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lunedì 30 marzo 2015

الدول الأوروبية الكبرى تأتي إلى بنك أسسها الصين آسيا

تأسيس البنك الآسيوي للاستثمار في البنية التحتية، وخلق بهدف تعزيز النمو في آسيا، وإنما هو في منافسة واضحة مع مصرف التنمية الآسيوي. وراء هاتين المؤسستين هناك نوعان من القوى الكبرى في العالم، وتسعى لاستغلال إمكانات الأسرع نموا في القارة. وكان أول من أنشأ الثانية، والدافع وراء الولايات المتحدة واليابان والبنك الدولي وصندوق النقد الدولي، وهو مؤسسة غربية واضح، والتي كانت دائما اليابانية الرئيس. أول بنك، التي تأسست مؤخرا، هو محاولة من جانب الصين لكسر احتكار الغرب القارة المالية الآسيوية. السيولة كبيرة جذبت بكين، ولكن انضمام الحكومات الغربية، حلفاء الصف الأول من واشنطن. ومن المملكة المتحدة وفرنسا وألمانيا وإيطاليا، التي شهدت فرصة عمل واضحة لاقتصاداتها، في قارة تميزت معدلات عالية من النمو، والتي هي، وخاصة في بناء البنية التحتية هو السوق المحتملة من لا يصدق القيمة. وعلى الرغم من الاحتجاجات من الولايات المتحدة، والتي شهدت عضوية باعتباره مؤيدا للغرب الصين، والدول الأوروبية لم تذهب إلى الوراء، لا تفقد الفرص الاقتصادية ليس من الممكن خلاف ذلك. بالإضافة إلى حقيقة الاقتصادي، وهذا هو الرابط إلى قاعدة الانضمام إلى مؤسسة مالية جديدة، ومن المثير للاهتمام أن نلاحظ إدخال البيانات إلى تنظيم سياسي يتميز مستعرضة لها، فيما يتعلق بمخططات الدولية القائمة. كان هناك حديث من التعددية القطبية في الواقع، وهذا يعني اجتماع للدول التي لم يتم استيعابها سياسيا لتحالف سياسي وعسكري، ولكنها توصل إلى اتفاق على أساس الاحتياجات الاقتصادية. هذا هو إشارة لمرحلة جديدة من العلاقات الدولية، حيث الترابط القائم في الاقتصاد والمالية، ويمكن أن تتخذ على الانتهاء بنجاح من أنواع أخرى من الصراع، أو على الأقل توفير أساس لعلاقات أكثر استرخاء. في هذه المرحلة، وبطبيعة الحال، هناك استياء الأمريكي لما اعتبرت واشنطن نوعا من الخيانة. ولكن تجاوز هذا الوقت، يمكن لهذا المثال أيضا يخدم الولايات المتحدة لخلق مؤسسات مماثلة في أجزاء أخرى من العالم، جنبا إلى جنب مع تقليديا على مواقع مختلفة. يمكن أن يدل على تأسيس بنك الاستثمار الآسيوي في البنية التحتية تصبح نموذجا للتغلب على الخلافات السياسية وإيجاد مجالات مشتركة للاتفاق، فإنها يمكن أن تذهب أبعد من العامل الاقتصادي. بالتأكيد هذه الرؤية، ولكن يتجاوز ما هي الشروط الحالية القائمة على الأمل بدلا من اليقين، والتجربة هي بداية واذا تنشأ النزاعات بشأن القضايا الرئيسية مثل الشفافية المالية وحماية حقوق العمال أو البيئة، يمكن أن تتدهور الأوضاع التي بدأت، والتي يبدو أنها موجهة إلى تعاون يمكن أن تدر أرباحا اقتصادية كبيرة. من ناحية أخرى فمن الأفضل أن يكون ضمن هذه المؤسسة، نظرا للفرصة حقيقية ليكون جزءا منه، بدلا من رفض لأسباب سياسية. هو ضمان كوس "الفرصة لتحقيق مسار مشترك قد بدء التعاون العملي لصياغة قواعد مشتركة، والتي يمكن أن تعمل أيضا كمثال في حالة بناء الكائنات الحية الأخرى متعدد الأقطاب والتاسعة الاقتصادية بالضرورة. الفرصة هي ضخمة جدا من وجهة نظر العلاقات الدولية وأن رحبت حتى من قبل أولئك الذين أرادوا البقاء بعيدا لأنه لم يفهم النطاق.

venerdì 27 marzo 2015

Gli USA hanno bisogno di un nuovo rapporto con l'Iran

Gli interessi americani non possono più prescindere dall’Iran. Questo è il motivo per cui la Casa Bianca insiste nel mantenere la linea dei negoziati sul problema nucleare, nonostante qualche rallentamento. I due paesi sono ancora distanti su molte cose ed anche al loro interno vi sono forti contrarietà a rapporti più stretti, così come nel campo degli alleati degli Stati Uniti, soprattutto quelli regionali, che vedono questo potenziale legame come un pericolo per la loro stabilità. Si tratta soprattutto delle monarchie del Golfo e di Israele, che oppongono, da punti di vista differenti, ma sempre di tipo strategico, la loro contrarietà al progressivo avvicinamento tra Washington e Teheran.  Tuttavia per Washington l’esigenza in politica estera del rapporto con l’Iran è più strutturata e complessa, giacché abbraccia i temi della lotta al terrorismo islamico, nel breve periodo al califfato, nel lungo l’elaborazione di una strategia di prevenzione comune che comprenda anche temi più ampi come il problema afghano. Deve essere specificato che la Casa Bianca è stata quasi costretta a muoversi in direzioni opposte allo stato delle alleanze precedenti: l’immobilità, proprio di Arabia Saudita, quando non ha intrapreso azioni di cui non è stata in grado di controllare, come l’iniziale sostegno in Siria alle milizie da cui è nato il califfato, è rimasta ferma su dichiarazioni di principio, senza fornire l’adeguato supporto contro i nemici degli USA, l’atteggiamento di Israele, incapace di risolvere il problema palestinese e solo attento alle proprie necessità, ha generato un senso di sfiducia, che ha determinato la necessità di trovare nuovi interlocutori. Un caso analogo si è presentato nel rapporto con il Pakistan, da tempo ritenuto un alleato fortemente inaffidabile, pur continuando il rapporto di collaborazione, per la gestione del caso afghano, si è capito che l’Iran, di cui i talebani sono un nemico comune, potrà garantire un aiuto più concreto. Se queste previsioni si avvereranno potrebbe spostarsi l’asse centrale delle alleanze americane, sotto il punto di vista religioso, passando da legami maggiori con i sunniti verso quelli con gli sciiti. Questo fattore implica la crescente importanza del fenomeno del terrorismo sunnita, sfuggito al controllo delle autorità, sia politiche, che religiose, che dovrebbero controllarlo. Il caso dello Stato islamico, che rappresenta un cambio radiale di paradigma, anche rispetto ad Al Qaeda, è il chiaro esempio della situazione fuori controllo da autorità esterne in cui opera il califfato, dove alla base della sua forza vi è un esercizio chiaro di sovranità su di un territorio, più o meno definito, in modo da presentarsi come entità statale, ancorché non riconosciuta, capace di darsi un ordinamento istituzionale e leggi che governano la vita della popolazione. Se questo fenomeno è sfuggito di mano ai paesi arabi che hanno contribuito economicamente e con altro tipo di aiuti a farlo nascere, rappresenta già un lato debole nell’ottica degli alleati americani, ma è ancora più grave che gli stati che godono della stretta alleanza statunitense non mettano in campo forze sufficienti a debellare il fenomeno. Questo con gli sciiti non accade, non vi sono, al momento fenomeni analoghi al califfato, ma di matrice sciita, la sensazione è che il controllo esercitato dall’Iran su formazioni paramilitari sciite sia più sicuro; ciò non vuole dire che in futuro non possano svilupparsi situazioni simili, magari proprio come reazione dei rapporti con gli USA, ma per il momento, da questo punto di vista, l’Iran fornisce maggiori garanzie. Certamente per fare accettare una conclusione positiva delle trattative  sul nucleare iraniano agli alleati contrari, occorrerà concordare garanzie che Teheran non sia in grado di utilizzare la tecnologia nucleare civile per scopi militari, una condizione che include una certa fiducia da accordare agli iraniani, elemento imprescindibile per cominciare una nuovo rapporto bilaterale. 

The US needs a new relationship with Iran

American interests can no longer apart from Iran. This is why the White House insists on maintaining the line of negotiations on the nuclear issue, despite some slowdown. The two countries are still far apart on many things and even within them there are strong opposition to closer relations, as well as in the field of US allies, especially regional ones, who see this potential link as a threat to their stability. This is especially the monarchies of the Gulf and Israel, between, from different points of view, but more of a strategic, their opposition to the gradual rapprochement between Washington and Tehran. However the need for Washington's foreign policy in relations with Iran is more structured and complex, since it embraces the themes of the fight against Islamic terrorism, in the short term to the caliphate, in the long processing of a prevention strategy that includes common also broader issues such as the Afghan problem. It must be specified that the White House was almost forced to move in opposite directions to the state of the previous alliances: the stillness, just in Saudi Arabia, when it has taken actions that have not been able to control, as the initial support in Syria to the militias that gave birth to the caliphate, remained firm on declarations of principle, without providing adequate support against the enemies of the US, the attitude of Israel, unable to solve the Palestinian problem and only attentive to their needs , has created a sense of mistrust, which has resulted in the need to find new partners. A similar case occurred in the relationship with Pakistan, long considered an ally highly unreliable, while continuing the relationship, for the handling of the case of Afghanistan, it became clear that Iran, which the Taliban have a common enemy , will help ensure a more concrete. If these predictions come true could move the central axis of the American alliances, under the religious point of view, from more ties with the Sunnis toward those with the Shiites. This factor involves the growing importance of the phenomenon of terrorism Sunni, escaped the control of the authorities, both political and religious, who should control it. The case of the Islamic state, which represents a change of paradigm radial, even compared to Al Qaeda, is a clear example of the situation out of control from external authorities in which the caliphate, where the base of its strength there is a clear exercise of sovereignty over a territory, more or less defined, so you stand as a state entity, albeit unrecognized, able to give an institutional and laws that govern the life of the population. If this phenomenon is out of hand to the Arab countries that have contributed financially and with other aid it be born, is already a weak side view of American allies, but it is even worse that the states which enjoy close alliance US do not put in the field sufficient forces to eradicate the phenomenon. This does not happen with the Shiites, there are, at present phenomena similar to the caliphate, but the array of Shiite, the feeling is that the control exercised by Iran on the Shiite paramilitary formations is safer; it does not mean that in the future may not develop similar situations, perhaps even as a reaction of the relations with the US, but for now, from this point of view, Iran provides more guarantees. Certainly do accept a successful conclusion of negotiations on the Iranian nuclear allies against, it will be necessary to agree guarantees that Tehran is not able to use the civilian nuclear technology for military purposes, a condition that includes some confidence to be given to the Iranians, an essential element for start a new bilateral relationship.

Los EE.UU. tiene una nueva relación con Irán

Los intereses estadounidenses ya no pueden, aparte de Irán. Esta es la razón por la Casa Blanca insiste en mantener la línea de las negociaciones sobre la cuestión nuclear, a pesar de cierta desaceleración. Los dos países están aún lejos de muchas cosas e incluso dentro de ellos hay una fuerte oposición a relaciones más cercanas, así como en el campo de los aliados de Estados Unidos, especialmente los regionales, que ven en este enlace potencial como una amenaza a su estabilidad. Esto es especialmente las monarquías del Golfo e Israel, entre, desde diferentes puntos de vista, pero más de una estratégica, su oposición al acercamiento gradual entre Washington y Teherán. Sin embargo, la necesidad de que la política exterior de Washington en las relaciones con Irán es más estructurado y complejo, ya que abarca los temas de la lucha contra el terrorismo islámico, en el corto plazo al califato, en el largo proceso de una estrategia de prevención que incluye común cuestiones también más amplios, como el problema afgano. Es necesario precisar que la Casa Blanca estaba casi obligado a moverse en direcciones opuestas al estado de las alianzas anteriores: la quietud, sólo en Arabia Saudita, cuando ha tomado medidas que no han sido capaces de controlar, como la inicial el apoyo de Siria a las milicias que dieron origen al califato, se mantuvo firme en las declaraciones de principios, sin proporcionar un apoyo adecuado a los enemigos de los EE.UU., la actitud de Israel, no puede resolver el problema palestino y sólo atentos a sus necesidades , ha creado un sentimiento de desconfianza, lo que ha dado lugar a la necesidad de encontrar nuevos socios. Un caso similar ocurrió en la relación con Pakistán, considerado durante mucho tiempo un aliado muy poco fiable, además de seguir la relación, para el manejo del caso de Afganistán, se hizo evidente que Irán, que los talibanes tienen un enemigo común , ayudará a asegurar un más concreto. Si estas predicciones se hacen realidad podría mover el eje central de las alianzas estadounidenses, bajo el punto de vista religioso, de más vínculos con los suníes hacia aquellos con los chiítas. Este factor implica la creciente importancia del fenómeno del terrorismo suní, escapado al control de las autoridades, tanto políticas como religiosas, que deben controlarla. El caso del Estado islámico, lo que representa un cambio de radial paradigma, incluso en comparación con Al Qaeda, es un claro ejemplo de la situación fuera de control de las autoridades externas en las que el califato, donde la base de su fuerza hay un claro ejercicio de la soberanía sobre un territorio más o menos definido, por lo que se pone de pie como una entidad estatal, aunque no reconocida, capaz de dar una institucional y las leyes que rigen la vida de la población. Si este fenómeno es de las manos a los países árabes que han contribuido financieramente y con otras ayudas que nazca, ya es una vista lateral débil de los aliados estadounidenses, pero es aún peor que los Estados que gozan de la estrecha alianza de EE.UU. no poner en el campo de fuerzas suficientes para erradicar el fenómeno. Esto no sucede con los chiítas, hay, en los fenómenos presentes similares al califato, pero la variedad de chiíta, la sensación es que el control ejercido por parte de Irán de las formaciones paramilitares chiítas es más seguro; esto no significa que en el futuro pueden no desarrollar situaciones similares, quizás incluso como una reacción de las relaciones con los EE.UU., pero por ahora, desde este punto de vista, Irán ofrece más garantías. Ciertamente hacer aceptar una conclusión exitosa de las negociaciones sobre los aliados nucleares iraníes contra, será necesario acordar garantías de que Teherán no es capaz de utilizar la tecnología nuclear civil para fines militares, una condición que incluye un poco de confianza que debe darse a los iraníes, un elemento esencial para iniciar una nueva relación bilateral.

Die USA brauchen eine neue Beziehung mit dem Iran

Amerikanischen Interessen kann nicht mehr abgesehen von Iran. Deshalb ist das Weiße Haus besteht auf Beibehaltung der Leitung der Verhandlungen über die Atomfrage, trotz einer gewissen Verlangsamung. Die beiden Länder sind nach wie vor weit auseinander auf viele Dinge, und sogar in ihnen gibt es eine starke Opposition, engere Beziehungen sowie auf dem Gebiet der US-Verbündeten, insbesondere regionalen, die diese mögliche Verbindung als eine Bedrohung für die Stabilität sehen. Dies ist vor allem die Monarchien des Golf und Israel, zwischen, aus verschiedenen Blickwinkeln, sondern eher eine strategische, ihren Widerstand gegen die schrittweise Annäherung zwischen Washington und Teheran. Doch der Bedarf an Außenpolitik Washingtons in den Beziehungen zu Iran ist strukturierter und komplexer, denn sie umfasst die Themen der Kampf gegen den islamischen Terrorismus, die kurzfristig auf das Kalifat, in der langen Bearbeitung einer Präventionsstrategie, die gemeinsame beinhaltet auch breitere Themen wie die afghanische Problem. Es muss angegeben werden, dass das Weiße Haus war fast gezwungen, in entgegengesetzter Richtung auf den Zustand der bisherigen Allianzen zu bewegen: die Stille, nur in Saudi-Arabien, wenn es Maßnahmen, die nicht in der Lage zu kontrollieren, gefunden hat, als Anfangs Unterstützung in Syrien an die Milizen, die Geburt bis zum Kalifat gab, blieb fest auf Grundsatzerklärungen, ohne eine angemessene Unterstützung gegen die Feinde der USA, die Haltung Israels, nicht in der Lage, die palästinensische Problem zu lösen und nur aufmerksam auf ihre Bedürfnisse hat ein Gefühl des Misstrauens, der in der Notwendigkeit, neue Partner zu finden führte geschaffen hat. Ein ähnlicher Fall ereignete sich in der Beziehung zu Pakistan, lange Zeit als ein Verbündeter höchst unzuverlässig, während sie weiterhin die Beziehung, für den Umgang mit dem Fall von Afghanistan, wurde deutlich, dass der Iran, der die Taliban haben einen gemeinsamen Feind , wird dazu beitragen, eine konkretere. Wenn diese Voraussagen wahr werden könnte, die Mittelachse der amerikanischen Bündnisse zu bewegen, unter der religiösen Standpunkt aus, von mehr Verbindungen mit den Sunniten gegenüber denen mit den Schiiten. Dieser Faktor betrifft die wachsende Bedeutung des Phänomens des Terrorismus Sunniten, entkam der Kontrolle der Behörden, die politischen und religiösen,, die es kontrollieren soll. Der Fall des islamischen Staates, die einen Paradigmenwechsel radial, auch im Vergleich zu Al-Qaida stellt, ist ein deutliches Beispiel für die Situation außer Kontrolle von externen Behörden, in der das Kalifat, wo die Basis seiner Stärke gibt es eine klare Ausübung der Souveränität über ein Gebiet, mehr oder weniger festgelegt, so dass Sie als Staat Unternehmen, wenn auch unerkannt, in der Lage eine institutionelle und Gesetze, die das Leben der Bevölkerung zu regieren zu geben, zu stehen. Wenn dieses Phänomen aus der Hand, um den arabischen Ländern, die finanziell und mit anderen Beihilfen es geboren werden beigetragen haben, ist bereits eine schwache Seitenansicht des amerikanischen Verbündeten, aber es ist noch schlimmer, dass die Staaten, die enge Allianz US genießen nicht in den Bereich ausreichender Kräfte setzen, um das Phänomen zu beseitigen. Das funktioniert nicht mit den Schiiten passieren, gibt es derzeit Phänomene ähnlich dem Kalifat, aber die Anordnung der schiitischen, ist das Gefühl, dass die Steuerung durch den Iran an den schiitischen paramilitärischen Formationen ausgeübt sicherer ist; es bedeutet nicht, dass in der Zukunft kann sich nicht entwickeln ähnlichen Situationen, vielleicht sogar als Reaktion der Beziehungen zu den USA, aber für jetzt, von diesem Standpunkt aus, stellt der Iran mehr Garantien. Sicherlich akzeptieren einen erfolgreichen Abschluss der Verhandlungen über das iranische Atom Verbündeten gegen, wird es notwendig sein, Garantien zustimmen, dass Teheran nicht in der Lage, die ziviler Nukleartechnologie für militärische Zwecke zu verwenden, eine Bedingung, die etwas Vertrauen gehören zu den Iranern, ein wesentliches Element für gegeben werden starten Sie einen neuen bilateralen Beziehungen.

Les États-Unis ont besoin d'une nouvelle relation avec l'Iran

Les intérêts américains ne peuvent plus en dehors de l'Iran. Ce est pourquoi la Maison Blanche insiste sur le maintien de la ligne de négociations sur la question nucléaire, malgré un certain ralentissement. Les deux pays sont encore très éloignées sur beaucoup de choses et même en leur sein il ya une forte opposition à des relations plus étroites, ainsi que dans le domaine des alliés des États-Unis, en particulier ceux régionaux, qui voient ce lien potentiel comme une menace à leur stabilité. Ce sont surtout les monarchies du Golfe et Israël, entre, à partir de différents points de vue, mais plus d'une approche stratégique, leur opposition au rapprochement progressif entre Washington et Téhéran. Toutefois, la nécessité pour la politique étrangère de Washington dans les relations avec l'Iran est plus structuré et complexe, car il repose sur les thèmes de la lutte contre le terrorisme islamiste, dans le court terme au califat, dans le long traitement d'une stratégie de prévention qui comprend commune questions plus larges telles que le problème afghan. Il doit être précisé que la Maison Blanche a été presque forcé à se déplacer dans des directions opposées à l'état des alliances précédentes: le calme, juste en Arabie Saoudite, quand il a pris des mesures qui ne ont pas été en mesure de contrôler, comme l'initiale soutien en Syrie pour les milices qui ont donné naissance au califat, est resté ferme sur les déclarations de principe, sans fournir un soutien adéquat contre les ennemis des États-Unis, l'attitude d'Israël, incapable de résoudre le problème palestinien et seulement attentif à leurs besoins , a créé un sentiment de méfiance, qui a abouti à la nécessité de trouver de nouveaux partenaires. Un cas similaire se est produite dans la relation avec le Pakistan, longtemps considérée comme un allié peu fiable, tout en continuant la relation, pour le traitement de l'affaire de l'Afghanistan, il est devenu clair que l'Iran, que les talibans ont un ennemi commun , permettra d'assurer une plus concret. Si ces prévisions se réalisent pourrait déplacer l'axe central des alliances américaines, dans le cadre du point de vue religieux, de plus les liens avec les sunnites envers ceux avec les chiites. Ce facteur concerne l'importance croissante du phénomène du terrorisme sunnite, échappé au contrôle des autorités, à la fois politiques et religieuses, qui doivent contrôler. Le cas de l'Etat islamique, ce qui représente un changement de paradigme radiale, même par rapport à Al-Qaïda, est un exemple clair de la situation hors de contrôle des autorités externes dans lequel le califat, où la base de sa force, il est un exercice clair de la souveraineté sur un territoire plus ou moins défini, afin de se présenter comme une entité étatique, quoique méconnue, en mesure de donner un cadre institutionnel et des lois qui régissent la vie de la population. Si ce phénomène est de la main aux pays arabes qui ont contribué financièrement et avec d'autres aides-il être né, ce est déjà une vue de côté faible de alliés américains, mais ce est encore pire que les Etats qui jouissent d'une alliance étroite US ne mettez pas dans le domaine des forces suffisantes pour éradiquer le phénomène. Cela ne arrive pas avec les chiites, il ya, à l'heure actuelle des phénomènes similaires au califat, mais le tableau de chiite, le sentiment est que le contrôle exercé par l'Iran sur les formations paramilitaires chiites est plus sûr; cela ne signifie pas que, dans l'avenir peut pas se développer des situations similaires, peut-être même comme une réaction des relations avec les Etats-Unis, mais pour l'instant, de ce point de vue, l'Iran fournit plus de garanties. Certainement faire accepter une conclusion fructueuse des négociations sur les alliés nucléaires iraniennes contre, il sera nécessaire de se accorder des garanties que Téhéran ne est pas en mesure d'utiliser la technologie nucléaire civile à des fins militaires, une condition qui comprend une certaine confiance à accorder aux Iraniens, un élément essentiel pour commencer une nouvelle relation bilatérale.

Les États-Unis ont besoin d'une nouvelle relation avec l'Iran

Les intérêts américains ne peuvent plus en dehors de l'Iran. Ce est pourquoi la Maison Blanche insiste sur le maintien de la ligne de négociations sur la question nucléaire, malgré un certain ralentissement. Les deux pays sont encore très éloignées sur beaucoup de choses et même en leur sein il ya une forte opposition à des relations plus étroites, ainsi que dans le domaine des alliés des États-Unis, en particulier ceux régionaux, qui voient ce lien potentiel comme une menace à leur stabilité. Ce sont surtout les monarchies du Golfe et Israël, entre, à partir de différents points de vue, mais plus d'une approche stratégique, leur opposition au rapprochement progressif entre Washington et Téhéran. Toutefois, la nécessité pour la politique étrangère de Washington dans les relations avec l'Iran est plus structuré et complexe, car il repose sur les thèmes de la lutte contre le terrorisme islamiste, dans le court terme au califat, dans le long traitement d'une stratégie de prévention qui comprend commune questions plus larges telles que le problème afghan. Il doit être précisé que la Maison Blanche a été presque forcé à se déplacer dans des directions opposées à l'état des alliances précédentes: le calme, juste en Arabie Saoudite, quand il a pris des mesures qui ne ont pas été en mesure de contrôler, comme l'initiale soutien en Syrie pour les milices qui ont donné naissance au califat, est resté ferme sur les déclarations de principe, sans fournir un soutien adéquat contre les ennemis des États-Unis, l'attitude d'Israël, incapable de résoudre le problème palestinien et seulement attentif à leurs besoins , a créé un sentiment de méfiance, qui a abouti à la nécessité de trouver de nouveaux partenaires. Un cas similaire se est produite dans la relation avec le Pakistan, longtemps considérée comme un allié peu fiable, tout en continuant la relation, pour le traitement de l'affaire de l'Afghanistan, il est devenu clair que l'Iran, que les talibans ont un ennemi commun , permettra d'assurer une plus concret. Si ces prévisions se réalisent pourrait déplacer l'axe central des alliances américaines, dans le cadre du point de vue religieux, de plus les liens avec les sunnites envers ceux avec les chiites. Ce facteur concerne l'importance croissante du phénomène du terrorisme sunnite, échappé au contrôle des autorités, à la fois politiques et religieuses, qui doivent contrôler. Le cas de l'Etat islamique, ce qui représente un changement de paradigme radiale, même par rapport à Al-Qaïda, est un exemple clair de la situation hors de contrôle des autorités externes dans lequel le califat, où la base de sa force, il est un exercice clair de la souveraineté sur un territoire plus ou moins défini, afin de se présenter comme une entité étatique, quoique méconnue, en mesure de donner un cadre institutionnel et des lois qui régissent la vie de la population. Si ce phénomène est de la main aux pays arabes qui ont contribué financièrement et avec d'autres aides-il être né, ce est déjà une vue de côté faible de alliés américains, mais ce est encore pire que les Etats qui jouissent d'une alliance étroite US ne mettez pas dans le domaine des forces suffisantes pour éradiquer le phénomène. Cela ne arrive pas avec les chiites, il ya, à l'heure actuelle des phénomènes similaires au califat, mais le tableau de chiite, le sentiment est que le contrôle exercé par l'Iran sur les formations paramilitaires chiites est plus sûr; cela ne signifie pas que, dans l'avenir peut pas se développer des situations similaires, peut-être même comme une réaction des relations avec les Etats-Unis, mais pour l'instant, de ce point de vue, l'Iran fournit plus de garanties. Certainement faire accepter une conclusion fructueuse des négociations sur les alliés nucléaires iraniennes contre, il sera nécessaire de se accorder des garanties que Téhéran ne est pas en mesure d'utiliser la technologie nucléaire civile à des fins militaires, une condition qui comprend une certaine confiance à accorder aux Iraniens, un élément essentiel pour commencer une nouvelle relation bilatérale.