Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
Cerca nel blog
martedì 6 febbraio 2018
德國:偉大的聯盟也在歐洲緊縮時期開始
德國正在走向偉大的聯合,而不是沒有任何困難,不僅在社會民主黨選民,而且在整個選舉中。事實上,大約有54%的德國人會反對該國政府的解決方案,最近的調查預測,如果有新的選舉,兩個主要政黨將無法達到所需的配額。在此背景下,對雙方平衡的必要研究必須針對每個團隊的內部變革,最不穩定的團體似乎是社會民主的。這是沒有這兩個舒爾茨,相對於默克爾,最活躍取得的成果的溝通巧合:已與前總理同意緊縮到底應該去說服他的黨反對大聯盟的一部分的說法。社會民主青年仍是最不利的是新興的政治解決,首先是因為他們不想離開主要反對黨的作用發揮到了極致右側,然後因為它們是由上屆政府的結果感到失望,形成它的是相同的什麼是創造。事實上,社會民主黨,執行過去了,他們不得不放棄綠燈右翼的經濟政策,違背了其性質,這加劇了全國社會差異,實行集中在抑制通脹政策,這有利於收入高於和來自資本,而不是從勞動中獲得;這是德國社會民主分裂的主要原因。以前試圖看到基督教民主黨與綠黨和自由黨組成的政府的失敗,已經失敗了,導致了前任行政人員的重組。即使在黨之前,這個機構中的一個人舒爾茨的立場立刻就很難了,因為他被迫對國家作出了負責任的選擇,但是根據他的觀點,他在黨中處於劣勢。然而,這個最後的假設可以被能夠支持最弱勢階層和社會民主黨選民的經濟政策所否定,以扭轉對黨派基礎的厭惡情緒。此外,同默克爾似乎已經意識到,是時候我們的態度改變緊縮政策,必須得到緩解,以方便那些已經支付這些政策的價格的社會群體有利的開口。隨著公共投資的增加,青年就業的增加和歐洲投資的增加,這個新政策將不得不實現,以在日益統一的歐洲內培育德國的未來。在歐洲的問題似乎是舒爾茨和默克爾之間的意見,其中確定在具有為宗旨的歐洲政治聯盟,態度柏林,誰離開了財務報表的剛性後衛的角色的一部分變化的項目銜接,也為其他歐洲國家提供了不同的看法。在這個意義上說,默克爾與法國總統之間日益密切的關係,以促進歐洲一體化的進一步發展,必須得到具體的倡議而不僅僅是綱領性的支持。工作的增加,購買力的增加,對社會權利的更大保障以及獲得正常運轉的福利制度,是對歐洲機構提供不同看法的不可忽視的條件,也通過了內部市場的複蘇,經過多年的緊縮也被壓縮了。如果大聯合政府將自己續約作為政治工程,並建立自己在德國,這將努力開闢道路歐洲的所有部分將仍然相信自己,重新發現的中心地位,甚至政治的不存在的發展,但它會在目前的世界情景中是必要的。
ドイツ:大規模な連立政権がヨーロッパでも緊縮財政の終わりに始まる
ドイツは、社会的民主主義の選挙区だけでなく、全体の選挙区でも、様々な困難を伴うことなく、偉大な連合に向かっています。実際にはドイツ人の約54%が、国が直接および最近の世論調査は、新たな選挙の際には、2つの大政党が支配するために必要なクォータを満たすために失敗するだろうと予測しているであると政府の溶液に対してだろう。この文脈では、両当事者間のバランスに関する必要な研究は、各チームの内部の突然変異を目指すべきであり、最も不安定なものは社会的民主主義のものと思われる。緊縮財政の終わりが大連立に反対党の一部を説得するために、引数でなければなりません元首相と合意したのは:それはメルケル、達成された結果のコミュニケーションで最も活発に比べて、両方のシュルツは、偶然ではありません。若いソーシャル・デモクラートは、第一に政界の解決策に最も不利な立場にある。第一に野党の主要な野党としての役割を放棄したくないためであり、前政権の結果に失望した何が形成されている。実際、社会民主党は、エグゼクティブは、彼らはインフレを含むを中心とした政策を練習し、国の社会的な違いを悪化させている、その性質に反し右翼経済政策、に緑色の光を与えなければならなかった、渡された収入を支持していますより高く、資本に由来し、労働に由来しない。これがドイツの社会民主主義の中の分裂の主な理由です。緑の党と自由党とキリスト教民主党によって形成された政府を見ていた以前の試みの失敗は失敗し、これは以前の幹部訓練の繰り返しにつながりました。今、国に責任選択をする義務があるためシュルツ位置は、金融機関の男が、でもパーティの前に、困難だったが、いくつかは、当事者の不利益に行ったこと。この最後の仮説は、しかし、党の基本の嫌悪感を逆に経済的に恵まれないと社会民主党有権者を奨励する経済政策によって拒否される可能性があります。また、同じメルケルは、これらのポリシーの価格を支払っているそれらの社会集団に有利な開口部を容易にするために、緩和されなければならない緊縮財政政策に私たちの態度を変更する時間であることを認識しているようです。この新しい政策は、公共投資の増加、青少年の雇用の増加、ますます統合された欧州内でのドイツの未来を育成するためのヨーロッパへの投資拡大により実現しなければならない。欧州の問題で、財務諸表の剛性の擁護者としての役割を残し、その目的として、欧州の政治同盟を持つプロジェクトで識別シュルツとメルケル首相との間に意見の収束、ベルリンの一部の態度の変化を、のようです、他のヨーロッパ諸国に対しても異なる知覚を提供する。この意味でも、メルケル首相とフランス大統領との関係がますます緊密になり、より大きな欧州統合を促進するためには、単にプログラム的なものではなく具体的なイニシアチブによって支持されなければならない。仕事の増加、大きな購買力、社会的権利や福祉制度の機能へのアクセスに関するより多くの保証、欧州の金融機関の異なる感覚を提供するために、無視することはできません条件である、はず内部市場の回復のためにも過ぎ去っている。大連立が政治エンジニアリングとしての地位を更新し、ドイツでの地位を確立する場合は、これはまだ、存在しなくても政治を自分自身を信じて、中心性を再発見します、ヨーロッパのすべてのその部分の開発に道を開くために動作しますが、それは希望現在の世界のシナリオでは必要です。
ألمانيا: التحالف الكبير يفتح في نهاية التقشف أيضا في أوروبا
إن
ألمانيا تتجه نحو التحالف العظيم، وليس من دون صعوبات مختلفة، ليس فقط في
الناخبين الديمقراطيين الاشتراكيين، بل في الناخبين عموما. والواقع
أن حوالي 54٪ من الألمان سيكونون ضد الحل الحكومي الذي تتجه إليه البلاد،
وتوقعت الدراسات الاستقصائية الأخيرة أنه في حال إجراء انتخابات جديدة، فإن
الحزبين الرئيسيين سيخفقان في الوصول إلى الحصة اللازمة للحكم. وفي
هذا السياق، يجب أن تهدف البحوث اللازمة للتوازن بين الطرفين إلى التحور
الداخلي لكل فريق، ويبدو أن أكثرها هشاشة هو الديمقراطية الاجتماعية. وليس
من قبيل المصادفة أن شولتز هو، فيما يتعلق بميركل، الأكثر نشاطا في نقل
النتائج التي تحققت: بعد أن اتفق مع المستشار السابق نهاية التقشف ينبغي أن
يكون حجة لإقناع هذا الجزء من حزبه ضد التحالف الكبير. ولا
يزال الشباب الديمقراطيون الشباب الأكثر تأثرا بالحل السياسي الذي يبرز،
أولا وقبل كل شيء لأنهم لم يرغبوا في ترك دور حزب المعارضة الرئيسي في أقصى
اليمين، ثم لأنهم خابوا أملهم من نتائج الحكومة السابقة التي يتشكل
تشكيلها ما يجري إنشاؤه. وفي
الواقع، كان على الديمقراطيين الاشتراكيين، في الماضي التنفيذي، أن يعطوا
موافقة على سياسة اقتصادية يمينية، خلافا لطبيعتها، مما أدى إلى تفاقم
الاختلافات الاجتماعية في البلد، وممارسة سياسة تقوم على احتواء التضخم،
مما أدى إلى تفضيل الدخل أعلى ومستمدة من رأس المال وليس من العمل؛ وهذا هو السبب الرئيسي للانقسام داخل الديمقراطية الاجتماعية الألمانية. فشل
فشل المحاولة السابقة، التي كانت ترى حكومة شكلها الديمقراطيون المسيحيون
مع الخضر والليبراليين، وهذا أدى إلى تكرار تشكيل السلطة التنفيذية
السابقة. كان
موقف شولتز، وهو رجل من المؤسسات، حتى قبل الحزب، صعبا على الفور لأنه
أجبر على اتخاذ خيار مسؤول تجاه البلاد، ولكن وفقا لبعض كان في وضع غير
مؤات للحزب. غير
أن هذه الفرضية الأخيرة يمكن أن تنكرها سياسة اقتصادية قادرة على تفضيل
الفئات الأكثر حرمانا والناخبين الاجتماعيين الديمقراطيين من أجل عكس اتجاه
نفور القاعدة الحزبية. بعد
كل شيء، يبدو أن ميركل أدركت أن الوقت قد حان لتغيير موقفها من سياسة
التقشف، التي يجب أن تكون موهنة لصالح فتحات مواتية للطبقات الاجتماعية
التي دفعت أكثر ثمن هذه السياسات. وسيتعين
أن تتحقق هذه السياسة الجديدة مع زيادة الاستثمارات العامة، وزيادة عمالة
الشباب، وزيادة الاستثمار في أوروبا لتعزيز مستقبل ألمانيا في إطار أوروبا
المتحدة بشكل متزايد. وفيما
يتعلق بالمسألة الأوروبية، يبدو أن هناك هوية للآراء بين شولتز وميركل،
التي تحدد مشروعا يهدف إلى الاتحاد السياسي الأوروبي، وتغيير الموقف من
جانب برلين، التي يجب أن تترك دور المدافع عن صلابة الميزانيات، لتقديم تصور مختلف للبلدان الأوروبية الأخرى. وبهذا
المعنى أيضا، فإن العلاقات الوثيقة المتزايدة التي تتخذها ميركل مع الرئيس
الفرنسي، من أجل تعزيز المزيد من التكامل الأوروبي، يجب أن تدعمها مبادرات
ملموسة وليس مجرد برامجية. إن
زيادة العمل، وزيادة القوة الشرائية، وضمانات أكبر من أي وقت مضى على
الحقوق الاجتماعية والوصول إلى نظم الرعاية الاجتماعية، هي الشروط التي لا
يمكن تجاهلها لتقديم تصور مختلف عن المؤسسة الأوروبية، يمر أيضا لاسترداد الأسواق الداخلية، مضغوط جدا من قبل سنوات من التقشف. وإذا
تمكن الائتلاف العظيم من تجديد نفسه كهندسة سياسية وإقامة نفسه في
ألمانيا، فإن ذلك سيعمل على فتح الطريق أمام تنمية كل ذلك الجزء من أوروبا
الذي سيظل يؤمن بنفسه ويعيد اكتشاف تلك المركزية، حتى السياسية التي ليست
موجودة، ولكنها ستكون ضرورية في السيناريو العالمي الحالي.
lunedì 5 febbraio 2018
La visita di Erdogan in Italia
Il presidente turco Erdogan effettua una visita in Vaticano dopo cinquantanove anni di assenza, il viaggio continua con l’incontro con il presidente della Repubblica italiana ed il capo del governo. Sulla reale necessità di ricevere un capo di stato che ha trasformato il proprio paese in una sorta di dittatura, basata sul culto della propria personalità, attraverso la negazione di ogni dissenso e la diminuzione dei diritti per la popolazione turca, ci sono grandi perplessità da più parti. Se per la visita in Vaticano si possono avere delle spiegazioni plausibili, per l’accoglienza delle istituzioni italiane non si vedono ragionevoli motivazioni per consentire ad Erdogan una visibilità internazionale. Una esplicita richiesta di Erdogan è la causa della visita in Vaticano, dove l’intenzione turca è quella di parlare principalmente della questione di Gerusalemme capitale israeliana, dopo che gli USA hanno manifestato la volontà di trasferirvi la propria ambasciata. La posizione della Santa Sede è chiara, al riguardo, e la speranza di appoggio turco su questo tema, che potrà anche verificarsi, non compenserà certamente le rimostranze che il Papa farà in privato per la situazione interna del paese e per la repressione dei curdi. Certo il Vaticano sfrutterà l’incontro per avere la massime rassicurazioni sulla sicurezza dei cristiani turchi e ciò rende maggiormente comprensibile che il Papa non abbia rifiutato l’incontro. Ma per l’Italia non sembrano esserci analoghe motivazioni se non quelle economiche. Roma ha sempre appoggiato, alla fine smentita dai fatti,la candidatura turca all’ingresso in Europa, anche quando, ad esempio, Parigi si opponeva. L’atteggiamento italiano non è sembrato sufficientemente determinato nei confronti di un capo politico che ha trasformato il suo paese da laico in confessionale, con tutte le implicazioni che comporta volere rendere preponderante il fattore religioso islamico in una società civile e politica. Roma ha continuato una sorta di linea morbida anche dopo le repressioni seguite al colpo di stato, di cui non si è mai capito la vera natura, limitandosi a condanne formali ed anche nei confronti della repressione operata ai danni dei curdi non si sono sentite particolari rimostranze. Appare significativo che quella di Erdogan è la prima visita all’estero dopo i bombardamenti contro le milizie curde presenti sul territorio siriano, che hanno fatto diverse vittime anche tra i civili. Questo elenco dice che ce ne sarebbe abbastanza per isolare un personaggio molto pericoloso per la stabilità mondiale, la cui ambizione rischia di creare una dittatura sul modello di quella fascista sui confini dell’Europa. Nella sua politica estrema Erdogan ha sempre bisogno di riconoscimenti internazionali, sia per il suo versante interno, che per quello estero ed il fatto che sia ricevuto dopo avere infranto il diritto internazionale potrà diventare un fatto che la Turchia potrà sfruttare a proprio beneficio. Il governo italiano avrà senz’altro pensato a come incrementare il grande scambio economico tra i due paesi, che raggiunge quasi diciotto miliardi di dollari, tuttavia in un quadro più generale, quello che riguarda la politica internazionale, anche all’interno delle dinamiche europee, è impossibile che questa visita non venga percepita come un vantaggio concesso al presidente turco. Probabilmente in questo frangente sarebbe stato più auspicabile un atteggiamento più distaccato con un capo di stato che ha indirizzato il proprio paese verso una compressione notevole di quei diritti, che lo stato italiano e l’Unione Europea si sono sempre fatti portatori. Dare udienza ad Erdogan contraddice tutti i valori sui quali si fondano la Repubblica italiana e l’Europa e ciò rappresenta un fatto grave che denuncia la necessità di un coordinamento degli indirizzi di politica internazionale, che deve venire necessariamente da Bruxelles. Non si può, d’altronde, certo sperare che questa visita faccia cambiare la direzione intrapresa da Erdogan, che, al contrario, usa l’Italia per i suoi scopi di visibilità internazionale, facendo fare a Roma una pessima figura.
Erdogan's visit to Italy
The
Turkish president Erdogan makes a visit to the Vatican after fifty-nine
years of absence, the journey continues with the meeting with the
president of the Italian Republic and the head of government. On
the real need to receive a head of state who has turned his country
into a kind of dictatorship, based on the cult of his personality,
through the denial of any dissent and the reduction of rights for the
Turkish population, there are great doubts from more set off. If
for the visit to the Vatican one can have plausible explanations, for
the reception of Italian institutions do not see reasonable reasons to
allow Erdogan an international visibility. An
explicit request by Erdogan is the cause of the visit to the Vatican,
where the Turkish intention is to speak mainly about the question of
Israeli capital Jerusalem, after the US has expressed its willingness to
move its embassy. The
position of the Holy See is clear in this regard, and the hope of
Turkish support on this issue, which may also occur, will certainly not
compensate for the grievances that the Pope will make in private for the
internal situation of the country and for the Kurdish repression. Of
course, the Vatican will use the meeting to have the highest
reassurance on the security of Turkish Christians and this makes it more
understandable that the Pope did not refuse the meeting. But for Italy there do not seem to be similar motivations other than economic ones. Rome
has always supported, eventually denied by the facts, the Turkish
candidacy for entry into Europe, even when, for example, Paris opposed. The
Italian attitude did not seem sufficiently determined against a
political leader who transformed his country from a layman into a
confessional, with all the implications that entails wanting to make the
Islamic religious factor predominant in a civil and political society. Rome
continued a sort of soft line even after the repression following the
coup, whose true nature was never understood, limiting itself to formal
condemnations and also against the repression carried out against the
Kurds, no particular grievances were felt . It
seems significant that Erdogan's is the first visit abroad after the
bombings against the Kurdish militias present in the Syrian territory,
which have also made several victims among the civilians. This
list says that there would be enough to isolate a very dangerous
character for world stability, whose ambition threatens to create a
dictatorship modeled on the fascist model on the borders of Europe. In
his extreme politics Erdogan always needs international recognition,
both for his internal and foreign side and the fact that he is received
after breaking international law could become a fact that Turkey will be
able to exploit for its own benefit. The
Italian government will certainly have thought about how to increase
the great economic exchange between the two countries, which reaches
almost eighteen billion dollars, but in a more general framework, the
one concerning international politics, even within the European
dynamics, it is impossible that this visit is not perceived as an advantage granted to the Turkish president. Probably
in this situation it would have been more desirable to have a more
detached attitude with a head of state who has directed his country
towards a considerable compression of those rights, which the Italian
state and the European Union have always been bearers of. To
give a hearing to Erdogan contradicts all the values on which the
Italian Republic and Europe are founded, and this is a serious fact that
denounces the need for coordination of the international policy
guidelines, which must necessarily come from Brussels. On
the other hand, one can not hope that this visit will change the
direction taken by Erdogan, who, on the contrary, uses Italy for its
purposes of international visibility, making Rome a bad figure.
La visita de Erdogan a Italia
El
presidente turco Erdogan hace una visita al Vaticano después de
cincuenta y nueve años de ausencia, el viaje continúa con la reunión con
el presidente de la República Italiana y el jefe de gobierno. Sobre
la necesidad real de recibir un jefe de Estado que haya transformado a
su país en una especie de dictadura, basada en el culto a su
personalidad, a través de la negación de cualquier disidencia y la
reducción de derechos para la población turca, existen grandes dudas de
más partes. Si
para la visita al Vaticano uno puede tener explicaciones plausibles,
para la recepción de las instituciones italianas no veo razones
razonables para permitir a Erdogan una visibilidad internacional. Una
petición explícita de Erdogan es la causa de la visita al Vaticano,
donde la intención turca es hablar principalmente sobre la cuestión de
la capital israelí, Jerusalén, después de que Estados Unidos haya
expresado su deseo de mover su embajada. La
posición de la Santa Sede es clara en este sentido, y la esperanza del
apoyo de Turquía en este tema, que también puede ocurrir, ciertamente no
compensará los agravios que el Papa hará en privado por la situación
interna del país y por la represión kurda. Por
supuesto, el Vaticano utilizará la reunión para tener la más alta
seguridad sobre la seguridad de los cristianos turcos y esto hace que
sea más comprensible que el Papa no haya rechazado la reunión. Pero para Italia no parece haber motivaciones similares a las económicas. Roma
siempre ha apoyado, eventualmente negado por los hechos, la candidatura
turca para entrar en Europa, incluso cuando, por ejemplo, París se
opuso. La
actitud italiana no parecía suficientemente determinada contra un líder
político que transformó su país de un laico a un confesionario, con
todas las implicaciones que implica el querer hacer que el factor
religioso islámico predomine en una sociedad civil y política. Roma
continuó una especie de línea suave incluso después de la represión que
siguió al golpe, cuya verdadera naturaleza nunca se entendió,
limitándose a las condenas formales y también contra la represión hecha
contra los kurdos, no se sintieron agravios particulares . Parece
significativo que Erdogan sea la primera visita al exterior después de
los bombardeos contra las milicias kurdas presentes en el territorio
sirio, que también causaron varias víctimas entre los civiles. Esta
lista dice que habría suficiente para aislar un personaje muy peligroso
para la estabilidad mundial, cuya ambición amenaza con crear una
dictadura modelada en el modelo fascista en las fronteras de Europa. En
su política extrema, Erdogan siempre necesita reconocimiento
internacional, tanto para su lado interno como para el extranjero, y el
hecho de que sea recibido después de violar la ley internacional podría
convertirse en un hecho que Turquía podrá explotar para su propio
beneficio. El
gobierno italiano seguramente habrá pensado cómo aumentar el gran
intercambio económico entre los dos países, que alcanza casi los
dieciocho mil millones de dólares, pero en un marco más general, el
relacionado con la política internacional, incluso dentro de la dinámica
europea, es imposible que esta visita no se perciba como una ventaja otorgada al presidente turco. Probablemente
en esta situación habría sido más deseable tener una actitud más
desapegada con un jefe de Estado que ha dirigido a su país hacia una
considerable compresión de esos derechos, que el Estado italiano y la
Unión Europea siempre han sido portadores. Dar
una audiencia a Erdogan contradice todos los valores en los que se
fundamenta la República Italiana y Europa, y este es un hecho grave que
denuncia la necesidad de coordinar las directrices de política
internacional, que necesariamente deben provenir de Bruselas. Por
otro lado, no se puede esperar que esta visita cambie la dirección
tomada por Erdogan, que, por el contrario, utiliza a Italia para sus
propósitos de visibilidad internacional, convirtiendo a Roma en una mala
figura.
Erdogans Besuch in Italien
Der
türkische Präsident Erdogan stattet nach neunundfünfzig Jahren
Abwesenheit dem Vatikan einen Besuch ab. Die Reise geht weiter mit dem
Treffen mit dem Präsidenten der Italienischen Republik und dem
Regierungschef. Auf
die wirkliche Notwendigkeit, ein Staatsoberhaupt zu empfangen, das sein
Land in eine Art Diktatur verwandelt hat, die auf dem Kult seiner
Persönlichkeit beruht, durch die Ablehnung jeglicher
Meinungsverschiedenheiten und die Einschränkung der Rechte der
türkischen Bevölkerung, gibt es große Zweifel von mehr Teile. Wenn
man für den Besuch im Vatikan plausible Erklärungen haben kann, sehen
für die Rezeption der italienischen Institutionen keine vernünftigen
Gründe, Erdogan eine internationale Sichtbarkeit zu ermöglichen. Ein
ausdrückliches Ersuchen von Erdogan ist die Ursache des Besuchs im
Vatikan, wo die türkische Absicht hauptsächlich darin besteht, über die
Frage der israelischen Hauptstadt Jerusalem zu sprechen, nachdem die USA
ihre Bereitschaft erklärt haben, ihre Botschaft zu verlegen. Die
Position des Heiligen Stuhls ist in dieser Hinsicht klar, und die
Hoffnung auf türkische Unterstützung in dieser Frage, die auch auftreten
mag, wird sicherlich nicht die Missstände ausgleichen, die der Papst
privat für die innere Situation des Landes und für die kurdische
Unterdrückung machen wird. Natürlich
wird der Vatikan das Treffen nutzen, um die größte Sicherheit für die
Sicherheit türkischer Christen zu haben, und das macht es
verständlicher, dass der Papst das Treffen nicht ablehnte. Aber für Italien scheint es keine anderen Motivationen als wirtschaftliche zu geben. Rom
hat immer die türkische Kandidatur für die Einreise nach Europa
unterstützt und schließlich durch die Tatsachen bestritten, auch wenn
zum Beispiel Paris dagegen war. Die
italienische Haltung schien nicht genügend entschlossen gegen einen
politischen Führer zu sein, der sein Land von einem Laien in einen
Beichtstuhl verwandelte, mit allen Konsequenzen, die mit sich bringen,
den islamischen religiösen Faktor in einer bürgerlichen und politischen
Gesellschaft vorherrschen zu lassen. Rom
hat auch nach den Repressionen nach dem Staatsstreich, von denen die
wahre Natur nie verstanden wurde und sich auf formelle Verurteilungen
und auch gegen die Repression gegen die Kurden beschränkte, eine gewisse
sanfte Linie beibehalten . Es
scheint bedeutsam, dass Erdogan der erste Auslandsaufenthalt nach den
Bombenanschlägen auf die kurdischen Milizen auf dem syrischen
Territorium ist, die auch mehrere Opfer unter den Zivilisten gebracht
haben. Diese
Liste besagt, dass es genug geben würde, um einen sehr gefährlichen
Charakter für die Stabilität der Welt zu isolieren, dessen Ehrgeiz eine
Diktatur zu schaffen scheint, die dem faschistischen Modell an den
Grenzen Europas nachempfunden ist. In
seiner extremen Politik braucht Erdogan immer internationale
Anerkennung, sowohl für seine innere als auch für seine ausländische
Seite, und die Tatsache, dass er nach dem Bruch des Völkerrechts
empfangen wird, könnte zu einer Tatsache werden, die die Türkei für sich
nutzen kann. Die
italienische Regierung wird sicherlich darüber nachgedacht haben, wie
der große wirtschaftliche Austausch zwischen den beiden Ländern, der
fast achtzehn Milliarden Dollar erreicht, erhöht werden kann, aber in
einem allgemeineren Rahmen, der die internationale Politik betrifft,
sogar innerhalb der europäischen Dynamik, Es ist unmöglich, dass dieser Besuch nicht als Vorteil für den türkischen Präsidenten wahrgenommen wird. Wahrscheinlich
wäre es in dieser Situation wünschenswerter gewesen, eine
distanziertere Haltung gegenüber einem Staatschef zu haben, der sein
Land zu einer erheblichen Verdichtung dieser Rechte geführt hat, die der
italienische Staat und die Europäische Union seit jeher tragen. Eine
Anhörung Erdogans widerspricht allen Werten, auf denen die Italienische
Republik und Europa beruhen, und dies ist eine ernste Tatsache, die die
Notwendigkeit einer Koordinierung der internationalen politischen
Leitlinien, die notwendigerweise aus Brüssel kommen müssen, verurteilt. Auf
der anderen Seite kann man nicht hoffen, dass dieser Besuch die
Richtung von Erdogan verändern wird, der im Gegenteil Italien für seine
Zwecke der internationalen Sichtbarkeit nutzt, was Rom zu einer
schlechten Figur macht.
Iscriviti a:
Post (Atom)