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lunedì 10 febbraio 2014
La Merkel afferma che UE ed USA perseguono lo stesso obiettivo in Ucraina
Le dichiarazioni di Angela Merkel sull’identità di obiettivi di USA e UE, riguardo l’Ucraina hanno lo scopo di isolare quella parte di diplomatici americani, che preferiva, da parte di Washington, un approccio differente per la risoluzione della crisi ucraina. Questa strategia doveva mettere da parte Bruxelles per dare un impulso maggiore all’appoggio della rivolta da parte degli Stati Uniti. Se questa tendenza si fosse avverata i rapporti della Casa Bianca con il Cremlino, già difficili, avrebbero avuto una impennata nei contrasti, con una inevitabile ricaduta anche verso l’Unione Europea, impegnata a difendere Kiev con un maggiore pragmatismo, dovuto ai tanti rapporti commerciali. Nella strategia della Merkel l’Ucraina deve entrare in Europa come nuovo membro per rafforzarne il peso politico, ma questo ingresso deve avvenire in modo graduale e urtando il meno possibile la Russia. La Merkel ha dichiarato che Washington e Bruxelles sostengono l’Ucraina in modo congiunto nel suo cammino verso la democrazia, ma ha anche detto che se vi sono delle eventuali differenze di vedute, queste devono essere mese in evidenza chiaramente. Questa presa di posizione ha il duplice scopo di bloccare iniziative non concordate da parte degli USA, che potrebbero danneggiare l’azione della UE, ed anche di costringere quella parte di diplomatici USA a venire allo scoperto o a rinunciare ad azioni singole. Tuttavia il messaggio è indirizzato principalmente ad Obama, che deve controllare il suo corpo diplomatico in maniera più serrata o, viceversa, non deragliare dalla collaborazione con Bruxelles. Il caso della responsabile per gli Affari europei americana, Victoria Nuland, che con un commento scurrile contro la UE, intendeva emarginare la UE dalla vicenda ucraina, ha reso pubblica una situazione che metteva, in modo latente, in competizione la UE e gli USA. La puntualizzazione della Merkel, personalmente interessata all’ingresso nella UE dell’Ucraina e sempre più voce forte nell’unione europea, obbliga Obama ad un comportamento più lineare con gli alleati europei e lo costringe ad evitare azioni personali degli USA. Per il momento.
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