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giovedì 14 febbraio 2019

هل ستكون روسيا قادرة على ضم بيلاروسيا؟

ويمكن التغلب على الاتحاد بين روسيا وبيلاروسيا ، وهو كيان فوق وطني موجود منذ عام 1996 ، مع ضم مينسك في موسكو. تختلف الدلائل التي تؤدي إلى إكمال هذا السيناريو وتؤطر ، في المقام الأول ، في حالة الركود في البلد البيلاروسي ، الذي يحتاج بشدة إلى المواد الخام الروسية ويواجه صعوبة في الدفع. بالنسبة لبوتين ، ستكون هذه فرصة لها العديد من المزايا. الأول هو الجيوسياسي: إن الكرملين يخشى على بيلاروسيا ، وهو مصير مماثل للكرواتية الأوكرانية ، حيث أصبح النفوذ الأمريكي غالياً إلى درجة كبيرة بحيث أنه يبعد كييف عن المنطقة الروسية. ما لإعادة مساحة نفوذ الاتحاد السوفياتي السابق هي خطة برنامج الرئيس الروسي، الذي طالما اعتبرت ضرورية لنفوذ من أراضي الإمبراطورية الشيوعية كشرط أساسي لاستعادة في موسكو كقوة عظمى فقدت مع انهيار النظام السوفياتي. على الرغم من كونها دولة صغيرة ، بيلاروسيا ، لها أهمية كبيرة بالنسبة لبوتين ، لأنها حدود مع بولندا ، وبالتالي مع الاتحاد الأوروبي ، مع اثنين من دول البلطيق ومع الجزء الشمالي من أوكرانيا. إذا أصبحت الأراضي البيلاروسية عضوًا كامل العضوية في الدولة الروسية ، يمكن لموسكو ممارسة ضغط مختلف تمامًا على عدد من الأطراف الدولية التي تعتبرها سلبية. أولا ، يمكن أن يهدد استقرار دول البلطيق وبالتالي تحالف الأطلسي مباشرة والولايات المتحدة بشكل غير مباشر. تهديد مزدوج لبولندا ، وهو مؤيد أمريكي كبير لترامب وعضو في الاتحاد الأوروبي ، في حين أن أوكرانيا قد تتعرض للتهديد ليس فقط من الجهة الشرقية ، ولكن أيضا من جانب الجناح الشمالي. ينبغي أن نتذكر أن التخلي عن الولايات المتحدة مؤخرا من معاهدة الأسلحة النووية قد فتح سيناريو حيث إعادة التسلح النووي هو الاحتمال الذي يمكن توقعه والتحقق منه بشكل أفضل. ولا يجب أن ننسى نظام العقوبات الذي يخضع له البلد الروسي ، والذي يمكن أن يتحول إلى استياء يهدد الدول الغربية عمليًا على حدودها. إن ضم بيلاروسيا سيسمح للكرملين بأن يكون لديه نوع من المنصة العسكرية التي يمكن من خلالها تنفيذ التدريبات ، أو إبقاء الوحدات المسلحة ، أو ما هو أسوأ ، قواعد الصواريخ قريبة جدا من الدول الغربية. ما يجب أن يحدث هو لتحقيق التوازن في تكرار للإرهاب في سياق العولمة، حيث النزعات الشعبوية بعض بلدان أوروبا الشرقية يمكن أن تمثل متغير السياسة إلى أن تفسر على أنها عنصر جديد في الثنائية الإقليمية بين الولايات المتحدة وروسيا. وهناك أيضا موضوع الاتحاد الأوروبي، والتي يمكن أن تلعب دور الوسيط، وخاصة في مصالحهم الخاصة، ولكن بروكسل باتخاذ جميع الأدوات اللازمة، مثل اتجاه فريدة من نوعها في السياسة الخارجية وقوتها فوق وطنية الخاصة العسكرية. حتى انه لن تهمل تم وضع علامة الموقف الصيني دائما عدم التدخل في السياسة الخارجية، والتي يمكن أن تختلف تبعا الاقتصادية وكذلك الفرص الاستراتيجية لحظة. السيناريو الدولي، ويمكن بعد ذلك زعزعة خطيرة إذا كانت موسكو لبسط سيادتها على روسيا البيضاء، ولكن أيضا من وجهة نظر من الهيكل الداخلي للقوة روسيا، يمكن ضم مينسك تغيير قواعد المعمول بها، لصالح بوتين للحفاظ على من دوره الحالي كرئيس روسي ، الذي ، مع القواعد المعمول بها في الدستور الروسي ، لن تكون قابلة للتجديد عند انتهاء 18 مارس 2024. يمكن أن يتغلب الضم على روسيا الحالية ويحدد ولادة موضوع سيادي جديد بقواعد دستورية جديدة أيضا فيما يتعلق مدة رئيس الدولة. بالنسبة لبوتين ، فإن ذلك سيكون فرصة لإطالة أمد قوته بطريقة قانونية ، دون الإخلال بالقواعد المعمول بها ، ولكن خلق قواعد جديدة. إذا المناسبة ينبغي أن تنشأ هذه يبدو من المرجح جدا أن بوتين انتهز الفرصة، ويبدو أن الكثير من العناصر ليكون في صالحه، في حين أن المجتمع الدولي لا يمكن أن يترافع أن أية نتائج متضاربة مع القانون الدولي، والمعاناة مرة أخرى على مبادرة من رئيس الكرملين.

mercoledì 13 febbraio 2019

Le responsabilità dell'affermazione del populismo in Europa

L’intervento al parlamento europeo di Strasburgo del premier italiano ha evidenziato tutta la distanza che l’esecutivo di Roma ha prodotto con le isituzioni dell’Unione ed i maggiori paesi europei. Sebbene ci siano dei motivi reali, che stanno alla base di questo atteggiamento: la percezione che l’Unione sia espressione delle élite finanziarie, la distanza dal popolo europeo delle decisioni del parlamento, l’eccessivo potere decisionale della Germania, sopratutto in materia di imposizione delle regole fiscali, i metodi adottati dal governo italiano per combattere questo stato di cose si sono rivelati inadatti e sbagliati. L’Italia si è allontanata dai membri che hanno fondato la Comunità europea, di cui fa parte, per avvicinarsi ai paesi euroscettici dell’Europa orientale, che usano l’Unione soltanto per motivi di convenienza e che, alla prova dei fatti, si sono dimostrati alleati non affidabili per Roma, non offrendo alcun aiuto all’Italia sulla questione dei migranti. Se dal punto di vista istituzionale la tattica è sbagliata, l’atteggiamento dei partiti al governo appare ancora peggiore, perchè è contraddistinto da un misto di posizioni estreme e di incompetenza, che squalificano l’Italia, come soggetto internazionale. Occorre riconoscere che il punto di partenza per le critiche all’Europa si basa su aspetti reali ed incontestabili, come l’abbandono del paese italiano sulla questione dei migranti, che è accompagnato da una massiccia dose di ipocrisia nella gestione del fenomeno, così come la continua applicazione di rigide norme sul pareggio di bilancio ha prodotto un notevole peggioramento dei ceti medi e popolari, ragioni che hanno causato la crescita dei movimenti populisti ed anti europeisti. L’anomalia italiana è che a Roma si è insediato il primo governo di quel tipo in uno dei paesi maggiormente importanti dell’Unione, cosa ben diversa dai casi polacco ed ungherese. Tuttavia le istituzioni di Bruxelles non hanno adottato un comportamento conciliante che potesse comprimere il pericolo ma hanno favorito l’acuirsi dello scontro. L’impressione è che gli eurocrati hanno scelto di attaccare frontalmente il governo italiano per scongiurare il ripetersi di casi analoghi in altri paesi. Se questa lettura è giusta, occorre però considerare l’avversione inglese all’Unione, che ne ha causato il distacco, i fenomeni di protesta anche violenta, che vanno avanti da tempo in Francia, la profonda insoddisfazione del popolo tedesco, anche in ragione di una previsione di un calo significativo della crescita economica, la crescita dei movimenti populisti ed anti europei anche nei paesi scandinavi, dove la qualità della vita è sempre stata più elevata. Le praticamente imminenti elezioni europee rischiano di sanzionare le politiche comunitarie degli ultimi anni, producendo una divisione a cui sarà difficile porre rimedio. Se le istituzioni europee continuano ad avere un atteggiamento di superiorità, in certi casi anche giustificato, verso questi fenomeni politici, i partiti tradizionali, sia della destra liberale, sia della sinistra,  appaiono poco capaci di fornire soluzioni alternative a questo scontro permanente con le forze populiste. D'altro canto è difficile non addebitare delle responsabilità a chi ha sostenuto le scelte di politica, sopratutto economica, dell’Unione e non ha saputo agire in maniera trasversale tra gli stati per consentire la necessaria autonomia dell’Europa, in grado da farla diventare, finalmente, un soggetto indipendente, con proprie strutture, per contrastare gli USA di Trump, l’invadenza russa e instaurare un rapporto paritario con la Cina. Queste condizioni sono tutte indispensabili per permettere una lotta alla diseguaglianza economica, che il primo problema da risolvere all’interno dell’Unione, anche attraverso una politica estera in grado di imporre il punto di vista europeo ed attraverso questo attrarre investimenti necessari alla gestione delle emergenze che devono essere trattate in maniera organica e non separata, secondo gli interessi dei singoli stati. L’Italia subisce un governo sciatto ed incapace,  non soltanto per colpa dei suoi esecutivi precedenti, ma anche per una politica europea contraria all’interesse di cittadini ed imprese; questo problema ora è a Roma, ma non è escluso che in futuro interesserà Parigi o Berlino e se ciò dovesse verificarsi la regressione dell’Europa sarebbe inevitabile e le responsabilità ben precise.

The responsibilities of the affirmation of populism in Europe

The speech by the Italian premier to the European Parliament in Strasbourg highlighted the distance that the Rome executive produced with the institutions of the Union and the major European countries. Although there are real reasons behind this attitude: the perception that the Union is an expression of the financial elites, the distance from the European people of parliamentary decisions, the excessive decision-making power of Germany, especially in the area of ​​taxation of the tax rules, the methods adopted by the Italian government to combat this state of affairs have proved to be unsuitable and wrong. Italy has moved away from the members who founded the European Community, to which it belongs, in order to get closer to the Eurosceptic countries of Eastern Europe, which use the Union only for reasons of convenience and which, to prove the facts, have proved unreliable allies for Rome, offering no help to Italy on the issue of migrants. If from an institutional point of view tactics are wrong, the attitude of the parties to the government seems even worse, because it is characterized by a mixture of extreme positions and incompetence, which disqualify Italy, as an international subject. It should be recognized that the starting point for criticism of Europe is based on real and indisputable aspects, such as the abandonment of the Italian country on the issue of migrants, which is accompanied by a massive dose of hypocrisy in the management of the phenomenon, as well as the continued application of strict rules on budget balance has produced a significant worsening of the middle and popular classes, reasons that have caused the growth of populist and anti-Europeanist movements. The Italian anomaly is that in Rome the first government of that type took office in one of the most important countries of the Union, something very different from the Polish and Hungarian cases. However, the institutions of Brussels did not adopt a conciliatory behavior that could compress the danger but fostered the escalation of the clash. The impression is that the eurocrats have chosen to attack the Italian government frontally to prevent the recurrence of similar cases in other countries. If this reading is right, it is necessary to consider the English aversion to the Union, which caused its detachment, the phenomena of violent protest, which have been going on for some time in France, the deep dissatisfaction of the German people, also because of a forecast of a significant drop in economic growth, the growth of populist and anti European movements even in the Scandinavian countries, where the quality of life has always been higher. The almost imminent European elections are likely to sanction Community policies in recent years, producing a division that will be difficult to remedy. If the European institutions continue to have an attitude of superiority, in some cases even justified, towards these political phenomena, the traditional parties, both of the liberal right and of the left, seem little able to provide alternative solutions to this permanent confrontation with the forces populist. On the other hand it is difficult not to charge the responsibility of those who supported the policy choices, especially economic, of the Union and did not know how to act transversely between the states to allow the necessary autonomy of Europe, able to make it become , finally, an independent subject, with its own structures, to oppose the US of Trump, Russian intrusiveness and establish an equal relationship with China. These conditions are all indispensable to allow a fight against economic inequality, which is the first problem to be solved within the Union, including through a foreign policy capable of imposing the European point of view and through this attracting the investments necessary for the management of emergencies. which must be treated in an organic and not separate manner, according to the interests of the individual states. Italy suffers a sloppy and incapable government, not only because of its previous executives, but also for a European policy contrary to the interests of citizens and businesses; this problem is now in Rome, but it is not excluded that in the future it will affect Paris or Berlin and if this were to happen the regression of Europe would be inevitable and the responsibilities very precise.

Las responsabilidades de la afirmación del populismo en Europa.

El discurso del primer ministro italiano ante el Parlamento Europeo en Estrasburgo destacó la distancia que el ejecutivo de Roma produjo con las instituciones de la Unión y los principales países europeos. Aunque hay razones reales detrás de esta actitud: la percepción de que la Unión es una expresión de las élites financieras, la distancia con el pueblo europeo de las decisiones parlamentarias, el poder de decisión excesivo de Alemania, especialmente en el área de impuestos. De las normas fiscales, los métodos adoptados por el gobierno italiano para combatir este estado de cosas han demostrado ser inadecuados e incorrectos. Italia se ha alejado de los miembros que fundaron la Comunidad Europea, a la que pertenece, para acercarse a los países euroescépticos de Europa del Este, que utilizan la Unión solo por razones de conveniencia y que, para demostrar los hechos, han Aliados probados no son confiables para Roma, que no ofrecen ayuda a Italia en el tema de los migrantes. Si, desde un punto de vista institucional, las tácticas son erróneas, la actitud de las partes hacia el gobierno parece aún peor, porque se caracteriza por una mezcla de posiciones extremas e incompetencia, que descalifica a Italia, como un sujeto internacional. Debe reconocerse que el punto de partida de la crítica de Europa se basa en aspectos reales e indiscutibles, como el abandono del país italiano sobre la cuestión de los migrantes, que se acompaña de una dosis masiva de hipocresía en la gestión del fenómeno, así como La aplicación continua de reglas estrictas sobre el equilibrio presupuestario ha producido un empeoramiento significativo de las clases medias y populares, razones que han provocado el crecimiento de los movimientos populistas y antieuropeistas. La anomalía italiana es que en Roma el primer gobierno de ese tipo asumió el cargo en uno de los países más importantes de la Unión, algo muy diferente de los casos polaco y húngaro. Sin embargo, las instituciones de Bruselas no adoptaron un comportamiento conciliatorio que pudiera comprimir el peligro, sino que fomentó la escalada del choque. La impresión es que los eurócratas han optado por atacar frontalmente al gobierno italiano para evitar la repetición de casos similares en otros países. Si esta lectura es correcta, es necesario considerar la aversión inglesa a la Unión, que causó su desapego, los fenómenos de protesta violenta, que han estado ocurriendo durante algún tiempo en Francia, la profunda insatisfacción del pueblo alemán, también debido a un pronóstico de una caída significativa en el crecimiento económico, el crecimiento de los movimientos populistas y antieuropeos incluso en los países escandinavos, donde la calidad de vida siempre ha sido mayor. Es probable que las elecciones europeas casi inminentes sancionen las políticas comunitarias en los últimos años, produciendo una división que será difícil de remediar. Si las instituciones europeas continúan teniendo una actitud de superioridad, en algunos casos incluso justificada, hacia estos fenómenos políticos, los partidos tradicionales, tanto de la derecha liberal como de la izquierda, parecen poco capaces de proporcionar soluciones alternativas a esta confrontación permanente con las fuerzas. populista. Por otra parte, es difícil no cobrar la responsabilidad de aquellos que apoyaron las opciones políticas, especialmente económicas, de la Unión y que no sabían cómo actuar transversalmente entre los estados para permitir la necesaria autonomía de Europa, capaces de hacerla posible. Finalmente, un sujeto independiente, con sus propias estructuras, para oponerse a los EE. UU. de Trump, la intrusión rusa y establecer una relación igual con China. Todas estas condiciones son indispensables para permitir una lucha contra la desigualdad económica, que es el primer problema que se resuelve dentro de la Unión, incluso a través de una política exterior capaz de imponer el punto de vista europeo y de atraer las inversiones necesarias para la gestión de emergencias. Los cuales deben ser tratados de manera orgánica y no separada, de acuerdo con los intereses de los estados individuales. Italia sufre un gobierno descuidado e incapaz, no solo por sus ejecutivos anteriores, sino también por una política europea contraria a los intereses de los ciudadanos y las empresas; Este problema está ahora en Roma, pero no se excluye que en el futuro afectará a París o Berlín, y si esto ocurriera, la regresión de Europa sería inevitable y las responsabilidades muy precisas.

Die Verantwortlichkeiten der Bekräftigung des Populismus in Europa

In der Rede des italienischen Ministerpräsidenten vor dem Europäischen Parlament in Straßburg wurde die Distanz hervorgehoben, die die Exekutive von Rom zu den Institutionen der Union und den wichtigsten europäischen Ländern gebracht hat. Zwar gibt es echte Gründe für diese Haltung: Die Wahrnehmung, dass die Union ein Ausdruck der Finanzeliten ist, die Distanz der europäischen Bürger zu parlamentarischen Entscheidungen, die exzessive Entscheidungsgewalt Deutschlands, insbesondere im Bereich der Steuern Von den Steuervorschriften haben sich die von der italienischen Regierung zur Bekämpfung dieses Zustands angewandten Methoden als ungeeignet und falsch erwiesen. Italien hat sich von den Mitgliedern, die die Europäische Gemeinschaft gründeten, entfernt, zu der es gehört, um den euroskeptischen Ländern Osteuropas näher zu kommen, die die Union nur aus Bequemlichkeitsgründen nutzen und die, um die Tatsachen zu beweisen, haben erwies sich als unzuverlässige Verbündete Roms und bot Italien keine Hilfe bei der Frage der Migranten. Wenn die Taktik aus institutioneller Sicht falsch ist, scheint die Haltung der Regierungsparteien noch schlimmer zu sein, da sie durch eine Mischung aus extremen Positionen und Inkompetenz gekennzeichnet ist, die Italien als internationales Subjekt disqualifiziert. Es sollte anerkannt werden, dass der Ausgangspunkt für eine Kritik an Europa auf realen und unbestreitbaren Aspekten beruht, wie zum Beispiel die Aufgabe des italienischen Landes in Bezug auf die Frage der Migranten, die von einer massiven Heuchelei bei der Bewältigung des Phänomens begleitet wird Die fortgesetzte Anwendung strenger Regeln für den Haushaltssaldo hat zu einer erheblichen Verschlechterung der mittleren und populären Klassen geführt. Gründe dafür sind das Wachstum populistischer und antieuropäischer Bewegungen. Die italienische Anomalie ist, dass in Rom die erste Regierung dieser Art in einem der wichtigsten Länder der Union ihr Amt angetreten hat, etwas völlig anderes als in Polen und Ungarn. Die Brüsseler Institutionen haben jedoch kein versöhnliches Verhalten angenommen, das die Gefahr verringern könnte, sondern die Eskalation des Zusammenstoßes begünstigt. Der Eindruck ist, dass die Eurokraten beschlossen haben, die italienische Regierung frontal anzugreifen, um die Wiederholung ähnlicher Fälle in anderen Ländern zu verhindern. Wenn diese Lesung richtig ist, muss die englische Abneigung gegen die Union, die ihre Loslösung verursacht hat, die gewalttätigen Proteste, die seit einiger Zeit in Frankreich andauern, die tiefe Unzufriedenheit des deutschen Volkes, auch wegen der Betrachtung, in Betracht gezogen werden eine prognose eines deutlichen rückgangs des Wirtschaftswachstums, des Wachstums populistischer und anti-europäischer Bewegungen selbst in den skandinavischen Ländern, in denen die Lebensqualität immer höher war. Die fast unmittelbar bevorstehenden Europawahlen dürften die Gemeinschaftspolitiken in den letzten Jahren sanktionieren und zu einer Spaltung führen, die schwer zu beseitigen ist. Wenn die europäischen Institutionen diesen politischen Phänomenen in einigen Fällen sogar gerechtfertigt gegenüberstehen, scheinen die traditionellen Parteien sowohl der liberalen Rechten als auch der Linken kaum in der Lage zu sein, alternative Lösungen für diese permanente Auseinandersetzung mit den Streitkräften zu finden populistisch. Andererseits ist es schwierig, die Verantwortung derjenigen nicht zu übernehmen, die die politischen Entscheidungen der Union unterstützt haben, insbesondere die wirtschaftlichen, und nicht wussten, wie sie quer zwischen den Staaten zu handeln haben, um die notwendige Autonomie Europas zu ermöglichen, die in der Lage ist, dies zu werden schließlich ein unabhängiges Subjekt mit eigenen Strukturen, um sich gegen die USA von Trump und die russische Eingebung zu wehren und ein gleichberechtigtes Verhältnis zu China herzustellen. Alle diese Bedingungen sind unabdingbar, um die Bekämpfung der wirtschaftlichen Ungleichheit zu ermöglichen. Dies ist das erste Problem, das in der Union gelöst werden muss, unter anderem durch eine Außenpolitik, die den europäischen Standpunkt durchsetzen kann, und dadurch die für die Bewältigung von Notfällen erforderlichen Investitionen anzieht. die organisch und nicht getrennt behandelt werden muss, je nach den Interessen der einzelnen Staaten. Italien leidet unter einer schlampigen und unfähigen Regierung, nicht nur wegen seiner früheren Führungskräfte, sondern auch wegen einer europäischen Politik, die den Interessen der Bürger und Unternehmen zuwiderläuft. Dieses Problem ist jetzt in Rom, aber es ist nicht ausgeschlossen, dass es in Zukunft Paris oder Berlin betrifft. Wenn dies passieren würde, wäre die Rückbildung Europas unvermeidlich und die Verantwortlichkeiten sehr genau.

Les responsabilités de l'affirmation du populisme en Europe

Le discours prononcé par le Premier ministre italien devant le Parlement européen à Strasbourg a mis en lumière la distance que l'exécutif de Rome avait creusé avec les institutions de l'Union et les principaux pays européens. Bien que cette attitude ait de véritables raisons: la perception que l’Union est une expression des élites financières, la distance qui sépare les citoyens européens des décisions parlementaires, le pouvoir de décision excessif de l’Allemagne, en particulier dans le domaine de la fiscalité. En ce qui concerne les règles fiscales, les méthodes adoptées par le gouvernement italien pour lutter contre cet état de fait se sont révélées inappropriées et erronées. L'Italie s'est éloignée des membres qui ont fondé la Communauté européenne à laquelle elle appartient, afin de se rapprocher des pays eurosceptiques de l'Europe de l'Est, qui n'utilisent l'Union que pour des raisons de commodité et qui, pour prouver les faits, ont: alliés peu fiables pour Rome, n'offrant aucune aide à l'Italie sur la question des migrants. Si, d’un point de vue institutionnel, la tactique est fausse, l’attitude des parties au gouvernement semble encore pire, car elle se caractérise par un mélange de positions extrêmes et d’incompétence, qui disqualifie l’Italie en tant que sujet international. Il convient de reconnaître que le point de départ de la critique de l’Europe repose sur des aspects réels et incontestables, tels que l’abandon du pays italien sur la question des migrants, accompagné d’une dose massive d’hypocrisie dans la gestion du phénomène, ainsi la poursuite de l'application de règles strictes en matière de solde budgétaire a entraîné une détérioration significative des classes moyennes et populaires, raisons qui ont entraîné la croissance des mouvements populistes et anti-européanistes. L’anomalie italienne est qu’à Rome le premier gouvernement de ce type a pris ses fonctions dans l’un des pays les plus importants de l’Union, ce qui est très différent des cas polonais et hongrois. Cependant, les institutions bruxelloises n’ont pas adopté un comportement conciliant pouvant atténuer le danger, mais ont favorisé l’escalade du conflit. L'impression est que les eurocrates ont choisi d'attaquer frontalement le gouvernement italien pour empêcher la répétition de cas similaires dans d'autres pays. Si cette lecture est correcte, il faut tenir compte de l'aversion des Anglais pour l'Union, qui a provoqué son détachement, des phénomènes de protestation violente qui sévissent depuis un certain temps en France, du profond mécontentement du peuple allemand, également à cause de une prévision d'une chute importante de la croissance économique, de la croissance de mouvements populistes et anti-européens, même dans les pays scandinaves, où la qualité de la vie a toujours été meilleure. Les élections européennes presque imminentes sont susceptibles de sanctionner les politiques communautaires de ces dernières années, créant une division à laquelle il sera difficile de remédier. Si les institutions européennes continuent d'avoir une attitude de supériorité, parfois même justifiée, à l'égard de ces phénomènes politiques, les partis traditionnels, tant de la droite libérale que de la gauche, semblent peu en mesure de proposer des solutions alternatives à cette confrontation permanente avec les forces. populiste. D'autre part, il est difficile de ne pas imputer la responsabilité de ceux qui ont soutenu les choix politiques, notamment économiques, de l'Union et qui n'ont pas su agir de manière transversale entre les États pour permettre l'autonomie nécessaire de l'Europe, capable de la rendre enfin, un sujet indépendant, avec ses propres structures, pour s'opposer aux Etats-Unis de Trump, à l'intrusion de la Russie et à établir des relations d'égalité avec la Chine. Ces conditions sont toutes indispensables pour permettre de lutter contre l’inégalité économique, premier problème à résoudre au sein de l’Union, y compris par une politique étrangère capable d’imposer le point de vue européen et par attirer ainsi les investissements nécessaires à la gestion des urgences. qui doit être traité de manière organique et non de manière séparée, en fonction des intérêts de chaque État. L'Italie est aux prises avec un gouvernement bâclé et incapable, non seulement à cause de ses précédents dirigeants, mais aussi pour une politique européenne contraire aux intérêts des citoyens et des entreprises; ce problème est maintenant à Rome, mais il n’est pas exclu qu’à l’avenir cela affectera Paris ou Berlin et que si cela se produisait, la régression de l’Europe serait inévitable et les responsabilités très précises.

As responsabilidades da afirmação do populismo na Europa

O discurso do primeiro-ministro italiano ao Parlamento Europeu em Estrasburgo destacou a distância que o executivo de Roma produziu com as instituições da União e os principais países europeus. Embora existam verdadeiras razões por detrás desta atitude: a percepção de que a União é uma expressão das elites financeiras, a distância do povo europeu das decisões parlamentares, o excesso de poder de decisão da Alemanha, especialmente na área da tributação das regras fiscais, os métodos adotados pelo governo italiano para combater este estado de coisas provaram ser inadequados e errados. A Itália afastou-se dos membros fundadores da Comunidade Europeia, à qual pertence, a fim de se aproximar dos países eurocéticos da Europa Oriental, que utilizam a União apenas por razões de conveniência e que, para provar os factos, Aliados comprovadamente não confiáveis ​​para Roma, não oferecendo ajuda à Itália sobre a questão dos migrantes. Se do ponto de vista institucional a tática é errado, a atitude dos partidos no governo é ainda pior, porque é caracterizada por uma mistura de posições extremas e incompetência, que desqualificam Itália, como um assunto internacional. É preciso reconhecer que o ponto de partida para a crítica da Europa está baseada em aspectos reais e incontestáveis, como o abandono do país italiano sobre a questão dos migrantes, que é acompanhado por uma dose maciça de hipocrisia na gestão do fenómeno, bem como A continuação da aplicação de regras estritas sobre o equilíbrio orçamental produziu um agravamento significativo das classes média e popular, razões que provocaram o crescimento de movimentos populistas e anti-europeístas. A anomalia italiana é que em Roma o primeiro governo desse tipo tomou posse em um dos países mais importantes da União, algo muito diferente dos casos poloneses e húngaros. No entanto, as instituições de Bruxelas não adotaram um comportamento conciliatório que pudesse reduzir o perigo, mas estimulou a escalada do confronto. A impressão é que os eurocratas optaram por atacar frontalmente o governo italiano para evitar a recorrência de casos semelhantes em outros países. Se esta leitura está correta, o destacamento, o protesto também fenômenos violentos que acontecem por algum tempo na França, a profunda insatisfação do povo alemão, no entanto, necessário considerar a aversão Inglês União, o que causou até mesmo na proporção de uma previsão de uma queda significativa no crescimento econômico, o crescimento de movimentos populistas e anti-europeus, mesmo nos países escandinavos, onde a qualidade de vida sempre foi maior. As eleições europeias quase iminentes irão provavelmente sancionar as políticas comunitárias nos últimos anos, produzindo uma divisão que será difícil de resolver. Se as instituições europeias continuam a ter uma atitude de superioridade, em alguns casos justificados, a estes fenómenos políticos, os partidos tradicionais, tanto direita liberal ou de esquerda, parecem pouco capazes de fornecer soluções alternativas para esse confronto permanente com as forças populista. Por outro lado, é difícil não ser acusado de responsabilidade para aqueles que apoiaram as escolhas políticas, econômicas, da União e tem sido especialmente capaz de agir em um cruzamento entre os estados para permitir a necessária autonomia da Europa, capaz de torná-lo finalmente, um sujeito independente, com suas próprias estruturas, para se opor aos EUA de Trump, intrusividade russa e estabelecer um relacionamento igualitário com a China. Estas condições são essenciais para permitir que a luta contra a desigualdade econômica, o primeiro problema a ser resolvido no seio da UE, nomeadamente através de uma política externa capaz de impor o ponto de vista europeu e através deste para atrair investimentos necessários para a gestão de emergências que devem ser tratados de maneira orgânica e não separada, de acordo com os interesses dos estados individuais. A Itália sofre com um governo desleixado e incapaz, não apenas por causa de seus executivos anteriores, mas também por uma política européia contrária aos interesses dos cidadãos e das empresas; Este problema está agora em Roma, mas não está excluído que no futuro isso afetará Paris ou Berlim e, se isso acontecesse, a regressão da Europa seria inevitável e as responsabilidades muito precisas.