في قضية تايوان ، يرتفع مستوى المواجهة بشكل خطير ، بعد أن أعلن الرئيس الأمريكي صراحة أن الجيش الأمريكي سيشارك مباشرة في الدفاع عن الجزيرة إذا كانت الصين تعتزم ممارسة خيار عسكري لإعادة تايوان تحت حكمها. ساوى بايدن الالتزام الرسمي بالدفاع عن الدول التي يتألف منها الحلف الأطلسي ، وامتد إلى اليابان وكوريا الجنوبية ، وفي الواقع ، تايوان. نية مستأجر البيت الأبيض واضحة: العمل كحاجز أمام الطموحات الصينية في المنطقة ؛ ومع ذلك ، فإن الإعلان لم يلمح إلى الخيار العسكري الوحيد ، في الواقع ، تحدث بايدن عن معارضة مشروع إعادة التوحيد الصيني ، أولاً وقبل كل شيء من خلال الحلول الدبلوماسية ، ولكن في حالة فشل هذا الحل ، لن يكون هناك بديل عن الالتزام العسكري المباشر. في الواقع ، بدأ هذا الالتزام بالفعل بإرسال مدربين عسكريين مهمتهم تدريب القوات المسلحة لتايوان لمواجهة غزو محتمل لبكين ؛ لكن الخطوة الإضافية المتمثلة في الإعلان رسميًا عن إمكانية التدخل العسكري الأمريكي المباشر في الدفاع عن تايوان تعني تحذيرًا سياسيًا واضحًا موجهًا إلى الصين. علاوة على ذلك ، يمثل هذا التطور النتيجة المنطقية لسياسة الولايات المتحدة تجاه تايوان ، والتي تضمنت دائمًا الإمدادات العسكرية ، على الرغم من عدم الاعتراف الرسمي الذي تم علاجه من خلال إرسال ممثلين دبلوماسيين متنكرين كممثلين تجاريين ؛ علاوة على ذلك ، فإن مركزية المنطقة في السياسة الخارجية الأمريكية قد تجسدت بالفعل مع أوباما ، على حساب أوروبا والشرق الأوسط ، واستمر هذا الاتجاه مع ترامب ، بينما ازداد الأمر مع بايدن. أصبحت حامية طرق التجارة البحرية والتفوق الإقليمي الأمريكي أمرًا بالغ الأهمية ، خاصة وأن الصين عززت قدرتها العسكرية ونشرت قوتها الاقتصادية ، وهي عوامل حددت الحاجة الأمريكية إلى احتواء بكين بكل الوسائل المتاحة. كما يثير بيان بايدن تساؤلات حول الأسباب الحقيقية للانسحاب المفاجئ من أفغانستان: هل تحتاج إلى الوفاء بوعود البرنامج الانتخابي أم الحاجة إلى انتشار الجيش الأمريكي في ساحات الحرب الأخرى؟ المسألة ليست ثانوية ، لأن فك الارتباط عن الدولة الأفغانية على وجه التحديد ، دعونا نتذكر أنه لم يتم الاتفاق مع الحلفاء ، يسمح بنشر عدد كبير من الأفراد العسكريين في تايوان. إذا كان هذا الاحتمال صحيحًا ، فإن خطة بايدن لتايوان كانت قيد التنفيذ ومخطط لها منذ بعض الوقت. إن موقف الصين هو نفسه دائمًا ويتم إملاءه من خلال النظر في عدم التسامح مع أي تدخل في سياستها الداخلية ونية إعادة توحيد البلاد ، واعدًا باتباع نظام الدولة الواحدة المكون من نظامين ، كما هو الحال في هونغ كونغ. لم يتم التعامل مع عدم توفر تايوان بشكل جيد في بكين ، مما أدى إلى تكثيف الضغط على الجزيرة مع تحليق حوالي مائة وخمسين طائرة عسكرية: عمل يمكن أن يولد حوادث خطيرة وليس فقط على المستوى الدبلوماسي ، ربما كانت هذه المبادرة هي التي تسببت في رد فعل بايدن العام. حذرت الصين من قبول التنازلات بشأن قضية تايوان ، وحذرت واشنطن من إرسال إشارات خاطئة في صراع مفتوح مع وحدة الأراضي الصينية وسيادة حكومة بكين ، حيث لن يتم قبول أي تنازلات ولا مجال للتفاوض. . إن تحذير الحكومة الصينية للولايات المتحدة ، في الوقت الحالي ، هو عدم المساومة على العلاقات بين البلدين بموقف عدائي صريح. لم يتم الإعلان عن أوقات سريعة لحل السؤال وليس من السهل حتى إجراء توقع ، نظرًا لثبات المواقف المعنية ؛ ومع ذلك ، فإن خطر نشوب صراع مادي ، مع تداعيات هائلة محتملة على الهياكل التجارية التي من شأنها أن تؤثر على جميع اقتصادات الكوكب ، حتى لو كان ذلك مجرد تشديد دبلوماسي بين الطرفين. بعد الوباء ، الذي لم يتم حله بعد ، يمكن أن يؤدي فرض حصار محتمل على طرق التجارة البحرية إلى إنشاء كتلة إنتاج جديدة قادرة على وقف التجارة على مستوى العالم ، إذا كان هناك صراع بين القوتين العالميتين الرئيسيتين ، فسيكون من الضروري مراجعة كل احتمال لتجنب الأزمة الاقتصادية الشاملة.
Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
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venerdì 22 ottobre 2021
mercoledì 20 ottobre 2021
La nuova minaccia della Corea del Nord proviene dal mare
Con il solito tono trionfale Pyongyang ha annunciato la riuscita del test missilistico effettuato mediante il lancio da un sottomarino, si tratterebbe di una nuova tipologia di vettore balistico la cui costruzione rientrerebbe nel programma nordcoreano della costruzione di armi sempre più avanzate. Secondo la retorica del regime l’apparato missilistico sarebbe dotato di sofisticate tecnologie per la guida ed il controllo e rappresenterebbe l’evoluzione dell’armamento lanciato circa cinque anni fa, nel primo test relativo ad un armamento balistico mare terra. Questo armamento potrebbe rappresentare una minaccia strategica per la regione ed anche oltre, perché il missile sarebbe in grado di superare agevolmente la distanza della penisola coreana. La capacità di mobilità assicurata da una rampa di lancio non fissa e collocata su di un sottomarino rappresenta un potenziale offensivo in grado, potenzialmente, di colpire diversi obiettivi e la possibilità di armarlo con testate nucleari aumenta la minaccia della pericolosità della Corea del Nord, non nello scenario regionale, ma anche in quello globale. Tuttavia secondo alcuni analisti il fatto che sia stato usato lo stesso sottomarino impiegato nel test di cinque anni prima, potrebbe indicare che i progressi fatti in fase di lancio siano stati molto scarsi e non abbastanza compensati dall’aumento della pericolosità del nuovo vettore missilistico; in effetti per potere esercitare una pressione con un’arma del genere, non pare sufficiente il solo potenziale del missile, ma anche la capacità della base di lancio: la somma di questi due fattori può fornire il reale potenziale della minaccia, inoltre sembrerebbe che il sottomarino usato come rampa di lancio abbia la capacità di lanciare un solo missile balistico alla volta e non abbia la capacità di operare in modo continuativo in immersione, avendo la necessità di emergere con frequenza. Se queste notizie sono veritiere la capacità operativa e, quindi, strategica del mezzo subacqueo sarebbe notevolmente ridotta, soprattutto se confrontata con le possibilità, ad esempio, dei sottomarini nucleari americani, che verranno forniti all’Australia. In ogni caso anche un solo lancio, se gestito bene può colpire obiettivi sensibili o avere la capacità di alterare equilibri che, al momento appaiono molto fragili; tuttavia con un mezzo che ha queste limitazioni non si può sperare di condurre un conflitto, perché una eventuale reazione di apparati militari più organizzati sarebbe in grado di stroncare ogni velleità del paese nordcoreano. La situazione deve essere inquadrata più in termini politici che militari, anche tenendo in considerazione tutti gli elementi dello scenario. Il lancio del missile avviene in un momento difficile perché entrambi i due paesi coreani sono protagonisti di una forte politica di riarmo, che genera una sorta di equilibrio del terrore tra i due stati, dove le provocazioni possono creare incidenti capaci di pericolose reazioni; inoltre il dialogo tra Washington e Pyongyang subisce una fase di stallo da ormai troppo tempo. Come sempre, in questi casi, occorre chiedersi perché la Corea del Nord ha effettuato il lancio proprio ora; le ragioni possono essere multiple, sicuramente lo stato di bisogno della Corea del Nord, sempre in una situazione di grave crisi economica ed umanitaria, potrebbe fare pensare all’ennesimo espediente per cercare di ottenere aiuti attraverso l’unico mezzo conosciuto, che è quello della minaccia e del ricatto, che, peraltro, non hai funzionato troppo, almeno dal lato occidentale, mentre per quello che riguarda la Cina l’atteggiamento di Pechino, ha sempre tenuto un andamento non lineare; se questa considerazione è vera, appare, comunque, una sola parte della risposta, mentre un’altra possibile va, probabilmente, ricercata nel confronto tra Cina ed USA, dove la Corea del Nord potrebbe cercare di ritagliarsi un posto importante vicino a Pechino; occorre ricordare che i recenti sviluppi degli assetti del Pacifico, vedono la Cina in una posizione di isolamento contro l’unione di potenze occidentali. In questo quadro un ruolo da protagonista ingovernabile di Pyongyang, potrebbe essere funzionale a Pechino, che bisogna ricordare è l’unico alleato del paese nordcoreano e che non pare avere avuto reazioni al lancio missilistico. L’attuale scenario del Pacifico potrebbe favorire un ruolo da variabile impazzita per la Corea del Nord e garantire il proseguo della dittatura di Pyongyang, proprio per l’utilità funzionale agli scopi cinesi: un progetto di breve periodo probabilmente ritenuto sufficiente, per adesso, da Kim Jong-un.
North Korea's new threat comes from the sea
With the usual triumphant tone Pyongyang announced the success of the missile test carried out by launching from a submarine, it would be a new type of ballistic carrier whose construction would be part of the North Korean program of the construction of increasingly advanced weapons. According to the rhetoric of the regime, the missile apparatus would be equipped with sophisticated technologies for guidance and control and would represent the evolution of the armament launched about five years ago, in the first test relating to a sea-land ballistic armament. This armament could represent a strategic threat to the region and beyond, because the missile would be able to easily cross the distance of the Korean peninsula. The mobility capacity ensured by an unstable launch pad placed on a submarine represents an offensive potential capable, potentially, of hitting different targets and the possibility of arming it with nuclear warheads increases the threat of North Korea's danger, not in the regional scenario, but also in the global one. However, according to some analysts, the fact that the same submarine used in the test five years earlier was used could indicate that the progress made in the launch phase was very scarce and not sufficiently compensated by the increased danger of the new missile carrier; in fact, to be able to exert pressure with such a weapon, the potential of the missile alone does not seem sufficient, but also the capacity of the launch base: the sum of these two factors can provide the real potential of the threat, moreover it would seem that the submarine used as a launch pad has the ability to launch only one ballistic missile at a time and does not have the ability to operate continuously underwater, having the need to emerge frequently. If these news are true, the operational and, therefore, strategic capacity of the underwater vessel would be considerably reduced, especially when compared with the possibilities, for example, of American nuclear submarines, which will be supplied to Australia. In any case, even a single launch, if managed well, can hit sensitive targets or have the ability to alter balances which, at the moment, appear very fragile; however, with a vehicle that has these limitations, it is not possible to hope to lead a conflict, because a possible reaction of more organized military apparatuses would be able to crush all ambitions of the North Korean country. The situation must be framed more in political rather than military terms, also taking into account all the elements of the scenario. The launch of the missile takes place at a difficult time because both Korean countries are protagonists of a strong rearmament policy, which generates a sort of balance of terror between the two states, where provocations can create accidents capable of dangerous reactions; furthermore, the dialogue between Washington and Pyongyang has been stalled for too long. As always, in these cases, one has to wonder why North Korea has launched just now; the reasons can be multiple, certainly the state of need of North Korea, always in a situation of serious economic and humanitarian crisis, could make us think of yet another expedient to try to obtain aid through the only known means, which is that of threat and blackmail, which, moreover, did not work too much, at least on the western side, while as regards China, Beijing's attitude has always kept a non-linear trend; if this consideration is true, however, only one part of the answer appears, while another possible one must probably be sought in the confrontation between China and the US, where North Korea could try to carve out an important place near Beijing; it should be remembered that recent developments in the Pacific assets see China in a position of isolation against the union of Western powers. In this context, an ungovernable leading role of Pyongyang could be functional in Beijing, which we must remember is the only ally of the North Korean country and which does not seem to have had reactions to the missile launch. The current Pacific scenario could favor a crazy variable role for North Korea and guarantee the continuation of the Pyongyang dictatorship, precisely because of its usefulness for Chinese purposes: a short-term project probably considered sufficient, for now, by Kim Jong-un.
La nueva amenaza de Corea del Norte proviene del mar
Con el habitual tono triunfal, Pyongyang anunció el éxito de la prueba de misiles realizada mediante el lanzamiento de un submarino, sería un nuevo tipo de portador balístico cuya construcción formaría parte del programa norcoreano de construcción de armas cada vez más avanzadas. Según la retórica del régimen, el aparato de misiles estaría equipado con sofisticadas tecnologías de orientación y control y representaría la evolución del armamento lanzado hace unos cinco años, en la primera prueba relacionada con un armamento balístico marítimo-terrestre. Este armamento podría representar una amenaza estratégica para la región y más allá, porque el misil podría cruzar fácilmente la distancia de la península de Corea. La capacidad de movilidad asegurada por una plataforma de lanzamiento inestable colocada en un submarino representa un potencial ofensivo capaz, potencialmente, de golpear diferentes objetivos y la posibilidad de armarlo con ojivas nucleares aumenta la amenaza del peligro de Corea del Norte, no en el escenario regional, sino también. en el global. Sin embargo, según algunos analistas, el hecho de que se haya utilizado el mismo submarino utilizado en la prueba cinco años antes podría indicar que los avances realizados en la fase de lanzamiento fueron muy escasos y no compensados suficientemente por el aumento de peligrosidad del nuevo porta misiles; de hecho, para poder ejercer presión con tal arma, el potencial del misil por sí solo no parece suficiente, pero también la capacidad de la base de lanzamiento: la suma de estos dos factores puede proporcionar el potencial real de la amenaza, además Parecería que el submarino utilizado como plataforma de lanzamiento tiene la capacidad de lanzar un solo misil balístico a la vez y no tiene la capacidad de operar continuamente bajo el agua, teniendo la necesidad de emerger con frecuencia. De ser ciertas estas noticias, la capacidad operativa y, por tanto, estratégica del buque submarino se vería considerablemente reducida, sobre todo si se compara con las posibilidades, por ejemplo, de los submarinos nucleares estadounidenses, que serán suministrados a Australia. En cualquier caso, incluso un solo lanzamiento, si se gestiona bien, puede alcanzar objetivos sensibles o tener la capacidad de alterar equilibrios que, por el momento, parecen muy frágiles; sin embargo, con un vehículo que tiene estas limitaciones, no es posible esperar liderar un conflicto, porque una posible reacción de aparatos militares más organizados podría aplastar todas las ambiciones del país norcoreano. La situación debe enmarcarse en términos políticos más que militares, teniendo en cuenta también todos los elementos del escenario. El lanzamiento del misil se produce en un momento difícil porque ambos países coreanos son protagonistas de una fuerte política de rearme, que genera una especie de equilibrio de terror entre los dos estados, donde las provocaciones pueden generar accidentes susceptibles de reacciones peligrosas; además, el diálogo entre Washington y Pyongyang se ha estancado durante demasiado tiempo. Como siempre, en estos casos, uno tiene que preguntarse por qué Corea del Norte se ha lanzado hace un momento; Las razones pueden ser múltiples, sin duda el estado de necesidad de Corea del Norte, siempre en una situación de grave crisis económica y humanitaria, podría hacernos pensar en otro expediente más para intentar obtener ayuda por el único medio conocido, que es el de amenaza. y el chantaje, que además no funcionó demasiado, al menos en el lado occidental, mientras que en China la actitud de Pekín siempre ha mantenido una tendencia no lineal; si esta consideración es cierta, sin embargo, sólo aparece una parte de la respuesta, mientras que probablemente otra posible deba buscarse en el enfrentamiento entre China y Estados Unidos, donde Corea del Norte podría intentar hacerse con un lugar importante cerca de Pekín; Cabe recordar que los recientes acontecimientos en los activos del Pacífico sitúan a China en una posición de aislamiento frente a la unión de las potencias occidentales. En este contexto, el ingobernable protagonismo de Pyongyang podría resultar funcional en Pekín, que debemos recordar es el único aliado del país norcoreano y que no parece haber tenido reacciones al lanzamiento del misil. El actual escenario pacífico podría favorecer un loco papel variable para Corea del Norte y garantizar la continuación de la dictadura de Pyongyang, precisamente por su utilidad para los fines chinos: un proyecto a corto plazo probablemente considerado suficiente, por ahora, por Kim Jong-un.
Nordkoreas neue Bedrohung kommt aus dem Meer
Mit dem üblichen triumphalen Ton verkündete Pjöngjang den Erfolg des Raketentests, der durch den Start eines U-Bootes durchgeführt wurde, es würde sich um einen neuen Typ von ballistischen Trägern handeln, dessen Bau Teil des nordkoreanischen Programms zum Bau immer fortschrittlicherer Waffen sein würde. Nach der Rhetorik des Regimes wäre der Raketenapparat mit ausgeklügelten Lenk- und Kontrolltechnologien ausgestattet und würde die Weiterentwicklung der vor etwa fünf Jahren gestarteten Bewaffnung im ersten Test einer ballistischen See-Land-Bewaffnung darstellen. Diese Bewaffnung könnte eine strategische Bedrohung für die Region und darüber hinaus darstellen, da die Rakete problemlos die Distanz der koreanischen Halbinsel überwinden könnte. Die Mobilitätskapazität einer instabilen Startrampe auf einem U-Boot stellt ein offensives Potenzial dar, das potenziell verschiedene Ziele treffen kann, und die Möglichkeit, es mit nuklearen Sprengköpfen zu bewaffnen, erhöht die Bedrohung der nordkoreanischen Gefahr, nicht im regionalen Szenario, sondern auch im globalen. Die Tatsache, dass das gleiche U-Boot, das fünf Jahre zuvor im Test verwendet wurde, jedoch verwendet wurde, könnte nach Ansicht einiger Analysten darauf hindeuten, dass die Fortschritte in der Startphase sehr knapp waren und durch die erhöhte Gefahr des neuen Raketenträgers nicht ausreichend kompensiert wurden; Um mit einer solchen Waffe Druck ausüben zu können, scheint das Potenzial der Rakete allein nicht ausreichend zu sein, sondern auch die Kapazität der Abschussbasis: Die Summe dieser beiden Faktoren kann außerdem das wahre Potenzial der Bedrohung darstellen Es scheint, dass das als Abschussrampe verwendete U-Boot die Fähigkeit hat, jeweils nur eine ballistische Rakete zu starten, und nicht die Fähigkeit hat, kontinuierlich unter Wasser zu operieren, da es häufig auftauchen muss. Sollten diese Nachrichten zutreffen, würde die operative und damit strategische Kapazität des Unterwasserschiffs erheblich reduziert, insbesondere im Vergleich zu den Möglichkeiten beispielsweise amerikanischer Atom-U-Boote, die nach Australien geliefert werden. Auf jeden Fall kann selbst ein einzelner Start, wenn er gut gehandhabt wird, empfindliche Ziele treffen oder die Fähigkeit haben, Gleichgewichte zu verändern, die im Moment sehr fragil erscheinen; mit einem Vehikel, das diese Einschränkungen aufweist, ist jedoch nicht zu hoffen, einen Konflikt zu führen, da eine mögliche Reaktion stärker organisierter Militärapparate alle Ambitionen des nordkoreanischen Landes zunichte machen könnte. Die Situation muss eher politisch als militärisch formuliert werden, wobei auch alle Elemente des Szenarios berücksichtigt werden. Der Abschuss der Rakete findet zu einem schwierigen Zeitpunkt statt, weil beide koreanischen Länder Protagonisten einer starken Aufrüstungspolitik sind, die eine Art Gleichgewicht des Terrors zwischen den beiden Staaten herstellt, in dem Provokationen zu gefährlichen Unfällen führen können; außerdem ist der Dialog zwischen Washington und Pjöngjang zu lange ins Stocken geraten. Wie immer muss man sich in diesen Fällen fragen, warum Nordkorea gerade jetzt gestartet ist; die Gründe können vielfältig sein, sicherlich könnte die Notlage Nordkoreas, die sich immer in einer schweren wirtschaftlichen und humanitären Krise befindet, uns an einen weiteren Ausweg denken lassen, um zu versuchen, Hilfe mit den einzigen bekannten Mitteln zu erhalten, nämlich der Bedrohung und Erpressung, die im Übrigen zumindest auf der westlichen Seite nicht allzu viel gewirkt hat, während Pekings Haltung gegenüber China immer einen nichtlinearen Trend beibehalten hat; wenn diese Überlegung zutrifft, erscheint jedoch nur ein Teil der Antwort, während ein anderer möglicher wahrscheinlich in der Konfrontation zwischen China und den USA zu suchen ist, wo Nordkorea versuchen könnte, sich einen wichtigen Platz in der Nähe von Peking zu erarbeiten; Es sollte daran erinnert werden, dass die jüngsten Entwicklungen bei den pazifischen Vermögenswerten China in eine Position der Isolation gegenüber der Vereinigung der Westmächte bringen. In diesem Zusammenhang könnte die unregierbare Führungsrolle Pjöngjangs in Peking funktionieren, das, wie wir uns erinnern müssen, der einzige Verbündete des nordkoreanischen Landes ist und auf den Raketenstart anscheinend nicht reagiert hat. Das derzeitige pazifische Szenario könnte eine verrückte variable Rolle für Nordkorea begünstigen und die Fortsetzung der Pjöngjang-Diktatur gerade wegen seiner Nützlichkeit für chinesische Zwecke garantieren: ein kurzfristiges Projekt, das Kim Jong-un vorerst wahrscheinlich als ausreichend erachtete.
La nouvelle menace de la Corée du Nord vient de la mer
Avec le ton triomphant habituel, Pyongyang a annoncé la réussite du test de missile réalisé en lançant un sous-marin, il s'agirait d'un nouveau type de porteur balistique dont la construction s'inscrirait dans le programme nord-coréen de construction d'armes de plus en plus avancées. Selon la rhétorique du régime, l'engin de missiles serait doté de technologies sophistiquées de guidage et de contrôle et représenterait l'évolution de l'armement lancé il y a environ cinq ans, dans le premier essai portant sur un armement balistique mer-terre. Cet armement pourrait représenter une menace stratégique pour la région et au-delà, car le missile serait capable de franchir facilement la distance de la péninsule coréenne. La capacité de mobilité assurée par une rampe de lancement instable placée sur un sous-marin représente un potentiel offensif capable, potentiellement, de toucher différentes cibles et la possibilité de l'armer d'ogives nucléaires augmente la menace du danger de la Corée du Nord, non pas dans le scénario régional, mais aussi dans le global. Cependant, selon certains analystes, le fait que le même sous-marin utilisé dans le test cinq ans plus tôt ait été utilisé pourrait indiquer que les progrès réalisés dans la phase de lancement étaient très rares et insuffisamment compensés par la dangerosité accrue du nouveau porte-missiles ; en effet, pour pouvoir exercer une pression avec une telle arme, le potentiel du missile seul ne semble pas suffisant, mais aussi la capacité de la base de lancement : la somme de ces deux facteurs peut fournir le potentiel réel de la menace, d'ailleurs il semblerait que le sous-marin utilisé comme rampe de lancement n'ait la capacité de lancer qu'un seul missile balistique à la fois et n'ait pas la capacité d'opérer en continu sous l'eau, ayant besoin de sortir fréquemment. Si ces nouvelles sont vraies, la capacité opérationnelle et donc stratégique du navire sous-marin serait considérablement réduite, surtout par rapport aux possibilités, par exemple, des sous-marins nucléaires américains, qui seront fournis à l'Australie. Dans tous les cas, même un seul lancement, s'il est bien géré, peut toucher des cibles sensibles ou avoir la capacité d'altérer des équilibres qui, pour l'instant, paraissent très fragiles ; cependant, avec un véhicule qui a ces limitations, il n'est pas possible d'espérer mener un conflit, car une éventuelle réaction d'appareils militaires plus organisés serait capable d'écraser toutes les ambitions du pays nord-coréen. La situation doit être formulée en termes politiques plutôt que militaires, en tenant également compte de tous les éléments du scénario. Le lancement du missile intervient à un moment difficile car les deux pays coréens sont protagonistes d'une politique de réarmement forte, qui génère une sorte d'équilibre de la terreur entre les deux États, où les provocations peuvent créer des accidents capables de réactions dangereuses ; en outre, le dialogue entre Washington et Pyongyang est bloqué depuis trop longtemps. Comme toujours, dans ces cas, il faut se demander pourquoi la Corée du Nord s'est lancée tout à l'heure ; les raisons peuvent être multiples, certes l'état de besoin de la Corée du Nord, toujours dans une situation de grave crise économique et humanitaire, pourrait nous faire penser à un énième expédient pour tenter d'obtenir de l'aide par le seul moyen connu, qui est celui de menace et le chantage, qui d'ailleurs n'a pas trop fonctionné, du moins du côté occidental, alors qu'en ce qui concerne la Chine, l'attitude de Pékin a toujours gardé une tendance non linéaire ; si cette considération est vraie, cependant, seule une partie de la réponse apparaît, alors qu'une autre possible doit probablement être recherchée dans la confrontation entre la Chine et les États-Unis, où la Corée du Nord pourrait tenter de se tailler une place importante près de Pékin ; il faut se rappeler que les récents développements des atouts du Pacifique placent la Chine dans une position d'isolement face à l'union des puissances occidentales. Dans ce contexte, le rôle de leader ingouvernable de Pyongyang pourrait être fonctionnel à Pékin, dont il faut rappeler qu'il est le seul allié du pays nord-coréen et qui ne semble pas avoir eu de réactions au lancement du missile. Le scénario Pacifique actuel pourrait favoriser un rôle variable fou pour la Corée du Nord et garantir la pérennité de la dictature de Pyongyang, précisément en raison de son utilité à des fins chinoises : un projet à court terme probablement jugé suffisant, pour l'instant, par Kim Jong-un.
A nova ameaça da Coreia do Norte vem do mar
Com o habitual tom triunfante, Pyongyang anunciou o sucesso do teste de mísseis realizado com o lançamento de um submarino, seria um novo tipo de porta-balas cuja construção faria parte do programa norte-coreano de construção de armas cada vez mais avançadas. Segundo a retórica do regime, o aparato de mísseis seria equipado com sofisticadas tecnologias de orientação e controle e representaria a evolução do armamento lançado há cerca de cinco anos, no primeiro teste relativo a um armamento balístico mar-terrestre. Este armamento poderia representar uma ameaça estratégica para a região e além, porque o míssil seria capaz de cruzar facilmente a distância da península coreana. A capacidade de mobilidade garantida por uma plataforma de lançamento instável colocada em um submarino representa um potencial ofensivo capaz, potencialmente, de atingir diferentes alvos e a possibilidade de armar com ogivas nucleares aumenta a ameaça de perigo da Coreia do Norte, não no cenário regional, mas também no global. No entanto, de acordo com alguns analistas, o fato de o mesmo submarino usado no teste cinco anos antes ter sido usado pode indicar que o progresso feito na fase de lançamento foi muito escasso e não suficientemente compensado pelo perigo crescente do novo porta-mísseis; de fato, para poder exercer pressão com tal arma, o potencial do míssil por si só não parece suficiente, mas também a capacidade da base de lançamento: a soma desses dois fatores pode fornecer o potencial real da ameaça, aliás parece que o submarino usado como plataforma de lançamento tem a capacidade de lançar apenas um míssil balístico de cada vez e não tem a capacidade de operar continuamente debaixo d'água, tendo a necessidade de emergir com frequência. Se essas notícias forem verdadeiras, a capacidade operacional e, portanto, estratégica da embarcação subaquática seria consideravelmente reduzida, principalmente se comparada às possibilidades, por exemplo, dos submarinos nucleares americanos, que serão fornecidos à Austrália. Em qualquer caso, mesmo um único lançamento, se bem administrado, pode atingir alvos sensíveis ou ter a capacidade de alterar equilíbrios que, no momento, parecem muito frágeis; porém, com um veículo que apresenta essas limitações, não é possível esperar liderar um conflito, pois uma possível reação de aparatos militares mais organizados seria capaz de esmagar todas as ambições do país norte-coreano. A situação deve ser enquadrada em termos políticos e não militares, levando em consideração também todos os elementos do cenário. O lançamento do míssil ocorre em um momento difícil porque os dois países coreanos são protagonistas de uma forte política de rearmamento, que gera uma espécie de equilíbrio de terror entre os dois Estados, onde provocações podem criar acidentes capazes de reações perigosas; além disso, o diálogo entre Washington e Pyongyang está paralisado por muito tempo. Como sempre, nesses casos, devemos nos perguntar por que a Coreia do Norte lançou agora; as razões podem ser múltiplas, certamente o estado de necessidade da Coreia do Norte, sempre em situação de grave crise econômica e humanitária, poderia nos fazer pensar em mais um expediente para tentar obter ajuda pelo único meio conhecido, que é o da ameaça e a chantagem, que aliás não funcionou muito, pelo menos no lado ocidental, enquanto no caso da China a atitude de Pequim sempre manteve uma tendência não linear; se essa consideração for verdadeira, entretanto, apenas uma parte da resposta aparece, enquanto outra possível deve ser procurada no confronto entre a China e os EUA, onde a Coréia do Norte poderia tentar conquistar um lugar importante perto de Pequim; deve-se lembrar que desenvolvimentos recentes nos ativos do Pacífico colocam a China em uma posição de isolamento contra a união de potências ocidentais. Neste contexto, o papel de liderança ingovernável de Pyongyang poderia ser funcional em Pequim, que devemos lembrar que é o único aliado do país norte-coreano e que não parece ter tido reações ao lançamento do míssil. O cenário atual do Pacífico poderia favorecer um papel loucamente variável para a Coreia do Norte e garantir a continuidade da ditadura de Pyongyang, justamente por sua utilidade para os propósitos chineses: um projeto de curto prazo provavelmente considerado suficiente, por enquanto, por Kim Jong-un.