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giovedì 13 febbraio 2014

Per Kerry l'ennesimo viaggio nel sud est asiatico

Gli Stati Uniti sono molto preoccupati della situazione del sud est asiatico, soprattutto dei cattivi rapporti che sono in corso tra i due maggiori alleati regionali in chiave anti cinese e anti Corea del Nord: il Giappone e la Corea del Sud. Per il Segretario di stato Kerry si tratta dell’ennesimo viaggio con il ruolo da paciere nei confronti dei due alleati. Secondo gli analisti le probabilità che la visita di Kerry sia risolutiva sono vicine allo zero, tuttavia il compito del capo della diplomazia americana, sarebbe, in questa fase, quello di un ruolo di controllo dello stato di tensione tra i due paesi, per permettere lo studio di successive strategie ed assicurare a Seul e Tokyo la cooperazione permanente degli Stati Uniti. La diatriba tra i due paesi potrebbe favorire un pericoloso inserimento cinese nella stabilità della regione, con Pechino pronta a sfruttare un eventuale aggravarsi della situazione, proprio in questa ottica si inquadra la presenza anche fisica, di Kerry nel sud est asiatico: fare capire che gli Stati Uniti sono protagonisti nell’area e la situazione non sta sfuggendo di mano a Washington. In realtà lo stato della condizione dei rapporti tra i due paesi non è affatto migliorato ed è esemplificativo che in Corea del Sud il gradimento del premier giapponese Shinzo Abe sia al livello del dittatore nordcoreano. Molto da addebitare a questa crisi è propri il comportamento del Giappone, che con Shinzo Abe al governo, ha virato su di una politica eccessivamente nazionalista, dovuta, in parte, all’esigenza di nascondere i problemi interni; l’atteggiamento del premier ha forzato la mano su fatti storici tragici e spiacevoli per i coreani, ma anche per i cinesi, che hanno portato ad evitare la condanna della feroce occupazione nipponica, avvenuta durante la seconda guerra mondiale ed andando a visitare ufficialmente un sacrario in cui vi sono anche le tombe di criminali di guerra giapponesi. Ma il viaggio di Kerry riguarderà il tema sempre centrale della questione nucleare di Pyongyang, che desta molta preoccupazione alla Casa Bianca. L’atteggiamento del governo americano, per ora, è quello di tenere un basso profilo in attesa degli eventi, che possono riservare sempre sorprese da parte del dittatore della Corea del Nord. A questo proposito le consuete esercitazioni congiunte tra USA e Corea del Sud sono state sospese. Kerry tenterà anche di trovare una forma di dialogo con la Cina sulla questione delle isole contese, in modo da assicurare ogni possibile pericolosa degenerazione. In ultimo il viaggio toccherà l’Indonesia, dove si cercherà di aggiungere un tassello importante alla strategia statunitense per contenere la crescente influenza cinese, puntando sullo sviluppo dell’Associazione delle Nazioni del Sudest Asiatico con il fine di creare un meccanismo capace di fare fronte ad eventuali minacce provenienti da Pechino.

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