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venerdì 4 febbraio 2011

Diplomazia europea e situazione del Mediterraneo meridionale

L'Europa pare colta di sorpresa dalle proteste della sponda sud del Mediterraneo, si avverte un senso di smarrimento totale sia dai singoli paesi della UE, che dalle istituzioni comuni. Le dichiarazioni sono di facciata, generici appoggi alle istanze dei popoli in rivolta riconoscono l'esigenza dell'assicurazione dei diritti fino ad ora negati; atteggiamenti lapalissiani che si distinguono per la loro ovvietà. Quello che lascia interdetti è che le diplomazie europee paiono essere disorientate sia di fronte ai moti, che seppure improvvisi dovevano essere in qualche modo previsti, che all'atteggiamento da prendere con il risultato di esprimere un moto ondivago che pende ancora per la maggioranza per i regimi in carico. Questa situazione è da imputare a politiche mediterranee esercitate, a livello di singolo paese, senza grande respiro procedendo cioè ad un passo per volta con ogni singolo interlocutore. In questa miopia non ci sono state eccezioni, tutte le ex potenze coloniali e gli altri paesi della sponda nord del mare nostrum hanno proceduto in egual modo. Ancor peggiore l'atteggiamento dell'Unione Europea che non ha mai intrapreso un progetto di ampia portata che sapesse coinvolgere in una visione comune l'intera area del bacino del Mediterraneo: una grande occasione persa per contare ed indirizzare la politica specialmente in un momento come questo. Le scelte sono state influenzate dal mantenimento dello status quo impedendo, in modo ignavo, lo sviluppo di questi giorni. Non si è mai cercato di indirizzare verso un processo democratico gli stati della sponda sud, non si sono mai esercitate pressioni in ambito internazionale per la violazione dei diritti. Intrattenere relazioni ufficiali magari compiacendo il dittatore di turno, non è una via diplomatica consona per porsi nell'attuale contesto mondiale, occorre che le diplomazie europee si facciano carico delle loro responsabilità altrimenti il destino è quello della serie B della scena internazionale.

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