Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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giovedì 31 dicembre 2020
歐盟與中國達成重新平衡貿易關係的協議
欧州連合と中国は貿易関係のリバランスについて合意に達する
توصل الاتحاد الأوروبي والصين إلى اتفاق لإعادة التوازن في العلاقات التجارية
mercoledì 30 dicembre 2020
Le questioni irrisolte di Londra dopo l'uscita dall'Europa
L’accordo raggiunto in extremis, tra Unione Europea e Regno Unito, aldilà delle dichiarazioni opportuniste del premier britannico, che ha sottolineato come il legame tra le due parti resterà comunque dal punto di vista emotivo, storico, culturale e strategico, segna la fine del travagliato processo di uscita di Londra dal progetto dell’Europa unita e rappresenta un fallimento per entrambe le parti, che solo il tempo dirà quali saranno gli effetti reali ed i relativi vantaggi e svantaggi. Le dichiarazioni trionfalistiche che provengono da Londra hanno soltanto un fondamento politico, naturalmente funzionale alla Brexit, grazie alla ripresa della piena sovranità di Londra, che senza i vantaggi, spesso ingiustificati, accordati da Bruxelles, avrà problemi di diversa natura sul piano economico già nel breve periodo, ma che potranno acuirsi in maniera più grave nel medio e lungo periodo e non potranno essere risolti da accordi bilaterali di piccola entità, come il recente patto commerciale tra Londra ed Ankara. Nonostante l’approvazione del testo concordato con Bruxelles sia molto probabile, la grande parte di popolazione contraria all’uscita dall’Europa è rappresentata dalla spaccatura presente nei Laburisti, che, seppure ufficialmente favorevoli, devono scontrarsi con una forte opposizione interna, a causa dell’accordo considerato fortemente sfavorevole per gli operai, dal Partito Nazionale Scozzese, dove la questione dell’uscita dal Regno Unito è tornata di attualità proprio per l’abbandono dell’Unione, dal Partito Liberal democratico ed infine dal Partito Democratico unionista. I dissidi maggiori, quelli che potrebbero dare più problemi, riguardano la questione della pesca, che ha tenuto a lungo bloccate le trattative, dove è ritenuta ancora eccessiva la presenza dei pescherecci dell’Unione nelle acque inglesi, fattore che viene percepito come una ingerenza ancora troppo forte sulla sovranità britannica; inoltre è presente e molto sentito, il problema delle esportazioni dal Regno Unito, che costituiscono una materia molto discussa fin dal 1973, anno di entrata nella Comunità Economica Europea, se Bruxelles intenderà applicare le normative europee, potrebbero verificarsi situazioni di mancata congruità, che danneggerebbero decisamente l’attività di esportazione. Queste condizioni hanno favorito nel settore un senso di sfiducia nel governo, che è accusato di scarso impegno su questi temi e, sostanzialmente, di avere tradito tutto il comparto produttivo delle esportazioni per raggiungere più in fretta il risultato della Brexit. Il peso maggiore nell’economia inglese è rappresentato dal settore dei servizi finanziari, un terziario avanzato che è prosperato proprio grazie all’integrazione europea; attualmente la borsa inglese verrà considerata alla stregua delle principali borse estere, come New York o Singapore, senza più godere dei vantaggi garantiti dall’Europa: il concreto pericolo è che su questo stato di cose non ci sia la variazione auspicata da Londra e ciò ridurrebbe di molto il giro d’affari del comparto finanziario nazionale che avrebbe sicuramente pesanti ricadute sul prodotto interno lordo nazionale. Infine la questione scozzese è il vero pericolo, perché potrebbe favorire una dissoluzione del Regno Unito, proprio a partire dal territorio scozzese, che potrebbe generare un effetto a catena con implicazioni anche per il Galles e l’Irlanda del Nord. La permanenza di Edimburgo nel Regno Unito è stata determinata, seppure con poca differenza, proprio dalla garanzia della permanenza nell’Unione Europea, venuta meno questa condizione, un nuovo referendum avrebbe un risultato probabilmente differente; proprio per questo motivo da Londra rifiutano una nuova consultazione popolare sull’argomento, decisione rafforzata dai sondaggi che danno i favorevoli all’indipendenza il 60% dell’elettorato scozzese. Oltre alla tradizionale esigenza di autonomia, l’opinione pubblica scozzese è scontenta per il trattamento che i prodotti locali diretti in Europa, subiranno in conseguenza della devoluzione inglese. Con le elezioni del parlamento scozzese previste nel 2021 un risultato fortemente favorevole agli indipendentisti metterebbe il governo di Londra in grave difficoltà. Per quanto riguarda l’esame che il Parlamento europeo si è riservato dalla lettura delle circa duemila pagine del testo dell’accordo, che verranno esaminate a partire dai primi giorni di gennaio, sono presenti diverse incognite sull’approvazione a causa dei giudizi sfavorevoli sull’accordo dovuti alla sensazione delle troppe concessioni verso Londra, soprattutto da parte di Parigi. La possibilità di un “No deal” non è completamente scongiurata: da una parte e dall’altra, ma in prospettiva i problemi di Londra sembrano troppi per un percorso agevole, anche in caso di approvazione da entrambe le parti.
London's unresolved issues after leaving Europe
The agreement reached in extremis between the European Union and the United Kingdom, beyond the opportunist statements of the British premier, who underlined how the bond between the two parties will still remain from an emotional, historical, cultural and strategic point of view, marks the end of the London's troubled process of leaving the project of united Europe and represents a failure for both sides, which only time will tell what the real effects will be and the relative advantages and disadvantages. The triumphalist declarations coming from London have only a political foundation, naturally functional to Brexit, thanks to the resumption of full sovereignty in London, which without the often unjustified advantages granted by Brussels will have problems of a different nature on the economic level already in the short term. period, but which may become more serious in the medium and long term and cannot be resolved by small bilateral agreements, such as the recent trade pact between London and Ankara. Although the approval of the text agreed with Brussels is very probable, the large part of the population opposed to leaving Europe is represented by the split present in Labor, which, although officially in favor, must clash with strong internal opposition, due to the 'agreement considered highly unfavorable for the workers, by the Scottish National Party, where the issue of leaving the United Kingdom has returned to the fore precisely because of the abandonment of the Union, by the Liberal Democratic Party and finally by the Unionist Democratic Party. The major disagreements, those that could give more problems, concern the question of fishing, which has kept negotiations blocked for a long time, where the presence of Union fishing vessels in English waters is still considered excessive, a factor that is still perceived as an interference. too strong on British sovereignty; Furthermore, the problem of exports from the United Kingdom is present and very much felt, which have been a much discussed matter since 1973, the year of entry into the European Economic Community, if Brussels intends to apply European regulations, situations of lack of congruity could arise, which would damage definitely the export business. These conditions have fostered in the sector a sense of mistrust in the government, which is accused of lack of commitment on these issues and, essentially, of having betrayed the entire export production sector in order to achieve the result of Brexit more quickly. The greatest weight in the British economy is represented by the financial services sector, an advanced service sector that has prospered thanks to European integration; currently the British stock exchange will be considered in the same way as the main foreign stock exchanges, such as New York or Singapore, no longer enjoying the advantages guaranteed by Europe: the real danger is that on this state of affairs there will not be the change desired by London and this would reduce the turnover of the national financial sector is significantly, which would certainly have heavy repercussions on the national gross domestic product. Finally, the Scottish question is the real danger, because it could favor a dissolution of the United Kingdom, starting from the Scottish territory, which could generate a ripple effect with implications for Wales and Northern Ireland as well. The permanence of Edinburgh in the United Kingdom was determined, albeit with little difference, precisely by the guarantee of permanence in the European Union, once this condition is no longer valid, a new referendum would probably have a different result; for this very reason London refuses a new popular consultation on the subject, a decision reinforced by polls that give 60% of the Scottish electorate in favor of independence. In addition to the traditional need for autonomy, the Scottish public is dissatisfied with the treatment that local products directed to Europe will suffer as a result of the English devolution. With the Scottish parliamentary elections scheduled for 2021, a result strongly favorable to the separatists would put the London government in serious difficulty. As regards the examination that the European Parliament has reserved for itself from the reading of the approximately two thousand pages of the text of the agreement, which will be examined starting from the first days of January, there are several unknowns on the approval due to the unfavorable judgments on the agreement due to the feeling of too many concessions to London, especially from Paris. The possibility of a "No deal" is not completely averted: on both sides, but in perspective the problems in London seem too many for an easy path, even if approved by both parties.
Problemas sin resolver de Londres después de dejar Europa
El acuerdo alcanzado in extremis, entre la Unión Europea y el Reino Unido, más allá de las oportunistas declaraciones del primer ministro británico, quien subrayó cómo el vínculo entre las dos partes seguirá existiendo desde un punto de vista emocional, histórico, cultural y estratégico, marca el final de la El proceso convulso de Londres de abandonar el proyecto de Europa unida ya representa un fracaso para ambas partes, que sólo el tiempo dirá cuáles serán los efectos reales y las ventajas y desventajas relativas. Las declaraciones triunfalistas procedentes de Londres sólo tienen un fundamento político, naturalmente funcional al Brexit, gracias a la reanudación de la plena soberanía en Londres, que sin las ventajas a menudo injustificadas que concede Bruselas tendrá problemas de distinta índole a nivel económico ya a corto plazo período, pero que pueden agravarse a medio y largo plazo y no pueden resolverse mediante pequeños acuerdos bilaterales, como el reciente pacto comercial entre Londres y Ankara. Si bien la aprobación del texto pactado con Bruselas es muy probable, la gran parte de la población que se opone a salir de Europa está representada por la escisión presente en el Partido Laborista, que, aunque oficialmente a favor, debe chocar con una fuerte oposición interna, debido a la 'acuerdo considerado altamente desfavorable para los trabajadores, por el Partido Nacional Escocés, donde la cuestión de la salida del Reino Unido ha vuelto a cobrar protagonismo precisamente por el abandono de la Unión, por el Partido Liberal Democrático y finalmente por el Partido Unionista Democrático. Los mayores desacuerdos, los que podrían dar más problemas, se refieren a la cuestión de la pesca, que ha mantenido bloqueadas las negociaciones durante mucho tiempo, donde la presencia de buques pesqueros de la Unión en aguas inglesas aún se considera excesiva, factor que todavía se percibe como una interferencia. demasiado fuerte sobre la soberanía británica; Además, el problema de las exportaciones del Reino Unido está presente y muy sentido, tema muy discutido desde 1973, año de entrada en la Comunidad Económica Europea, si Bruselas pretende aplicar la normativa europea, podrían surgir situaciones de falta de congruencia que perjudicarían definitivamente el negocio de la exportación. Estas condiciones han fomentado en el sector una sensación de desconfianza en el gobierno, al que se le acusa de falta de compromiso en estos temas y, fundamentalmente, de haber traicionado a todo el sector productivo exportador para lograr más rápidamente el resultado del Brexit. El mayor peso en la economía británica lo representa el sector de los servicios financieros, un sector de servicios avanzados que ha prosperado gracias a la integración europea; Actualmente la bolsa británica será considerada de la misma forma que las principales bolsas de valores extranjeras, como Nueva York o Singapur, dejando de gozar de las ventajas que garantiza Europa: el peligro real es que en este estado de cosas no se producirá el cambio deseado por Londres y esto reduciría el volumen de negocios del sector financiero nacional, que sin duda tendría fuertes repercusiones en el producto interior bruto nacional. Finalmente, la cuestión escocesa es el peligro real, porque podría favorecer una disolución del Reino Unido, a partir del territorio escocés, lo que podría generar un efecto dominó con implicaciones también para Gales e Irlanda del Norte. La permanencia de Edimburgo en el Reino Unido estuvo determinada, aunque con poca diferencia, precisamente por la garantía de permanencia en la Unión Europea, una vez que esta condición deje de ser válida, un nuevo referéndum probablemente tendría un resultado diferente; por eso mismo Londres rechaza una nueva consulta popular sobre el tema, decisión reforzada por las encuestas que dan el 60% del electorado escocés a favor de la independencia. Además de la tradicional necesidad de autonomía, el público escocés está descontento con el trato que sufrirán los productos locales dirigidos a Europa como consecuencia de la descentralización inglesa. Con las elecciones parlamentarias escocesas previstas para 2021, un resultado fuertemente favorable a los separatistas pondría al gobierno de Londres en serias dificultades. En cuanto al examen que el Parlamento Europeo se ha reservado a partir de la lectura de las aproximadamente dos mil páginas del texto del acuerdo, que será examinado a partir de los primeros días de enero, existen varias incógnitas sobre la aprobación por las sentencias desfavorables sobre el acuerdo debido a la sensación de demasiadas concesiones a Londres, especialmente de París. La posibilidad de un "No acuerdo" no se evita por completo: en ambos lados, pero en perspectiva, los problemas en Londres parecen demasiados para un camino fácil, incluso si ambos lados lo aprueban.
Londons ungelöste Probleme nach dem Verlassen Europas
Die im Extremfall zwischen der Europäischen Union und dem Vereinigten Königreich erzielte Einigung, die über die opportunistischen Aussagen des britischen Premierministers hinausgeht und unterstrich, wie die Verbindung zwischen den beiden Parteien aus emotionaler, historischer, kultureller und strategischer Sicht weiterhin bestehen bleibt, markiert das Ende des Londons problematischer Ausstieg aus dem Projekt des vereinten Europas stellt für beide Seiten einen Misserfolg dar. Nur die Zeit wird Aufschluss über die tatsächlichen Auswirkungen und die relativen Vor- und Nachteile geben. Die aus London stammenden triumphalistischen Erklärungen haben nur eine politische Grundlage, die für den Brexit natürlich von Bedeutung ist, dank der Wiederaufnahme der vollen Souveränität in London, die ohne die oft ungerechtfertigten Vorteile, die Brüssel gewährt, kurzfristig bereits andere Probleme auf wirtschaftlicher Ebene haben wird Dies kann jedoch mittel- und langfristig schwerwiegender werden und kann nicht durch kleine bilaterale Abkommen wie den jüngsten Handelspakt zwischen London und Ankara gelöst werden. Obwohl die Zustimmung zu dem mit Brüssel vereinbarten Text sehr wahrscheinlich ist, ist der große Teil der Bevölkerung, die sich gegen eine Ausreise aus Europa ausspricht, durch die in Labour bestehende Spaltung vertreten, die, obwohl offiziell befürwortet, aufgrund der Die von der Scottish National Party als äußerst ungünstig erachtete Vereinbarung wurde von der Scottish National Party, wo die Frage des Austritts aus dem Vereinigten Königreich gerade wegen des Austritts der Union, der Liberal Democratic Party und schließlich der Unionist Democratic Party in den Vordergrund gerückt ist. Die größten Meinungsverschiedenheiten, die zu weiteren Problemen führen könnten, betreffen die Frage der Fischerei, die die Verhandlungen seit langem blockiert hat und bei der die Präsenz von Fischereifahrzeugen der Union in englischen Gewässern immer noch als übermäßig angesehen wird, ein Faktor, der immer noch als Störung wahrgenommen wird. zu stark in der britischen Souveränität; Darüber hinaus ist das Problem der Ausfuhren aus dem Vereinigten Königreich vorhanden und sehr spürbar, das seit 1973, dem Jahr des Beitritts zur Europäischen Wirtschaftsgemeinschaft, viel diskutiert wurde. Wenn Brüssel europäische Vorschriften anwenden will, können Situationen mangelnder Übereinstimmung auftreten, die Schaden anrichten würden definitiv das Exportgeschäft. Diese Bedingungen haben in dem Sektor ein Gefühl des Misstrauens gegenüber der Regierung gefördert, dem vorgeworfen wird, dass sie sich in diesen Fragen nicht engagiert haben und im Wesentlichen den gesamten Exportproduktionssektor verraten haben, um das Brexit-Ergebnis schneller zu erreichen. Das größte Gewicht in der britischen Wirtschaft hat der Finanzdienstleistungssektor, ein fortschrittlicher Dienstleistungssektor, der dank der europäischen Integration floriert hat. Derzeit wird die britische Börse genauso betrachtet wie die wichtigsten ausländischen Börsen wie New York oder Singapur, die nicht mehr die von Europa garantierten Vorteile genießen: Die wirkliche Gefahr besteht darin, dass es in diesem Zustand nicht die von London gewünschte Änderung geben wird, und dies würde sich verringern Der Umsatz des nationalen Finanzsektors ist erheblich, was sicherlich starke Auswirkungen auf das nationale Bruttoinlandsprodukt haben würde. Schließlich ist die schottische Frage die wirkliche Gefahr, da sie eine Auflösung des Vereinigten Königreichs ausgehend vom schottischen Territorium begünstigen könnte, was einen Welleneffekt mit Auswirkungen auf Wales und Nordirland hervorrufen könnte. Die Dauerhaftigkeit von Edinburgh im Vereinigten Königreich wurde, wenn auch mit geringem Unterschied, genau durch die Garantie der Dauerhaftigkeit in der Europäischen Union bestimmt. Sobald diese Bedingung nicht mehr gültig ist, würde ein neues Referendum wahrscheinlich ein anderes Ergebnis haben. Gerade aus diesem Grund lehnt London eine neue Konsultation der Bevölkerung zu diesem Thema ab, eine Entscheidung, die durch die Umfragen untermauert wird, wonach 60% der schottischen Wähler für die Unabhängigkeit sind. Neben dem traditionellen Bedürfnis nach Autonomie ist die schottische Öffentlichkeit unzufrieden mit der Behandlung, die lokale Produkte, die nach Europa gerichtet sind, infolge der englischen Dezentralisierung erleiden werden. Bei den für 2021 geplanten schottischen Parlamentswahlen würde ein für die Separatisten stark günstiges Ergebnis die Londoner Regierung in ernsthafte Schwierigkeiten bringen. In Bezug auf die Prüfung, die sich das Europäische Parlament aus der Lektüre der rund zweitausend Seiten des Vertragstextes vorbehalten hat, die ab den ersten Januartagen geprüft werden, gibt es aufgrund der ungünstigen Urteile über die Genehmigung mehrere Unbekannte Einigung aufgrund des Gefühls zu vieler Zugeständnisse an London, insbesondere von Paris. Die Möglichkeit eines "No Deal" wird nicht vollständig abgewendet: Auf beiden Seiten, aber in der Perspektive scheinen die Probleme in London zu viele für einen einfachen Weg zu sein, selbst wenn sie von beiden Parteien gebilligt werden.