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giovedì 24 febbraio 2011

L'Unione Europea ed il suo possibile ruolo futuro

Se le cose andranno come si spera, cioè fine della dittature e costa sud del Mediterraneo con nuove democrazie sul panorama internazionale, l'Europa dovrà pensare e mettere in atto una nuova strategia per coinvolgere, ed eventualmente fare da garante, i paesi arabi nella sfera occidentale. La questione non è prematura, anche se le rivoluzioni sono lungi dall'essere risolte, per sfilare al fondamentalismo islamico le nuove democrazie occorre inserirle, con un processo graduale che consenta loro di entrare a pieno titolo nel mondo occidentale. L'Europa deve prepararsi ad un ripensamento radicale delle proprie posizioni sull'Islam, continuare a tenere alzato il ponte levatoio dei valori cristiani come barriera sta diventando obsoleto dal corso della storia. Non solo le nuove democrazie arabe devono essere coinvolte nel processo, ma anche per la Turchia si deve ricominciare da capo il percorso di entrata nell'Unione Europea. Una Europa unita che ricomprenda praticamente tutto il bacino del Mediterraneo è una occasione unica per rendere l'Unione Europea più forte sia dal punto di vista politico che economico. I benefici per le nuove democrazie e per la pace del mondo sarebbero incommensurabili. La compentenza delle istituzioni europee potrebbe accompagnare popoli non abituati alle consuetudini ed ai sistemi democratici a meglio comprendere il valore di legislazioni che al centro hanno la tutela dei diritti civili ed ha sviluppare una propria coscenza in base al diritto. In un quadro simile la tolleranza religiosa ed il rispetto delle idee potrebbero dare una grossa mano contro il fondamentalismo ed il terrorismo, favorire un dialogo interreligioso ed interculturale sarebbe meno ostico in un ambiente con analoghi strumenti legislativi e sotto le istituzioni ed gli organismi comunitari della bandiera blu con le stelle. Anche dal punto di vista economico un scambio tra risorse e conoscenze consentirebbe una razionalizzazione degli sforzi ed una nuova e più equa redistribuzione della ricchezza. In questo modo si ridurrebbero le migrazioni dei popoli, perlomeno costieri, e si avrebbe una migliore gestione degli altri migranti. Non è fantascienza, ne fantapolitica, ma immaginare una soluzione tale porrebbe l'Unione Europea al centro di un processo senza precedenti con benefici sull'intero pianeta.

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