Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

venerdì 9 settembre 2022

Gli USA e l'occidente aumenteranno gli aiuti militari a Kiev per favorire la riconquista dei territori perduti

 Nonostante la potenziale supremazia russa, lo scenario del conflitto ucraino appare in una costante evoluzione, che sta diventando meno positiva per Mosca. Secondo Washington l’offensiva di Kiev è costante e pianificata, grazie ai progressi ottenuti dai militari dell’Ucraina nelle azioni compiute nel sud del paese contro le truppe della Russia. Parallelamente a questi successi per Kiev la buona notizia sono i rinnovati aiuti militari, provenienti non solo dagli USA, ma anche da quei paesi che temono l’invasione russa. Dopo l’inizio delle ostilità, risalente a sei mesi prima, l’occidente intravede segnali positivi sul terreno, grazie alla riconquista di alcune città ucraine sottratte all’occupazione di Mosca; ciò permette di intravvedere uno scenario diverso da quello finora presente, dove Kiev si era limitato a resistere all’invasione russa, ma con una evoluzione verso una possibile riconquista del terreno perduto. Questa prospettiva è stata certificata dal Segretario della Difesa statunitense di fronte ai ministri della difesa dei paesi aderenti all’Alleanza Atlantica ed ai rappresentanti di cinquanta nazioni che appoggiano gli sforzi ucraini. Il teatro della riunione è stata la base militare di Ramstein, dove sono stati formalizzati gli aiuti per 675 milioni di dollari relativi ad armamenti speciali, veicoli blindati ed armi leggere; in particolare i razzi, gli obici ed i sistemi anticarro, che si stanno rivelando fondamentali per la riscossa di Kiev. Questa forniture sono necessarie per rifornire le armerie di ucraine, dopo che gli arsenali di produzione sovietica e russa stanno terminando. Gli USA hanno anche sostenuto la necessità di una maggiore partecipazione negli aiuti per l’Ucraina per conseguire l’obiettivo di sconfiggere Putin. Dal punto di vista della durata del conflitto gli analisti ipotizzano uno scenario che può contemplare una durata di più anni, ben lontano dalle previsioni di una conclusione rapida, proprio per questo è necessario implementare ed ammodernare la dotazione delle armi per l’Ucraina e formare grandi riserve di munizioni leggere e pesanti. Questo fattore è ritenuto strategico, non solo per il contenimento della Russia, ma anche per continuare il processo di riconquista dei territori ucraini sottratti da Mosca ed arrivare a condizioni favorevoli per chiudere il conflitto. Gli Stati Uniti si confermano il paese maggiormente impegnato nello sforzo finanziario per il sostegno di Kiev, l’attuale amministrazione della Casa Bianca ha sottoscritto un impegno per la fornitura di circa 13,5 miliardi di dollari di armamenti compatibili con i sistemi di artiglieria dell’Alleanza Atlantica, armi ritenute più moderne di quelle usate dai russi e che stanno fornendo i risultati sperati contro Mosca. Certamente il solo rifornimento di armamenti non è sufficiente, occorrono anche attrezzature contro il clima rigido, che i combattenti dovranno affrontare il prossimo inverno e l’addestramento, sempre più intenso dei militari ucraini all’utilizzo dei nuovi sistemi di armi, così diversi dall’impostazione degli armamenti sovietici e russi. Questa nuova svolta del conflitto, che evidenzia concrete possibilità di ribaltare un pronostico che era tutto a favore della Russia, investe tutta una serie di riflessioni a livello militare e geopolitico, sui possibili comportamenti di Mosca, che dovranno essere tenute in grande considerazione, sia dagli strateghi ucraini, che occidentali. Putin non può più tornare indietro: il suo prestigio e quello della sua cerchia di governo, sarebbe fortemente compromesso: una sconfitta in Ucraina non è stata nemmeno preventivata e già non avere risolto l’operazione militare speciale a proprio favore in poco tempo appare come un mezzo fallimento. Mosca ha sempre l’opzione nucleare, le cui conseguenze non sono prevedibili, se non in una guerra totale, in cui i cinesi difficilmente darebbero il loro appoggio. Le forniture di armi americane sono di gran lunga qualitativamente maggiori e la determinazione dei soldati russi non è paragonabile a quella degli ucraini; le sanzioni mettono a dura prova l’occidente, che tuttavia dal punto di vista energetico, seppure lentamente, stanno operando una riorganizzazione dei loro sistemi di approvvigionamento, mentre Mosca, già in default, tra poco proverà la che carenza di prodotti occidentali, sarà difficilmente rimpiazzabile con prodotti analoghi provenienti da altre zone del mondo: non si tratta di generi voluttuari, ma di prodotti senza i quali le aziende non potranno funzionare, inoltre i blocchi finanziari e la vendita delle materie energetiche a prezzi scontati ridurrà la disponibilità di manovra di una economia già in affanno prima della guerra, come quella russa. Queste prospettive rischiano di indurre Putin a gesti estremi capaci di riportare il mondo indietro di molti anni, per evitare ciò occorre accostare alle misure attuali una strategia diplomatica che possa essere una scorciatoia per consentire di terminare il conflitto.

The US and the West will increase military aid to Kiev to help regain the lost territories

 Despite the potential Russian supremacy, the scenario of the Ukrainian conflict appears to be in constant evolution, which is becoming less positive for Moscow. According to Washington, the Kiev offensive is constant and planned, thanks to the progress made by the Ukrainian military in the actions carried out in the south of the country against Russian troops. Parallel to these successes for Kiev, the good news is the renewed military aid, not only from the US, but also from those countries that fear the Russian invasion. After the start of hostilities, dating back to six months earlier, the West sees positive signs on the ground, thanks to the reconquest of some Ukrainian cities that had been stolen from the occupation of Moscow; this allows us to glimpse a scenario different from the one so far present, where Kiev had limited itself to resisting the Russian invasion, but with an evolution towards a possible reconquest of the lost ground. This perspective has been certified by the US Secretary of Defense in front of the defense ministers of the countries belonging to the Atlantic Alliance and the representatives of fifty nations who support Ukrainian efforts. The scene of the meeting was the military base of Ramstein, where aid for 675 million dollars relating to special weapons, armored vehicles and light weapons was formalized; in particular the rockets, howitzers and anti-tank systems, which are proving to be fundamental for the recovery of Kiev. These supplies are needed to supply Ukrainian armories after Soviet and Russian production arsenals are running out. The US also advocated the need for greater participation in aid for Ukraine to achieve the goal of defeating Putin. From the point of view of the duration of the conflict, analysts hypothesize a scenario that can contemplate a duration of several years, far from the predictions of a rapid conclusion, for this reason it is necessary to implement and modernize the weapons equipment for Ukraine and train large light and heavy ammunition reserves. This factor is considered strategic, not only for the containment of Russia, but also to continue the process of regaining the Ukrainian territories stolen from Moscow and to arrive at favorable conditions to end the conflict. The United States is confirmed as the country most committed to the financial effort to support Kiev, the current administration of the White House has signed a commitment for the supply of approximately 13.5 billion dollars of armaments compatible with the artillery systems of the Atlantic Alliance, weapons considered more modern than those used by the Russians and which are providing the desired results against Moscow. Certainly the supply of armaments alone is not enough, equipment is also needed against the harsh climate, which the fighters will have to face next winter and the increasingly intense training of the Ukrainian military in the use of new weapons systems, so different from the setting up of Soviet and Russian armaments. This new turn of the conflict, which highlights the concrete possibility of overturning a prediction that was all in favor of Russia, invests a whole series of reflections on a military and geopolitical level, on the possible behaviors of Moscow, which must be taken into great consideration, both by Ukrainian and Western strategists. Putin can no longer go back: his prestige and that of his circle of government would be greatly compromised: a defeat in Ukraine was not even foreseen and not having solved the special military operation in his favor in a short time appears as a half failure. Moscow always has the nuclear option, the consequences of which are not foreseeable, except in an all-out war, in which the Chinese would hardly give their support. The American arms supplies are far qualitatively higher and the determination of the Russian soldiers is not comparable to that of the Ukrainians; the sanctions put a strain on the West, which, however, from an energy point of view, albeit slowly, are reorganizing their supply systems, while Moscow, already in default, will soon prove the shortage of Western products, it will hardly be replaceable with similar products from other areas of the world: these are not luxury goods, but products without which companies will not be able to function, furthermore the financial blocks and the sale of energy materials at discounted prices will reduce the availability of maneuvers of a economy already in trouble before the war, like the Russian one. These perspectives risk inducing Putin to extreme gestures capable of bringing the world back many years, to avoid this it is necessary to combine the current measures with a diplomatic strategy that can be a shortcut to allow the conflict to end.

EE. UU. y Occidente aumentarán la ayuda militar a Kiev para ayudar a recuperar los territorios perdidos

 A pesar de la potencial supremacía rusa, el escenario del conflicto ucraniano parece estar en constante evolución, lo que cada vez es menos positivo para Moscú. Según Washington, la ofensiva de Kiev es constante y planificada, gracias a los avances de los militares ucranianos en las acciones realizadas en el sur del país contra las tropas rusas. Paralelamente a estos éxitos de Kiev, la buena noticia es la renovada ayuda militar, no solo de EE.UU., sino también de aquellos países que temen la invasión rusa. Tras el inicio de las hostilidades, que se remontan a seis meses antes, Occidente ve señales positivas sobre el terreno, gracias a la reconquista de algunas ciudades ucranianas que habían sido arrebatadas a la ocupación de Moscú; esto permite vislumbrar un escenario diferente al hasta ahora presente, donde Kiev se había limitado a resistir la invasión rusa, pero con una evolución hacia una posible reconquista del terreno perdido. Esta perspectiva ha sido certificada por el Secretario de Defensa de EE. UU. frente a los ministros de defensa de los países pertenecientes a la Alianza Atlántica y los representantes de cincuenta naciones que apoyan los esfuerzos de Ucrania. El escenario de la reunión fue la base militar de Ramstein, donde se formalizaron ayudas por 675 millones de dólares referentes a armas especiales, vehículos blindados y armas ligeras; en particular los cohetes, obuses y sistemas antitanque, que están resultando fundamentales para la recuperación de Kiev. Estos suministros son necesarios para abastecer las armerías ucranianas después de que se agoten los arsenales de producción soviéticos y rusos. EE.UU. también abogó por la necesidad de una mayor participación en la ayuda a Ucrania para lograr el objetivo de derrotar a Putin. Desde el punto de vista de la duración del conflicto, los analistas plantean un escenario que puede contemplar una duración de varios años, lejos de los pronósticos de una rápida conclusión, por lo que es necesario implementar y modernizar el equipamiento armamentístico para Ucrania y entrenar grandes reservas de munición ligera y pesada. Este factor se considera estratégico, no solo para la contención de Rusia, sino también para continuar el proceso de recuperación de los territorios ucranianos robados a Moscú y llegar a condiciones favorables para poner fin al conflicto. Estados Unidos se confirma como el país más comprometido con el esfuerzo financiero para apoyar a Kiev, la actual administración de la Casa Blanca ha firmado un compromiso para el suministro de aproximadamente 13.500 millones de dólares en armamento compatible con los sistemas de artillería de la Alianza Atlántica, armas considerados más modernos que los utilizados por los rusos y que están dando los resultados deseados contra Moscú. Ciertamente, el suministro de armamento por sí solo no es suficiente, también se necesita equipo contra el duro clima al que los combatientes tendrán que hacer frente el próximo invierno y el cada vez más intenso entrenamiento de los militares ucranianos en el uso de nuevos sistemas de armas, tan diferentes del escenario. de armamentos soviéticos y rusos. Este nuevo giro del conflicto, que pone de manifiesto la posibilidad concreta de derribar un vaticinio que estaba todo a favor de Rusia, invierte toda una serie de reflexiones a nivel militar y geopolítico, sobre los posibles comportamientos de Moscú, que hay que tener muy en cuenta. consideración, tanto por parte de los estrategas ucranianos como de los occidentales. Putin ya no puede dar marcha atrás: su prestigio y el de su círculo de gobierno estaría muy comprometido: ni siquiera se preveía una derrota en Ucrania y el no haber resuelto la operación militar especial a su favor en poco tiempo aparece como un fracaso a medias. Moscú siempre tiene la opción nuclear, cuyas consecuencias no son previsibles, salvo en una guerra total, en la que los chinos difícilmente darían su apoyo. Los suministros de armas estadounidenses son cualitativamente mucho más altos y la determinación de los soldados rusos no es comparable a la de los ucranianos; las sanciones ponen a prueba a Occidente que, sin embargo, desde el punto de vista energético, aunque lentamente, está reorganizando sus sistemas de suministro, mientras que Moscú, ya en default, pronto demostrará la escasez de productos occidentales, difícilmente reemplazable con productos similares de otras áreas del mundo: estos no son artículos de lujo, sino productos sin los cuales las empresas no podrán funcionar, además los bloqueos financieros y la venta de materiales energéticos a precios reducidos reducirán la disponibilidad de maniobras de una economía ya en problemas antes de la guerra, como el ruso. Estas perspectivas corren el riesgo de inducir a Putin a gestos extremos capaces de hacer retroceder al mundo muchos años, para evitarlo es necesario combinar las medidas actuales con una estrategia diplomática que puede ser un atajo para permitir que el conflicto termine.

Die USA und der Westen werden die Militärhilfe für Kiew erhöhen, um die verlorenen Gebiete zurückzugewinnen

 Trotz der potenziellen russischen Vorherrschaft scheint sich das Szenario des Ukraine-Konflikts in ständiger Entwicklung zu befinden, was für Moskau weniger positiv wird. Laut Washington ist die Kiew-Offensive konstant und geplant, dank der Fortschritte des ukrainischen Militärs bei den Aktionen, die im Süden des Landes gegen russische Truppen durchgeführt wurden. Parallel zu diesen Erfolgen für Kiew ist die gute Nachricht die erneute Militärhilfe, nicht nur von den USA, sondern auch von jenen Ländern, die die russische Invasion fürchten. Nach Beginn der Feindseligkeiten vor sechs Monaten sieht der Westen dank der Rückeroberung einiger ukrainischer Städte, die bei der Besetzung Moskaus geraubt wurden, positive Zeichen vor Ort; Dies erlaubt uns, ein anderes Szenario als das bisher gegenwärtige zu sehen, in dem Kiew sich darauf beschränkt hatte, der russischen Invasion zu widerstehen, aber mit einer Entwicklung hin zu einer möglichen Rückeroberung des verlorenen Bodens. Diese Perspektive wurde vom US-Verteidigungsminister vor den Verteidigungsministern der Länder der Atlantischen Allianz und den Vertretern von fünfzig Nationen, die die Bemühungen der Ukraine unterstützen, bestätigt. Schauplatz des Treffens war der Militärstützpunkt Ramstein, wo Hilfen in Höhe von 675 Millionen Dollar für Spezialwaffen, gepanzerte Fahrzeuge und leichte Waffen formalisiert wurden; insbesondere die Raketen, Haubitzen und Panzerabwehrsysteme, die sich als grundlegend für die Wiederherstellung Kiews erweisen. Diese Vorräte werden benötigt, um ukrainische Waffenkammern zu versorgen, nachdem die sowjetischen und russischen Produktionsarsenale zur Neige gegangen sind. Die USA befürworteten auch die Notwendigkeit einer stärkeren Beteiligung an der Hilfe für die Ukraine, um das Ziel zu erreichen, Putin zu besiegen. Unter dem Gesichtspunkt der Dauer des Konflikts stellen Analysten ein Szenario auf, das eine Dauer von mehreren Jahren in Betracht ziehen kann, weit entfernt von den Vorhersagen eines schnellen Abschlusses, aus diesem Grund ist es notwendig, die Waffenausrüstung für die Ukraine zu implementieren und zu modernisieren große leichte und schwere Munitionsreserven ausbilden. Dieser Faktor wird als strategisch angesehen, nicht nur für die Eindämmung Russlands, sondern auch, um den Prozess der Wiedererlangung der von Moskau gestohlenen ukrainischen Gebiete fortzusetzen und günstige Bedingungen für die Beendigung des Konflikts zu erreichen. Die Vereinigten Staaten werden als das Land bestätigt, das sich am stärksten für die finanziellen Anstrengungen zur Unterstützung von Kiew engagiert. Die derzeitige Regierung des Weißen Hauses hat eine Verpflichtung zur Lieferung von Waffen im Wert von etwa 13,5 Milliarden Dollar unterzeichnet, die mit den Artilleriesystemen der Atlantischen Allianz kompatibel sind. Waffen als moderner angesehen werden als die von den Russen verwendeten und die gegen Moskau die gewünschten Ergebnisse liefern. Sicherlich reicht die Rüstungsversorgung allein nicht aus, es braucht auch Ausrüstung gegen das raue Klima, dem die Kämpfer im nächsten Winter ausgesetzt sein werden, und die immer intensivere Ausbildung des ukrainischen Militärs im Umgang mit neuen Waffensystemen, so anders als das Setting Aufbau der sowjetischen und russischen Rüstung. Diese neue Wendung des Konflikts, die die konkrete Möglichkeit aufzeigt, eine Vorhersage zunichte zu machen, die ganz zu Gunsten Russlands war, erfordert eine ganze Reihe von Überlegungen auf militärischer und geopolitischer Ebene über das mögliche Verhalten Moskaus, das groß berücksichtigt werden muss Berücksichtigung, sowohl von ukrainischen als auch von westlichen Strategen. Putin kann nicht mehr zurück: Sein Prestige und das seines Regierungskreises wäre stark gefährdet: Eine Niederlage in der Ukraine war nicht einmal absehbar und die militärische Sonderoperation nicht in kurzer Zeit zu seinen Gunsten gelöst zu haben, erscheint als halbes Scheitern. Moskau hat immer die nukleare Option, deren Folgen nicht absehbar sind, außer in einem totalen Krieg, in dem die Chinesen kaum ihre Unterstützung geben würden. Die amerikanischen Waffenvorräte sind qualitativ weitaus höher und die Entschlossenheit der russischen Soldaten nicht mit der der Ukrainer vergleichbar; die Sanktionen belasten den Westen, der allerdings energetisch, wenn auch langsam, seine Versorgungssysteme umbaut, während das bereits zahlungsunfähige Moskau bald die Knappheit westlicher Produkte beweisen wird, wird es kaum ersetzbar sein mit ähnlichen Produkten aus anderen Weltgegenden: Das sind keine Luxusgüter, sondern Produkte, ohne die Unternehmen nicht funktionieren werden, außerdem werden die Finanzblockaden und der Verkauf von Energiematerialien zu Discountpreisen die Handlungsspielräume einer Volkswirtschaft einschränken bereits vor dem Krieg in Schwierigkeiten, wie der russische. Diese Perspektiven könnten Putin zu extremen Gesten verleiten, die die Welt um viele Jahre zurückversetzen könnten. Um dies zu vermeiden, ist es notwendig, die aktuellen Maßnahmen mit einer diplomatischen Strategie zu kombinieren, die eine Abkürzung sein kann, um den Konflikt zu beenden.

Les États-Unis et l'Occident augmenteront l'aide militaire à Kiev pour aider à regagner les territoires perdus

 Malgré la potentielle suprématie russe, le scénario du conflit ukrainien semble en constante évolution, ce qui devient moins positif pour Moscou. Selon Washington, l'offensive de Kiev est constante et planifiée, grâce aux progrès réalisés par les militaires ukrainiens dans les actions menées dans le sud du pays contre les troupes russes. Parallèlement à ces succès pour Kiev, la bonne nouvelle est le renouvellement de l'aide militaire, non seulement des États-Unis, mais aussi des pays qui craignent l'invasion russe. Après le début des hostilités, datant de six mois plus tôt, l'Occident voit des signes positifs sur le terrain, grâce à la reconquête de certaines villes ukrainiennes volées à l'occupation de Moscou ; cela laisse entrevoir un scénario différent de celui jusqu'alors présent, où Kiev s'était limité à résister à l'invasion russe, mais avec une évolution vers une possible reconquête du terrain perdu. Cette perspective a été attestée par le secrétaire américain à la Défense devant les ministres de la Défense des pays de l'Alliance atlantique et les représentants d'une cinquantaine de nations qui soutiennent les efforts ukrainiens. Le lieu de la réunion était la base militaire de Ramstein, où une aide de 675 millions de dollars relative aux armes spéciales, aux véhicules blindés et aux armes légères a été officialisée ; en particulier les roquettes, les obusiers et les systèmes antichars, qui s'avèrent fondamentaux pour le redressement de Kiev. Ces fournitures sont nécessaires pour approvisionner les armureries ukrainiennes après l'épuisement des arsenaux de production soviétiques et russes. Les États-Unis ont également plaidé en faveur d'une plus grande participation à l'aide à l'Ukraine pour atteindre l'objectif de vaincre Poutine. Du point de vue de la durée du conflit, les analystes émettent l'hypothèse d'un scénario pouvant envisager une durée de plusieurs années, loin des prédictions d'une conclusion rapide, c'est pourquoi il est nécessaire de mettre en œuvre et de moderniser l'équipement d'armement de l'Ukraine et former d'importantes réserves de munitions légères et lourdes. Ce facteur est considéré comme stratégique, non seulement pour l'endiguement de la Russie, mais aussi pour poursuivre le processus de reconquête des territoires ukrainiens volés à Moscou et arriver à des conditions favorables pour mettre fin au conflit. Les États-Unis se confirment comme le pays le plus engagé dans l'effort financier pour soutenir Kiev, l'actuelle administration de la Maison Blanche a signé un engagement pour la fourniture d'environ 13,5 milliards de dollars d'armements compatibles avec les systèmes d'artillerie de l'Alliance atlantique, des armes considérés comme plus modernes que ceux utilisés par les Russes et qui donnent les résultats escomptés face à Moscou. Certes, la seule fourniture d'armements ne suffit pas, il faut aussi des équipements contre le climat rigoureux, auquel les combattants devront affronter l'hiver prochain et l'entraînement de plus en plus intense des militaires ukrainiens à l'utilisation de nouveaux systèmes d'armes, si différents du cadre des armements soviétiques et russes. Cette nouvelle tournure du conflit, qui met en lumière la possibilité concrète de renverser une prédiction qui était toute en faveur de la Russie, investit toute une série de réflexions sur le plan militaire et géopolitique, sur les possibles comportements de Moscou, qu'il faut prendre en grande considération, tant par les stratèges ukrainiens qu'occidentaux. Poutine ne peut plus revenir en arrière : son prestige et celui de son entourage gouvernemental seraient grandement compromis : une défaite en Ukraine n'était même pas prévue et ne pas avoir résolu l'opération militaire spéciale en sa faveur en peu de temps apparaît comme un demi-échec. Moscou a toujours l'option nucléaire, dont les conséquences ne sont pas prévisibles, sauf dans une guerre totale, dans laquelle les Chinois n'apporteraient guère leur soutien. Les stocks d'armements américains sont bien supérieurs qualitativement et la détermination des soldats russes n'est pas comparable à celle des Ukrainiens ; les sanctions mettent à rude épreuve l'Occident qui, pourtant, d'un point de vue énergétique, bien que lentement, réorganise ses systèmes d'approvisionnement, alors que Moscou, déjà en défaut, prouvera bientôt la pénurie de produits occidentaux, elle ne sera guère remplaçable avec des produits similaires d'autres régions du monde : ce ne sont pas des produits de luxe, mais des produits sans lesquels les entreprises ne pourront pas fonctionner, de plus les blocages financiers et la vente de matières énergétiques à prix réduits réduiront la disponibilité des manœuvres d'une économie déjà en difficulté avant la guerre, comme celui de la Russie. Ces perspectives risquent d'inciter Poutine à des gestes extrêmes capables de faire reculer le monde de nombreuses années, pour éviter cela il faut combiner les mesures actuelles avec une stratégie diplomatique qui peut être un raccourci pour permettre au conflit de se terminer.

Os EUA e o Ocidente aumentarão a ajuda militar a Kiev para ajudar a recuperar os territórios perdidos

 Apesar da potencial supremacia russa, o cenário do conflito ucraniano parece estar em constante evolução, o que se torna menos positivo para Moscou. De acordo com Washington, a ofensiva de Kiev é constante e planejada, graças ao progresso dos militares ucranianos nas ações realizadas no sul do país contra as tropas russas. Paralelamente a esses sucessos de Kiev, a boa notícia é a renovação da ajuda militar, não apenas dos EUA, mas também dos países que temem a invasão russa. Após o início das hostilidades, que remontam a seis meses antes, o Ocidente vê sinais positivos no terreno, graças à reconquista de algumas cidades ucranianas que haviam sido roubadas da ocupação de Moscou; isso permite vislumbrar um cenário diferente do até então presente, onde Kiev se limitou a resistir à invasão russa, mas com uma evolução para uma possível reconquista do terreno perdido. Essa perspectiva foi certificada pelo secretário de Defesa dos EUA diante dos ministros da defesa dos países pertencentes à Aliança Atlântica e dos representantes de cinquenta nações que apoiam os esforços ucranianos. O cenário do encontro foi a base militar de Ramstein, onde foi formalizada a ajuda de 675 milhões de dólares referente a armas especiais, veículos blindados e armas leves; em particular os foguetes, obuses e sistemas antitanque, que se revelam fundamentais para a recuperação de Kiev. Esses suprimentos são necessários para abastecer os arsenais ucranianos depois que os arsenais de produção soviéticos e russos estão se esgotando. Os EUA também defenderam a necessidade de maior participação na ajuda à Ucrânia para atingir o objetivo de derrotar Putin. Do ponto de vista da duração do conflito, os analistas levantam a hipótese de um cenário que pode contemplar uma duração de vários anos, longe das previsões de uma conclusão rápida, por isso é necessário implementar e modernizar o equipamento de armas para a Ucrânia e treinar grandes reservas de munição leve e pesada. Esse fator é considerado estratégico, não apenas para a contenção da Rússia, mas também para dar continuidade ao processo de reconquista dos territórios ucranianos roubados de Moscou e para chegar a condições favoráveis ​​ao fim do conflito. Os Estados Unidos confirmam-se como o país mais empenhado no esforço financeiro de apoio a Kiev, a atual administração da Casa Branca assinou um compromisso para o fornecimento de cerca de 13,5 mil milhões de dólares em armamentos compatíveis com os sistemas de artilharia da Aliança Atlântica, armas considerados mais modernos que os usados ​​pelos russos e que estão dando os resultados desejados contra Moscou. Certamente o fornecimento de armamentos por si só não é suficiente, também são necessários equipamentos contra o clima rigoroso, que os combatentes terão que enfrentar no próximo inverno e o treinamento cada vez mais intenso dos militares ucranianos no uso de novos sistemas de armas, tão diferentes do cenário de armamentos soviéticos e russos. Esta nova reviravolta do conflito, que destaca a possibilidade concreta de derrubar uma previsão que era toda a favor da Rússia, investe toda uma série de reflexões em nível militar e geopolítico, sobre os possíveis comportamentos de Moscou, que devem ser levados em grande consideração, tanto por estrategistas ucranianos como ocidentais. Putin não pode mais voltar atrás: seu prestígio e o de seu círculo de governo ficariam muito comprometidos: uma derrota na Ucrânia nem sequer estava prevista e não ter resolvido a operação militar especial a seu favor em pouco tempo parece um meio fracasso. Moscou sempre tem a opção nuclear, cujas consequências não são previsíveis, exceto em uma guerra total, na qual os chineses dificilmente dariam seu apoio. Os suprimentos de armas americanos são muito mais elevados qualitativamente e a determinação dos soldados russos não é comparável à dos ucranianos; as sanções sobrecarregam o Ocidente, que, no entanto, do ponto de vista energético, ainda que lentamente, está reorganizando seus sistemas de abastecimento, enquanto Moscou, já inadimplente, logo provará a escassez de produtos ocidentais, dificilmente será substituível com produtos similares de outras partes do mundo: não são bens de luxo, mas produtos sem os quais as empresas não poderão funcionar, além disso os blocos financeiros e a venda de materiais energéticos a preços reduzidos reduzirão a disponibilidade de manobras de uma economia já em apuros antes da guerra, como o russo. Essas perspectivas correm o risco de induzir Putin a gestos extremos capazes de trazer o mundo de volta muitos anos, para evitar isso é necessário combinar as medidas atuais com uma estratégia diplomática que pode ser um atalho para permitir que o conflito termine.

США и Запад увеличат военную помощь Киеву, чтобы помочь вернуть утраченные территории

 Несмотря на потенциальное российское превосходство, сценарий украинского конфликта, похоже, находится в постоянной эволюции, которая становится все менее позитивной для Москвы. По данным Вашингтона, наступление на Киев носит постоянный и спланированный характер благодаря успехам, достигнутым украинскими военными в действиях, проводимых на юге страны против российских войск. Параллельно с этими успехами для Киева хорошей новостью является возобновление военной помощи не только от США, но и от тех стран, которые опасаются российского вторжения. После начала боевых действий, начавшихся шестью месяцами ранее, Запад видит позитивные признаки на местах благодаря отвоеванию некоторых украинских городов, украденных при оккупации Москвы; это позволяет нам увидеть сценарий, отличный от того, что был до сих пор, когда Киев ограничился сопротивлением российскому вторжению, но с эволюцией в сторону возможного повторного завоевания утраченных территорий. Эта точка зрения была подтверждена министром обороны США перед министрами обороны стран, входящих в Атлантический альянс, и представителями пятидесяти стран, которые поддерживают усилия Украины. Местом встречи стала военная база Рамштайн, где была оформлена помощь на сумму 675 миллионов долларов, касающаяся специального вооружения, бронетехники и легких вооружений; в частности, ракеты, гаубицы и противотанковые системы, которые имеют основополагающее значение для восстановления Киева. Эти поставки необходимы для снабжения украинских оружейных складов после того, как советские и российские производственные арсеналы закончатся. США также выступали за необходимость более активного участия в помощи Украине для достижения цели победить Путина. С точки зрения продолжительности конфликта аналитики предполагают сценарий, который может предусматривать продолжительность в несколько лет, далекий от прогнозов быстрого завершения, по этой причине необходимо внедрить и модернизировать вооружение для Украины и обучать большие резервы легких и тяжелых боеприпасов. Этот фактор считается стратегическим не только для сдерживания России, но и для продолжения процесса возвращения украденных у Москвы украинских территорий и достижения благоприятных условий для прекращения конфликта. Соединенные Штаты подтверждены как страна, наиболее приверженная финансовым усилиям по поддержке Киева, нынешняя администрация Белого дома подписала обязательство о поставке примерно 13,5 миллиардов долларов вооружений, совместимых с артиллерийскими системами Атлантического альянса, оружия считаются более современными, чем те, которые использовались русскими, и которые дают желаемые результаты против Москвы. Одной поставки вооружений, конечно, недостаточно, нужна и техника, учитывая суровый климат, с которым истребителям предстоит столкнуться следующей зимой, и все более интенсивную подготовку украинских военных по использованию новых систем вооружения, столь отличающихся от поставленных. советских и российских вооружений. Этот новый поворот конфликта, высвечивающий конкретную возможность опрокидывания прогноза, который был целиком в пользу России, обуславливает целый ряд размышлений на военном и геополитическом уровне, о возможном поведении Москвы, которые необходимо принимать во внимание. внимание как украинских, так и западных стратегов. Путин уже не может вернуться назад: его престиж и авторитет его правительственного круга будут сильно скомпрометированы: поражение на Украине даже не предвиделось, а нерешив спецоперацию в свою пользу в короткие сроки, выглядит полупровалом. У Москвы всегда есть ядерный вариант, последствия которого не предвидимы, за исключением полномасштабной войны, в которой китайцы вряд ли окажут свою поддержку. Запасы американского оружия качественно намного выше, а решительность российских солдат несопоставима с украинской; санкции напрягают запад, который, правда, с энергетической точки зрения, хоть и медленно, перестраивает свои системы снабжения, а Москва, уже в дефолте, скоро докажет нехватку западной продукции, ее вряд ли заменишь с аналогичными продуктами из других регионов мира: это не предметы роскоши, а продукты, без которых компании не смогут функционировать, кроме того, финансовые блоки и продажа энергоносителей по сниженным ценам снизят доступность маневров экономики уже в беде перед войной, как и русский. Эти перспективы рискуют побудить Путина к крайним жестам, способным вернуть мир на много лет назад, во избежание этого необходимо сочетать текущие меры с дипломатической стратегией, которая может стать кратчайшим путем, позволяющим положить конец конфликту.

美國和西方將增加對基輔的軍事援助,以幫助收復失地

 儘管潛在的俄羅斯至高無上,烏克蘭衝突的情況似乎在不斷演變,這對莫斯科來說變得不那麼積極了。根據華盛頓的說法,由於烏克蘭軍方在該國南部針對俄羅斯軍隊採取的行動取得了進展,基輔的攻勢是持續的和有計劃的。在基輔取得這些成功的同時,好消息是新的軍事援助,不僅來自美國,還來自那些害怕俄羅斯入侵的國家。在六個月前開始敵對行動後,西方看到了積極的跡象,這要歸功於重新征服了一些在佔領莫斯科時被盜的烏克蘭城市;這使我們能夠瞥見與目前不同的情況,基輔僅限於抵抗俄羅斯的入侵,但正在朝著可能重新征服失地的方向發展。美國國防部長在大西洋聯盟國家的國防部長和支持烏克蘭努力的五十個國家的代表面前證實了這一觀點。會面地點是拉姆施泰因軍事基地,6.75億美元的特種武器、裝甲車、輕武器等相關援助正式定案;特別是火箭、榴彈砲和反坦克系統,它們被證明是基輔恢復的基礎。在蘇聯和俄羅斯的生產武器庫用完後,這些物資需要供應烏克蘭的軍械庫。美國還主張需要更多地參與對烏克蘭的援助,以實現擊敗普京的目標。從衝突持續時間的角度來看,分析人士假設一種情況可以考慮持續數年,遠非快速結束的預測,因此有必要實施和現代化烏克蘭的武器裝備和訓練大量的輕型和重型彈藥儲備。這一因素被認為具有戰略意義,不僅是為了遏制俄羅斯,也是為了繼續收復從莫斯科竊取的烏克蘭領土,並為結束衝突創造有利條件。美國被確認為最致力於支持基輔的財政努力的國家,白宮現任政府已簽署承諾,承諾提供約 135 億美元的與大西洋聯盟火砲系統兼容的武器,武器被認為比俄羅斯人使用的更現代,並且對莫斯科提供了預期的結果。當然,僅靠軍備供應是不夠的,還需要裝備來應對惡劣的氣候,戰鬥機將不得不在明年冬天面對,以及烏克蘭軍隊在使用新武器系統方面的訓練越來越激烈,因此與環境不同蘇聯和俄羅斯的武器。這場衝突的新一輪突顯了推翻完全有利於俄羅斯的預測的具體可能性,在軍事和地緣政治層面,對莫斯科可能的行為進行了一系列反思,必須考慮到這一點。烏克蘭和西方戰略家都在考慮。普京不能再回頭了:他的威信和他的政府圈子的威信將大打折扣:甚至沒有預見到烏克蘭的失敗,沒有在短時間內解決對他有利的特別軍事行動似乎是失敗的一半。莫斯科總是有核選項,其後果是不可預見的,除非是全面戰爭,而中國人幾乎不會給予支持。美國的軍火供應質量要高得多,俄羅斯士兵的決心比不上烏克蘭人;制裁給西方帶來了壓力,然而,從能源的角度來看,西方正在重組他們的供應系統,儘管速度很慢,而已經違約的莫斯科將很快證明西方產品的短缺,它幾乎無法替代與來自世界其他地區的類似產品:這些不是奢侈品,而是公司將無法運作的產品,此外,金融封鎖和以折扣價銷售能源材料將減少經濟活動的可用性戰前就已經陷入困境,就像俄國人一樣。這些觀點有可能導致普京採取極端姿態,使世界回到多年前,為避免這種情況,有必要將當前措施與外交戰略相結合,這可能是結束衝突的捷徑。

米国と西側は失われた領土を取り戻すためにキエフへの軍事援助を増やす

 ロシアが覇権を握る可能性があるにもかかわらず、ウクライナ紛争のシナリオは常に進化しているように見え、モスクワにとってあまり好都合ではなくなってきている。ワシントンによると、キエフの攻勢は絶え間なく計画されている。これは、ロシア軍に対して国の南部で実行された行動においてウクライナ軍によって達成された進歩のおかげである。キエフのこれらの成功と並行して、良いニュースは、米国だけでなく、ロシアの侵略を恐れる国々からの新たな軍事援助です。敵対行為の開始後、6 か月前にさかのぼり、西側諸国は、モスクワの占領から盗まれたいくつかのウクライナの都市の再征服のおかげで、現場に前向きな兆候を見ています。これにより、キエフがロシアの侵略に抵抗することに限定されていたが、失われた土地の再征服の可能性に向けた進化を伴う、これまでのシナリオとは異なるシナリオを垣間見ることができます。この見通しは、大西洋同盟に属する国の国防大臣とウクライナの努力を支持する50カ国の代表の前で、米国国防長官によって証明されました。会議の現場はラムシュタインの軍事基地で、特殊兵器、装甲車両、軽兵器に関連する 6 億 7,500 万ドルの援助が正式に行われました。特に、ロケット、榴弾砲、対戦車システムは、キエフの復興に不可欠であることが証明されています。これらの物資は、ソビエトとロシアの生産兵器が不足した後、ウクライナの兵器庫に供給するために必要です。米国はまた、プーチン打倒という目標を達成するためには、ウクライナへの援助にもっと参加する必要があると主張した。紛争の期間の観点から、アナリストは、迅速な終結の予測からはほど遠い、数年間の期間を想定できるシナリオを仮定しています。このため、ウクライナの兵器装備の実装と近代化が必要です。大規模な軽弾薬と重弾薬の予備を訓練します。この要素は、ロシアの封じ込めのためだけでなく、モスクワから盗まれたウクライナの領土を取り戻すプロセスを継続し、紛争を終わらせるための有利な条件に到達するための戦略的であると考えられています.米国は、キエフを支援するための財政的努力に最もコミットしている国として確認されており、ホワイトハウスの現在の政権は、大西洋同盟の砲兵システムと互換性のある約135億ドルの兵器、武器、武器の供給の約束に署名しました。ロシア人が使用し、モスクワに対して望ましい結果をもたらしているものよりも近代的であると考えられています。確かに、兵器の供給だけでは十分ではありません。戦闘機が次の冬に直面しなければならない厳しい気候と、設定とは非常に異なる新しい兵器システムを使用するためのウクライナ軍のますます厳しい訓練に対抗するための装備も必要です。ソ連とロシアの武装。この紛争の新たな展開は、すべてロシアに有利だった予測を覆す具体的な可能性を浮き彫りにし、軍事的および地政学的なレベルで、モスクワの可能な行動について一連の反省に投資している。ウクライナと西側の両方の戦略家による検討。プーチンはもはや戻ることはできない:彼の威信と彼の政府のサークルの威信は大きく損なわれるだろう.モスクワには常に核の選択肢があり、その結果は、中国がほとんど支持しない全面戦争の場合を除いて、予測できない。アメリカの武器供給は質的にはるかに高く、ロシア兵の決意はウクライナ人のそれに匹敵するものではありません。制裁は西側に負担をかけますが、エネルギーの観点からは、ゆっくりではあるが供給システムを再編成していますが、モスクワはすでにデフォルト状態にあり、すぐに西側製品の不足を証明するでしょう。世界の他の地域からの同様の製品: これらはぜいたく品ではありませんが、それなしでは企業が機能できない製品です。ロシアのように、戦前にすでに問題を抱えていました。これらの視点は、プーチン大統領を、世界を何年も元に戻すことができる極端なジェスチャーに誘導する危険性があります。これを回避するには、現在の措置を、紛争を終わらせるための近道となり得る外交戦略と組み合わせる必要があります。

ستزيد الولايات المتحدة والغرب من المساعدات العسكرية إلى كييف للمساعدة في استعادة الأراضي المفقودة

 على الرغم من السيادة الروسية المحتملة ، يبدو أن سيناريو الصراع الأوكراني في تطور مستمر ، والذي أصبح أقل إيجابية بالنسبة لموسكو. وبحسب واشنطن ، فإن هجوم كييف مستمر ومخطط له ، بفضل التقدم الذي أحرزه الجيش الأوكراني في العمليات التي نفذت في جنوب البلاد ضد القوات الروسية. بالتوازي مع هذه النجاحات التي حققتها كييف ، فإن الخبر السار هو المساعدة العسكرية المتجددة ، ليس فقط من الولايات المتحدة ، ولكن أيضًا من تلك الدول التي تخشى الغزو الروسي. بعد بدء الأعمال العدائية ، التي تعود إلى ما قبل ستة أشهر ، يرى الغرب علامات إيجابية على الأرض ، وذلك بفضل إعادة احتلال بعض المدن الأوكرانية التي كانت قد سُرقت من احتلال موسكو ؛ هذا يسمح لنا بإلقاء نظرة خاطفة على سيناريو مختلف عن السيناريو الحالي حتى الآن ، حيث اقتصرت كييف على مقاومة الغزو الروسي ، ولكن مع تطور نحو استعادة محتملة للأرض المفقودة. هذا المنظور صدق عليه وزير الدفاع الأمريكي أمام وزراء دفاع الدول الأعضاء في الحلف الأطلسي وممثلي خمسين دولة تدعم الجهود الأوكرانية. وكان مسرح الاجتماع قاعدة رامشتاين العسكرية حيث تم تقديم مساعدات بقيمة 675 مليون دولار للأسلحة الخاصة والمدرعات والأسلحة الخفيفة. ولا سيما الصواريخ ومدافع الهاوتزر والأنظمة المضادة للدبابات ، والتي ثبت أنها أساسية لاستعادة كييف. هذه الإمدادات ضرورية لتزويد الأوكرانية بالمستودعات بعد نفاد ترسانات الإنتاج السوفيتية والروسية. كما دعت الولايات المتحدة إلى الحاجة إلى مشاركة أكبر في المساعدة لأوكرانيا لتحقيق هدف هزيمة بوتين. من وجهة نظر مدة الصراع ، يفترض المحللون سيناريو يمكن أن يفكر في مدة عدة سنوات ، بعيدًا عن تنبؤات الخاتمة السريعة ، ولهذا السبب من الضروري تنفيذ وتحديث معدات الأسلحة لأوكرانيا و تدريب احتياطيات كبيرة من الذخيرة الخفيفة والثقيلة. يعتبر هذا العامل استراتيجيًا ، ليس فقط لاحتواء روسيا ، ولكن أيضًا لمواصلة عملية استعادة الأراضي الأوكرانية المسروقة من موسكو والتوصل إلى ظروف مواتية لإنهاء الصراع. أكدت الولايات المتحدة أنها الدولة الأكثر التزامًا بالجهود المالية لدعم كييف ، فقد وقعت الإدارة الحالية للبيت الأبيض تعهدًا بتزويد ما يقرب من 13.5 مليار دولار من الأسلحة المتوافقة مع أنظمة المدفعية التابعة لحلف الأطلسي. تعتبر أكثر حداثة من تلك التي يستخدمها الروس والتي تقدم النتائج المرجوة ضد موسكو. من المؤكد أن الإمداد بالسلاح وحده لا يكفي ، فهناك حاجة أيضًا إلى المعدات في مواجهة المناخ القاسي ، الذي سيتعين على المقاتلين مواجهته في الشتاء المقبل والتدريب المكثف بشكل متزايد للجيش الأوكراني على استخدام أنظمة أسلحة جديدة ، تختلف تمامًا عن البيئة. حتى الأسلحة السوفيتية والروسية. هذا التحول الجديد في الصراع ، الذي يسلط الضوء على الإمكانية الملموسة لقلب التنبؤ الذي كان كله لصالح روسيا ، يستثمر سلسلة كاملة من التأملات على المستوى العسكري والجيوسياسي ، حول السلوكيات المحتملة لموسكو ، والتي يجب أن تؤخذ في الاعتبار بشكل كبير. في الاعتبار ، من قبل الاستراتيجيين الأوكرانيين والغربيين. لم يعد بإمكان بوتين العودة إلى الوراء: إن هيبته ومكانته في دائرة حكومته ستتعرضان لخطر كبير: لم يكن من المتوقع حتى الهزيمة في أوكرانيا ، وعدم حل العملية العسكرية الخاصة لصالحه في وقت قصير يبدو وكأنه نصف فشل. لدى موسكو دائمًا الخيار النووي ، وعواقبه غير متوقعة ، إلا في حرب شاملة ، حيث بالكاد يقدم الصينيون دعمهم. إمدادات الأسلحة الأمريكية أعلى بكثير من حيث النوعية وعزيمة الجنود الروس لا تضاهي عزيمة الأوكرانيين ؛ فرضت العقوبات عبئًا على الغرب ، والذي ، مع ذلك ، من وجهة نظر الطاقة ، وإن كان ببطء ، يعيد تنظيم أنظمة الإمداد الخاصة به ، في حين أن موسكو ، التي كانت متخلفة بالفعل ، ستثبت قريبًا نقص المنتجات الغربية ، فلن يكون من الممكن استبدالها. مع منتجات مماثلة من مناطق أخرى من العالم: هذه ليست سلعًا فاخرة ، ولكن المنتجات التي بدونها لن تتمكن الشركات من العمل ، علاوة على ذلك فإن الكتل المالية وبيع مواد الطاقة بأسعار مخفضة سيقلل من توافر مناورات الاقتصاد بالفعل في مأزق قبل الحرب ، مثل الحرب الروسية. تخاطر وجهات النظر هذه بإقناع بوتين بإيماءات متطرفة قادرة على إعادة العالم لسنوات عديدة إلى الوراء ، ولتجنب ذلك ، من الضروري دمج الإجراءات الحالية مع استراتيجية دبلوماسية يمكن أن تكون اختصارًا للسماح بإنهاء الصراع.

mercoledì 7 settembre 2022

Cina e Russia useranno yuan e rublo per le loro transazioni di materie prime energetiche

 L’atteggiamento cinese verso la Russia, circa l’invasione del paese ucraino, è stato finora ambiguo dal punto di vista politico, ma più netto dal punto di vista economico. Questa riflessione, infatti, spiega il comportamento adottato da Pechino fin dall’inizio delle ostilità verso Kiev, circa il rifiuto delle sanzioni a carico di Mosca, inteso come occasione inattesa di benefici economici per la Cina. Certo la vicinanza politica con la Russia esiste comunque, ma è da inquadrare più in funzione antiamericana, piuttosto che con motivazioni realmente condivise, se non come fatto che ha creato una sorta di precedente per una eventuale invasione di Taiwan. Questa possibilità, seppure concreta, è comunque ritenuta ancora lontana dalla maggior pare degli analisti. Tutto parte dalla necessità di Mosca di trovare altri mercati per le materie prime, dopo che, di fatto, ha perso per ritorsione, quello europeo. La Cina è sempre stata alla ricerca di forniture energetiche per sostenere una crescita necessaria ad innalzare il paese a livello di grande potenza ed a creare la ricchezza interna necessaria ad evitare troppe contestazioni al suo sistema di governo. Il paese cinese è così il mercato che serve a Mosca per vendere le sue materie prime, anche se fortemente scontate, per assenza di domanda. I due paesi hanno trovato un accordo sulle valute di cambio che esclude sia l’euro, che il dollaro, a favore di yuan e rublo: con un sistema di pagamento che prevede l’utilizzo di metà delle due valute per ogni transazione. Se per la Russia l’intento è quello di dare un segnale politico all’occidente, evitando l’utilizzo delle valute dei paesi ostili, che hanno congelato le riserve di Mosca all’estero, per la Cina l’incremento dell’uso dello yuan sul piano internazionale ha un significato economico molto rilevante, perché permette alla sua moneta di raggiungere il quinto posto dopo dollaro, euro, sterlina britannica e yen giapponese, nella classifica delle valute più utilizzate. L’ambizione è quella di superare la moneta giapponese ed avvicinarsi al podio, come strumento funzionale alla sua politica estera, nell’ottica di favorire la sua espansione nei mercati emergenti di Asia ed Africa e quindi esercitare una quota ancora maggiore di soft power in queste regioni. Il rublo, al contrario, è uscito perfino dalle venti monete più usate e, con questo accordo, potrebbe cercare di risalire la graduatoria, anche, se al momento, con il paese sottoposto alle sanzioni questa possibilità più che remota, appare irrealizzabile, anche se l’intenzione di Mosca è di stringere un accordo analogo con la Turchia, che, pur essendo membro dell’Alleanza Atlantica, non ha aderito alle sanzioni. Ankara ha motivi pratici per approfittare della svendita del gas russo perché la sua economia è in forte difficoltà ed avere accesso in maniera favorevole a materie prime energetiche potrebbe favorire uno sviluppo del suo sistema produttivo. Attualmente la posizione della Russia nei confronti della Cina, sulle forniture di materie energetiche si colloca come primo fornitore, avendo superato anche l’Arabia Saudita sulle forniture del comparto petrolifero. La bilancia commerciale, trai due stati è nettamente a favore di Mosca che esporta verso Pechino beni per 10.000 milioni di euro, di cui l’ottanta per cento è relativo al settore energetico, mentre la Cina verso la Russia esporta soltanto beni per 4.000 milioni di euro. Pechino non sembra patire questo sbilanciamento perché gli permette l’accesso a condizioni favorevoli alle risorse energetiche russe e, nello stesso tempo, non giudica anche potenzialmente conveniente l’esportazione dei suoi prodotti verso il paese ex sovietico. L’accesso agevolato alle risorse russe, favorisce invece una maggiore produttività delle aziende cinesi, che potrebbe favorirne la competizione nei confronti delle imprese occidentali, statunitensi ed europee, generando una conseguenza indiretta delle sanzioni molto pericolosa. D’altra parte interrompere la politica delle sanzioni e degli aiuti, anche militari, all’Ucraina è senz’altro impossibile, malgrado alcuni politici di schieramenti di destra, in occidente, abbiano manifestato questo proposito. L’unione e la compattezza dell’occidente è anche una tutela contro l‘espansionismo cinese, che teme più di ogni altra cosa il blocco delle sue merci ai mercati più ricchi, che continuano proprio ad essere quelli dell’occidente schierato contro la Russia.

China and Russia will use yuan and ruble for their energy commodity transactions

 The Chinese attitude towards Russia, regarding the invasion of the Ukrainian country, has so far been ambiguous from a political point of view, but clearer from an economic point of view. This reflection, in fact, explains the behavior adopted by Beijing since the beginning of the hostilities against Kiev, regarding the rejection of the sanctions against Moscow, intended as an unexpected opportunity for economic benefits for China. Of course, political closeness with Russia exists anyway, but it is to be framed more in an anti-American function, rather than with genuinely shared motivations, if not as a fact that has created a sort of precedent for an eventual invasion of Taiwan. This possibility, albeit concrete, is nevertheless still considered distant by most analysts. It all starts with Moscow's need to find other markets for raw materials, after the fact that it lost the European one in retaliation. China has always been looking for energy supplies to support the growth necessary to raise the country to the level of a great power and to create the internal wealth necessary to avoid too many challenges to its system of government. The Chinese country is thus the market that Moscow needs to sell its raw materials, even if heavily discounted, due to the lack of demand. The two countries have reached an agreement on exchange currencies that excludes both the euro and the dollar, in favor of the yuan and the ruble: with a payment system that provides for the use of half of the two currencies for each transaction. If for Russia the intent is to give a political signal to the West, avoiding the use of the currencies of hostile countries, which have frozen Moscow's reserves abroad, for China the increase in the use of the yuan on the international level it has a very significant economic significance, because it allows its currency to reach fifth place after the dollar, euro, British pound and Japanese yen, in the ranking of the most used currencies. The ambition is to overcome the Japanese currency and get closer to the podium, as a functional tool for its foreign policy, with a view to favoring its expansion in the emerging markets of Asia and Africa and therefore exercising an even greater share of soft power in these regions. The ruble, on the other hand, has even dropped out of the twenty most used currencies and, with this agreement, it could try to move up the rankings, even if at the moment, with the country subjected to sanctions, this more than remote possibility seems unattainable, even if Moscow's intention is to enter into a similar agreement with Turkey, which, despite being a member of the Atlantic Alliance, has not joined the sanctions. Ankara has practical reasons to take advantage of the Russian gas sale because its economy is in great difficulty and having favorable access to energy raw materials could favor a development of its production system. Currently, Russia's position vis-à-vis China on supplies of energy materials ranks as the top supplier, having overtaken even Saudi Arabia on supplies to the oil sector. The trade balance between the two states is clearly in favor of Moscow, which exports goods for 10,000 million euros to Beijing, of which eighty percent relates to the energy sector, while China exports only goods to Russia for 4,000 million euros. EUR. Beijing does not seem to suffer from this imbalance because it allows access to Russian energy resources at favorable conditions and, at the same time, does not consider the export of its products to the former Soviet country potentially convenient. Facilitated access to Russian resources, on the other hand, favors greater productivity of Chinese companies, which could favor competition from Western, US and European companies, generating an indirect consequence of the very dangerous sanctions. On the other hand, interrupting the policy of sanctions and aid, including military aid, for Ukraine is certainly impossible, despite some right-wing politicians in the West who have expressed this intention. The unity and compactness of the West is also a protection against Chinese expansionism, which fears more than anything else the blockade of its goods to the richest markets, which continue to be those of the West lined up against Russia.

China y Rusia utilizarán el yuan y el rublo para sus transacciones de materias primas energéticas

 La actitud china hacia Rusia, respecto a la invasión del país ucraniano, ha sido hasta ahora ambigua desde el punto de vista político, pero más clara desde el punto de vista económico. Esta reflexión, de hecho, explica el comportamiento adoptado por Pekín desde el inicio de las hostilidades contra Kiev, respecto al rechazo de las sanciones contra Moscú, entendidas como una oportunidad inesperada de beneficios económicos para China. Por supuesto, la cercanía política con Rusia existe de todos modos, pero debe enmarcarse más en una función antiamericana que en motivaciones genuinamente compartidas, si no como un hecho que ha creado una especie de precedente para una eventual invasión de Taiwán. Esta posibilidad, aunque concreta, todavía es considerada lejana por la mayoría de los analistas. Todo comienza con la necesidad de Moscú de encontrar otros mercados para las materias primas, después de que perdió el europeo como represalia. China siempre ha estado buscando suministros de energía para apoyar el crecimiento necesario para elevar al país al nivel de una gran potencia y crear la riqueza interna necesaria para evitar demasiados desafíos a su sistema de gobierno. El país chino es así el mercado que necesita Moscú para vender sus materias primas, aunque muy rebajadas, por la falta de demanda. Los dos países han llegado a un acuerdo de cambio de divisas que excluye tanto el euro como el dólar, a favor del yuan y el rublo: con un sistema de pago que prevé el uso de la mitad de las dos monedas para cada transacción. Si para Rusia la intención es dar una señal política a Occidente, evitando el uso de las monedas de países hostiles, que han congelado las reservas de Moscú en el exterior, para China el aumento del uso del yuan a nivel internacional tiene un efecto muy trascendencia económica importante, ya que permite que su moneda alcance el quinto lugar, después del dólar, el euro, la libra esterlina y el yen japonés, en el ranking de las monedas más utilizadas. La ambición es superar a la moneda japonesa y acercarse al podio, como herramienta funcional de su política exterior, de cara a favorecer su expansión en los mercados emergentes de Asia y África y ejercer así una cuota aún mayor de poder blando en estas regiones. El rublo, por su parte, ha caído incluso fuera de las veinte monedas más utilizadas y, con este acuerdo, podría intentar escalar posiciones, aunque de momento, con el país sujeto a sanciones, esto más que remoto. posibilidad parece inalcanzable, incluso si la intención de Moscú es entrar en un acuerdo similar con Turquía, que, a pesar de ser miembro de la Alianza Atlántica, no se ha sumado a las sanciones. Ankara tiene razones prácticas para aprovechar la venta de gas ruso porque su economía atraviesa grandes dificultades y tener un acceso favorable a las materias primas energéticas podría favorecer un desarrollo de su sistema productivo. Actualmente, la posición de Rusia frente a China en el suministro de materiales energéticos se ubica como el principal proveedor, superando incluso a Arabia Saudita en el suministro al sector petrolero. La balanza comercial entre ambos estados está claramente a favor de Moscú, que exporta bienes por 10.000 millones de euros a Pekín, de los que el ochenta por ciento corresponden al sector energético, mientras que China exporta solo bienes a Rusia por 4.000 millones de euros. Pekín no parece sufrir este desequilibrio porque permite el acceso a los recursos energéticos rusos en condiciones favorables y, al mismo tiempo, no considera potencialmente conveniente la exportación de sus productos al antiguo país soviético. El acceso facilitado a los recursos rusos, por otro lado, favorece una mayor productividad de las empresas chinas, lo que podría favorecer la competencia de empresas occidentales, estadounidenses y europeas, generando una consecuencia indirecta de las muy peligrosas sanciones. Por otro lado, interrumpir la política de sanciones y ayuda, incluida la ayuda militar, a Ucrania es ciertamente imposible, a pesar de que algunos políticos de derecha en Occidente han expresado esta intención. La unidad y compacidad de Occidente es también una protección contra el expansionismo chino, que teme más que nada el bloqueo de sus mercancías a los mercados más ricos, que siguen siendo los de Occidente alineados contra Rusia.

China und Russland werden Yuan und Rubel für ihre Energierohstofftransaktionen verwenden

 Die chinesische Haltung gegenüber Russland hinsichtlich der Invasion des ukrainischen Landes war bisher aus politischer Sicht zweideutig, aus wirtschaftlicher Sicht jedoch klarer. Diese Überlegung erklärt in der Tat das Verhalten Pekings seit Beginn der Feindseligkeiten gegen Kiew in Bezug auf die Ablehnung der Sanktionen gegen Moskau, die als unerwartete Gelegenheit für wirtschaftliche Vorteile für China gedacht waren. Natürlich besteht ohnehin eine politische Nähe zu Russland, aber sie sollte eher in einer antiamerikanischen Funktion als in einer wirklich gemeinsamen Motivation eingerahmt werden, wenn nicht als eine Tatsache, die eine Art Präzedenzfall für eine eventuelle Invasion Taiwans geschaffen hat. Diese Möglichkeit, obwohl konkret, wird von den meisten Analysten dennoch als weit entfernt angesehen. Alles beginnt damit, dass Moskau andere Märkte für Rohstoffe finden muss, nachdem es den europäischen als Vergeltung verloren hat. China hat immer nach Energiequellen gesucht, um das Wachstum zu unterstützen, das notwendig ist, um das Land auf das Niveau einer Großmacht zu heben und den internen Reichtum zu schaffen, der notwendig ist, um zu viele Herausforderungen für sein Regierungssystem zu vermeiden. Das chinesische Land ist somit der Markt, den Moskau braucht, um seine Rohstoffe, wenn auch stark preisreduziert, mangels Nachfrage zu verkaufen. Die beiden Länder haben eine Vereinbarung über Tauschwährungen getroffen, die sowohl den Euro als auch den Dollar zugunsten von Yuan und Rubel ausschließt: mit einem Zahlungssystem, das die Verwendung der Hälfte der beiden Währungen für jede Transaktion vorsieht. Wenn es für Russland die Absicht ist, dem Westen ein politisches Signal zu geben und die Verwendung der Währungen feindlicher Länder zu vermeiden, die Moskaus Reserven im Ausland eingefroren haben, hat für China die zunehmende Verwendung des Yuan auf internationaler Ebene eine sehr große Bedeutung von großer wirtschaftlicher Bedeutung, weil es seine Währung im Ranking der meistgenutzten Währungen nach Dollar, Euro, britischem Pfund und japanischem Yen auf den fünften Platz bringt. Ziel ist es, die japanische Währung zu überwinden und als funktionales Instrument ihrer Außenpolitik dem Podium näher zu kommen, um ihre Expansion in die aufstrebenden Märkte Asiens und Afrikas zu fördern und damit einen noch größeren Anteil an Soft Power auszuüben diese Regionen. Der Rubel hingegen ist sogar aus den zwanzig am häufigsten verwendeten Währungen herausgefallen und könnte mit dieser Vereinbarung versuchen, die Rangliste zu verbessern, auch wenn dies im Moment, da das Land Sanktionen ausgesetzt ist, mehr als unwahrscheinlich ist Möglichkeit scheint unerreichbar, auch wenn Moskau beabsichtigt, ein ähnliches Abkommen mit der Türkei abzuschließen, die sich den Sanktionen trotz ihrer Mitgliedschaft im Atlantischen Bündnis nicht angeschlossen hat. Ankara hat praktische Gründe, den russischen Gasverkauf zu nutzen, da sich seine Wirtschaft in großen Schwierigkeiten befindet und ein günstiger Zugang zu Energierohstoffen eine Entwicklung seines Produktionssystems begünstigen könnte. Derzeit ist Russlands Position gegenüber China bei den Lieferungen von Energiematerialien die Nummer eins unter den Lieferanten, nachdem es sogar Saudi-Arabien bei Lieferungen an den Ölsektor überholt hat. Die Handelsbilanz zwischen den beiden Staaten ist klar zugunsten Moskaus, das Waren für 10.000 Mio. Euro nach Peking exportiert, davon achtzig Prozent aus dem Energiesektor, während China nur Waren für 4.000 Mio. Euro nach Russland exportiert. Peking scheint unter diesem Ungleichgewicht nicht zu leiden, weil es den Zugang zu russischen Energieressourcen zu günstigen Konditionen ermöglicht und gleichzeitig den Export seiner Produkte in das ehemalige Sowjetland als nicht zielführend ansieht. Der erleichterte Zugang zu russischen Ressourcen begünstigt andererseits eine höhere Produktivität chinesischer Unternehmen, was die Konkurrenz westlicher, amerikanischer und europäischer Unternehmen begünstigen könnte, was eine indirekte Folge der sehr gefährlichen Sanktionen wäre. Andererseits ist es sicher unmöglich, die Politik der Sanktionen und Hilfen, einschließlich der Militärhilfe, für die Ukraine zu unterbrechen, obwohl einige rechte Politiker im Westen diese Absicht zum Ausdruck gebracht haben. Die Einheit und Geschlossenheit des Westens ist auch ein Schutz gegen den chinesischen Expansionismus, der mehr als alles andere die Blockade seiner Waren auf den reichsten Märkten fürchtet, die weiterhin die des Westens sind, die sich gegen Russland aufstellen.

La Chine et la Russie utiliseront le yuan et le rouble pour leurs transactions sur les matières premières énergétiques

 L'attitude chinoise envers la Russie, concernant l'invasion du pays ukrainien, a jusqu'à présent été ambiguë d'un point de vue politique, mais plus claire d'un point de vue économique. Cette réflexion explique en fait le comportement adopté par Pékin depuis le début des hostilités contre Kiev, concernant le rejet des sanctions contre Moscou, conçues comme une opportunité inespérée de bénéfices économiques pour la Chine. Bien sûr, la proximité politique avec la Russie existe de toute façon, mais elle doit s'inscrire davantage dans une fonction anti-américaine, plutôt que dans des motivations véritablement partagées, sinon comme un fait qui a créé une sorte de précédent pour une éventuelle invasion de Taiwan. Cette possibilité, bien que concrète, est néanmoins encore considérée comme lointaine par la plupart des analystes. Tout commence par le besoin de Moscou de trouver d'autres marchés pour les matières premières, après avoir perdu celui de l'Europe en représailles. La Chine a toujours recherché des approvisionnements énergétiques pour soutenir la croissance nécessaire pour hisser le pays au rang de grande puissance et créer la richesse interne nécessaire pour éviter de trop nombreuses remises en cause de son système de gouvernement. Le pays chinois est donc le marché dont Moscou a besoin pour vendre ses matières premières, même si elles sont fortement décotées, en raison du manque de demande. Les deux pays sont parvenus à un accord sur les devises d'échange qui exclut à la fois l'euro et le dollar, au profit du yuan et du rouble : avec un système de paiement qui prévoit l'utilisation de la moitié des deux devises pour chaque transaction. Si pour la Russie l'intention est de donner un signal politique à l'Occident, en évitant l'utilisation des monnaies des pays hostiles, qui ont gelé les réserves de Moscou à l'étranger, pour la Chine l'augmentation de l'utilisation du yuan au niveau international a un effet très importance économique non négligeable, car elle permet à sa monnaie d'atteindre la cinquième place après le dollar, l'euro, la livre sterling et le yen japonais, dans le classement des devises les plus utilisées. L'ambition est de vaincre la devise japonaise et de se rapprocher du podium, en tant qu'outil fonctionnel de sa politique étrangère, en vue de favoriser son expansion dans les marchés émergents d'Asie et d'Afrique et donc d'exercer une part encore plus importante de soft power dans ces régions. Le rouble, en revanche, est même sorti des vingt monnaies les plus utilisées et, avec cet accord, il pourrait tenter de remonter dans le classement, même si en ce moment, avec le pays soumis à des sanctions, cela plus qu'éloigné possibilité semble irréalisable, même si l'intention de Moscou est de conclure un accord similaire avec la Turquie, qui, bien que membre de l'Alliance atlantique, n'a pas adhéré aux sanctions. Ankara a des raisons pratiques de profiter de la vente de gaz russe car son économie est en grande difficulté et un accès favorable aux matières premières énergétiques pourrait favoriser un développement de son système de production. Actuellement, la position de la Russie vis-à-vis de la Chine en matière d'approvisionnement en matières énergétiques se classe au premier rang des fournisseurs, ayant même dépassé l'Arabie saoudite en matière d'approvisionnement du secteur pétrolier. La balance commerciale entre les deux États est clairement en faveur de Moscou, qui exporte des marchandises pour 10 000 millions d'euros vers Pékin, dont 80 % concernent le secteur de l'énergie, tandis que la Chine n'exporte que des marchandises vers la Russie pour 4 000 millions d'euros. Pékin ne semble pas souffrir de ce déséquilibre car il permet d'accéder aux ressources énergétiques russes à des conditions favorables et, en même temps, ne considère pas l'exportation de ses produits vers l'ancien pays soviétique comme potentiellement commode. L'accès facilité aux ressources russes, en revanche, favorise une plus grande productivité des entreprises chinoises, ce qui pourrait favoriser la concurrence des entreprises occidentales, américaines et européennes, générant une conséquence indirecte des sanctions très dangereuses. En revanche, interrompre la politique de sanctions et d'aide, y compris militaire, à l'Ukraine est certainement impossible, malgré certains politiciens de droite en Occident qui ont manifesté cette intention. L'unité et la compacité de l'Occident sont aussi une protection contre l'expansionnisme chinois, qui craint plus que tout le blocus de ses marchandises vers les marchés les plus riches, qui continuent d'être ceux de l'Occident aligné contre la Russie.

China e Rússia usarão yuan e rublo para suas transações de commodities energéticas

 A atitude chinesa em relação à Rússia, em relação à invasão do país ucraniano, até agora tem sido ambígua do ponto de vista político, mas mais clara do ponto de vista econômico. Essa reflexão, aliás, explica o comportamento adotado por Pequim desde o início das hostilidades contra Kiev, quanto à rejeição das sanções contra Moscou, pretendidas como uma oportunidade inesperada de benefícios econômicos para a China. É claro que a proximidade política com a Rússia existe de qualquer maneira, mas deve ser enquadrada mais em uma função antiamericana do que com motivações genuinamente compartilhadas, se não como um fato que criou uma espécie de precedente para uma eventual invasão de Taiwan. Essa possibilidade, embora concreta, ainda é considerada distante pela maioria dos analistas. Tudo começa com a necessidade de Moscou de encontrar outros mercados para as matérias-primas, depois de ter perdido o europeu em retaliação. A China sempre buscou fontes de energia para sustentar o crescimento necessário para elevar o país ao nível de grande potência e para criar a riqueza interna necessária para evitar muitos desafios ao seu sistema de governo. O país chinês é assim o mercado que Moscovo necessita para vender as suas matérias-primas, ainda que com grandes descontos, devido à falta de procura. Os dois países chegaram a um acordo de câmbio de moedas que exclui tanto o euro quanto o dólar, em favor do yuan e do rublo: com um sistema de pagamento que prevê o uso de metade das duas moedas para cada transação. Se para a Rússia a intenção é dar um sinal político ao Ocidente, evitando o uso das moedas de países hostis, que congelaram as reservas de Moscou no exterior, para a China o aumento do uso do yuan no plano internacional tem um significado muito significativo significado econômico, pois permite que sua moeda alcance o quinto lugar depois do dólar, euro, libra esterlina e iene japonês, no ranking das moedas mais utilizadas. A ambição é superar a moeda japonesa e aproximar-se do pódio, como ferramenta funcional de sua política externa, com vistas a favorecer sua expansão nos mercados emergentes da Ásia e da África e, assim, exercer uma parcela ainda maior de soft power em essas regiões. O rublo, por outro lado, até caiu fora das vinte moedas mais utilizadas e, com este acordo, poderia tentar subir no ranking, mesmo que no momento, com o país sujeito a sanções, isso mais do que remoto possibilidade parece inatingível, mesmo que a intenção de Moscou seja firmar um acordo semelhante com a Turquia, que, apesar de ser membro da Aliança Atlântica, não aderiu às sanções. Ancara tem razões práticas para aproveitar a venda de gás russo porque sua economia está em grande dificuldade e ter acesso favorável a matérias-primas energéticas poderia favorecer o desenvolvimento de seu sistema de produção. Atualmente, a posição da Rússia em relação à China no fornecimento de materiais energéticos é o principal fornecedor, superando até a Arábia Saudita no fornecimento ao setor petrolífero. A balança comercial entre os dois estados é claramente favorável a Moscou, que exporta mercadorias por 10.000 milhões de euros para Pequim, dos quais oitenta por cento referem-se ao setor de energia, enquanto a China exporta apenas mercadorias para a Rússia por 4.000 milhões de euros. Pequim não parece sofrer desse desequilíbrio porque permite o acesso aos recursos energéticos russos em condições favoráveis ​​e, ao mesmo tempo, não considera a exportação de seus produtos para o antigo país soviético potencialmente conveniente. O acesso facilitado aos recursos russos, por outro lado, favorece maior produtividade das empresas chinesas, o que poderia favorecer a concorrência de empresas ocidentais, norte-americanas e europeias, gerando uma consequência indireta das sanções muito perigosas. Por outro lado, interromper a política de sanções e ajuda, incluindo ajuda militar, para a Ucrânia é certamente impossível, apesar de alguns políticos de direita no Ocidente terem manifestado essa intenção. A unidade e compacidade do Ocidente é também uma proteção contra o expansionismo chinês, que teme mais do que qualquer outra coisa o bloqueio de seus bens aos mercados mais ricos, que continuam sendo os do Ocidente alinhados contra a Rússia.

Китай и Россия будут использовать юани и рубли для своих сделок с энергоносителями

 Отношение Китая к России в отношении вторжения в Украину до сих пор было неоднозначным с политической точки зрения, но более четким с экономической точки зрения. Этим размышлением, собственно, и объясняется поведение Пекина с начала боевых действий против Киева в отношении отказа от санкций против Москвы, задуманных как неожиданная возможность для экономической выгоды для Китая. Конечно, политическая близость с Россией в любом случае существует, но она должна быть оформлена скорее как антиамериканская функция, а не как искренне общие мотивы, если не как факт, который создал своего рода прецедент для возможного вторжения на Тайвань. Эта возможность, хотя и конкретная, тем не менее до сих пор рассматривается большинством аналитиков как далекая. Все начинается с того, что Москве нужно найти другие рынки сбыта сырья, после того как в отместку она потеряла европейский. Китай всегда искал источники энергии для поддержки роста, необходимого для поднятия страны до уровня великой державы и создания внутреннего богатства, необходимого для того, чтобы избежать слишком многих вызовов его системе управления. Китайская страна, таким образом, является рынком, на котором Москва должна продавать свое сырье, даже если оно будет сильно снижено из-за отсутствия спроса. Две страны достигли соглашения об обмене валют, исключающем как евро, так и доллар, в пользу юаня и рубля: с платежной системой, предусматривающей использование половины двух валют для каждой транзакции. Если для России намерение состоит в том, чтобы дать политический сигнал Западу, избегая использования валют враждебных стран, которые заморозили резервы Москвы за границей, то для Китая увеличение использования юаня на международном уровне имеет очень большое значение. важное экономическое значение, поскольку позволяет его валюте занять пятое место после доллара, евро, британского фунта стерлингов и японской иены в рейтинге наиболее используемых валют. Амбиции состоят в том, чтобы преодолеть японскую валюту и приблизиться к подиуму в качестве функционального инструмента своей внешней политики с целью способствовать ее экспансии на развивающихся рынках Азии и Африки и, следовательно, использовать еще большую долю мягкой силы в эти регионы. Рубль, напротив, даже выпал из двадцатки самых используемых валют и при таком соглашении мог бы попытаться продвинуться вверх по рейтингу, даже если на данный момент, когда страна находится под санкциями, это более чем маловероятно. возможность кажется недостижимой, даже если Москва намерена заключить аналогичное соглашение с Турцией, которая, несмотря на то, что является членом Атлантического альянса, не присоединилась к санкциям. У Анкары есть практические причины воспользоваться продажей российского газа, поскольку ее экономика испытывает большие трудности, а наличие благоприятного доступа к энергетическому сырью может способствовать развитию ее производственной системы. В настоящее время позиция России по отношению к Китаю по поставкам энергоносителей занимает первое место, обогнав даже Саудовскую Аравию по поставкам в нефтяной сектор. Торговый баланс между двумя государствами явно в пользу Москвы, которая экспортирует в Пекин товаров на 10 миллиардов евро, из которых восемьдесят процентов приходится на энергетику, тогда как Китай экспортирует в Россию только товаров на 4 миллиарда евро. Пекин, похоже, не страдает от этого дисбаланса, поскольку разрешает доступ к российским энергоресурсам на выгодных условиях и в то же время не считает экспорт своей продукции на постсоветское пространство потенциально удобным. С другой стороны, облегченный доступ к российским ресурсам способствует повышению производительности китайских компаний, что может способствовать конкуренции со стороны западных, американских и европейских компаний, что является косвенным следствием очень опасных санкций. С другой стороны, прервать политику санкций и помощи, в том числе военной, для Украины заведомо невозможно, несмотря на то, что некоторые правые политики на Западе высказывали такое намерение. Единство и сплоченность Запада — это еще и защита от китайского экспансионизма, который больше всего на свете боится блокады своих товаров на самых богатых рынках, которые по-прежнему остаются рынками Запада, выстроившегося против России.

中國和俄羅斯將在能源商品交易中使用人民幣和盧布

 迄今為止,中國對俄羅斯入侵烏克蘭的態度從政治角度來看是模棱兩可的,但從經濟角度來看則更為清晰。事實上,這種反思解釋了北京自對基輔敵對行動開始以來採取的關於拒絕對莫斯科實施制裁的行為,旨在為中國提供意想不到的經濟利益機會。當然,無論如何,與俄羅斯的政治親密關係是存在的,但它更多地是為了反美,而不是出於真正的共同動機,如果不是為最終入侵台灣創造了某種先例的事實。這種可能性雖然很具體,但仍然被大多數分析家認為是遙遠的。這一切都始於莫斯科需要尋找其他原材料市場,因為它在報復中失去了歐洲市場。中國一直在尋找能源供應,以支持將國家提升到大國水平所必需的增長,並創造必要的內部財富,以避免對其政府體系造成太多挑戰。因此,由於缺乏需求,中國是莫斯科需要出售其原材料的市場,即使大幅打折。兩國已就不包括歐元和美元、有利於人民幣和盧布的兌換貨幣達成協議:支付系統規定每次交易使用兩種貨幣的一半。如果俄羅斯的意圖是向西方發出政治信號,避免使用已凍結莫斯科海外儲備的敵對國家的貨幣,那麼對於中國而言,人民幣在國際層面上的使用增加對中國來說具有非常重要的意義。重要的經濟意義,因為它使其貨幣在最常用貨幣的排名中達到了僅次於美元、歐元、英鎊和日元的第五位。其目標是戰胜日元,更接近領獎台,作為其外交政策的功能性工具,以利於其在亞洲和非洲新興市場的擴張,從而在亞洲和非洲發揮更大的軟實力份額。這些地區。另一方面,盧布甚至掉出了最常用的 20 種貨幣之列,通過這項協議,它可以嘗試提升排名,即使目前該國受到製裁,這遠非遙不可及即使莫斯科打算與土耳其簽訂類似的協議,這種可能性似乎也無法實現,儘管土耳其是大西洋聯盟的成員,但尚未加入製裁。安卡拉有實際理由利用俄羅斯的天然氣銷售,因為它的經濟正處於巨大困難之中,而獲得能源原材料的有利條件可能有利於其生產系統的發展。目前,俄羅斯在能源材料供應方面相對於中國的地位位居榜首,在對石油部門的供應方面甚至超過了沙特阿拉伯。兩國之間的貿易平衡顯然有利於莫斯科,它向北京出口了 100 億歐元的商品,其中 80% 與能源部門有關,而中國僅向俄羅斯出口了 40 億歐元的商品。北京似乎沒有受到這種不平衡的影響,因為它允許在有利的條件下獲得俄羅斯的能源資源,同時也不認為將其產品出口到前蘇聯國家可能不方便。另一方面,便利獲取俄羅斯資源有利於提高中國公司的生產力,這可能有利於來自西方、美國和歐洲公司的競爭,從而產生非常危險的製裁的間接後果。另一方面,中斷對烏克蘭的製裁和援助政策,包括軍事援助,當然是不可能的,儘管西方一些右翼政客已經表達了這種意圖。西方的團結和緊密也是對中國擴張主義的一種保護,中國最擔心的是其商品被封鎖到最富有的市場,而這些市場仍然是西方排成一隊對抗俄羅斯的市場。

中国とロシアは、エネルギー商品取引に人民元とルーブルを使用します

 ウクライナの国への侵略に関する中国のロシアに対する態度は、これまでのところ政治的な観点からは曖昧でしたが、経済的な観点からはより明確です。実際、この反省は、対キエフ敵対行為の開始以来、対モスクワ制裁の拒否に関して北京がとった行動を説明している。これは、対中国経済利益の予期せぬ機会として意図されたものである。もちろん、ロシアとの政治的親密さはいずれにせよ存在するが、台湾への最終的な侵略の一種の前例を作り出した事実としてではないにしても、それは真に共有された動機ではなく、反米的機能にもっと組み込まれるべきである.この可能性は、具体的ではありますが、それにもかかわらず、ほとんどのアナリストはまだ遠いと考えています.それはすべて、報復でヨーロッパの市場を失った後、モスクワが原材料の他の市場を見つける必要があることから始まります。中国は常に、国を大国のレベルに引き上げるのに必要な成長を支え、政府システムへのあまりにも多くの挑戦を避けるために必要な国内の富を生み出すために、エネルギー供給を求めてきました.このように中国は、たとえ需要がないために大幅に値下げされたとしても、モスクワが原材料を販売する必要がある市場である。両国は、ユーロとドルの両方を排除し、元とルーブルを支持する交換通貨に関する合意に達しました。各取引で 2 つの通貨の半分を使用する支払いシステムを備えています。ロシアの意図が西側諸国に政治的シグナルを送ることであり、敵対国の通貨の使用を避け、モスクワの外貨準備を凍結することである場合、中国にとって国際レベルでの人民元の使用の増加は非常に重要です。最も使用されている通貨のランキングで、ドル、ユーロ、英ポンド、日本円に次ぐ 5 位にその通貨が到達できるため、大きな経済的重要性があります。野心は、アジアとアフリカの新興市場での拡大を支持し、したがって、より大きなソフトパワーのシェアを行使することを目的として、外交政策の機能的なツールとして、日本の通貨を克服し、表彰台に近づくことです。これらの地域。一方、ルーブルは、最も使用されている 20 の通貨から脱落したことさえあり、この合意により、現時点で国が制裁を受けている場合でも、ランキングを上げようとする可能性があります。大西洋同盟のメンバーであるにもかかわらず、制裁に参加していないトルコと同様の協定を締結することがモスクワの意図であるとしても、その可能性は達成できないように思われる.アンカラには、経済が非常に困難な状況にあり、エネルギー原料への有利なアクセスが生産システムの開発に有利になる可能性があるため、ロシアのガス販売を利用する実際的な理由があります。現在、エネルギー材料の供給における中国に対するロシアの位置付けは、石油部門への供給でサウジアラビアさえ追い抜いてトップの供給者にランクされています。両国間の貿易収支は明らかにモスクワに有利であり、ロシアは北京に 100 億ユーロの商品を輸出しており、その 80% はエネルギー部門に関連しているのに対し、中国はロシアに商品のみを 40 億ユーロで輸出しています。北京は、ロシアのエネルギー資源へのアクセスを有利な条件で許可していると同時に、旧ソ連の国への製品の輸出を潜在的に便利とは考えていないため、この不均衡に悩まされていないようです。一方、ロシアの資源へのアクセスが容易になると、中国企業の生産性が向上し、西側、米国、およびヨーロッパの企業との競争が促進され、非常に危険な制裁の間接的な結果が生じる可能性があります。一方、西側の一部の右翼政治家がその意向を表明しているにもかかわらず、軍事援助を含むウクライナに対する制裁と援助の政策を中断することは、確かに不可能です。西側の団結とコンパクトさは、中国の拡張主義に対する保護でもあります。中国は、最も裕福な市場への商品の封鎖を何よりも恐れています。これは、ロシアに対抗する西側の市場であり続けています。

ستستخدم الصين وروسيا اليوان والروبل في معاملات سلع الطاقة الخاصة بهما

 كان الموقف الصيني تجاه روسيا ، فيما يتعلق بغزو الدولة الأوكرانية ، غامضًا حتى الآن من وجهة النظر السياسية ، ولكنه أوضح من الناحية الاقتصادية. هذا الانعكاس ، في الواقع ، يفسر السلوك الذي تبنته بكين منذ بداية الأعمال العدائية ضد كييف ، فيما يتعلق برفض العقوبات ضد موسكو ، والذي كان المقصود منه فرصة غير متوقعة لتحقيق مكاسب اقتصادية للصين. بالطبع ، التقارب السياسي مع روسيا موجود على أي حال ، لكن يجب تأطيره بشكل أكبر في وظيفة معادية لأمريكا ، وليس بدوافع مشتركة حقيقية ، إن لم يكن كحقيقة خلقت نوعًا من سابقة لغزو نهائي لتايوان. هذا الاحتمال ، على الرغم من كونه ملموسًا ، لا يزال يعتبر بعيدًا من قبل معظم المحللين. يبدأ كل شيء بحاجة موسكو إلى إيجاد أسواق أخرى للمواد الخام ، بعد حقيقة أنها خسرت السوق الأوروبية انتقامًا منها. لطالما كانت الصين تبحث عن إمدادات الطاقة لدعم النمو الضروري للارتقاء بالبلد إلى مستوى قوة عظمى وخلق الثروة الداخلية اللازمة لتجنب الكثير من التحديات التي تواجه نظام حكومتها. وبالتالي فإن الدولة الصينية هي السوق التي تحتاجها موسكو لبيع موادها الخام ، حتى لو كانت مخفضة بشكل كبير ، بسبب قلة الطلب. توصل البلدان إلى اتفاق بشأن تبادل العملات يستبعد كلاً من اليورو والدولار ، لصالح اليوان والروبل: مع نظام دفع ينص على استخدام نصف العملتين لكل معاملة. إذا كانت النية بالنسبة لروسيا هي إعطاء إشارة سياسية للغرب ، وتجنب استخدام عملات الدول المعادية ، التي جمدت احتياطيات موسكو في الخارج ، فبالنسبة للصين ، فإن الزيادة في استخدام اليوان على المستوى الدولي لها تأثير كبير. أهمية اقتصادية كبيرة ، لأنها تتيح لعملتها الوصول إلى المركز الخامس بعد الدولار واليورو والجنيه الإسترليني والين الياباني ، في ترتيب العملات الأكثر استخدامًا. الطموح هو التغلب على العملة اليابانية والاقتراب من المنصة ، كأداة وظيفية لسياستها الخارجية ، بهدف تفضيل توسعها في الأسواق الناشئة في آسيا وأفريقيا ، وبالتالي ممارسة حصة أكبر من القوة الناعمة في هذه المناطق. من ناحية أخرى ، انخفض الروبل حتى من أصل عشرين عملة الأكثر استخدامًا ، وبهذا الاتفاق ، يمكن أن يحاول رفع التصنيف ، حتى لو كان في الوقت الحالي ، مع تعرض الدولة للعقوبات ، فهذا أكثر من بعيد. يبدو أن الاحتمال بعيد المنال ، حتى لو كانت نية موسكو هي الدخول في اتفاق مماثل مع تركيا ، التي ، على الرغم من كونها عضوًا في الحلف الأطلسي ، لم تنضم إلى العقوبات. لدى أنقرة أسباب عملية للاستفادة من بيع الغاز الروسي لأن اقتصادها يواجه صعوبة كبيرة ، ويمكن أن يؤدي الوصول الملائم إلى المواد الخام للطاقة إلى تطوير نظام إنتاجها. في الوقت الحالي ، يُصنف موقف روسيا تجاه الصين فيما يتعلق بإمدادات مواد الطاقة على أنها أكبر مورد ، بعد أن تجاوزت حتى المملكة العربية السعودية في الإمدادات لقطاع النفط. الميزان التجاري بين البلدين يميل بوضوح إلى موسكو ، التي تصدر بضائع بقيمة 10.000 مليون يورو إلى بكين ، منها ثمانون في المائة تتعلق بقطاع الطاقة ، بينما تصدر الصين بضائع إلى روسيا فقط مقابل 4000 مليون يورو.يورو. لا يبدو أن بكين تعاني من هذا الخلل لأنها تسمح بالوصول إلى موارد الطاقة الروسية في ظروف مواتية ، وفي الوقت نفسه ، لا تعتبر تصدير منتجاتها إلى الدولة السوفيتية السابقة أمرًا مناسبًا. من ناحية أخرى ، يفضل الوصول الميسر إلى الموارد الروسية إنتاجية أكبر للشركات الصينية ، مما قد يفضل المنافسة من الشركات الغربية والأمريكية والأوروبية ، مما يولد نتيجة غير مباشرة للعقوبات الخطيرة للغاية. من ناحية أخرى ، فإن مقاطعة سياسة العقوبات والمساعدات ، بما في ذلك المساعدات العسكرية ، لأوكرانيا أمر مستحيل بالتأكيد ، على الرغم من بعض السياسيين اليمينيين في الغرب الذين أعربوا عن هذه النية. إن وحدة الغرب واكتنازه هي أيضًا حماية ضد التوسع الصيني ، الذي يخشى أكثر من أي شيء آخر من حصار بضائعه على الأسواق الأكثر ثراءً ، والتي لا تزال هي تلك الخاصة بالغرب التي تصطف في مواجهة روسيا.