Una partecipazione degli Stati Uniti, in una eventuale operazione militare in Siria, paese dove si stanno verificando rivolte e dove la repressione della polizia ha causato diversi morti, è da scartare totalmente. Così la segretaria di stato Hillary Clinton in una intervista alla CBS. La Clinton ha precisato che una evenineza del genere richiede troppe condizioni, difficilmente verificabili contemporaneamente: una coalizione della comunità internazionale, ina risoluzione del consiglio di sicurezza dell'ONU, una richiesta della Lega Araba ed una condanna universale del regime di Hassad.
La situazione siriana non è paragonabile con quella libica, per quanto siano gravi le proteste e la repressione non è in corso alcuna guerra, ed anzi il governo ha promesso aperture per superare lo stato delle cose. Dal punto di vista diplomatico, inoltre appare assai improbabile l'impiego di una forza occidentale, ed in special modo americana, in un paese che relazioni molto strette con l'Iran; ciò potrebbe sembrare una pericolosa provocazione nella regione, dove, tra l'altro la Siria si trova contigua allo stato di Israele: una miscela altamente esplosiva.
Nessun commento:
Posta un commento