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Politica Internazionale
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giovedì 26 settembre 2013
La Turchia tra l'esigenza di entrare in Europa e quella di essere una potenza regionale
La delusione, dovuta all’incapacità del governo turco di convincere Bruxelles non adeguandosi agli standard richiesti, dei ripetuti fallimenti dei tentativi di entrare nell’Unione Europea, ha abbassato la soglia di del sostegno popolare per questa soluzione dal 70% registrato nel 2008 al 40% rilevato nel 2012. Si tratta di un calo dovuto principalmente a due fattori: il primo riguarda proprio i ripetuti rifiuti europei e le lungaggini burocratiche che hanno allontanato dalla prospettiva la parte laica del paese, che si sente tradita da una istituzione in cui si riconosceva per lo stile di vita sempre più tendente a quello occidentale, del quale sperava anche in un ulteriore contagio positivo per ridurre le influenze confessionali nella società turca; il secondo fattore, invece, è completamente opposto al primo, perché consiste nel mancato riconoscimento nei valori e nelle radici del vecchio continente, ritenuti completamente differenti da quelle del paese turco. Ma se i fautori della seconda motivazione hanno una prospettiva, che consiste nel guardare verso oriente per fare diventare la Turchia un paese guida in medio oriente, Africa mediterranea ed anche Asia, coloro che caldeggiano o caldeggiavano l’entrata in Europa restano orfani di un processo che poteva portare il paese fuori dall’impronta islamica sempre più presente e pressante. Per la verità questo processo di islamizzazione del tessuto politico è iniziato già da diverso tempo e recentemente è sconfinato anche verso un condizionamento dei costumi sociali. Il partito al governo, che non ha mai fatto mistero di dichiararsi islamico, è passato da una moderazione accettabile ad un rigore che ha sconfinato più volte nell’integralismo. Non si capisce bene se questa evoluzione è dovuta proprio al rifiuto dell’ingresso in una Unione Europea , che poteva esercitare un ruolo di freno a questa tendenza, o, piuttosto, ad una mutata esigenza geopolitica, che ha obbligato la Turchia a rivolgersi verso oriente per sostenere la sua notevole crescita economica, che è stata vista anche come una prospettiva geopolitica. Questa visione, secondo alcuni ambienti influenti del governo resta quella da perseguire perché è più facile penetrare in mercati che sono culturalmente affini, piuttosto che continuare a tentare l’ingresso in una istituzione, dove tutti gli appartenenti hanno una chiara impronta culturale differente. Questa valutazione non tiene però conto delle recenti scelte sbagliate in politica estera, effettuate dal governo turco, che hanno appoggiato i movimenti islamici, che sono diventati, seppure grazie a regolari risultati elettorali, sempre più illiberali, portando notevole instabilità nei paesi dove si sono insediati al governo. Questo sostegno, portato avanti con modalità acritiche, ha inasprito la posizione di Ankara anche verso delicati casi diplomatici, come la guerra siriana, cambiando le modalità di politica estera, da un esercizio più cauto ad uno più deciso, che, di fatto, ha provocato un certo grado di isolamento internazionale. La Turchia arriva così ad un bivio determinante per i suoi obiettivi: continuare una politica rivolta ad oriente per assumere un ruolo guida dei nuovi stati usciti dalle primavere arabe, un ruolo che promette molto ma è altrettanto rischioso perché il paese può perdere tutto il suo peso internazionale di media potenza, faticosamente costruito, nel caso di implosione di questa commistione tra potere legale e religione, che implica anche un ridimensionamento economico notevole, oppure continuare a percorrere la strada dell’ingresso in Europa, che consente di accedere al mercato, per ora, più ricco, ma che implica una minore importanza singola e quindi un taglio alle ambizioni di paese guida di regimi musulmani. Questa è una scelta obbligata perché le due cose non stanno insieme: quello che chiede l’Europa è il rafforzamento delle regole democratiche del paese, fatto impossibile in uno stato che si richiama alla religione islamica nei suoi fondamenti legali, per contro l’accettazione di questi dettami europei provocherebbe la perdita di influenza proprio su quegli stati su cui la Turchia vuole fare da guida. Malgrado le posizioni contrarie, il governo turco ha affermato che l’ingresso in Europa resta un obiettivo strategico al quale, forse, vale la pena di sacrificare le ambizioni regionali, ma che sarà conseguibile soltanto se queste rinunce diventeranno realtà.
Turkey between the need to enter Europe and that of being a regional power
The disappointment , due to the inability of the government to convince Brussels turkish not conforming to the required standard , the repeated failure of attempts to join the European Union , has lowered the threshold of popular support for this solution from 70 % in 2008-40 % recorded in 2012. It is a decline mainly due to two factors : the first concerns precisely the repeated refusals European and bureaucratic delays that have moved away from the perspective of the country's secular , who feels betrayed by an institution which recognized for the lifestyle tending more and more to the West , which he hoped in a further positive contagion to reduce sectarian influences in Turkish society , and the second factor , however, is completely opposite to the first, because it is the non- recognition in the values and roots of the old continent , considered completely different from those of the country turkish . But if the proponents of the second motivation have a perspective , which is to look to the east Turkey to become a leading country in the Middle East , Mediterranean Africa and even Asia , those who advocate or insisting on their entry into Europe remain orphans of a process that could lead the country out from the impression Islamic increasingly present and pressing. In truth, this process of Islamization of the political fabric has started already for some time and has recently also towards a boundless conditioning of social customs . The ruling party , which has never made any secret of declaring Islam, has gone from a moderation acceptable to a penalty who has broken several times in an integral . It is not clear whether this evolution was due to the refusal of entry into a European Union, which could exert a role halt to this trend , or , rather , to a changed geopolitical needs , which has forced Turkey to turn eastward to sustain its remarkable economic growth , which was also seen as a geopolitical perspective . This view, according to some influential circles of the government remains to be pursued because it is easier to break into markets that are culturally related , rather than continuing to the entrance groped in an institution , where all members have a decidedly different cultural background . This assessment does not take account of the recent bad choices in foreign policy, carried out by the turkish government , which backed Islamic movements , which have become , albeit through regular election results , more and more illiberal , bringing considerable instability in the countries where they have settled to the government. This support , carried out in a manner uncritical , has tightened the position of Ankara also to delicate diplomatic cases , such as the Syrian War , changing modes of foreign policy, from one year to more cautious to a more decided , that, in fact , resulted in a certain degree of international isolation . Turkey brings us to a crucial crossroads for its objectives : to continue a policy facing east to take the lead of the new states emerged from the Arab Spring , a role that promises a lot but it is also risky because the country can lose all his weight international media power , painstakingly built , in the case of implosion of this mingling of legal power and religion , which also implies a substantial economic downsizing , or continue to pursue the path of the entrance in Europe , which provides access to the market, for now , richer, but that implies a minor single and then a cut to the ambitions of the leading country of Muslim regimes . This is an obvious choice because the two do not go together : the one who asks Europe is the strengthening of democratic norms in the country, made it impossible in a state that refers to the Islamic religion in its legal foundations , on the other hand the acceptance of these dictates Europeans would cause the loss of their influence on those states on which Turkey wants to lead . Despite the opposing views, turkish government has stated that entry into Europe remains a strategic objective to which , perhaps, it is worth sacrificing regional ambitions , but that will be achievable only if these waivers will become reality.
Turquía entre la necesidad de entrar en Europa y el de ser una potencia regional
La decepción , debido a la incapacidad del gobierno para convencer a Bruselas turco que no se ajusten a la norma aplicable , el incumplimiento reiterado de los intentos de entrar en la Unión Europea, se ha reducido el umbral de apoyo popular a esta solución del 70% en 2008-40 % registrado en 2012 . Se trata de un descenso debido principalmente a dos factores : el primero se refiere precisamente a los rechazos repetidos retrasos europeos y burocráticas que se han alejado de la perspectiva secular del país , que se siente traicionado por una institución reconocida por el estilo de vida tendiendo cada vez más hacia el oeste , que esperaba en un contagio positivo adicional para reducir las influencias sectarias en la sociedad turca , y el segundo factor , sin embargo , es totalmente opuesta a la primera , ya que es la falta de reconocimiento de los valores y las raíces del viejo continente , considerado completamente diferentes de las de la turco país . Pero si los defensores de la segunda motivación tienen un punto de vista , que es mirar hacia el este de Turquía de convertirse en un país líder en el Medio Oriente , África del Mediterráneo e incluso Asia, los que defienden o insistir en su entrada en Europa quedan huérfanos de un proceso que podría llevar al país a salir de la impresión islámica cada vez más presente y presionando. En realidad , este proceso de islamización de la estructura política ha comenzado ya desde hace algún tiempo y tiene también recientemente a un condicionamiento límites de las costumbres sociales . El partido en el poder , que nunca ha hecho ningún secreto de declarar el Islam , ha pasado de una moderación aceptable a una sanción que ha roto varias veces en una integral. No está claro si esta evolución se debió a la negativa de entrada en una Unión Europea, que podría ejercer un papel de alto a esta tendencia, o , más bien, que necesita un geopolíticas cambiado, lo que ha obligado a girar hacia el este de Turquía para sostener su crecimiento económico notable , que también fue visto como un punto de vista geopolítico. Este punto de vista , de acuerdo con algunos círculos influyentes del gobierno aún no se ha perseguido porque es más fácil para entrar en mercados que están relacionadas con la cultura , en vez de seguir la entrada a tientas en una institución, donde todos los miembros tienen un trasfondo cultural decididamente diferente . Esta evaluación no tiene en cuenta las recientes malas decisiones en la política exterior , llevadas a cabo por el gobierno turco , que apoyaron los movimientos islámicos, que se han hecho , aunque a través de resultados de las elecciones regulares , cada vez más liberal , con lo que una gran inestabilidad en los países donde se han asentado al gobierno. Este apoyo , llevada a cabo de una manera acrítica , ha reforzado la posición de Ankara también a los casos diplomáticas delicadas, como la guerra de Siria , el cambio de los modos de la política exterior , de un año a más cautelosos a una más decidida , que, de hecho , dio lugar a un cierto grado de aislamiento internacional . Turquía nos lleva a una encrucijada clave para sus objetivos : continuar con una política de orientación este a tomar la iniciativa de los nuevos estados surgió de la Primavera Árabe , un papel que promete mucho , pero también es arriesgado porque el país puede perder todo su peso International Power medios, cuidadosamente construida , en el caso de implosión de esta mezcla de poder legal y la religión , lo que también implica una reducción económica sustancial , o continuar para seguir el camino de la entrada en Europa , que proporciona acceso al mercado, por ahora , más rico , pero eso implica un menor solo y luego un recorte a las ambiciones del país líder de los regímenes musulmanes . Esta es una opción obvia , porque los dos no van de la mano : el que pide Europa es el fortalecimiento de las normas democráticas en el país, hizo imposible en un estado que se refiere a la religión islámica en sus fundamentos jurídicos , por otro lado, la aceptación de estos dictados europeos provocarían la pérdida de su influencia en los estados en los que Turquía quiere dirigir. A pesar de las opiniones contrarias , el gobierno turco ha declarado que la entrada en Europa sigue siendo un objetivo estratégico al que , tal vez , vale la pena sacrificar ambiciones regionales , pero que va a ser factible sólo si estas exenciones se harán realidad .
Türkei zwischen der Notwendigkeit, nach Europa zu gelangen, und dass des Seins eine regionale Macht
Die Enttäuschung , aufgrund der Unfähigkeit der Regierung davon zu überzeugen, Brüssel Türkisch nicht gemäß dem geforderten Standard , die wiederholte Verstöße gegen die Europäische Union , die Schwelle für die Unterstützung der Bevölkerung für diese Lösung von 70% in 2008 bis 40 gesenkt % im Jahr 2012 aufgezeichnet. Es ist ein Rückgang vor allem auf zwei Faktoren : Die erste betrifft genau die wiederholten Absagen europäischen und bürokratische Verzögerungen, die sich aus der Perspektive des Landes säkular, die von einer Institution, die für den Lebensstil anerkannt verraten fühlt sich bewegt haben tendenziell mehr und mehr in den Westen , die er in einer weiteren positiven Ansteckung gehofft, sektiererischen Einflüsse in der türkischen Gesellschaft und der zweite Faktor zu reduzieren , jedoch ist das genaue Gegenteil zu den ersten, weil es die nicht-Anerkennung der Werte und Wurzeln des alten Kontinents ist , als völlig verschieden von denen des Landes türkisch . Aber wenn die Befürworter der zweiten Motivation eine Perspektive , die im Osten der Türkei suchen, um ein führendes Land werden im Nahen Osten, Mittelmeerraum Afrika und auch Asien, diejenigen, die befürworten oder Beharren auf ihren Eintritt in Europa Waisen eines Prozesses bleiben ist das könnte dazu führen, das Land aus dem Eindruck zunehmend islamischen Gegenwart und Pressen. In Wahrheit ist dieser Prozess der Islamisierung des politischen Stoff schon seit einiger Zeit gestartet und hat in letzter Zeit auch zu einer grenzenlosen Konditionierung der sozialen Gewohnheiten . Die regierende Partei , die nie ein Geheimnis zu erklären Islam gemacht hat , hat sich von einem akzeptablen Maßen zu einer Strafe , die mehrmals gebrochen hat in einem integralen gegangen . Es ist nicht klar, ob diese Entwicklung aufgrund der Verweigerung der Einreise in eine Europäische Union , die eine Rolle Stillstand zu dieser Trend könnte ausüben , oder, besser gesagt , zu einer veränderten geopolitischen , der die Türkei gezwungen wurde, nach Osten drehen war seiner bemerkenswerten Wirtschaftswachstum, das auch als geopolitische Perspektive gesehen wurde erhalten. Diese Ansicht , nach einigen einflussreichen Kreisen der Regierung bleibt verfolgt , weil es einfacher, in Märkte , die kulturell verwandt sind, anstatt weiterhin Eingang tastete in einer Institution , in denen alle Mitglieder einen entschieden anderen kulturellen Hintergrund haben brechen werden. Diese Einschätzung berücksichtigt nicht die jüngsten schlechten Entscheidungen in der Außenpolitik, die von der türkischen Regierung durchgeführt , die islamischen Bewegungen, die haben sich gesichert , wenn auch durch regelmäßige Wahlergebnisse , mehr und mehr liberal , bringen erhebliche Instabilität in den Ländern, in denen sie sich niedergelassen haben an die Regierung. Diese Unterstützung , in einer Weise unkritisch durchgeführt , hat die Position von Ankara auch heikle diplomatische Fällen, wie dem syrischen Krieg verschärft , die Modi ändern der Außenpolitik , von Jahr zu Jahr etwas vorsichtiger zu einer entschieden , dass in der Tat , in Folge ein gewisser Grad der internationalen Isolation . Türkei bringt uns zu einem Scheideweg für seine Ziele : weiterhin eine Politik mit Blick nach Osten , um die Führung der neuen Bundesländer nehmen hervorgegangen aus dem arabischen Frühling, eine Rolle, die viel verspricht , aber es ist auch riskant , weil das Land mit seinem ganzen Gewicht verlieren kann Internationale Macht der Medien , sorgfältig gebaut , im Fall einer Implosion dieser Vermischung von rechtlichen Macht und Religion , das bedeutet auch eine erhebliche wirtschaftliche Downsizing, oder weiterhin den Weg des Eingangs in Europa, die den Zugang zum Markt bietet zu verfolgen , denn jetzt , reicher , aber das bedeutet einen geringen individuellen und dann ein Schnitt auf die Ambitionen der führenden Länder der muslimischen Regimen . Dies ist eine offensichtliche Wahl, weil die beiden nicht zusammen gehen : derjenige, der Europa verlangt, ist die Stärkung der demokratischen Normen des Landes, machte es unmöglich, in einem Staat, der islamischen Religion in ihrer rechtlichen Grundlagen bezieht , auf der anderen Seite die Akzeptanz der diese Diktat Europäer würden den Verlust ihres Einflusses auf die Staaten auf die Türkei will führen . Trotz der gegensätzlichen Ansichten , hat türkische Regierung erklärte, dass den Eintritt in Europa ein strategisches Ziel, das , vielleicht lohnt es sich, zu opfern regionalen Ambitionen bleibt , aber das wird nur erreicht , wenn diese Freistellungen Realität wird .
Turquie entre le besoin d'entrer en Europe et celle d'être une puissance régionale
La déception , en raison de l'incapacité du gouvernement à convaincre Bruxelles turc ne sont pas conformes à la norme requise , l'échec répété des tentatives d' adhérer à l'Union européenne, a abaissé le seuil de soutien populaire pour cette solution de 70% en 2008-40 % enregistré en 2012. Il s'agit d'une baisse due principalement à deux facteurs : la première concerne précisément les refus répétés des retards européennes et bureaucratiques qui ont déménagé dans la perspective de la laïcité du pays, qui se sent trahi par une institution qui a reconnu pour la vie tend de plus en plus à l'Ouest, dont il espère une nouvelle contagion positive à réduire les influences sectaires dans la société turque , et le second facteur , cependant, est complètement opposée à la première , parce que c'est la non - reconnaissance dans les valeurs et les racines du vieux continent , considéré comme complètement différentes de celles de la Turquie de pays. Mais si les tenants de la seconde motivation ont un point de vue , qui est de se tourner vers l' Est de la Turquie à devenir un pays leader dans le Moyen-Orient, Méditerranée Afrique et même en Asie , ceux qui prônent ou en insistant sur leur entrée en Europe restent orphelins d'un processus qui pourrait conduire le pays à sortir de l'impression islamique de plus en plus présent et pressant . En vérité , ce processus d'islamisation du tissu politique a déjà commencé depuis un certain temps et a récemment également vers un conditionnement sans bornes de coutumes sociales . Le parti au pouvoir , qui n'a jamais fait mystère de déclarer l'islam , est passée d'une modération acceptable à une pénalité qui a rompu à plusieurs reprises dans une intégrale. Il n'est pas clair si cette évolution était due au refus d'entrée dans l'Union européenne , ce qui pourrait exercer une halte de rôle à cette tendance, ou plutôt , à une réorientation des besoins géopolitiques , ce qui a contraint la Turquie à tourner vers l'est pour soutenir sa croissance économique remarquable , qui a également été considérée comme un point de vue géopolitique . Ce point de vue , selon certains cercles influents du gouvernement reste à être poursuivi car il est plus facile de percer dans des marchés qui sont culturellement liés , plutôt que de continuer à l'entrée tâtons dans une institution, où tous les membres ont un bagage culturel résolument différent . Cette évaluation ne tient pas compte des récents mauvais choix en matière de politique étrangère , menées par le gouvernement turc, qui a soutenu les mouvements islamiques , qui sont devenus , mais à travers les résultats des élections régulières , de plus en plus intolérante , apportant une forte instabilité dans les pays où ils se sont installés au gouvernement. Ce soutien , réalisé d'une manière critique, a renforcé la position d'Ankara également aux affaires diplomatiques délicats, comme la guerre de Syrie , l'évolution des modes de politique étrangère, d'une année à plus de prudence à un plus décidé que, en fait , donné lieu à un certain degré d' isolement international . Turquie nous amène à un carrefour crucial pour ses objectifs : poursuivre une politique orientée est de prendre la tête des nouveaux Etats issu du Printemps arabe , un rôle qui promet beaucoup, mais il est aussi risqué parce que le pays peut perdre tout son poids international Power médias, laborieusement construit , dans le cas d' implosion de ce mélange de puissance et de religion légale , ce qui implique également une réduction des effectifs économique substantiel , ou de continuer à poursuivre sur la voie de l'entrée dans l'Europe, qui offre un accès au marché , pour l'instant , plus riche, mais cela implique un mineur unique, puis une coupure à la hauteur des ambitions du premier pays de régimes musulmans . C'est un choix évident , car les deux ne vont pas ensemble : celui qui demande à l'Europe est le renforcement des normes démocratiques dans le pays , il était impossible dans un État qui se réfère à la religion islamique dans ses fondements juridiques , d'autre part, l'acceptation de ces Européens diktats causerait la perte de leur influence sur les Etats où la Turquie veut mener . Malgré les points de vue opposés , le gouvernement turc a déclaré que l'entrée dans l'Europe reste un objectif stratégique à laquelle , peut-être , il est bon de sacrifier les ambitions régionales , mais cela sera réalisable que si ces dérogations vont devenir réalité .
Turquia entre a necessidade de entrar na Europa e que de ser uma potência regional
A decepção , devido à incapacidade do governo para convencer Bruxelas turco não conformidade com o padrão exigido , o fracasso repetido de tentativas de aderir à União Europeia, reduziu o limiar de apoio popular para esta solução de 70% em 2008-40 % registrados em 2012. É um declínio principalmente devido a dois fatores: o primeiro diz respeito precisamente as recusas repetidas atrasos europeus e burocrática que se afastaram a partir da perspectiva da secular do país, que se sente traído por uma instituição que reconheceu para o estilo de vida tendendo cada vez mais para o Ocidente , que ele esperava em mais um contágio positivo para reduzir influências sectárias na sociedade turca , eo segundo fator , no entanto, é completamente oposto ao primeiro, pois é o não- reconhecimento dos valores e raízes do velho continente , considerados completamente diferente daqueles de turco do país. Mas, se os proponentes da segunda motivação tem uma perspectiva , que é olhar para o leste da Turquia para se tornar um país líder no Oriente Médio , África do Mediterrâneo e mesmo da Ásia, aqueles que defendem ou insistindo em sua entrada na Europa permanecem órfãos de um processo que poderia levar o país a partir da impressão islâmico cada vez mais presente e premente. Na verdade, esse processo de islamização do tecido político já começou há algum tempo e , recentemente, também para um condicionamento sem limites dos costumes sociais . O partido do governo , que nunca fez qualquer segredo de declarar Islam , passou de uma moderação aceitável a uma pena que quebrou várias vezes em uma integral. Não está claro se esta evolução deveu-se à recusa de entrada a União Europeia, que poderia exercer um papel de travar esta tendência , ou melhor, a um alterados necessidades geopolíticas , o que obrigou a virar para o leste da Turquia para sustentar seu crescimento econômico notável, que também foi visto como uma perspectiva geopolítica. Este ponto de vista , de acordo com alguns círculos influentes do governo continua a ser perseguido , porque é mais fácil de entrar em mercados que estão culturalmente ligados , ao invés de continuar com a entrada tateou em uma instituição, onde todos os membros têm um fundo cultural decididamente diferente . Essa avaliação não leva em conta as recentes más escolhas na política externa , realizadas pelo governo turco, que apoiados movimentos islâmicos , que se tornaram , ainda que através de resultados eleitorais regulares , cada vez mais liberal , trazendo instabilidade considerável nos países em que se instalaram para o governo. Este apoio , realizado de forma acrítica , reforçou a posição de Ancara também para casos diplomáticas delicadas, como a Guerra da Síria , alterando modos de política externa, de um ano para mais cauteloso para a mais decidida , que , de fato, resultou em um certo grau de isolamento internacional . Turquia nos leva a uma encruzilhada crucial para seus objetivos : continuar uma política voltada para o leste para assumir a liderança dos novos estados surgiu a partir da Primavera Árabe , um papel que promete muito , mas também é arriscado, pois o país pode perder todo o seu peso poder da mídia internacional, laboriosamente construído , no caso de implosão desta mistura de poder legal e da religião , o que implica também uma redução econômica substancial , ou continuar a seguir o caminho de entrada na Europa , que dá acesso ao mercado, por enquanto , mais rico, mas que implica um menor solteiro e , em seguida, um corte para as ambições do país líder de regimes muçulmanos. Esta é uma escolha óbvia porque os dois não andam juntos : aquele que pede que a Europa é o fortalecimento das normas democráticas no país , tornou impossível em um estado que se refere à religião islâmica em seus fundamentos legais , por outro lado, a aceitação da estes ditames europeus causaria a perda de sua influência sobre os estados em que a Turquia quer levar . Apesar dos pontos de vista opostos , o governo turco afirmou que a entrada na Europa continua a ser um objectivo estratégico para que , talvez, vale a pena sacrificar as ambições regionais , mas que será possível somente se estas renúncias se tornará realidade.
Турция между необходимостью попасть в Европу и того, чтобы быть региональной державой
Разочарование в связи с неспособностью правительства , чтобы убедить Брюссель турецкого , не соответствующих требуемым стандартам , повторный провал попыток вступить в Европейский Союз , снизил порог народной поддержки этого решения с 70% в 2008-40 %, зафиксированных в 2012 году. Это снижение в основном за счет двух факторов: первая касается именно неоднократных отказов европейских и бюрократические проволочки , которые отошли от точки зрения светской страной , которая чувствует себя преданной учреждение, которое признается в отношении образа жизни тенденцию все больше и больше на Запад , которую он надеялся вдальнейшем положительные заразы сократить сектантских влияний в турецком обществе , а второй фактор , однако, полностью противоположный первому , потому что это непризнание в ценностях и корнях старого континента , считаться полностью отличаются от страны турецкий. Но если сторонники второй мотивации иметь перспективу , что смотреть в Турции на восток , чтобы стать ведущей страной на Ближнем Востоке, в Средиземноморском Африки и даже Азии, те, кто выступает или настаивать на их въезд в Европу остаются сиротами процесса , которые могли бы вывести страну из исламских впечатление более заметны и прессование. По правде говоря, это процесс исламизации политической структуры уже началось в течение некоторого времени , а недавно также кбезграничной кондиционирования социальных обычаев. Правящая партия , которая никогда не делал секрета декларирования ислама, прошел путь отумеренности приемлемым дляказни , кто нарушил несколько раз винтеграл. Это не ясно, будет ли эта эволюция была в связи с отказом от вступления вЕвропейский союз, который может оказатьроль прекращению этой тенденции, или, скорее, к изменившейся геополитической потребности, которая заставила Турцию обратись на восток для поддержания своего замечательного экономического роста, которые могут также рассматриваться как геополитическая перспектива. Эта точка зрения , по мнению некоторых влиятельных кругов для правительства остается осуществляться , потому что легче пробиться в рынки, которые культурно связаны , вместо того чтобы продолжатьнащупал вход в заведение , где все члены имеют решительно различным культурным фоном. Эта оценка не учитывает недавних плохой выбор во внешней политике, осуществляется со стороны турецкого правительства , которая поддержала исламские движения , которые стали , хотя и посредством регулярных результатов выборов , все больше и больше нелиберальными , в результате чего значительная нестабильность в странах, где они обосновались правительству. Эта поддержка , осуществляется таким образом, некритическое , ужесточилась позиция Анкары также к тонким дипломатическим случаях, таких как сирийский войны , изменение режима внешней политики , из года в год более осторожными к более решено , что, по сути , привело к определенную степень международной изоляции. Турция подводит нас кважным перекрестком для своей цели : продолжатьполитику лицом к востоку , чтобы взять на себя руководствоновых государств от арабской весны , роль, которая обещает много, но это также рискованно , потому что страна может потерять весь свой вес Международные средства массовой информации власти, кропотливо построен, в случае имплозии это смешение законной власти и религии, что также подразумевает существенное сокращение экономических , либо продолжать идти по пути от входа в Европе, которая обеспечивает доступ к рынку , на данный момент , богаче , но это подразумевает незначительные одного , а затемвырезать по амбициям ведущей стране мусульманских режимов . Это очевидный выбор, потому что два не идут вместе : тот, кто просит Европу является укрепление демократических норм в стране, сделало невозможным в состоянии, которое относится к исламской религии в ее правовые основы , с другой стороны, принятие это диктует европейцам бы привести к потере их влияние на те государства , на которой Турция хочет вести . Несмотря на противоположные взгляды , турецкое правительство заявило, что вступление в Европу остается стратегической целью которой , может быть, стоит пожертвовать региональные амбиции , но это будет достижимо только если эти отказы станут реальностью .
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