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giovedì 5 maggio 2011
Il mancato rispetto delle regole e l'esportazione della democrazia, il caso di Bin Laden
Le modalità di azione dell'intervento americano nell'operazione che ha portato alla morte di Bin Laden sono state contraddistinte, nel caso di mancata comunicazione al Pakistan, come è stato detto, da una palese violazione del diritto internazionale. L'azione militare compiuta in territorio straniero, senza autorizzazione, costituisce il mancato rispetto delle prerogative dello stato sovrano. E' pur vero che per gli USA si è trattato di un atto di guerra, nell'ambito di un conflitto globale, dove, in un certo senso, la realtà ha superato la regolamentazione del diritto. Tuttavia ciò che è accaduto crea un precedente pericoloso che soltanto poche voci hanno denunciato. Certamente non si tratta della prima operazione militare che uno stato compie sul territorio di un'altra nazione, ma la dimensione mediatica che ne ha messo in risalto l'importanza simbolica, ha creato, intanto la pubblica ammissione del fatto da parte degli USA e con questa l'elevazione a fatto pubblico. La mancanza di segretezza è stata sacrificata al sentimento di rivalsa americano contro la mente dell'attentato delle torri gemelle, e le scene di giubilo viste negli USA, fanno comprendere, in parte, la scelta di Obama. Ma questa scelta, che ha concesso molto alla sfera emotiva, resta in contrasto con i rapporti giuridici che regolano i rapporti tra gli stati. Il Pakistan, nel caso specifico, non ne esce bene, vede violato il proprio territorio con un'azione successivamente troppo pubblicizzata, quindi diventa vittima e per di più dileggiata agli occhi del mondo intero. Quello che si imputa agli USA è la mancata segretezza che è la prima regola in queste situazioni. Ciò offre il fianco a diversi motivi di critica, anche collegati al più volte dichiarato obiettivo americano di esportare la democrazia nel mondo. Dopo le rivelazioni di Wikileaks, che se vere confermerebbero pratiche terribili all'interno del carcere di Guantanamo, la vicenda della morte di Bin Laden, può essere letta come uno strumento poco ortodosso per portare il sentimento democratico nelle nazioni oppresse. Se le ragioni operative si scontrano con le norme giuridiche, queste situazioni, oltre ad essere ridotte al minimo, non devono godere di pubblicità. Il contrasto tra esportazione di regole certe e mancato rispetto delle stesse appare stridente e può rendere poco credibile l'azione americana.
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