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mercoledì 21 novembre 2012

La regione del Mar Cinese meridionale futuro fulcro della politica estera mondiale

Obama ha concluso il suo viaggio nel sud est asiatico, dove è stato impegnato ad un rilancio strategico della diplomazia americana nella regione. La chiave di volta della politica estera americana nei confronti dei paesi della zona è stata quella di porsi come una nazione che appartiene al Pacifico e che opera in questo mare, ritenendolo cruciale, sia per i propri interessi, che, in una visione più ampia, nel futuro, dove sarà una parte del globo che avrà una grande espansione è sarà sempre più centrale nei complessi equilibri geopolitici ed economici. Obama ha da tempo individuato queste peculiarità, sopratutto nella zona meta della sua visita. I paesi toccati dal suo tour diplomatico, potranno recitare, grazie alle proprie caratteristiche, ruoli di primo piano per le loro potenzialità, sia dal punto di vista della forza lavoro, che dalla loro posizione geografica. Si tratta di popoli, che pur affetti ancora da condizioni di sviluppo precario, si stanno affacciando velocemente alla ribalta del mondo economico, grazie ad una industrializzazione sempre più spinta; sono, cioè, importanti sotto il punto di vista di produttori che di consumatori. Gli USA hanno tutto l'interesse ad allacciare rapporti sempre più stretti con questi paesi, in un quadro, però, di democrazia affermata, come è stato espressamente chiesto ai governanti della Birmania, che pur avendo compiuto sostanziosi passi avanti, sono stati incoraggiati a proseguire nello sviluppo delle riforme. Obama ha riconosciuto che nel passato la politica americana è stata invasiva, attraverso operazioni militari, che non rientrano più nel nuovo corso degli Stati Uniti, indirizzati ad una collaborazione paritaria per la costruzione di una pace durevole e prospera dal punto di vista economico, per entrambe le parti. Sulla regione è in corso una vera e propria corsa tra Cina ed USA, per avere maggiore influenza sui governi dei paesi che la compongono, per Pechino è fondamentale diventare la prima potenza operante sul territorio per sfruttare in modo completo le distanze relativamente brevi che la separano dagli altri paesi, per Washington è importante non permettere una completa area d'influenza cinese in una zona così importante. I recenti sviluppi inquadrano comunque molto bene quale sarà lo scenario internazionale che sarà alla ribalta della politica estera mondiale: sulla regione del Mar Cinese meridionale i riflettori si sono appena accesi.

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