghi istituzionali, ma cambiando dall’interno le politiche di Bruxelles. I segnali per una crescita forte degli euro scettici ci sono tutti: il potenziale risultato italiano della Lega Nord la vede come seconda forza politica dietro ai cristiano sociali tedeschi. In Francia è previsto il sorpasso politico dell’estrema destra sul partito al governo: un risultato dai grandi significati psicologici, che vedrà a Parigi, come primo partito il Fronte Nazionale. Questa frammentazione dei gruppi parlamentari renderà più difficile una azione politica unitaria, anche perchè, se i popolari possono avere delle affinità con i liberali, i socialisti li avranno maggiormente con i gruppi ecologisti, tradizionalmente distanti dai popolari. La questione che si pone è quella di conciliare visioni distanti, ma non euro scettiche, con la necessità di proporre politiche adatte alla congiuntura europea in campo mondiale e metterle in atto in maniera veloce. La crescita degli euro scettici e dei populisti dovrebbe obbligare le forze non contrarie all’Europa a continui compromessi ed a parziali rinunce sui programmi politici, per arginare l’azione parlamentare dei populisti, una sorta di piccolo cabotaggio politico, che potrebbe favorire la visione euro scettica sulla poca incisività delle politiche europee, trasformando ciò in un ulteriore mezzo per ocntrastare Bruxelles. L’unico metodo efficace per contrastare gli euro scettici e favorire politiche in grado di aumentare il benessere dei cittadini, con maggiori politiche sul lavoro e sulla diffusione dello stato sociale, in modo da cambiare la percezione di chi vota i populisti perchè sente di non avere più altre alternative. Queste politiche, però, se possono trovare una nità di intenti sul terreno continentale, si scontrano con gli interessi particolari dei singolo stati e delle singole popolazioni: la mancanza di orizzonti comuni tangibili per la popolazione, è stato un obiettivo che non è stato perseguito a sufficienza dalle forze politiche che hanno trainato l’idea europea, anche per scelte troppo condizionate da uno sbilanciamento verso la finanza, che ha sempre chiesto l’applicazione di una rigidità di bilancio di cui sono state fatte carico le classi popolari. Si potrà invertire questa tendenza? Appare necessaria una volontà di più forze poltiche, anche di estrazione diversa, ma accomunate dalla convinzione della necessità della presenza europea nel teatro mondiale, che sappia scongiurare una divisione basata sulle sovranità nazionali, fattore in grado di indebolire le istituzioni europee, secondo il progetto dei partiti populisti. Occorrerà anche coraggio e capacità di mediazione come non è mai stata necessaria, ma queste condizioni saranno irrinunciabili per contrastare efficacemente chi non crede nell’Europa e propone il ritorno ad una situazione di divisione, perseguita anche con una scarsa attitudine all’azione politica, autoreferenziale ed inadatta alla pratica amministrativa, come si sta assistendo all’azione di governo in Italia, che costituisce l’esempio di quello che l’Europa potrebbe diventare.

The forecasts on the European elections return a fragmented scenario

Survey data from the upcoming European elections open up the possibility of a substantial change in the balance of the European Parliament. According to these figures, in fact, the sum of the seats that will be won by the popular and socialist should not exceed fifty percent of the seats: in essence the two main European political groups can no longer coalition alone to reach the majority. This potential datum is partly due to the decrease in the number of seats, due to the exit of the United Kingdom, but above all due to the advance of populist and far-right movements. Liberal movements, those with their vision of the economy, according to different interpretations, have caused the distrust of the popular classes towards Brussels, thus favoring the growth of anti-Europeanist parties. Ecological parties, which could mitigate liberal influences, should also take on greater importance. In any case, the proven collaboration between socialists and people should be overcome by opening the involvement of other political subjects, which would be indispensable in maintaining the majority, introducing criteria of variability to political action. This will mean that the first objective of the majority will be to protect the European institution of populist and anti-European groups, which intend to exploit the favorable moment to change the political direction of the Union no longer from outside the institutional places, but by changing from within the Brussels policies. The signs for a strong growth of the euro skeptics are all there: the potential Italian result of the Northern League sees it as the second political force behind the German social Christians. In France, the right-wing political overtaking on the ruling party is expected: a result of great psychological significance, which will see the National Front as the first party in Paris. This fragmentation of parliamentary groups will make a single political action more difficult, also because, if the people can have affinities with the liberals, the socialists will have them more with the ecological groups, traditionally distant from the popular. The question that arises is to reconcile distant visions, but not euro skeptics, with the need to propose policies adapted to the European conjuncture in the world and implement them quickly. The growth of the skeptical and populist euro should force the forces not opposed to Europe to continuous compromises and partial renunciations on political programs, to curb the parliamentary action of the populists, a sort of small political cabotage, which could favor the euro vision skeptical about the lack of effectiveness of European policies, turning it into a further means of opting for Brussels. The only effective method to counteract the euro skeptics and encourage policies that increase the well-being of citizens, with more policies on work and the spread of social status, in order to change the perception of those who vote for the populists because they feel they have not plus other alternatives. These policies, however, if they can find a nity of intentions on the continental soil, clash with the particular interests of individual states and individual populations: the lack of tangible common horizons for the population, was a goal that was not pursued at sufficiency from the political forces that have driven the European idea, also for choices too conditioned by an imbalance towards finance, which has always demanded the application of a budgetary stiffness that has been taken on by the popular classes. Will this trend be reversed? It seems necessary a will of several poles, even of different backgrounds, but united by the conviction of the need for a European presence in the world theater, which can prevent a division based on national sovereignty, a factor that weakens the European institutions, according to the project of populist parties. Courage and capacity for mediation as it has never been necessary will also be necessary, but these conditions will be indispensable for effectively countering those who do not believe in Europe and proposing a return to a situation of division, also pursued with a poor attitude to political, self-referential action. and unsuitable for administrative practice, as we are witnessing the government action in Italy, which is an example of what Europe could become.

Las previsiones sobre las elecciones europeas vuelven un escenario fragmentado.

Los datos de la encuesta de las próximas elecciones europeas abren la posibilidad de un cambio sustancial en el balance del Parlamento Europeo. De acuerdo con estas cifras, de hecho, la suma de los escaños que obtendrán los populares y los socialistas no debe exceder el cincuenta por ciento de los escaños: en esencia, los dos principales grupos políticos europeos ya no pueden formar coalición solo para alcanzar la mayoría. Este dato potencial se debe en parte a la disminución en el número de asientos, debido a la salida del Reino Unido, pero sobre todo debido al avance de los movimientos populistas y de extrema derecha. Los movimientos liberales, aquellos con su visión de la economía, según diferentes interpretaciones, han provocado la desconfianza de las clases populares hacia Bruselas, favoreciendo así el crecimiento de los partidos antieuropeistas. Los partidos ecológicos, que podrían mitigar las influencias liberales, también deberían adquirir una mayor importancia. En cualquier caso, la colaboración probada entre socialistas y personas debe superarse abriendo la participación de otros sujetos políticos, que serían indispensables para mantener la mayoría, introduciendo criterios de variabilidad a la acción política. Esto significará que el primer objetivo de la mayoría será proteger a la institución europea de grupos populistas y antieuropeos, que intentarán explotar el momento favorable para cambiar la dirección política de la Unión ya no desde fuera de los lugares institucionales, sino cambiando Desde dentro de las políticas de Bruselas. Las señales de un fuerte crecimiento de los escépticos del euro están ahí: el posible resultado italiano de la Liga del Norte lo ve como la segunda fuerza política detrás de los cristianos sociales alemanes. En Francia, se espera un adelanto político de derecha en el partido gobernante: un resultado de gran importancia psicológica, que verá al Frente Nacional como el primer partido en París. Esta fragmentación de los grupos parlamentarios dificultará una sola acción política, también porque, si la gente puede tener afinidades con los liberales, los socialistas los tendrán más con los grupos ecológicos, tradicionalmente distantes de los populares. La pregunta que surge es conciliar las visiones distantes, pero no los euro escépticos, con la necesidad de proponer políticas adaptadas a la coyuntura europea en el mundo e implementarlas rápidamente. El crecimiento del euro escéptico y populista debería obligar a las fuerzas no opuestas a Europa a compromisos continuos y renuncias parciales a los programas políticos, a frenar la acción parlamentaria de los populistas, una especie de pequeño cabotaje político, que podría favorecer la visión del euro. escéptico sobre la falta de efectividad de las políticas europeas, convirtiéndola en un medio más para optar por Bruselas. El único método efectivo para contrarrestar a los escépticos del euro y alentar políticas que aumentan el bienestar de los ciudadanos, con más políticas sobre el trabajo y la difusión del estatus social, para cambiar la percepción de quienes votan por los populistas porque sienten que no lo han hecho. además de otras alternativas. Estas políticas, sin embargo, si pueden encontrar una serie de intenciones en el territorio continental, chocan con los intereses particulares de los estados individuales y las poblaciones individuales: la falta de horizontes comunes tangibles para la población, era un objetivo que no se perseguía en ese momento. la suficiencia de las fuerzas políticas que han impulsado la idea europea, también para opciones demasiado condicionadas por un desequilibrio hacia las finanzas, que siempre ha exigido la aplicación de una rigidez presupuestaria que ha sido asumida por las clases populares. ¿Se revertirá esta tendencia? Parece necesaria una voluntad de varios polos, incluso de diferentes orígenes, pero unidos por la convicción de la necesidad de una presencia europea en el teatro mundial, que pueda prevenir una división basada en la soberanía nacional, un factor que debilita las instituciones europeas, según el proyecto de partidos populistas También será necesario el coraje y la capacidad para la mediación, ya que nunca ha sido necesaria, pero estas condiciones serán indispensables para contrarrestar eficazmente a quienes no creen en Europa y proponer un retorno a una situación de división, también con una actitud pobre hacia la acción política y autorreferencial. e inadecuado para la práctica administrativa, ya que estamos presenciando la acción del gobierno en Italia, que es un ejemplo de lo que Europa podría llegar a ser.

Die Prognosen zu den Europawahlen zeigen ein fragmentiertes Szenario

Umfragedaten der bevorstehenden Europawahlen eröffnen die Möglichkeit einer wesentlichen Änderung der Bilanz des Europäischen Parlaments. Nach diesen Zahlen sollte die Summe der Sitze, die der Volk und der Sozialist gewinnen werden, nicht mehr als fünfzig Prozent der Sitze betragen: Im Wesentlichen können die beiden großen europäischen Fraktionen nicht mehr allein die Mehrheit erreichen. Dieses potenzielle Datum ist zum Teil auf den Rückgang der Sitze zurückzuführen, der auf den Austritt des Vereinigten Königreichs zurückzuführen ist, vor allem aber auf den Vormarsch populistischer und rechtsextremer Bewegungen. Liberale Bewegungen, die mit ihren Ansichten von der Wirtschaft in unterschiedlichen Auslegungen vertreten sind, haben das Misstrauen der Volksschichten gegen Brüssel ausgelöst und damit das Wachstum der anti-europäischistischen Parteien begünstigt. Ökologische Parteien, die liberale Einflüsse abmildern könnten, sollten ebenfalls an Bedeutung gewinnen. In jedem Fall sollte die bewährte Zusammenarbeit zwischen Sozialisten und Bürgern überwunden werden, indem andere politische Subjekte eingebunden werden, was für die Aufrechterhaltung der Mehrheit unerlässlich wäre und Kriterien der Variabilität politischer Maßnahmen einführt. Dies bedeutet, dass das erste Ziel der Mehrheit darin bestehen wird, die europäische Institution populistischer und anti-europäischer Gruppen zu schützen, die den günstigen Moment nutzen wollen, um die politische Richtung der Union nicht mehr von außerhalb der institutionellen Orte zu ändern, sondern sich zu ändern innerhalb der Brüsseler Politik. Die Zeichen für ein starkes Wachstum der Euroskeptiker sind alle vorhanden: Das potenzielle italienische Ergebnis der Nordliga sieht es als die zweite politische Kraft hinter den deutschen Sozialchristen. In Frankreich wird das rechte politische Überholen der Regierungspartei erwartet: ein Ergebnis von großer psychologischer Bedeutung, das die Nationalfront als erste Partei in Paris sehen wird. Diese Zersplitterung der Fraktionen wird eine einzige politische Aktion erschweren, auch weil, wenn die Menschen eine Affinität zu den Liberalen haben können, die Sozialisten mehr zu den ökologischen Gruppen, die traditionell vom Volk entfernt sind. Es stellt sich die Frage, entfernte Visionen, nicht aber die Euroskeptiker, mit der Notwendigkeit zu vereinbaren, an die europäische Konjunktur in der Welt angepasste Politiken vorzuschlagen und diese rasch umzusetzen. Das Wachstum des skeptischen und populistischen Euro sollte die Kräfte, die nicht gegen Europa sind, dazu zwingen, ständige Kompromisse und partielle Abkehr von politischen Programmen einzuhalten, die parlamentarischen Maßnahmen der Populisten einzudämmen, eine Art kleiner politischer Kabotage, die die Eurovision begünstigen könnte skeptisch gegenüber der mangelnden Wirksamkeit der europäischen Politik, um daraus eine weitere Möglichkeit zu schaffen, sich für Brüssel zu entscheiden. Die einzige wirksame Methode, um den Euroskeptikern entgegenzuwirken und Maßnahmen zu fördern, die das Wohlergehen der Bürger erhöhen, sowie mehr Arbeitspolitiken und die Verbreitung des sozialen Status, um die Wahrnehmung derjenigen zu verändern, die für die Populisten wählen, weil sie dies nicht der Meinung sind plus andere Alternativen. Wenn diese Politik jedoch auf dem kontinentalen Boden eine Vielzahl von Absichten finden kann, kollidieren sie mit den besonderen Interessen der einzelnen Staaten und der einzelnen Bevölkerungen: Das Fehlen konkreter gemeinsamer Horizonte für die Bevölkerung war ein Ziel, das nicht verfolgt wurde Genug von den politischen Kräften, die die europäische Idee angetrieben haben, auch für Entscheidungen, die auch durch ein Finanzierungsungleichgewicht bedingt sind, das immer die Anwendung einer haushaltspolitischen Steifigkeit verlangt, die von den Bürgerklassen angenommen wurde. Wird sich dieser Trend umkehren? Es scheint ein Wille von mehreren Polen mit unterschiedlichen Hintergründen notwendig zu sein, aber vereint durch die Überzeugung der Notwendigkeit einer europäischen Präsenz im Welttheater, die eine auf nationaler Souveränität beruhende Spaltung verhindern kann, ein Faktor, der die europäischen Institutionen nach Ansicht des Projekts schwächt populistische Parteien. Mut und Fähigkeit zur Mediation, wie es noch nie notwendig war, werden ebenfalls notwendig sein, aber diese Bedingungen werden unabdingbar sein, um denjenigen, die nicht an Europa glauben und der Rückkehr zu einer Trennungssituation, die ebenfalls mit einer schlechten Haltung gegenüber politischem, selbstreferentiellem Handeln verfolgt wird, vorzubeugen. und für die Verwaltungspraxis ungeeignet, da wir Zeuge der Regierungshandlungen in Italien sind, was ein Beispiel dafür ist, was Europa werden könnte.

Les prévisions sur les élections européennes renvoient un scénario fragmenté

Les données d'enquête relatives aux prochaines élections européennes ouvrent la possibilité d'une modification substantielle de l'équilibre du Parlement européen. Selon ces chiffres, en effet, la somme des sièges qui seront remportés par le populaire et le socialiste ne devrait pas dépasser cinquante pour cent des sièges: les deux principaux groupes politiques européens ne peuvent plus se lier seuls pour atteindre la majorité. Cette donnée potentielle est en partie due à la diminution du nombre de sièges, due à la sortie du Royaume-Uni, mais surtout à la progression des mouvements populistes et d'extrême droite. Les mouvements libéraux, ceux qui ont leur vision de l'économie, selon différentes interprétations, ont provoqué la méfiance des classes populaires vis-à-vis de Bruxelles, favorisant ainsi la croissance des partis anti-européistes. Les parties écologiques, qui pourraient atténuer les influences libérales, devraient également prendre une plus grande importance. Dans tous les cas, il convient de vaincre la collaboration avérée entre les socialistes et le peuple en associant d’autres sujets politiques, ce qui serait indispensable pour maintenir la majorité, en introduisant des critères de variabilité de l’action politique. Cela signifiera que le premier objectif de la majorité sera de protéger l'institution européenne des groupes populistes et anti-européens, qui entendent exploiter le moment propice pour changer la direction politique de l'Union non plus en dehors des lieux institutionnels, mais en modifiant de la politique de Bruxelles. Les signes d'une forte croissance de l'euro sceptique sont tous là: le résultat potentiel italien de la Ligue du Nord la considère comme la deuxième force politique derrière les chrétiens sociaux allemands. En France, on s'attend à un dépassement politique du parti au pouvoir, résultat de grande importance psychologique, qui fera du Front national le premier parti à Paris. Cette fragmentation des groupes parlementaires rendra plus difficile une action politique unique, notamment parce que, si le peuple peut avoir des affinités avec les libéraux, les socialistes les auront davantage avec les groupes écologiques, traditionnellement éloignés du populaire. La question qui se pose est de réconcilier les visions lointaines, mais pas les eurosceptiques, avec la nécessité de proposer des politiques adaptées à la conjoncture européenne dans le monde et de les mettre en œuvre rapidement. La croissance de l'euro sceptique et populiste devrait contraindre les forces non opposées à l'Europe à des compromis constants et à des renonciations partielles sur les programmes politiques, afin de freiner l'action parlementaire des populistes, une sorte de petit cabotage politique, susceptible de favoriser la vision de l'euro sceptiques quant au manque d'efficacité des politiques européennes, ce qui en fait un moyen supplémentaire d'opter pour Bruxelles. La seule méthode efficace pour contrer les sceptiques vis-à-vis de l'euro et encourager les politiques qui améliorent le bien-être des citoyens, avec davantage de politiques sur le travail et la généralisation du statut social, afin de changer la perception de ceux qui votent pour les populistes parce qu'ils estiment ne pas l'avoir plus d'autres alternatives. Toutefois, si elles peuvent trouver une intention sur le sol continental, elles se heurtent aux intérêts particuliers des États et des populations: le manque d’horizons communs tangibles pour la population est un objectif qui n’a pas été poursuivi suffisance des forces politiques qui ont animé l'idée européenne, également pour des choix trop conditionnés par un déséquilibre financier, qui a toujours exigé l'application d'une rigidité budgétaire prise en charge par les classes populaires. Cette tendance sera-t-elle inversée? Il semble nécessaire une volonté de plusieurs pôles, même d’horizons différents, mais unie par la conviction de la nécessité d’une présence européenne sur le théâtre mondial, qui puisse empêcher une division basée sur la souveraineté nationale, facteur qui affaiblit les institutions européennes, selon le projet de partis populistes. Le courage et la capacité de médiation, comme cela n’a jamais été nécessaire, seront également nécessaires, mais ces conditions seront indispensables pour lutter efficacement contre ceux qui ne croient pas en l’Europe et proposer un retour à une situation de division, également poursuivie avec une attitude médiocre à l’égard de l’action politique autoréférentielle. et impropres à la pratique administrative, car nous assistons à l’action gouvernementale en Italie, qui est un exemple de ce que l’Europe pourrait devenir.

As previsões sobre as eleições europeias retornam um cenário fragmentado

Os dados da pesquisa das próximas eleições europeias abrem a possibilidade de uma mudança substancial no equilíbrio do Parlamento Europeu. De acordo com esses números, de fato, a soma das cadeiras que serão ganhas pelo popular e socialista não deve exceder cinquenta por cento dos assentos: em essência, os dois principais grupos políticos europeus não podem mais se unir para alcançar a maioria. Este dado potencial deve-se em parte à diminuição do número de lugares, devido à saída do Reino Unido, mas sobretudo devido ao avanço dos movimentos populistas e de extrema-direita. Movimentos liberais, aqueles com sua visão da economia, de acordo com diferentes interpretações, causaram a desconfiança das classes populares em direção a Bruxelas, favorecendo assim o crescimento dos partidos antieuropeus. Os partidos ecológicos, que poderiam mitigar as influências liberais, também deveriam ter uma importância maior. Em qualquer caso, a colaboração comprovada entre socialistas e pessoas deve ser superada pela abertura do envolvimento de outros sujeitos políticos, o que seria indispensável para manter a maioria, introduzindo critérios de variabilidade à ação política. Isto significa que o primeiro objectivo da maioria vai manter-se longe da instituição europeia de grupos populistas e oposição para a Europa, que querem explorar o momento favorável para mudar de direção política da União não de fora dos quadros institucionais, mas mudando dentro das políticas de Bruxelas. Os sinais de um forte crescimento dos céticos do euro estão todos lá: o potencial resultado italiano da Liga do Norte a vê como a segunda força política por trás dos cristãos sociais alemães. Na França, a ultrapassagem política de direita sobre o partido no poder é esperada: um resultado de grande significado psicológico, que verá a Frente Nacional como a primeira festa em Paris. Essa fragmentação dos grupos parlamentares dificultará uma única ação política, até porque, se o povo puder ter afinidades com os liberais, os socialistas os terão mais com os grupos ecológicos, tradicionalmente distantes do popular. A questão que se coloca é reconciliar visões distantes, mas não os céticos do euro, com a necessidade de propor políticas adaptadas à conjuntura europeia no mundo e implementá-las rapidamente. O crescimento dos céticos euro e populistas deve obrigar as forças não contra a Europa a compromissos contínuos e renúncias parciais agendas políticas, para conter a ação parlamentar do populista, uma espécie de pequena cabotagem política que poderia favorecer a visão euro cético quanto à falta de eficácia das políticas europeias, tornando-se um meio adicional de optar por Bruxelas. A única forma eficaz de combater os céticos euro e incentivar políticas que aumentam o bem-estar dos cidadãos, com mais políticas no local de trabalho e sobre a propagação do Estado social, a fim de mudar a percepção de quem votar populista porque se sente que não tem além de outras alternativas. Essas políticas, no entanto, se eles podem encontrar uma nidade de intenções em solo continental, colidem com os interesses especiais dos Estados individuais e populações individuais: a falta de horizontes comuns tangíveis para a população, era uma meta que não foi processado suficiência das forças políticas que impulsionaram a idéia européia, também por escolhas muito condicionadas por um desequilíbrio em direção ao financiamento, que sempre exigiu a aplicação de uma rigidez orçamentária que foi assumida pelas classes populares. Esta tendência será invertida? Você é obrigado como um desejo de mais forças políticas agrícolas, mesmo de diferentes origens, mas unidos pela convicção da necessidade da presença europeia no cenário mundial, que sabe como evitar uma divisão com base da soberania nacional, um fator capaz de enfraquecer as instituições da UE, de acordo com o projeto de partidos populistas. Ele também vai precisar de coragem e capacidade de mediar uma vez que nunca foi necessário, mas essas condições são essenciais para combater eficazmente aqueles que não acreditam na Europa e propõe um retorno a uma situação de divisão, também perseguido com uma má atitude para a ação política, auto e inadequada para a prática administrativa, pois estamos testemunhando a ação do governo na Itália, que é um exemplo do que a Europa poderia se tornar.