Politica Internazionale

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venerdì 29 marzo 2013

鎖定聯合國新武器新條約

動作塊的一個新的武器貿易條約的批准,在聯合國,伊朗和朝鮮,是需要仔細評估的全球平衡發展。如果該行動的德黑蘭和平壤,尤其是在這一刻的歷史,不能失敗,無論功能評估自己的興趣,想尋找一個更廣泛的觀點的反對意見提出的兩個國家,它看起來像目前的情況是嚴重扭曲贊成的規則過於抽象,需要更有效的監管。非法販運武器的問題仍然是一個懸而未決的問題,如果不處理,將繼續對平民的大屠殺的貢獻。武器轉讓的侵略,從側面觀察時,被壓迫的人反叛的問題造成了不小的重要性的問題。敘利亞在這方面的例子,照明大馬士革政府的代表,其實,在他的國家的情況,從貿易和供應武器的叛亂分子的人造成的痛苦,稱為恐怖分子。這個鏡頭是明確的的兩個願景和反對的需求和對稱的,它可以發生的政權已經很優秀的客戶供應商的武器,在這種情況下,一方面,俄羅斯,抱怨類似的市場,也許是美國,但這僅僅是一個詳細的解釋,在制度本身,不得不採取這方面的流失,因為他們沒有得到結果,以民主的方式供應的對手。我們理解的道德問題和機遇,這樣的說法如何進行調整,加速一個非常薄的山脊上,雙方經常有類似的情況,分不同的政治觀點。 涉及的問題,但是,一個重要的經濟,企業在推的條約,讓他們盡可能多的自由,也生產國和出口國的政治影響力,誰的方向發展的影響,商品,是一個功能強大的因素對戰爭的表現,能夠決定性的影響極不穩定的平衡。不過,需要把規則在國際舞台上仍然是非常感到一種統一的方式,無論國際政治的劃分。仍然存在,但是,如何精確的方法來遵循,使條約,不能接受任何情況下,往往相反,來自不同地區的廠房及一般的深刻分歧。暫停談判的目的是治愈,至少在部分之間的國家,這將被罰款,現在很複雜了新一輪的磋商,這些對比。

تخوض الأمم المتحدة حول معاهدة الأسلحة الجديدة

كتلة العمل للموافقة على معاهدة جديدة بشأن تجارة الأسلحة، في الأمم المتحدة، من قبل إيران وكوريا الشمالية، وهناك عناصر التي تتطلب تقييم دقيق لتطور التوازن العالمي. إذا كانت الدعوى من طهران وبيونغ يانغ، وخصوصا في هذه اللحظة من التاريخ، لا يمكن أن تفشل بغض النظر عن التقييمات الفنية لمصالحها الخاصة، والرغبة في البحث مع أوسع نظرا للاعتراضات التي أثارها الدولتين، يبدو أن ينحرف بشدة الوضع الحالي لصالح من القواعد المجردة جدا، الأمر الذي يتطلب تنظيم أكثر فعالية. مشكلة الاتجار غير المشروع للأسلحة لا تزال مسألة لم تحل، والتي إن لم تعالج سوف تستمر في المساهمة من المذابح للمدنيين. مسألة نقل الأسلحة إلى أولئك الذين يرتكبون العدوان، عندما ينظر اليها من جانب المتمردين الذين المظلوم يطرح تساؤلات أهمية لا يستهان بها. المثال السوري في هذا الصدد، إلقاء الضوء على: ممثل حكومة دمشق، في الواقع، إلى الوضع في بلاده، عن المعاناة التي يتعرض لها الشعب من التجارة وتوريد الأسلحة للمتمردين، ودعا الإرهابيين. هذه العدسة ومن الواضح أن الرؤيتين والاحتياجات معارضة ومتناظرة، والتي يمكن أن تحدث: من ناحية نظام مزود بالفعل العملاء الممتازة من الأسلحة، في هذه الحالة الروس، الذين يشكو من السوق مماثلة، وربما الأمريكية، ولكن هذا هو مجرد شرح التفاصيل، التي المعارضين توريد النظام نفسه، والذي كان بعيدا أن أغتنم هذه لأنها لم تحصل على النتائج بطريقة ديمقراطية. نحن نفهم كيفية تعديلها القضايا الأخلاقية والفرص لهذه الحجة، فبادر على سلسلة من التلال رقيقة جدا، حيث غالبا ما يكون الجانبان حالات مماثلة، وتنقسم الآراء السياسية إلا من خلال مختلفة. لمست القضايا، ومع ذلك، مهما اقتصاديا، حيث تدفع الشركات للمعاهدة من شأنها أن تسمح لهم حرية أكبر قدر ممكن، وأيضا الآثار التي قد تتطور على النفوذ السياسي للدول المنتجة والمصدرة لل، الذين يحتجزون اتجاه السلع، هو عامل قوي على أداء الحروب، قادرة على التأثير بشكل حاسم على التوازن غير مستقر للغاية. ومع ذلك، فإن الحاجة إلى وضع قواعد في الساحة الدولية ما زال هناك الكثير جدا شعرت بطريقة موحدة، بغض النظر عن تقسيم السياسة الدولية. لا تزال هناك، مع ذلك، انقسامات عميقة حول كيفية بالضبط طريقة لمتابعة المصنع وعامة لإعطاء المعاهدة، التي لا يمكن أن تقبل جميع الحالات، على عكس كثير من الأحيان، من مناطق مختلفة. تعليق المفاوضات تهدف للشفاء، على الأقل جزئيا، هذه التناقضات مع جولة جديدة من المشاورات بين البلدين، والتي وعود ليكون على ما يرام الآن معقدة للغاية.

giovedì 28 marzo 2013

In Mali l'ONU effettua una operazione a metà

La volontà delle Nazioni Unite del mantenimento della pace nel Mali si scontra con le difficoltà burocratiche legate alla definizione dello scopo della forza da schierare sotto le insegne dell'ONU, che non possono derogare dalla pratiche della dottrina della pace. La situazione, ancora difficile, nel Mali non consente lo schieramento esclusivo di una forza che si limiti al solo monitoraggio della situazione, ma richiede quello che è stato definito come un potere parallelo, in grado di esercitare il ruolo di interposizione richiesto dalla situazione contingente. In base a queste considerazioni la forza di 11.200 uomini prevista, nono sarebbe sufficiente senza l'affiancamento di truppe capaci di operare, superando i limiti che gravano sui caschi blu. Il Segretario dell'ONU Ban Ki-Moon è conscio di questi limiti tecnici, che non consentono di affrontare i cosidetti attacchi asimmetrici, quelli dei terroristi e degli attentatori suicidi, contro i quali il dispiegamento dei caschi blu può fare davvero poco. L'esigenza di una forza dotata di sistemi di intelligence ed in grado di opporre una reazione rapida, è vista come essenziale per affiancare le truppe ONU nella protezione di se stesse e delle istituzioni del Mali. L'unico paese in grado di assicurare tali interventi è la Francia, mediante le sue forze di intervento rapido presenti in Mali e nel Niger, che conoscono già il terreno e gli avversari. Del resto i gruppi armati islamisti, pur avendo subito una sconfitta da Parigi, grazie alla conformazione del territorio subsahariano, rappresentano ancora una minaccia considerevole per l'equilibrio regionale e per le stesse truppe ONU, che paiono impreparate ad un compito di questa portata. Tuttavia questa ammissione pregiudica la reale utilità dei caschi blu che saranno impiegati, a questo punto, soltanto con compiti di sorveglianza e sopratutto di facciata, perchè l'ONU ha ritenuto schierare truppe sotto le sue insegne provenienti dal continente africano. Peraltro già nel passato l'ONU ha schierato le proprie truppe in zone pericolose senza l'ausilio di poteri paralleli. L'impressione è che il Palazzo di vetro abbia gestito la cosa non all'altezza della situazione, facendosi sorprendere dagli eventi, che pure erano stati ampiamente annunciati. Della situazione molto difficile che ha provocato l'intervento francese il Consiglio di sicurezza era a conoscenza, tanto da avere programmato da tempo l'intervento dei caschi blu, ma troppo dilazionato nel tempo. Dopo l'intervento francese le date delle elezioni presidenziali nel Mali, che dovranno sancire il passaggio di potere, erano ampiamente conosciute, eppure l'organizzazione di una forza affidabile non è stata costruita che a metà; il che ha determinato la richiesta di aiuto. Su queste basi è facile immaginare che le fragili istituzioni del Mali saranno sempre soggette ad un pericolo latente senza l'adeguata protezione francese. Senza un progetto militare organico che elimini definitivamente la zona dall'integralismo islamico, che non può essere lasciato come onere soltanto a Parigi, l'equilibrio della regione non potrà essere raggiunto. Ma soltanto l'ONU può assumersene la responsabilità ed il coordinamento, ma la domanda è: ne sarà capace?

In Mali, the UN carries out a transaction in half

The will of the United Nations for the maintenance of peace in Mali clashes with bureaucratic difficulties related to the definition of the purpose of the force to be deployed under the banner of the UN, which can not be waived by the practice of the doctrine of peace. The situation, still difficult, in Mali does not allow the deployment exclusive of a force that is limited to only monitoring of the situation, but requires what has been defined as a parallel power, able to exert the role of interposition required by the present situation. Based on these considerations, the planned force of 11,200 men, the ninth would be enough without the coaching of troops capable of working, going beyond the limits which are imposed on UN peacekeepers. The UN Secretary-General Ban Ki-moon is aware of these technical limitations that do not allow to deal with the so-called asymmetric attacks, those terrorists and suicide bombers, against which the deployment of UN peacekeepers can do very little. The need for a force with intelligence systems and can offer a rapid response, is seen as essential in order to support the UN troops in protecting themselves and the institutions of Mali. The only country capable of providing these interventions is France, through its rapid deployment forces present in Mali and Niger, who are familiar with the terrain and opponents. Moreover, the armed Islamist groups, despite having suffered a defeat from Paris, thanks to the shape of the sub-Saharan region, still represent a significant threat to the regional balance and for the same UN troops, which seem unprepared for a task of this magnitude. However, this admission affect the real value of the peacekeepers to be used, at this point, only to monitor and above all a facade, because the UN has considered deploying troops under its banner from the African continent. Which is already in the past, the UN has deployed its troops in dangerous zone without the aid of parallel powers. The impression is that the palace of glass have managed it not up to the situation, by surprise by the events, which also had been widely announced. The very difficult situation that caused the French intervention, the Security Council was aware, so as to have planned for some time the intervention of UN peacekeepers, but too delayed in time. After surgery, the dates of the French presidential elections in Mali, which must sanction the transfer of power, were widely known, but the organization of a reliable force was not built that in half, which led to the request for help. On this basis, it is easy to imagine that the fragile institutions of Mali will always be subject to a latent danger without adequate protection in France. Without a military project that organic permanently delete the zone Islamism, which can not be left as an expense only in Paris, the balance of the region will not be achieved. But only the UN can take responsibility and coordination, but the question is: will they capable of?

En Malí, la ONU lleva a cabo una transacción por la mitad

La voluntad de las Naciones Unidas para el mantenimiento de la paz en enfrentamientos Mali con dificultades burocráticas relacionadas con la definición de la finalidad de la fuerza que se desplegará bajo la bandera de la ONU, que no se puede renunciar a la práctica de la doctrina de la paz. La situación, siendo difícil, en Malí no permite la implementación exclusiva de una fuerza que se limita a la supervisión sólo de la situación, pero requiere lo que se ha definido como un poder paralelo, capaz de ejercer la función de interposición requerido por la situación actual. Con base en estas consideraciones, la fuerza prevista de 11.200 hombres, la novena sería suficiente sin el entrenamiento de las tropas capaces de trabajar, más allá de los límites que se imponen a las fuerzas de paz de la ONU. El Secretario General Ban Ki-moon es consciente de estas limitaciones técnicas que no permiten hacer frente a los ataques asimétricos llamados terroristas, los terroristas suicidas, y contra la cual el despliegue de fuerzas de paz de la ONU pueden hacer muy poco. La necesidad de una fuerza con sistemas de inteligencia y pueden ofrecer una respuesta rápida, se considera esencial para apoyar a las tropas de la ONU en la protección de ellos mismos y de las instituciones de Malí. El único país capaz de proporcionar estas intervenciones es Francia, a través de sus fuerzas de despliegue rápido presentes en Malí y Níger, que están familiarizados con el terreno y los opositores. Además, los grupos islamistas armados, a pesar de haber sufrido una derrota de París, gracias a la forma de la región subsahariana, todavía representan una amenaza importante para el equilibrio regional y por las mismas tropas de la ONU, que parecen preparados para una tarea de esta magnitud. Sin embargo, esta admisión afectar el valor real de las fuerzas de paz que se utilizarán, en este punto, sólo para controlar y sobre todo una fachada, ya que la ONU ha considerado el despliegue de tropas bajo su bandera en el continente africano. Lo que ya está en el pasado, la ONU ha desplegado sus tropas en la zona peligrosa sin la ayuda de los poderes paralelos. La impresión es que el palacio de cristal lo han logrado no corresponde a la situación, por sorpresa por los acontecimientos, que también había sido ampliamente anunciados. La difícil situación que provocó la intervención francesa, el Consejo de Seguridad es consciente, de modo que hemos planeado durante algún tiempo la intervención de las fuerzas de paz de la ONU, pero demasiado retrasado en el tiempo. Después de la cirugía, las fechas de las elecciones presidenciales francesas de Malí, que debe sancionar la transferencia del poder, eran conocidos ampliamente, pero la organización de una fuerza segura que no fue construido por la mitad, lo que llevó a la solicitud de ayuda. Sobre esta base, es fácil imaginar que las frágiles instituciones de Malí siempre estará sujeto a un peligro latente sin la protección adecuada en Francia. Sin un proyecto militar que lo orgánico eliminar permanentemente la zona islamismo, que no se puede dejar como un gasto sólo en París, el saldo de la región no se logrará. Pero sólo la ONU puede asumir la responsabilidad y coordinación, pero la pregunta es: ¿van capaz?

In Mali, trägt der UN eine Transaktion in zwei Hälften

Der Wille der Vereinten Nationen für die Wahrung des Friedens in Mali Auseinandersetzungen mit bürokratischen Schwierigkeiten im Zusammenhang mit der Definition des Zwecks der Kraft unter dem Banner der Vereinten Nationen, die nicht durch die Praxis der Lehre des Friedens verzichtet werden kann eingesetzt werden. Die Situation, noch schwierig, in Mali erlaubt nicht die Bereitstellung exklusiven einer Kraft, die nur Überwachung der Lage begrenzt ist, erfordert jedoch, was als eine parallele Kraft, kann die Rolle der Zwischenschaltung von der vorliegenden Situation erforderlich auszuüben definiert. Basierend auf diesen Überlegungen, die geplante Kraft von 11.200 Männern, wäre der neunte genug sein, ohne das Coaching von Truppen in der Lage zu arbeiten, die über die Grenzen, die auf UN-Friedenstruppen auferlegt werden. Der UN-Generalsekretär Ban Ki-moon ist sich dieser technische Beschränkungen, die nicht zulassen, dass mit den sogenannten asymmetrischen Angriffen, die Terroristen und Selbstmordattentäter, gegen die die Stationierung von UN-Friedenstruppen sehr wenig tun umgehen können. Die Notwendigkeit einer Kraft-Intelligence-Systeme und kann eine schnelle Reaktion zu bieten, wird als notwendig angesehen, um die UN-Truppen in sich selbst zu schützen und den Organen der Mali unterstützt. Das einzige Land in der Lage, diese Interventionen ist Frankreich, durch seine schnelle Eingreiftruppe in Mali und Niger, die mit dem Gelände vertraut und Gegner vorhanden sind. Darüber hinaus sind die bewaffneten islamistischen Gruppen, obwohl sie eine Niederlage erlitten von Paris, dank der Form der Sub-Sahara-Region, immer noch eine erhebliche Bedrohung für die regionale Ausgewogenheit und für die gleichen UN-Truppen, die unvorbereitet für eine Aufgabe dieser Größenordnung sein. Allerdings wirken diese Zulassung den realen Wert der Friedenstruppen eingesetzt werden, an dieser Stelle nur zu überwachen und vor allem eine Fassade, weil die UNO als um Truppen unter ihrem Banner aus dem afrikanischen Kontinent. Welche ist bereits in der Vergangenheit hat die UN ihre Truppen im Gefahrenbereich eingesetzt, ohne die Hilfe von parallelen Kräfte. Der Eindruck ist, dass der Palast aus Glas haben es nicht bis zu der Situation überrascht von den Ereignissen, die auch weithin angekündigt hatte verwaltet. Die sehr schwierige Situation, die Französisch Eingreifen verursacht, war der Sicherheitsrat bewusst, so dass für einige Zeit die Intervention der UN-Friedenstruppen geplant haben, aber zu der Zeit verzögert. Nach der Operation wurden die Daten der Französisch Präsidentschaftswahlen in Mali, die muss Sanktion die Übergabe der Macht, die weithin bekannt waren, aber die Organisation einer zuverlässigen Kraft nicht gebaut, dass in der Hälfte, die auf die Anfrage nach Hilfe geführt. Auf dieser Grundlage ist es leicht vorstellbar, dass die fragile Institutionen Mali wird immer unterliegen einer latenten Gefahr ohne ausreichenden Schutz in Frankreich. Ohne militärische Projekt, das organische dauerhaft löschen die Zone Islamismus, der nicht als Aufwand nur in Paris gelassen werden kann, wird das Gleichgewicht der Region nicht erreicht werden. Aber nur die UNO die Verantwortung und Koordination, aber die Frage ist: Wird sie in der Lage?

Au Mali, l'ONU réalise une opération en deux

La volonté de l'Organisation des Nations Unies pour le maintien de la paix dans des affrontements Mali ayant des difficultés bureaucratiques liées à la définition de la finalité de la force à déployer sous la bannière de l'ONU, qui ne peut être levée par la pratique de la doctrine de la paix. La situation reste difficile, au Mali ne permet pas le déploiement exclusif d'une force qui se limite à la surveillance que de la situation, mais exige ce qui a été défini comme un pouvoir parallèle, capable d'exercer le rôle d'interposition requis par la situation actuelle. Sur la base de ces considérations, la force de 11.200 hommes prévue, le neuvième suffirait sans l'accompagnement de troupes capables de travailler, aller au-delà des limites qui lui sont imposées maintien de la paix des Nations Unies. Le Secrétaire général Ban Ki-moon, est conscient de ces limites techniques qui ne permettent pas de faire face aux attaques dits asymétriques, les terroristes et les attentats suicides, contre laquelle le déploiement des casques bleus de l'ONU peut faire très peu. La nécessité d'une force avec les systèmes de renseignement et peut offrir une réponse rapide, est considérée comme essentielle pour soutenir les troupes de l'ONU en matière de protection eux-mêmes et les institutions du Mali. Le seul pays capable de fournir ces interventions est la France, à travers ses forces de déploiement rapide présenter au Mali et au Niger, qui sont familiers avec le terrain et les opposants. En outre, les groupes armés islamistes, bien qu'il ait subi une défaite de Paris, grâce à la forme de la région sub-saharienne, représentent toujours une menace importante pour l'équilibre régional et pour les mêmes troupes de l'ONU, qui semblent mal préparés pour une tâche de cette ampleur. Toutefois, cet aveu affecter la valeur réelle des soldats de la paix à être utilisés, à ce stade, que de surveiller et surtout une façade, parce que l'ONU a envisagé le déploiement des troupes sous sa bannière sur le continent africain. Qui est déjà dans le passé, l'ONU a déployé ses troupes dans une zone dangereuse sans l'aide des pouvoirs parallèles. On a l'impression que le palais de verre ont réussi pas à la situation, par surprise par les événements, qui avait aussi été largement annoncées. La situation très difficile qui a provoqué l'intervention française, le Conseil de sécurité était au courant, de façon à avoir prévu depuis un certain temps l'intervention des Casques bleus de l'ONU, mais trop retardé dans le temps. Après la chirurgie, les dates des élections présidentielles françaises au Mali, qui doit sanctionner le transfert du pouvoir, ont été largement connues, mais l'organisation d'une force fiable n'a pas été construit que dans la moitié, ce qui a conduit à la demande d'aide. Sur cette base, il est facile d'imaginer que les fragiles institutions du Mali seront toujours soumis à un danger latent sans protection adéquate en France. Sans un projet militaire organique supprimer définitivement la zone de l'islamisme, qui ne peut être laissé comme seule dépense à Paris, le solde de la région ne seront pas atteints. Mais seule l'ONU peut prendre la responsabilité et la coordination, mais la question est: vont-ils capables?