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martedì 5 aprile 2011

Il ruolo dell'Unione Africana nella crisi libica

L'Unione Africana è l'ultima frontiera per la salvezza di Gheddafi. Negli scorsi anni la politica del colonnello nel continente africano è stata quella di portare un fiume di denaro che ha permesso diversi investimenti. Si è trattato spesso di interventi populisti capace di colpire al cuore le masse africane. La costruzione della Moschea Nazionale Gheddafi, in Uganda è un esempio magnificamente calzante; l'edificio è capace di ospitare 30.000 fedeli, costruito a Kampala in Uganda, fu inaugurato in pompa magna dal colonello con un suo discorso davati a 10.000 persone. Grazie alla grande liquidità il leader libico ha investito ingenti capitali in circa 21 paesi africani, contribuendo allo sviluppo economico di settori chiave quali le telecomunicazioni e l'agricoltura. Questo ha contribuito a fare di Gheddafi un capo di stato molto amato nel continente africano, grazie anche alla sua figura ed alla sua capacità di comunicatore, per le masse dei cittadini africani è il capo di stato capace di tenere testa all'occidente colonialista e sfruttatore delle materie prime africane. In un certo senso l'Unione Africana è stata costretta a prendere parte favorevolmente alla risoluzione 1973, costretta dagli eventi, in realtà la posizione è sempre stata tiepida e sostanzialmente concretizzata con un appoggio attestato sulle condizioni del minimo sindacale. Questo anche per le divisioni interne della stessa UA, dove non tutti i membri erano favorevoli all'appoggio all'istituzione della zona di non volo. La proposta della UA è quella di un cessate il fuoco a cui far seguire elezioni democratiche; è un obiettivo difficilmente percorribile specialmente nella seconda parte perchè si parla di una nazione che non ha mai conosciuto alcuna organizzazione sociale se non i clan tribali. Un problema da risolvere per la UA è anche uno dei paletti posti dai ribelli: l'uscita di scena della famiglia Gheddafi è ritenuta requisito essenziale per avviare qualsiasi forma di trattativa; peraltro è evidente che solo l'Unione Africana può convincere il colonnello ad accettare una uscita di scena onorevole che contempli l'esilio. L'Uganda si è offerta di ospitare Gheddafi, è una strada da percorrere per fermare il conflitto.

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