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domenica 6 febbraio 2011

L'evoluzione della crisi egiziana.

La situazione egiziana continua a mantenersi fluida ed aperta ad ogni soluzione, il clima di incertezza è il vero padrone della scena e la soluzione decisiva appare ancora lontana. La vicenda pare, per ora vivere un momento di stallo, non si presentano occasioni decisiva per risolvere l'impasse. Il problema di fondo appare la spaccatura della popolazione egiziana, chi risalta maggiormente è chi fa più rumore ed occupa le piazze ma esistono settori della società che paiono restii al cambiamento. La transizione non è vista in egual modo da tutti, c'è una gran parte della società egiziana che teme che il nuovo sistema non garantisca la stabilità attuale e porti il paese ad una deriva pericolosa. Tra questi settori ancora favorevoli a Mubarak ci sono i copti, circa il 10% della popolazione, che temono di perdere quel poco di protezione che il vecchio regime assicurava e guardano con paura alla possibile ascesa dei Fratelli Mussumani. Tuttavia la situazione attuale non può durare a lungo, il blocco dell'attività economica in un paese già in difficoltà non è ulteriormente sopportabile, inoltre la pressione degli USA per una risoluzione pacifica, ma che non contrasti con gli equlibri della situazione internazionale, pone la soluzione non più procrstinabile. Al momento sono due gli scenari più probabili: governo di unità nazionale con elezioni liber e democratiche in un tempo ragionevolmente breve o titolarità solo nominale di Mubarak fino a Settembre con elezioni subito dopo. In ogni caso il vecchio dittatore non è più compreso nel governo del paese, il pericolo di una sorta di balcanizzazione in salsa egizia è uno dei problemi che paiono di più spaventare l'opinione pubblica interna ed esterna. Il grna merito di Mubarak fino ad ora è aver saputo governare e tenere unito un paese con forti tendenze opposte, un paese contraddistinto da differenze anche rilevanti che lasciate senza freni potrebbero lacerare la nazione. Il ruolo chiave dell'Egitto nella regione per la pace è stato finora di grande stabilizzazione se dovesse invertirsi questa tendenza sarebbe da ridiscutere tutto la situazione in un'area della più calde del pianeta.

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