La questione dell’adesione all’Alleanza Atlantica, da parte di Finlandia e Svezia, continua ad essere un problema per l’avversione della Turchia, che richiede contropartite da parte di Helsinki e Stoccolma, che non possono essere garantite dai vertici dell’Alleanza; nonostante questa consapevolezza il Segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Stoltenberg, si è detto ottimista e fiducioso al riguardo della conclusione positiva del processo di adesione. Le dichiarazioni di ottimismo sono avvenute durante il vertice con la Presidente della Commissione e del Presidente del Consiglio dell’Unione Europea, nell’ambito della firma della terza dichiarazione di aiuto a favore del sostegno militare all’Ucraina; tuttavia, nonostante la fiducia nell’inclusione nell’Alleanza di Finlandia e Svezia, la situazione di stallo non è stata sbloccata. La conclusione positiva del processo di adesione all’Alleanza Atlantica viene vista in un’ottica di importanza storica e politica molto rilevante, per la tradizione di neutralità dei due paesi e per la loro posizione strategica, all’interno della contrapposizione alle velleità russe contro l’Europa: proprio per queste valutazioni la ratifica dell’adesione è stata firmata da 28 membri e rifiutata soltanto da Turchia ed Ungheria. Le ragioni dei due stati contrari sono differenti: Ankara non gradisce il rifugio fornito dai paesi nordici ad esponenti curdi, andando, quindi, a sindacare ragioni di politica interna degli stati candidati, mentre su Budapest il sospetto è l’atteggiamento favorevole al presidente russo, più volte manifestato ed origine di profondi dissidi anche in ambito dell’Unione Europea. La Svezia e la Finlandia hanno cercato di compiere atti che potessero soddisfare la Turchia: come la limitazione delle attività dei curdi sui loro territori, inoltre Stoccolma ha revocato il divieto della vendita di armi ad Ankara ed ha preso la distanza dalle milizie curdo-siriane, come richiesto dalla Turchia, nonostante il ruolo riconosciuto dai paesi occidentali per la lotta contro lo Stato islamico; tuttavia queste aperture non bastano al presidente Erdogan, che, probabilmente, non può fare concessioni invise al proprio elettorato fino a dopo le elezioni del prossino Giugno. In ogni caso, come ribadito dai vertici della NATO, il rischio di attacco militare russo contro Finlandia e Svezia non è ritenuto possibile proprio per le garanzie fornite fintanto che i due paesi non saranno membri dell’Alleanza; di fatto, quindi, le due nazioni godono già della protezione dell’Alleanza Atlantica a tutti gli effetti come se ne facessero parte in maniera formale ed un eventuale attacco militare implica già una automatica risposta della NATO. L’ultima dichiarazione congiunta tra Unione Europea ed Alleanza Atlantica, ribadisce gli intenti di quelle firmate nel 2016 e nel 2018, ma avviene nel contesto della guerra di aggressione perpetrata dalla Russia e rafforza la posizione di Finlandia e Svezia nel settore euro-atlantico, portando una sostanziale novità politica che, nell’immediato è in funzione anti russa, ma nel futuro promette di avere ulteriori sviluppi oltre quelli militari. La dichiarazione del 2023, quindi, conferma il concetto strategico dell’Alleanza Atlantica, che definisce l’Unione Europea come alleato unico ed essenziale e, su queste basi, ne richiede una integrazione ancora più potenziata, soprattutto nel quadro della strategia comune della difesa e della sicurezza internazionale. Molto importante è il giudizio favorevole verso uno sviluppo autonomo delle strutture di difesa militare dell’Unione Europea, pur sempre all’interno dell’Alleanza Atlantica, tema più volte messo in discussione dal precedente presidente degli Stati Uniti, Trump. Se queste considerazioni hanno un carattere funzionale maggiormente attinente alla situazione contingente, relativa al conflitto della Russia con l’Ucraina, sono stati espressi anche giudizi, in special modo dalla presidente della Commissione dell’Unione Europea, Ursula Von der Leyen, relativi a potenziali situazioni già presenti, ma, che, per il momento, si limitano a conflitti di tipo commerciale, come i rapporti con la Cina. L’evidente volontà di Pechino di rimodellare l’ordine internazionale a proprio vantaggio, deve mettere in allarme i paesi democratici, che potrebbero rischiare di vedere alterate le loro peculiarità del modo di governare. Solo una maggiore integrazione politica e la creazione di una forza militare autonoma dell’Europa può garantire una capacità di deterrenza da minacce armate o anche da ribaltamenti della politica americana, non più stabile come una volta, possa provocare un decremento del proprio preso all’interno dell’Alleanza Atlantica, dovuto a tendenza isolazioniste già viste nel recente passato statunitense.
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mercoledì 11 gennaio 2023
The Atlantic Alliance offers guarantees to Finland and Sweden, also to strengthen the European Union
The question of Finland and Sweden joining the Atlantic Alliance continues to be a problem for Turkey's aversion, which requires counterparts from Helsinki and Stockholm, which cannot be guaranteed by the leaders of the Alliance; despite this awareness, the Secretary General of the Atlantic Alliance, Stoltenberg, said he was optimistic and confident about the positive conclusion of the accession process. The declarations of optimism took place during the summit with the President of the Commission and the President of the Council of the European Union, in the context of the signing of the third declaration of aid in favor of military support for Ukraine; however, despite the confidence in the inclusion of Finland and Sweden in the Alliance, the stalemate has not been broken. The positive conclusion of the process of accession to the Atlantic Alliance is seen from a perspective of very significant historical and political importance, due to the tradition of neutrality of the two countries and their strategic position, within the opposition to the Russian ambitions against the 'Europe: precisely because of these assessments, the ratification of membership was signed by 28 members and rejected only by Turkey and Hungary. The reasons of the two opposing states are different: Ankara does not like the refuge provided by the Nordic countries to Kurdish exponents, therefore going to question internal political reasons of the candidate states, while in Budapest the suspect is the favorable attitude towards the Russian president, manifested several times and the origin of profound disagreements also within the European Union. Sweden and Finland have tried to carry out acts that could satisfy Turkey: such as the limitation of the activities of the Kurds on their territories, Stockholm has also lifted the ban on the sale of weapons to Ankara and distanced itself from the Kurdish-Syrian militias, as requested by Turkey, despite the role recognized by Western countries in the fight against the Islamic State; however, these openings are not enough for President Erdogan, who probably cannot make unwelcome concessions to his electorate until after the elections next June. In any case, as reiterated by NATO leaders, the risk of a Russian military attack against Finland and Sweden is not considered possible precisely because of the guarantees provided as long as the two countries are not members of the Alliance; in fact, therefore, the two nations already enjoy the protection of the Atlantic Alliance in all respects as if they were part of it in a formal way and a possible military attack already implies an automatic response from NATO. The latest joint declaration between the European Union and the Atlantic Alliance reaffirms the intentions of those signed in 2016 and 2018, but takes place in the context of the war of aggression perpetrated by Russia and strengthens the position of Finland and Sweden in the Euro-Atlantic sector, bringing a substantial political novelty which, in the immediate term, has an anti-Russian function, but in the future promises to have further developments beyond the military ones. The declaration of 2023, therefore, confirms the strategic concept of the Atlantic Alliance, which defines the European Union as a unique and essential ally and, on this basis, requires its even more enhanced integration, above all within the framework of the common strategy of defense and of international security. Very important is the favorable judgment towards an autonomous development of the military defense structures of the European Union, albeit still within the Atlantic Alliance, an issue repeatedly questioned by the previous president of the United States, Trump. If these considerations have a functional nature more pertinent to the contingent situation, relating to the conflict between Russia and Ukraine, judgments have also been expressed, especially by the president of the European Union Commission, Ursula Von der Leyen, relating to potential situations already present, but which, for the moment, are limited to conflicts of a commercial nature, such as relations with China. Beijing's evident willingness to reshape the international order to its own advantage must alarm democratic countries, which could risk seeing their peculiarities in the way of governing altered. Only greater political integration and the creation of an autonomous military force in Europe can guarantee a deterrence capacity from armed threats or even from reversals of American politics, no longer as stable as it once was, which could cause a decrease in its own domestic of the Atlantic Alliance, due to isolationist tendencies already seen in the recent US past.
La Alianza Atlántica ofrece garantías a Finlandia y Suecia, también para reforzar la Unión Europea
La cuestión de la incorporación de Finlandia y Suecia a la Alianza Atlántica sigue siendo un problema para la aversión de Turquía, que requiere contrapartes de Helsinki y Estocolmo, lo que no puede ser garantizado por los líderes de la Alianza; A pesar de esta toma de conciencia, el secretario general de la Alianza Atlántica, Stoltenberg, se mostró optimista y confiado en la conclusión positiva del proceso de adhesión. Las declaraciones de optimismo se produjeron durante la cumbre con el presidente de la Comisión y el presidente del Consejo de la Unión Europea, en el marco de la firma de la tercera declaración de ayuda a favor del apoyo militar a Ucrania; sin embargo, a pesar de la confianza en la inclusión de Finlandia y Suecia en la Alianza, el estancamiento no se ha roto. La conclusión positiva del proceso de adhesión a la Alianza Atlántica se contempla desde una perspectiva de gran trascendencia histórica y política, por la tradición de neutralidad de los dos países y su posición estratégica, dentro de la oposición a las ambiciones rusas frente a la ' Europa: precisamente por estas valoraciones, la ratificación de la adhesión fue firmada por 28 miembros y rechazada únicamente por Turquía y Hungría. Los motivos de los dos estados enfrentados son diferentes: a Ankara no le gusta el refugio que brindan los países nórdicos a los exponentes kurdos, por lo que se va a cuestionar razones políticas internas de los estados candidatos, mientras que en Budapest la sospecha es la actitud favorable hacia el presidente ruso. , manifestado varias veces y origen de profundos desacuerdos también dentro de la Unión Europea. Suecia y Finlandia han intentado llevar a cabo actos que podrían satisfacer a Turquía: como la limitación de las actividades de los kurdos en sus territorios, Estocolmo también ha levantado la prohibición de venta de armas a Ankara y se ha distanciado de las milicias kurdo-sirias. , tal como lo solicitó Turquía, a pesar del papel reconocido por los países occidentales en la lucha contra el Estado Islámico; sin embargo, estas aperturas no son suficientes para el presidente Erdogan, quien probablemente no pueda hacer concesiones no deseadas a su electorado hasta después de las elecciones de junio próximo. En cualquier caso, como reiteran los líderes de la OTAN, el riesgo de un ataque militar ruso contra Finlandia y Suecia no se considera posible precisamente por las garantías que se brindan mientras ambos países no sean miembros de la Alianza; de hecho, por tanto, las dos naciones ya disfrutan de la protección de la Alianza Atlántica en todos los aspectos como si formaran parte de ella de manera formal y un posible ataque militar ya implica una respuesta automática de la OTAN. La última declaración conjunta entre la Unión Europea y la Alianza Atlántica reafirma las intenciones de las firmadas en 2016 y 2018, pero se produce en el contexto de la guerra de agresión perpetrada por Rusia y refuerza la posición de Finlandia y Suecia en la zona euroatlántica sector, trayendo una novedad política sustancial que, en lo inmediato, tiene una función antirrusa, pero que en el futuro promete tener mayores desarrollos más allá de los militares. La declaración de 2023, por tanto, confirma el concepto estratégico de la Alianza Atlántica, que define a la Unión Europea como un aliado único e imprescindible y, sobre esta base, exige su integración aún más reforzada, sobre todo en el marco de la estrategia común de defensa y de la seguridad internacional. Muy importante es el juicio favorable a un desarrollo autónomo de las estructuras militares de defensa de la Unión Europea, aunque todavía dentro de la Alianza Atlántica, cuestión cuestionada reiteradamente por el anterior presidente de Estados Unidos, Trump. Si estas consideraciones tienen un carácter funcional más pertinente a la situación contingente, relativa al conflicto entre Rusia y Ucrania, también se han expresado juicios, especialmente de la presidenta de la Comisión de la Unión Europea, Ursula Von der Leyen, relativos a situaciones potenciales ya presentes. , pero que, por el momento, se circunscriben a conflictos de carácter comercial, como las relaciones con China. La evidente voluntad de Pekín de reconfigurar el orden internacional en beneficio propio debe alarmar a los países democráticos, que corren el riesgo de ver alteradas sus peculiaridades en la forma de gobernar. Sólo una mayor integración política y la creación de una fuerza militar autónoma en Europa pueden garantizar una capacidad de disuasión de las amenazas armadas o incluso de los cambios de rumbo de la política estadounidense, que ya no es tan estable como lo fue antes, lo que podría causar una disminución de su propio interior de la Alianza Atlántica, debido a las tendencias aislacionistas ya vistas en el pasado reciente de EE.UU.
Die Atlantische Allianz bietet Finnland und Schweden Garantien, auch um die Europäische Union zu stärken
Die Frage des Beitritts Finnlands und Schwedens zum Atlantischen Bündnis stellt weiterhin ein Problem für die Abneigung der Türkei dar, die Gegenstücke aus Helsinki und Stockholm erfordert, was von den Führern des Bündnisses nicht garantiert werden kann; Trotz dieses Bewusstseins äußerte sich der Generalsekretär der Atlantischen Allianz, Stoltenberg, optimistisch und zuversichtlich über den positiven Abschluss des Beitrittsprozesses. Die Optimismuserklärungen wurden während des Gipfeltreffens mit dem Präsidenten der Kommission und dem Präsidenten des Rates der Europäischen Union im Zusammenhang mit der Unterzeichnung der dritten Hilfserklärung zugunsten der militärischen Unterstützung der Ukraine abgegeben; Trotz des Vertrauens in die Aufnahme Finnlands und Schwedens in das Bündnis wurde die Pattsituation jedoch nicht gebrochen. Der positive Abschluss des Beitrittsprozesses zum Atlantischen Bündnis wird aufgrund der Tradition der Neutralität der beiden Länder und ihrer strategischen Position im Gegensatz zu den russischen Ambitionen gegen die „ Europa: Gerade wegen dieser Einschätzungen wurde die Beitrittserklärung von 28 Mitgliedern unterzeichnet und nur von der Türkei und Ungarn abgelehnt. Die Gründe der beiden gegnerischen Staaten sind unterschiedlich: Ankara mag die Zuflucht, die die nordischen Länder kurdischen Exponenten bieten, nicht und wird daher innenpolitische Gründe der Kandidatenstaaten in Frage stellen, während in Budapest die positive Haltung gegenüber dem russischen Präsidenten verdächtigt wird , mehrfach manifestiert und der Ursprung tiefgreifender Meinungsverschiedenheiten auch innerhalb der Europäischen Union. Schweden und Finnland haben versucht, Maßnahmen durchzuführen, die die Türkei befriedigen könnten: wie die Begrenzung der Aktivitäten der Kurden auf ihren Territorien, Stockholm hat auch das Verbot von Waffenverkäufen an Ankara aufgehoben und sich von den kurdisch-syrischen Milizen distanziert , wie von der Türkei gefordert, trotz der von den westlichen Ländern anerkannten Rolle im Kampf gegen den Islamischen Staat; Diese Öffnungen reichen Präsident Erdogan jedoch nicht aus, der seinen Wählern wahrscheinlich erst nach den Wahlen im kommenden Juni unwillkommene Zugeständnisse machen kann. Auf jeden Fall wird, wie von NATO-Führern wiederholt, das Risiko eines russischen Militärangriffs auf Finnland und Schweden gerade wegen der gewährten Garantien nicht als möglich angesehen, solange die beiden Länder nicht Mitglieder des Bündnisses sind; Tatsächlich genießen die beiden Nationen daher bereits in jeder Hinsicht den Schutz des Atlantischen Bündnisses, als ob sie formal Teil davon wären, und ein möglicher militärischer Angriff impliziert bereits eine automatische Reaktion der NATO. Die jüngste gemeinsame Erklärung der Europäischen Union und der Atlantischen Allianz bekräftigt die Absichten derer, die 2016 und 2018 unterzeichnet wurden, findet jedoch im Kontext des von Russland geführten Angriffskriegs statt und stärkt die Position Finnlands und Schwedens im Euro-Atlantik Sektor, der eine wesentliche politische Neuheit mit sich bringt, die kurzfristig eine antirussische Funktion hat, aber in Zukunft weitere Entwicklungen jenseits der militärischen verspricht. Die Erklärung von 2023 bestätigt daher das strategische Konzept der Atlantischen Allianz, die die Europäische Union als einen einzigen und wesentlichen Verbündeten definiert und auf dieser Grundlage ihre noch stärkere Integration erfordert, vor allem im Rahmen der gemeinsamen Strategie der Verteidigung und der internationalen Sicherheit. Sehr wichtig ist das positive Urteil für eine autonome Entwicklung der militärischen Verteidigungsstrukturen der Europäischen Union, wenn auch immer noch innerhalb des Atlantischen Bündnisses, ein Thema, das vom früheren Präsidenten der Vereinigten Staaten, Trump, wiederholt in Frage gestellt wurde. Wenn diese Überlegungen funktionaler Natur sind und eher der Eventualsituation im Zusammenhang mit dem Konflikt zwischen Russland und der Ukraine entsprechen, wurden auch Urteile geäußert, insbesondere von der Präsidentin der Kommission der Europäischen Union, Ursula von der Leyen, in Bezug auf bereits bestehende potenzielle Situationen , die sich aber derzeit auf Handelskonflikte wie die Beziehungen zu China beschränken. Pekings offensichtliche Bereitschaft, die internationale Ordnung zu seinem eigenen Vorteil umzugestalten, muss demokratische Länder alarmieren, die riskieren könnten, dass ihre Besonderheiten in der Art des Regierens verändert werden. Nur eine stärkere politische Integration und die Schaffung einer autonomen Militärmacht in Europa können eine Abschreckungskapazität vor bewaffneten Bedrohungen oder sogar vor Rückschlägen in der nicht mehr so stabilen amerikanischen Politik garantieren, die zu einem Rückgang der eigenen inneren Macht führen könnten Atlantische Allianz, aufgrund bereits in der jüngeren US-Vergangenheit zu beobachtender isolationistischer Tendenzen.
L'Alliance atlantique offre des garanties à la Finlande et à la Suède, également pour renforcer l'Union européenne
La question de l'adhésion de la Finlande et de la Suède à l'Alliance atlantique continue de poser problème à l'aversion de la Turquie, qui nécessite des homologues d'Helsinki et de Stockholm, ce que les dirigeants de l'Alliance ne peuvent garantir ; malgré cette prise de conscience, le secrétaire général de l'Alliance atlantique, Stoltenberg, s'est dit optimiste et confiant quant à la conclusion positive du processus d'adhésion. Les déclarations d'optimisme ont eu lieu lors du sommet avec le président de la Commission et le président du Conseil de l'Union européenne, dans le cadre de la signature de la troisième déclaration d'aide en faveur du soutien militaire à l'Ukraine ; cependant, malgré la confiance dans l'inclusion de la Finlande et de la Suède dans l'Alliance, l'impasse n'est pas sortie. La conclusion positive du processus d'adhésion à l'Alliance atlantique est vue dans une perspective d'une importance historique et politique très significative, en raison de la tradition de neutralité des deux pays et de leur position stratégique, au sein de l'opposition aux ambitions russes contre le ' Europe : précisément à cause de ces bilans, la ratification d'adhésion a été signée par 28 membres et rejetée uniquement par la Turquie et la Hongrie. Les raisons des deux États opposés sont différentes : Ankara n'aime pas le refuge offert par les pays nordiques aux exposants kurdes, allant donc s'interroger sur les raisons politiques internes des États candidats, tandis qu'à Budapest le suspect est l'attitude favorable envers le président russe , manifestée à plusieurs reprises et à l'origine de profonds désaccords également au sein de l'Union européenne. La Suède et la Finlande ont tenté de poser des actes qui pourraient satisfaire la Turquie : comme la limitation des activités des Kurdes sur leurs territoires, Stockholm a également levé l'interdiction de vente d'armes à Ankara et pris ses distances avec les milices kurdo-syriennes , comme le demande la Turquie, malgré le rôle reconnu par les pays occidentaux dans la lutte contre l'État islamique ; cependant, ces ouvertures ne suffisent pas au président Erdogan, qui ne pourra probablement pas faire de concessions malvenues à son électorat avant les élections de juin prochain. En tout état de cause, comme l'ont rappelé les dirigeants de l'OTAN, le risque d'une attaque militaire russe contre la Finlande et la Suède n'est pas considéré comme possible précisément en raison des garanties fournies tant que les deux pays ne sont pas membres de l'Alliance ; en fait, par conséquent, les deux nations bénéficient déjà de la protection de l'Alliance atlantique à tous égards comme si elles en faisaient partie de manière formelle et une éventuelle attaque militaire implique déjà une réponse automatique de l'OTAN. La dernière déclaration conjointe entre l'Union européenne et l'Alliance atlantique réaffirme les intentions de celles signées en 2016 et 2018, mais s'inscrit dans le contexte de la guerre d'agression perpétrée par la Russie et renforce la position de la Finlande et de la Suède dans l'espace euro-atlantique. secteur, apportant une nouveauté politique substantielle qui, dans l'immédiat, a une fonction anti-russe, mais promet à l'avenir d'avoir d'autres développements au-delà des militaires. La déclaration de 2023 confirme donc le concept stratégique de l'Alliance atlantique, qui définit l'Union européenne comme un allié unique et essentiel et, sur cette base, exige son intégration encore plus poussée, surtout dans le cadre de la stratégie commune de de défense et de sécurité internationale. Très important est le jugement favorable à un développement autonome des structures de défense militaire de l'Union européenne, bien que toujours au sein de l'Alliance atlantique, une question remise en question à plusieurs reprises par l'ancien président des États-Unis, Trump. Si ces considérations ont un caractère fonctionnel plus pertinent à la situation contingente, relative au conflit entre la Russie et l'Ukraine, des jugements ont également été exprimés, notamment par la présidente de la Commission de l'Union européenne, Ursula Von der Leyen, relatives à des situations potentielles déjà présentes , mais qui, pour l'instant, se limitent aux conflits de nature commerciale, comme les relations avec la Chine. La volonté évidente de Pékin de remodeler l'ordre international à son profit doit alarmer les pays démocratiques, qui risquent de voir leurs particularités dans la manière de gouverner altérées. Seules une plus grande intégration politique et la création d'une force militaire autonome en Europe peuvent garantir une capacité de dissuasion face aux menaces armées voire aux revirements de la politique américaine, plus aussi stable qu'elle l'était autrefois, qui pourrait entraîner une diminution de son propre intérieur de la Alliance atlantique, en raison de tendances isolationnistes déjà observées dans le passé récent des États-Unis.
A Aliança Atlântica oferece garantias à Finlândia e à Suécia, também para fortalecer a União Europeia
A questão da adesão da Finlândia e da Suécia à Aliança Atlântica continua a ser um problema para a aversão da Turquia, que exige contrapartes de Helsínquia e Estocolmo, o que não pode ser garantido pelos líderes da Aliança; apesar desta consciência, o secretário-geral da Aliança Atlântica, Stoltenberg, disse estar optimista e confiante na conclusão positiva do processo de adesão. As declarações de optimismo ocorreram durante a cimeira com o Presidente da Comissão e o Presidente do Conselho da União Europeia, no âmbito da assinatura da terceira declaração de ajuda a favor do apoio militar à Ucrânia; no entanto, apesar da confiança na inclusão da Finlândia e da Suécia na Aliança, o impasse não foi quebrado. A conclusão positiva do processo de adesão à Aliança Atlântica é vista numa perspetiva de importância histórica e política muito significativa, devido à tradição de neutralidade dos dois países e à sua posição estratégica, na oposição às ambições russas contra o ' Europa: justamente por causa dessas avaliações, a ratificação da adesão foi assinada por 28 membros e rejeitada apenas pela Turquia e Hungria. As razões dos dois estados opostos são diferentes: Ancara não gosta do refúgio fornecido pelos países nórdicos aos expoentes curdos, passando por isso a questionar razões políticas internas dos estados candidatos, enquanto em Budapeste a suspeita é a atitude favorável ao presidente russo , manifestou-se várias vezes e deu origem a profundas divergências também no seio da União Europeia. A Suécia e a Finlândia tentaram realizar atos que pudessem satisfazer a Turquia: como a limitação das atividades dos curdos em seus territórios, Estocolmo também suspendeu a proibição da venda de armas para Ancara e se distanciou das milícias curdo-sírias , conforme solicitado pela Turquia, apesar do papel reconhecido pelos países ocidentais na luta contra o Estado Islâmico; no entanto, essas aberturas não são suficientes para o presidente Erdogan, que provavelmente não pode fazer concessões indesejadas ao seu eleitorado até depois das eleições de junho próximo. Em todo o caso, como reiterado pelos dirigentes da NATO, o risco de um ataque militar russo contra a Finlândia e a Suécia não é considerado possível precisamente pelas garantias dadas enquanto os dois países não forem membros da Aliança; de facto, portanto, as duas nações já gozam da protecção da Aliança Atlântica em todos os aspectos como se dela fizessem parte formalmente e um eventual ataque militar já implica uma resposta automática da NATO. A mais recente declaração conjunta entre a União Europeia e a Aliança Atlântica reafirma as intenções das assinadas em 2016 e 2018, mas insere-se no contexto da guerra de agressão perpetrada pela Rússia e reforça a posição da Finlândia e da Suécia no espaço euro-atlântico setor, trazendo uma substancial novidade política que, no imediato, tem uma função anti-russa, mas no futuro promete ter desdobramentos além dos militares. A declaração de 2023 confirma, assim, o conceito estratégico da Aliança Atlântica, que define a União Europeia como um aliado único e essencial e, com base nisso, exige a sua integração ainda mais reforçada, sobretudo no quadro da estratégia comum de defesa e da segurança internacional. Muito importante é o acórdão favorável a um desenvolvimento autónomo das estruturas de defesa militar da União Europeia, ainda que no seio da Aliança Atlântica, questão reiteradamente questionada pelo anterior presidente dos Estados Unidos, Trump. Se estas considerações têm um carácter funcional mais pertinente para a situação contingente, relativa ao conflito entre a Rússia e a Ucrânia, também se têm pronunciado juízos, sobretudo pela presidente da Comissão da União Europeia, Ursula Von der Leyen, relativamente a potenciais situações já presentes , mas que, por enquanto, se limitam a conflitos de natureza comercial, como as relações com a China. A evidente vontade de Pequim de remodelar a ordem internacional a seu favor deve alarmar os países democráticos, que correm o risco de ver alteradas as suas peculiaridades na forma de governar. Só uma maior integração política e a criação de uma força militar autónoma na Europa poderão garantir uma capacidade de dissuasão face a ameaças armadas ou mesmo a reversões da política americana, já não tão estável como outrora, o que poderá provocar uma diminuição do seu próprio Aliança Atlântica, devido às tendências isolacionistas já observadas no passado recente dos EUA.
Атлантический альянс предлагает гарантии Финляндии и Швеции, а также для укрепления Европейского Союза.
Вопрос о присоединении Финляндии и Швеции к Атлантическому альянсу продолжает оставаться проблемой для неприязни Турции, которая требует партнеров из Хельсинки и Стокгольма, что не может быть гарантировано лидерами Альянса; несмотря на это осознание, генеральный секретарь Атлантического альянса Столтенберг сказал, что он оптимистичен и уверен в положительном завершении процесса присоединения. Декларации оптимизма имели место во время саммита с Президентом Комиссии и Президентом Совета Европейского Союза, в контексте подписания третьей декларации о помощи в пользу военной поддержки Украины; однако, несмотря на уверенность в включении Финляндии и Швеции в Альянс, выход из тупиковой ситуации не наступил. Положительное завершение процесса присоединения к Североатлантическому альянсу рассматривается с точки зрения весьма значительной исторической и политической важности, обусловленной традицией нейтралитета двух стран и их стратегическим положением в рамках противостояния российским амбициям против ' Европа: именно из-за этих оценок ратификация членства была подписана 28 членами и отклонена только Турцией и Венгрией. Причины двух противостоящих государств различны: Анкаре не нравится убежище, предоставляемое скандинавскими странами курдским представителям, поэтому она намерена подвергнуть сомнению внутриполитические причины государств-кандидатов, в то время как в Будапеште подозревают благосклонное отношение к российскому президенту. , проявлявшийся несколько раз и порождающий глубокие разногласия также внутри Европейского Союза. Швеция и Финляндия пытались осуществить действия, которые могли бы удовлетворить Турцию: такие как ограничение деятельности курдов на своей территории, Стокгольм также снял запрет на продажу оружия Анкаре и дистанцировался от курдско-сирийских ополченцев. , по просьбе Турции, несмотря на признанную западными странами роль в борьбе с Исламским государством; однако этих возможностей недостаточно для президента Эрдогана, который, вероятно, не сможет пойти на нежелательные уступки своему электорату до выборов в июне следующего года. В любом случае, как неоднократно заявляли руководители НАТО, риск военного нападения России на Финляндию и Швецию не считается возможным именно в силу предоставляемых гарантий до тех пор, пока эти две страны не являются членами Альянса; фактически, таким образом, две страны уже пользуются защитой Атлантического альянса во всех отношениях, как если бы они формально были его частью, и возможное военное нападение уже предполагает автоматический ответ со стороны НАТО. Последняя совместная декларация Европейского союза и Атлантического альянса подтверждает намерения подписанных в 2016 и 2018 годах, но имеет место в контексте агрессивной войны, развязанной Россией, и укрепляет позиции Финляндии и Швеции в евроатлантическом регионе. сектора, привнеся существенную политическую новинку, которая в ближайшей перспективе имеет антироссийскую функцию, но в будущем обещает иметь дальнейшее развитие, выходящее за рамки военного. Декларация 2023 года, таким образом, подтверждает стратегическую концепцию Североатлантического союза, которая определяет Европейский союз как уникального и существенного союзника и на этой основе требует его еще большей интеграции, прежде всего в рамках общей стратегии обороны и международной безопасности. Очень важно положительное решение в отношении автономного развития военных оборонных структур Европейского союза, хотя и в рамках Атлантического альянса, вопрос, который неоднократно ставился под сомнение предыдущим президентом Соединенных Штатов Трампом. Если эти соображения носят функциональный характер, более относящийся к непредвиденной ситуации, связанной с конфликтом между Россией и Украиной, также были высказаны суждения, особенно президентом Комиссии Европейского Союза Урсулой фон дер Ляйен, относительно уже существующих потенциальных ситуаций. , но которые на данный момент ограничиваются конфликтами коммерческого характера, такими как отношения с Китаем. Очевидная готовность Пекина изменить международный порядок в свою пользу должна встревожить демократические страны, которые рискуют столкнуться с изменением своих особенностей в способах управления. Только более тесная политическая интеграция и создание автономных вооруженных сил в Европе могут гарантировать потенциал сдерживания вооруженных угроз или даже откатов американской политики, уже не столь стабильной, как когда-то, что может привести к уменьшению ее собственного внутреннего потенциала. Атлантический альянс из-за изоляционистских тенденций, уже наблюдаемых в недавнем прошлом США.