Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

venerdì 12 giugno 2020

Disinformazione ufficiosa e ufficiale

Se l’Europa sta lentamente uscendo dall’emergenza della pandemia, il problema delle campagne di disinformazione, diffuse attraverso la rete, provenienti da altri stati, continua ad essere presente e rappresenta un fattore di destabilizzazione all’interno di una popolazione che non è in grado di filtrare la grande massa di informazioni a disposizione. Essenzialmente il fenomeno si può dividere in due grandi parti: la prima riguarda una propaganda non istituzionale, che si esplica attraverso l’azione di società formalmente non espressioni dei governi, ma che il loro operato rende funzionale alle istituzioni nazionali di provenienza, sebbene queste non le riconoscano ufficialmente. Il secondo filone, al contrario, si riconduce  proprio a personaggi che ricoprono cariche istituzionali e fanno la loro opera di disinformazione attraverso canali ufficiali. Del primo gruppo fanno parte organizzazioni, soprattutto, cinesi e russe, che praticano vere e proprie campagne di disinformazione con lo scopo di influenzare ed indirizzare l’opinione pubblica europea verso disposizioni favorevoli a Mosca e Pechino. La mancata provenienza da parte di canali ufficiali mette al riparo i governi russo e cinese da accuse formali, perché queste fonti sono ufficialmente disconosciute dagli esecutivi accusati di essere i mandanti delle false notizie. Oltre all’intenzione di migliorare la propria immagine in campo internazionale, le principali intenzioni sono quelle di compromettere il dibattito democratico favorendo le posizioni più estreme e quindi aumentare la divisione presente nelle società europee, dove la maggiore conseguenza è stata la nascita del sovranismo e l’antieuropeismo, che sono risultati le conseguenze più rilevanti prodotte dalle campagne di falsa informazione. Del resto già prima della pandemia l’azione incessante degli hacker si era sviluppata soprattutto in occasione degli appuntamenti elettorali per orientare il voto verso soluzioni ritenute più favorevoli per stati non democratici. La pandemia ha offerto una via ancora più facile per cercare di influenzare le opinioni pubbliche, soprattutto riguardo alle presunte reali responsabilità dei tempi, modi e cause della diffusione del contagio. L’atteggiamento cinese, in questo senso, ha destato diverse perplessità circa la provenienza del contagio ed il suo effettivo contenimento, soprattutto nelle fasi iniziali, il che ha causato un atteggiamento difensivo del governo di Pechino, spesso attuato con tattiche dubbie. Queste azioni devono essere inquadrate in politiche più ampie che possono essere considerate come veri e propri atti di ostilità verso paesi dove vigono ordinamenti di tipo democratico e dunque potenzialmente dannosi per regimi che hanno problemi con il dissenso interno. I tentativi di destabilizzazione occulta devono fare riflettere quei soggetti che sono membri dell’Unione Europea, sia a livello di singola nazione, che nel suo insieme, sulla reale lealtà di stati che tentano di boicottarli. Questo deve valere sia a livello politico che commerciale, perché stipulare accordi sempre più stretti con paesi non leali può facilitare il compito di inserimento delle organizzazioni che tentano la destabilizzazione. Per Bruxelles si sono ormai create le condizioni per attuare forme di difesa informatiche a livello comunitario, che necessitano di budget più consistenti. La prevenzione deve essere alla fonte, cioè nel contrasto di queste organizzazioni, giacché una adeguata educazione degli utilizzatori di internet è pressoché impossibile per le classi di età già oltre i quaranta anni e può essere intrapresa soltanto con una accurata formazione rivolta alle classi di età più giovani. Tuttavia l’elevata età media delle popolazioni europee e la scarsa abitudine a discernere le notizie, giunta con un uso sempre più spinto delle nuove tecnologie, anche a livello lavorativo, costituisce una facilitazione della penetrazione delle notizie false e fuorvianti. Questa condizione agevola anche le false notizie che provengono da profili istituzionali, i cui esempi più eclatanti sono il presidente USA, Trump e quello brasiliano, Bolsonaro. Spesso l’utente di internet non distingue l’opinione personale dalla falsa notizia e quello, che alla fine, è soltanto un parere, diventa una informazione fuorviante. Il tema qui è quello di usare canali istituzionali per provocare ricadute anche su stati esteri; il contrasto a queste operazioni, per certi versi, è ancora più difficile perché l’unico contrasto possibile è assicurare una risposta ufficiale contraria e puntuale, capace di coinvolgere la medesima platea di ascolto. Su questi piani si gioca la partita che riguarda la rete e la ricerca delle contromisure alla disinformazione.

Unofficial and official disinformation

If Europe is slowly emerging from the emergency of the pandemic, the problem of disinformation campaigns, spread through the network, coming from other states, continues to be present and represents a destabilizing factor within a population that is not in able to filter the large mass of information available. Essentially the phenomenon can be divided into two main parts: the first concerns non-institutional propaganda, which is expressed through the action of companies formally not expressions of governments, but which their work makes functional to the national institutions of origin, although these do not officially recognize them. The second strand, on the contrary, refers precisely to characters who hold institutional positions and do their work of disinformation through official channels. The first group includes organizations, above all, Chinese and Russian, which carry out real disinformation campaigns with the aim of influencing and directing European public opinion towards favorable provisions in Moscow and Beijing. The lack of official channels provokes the Russian and Chinese governments from formal accusations, because these sources are officially disregarded by the executives accused of being the instigators of the false news. In addition to the intention to improve its image internationally, the main intentions are to compromise the democratic debate by favoring the most extreme positions and therefore increase the division present in European societies, where the greatest consequence has been the birth of sovereignty and the anti-Europeanism, which resulted in the most significant consequences produced by the false information campaigns. After all, even before the pandemic, the incessant action of the hackers had developed above all on the occasion of the election appointments to direct the vote towards solutions deemed more favorable for undemocratic states. The pandemic offered an even easier way to try to influence public opinion, especially regarding the alleged real responsibilities of the times, ways and causes of the spread of the infection. The Chinese attitude, in this sense, has raised several concerns about the origin of the infection and its effective containment, especially in the initial stages, which has caused a defensive attitude of the Beijing government, often implemented with dubious tactics. These actions must be framed in broader policies that can be considered as real acts of hostility towards countries where democratic orders are in place and therefore potentially harmful to regimes that have problems with internal dissent. Attempts to occult destabilization must make those who are members of the European Union reflect, both at the individual nation level and as a whole, on the real loyalty of states that attempt to boycott them. This must apply both politically and commercially, because entering into ever closer agreements with non-loyal countries can facilitate the job of introducing organizations that attempt destabilization. For Brussels, the conditions have now been created for implementing forms of cyber defense at Community level, which require more substantial budgets. Prevention must be at the source, that is, in contrast to these organizations, since adequate education of internet users is almost impossible for age groups already over forty years of age and can only be undertaken with careful training aimed at older age groups Young people. However, the high average age of the European populations and the scarce habit of discerning the news, which has come with an increasingly pushed use of new technologies, also at the working level, constitutes a facilitation of the penetration of false and misleading news. This condition also facilitates false news that comes from institutional profiles, the most striking examples of which are the US President, Trump and the Brazilian one, Bolsonaro. Often the internet user does not distinguish personal opinion from false news and what, in the end, is only an opinion, becomes misleading information. The theme here is to use institutional channels to provoke repercussions also on foreign states; the contrast to these operations, in some ways, is even more difficult because the only possible contrast is to ensure an official response that is contrary and punctual, capable of involving the same audience. The game concerning the network and the search for countermeasures to disinformation are played on these plans.

Desinformación no oficial y oficial

Si Europa está emergiendo lentamente de la emergencia de la pandemia, el problema de las campañas de desinformación, propagadas a través de la red, provenientes de otros estados, continúa estando presente y representa un factor desestabilizador dentro de una población que no está en capaz de filtrar la gran cantidad de información disponible. Esencialmente, el fenómeno se puede dividir en dos partes principales: la primera se refiere a la propaganda no institucional, que se expresa a través de la acción de empresas formalmente no como expresiones de gobiernos, pero que su trabajo hace funcional a las instituciones nacionales de origen, aunque estas no oficialmente reconocerlos. El segundo capítulo, por el contrario, se refiere precisamente a personajes que ocupan cargos institucionales y realizan su trabajo de desinformación a través de canales oficiales. El primer grupo incluye organizaciones, sobre todo, chinas y rusas, que practican campañas de desinformación reales con el objetivo de influir y dirigir la opinión pública europea hacia disposiciones favorables en Moscú y Beijing. La falta de canales oficiales provoca acusaciones formales de los gobiernos de Rusia y China, ya que estas fuentes son oficialmente ignoradas por los ejecutivos acusados ​​de ser los instigadores de las noticias falsas. Además de la intención de mejorar su imagen internacional, las principales intenciones son comprometer el debate democrático al favorecer las posiciones más extremas y, por lo tanto, aumentar la división presente en las sociedades europeas, donde la mayor consecuencia ha sido el nacimiento de la soberanía y el anti-europeísmo, que resultó en las consecuencias más significativas producidas por las campañas de información falsa. Después de todo, incluso antes de la pandemia, la acción incesante de los piratas informáticos se había desarrollado sobre todo con ocasión de nombramientos electorales para dirigir el voto hacia soluciones consideradas más favorables para los estados no democráticos. La pandemia ofreció una forma aún más fácil de tratar de influir en la opinión pública, especialmente con respecto a las supuestas responsabilidades reales de los tiempos, las formas y las causas de la propagación de la infección. En este sentido, la actitud china ha planteado varias dudas sobre el origen de la infección y su contención efectiva, especialmente en las etapas iniciales, lo que ha provocado una actitud defensiva del gobierno de Beijing, a menudo implementada con tácticas dudosas. Estas acciones deben enmarcarse en políticas más amplias que puedan considerarse como verdaderos actos de hostilidad hacia países donde existen órdenes democráticos y, por lo tanto, potencialmente perjudiciales para los regímenes que tienen problemas con la disidencia interna. Los intentos de ocultar la desestabilización deben hacer que los miembros de la Unión Europea reflexionen, tanto a nivel de la nación individual como en su conjunto, sobre la verdadera lealtad de los estados que intentan boicotearlos. Esto debe aplicarse tanto política como comercialmente, porque celebrar acuerdos cada vez más estrechos con países no leales puede facilitar el trabajo de introducir organizaciones que intenten la desestabilización. Para Bruselas, ahora se han creado las condiciones para implementar formas de defensa cibernética a nivel comunitario, que requieren presupuestos más sustanciales. La prevención debe estar en el origen, es decir, en contraste con estas organizaciones, ya que la educación adecuada de los usuarios de Internet es casi imposible para los grupos de edad que ya tienen más de cuarenta años y solo puede llevarse a cabo con una capacitación cuidadosa dirigida a grupos de mayor edad Gente joven. Sin embargo, la alta edad promedio de las poblaciones europeas y el escaso hábito de discernir las noticias, que ha venido con un uso cada vez mayor de las nuevas tecnologías, incluso a nivel laboral, constituye una facilitación de la penetración de noticias falsas y engañosas. Esta condición también facilita las noticias falsas que provienen de los perfiles institucionales, cuyos ejemplos más llamativos son el presidente de Estados Unidos, Trump y el brasileño, Bolsonaro. A menudo, el usuario de Internet no distingue la opinión personal de las noticias falsas y lo que, al final, es solo una opinión, se convierte en información engañosa. El tema aquí es utilizar canales institucionales para provocar repercusiones también en los estados extranjeros; El contraste con estas operaciones, de alguna manera, es aún más difícil porque el único contraste posible es asegurar una respuesta oficial que sea contraria y puntual, capaz de involucrar a la misma audiencia. El juego sobre la red y la búsqueda de contramedidas para la desinformación se juegan en estos planes.

Inoffizielle und offizielle Desinformation

Wenn Europa langsam aus dem Notfall der Pandemie hervorgeht, ist das Problem der Desinformationskampagnen, die über das Netzwerk verbreitet werden und aus anderen Staaten stammen, weiterhin vorhanden und stellt einen destabilisierenden Faktor innerhalb einer Bevölkerung dar, in der es keine gibt in der Lage, die große Menge an verfügbaren Informationen zu filtern. Im Wesentlichen kann das Phänomen in zwei Hauptteile unterteilt werden: Der erste betrifft nicht-institutionelle Propaganda, die durch das Handeln von Unternehmen zum Ausdruck gebracht wird, die formal keine Regierungsäußerungen sind, deren Arbeit jedoch für die nationalen Herkunftsinstitutionen funktionsfähig macht, obwohl diese dies nicht tun offiziell anerkennen. Der zweite Strang bezieht sich im Gegenteil genau auf Charaktere, die institutionelle Positionen innehaben und ihre Desinformationsarbeit über offizielle Kanäle erledigen. Zur ersten Gruppe gehören vor allem chinesische und russische Organisationen, die echte Desinformationskampagnen durchführen, um die europäische öffentliche Meinung zu beeinflussen und auf günstige Bestimmungen in Moskau und Peking auszurichten. Das Fehlen offizieller Kanäle provoziert die russische und chinesische Regierung zu formellen Anschuldigungen, da diese Quellen von den Führungskräften, die beschuldigt werden, die Anstifter der falschen Nachrichten zu sein, offiziell ignoriert werden. Neben der Absicht, sein Image international zu verbessern, besteht die Hauptabsicht darin, die demokratische Debatte durch die Bevorzugung der extremsten Positionen zu gefährden und damit die Spaltung in europäischen Gesellschaften zu verstärken, in denen die Geburt der Souveränität und der Souveränität die größte Konsequenz hatte Anti-Europäismus, der zu den wichtigsten Konsequenzen der falschen Informationskampagnen führte. Schließlich hatte sich bereits vor der Pandemie die unaufhörliche Aktion der Hacker vor allem anlässlich von Wahlterminen entwickelt, um die Abstimmung auf Lösungen zu lenken, die für undemokratische Staaten als günstiger erachtet werden. Die Pandemie bot eine noch einfachere Möglichkeit, die öffentliche Meinung zu beeinflussen, insbesondere in Bezug auf die angeblichen tatsächlichen Verantwortlichkeiten der Zeit, Wege und Ursachen für die Ausbreitung der Infektion. Die chinesische Haltung in diesem Sinne hat einige Bedenken hinsichtlich des Ursprungs der Infektion und ihrer wirksamen Eindämmung aufgeworfen, insbesondere in der Anfangsphase, was zu einer defensiven Haltung der Regierung von Peking geführt hat, die häufig mit zweifelhaften Taktiken umgesetzt wurde. Diese Maßnahmen müssen in eine umfassendere Politik eingebunden werden, die als echte Feindseligkeit gegenüber Ländern angesehen werden kann, in denen demokratische Ordnungen bestehen und daher potenziell schädlich für Regime sind, die Probleme mit internen Meinungsverschiedenheiten haben. Versuche einer okkulten Destabilisierung müssen diejenigen, die Mitglieder der Europäischen Union sind, dazu bringen, sowohl auf der Ebene der einzelnen Nationen als auch insgesamt über die tatsächliche Loyalität der Staaten nachzudenken, die versuchen, sie zu boykottieren. Dies muss sowohl politisch als auch wirtschaftlich gelten, da der Abschluss immer engerer Vereinbarungen mit nicht loyalen Ländern die Einführung von Organisationen erleichtern kann, die eine Destabilisierung versuchen. Für Brüssel wurden nun die Voraussetzungen für die Umsetzung von Formen der Cyberabwehr auf Gemeinschaftsebene geschaffen, für die größere Budgets erforderlich sind. Prävention muss an der Quelle sein, dh im Gegensatz zu diesen Organisationen, da eine angemessene Ausbildung der Internetnutzer für Altersgruppen, die bereits über vierzig Jahre alt sind, fast unmöglich ist und nur mit sorgfältiger Schulung für ältere Altersgruppen durchgeführt werden kann Junge Leute. Das hohe Durchschnittsalter der europäischen Bevölkerung und die geringe Angewohnheit, die Nachrichten zu erkennen, die mit einem zunehmend forcierten Einsatz neuer Technologien auch auf Arbeitsebene einhergeht, erleichtern jedoch das Eindringen falscher und irreführender Nachrichten. Diese Bedingung erleichtert auch falsche Nachrichten aus institutionellen Profilen, von denen die auffälligsten Beispiele der US-Präsident Trump und der brasilianische Bolsonaro sind. Oft unterscheidet der Internetnutzer die persönliche Meinung nicht von falschen Nachrichten und was letztendlich nur eine Meinung ist, wird zu irreführenden Informationen. Hier geht es darum, institutionelle Kanäle zu nutzen, um Auswirkungen auch auf ausländische Staaten zu provozieren. Der Kontrast zu diesen Operationen ist in gewisser Weise sogar noch schwieriger, da der einzig mögliche Kontrast darin besteht, eine offizielle gegenteilige und pünktliche Reaktion zu gewährleisten, die das gleiche Publikum einbeziehen kann. Das Spiel bezüglich des Netzwerks und die Suche nach Gegenmaßnahmen gegen Desinformation werden auf diesen Plänen gespielt.

Désinformation officieuse et officielle

Si l'Europe sort lentement de l'urgence de la pandémie, le problème des campagnes de désinformation, diffusées à travers le réseau, en provenance d'autres Etats, continue d'être présent et représente un facteur de déstabilisation au sein d'une population qui n'est pas en capable de filtrer la grande masse d'informations disponibles. Essentiellement, le phénomène peut être divisé en deux parties principales: la première concerne la propagande non institutionnelle, qui s'exprime à travers l'action d'entreprises formellement non pas l'expression de gouvernements, mais que leur travail rend fonctionnelle aux institutions nationales d'origine, bien que celles-ci ne le soient pas. les reconnaître officiellement. Le second volet, au contraire, se réfère précisément aux personnages qui occupent des positions institutionnelles et font leur travail de désinformation par les voies officielles. Le premier groupe comprend des organisations, principalement chinoises et russes, qui mènent de véritables campagnes de désinformation dans le but d'influencer et d'orienter l'opinion publique européenne vers des dispositions favorables à Moscou et à Pékin. L'absence de canaux officiels provoque les gouvernements russe et chinois d'accusations formelles, car ces sources sont officiellement ignorées par les dirigeants accusés d'être les instigateurs de la fausse nouvelle. Outre l'intention d'améliorer son image à l'international, les principales intentions sont de compromettre le débat démocratique en favorisant les positions les plus extrêmes et donc d'augmenter la division présente dans les sociétés européennes, où la plus grande conséquence a été la naissance de la souveraineté l'anti-européanisme, qui a entraîné les conséquences les plus importantes produites par les fausses campagnes d'information. Après tout, même avant la pandémie, l'action incessante des hackers s'était surtout développée à l'occasion des rendez-vous électoraux pour orienter le vote vers des solutions jugées plus favorables aux Etats antidémocratiques. La pandémie a offert un moyen encore plus facile d'essayer d'influencer l'opinion publique, en particulier en ce qui concerne les responsabilités réelles présumées de l'époque, des voies et des causes de la propagation de l'infection. L'attitude chinoise, en ce sens, a soulevé plusieurs inquiétudes quant à l'origine de l'infection et à son confinement efficace, en particulier dans les phases initiales, ce qui a provoqué une attitude défensive du gouvernement de Pékin, souvent mise en œuvre avec des tactiques douteuses. Ces actions doivent être encadrées dans des politiques plus larges qui peuvent être considérées comme de véritables actes d'hostilité envers les pays où des ordres démocratiques sont en place et donc potentiellement préjudiciables aux régimes qui ont des problèmes de dissidence interne. Les tentatives de déstabilisation occulte doivent amener les membres de l’Union européenne à réfléchir, tant au niveau national qu’à l’ensemble, sur la réelle loyauté des États qui tentent de les boycotter. Cela doit s'appliquer à la fois sur le plan politique et commercial, car la conclusion d'accords de plus en plus étroits avec des pays non fidèles peut faciliter la tâche consistant à introduire des organisations qui tentent de se déstabiliser. Pour Bruxelles, les conditions sont désormais réunies pour la mise en œuvre de formes de cyberdéfense au niveau communautaire, qui nécessitent des budgets plus conséquents. La prévention doit être à la source, c'est-à-dire contrairement à ces organisations, car une éducation adéquate des internautes est quasiment impossible pour les tranches d'âges déjà supérieures à quarante ans et ne peut être entreprise qu'avec une formation rigoureuse destinée aux tranches d'âge supérieures Les jeunes. Cependant, l'âge moyen élevé des populations européennes et la rare habitude de discerner l'actualité, qui s'accompagne d'une utilisation de plus en plus poussée des nouvelles technologies, même au niveau du travail, constitue une facilitation de la pénétration des informations fausses et trompeuses. Cette condition facilite également les fausses nouvelles provenant des profils institutionnels, dont les exemples les plus frappants sont le président américain Trump et le président brésilien Bolsonaro. Souvent, l'internaute ne distingue pas les opinions personnelles des fausses nouvelles et ce qui, en fin de compte, n'est qu'une opinion, devient une information trompeuse. Le thème ici est d'utiliser les canaux institutionnels pour provoquer des répercussions également sur les États étrangers; le contraste avec ces opérations, à certains égards, est encore plus difficile car le seul contraste possible est d'assurer une réponse officielle contraire et ponctuelle, capable d'impliquer le même public. Le jeu concernant le réseau et la recherche de contre-mesures à la désinformation se jouent sur ces plans.

Desinformação não oficial e oficial

Se a Europa está emergindo lentamente da emergência da pandemia, o problema das campanhas de desinformação, espalhadas pela rede, provenientes de outros estados, continua presente e representa um fator desestabilizador dentro de uma população que não está em situação de pobreza. capaz de filtrar a grande massa de informações disponíveis. Essencialmente, o fenômeno pode ser dividido em duas partes principais: a primeira diz respeito à propaganda não institucional, expressa através da ação de empresas formalmente não expressões de governos, mas cujo trabalho torna funcional as instituições nacionais de origem, embora estas não o façam. reconhecê-los oficialmente. A segunda vertente, pelo contrário, refere-se precisamente a personagens que ocupam posições institucionais e realizam seu trabalho de desinformação por meio de canais oficiais. O primeiro grupo inclui organizações, acima de tudo, chinesas e russas, que realizam campanhas reais de desinformação com o objetivo de influenciar e direcionar a opinião pública européia para disposições favoráveis ​​em Moscou e Pequim. A falta de canais oficiais provoca os governos russo e chinês de acusações formais, porque essas fontes são oficialmente desconsideradas pelos executivos acusados ​​de serem os instigadores das notícias falsas. Além da intenção de melhorar sua imagem internacionalmente, as principais intenções são comprometer o debate democrático, favorecendo as posições mais extremas e, portanto, aumentar a divisão presente nas sociedades européias, onde a maior conseqüência tem sido o nascimento da soberania e da democracia. anti-europeísmo, que resultou nas consequências mais significativas produzidas pelas campanhas de informação falsa. Afinal, mesmo antes da pandemia, a ação incessante dos hackers havia se desenvolvido acima de tudo na ocasião das nomeações eleitorais para direcionar o voto para soluções consideradas mais favoráveis ​​para estados não democráticos. A pandemia ofereceu uma maneira ainda mais fácil de tentar influenciar a opinião pública, principalmente no que diz respeito às supostas responsabilidades reais dos tempos, maneiras e causas da propagação da infecção. A atitude chinesa, nesse sentido, levantou várias preocupações sobre a origem da infecção e sua contenção efetiva, especialmente nos estágios iniciais, o que causou uma atitude defensiva do governo de Pequim, muitas vezes implementada com táticas duvidosas. Essas ações devem ser enquadradas em políticas mais amplas que possam ser consideradas atos reais de hostilidade em relação aos países onde existem ordens democráticas e, portanto, potencialmente prejudiciais aos regimes que têm problemas com dissidência interna. As tentativas de ocultar a desestabilização devem fazer com que os membros da União Européia reflitam, tanto no nível nacional como no todo, sobre a lealdade real dos Estados que tentam boicotá-los. Isso deve aplicar-se política e comercialmente, porque a celebração de acordos cada vez mais próximos com países não leais pode facilitar o trabalho de apresentar organizações que tentam desestabilizar. Para Bruxelas, foram criadas as condições para implementar formas de defesa cibernética a nível comunitário, que exigem orçamentos mais substanciais. A prevenção deve estar na fonte, ou seja, em contraste com essas organizações, pois a educação adequada dos usuários da Internet é quase impossível para as faixas etárias com mais de quarenta anos de idade e só pode ser realizada com treinamento cuidadoso voltado para as faixas etárias mais velhas Jovens. No entanto, a alta idade média das populações européias e o hábito escasso de discernir as notícias, que vieram com um uso cada vez mais pressionado de novas tecnologias, mesmo no nível de trabalho, constituem uma facilitação da penetração de notícias falsas e enganosas. Essa condição também facilita as notícias falsas provenientes de perfis institucionais, dos quais os exemplos mais marcantes são o presidente dos EUA, Trump e o brasileiro, Bolsonaro. Muitas vezes, o usuário da internet não distingue a opinião pessoal de notícias falsas e, no final, é apenas uma opinião, torna-se informação enganosa. O tema aqui é usar canais institucionais para provocar repercussões também em estados estrangeiros; o contraste com essas operações, de certa forma, é ainda mais difícil, porque o único contraste possível é garantir uma resposta oficial contrária e pontual, capaz de envolver o mesmo público. O jogo relativo à rede e a busca de contramedidas para desinformação são jogados nesses planos.

非官方和官方的虛假信息

如果歐洲正在從大流行的緊急狀態中緩慢崛起,則通過網絡傳播的,來自其他國家的虛假信息傳播問題將繼續存在,並成為不穩定人口的不穩定因素。能夠過濾大量可用信息。從本質上說,這種現象可以分為兩個主要部分:第一個是非機構性的宣傳,它是通過公司的行動來正式表示的,而不是政府的表達,但是它們的工作卻對國家原產地機構起作用,儘管這些並沒有正式認可他們。相反,第二股恰好是指擔任機構職務並通過官方渠道從事虛假信息工作的角色。第一組包括首先是中國和俄羅斯的組織,它們進行真正的虛假宣傳運動,目的是影響和引導歐洲輿論對莫斯科和北京的有利規定。缺乏官方渠道激起了俄羅斯和中國政府的正式指控,因為這些消息被被指控是虛假消息的煽動者的高管正式忽視。除了打算在國際上提高其形像外,主要目的是通過偏愛最極端的立場來破壞民主辯論,從而擴大歐洲社會的分裂,歐洲社會的最大後果是主權的誕生和主權的產生。反歐洲主義,導致虛假宣傳活動產生了最重大的後果。畢竟,甚至在大流行之前,黑客的不間斷行動尤其是在選舉任命之際就已經發展起來,以使投票指向對非民主國家更有利的解決方案。大流行提供了一種更容易的方法來嘗試影響公眾輿論,尤其是在所謂的傳染病傳播的時間,方式和原因的真正責任方面。從這個意義上講,中國人的態度引起了人們對於感染源及其有效遏制的擔憂,尤其是在初期階段,這引起了北京政府的防禦態度,通常採取可疑的策略。這些行動必須以更廣泛的政策為框架,這些政策可被視為對實行民主命令的國家的真正敵對行為,因此可能對內部持不同意見的政權產生有害影響。企圖掩蓋動蕩的局面必須使那些成為歐洲聯盟成員的人在單個國家乃至整個國家都反映出試圖抵制它們的國家的真正忠誠。這必須在政治上和商業上都適用,因為與非忠誠國家達成越來越緊密的協議可以促進引入企圖破壞穩定的組織的工作。對於布魯塞爾,現在已經創造了在社區級別實施網絡防禦表格的條件,這需要更多的預算。與這些組織相比,必須從根本上進行預防,因為對於已經超過40歲的年齡組,幾乎不可能對互聯網用戶進行充分的教育,並且只能通過針對年齡較大的組進行認真的培訓來進行年輕人。然而,歐洲人口的平均年齡高,以及新聞識別稀缺的習慣,伴隨著在工作層面對新技術的日益推動使用,也促進了虛假和誤導性新聞的滲透。這種情況還助長了來自機構概況的虛假新聞,其中最引人注目的例子是美國總統特朗普和巴西總統博爾索納羅。互聯網用戶通常不會將個人意見與虛假新聞區分開,而最終只是意見而變成誤導性信息。這裡的主題是利用體制渠道在外國也引起反響。在某些方面,與這些操作的對比甚至更加困難,因為唯一可能的對比是確保官方的回應是相反的和守時的,並且能夠吸引相同的聽眾。在這些計劃上玩有關網絡的遊戲以及尋找信息失靈對策的遊戲。

Неофициальная и официальная дезинформация

Если Европа постепенно выходит из чрезвычайной ситуации, связанной с пандемией, проблема кампаний по дезинформации, распространяемых по сети, исходящих из других государств, продолжает присутствовать и представляет собой дестабилизирующий фактор среди населения, которое не возможность фильтровать большую массу доступной информации. По сути, это явление можно разделить на две основные части: первая касается неинституциональной пропаганды, которая выражается в действиях компаний, формально не являющихся выражениями правительств, но которые их работа делает функциональными для национальных учреждений происхождения, хотя они этого не делают. официально признать их. Второе направление, напротив, относится именно к персонажам, которые занимают институциональные позиции и проводят дезинформацию по официальным каналам. В первую группу входят организации, прежде всего, китайские и русские, которые проводят реальные кампании по дезинформации с целью воздействия на европейское общественное мнение и его направления в сторону благоприятных условий в Москве и Пекине. Отсутствие официальных каналов провоцирует российское и китайское правительства от официальных обвинений, потому что эти источники официально игнорируются руководителями, обвиняемыми в том, что они являются зачинщиками ложных новостей. В дополнение к намерению улучшить свой имидж на международном уровне, основные намерения состоят в том, чтобы поставить под угрозу демократические дебаты, отдавая предпочтение самым экстремальным позициям, и, следовательно, усилить разделение, существующее в европейских обществах, где наибольшим последствием стало рождение суверенитета и анти-европеизм, который привел к наиболее значительным последствиям ложных информационных кампаний. В конце концов, даже до пандемии непрекращающиеся действия хакеров развивались прежде всего в связи с назначением на выборах, чтобы направить голосование в сторону решений, которые считаются более благоприятными для недемократических государств. Пандемия предложила еще более простой способ попытаться повлиять на общественное мнение, особенно в отношении предполагаемой реальной ответственности за время, пути и причины распространения инфекции. В этом смысле отношение Китая вызвало ряд сомнений относительно происхождения инфекции и ее эффективного сдерживания, особенно на начальных этапах, что вызвало оборонительную позицию правительства Пекина, часто осуществляемую с сомнительной тактикой. Эти действия должны быть отражены в более широкой политике, которую можно рассматривать как реальные акты враждебности по отношению к странам, в которых существуют демократические порядки и, следовательно, потенциально вредным для режимов, которые имеют проблемы с внутренним инакомыслием. Попытки оккультной дестабилизации должны заставить тех, кто является членами Европейского Союза, задуматься как на уровне отдельных наций, так и в целом о реальной лояльности государств, которые пытаются их бойкотировать. Это должно применяться как в политическом, так и в коммерческом отношении, потому что заключение более тесных соглашений с не лояльными странами может облегчить работу по созданию организаций, которые пытаются дестабилизировать ситуацию. Для Брюсселя сейчас созданы условия для реализации форм киберзащиты на уровне Сообщества, которые требуют более значительных бюджетов. Профилактика должна быть у источника, то есть в отличие от этих организаций, поскольку адекватное образование пользователей интернета практически невозможно для возрастных групп уже старше сорока лет, и его можно проводить только при тщательном обучении, предназначенном для старших возрастных групп. Молодежь. Тем не менее, высокий средний возраст населения Европы и скудная привычка распознавать новости, которые сопровождаются все более интенсивным использованием новых технологий, в том числе и на рабочем уровне, создают условия для проникновения ложных и вводящих в заблуждение новостей. Это условие также способствует появлению ложных новостей из институциональных профилей, наиболее яркими примерами которых являются президент США Трамп и бразильский Bolsonaro. Часто интернет-пользователь не отличает личное мнение от ложных новостей, и то, что, в конце концов, является только мнением, становится вводящей в заблуждение информацией. Тема здесь состоит в том, чтобы использовать институциональные каналы, чтобы вызвать последствия также для иностранных государств; Контраст с этими операциями, в некотором смысле, еще сложнее, потому что единственно возможный контраст заключается в обеспечении официального опровержения и пунктуального ответа, способного привлечь одну и ту же аудиторию. Игра о сети и поиск мер против дезинформации ведутся по этим планам.

非公式および公式の偽情報

ヨーロッパがパンデミックの緊急事態からゆっくりと出現している場合、他の州からのネットワークを通じて広まった偽情報キャンペーンの問題が引き続き存在し、利用可能な大量の情報をフィルタリングできます。基本的に、この現象は2つの主要な部分に分けられます。1つ目は、非政府組織の宣伝です。これは、政府の表現ではなく、企業の行動を通じて表現されますが、その活動は、出身国の機関に機能をもたらします正式にそれらを認識します。反対に、2番目のストランドは、制度上の地位を保持し、公式チャネルを通じて偽情報の仕事をするキャラクターを正確に指します。最初のグループには、とりわけ中国とロシアの組織が含まれ、モスクワと北京での好ましい条項にヨーロッパの世論に影響を与え、方向付けることを目的として真の偽情報キャンペーンを実施しています。これらの情報源は、誤ったニュースの扇動者であると非難された幹部によって公式に無視されているため、公式のチャンネルの欠如は、ロシアと中国の政府を正式な告発から引き起こします。国際的にそのイメージを改善する意図に加えて、主な意図は、最も極端な立場を支持することによって民主主義の議論を危うくすることであり、したがって最大の結果は主権の誕生であり、反ヨーロッパ主義。これは偽の情報キャンペーンによってもたらされる最も重大な結果をもたらした。結局のところ、パンデミックの前でさえ、何よりも選挙の約束の際に、ハッカーの絶え間ない行動が、非民主主義国家にとってより有利であると思われる解決策に投票を向けるように発展しました。パンデミックは、特に時代の実際の責任とされている方法、感染の拡大の原因について、世論に影響を与えるためのさらに簡単な方法を提供しました。この意味で、中国の態度は感染の起源とその効果的な封じ込めについて、特に初期段階でいくつかの懸念を引き起こしました。これは、疑わしい戦術でしばしば実施される北京政府の防御態度を引き起こしました。これらの行動は、民主的秩序が整っている国々に対する敵意の実際の行為と見なすことができる広範な政策に組み入れられなければならず、したがって、内部の異議申し立てに問題がある体制に潜在的に有害です。不安定化を隠そうとする試みは、EU加盟国の人々に、ボイコットしようとする国家の真の忠誠心を、個々の国レベルで、そして全体として、反映させる必要があります。非忠実な国々とのより緊密な協定を結ぶことは不安定化を試みる組織を導入する仕事を促進することができるので、これは政治的にも商業的にも適用されなければなりません。ブリュッセルの場合、コミュニティレベルでサイバー防御のフォームを実装するための条件が作成され、より多くの予算が必要になりました。予防は根源にある必要があります。つまり、これらの組織とは対照的です。なぜなら、インターネットユーザーの適切な教育は、すでに40歳を超える年齢層にはほとんど不可能であり、高齢者層を対象とした注意深いトレーニングによってのみ実施できるためです。若い人たち。ただし、ヨーロッパの人口の平均年齢が高いことと、仕事レベルでも新しいテクノロジーの使用がますます強くなっている、目の肥えたニュースの少ない習慣は、誤った誤解を招くニュースの浸透を助長しています。この状態はまた、制度的プロファイルからの誤ったニュースを助長します。その最も顕著な例は、トランプ大統領とブラジルのボルソナロ大統領です。多くの場合、インターネットユーザーは個人的な見解を虚偽のニュースと区別せず、結局のところ、見解だけであり、誤解を招く情報になります。ここでのテーマは、制度的チャネルを使用して外国にも影響を与えることです。これらの操作との対比は、いくつかの点で、さらに困難です。唯一の可能な対比は、同じ聴衆を巻き込むことのできる、相反する正確な公式の対応を保証することです。これらの計画の上で、ネットワークに関するゲームや偽情報対策の模索が行われています。

التضليل غير الرسمي والرسمي

إذا كانت أوروبا تخرج ببطء من حالة طوارئ الوباء ، فإن مشكلة حملات التضليل ، المنتشرة عبر الشبكة ، القادمة من دول أخرى ، لا تزال موجودة وتمثل عاملًا مزعزعًا للاستقرار داخل سكان ليسوا في قادرة على تصفية الكتلة الكبيرة من المعلومات المتاحة. بشكل أساسي ، يمكن تقسيم هذه الظاهرة إلى قسمين رئيسيين: الأول يتعلق بالدعاية غير المؤسسية ، والتي يتم التعبير عنها من خلال عمل الشركات رسميًا وليس تعبيرات الحكومات ، ولكن عملها يجعلها فعالة للمؤسسات الوطنية الأصلية ، على الرغم من أن هذه لا التعرف عليهم رسميا. الشريط الثاني ، على العكس ، يشير بالتحديد إلى الشخصيات التي تشغل مناصب مؤسسية وتقوم بعملها التضليل من خلال القنوات الرسمية. تضم المجموعة الأولى منظمات ، قبل كل شيء ، صينية وروسية ، تمارس حملات تضليل حقيقية بهدف التأثير على الرأي العام الأوروبي وتوجيهه نحو أحكام مواتية في موسكو وبكين. إن الافتقار إلى القنوات الرسمية يستفز الحكومتين الروسية والصينية من الاتهامات الرسمية ، لأن هذه المصادر يتم تجاهلها رسميًا من قبل التنفيذيين المتهمين بأنهم يحرضون الأخبار الكاذبة. بالإضافة إلى نية تحسين صورتها على الصعيد الدولي ، فإن النوايا الرئيسية هي المساومة على الجدل الديمقراطي من خلال تفضيل أكثر المواقف تطرفًا وبالتالي زيادة الانقسام الموجود في المجتمعات الأوروبية ، حيث كانت النتيجة الأكبر ولادة السيادة و معاداة الأوروبيين ، مما أدى إلى النتائج الأكثر أهمية الناتجة عن الحملات الإعلامية الكاذبة. بعد كل شيء ، حتى قبل الوباء ، تطور العمل المتواصل من المتسللين قبل كل شيء بمناسبة التعيينات الانتخابية لتوجيه التصويت نحو الحلول التي تعتبر أكثر ملاءمة للدول غير الديمقراطية. قدم الوباء طريقة أسهل لمحاولة التأثير على الرأي العام ، خاصة فيما يتعلق بالمسؤوليات الحقيقية المزعومة لأوقات وطرق وأسباب انتشار العدوى. وقد أثار الموقف الصيني ، بهذا المعنى ، العديد من المخاوف بشأن أصل العدوى واحتواءها الفعال ، خاصة في المراحل الأولية ، التي تسببت في موقف دفاعي من حكومة بكين ، والتي يتم تنفيذها غالبًا بتكتيكات مشكوك فيها. يجب أن تصاغ هذه الإجراءات في سياسات أوسع يمكن اعتبارها أفعال عدائية حقيقية تجاه البلدان التي توجد فيها أنظمة ديمقراطية وبالتالي من المحتمل أن تكون ضارة للأنظمة التي لديها مشاكل مع المعارضة الداخلية. إن محاولات إخفاء زعزعة الاستقرار يجب أن تجعل أولئك الأعضاء في الاتحاد الأوروبي يتأملون ، سواء على مستوى الأمة أو ككل ، في الولاء الحقيقي للدول التي تحاول مقاطعتها. يجب أن ينطبق هذا على المستويين السياسي والتجاري ، لأن الدخول في اتفاقيات أوثق مع الدول غير الموالية يمكن أن يسهل مهمة إدخال المنظمات التي تحاول زعزعة الاستقرار. بالنسبة لبروكسل ، تم الآن تهيئة الظروف لتنفيذ نماذج الدفاع السيبراني على مستوى المجتمع ، والتي تتطلب ميزانيات أكبر. يجب أن تكون الوقاية في المصدر ، أي على النقيض من هذه المنظمات ، نظرًا لأن التعليم المناسب لمستخدمي الإنترنت يكاد يكون مستحيلاً بالنسبة للفئات العمرية التي تجاوزت الأربعين عامًا بالفعل ولا يمكن إجراؤها إلا من خلال تدريب دقيق يستهدف الفئات الأكبر سناً الشباب. ومع ذلك ، فإن ارتفاع متوسط ​​عمر السكان الأوروبيين والندرة النادرة لتمييز الأخبار ، والتي جاءت مع استخدام مدفوع بشكل متزايد للتكنولوجيات الجديدة ، حتى على مستوى العمل ، يشكل تسهيلًا لاختراق الأخبار الكاذبة والمضللة. ويسهل هذا الشرط أيضًا الأخبار الكاذبة التي تأتي من الملفات الشخصية المؤسسية ، ومن الأمثلة الأكثر إثارة للدهشة الرئيس الأمريكي ترامب والبرازيلي بولسونارو. في كثير من الأحيان لا يميز مستخدم الإنترنت بين الرأي الشخصي والأخبار الكاذبة وما هو في النهاية مجرد رأي يصبح معلومات مضللة. الموضوع هنا هو استخدام القنوات المؤسسية لإثارة الانعكاسات على الدول الأجنبية أيضًا ؛ إن التناقض مع هذه العمليات ، في بعض النواحي ، أكثر صعوبة لأن التباين الوحيد الممكن هو ضمان استجابة رسمية مخالفة ودقيقة ، وقادرة على إشراك نفس الجمهور. يتم لعب اللعبة المتعلقة بالشبكة والبحث عن الإجراءات المضادة للتضليل في هذه الخطط.

mercoledì 10 giugno 2020

Le ultime evoluzioni del conflitto libico

La guerra libica non accenna a fermarsi. Nonostante la proposta egiziana, da parte di un governo che è parte in causa del conflitto, di una tregua, i combattimenti continuano e la situazione attuale sembra essere favorevole alle forze di Favez al-Serraj e del governo di Tripoli. A perdere terreno è l’Esercito nazionale libico ed il suo leader Khalifa Haftar. In realtà il tentativo egiziano deve essere inquadrato nella logica del conflitto libico, che è diventato una sorta di guerra per procura, dietro la quale si celano interessi diversi ed anche superiori agli attori direttamente coinvolti. Al fianco di Tripoli si sono schierati la Turchia, sempre alla ricerca affannosa di creare una propria zona di influenza geopolitica ed il Qatar, che si muove per contrastare gli interessi dei suoi avversari nel Golfo Persico, mentre ad appoggiare l’Esercito nazionale libico ci sono Egitto, Emirati Arabi Uniti ed Arabia Saudita. L’interesse principale de Il Cairo è quello di estendere la propria egemonia nella parte libica confinante con il paese egiziano; ma l’avanzata di Tripoli sta frustrando questa aspirazione ed il tentativo, fallito, di cercare una tregua con lo scopo di guadagnare tempo dimostra come le aspirazioni egiziane debbano essere ridimensionate. Quella libica promette di essere una disfatta anche per gli stati occidentali, soprattutto per l’Italia, che vedrebbero diminuita la loro influenza in una zona strategica del Mediterraneo, sia per le questioni energetiche, sia perché la Libia è la porta dove passano i maggiori flussi di immigrazione clandestina verso l’Europa, un potere potenzialmente molto elevato in ottica di ricatto e capace di condizionare i delicati equilibri in essere tra i paesi dell’Unione Europea. L’osservato speciale è la Turchia, che dopo avere fallito il progetto di Erdogan di ricreare la zona di influenza ottomana, ritenta ad assumere un ruolo primario nel Mediterraneo capace di dargli una rilevanza da media potenza regionale. Vista dalla visuale europea l’intraprendenza turca appare pericolosa, perché, prima di tutto se viene associata alla attuale logica americana di sganciamento dal Mediterraneo, Ankara avrebbe la possibilità di esercitare il suo ruolo senza il contrappeso di Washington. Occorre ricordare che l’azione politica e militare della Turchia è contraddistinta da un uso spregiudicato di fondamentalisti e radicali islamici, come si è visto in Siria; anche in Libia la presenza di queste formazioni paramilitari costituisce l’appoggio principale al governo di Tripoli, il che indica una via di dubbio valore per la sicurezza degli investimenti europei e per quanto riguarda la possibile gestione dei flussi migratori. Per ora ad essere sconfitte, oltre all’Esercito nazionale libico, sono anche le milizie militari sopravvissute alla caduta di Gheddafi, che hanno costituito la principale causa dell’instabilità libica. Ma per inquadrare meglio la situazione generale occorre considerare anche il ruolo di Usa e Russia; i primi, già con la presidenza Obama e poi con quella di Trump, che ne è stata la continuazione in una politica estera senza cambiamenti, hanno preferito concentrarsi sul contrasto alla Cina nelle regioni del Pacifico e soltanto un nuovo presidente potrebbe invertire questa tendenza ridando al Mediterraneo la sua importanza nello scacchiere mondiale. Mosca, d’altronde, ha dimostrato di volere riempire il vuoto lasciato dagli americani e continuare ad esercitare il suo ruolo nell’area mediterranea già iniziato con la politica attuata in Siria. Proprio sul terreno siriano si è rivelata l’affinità tra Mosca ed Ankara, favorita dalle similitudini di Putin ed Erdogan, che è pronta a replicarsi sul terreno libico con una spartizione delle aree di influenza, con lo scopo principale di estromettere le nazioni europee. Quindi, se gli USA hanno abbandonato volontariamente la sponda meridionale del Mediterraneo, non è stato così per gli europei, che con una politica non unitaria e caratterizzata dall’incapacità di una gestione pratica e politica dei fatti della Libia, saranno i veri sconfitti, anche se non i soli, come si è visto per Egitto, Emirati Arabi Uniti ed Arabia Saudita, che dimostrandosi meno capaci della Turchia hanno rivelato la loro debolezza militare e strategica, replicando la sconfitta siriana. Tuttavia i paesi arabi avevano l’intento, come Ankara, di aumentare la loro influenza e non verranno scacciati da una zona da dove si erano insediati, seppure con alterne fortune, fino dalla fine della seconda guerra mondiale, come accadrà per gli europei. Il grande torto dell’Unione Europea è stato quello di non impegnarsi in prima persona, ma soltanto con iniziative estemporanee e poco efficaci e, soprattutto non riuscire ad avere un obiettivo condiviso e non comprendere che il presidio della sponda meridionale del Mediterraneo doveva essere un presidio da mantenere ad ogni costo per gantire la tutela continentale energetica e preservare l'Europa dal ricatto migratorio.

The latest evolutions of the Libyan conflict

The Libyan war shows no sign of stopping. Despite the Egyptian proposal, by a government that is part of the cause of the conflict, of a truce, the fighting continues and the current situation seems to be favorable to the forces of Favez al-Serraj and the government of Tripoli. The Libyan National Army and its leader Khalifa Haftar are losing ground. In reality, the Egyptian attempt must be framed in the logic of the Libyan conflict, which has become a sort of proxy war, behind which different interests are hidden and even superior to the actors directly involved. Turkey has lined up alongside Tripoli, always in a frantic search to create its own area of ​​geopolitical influence and Qatar, which moves to counter the interests of its opponents in the Persian Gulf, while to support the Libyan National Army there are Egypt, United Arab Emirates and Saudi Arabia. Cairo's main interest is to extend its hegemony in the Libyan part bordering the Egyptian country; but the advance of Tripoli is frustrating this aspiration and the unsuccessful attempt to seek a truce with the aim of gaining time demonstrates how Egyptian aspirations must be reduced. The Libyan one promises to be a defeat also for the western states, especially for Italy, which would see their influence diminished in a strategic area of ​​the Mediterranean, both for energy issues and because Libya is the door where the major flows pass of illegal immigration to Europe, a potentially very high power in terms of blackmail and capable of influencing the delicate balances existing between the countries of the European Union. The special observation is Turkey, which after having failed Erdogan's project to recreate the Ottoman influence zone, tries to take on a primary role in the Mediterranean capable of giving it relevance as a medium regional power. Seen from a European perspective, Turkish initiative appears dangerous, because, first of all, if it is associated with the current American logic of detachment from the Mediterranean, Ankara would have the opportunity to exercise its role without Washington's counterweight. It should be remembered that Turkey's political and military action is characterized by an unprejudiced use of Islamic fundamentalists and radicals, as seen in Syria; also in Libya the presence of these paramilitary formations constitutes the main support for the government of Tripoli, which indicates a way of doubtful value for the security of European investments and as regards the possible management of migratory flows. For now, in addition to the Libyan National Army, the military militias that survived the fall of Gaddafi, which have been the main cause of Libyan instability, have been defeated. But to better frame the general situation, the role of the USA and Russia must also be considered; the former, already with the Obama presidency and then with that of Trump, which was its continuation in a foreign policy without changes, preferred to focus on fighting China in the Pacific regions and only a new president could reverse this trend by giving back to the Mediterranean its importance in the world chessboard. On the other hand, Moscow has shown that it wants to fill the void left by the Americans and continue to exercise its role in the Mediterranean area already started with the policy implemented in Syria. The affinity between Moscow and Ankara has been revealed precisely on Syrian soil, favored by the similarities of Putin and Erdogan, which is ready to replicate itself on Libyan soil with a division of the areas of influence, with the main purpose of ousting the European nations. So, if the USA voluntarily left the southern shore of the Mediterranean, it was not so for the Europeans, that with a non-unitary policy and characterized by the inability of a practical and political management of the facts of Libya, they will be the real losers, even if not the only ones, as seen for Egypt, the United Arab Emirates and Saudi Arabia, which by proving themselves less capable than Turkey have revealed their military and strategic weakness, replicating the Syrian defeat. However, the Arab countries had the intent, like Ankara, to increase their influence and will not be expelled from an area from which they had settled, albeit with mixed fortunes, since the end of the Second World War, as will happen for Europeans. The great wrong of the European Union was that of not engaging in the first person, but only with impromptu and ineffective initiatives and, above all, not being able to have a shared objective and not understanding that the garrison on the southern shore of the Mediterranean had to be a garrison to be maintained at all costs to guarantee continental energy protection and preserve Europe from migratory blackmail.

Las últimas evoluciones del conflicto libio.

La guerra de Libia no muestra signos de detenerse. A pesar de la propuesta egipcia, por parte de un gobierno que es parte del conflicto, de una tregua, la lucha continúa y la situación actual parece ser favorable para las fuerzas de Favez al-Serraj y el gobierno de Trípoli. El Ejército Nacional de Libia y su líder Khalifa Haftar están perdiendo terreno. En realidad, el intento egipcio debe enmarcarse en la lógica del conflicto libio, que se ha convertido en una especie de guerra de poder, detrás de la cual se ocultan diferentes intereses e incluso superiores a los actores directamente involucrados. Turquía se ha alineado junto a Trípoli, siempre en una búsqueda frenética para crear su propia área de influencia geopolítica y Qatar, que se mueve para contrarrestar los intereses de sus oponentes en el Golfo Pérsico, mientras apoya al Ejército Nacional de Libia. Egipto, Emiratos Árabes Unidos y Arabia Saudita. El principal interés de El Cairo es extender su hegemonía en la parte libia que limita con el país egipcio; pero el avance de Trípoli está frustrando esta aspiración y el intento fallido de buscar una tregua con el objetivo de ganar tiempo demuestra cómo se deben reducir las aspiraciones egipcias. El libio promete ser una derrota también para los estados occidentales, especialmente para Italia, que vería disminuida su influencia en un área estratégica del Mediterráneo, tanto por cuestiones energéticas como porque Libia es la puerta por donde pasan los principales flujos. de inmigración ilegal a Europa, un poder potencialmente muy alto en términos de chantaje y capaz de influir en los delicados equilibrios existentes entre los países de la Unión Europea. La observación especial es Turquía, que después de haber fallado el proyecto de Erdogan para recrear el área de influencia otomana, trata de asumir un papel primario en el Mediterráneo capaz de darle relevancia como potencia regional media. Visto desde una perspectiva europea, la iniciativa turca parece peligrosa, porque, en primer lugar, si está asociada con la lógica estadounidense actual de separación del Mediterráneo, Ankara tendría la oportunidad de ejercer su papel sin el contrapeso de Washington. Debe recordarse que la acción política y militar de Turquía se caracteriza por un uso sin prejuicios de fundamentalistas y radicales islámicos, como se ve en Siria; También en Libia, la presencia de estas formaciones paramilitares constituye el principal apoyo para el gobierno de Trípoli, lo que indica una forma de dudoso valor para la seguridad de las inversiones europeas y en lo que respecta a la posible gestión de los flujos migratorios. Por ahora, además del Ejército Nacional de Libia, las milicias militares que sobrevivieron a la caída de Gadafi, que han sido la principal causa de la inestabilidad de Libia, han sido derrotadas. Pero para enmarcar mejor la situación general, también debe considerarse el papel de los Estados Unidos y Rusia; el primero, ya con la presidencia de Obama y luego con el de Trump, que fue su continuación en una política exterior sin cambios, prefirió centrarse en luchar contra China en las regiones del Pacífico y solo un nuevo presidente podría revertir esta tendencia devolviendo a la Mediterráneo su importancia en el tablero de ajedrez mundial. Por otro lado, Moscú ha demostrado que quiere llenar el vacío dejado por los estadounidenses y continuar ejerciendo su papel en el área mediterránea que ya comenzó con la política implementada en Siria. La afinidad entre Moscú y Ankara se ha revelado precisamente en suelo sirio, favorecida por las similitudes de Putin y Erdogan, que está lista para replicarse en suelo libio con una división de las áreas de influencia, con el objetivo principal de expulsar a las naciones europeas. Entonces, si los EE. UU. Abandonaron voluntariamente la costa sur del Mediterráneo, no fue así para los europeos, que con una política no unitaria caracterizada por la incapacidad de una gestión práctica y política de los hechos de Libia, serán los verdaderos perdedores, incluso si no los únicos, como se vio en Egipto, los Emiratos Árabes Unidos y Arabia Saudita, que al demostrar que son menos capaces que Turquía han revelado su debilidad militar y estratégica, replicando la derrota siria. Sin embargo, los países árabes tenían la intención, como Ankara, de aumentar su influencia y no serán expulsados ​​de un área de la que se habían asentado, aunque con fortunas mixtas, desde el final de la Segunda Guerra Mundial, como ocurrirá con los europeos. El gran error de la Unión Europea fue no involucrarse en primera persona, sino solo con iniciativas improvisadas e ineficaces y, sobre todo, no poder tener un objetivo compartido y no entender que la guarnición en la costa sur del Mediterráneo tenía que ser una guarnición. se mantendrá a toda costa para garantizar la protección energética continental y preservar a Europa del chantaje migratorio.

Die neuesten Entwicklungen des Libyenkonflikts

Der Libyenkrieg zeigt keine Anzeichen eines Stopps. Trotz des ägyptischen Vorschlags einer Regierung, die Teil des Konflikts ist, eines Waffenstillstands, werden die Kämpfe fortgesetzt und die derzeitige Situation scheint für die Streitkräfte von Favez al-Serraj und der Regierung von Tripolis günstig zu sein. Die libysche Nationalarmee und ihr Anführer Khalifa Haftar verlieren an Boden. In Wirklichkeit muss der ägyptische Versuch in die Logik des Libyenkonflikts eingebettet werden, der zu einer Art Stellvertreterkrieg geworden ist, hinter dem unterschiedliche Interessen verborgen und den direkt beteiligten Akteuren sogar überlegen sind. Die Türkei hat sich neben Tripolis aufgestellt, immer auf der Suche nach einem eigenen geopolitischen Einflussgebiet, und Katar, das sich bemüht, den Interessen seiner Gegner am Persischen Golf entgegenzuwirken und gleichzeitig die libysche Nationalarmee zu unterstützen Ägypten, Vereinigte Arabische Emirate und Saudi-Arabien. Kairos Hauptinteresse ist die Ausweitung seiner Hegemonie im libyschen Teil, der an das ägyptische Land grenzt. Aber der Vormarsch von Tripolis vereitelt dieses Streben und der erfolglose Versuch, einen Waffenstillstand mit dem Ziel, Zeit zu gewinnen, zu suchen, zeigt, wie ägyptische Bestrebungen reduziert werden müssen. Die libysche verspricht eine Niederlage auch für die westlichen Staaten, insbesondere für Italien, deren Einfluss in einem strategischen Bereich des Mittelmeers sowohl in Energiefragen als auch weil Libyen die Tür ist, an der die Hauptströme vorbeiziehen, abnehmen würde der illegalen Einwanderung nach Europa, eine potenziell sehr hohe Macht in Bezug auf Erpressung und in der Lage, das empfindliche Gleichgewicht zwischen den Ländern der Europäischen Union zu beeinflussen. Die besondere Beobachtung ist die Türkei, die, nachdem sie Erdogans Projekt zur Wiederherstellung des Gebiets des osmanischen Einflusses gescheitert ist, versucht, im Mittelmeerraum eine Hauptrolle zu übernehmen, die ihm als mittlere regionale Macht Relevanz verleihen kann. Aus europäischer Sicht erscheint die türkische Initiative gefährlich, denn zunächst einmal hätte Ankara die Möglichkeit, ihre Rolle ohne das Gegengewicht Washingtons auszuüben, wenn sie mit der gegenwärtigen amerikanischen Logik der Ablösung vom Mittelmeer verbunden wäre. Es sei daran erinnert, dass das politische und militärische Vorgehen der Türkei durch einen vorurteilsfreien Einsatz islamischer Fundamentalisten und Radikaler in Syrien gekennzeichnet ist. Auch in Libyen stellt das Vorhandensein dieser paramilitärischen Formationen die Hauptunterstützung für die Regierung von Tripolis dar, was einen Weg von zweifelhaftem Wert für die Sicherheit europäischer Investitionen und für die mögliche Steuerung von Migrationsströmen aufzeigt. Neben der libyschen Nationalarmee wurden vorerst die Milizen, die den Sturz Gaddafis überlebt haben und die Hauptursache für die libysche Instabilität waren, besiegt. Um die allgemeine Situation besser zu gestalten, muss jedoch auch die Rolle der USA und Russlands berücksichtigt werden. Ersterer, bereits mit der Obama-Präsidentschaft und dann mit der von Trump, der seine Fortsetzung in einer Außenpolitik ohne Änderungen war, konzentrierte sich lieber auf den Kampf gegen China in den pazifischen Regionen, und nur ein neuer Präsident konnte diesen Trend umkehren, indem er dem zurückgab Mittelmeer seine Bedeutung im Weltschachbrett. Auf der anderen Seite hat Moskau gezeigt, dass es die Lücke füllen will, die die Amerikaner hinterlassen haben, und weiterhin seine Rolle im Mittelmeerraum ausüben will, die bereits mit der in Syrien umgesetzten Politik begonnen hat. Gerade auf syrischem Boden hat sich die Affinität zwischen Moskau und Ankara gezeigt, begünstigt durch die Ähnlichkeiten von Putin und Erdogan, die bereit sind, sich auf libyschem Boden mit einer Aufteilung der Einflussbereiche zu wiederholen, mit dem Hauptzweck, die europäischen Nationen zu verdrängen. Wenn die USA freiwillig die Südküste des Mittelmeers verlassen, ist es für die Europäer nicht so, dass sie mit einer nicht einheitlichen Politik, die durch die Unfähigkeit eines praktischen und politischen Managements der libyschen Tatsachen gekennzeichnet ist, sogar die wirklichen Verlierer sein werden wenn nicht die einzigen, wie für Ägypten gesehen, haben die Vereinigten Arabischen Emirate und Saudi-Arabien, die sich als weniger fähig als die Türkei erwiesen haben, ihre militärische und strategische Schwäche offenbart und die syrische Niederlage wiederholt. Die arabischen Länder hatten jedoch wie Ankara die Absicht, ihren Einfluss zu erhöhen, und werden nicht aus einem Gebiet vertrieben, aus dem sie sich seit dem Ende des Zweiten Weltkriegs niedergelassen hatten, wenn auch mit gemischtem Vermögen, wie es für die Europäer der Fall sein wird. Das große Unrecht der Europäischen Union bestand darin, sich nicht auf die erste Person einzulassen, sondern nur mit spontanen und ineffektiven Initiativen, und vor allem nicht in der Lage zu sein, ein gemeinsames Ziel zu verfolgen und nicht zu verstehen, dass die Garnison am südlichen Ufer des Mittelmeers eine Garnison sein musste um jeden Preis aufrechtzuerhalten, um den Schutz der kontinentalen Energie zu gewährleisten und Europa vor wandernder Erpressung zu schützen.

Les dernières évolutions du conflit libyen

La guerre de Libye ne montre aucun signe d'arrêt. Malgré la proposition égyptienne, par un gouvernement qui fait partie du conflit, d'une trêve, les combats se poursuivent et la situation actuelle semble favorable aux forces de Favez al-Serraj et du gouvernement de Tripoli. L'armée nationale libyenne et son chef Khalifa Haftar perdent du terrain. En réalité, la tentative égyptienne doit s'inscrire dans la logique du conflit libyen, qui est devenu une sorte de guerre par procuration, derrière laquelle différents intérêts sont cachés et même supérieurs aux acteurs directement impliqués. La Turquie s'est alignée aux côtés de Tripoli, toujours dans une recherche effrénée pour créer sa propre zone d'influence géopolitique et le Qatar, qui se déplace pour contrer les intérêts de ses opposants dans le golfe Persique, tout en soutenant l'armée nationale libyenne, il y a Egypte, Emirats Arabes Unis et Arabie Saoudite. L'intérêt principal du Caire est d'étendre son hégémonie dans la partie libyenne bordant le pays égyptien; mais l'avancée de Tripoli contrarie cette aspiration et la tentative infructueuse de rechercher une trêve dans le but de gagner du temps montre comment réduire les aspirations égyptiennes. La Libye promet d'être une défaite également pour les États occidentaux, en particulier pour l'Italie, qui verrait leur influence diminuer dans une zone stratégique de la Méditerranée, à la fois pour les questions énergétiques et parce que la Libye est la porte où passent les principaux flux d'immigration clandestine en Europe, puissance potentiellement très élevée en termes de chantage et capable d'influencer les équilibres délicats existant entre les pays de l'Union européenne. L'observation particulière est la Turquie qui, après avoir échoué au projet d'Erdogan de recréer la zone d'influence ottomane, essaie d'assumer un rôle primordial en Méditerranée capable de lui donner de la pertinence en tant que puissance régionale moyenne. Dans une perspective européenne, l'initiative turque apparaît dangereuse, car, tout d'abord, si elle est associée à la logique américaine actuelle de détachement de la Méditerranée, Ankara aurait l'opportunité d'exercer son rôle sans le contrepoids de Washington. Il convient de rappeler que l'action politique et militaire de la Turquie se caractérise par une utilisation sans scrupules des fondamentalistes et radicaux islamiques, comme en Syrie; en Libye également, la présence de ces formations paramilitaires constitue le principal soutien du gouvernement de Tripoli, ce qui indique une voie de valeur douteuse pour la sécurité des investissements européens et pour la gestion possible des flux migratoires. Pour l'instant, en plus de l'armée nationale libyenne, les milices militaires qui ont survécu à la chute de Kadhafi, qui ont été la principale cause de l'instabilité libyenne, ont été vaincues. Mais pour mieux encadrer la situation générale, il faut aussi considérer le rôle des USA et de la Russie; le premier, déjà sous la présidence d'Obama puis avec celle de Trump, qui était sa continuation dans une politique étrangère sans changements, a préféré se concentrer sur la lutte contre la Chine dans les régions du Pacifique et seul un nouveau président pourrait inverser cette tendance en redonnant à la Méditerranée son importance dans l'échiquier mondial. D'un autre côté, Moscou a montré qu'elle voulait combler le vide laissé par les Américains et continuer à exercer son rôle dans la zone méditerranéenne déjà entamée avec la politique mise en œuvre en Syrie. Précisément sur le sol syrien, l'affinité entre Moscou et Ankara a été révélée, favorisée par les similitudes de Poutine et Erdogan, qui est prêt à se reproduire sur le sol libyen avec une division des zones d'influence, dans le but principal d'évincer les nations européennes. Ainsi, si les USA ont volontairement quitté la rive sud de la Méditerranée, il n'en a pas été ainsi pour les Européens, qu'avec une politique non unitaire caractérisée par l'incapacité d'une gestion pratique et politique des faits de la Libye, ils seront les vrais perdants, même sinon les seuls, comme en Egypte, aux Emirats Arabes Unis et en Arabie Saoudite, qui en se révélant moins capables que la Turquie ont révélé leur faiblesse militaire et stratégique, reproduisant la défaite syrienne. Cependant, les pays arabes avaient l'intention, comme Ankara, d'accroître leur influence et ne seront pas expulsés d'une zone d'où ils s'étaient installés, bien qu'avec des fortunes diverses, depuis la fin de la Seconde Guerre mondiale, comme cela se produira pour les Européens. Le grand tort de l'Union européenne a été de ne pas s'engager à la première personne, mais uniquement avec des initiatives impromptues et inefficaces et, surtout, de ne pas pouvoir avoir un objectif commun et de ne pas comprendre que la garnison de la rive sud de la Méditerranée devait être une garnison à maintenir à tout prix pour garantir la protection de l'énergie continentale et préserver l'Europe du chantage migratoire.

As últimas evoluções do conflito na Líbia

A guerra da Líbia não mostra sinais de parada. Apesar da proposta egípcia, por um governo que faz parte da causa do conflito, uma trégua, os combates continuam e a situação atual parece favorável às forças de Favez al-Serraj e ao governo de Trípoli. O Exército Nacional da Líbia e seu líder Khalifa Haftar estão perdendo terreno. Na realidade, a tentativa egípcia deve ser enquadrada na lógica do conflito líbio, que se tornou uma espécie de guerra por procuração, por trás da qual ocultam interesses diferentes e até superiores aos atores diretamente envolvidos. A Turquia se alinhou ao lado de Trípoli, sempre em busca frenética de criar sua própria área de influência geopolítica e do Catar, que se move para combater os interesses de seus oponentes no Golfo Pérsico, enquanto apoia o Exército Nacional da Líbia. Egito, Emirados Árabes Unidos e Arábia Saudita. O principal interesse do Cairo é estender sua hegemonia na parte líbia que faz fronteira com o país egípcio; mas o avanço de Trípoli está frustrando essa aspiração e a tentativa frustrada de buscar uma trégua com o objetivo de ganhar tempo demonstra como as aspirações egípcias devem ser reduzidas. A Líbia promete ser uma derrota também para os estados ocidentais, especialmente para a Itália, que veriam sua influência diminuir em uma área estratégica do Mediterrâneo, tanto por questões de energia quanto porque a Líbia é a porta por onde passam os principais fluxos imigração ilegal para a Europa, um poder potencialmente muito alto em termos de chantagem e capaz de influenciar os delicados equilíbrios existentes entre os países da União Europeia. A observação especial é a Turquia, que depois de fracassar no projeto de Erdogan de recriar a área de influência otomana, tenta assumir um papel primordial no Mediterrâneo, capaz de dar-lhe relevância como potência regional média. Vista de uma perspectiva européia, a iniciativa turca parece perigosa porque, antes de tudo, se estiver associada à atual lógica americana de desapego do Mediterrâneo, Ancara teria a oportunidade de exercer seu papel sem o contrapeso de Washington. Deve-se lembrar que a ação política e militar da Turquia é caracterizada pelo uso inescrupuloso de fundamentalistas e radicais islâmicos, como visto na Síria; também na Líbia, a presença dessas formações paramilitares constitui o principal apoio ao governo de Trípoli, o que indica um caminho de valor duvidoso para a segurança dos investimentos europeus e no que diz respeito à possível gestão dos fluxos migratórios. Por enquanto, além do Exército Nacional da Líbia, as milícias militares que sobreviveram à queda de Kadafi, que foram a principal causa de instabilidade da Líbia, foram derrotadas. Mas, para melhor enquadrar a situação geral, o papel dos EUA e da Rússia também deve ser considerado; o primeiro, já com a presidência de Obama e depois com Trump, que era sua continuação em uma política externa sem mudanças, preferia se concentrar no combate à China nas regiões do Pacífico, e apenas um novo presidente poderia reverter essa tendência retribuindo ao Mediterrâneo sua importância no tabuleiro de xadrez do mundo. Por outro lado, Moscou mostrou que deseja preencher o vazio deixado pelos americanos e continuar exercendo seu papel na região do Mediterrâneo, já iniciada com a política implementada na Síria. A afinidade entre Moscou e Ancara foi revelada precisamente em solo sírio, favorecida pelas semelhanças de Putin e Erdogan, que está pronto para se replicar em solo líbio com uma divisão das áreas de influência, com o principal objetivo de expulsar as nações europeias. Assim, se os EUA deixaram voluntariamente a costa sul do Mediterrâneo, não foi o caso dos europeus que, com uma política não unitária caracterizada pela incapacidade de uma gestão prática e política dos fatos da Líbia, eles serão os verdadeiros perdedores, mesmo se não os únicos, como visto no Egito, nos Emirados Árabes Unidos e na Arábia Saudita, que por se mostrarem menos capazes que a Turquia, revelaram sua fraqueza militar e estratégica, replicando a derrota síria. No entanto, os países árabes tinham a intenção, como Ancara, de aumentar sua influência e não serão expulsos de uma área da qual se estabeleceram, embora com fortunas mistas, desde o final da Segunda Guerra Mundial, como acontecerá para os europeus. O grande erro da União Europeia foi o de não se envolver na primeira pessoa, mas apenas de iniciativas inesperadas e ineficazes e, acima de tudo, não ser capaz de ter um objetivo compartilhado e não entender que a guarnição na costa sul do Mediterrâneo deveria ser uma guarnição deve ser mantida a todo custo para garantir a proteção continental da energia e preservar a Europa de chantagens migratórias.

Последние эволюции ливийского конфликта

Ливийская война не показывает никаких признаков остановки. Несмотря на египетское предложение правительства перемирия, которое является частью причины конфликта, боевые действия продолжаются, и текущая ситуация, по-видимому, благоприятна для сил Фавеса аль-Серрадж и правительства Триполи. Ливийская национальная армия и ее лидер Халифа Хафтар сдают позиции. На самом деле египетская попытка должна быть основана на логике ливийского конфликта, который стал своего рода посреднической войной, за которой скрываются различные интересы и даже превосходят непосредственно вовлеченных в нее субъектов. Турция выстроилась рядом с Триполи, всегда в отчаянном поиске создания собственной зоны геополитического влияния и Катара, который пытается противостоять интересам своих противников в Персидском заливе, в то время как для поддержки Ливийской национальной армии существуют Египет, Объединенные Арабские Эмираты и Саудовская Аравия. Главный интерес Каира состоит в том, чтобы расширить его гегемонию в ливийской части, граничащей с египетской страной; но продвижение Триполи расстраивает это стремление, и неудачная попытка добиться перемирия с целью выиграть время демонстрирует, как египетские устремления должны быть уменьшены. Ливийский обещает быть поражением и для западных государств, особенно для Италии, которые увидят, что их влияние уменьшится в стратегическом районе Средиземноморья, как в энергетических вопросах, так и потому, что Ливия - это дверь, через которую проходят основные потоки. нелегальной иммиграции в Европу, потенциально очень могущественная сила с точки зрения шантажа и способная повлиять на тонкий баланс, существующий между странами Европейского Союза. Особое замечание касается Турции, которая после провала проекта Эрдогана по воссозданию зоны влияния Османской империи пытается взять на себя основную роль в Средиземноморье, способного придать ей актуальность как среднесрочной державе. С точки зрения Европы турецкая находчивость кажется опасной, потому что, прежде всего, если она будет связана с нынешней логикой отделения США от Средиземноморья, Анкара будет иметь возможность выполнять свою роль без противовеса Вашингтону. Следует помнить, что политические и военные действия Турции характеризуются недобросовестным использованием исламских фундаменталистов и радикалов, как это видно в Сирии; также в Ливии присутствие этих военизированных формирований составляет основную поддержку правительства Триполи, что указывает на сомнительную ценность безопасности европейских инвестиций и в отношении возможного управления миграционными потоками. На данный момент, помимо Ливийской национальной армии, военные ополченцы, пережившие падение Каддафи, которые были основной причиной ливийской нестабильности, потерпели поражение. Но чтобы лучше сформулировать общую ситуацию, следует также рассмотреть роль США и России; первый, уже с президентством Обамы, а затем с президентством Трампа, который был его продолжением во внешней политике без изменений, предпочитал сосредоточиться на борьбе с Китаем в тихоокеанских регионах, и только новый президент мог переломить эту тенденцию, уступив Средиземноморье его значение в мировой шахматной доске. С другой стороны, Москва показала, что она хочет заполнить пустоту, оставленную американцами, и продолжать выполнять свою роль в районе Средиземного моря, уже начатую с политикой, проводимой в Сирии. Сходство между Москвой и Анкарой было выявлено именно на сирийской земле, чему способствуют сходства Путина и Эрдогана, который готов повторить себя на ливийской земле с разделением зон влияния с главной целью вытеснения европейских наций. Таким образом, если США добровольно покинули южный берег Средиземного моря, это было бы не так для европейцев, что при неунитарной политике и неспособности практического и политического управления фактами Ливии они будут настоящими проигравшими, даже если не единственные, как в случае с Египтом, Объединенные Арабские Эмираты и Саудовская Аравия, которые, проявив себя менее способными, чем Турция, показали свою военную и стратегическую слабость, повторяя сирийское поражение. Однако арабские страны, как и Анкара, намеревались усилить свое влияние и не будут изгнаны из района, из которого они поселились, хотя и со смешанными состояниями, после окончания Второй мировой войны, как это будет происходить с европейцами. Большое зло в Европейском Союзе заключалось в том, что он не участвовал от первого лица, а только в импровизированных и неэффективных инициативах и, прежде всего, в невозможности иметь общую цель и не понимал, что гарнизон на южном берегу Средиземного моря должен быть гарнизоном. поддерживаться любой ценой, чтобы гарантировать континентальную энергетическую защиту и защитить Европу от миграционного шантажа.

利比亞衝突的最新演變

利比亞戰爭沒有停止的跡象。儘管埃及提議,作為造成衝突的一部分的政府休戰,但戰鬥仍在繼續,目前的局勢似乎對法維茲·塞拉吉和的黎波里政府有利。利比亞國民軍及其領導人哈利法·哈夫塔爾(Khalifa Haftar)逐漸失勢。實際上,埃及的企圖必須以利比亞衝突的邏輯為框架,這已成為一種代理戰爭,其背後隱藏著不同的利益,甚至高於直接參與的行為者。土耳其一直與的黎波里並列,一直在瘋狂搜尋以建立自己的地緣政治影響力和卡塔爾地區,這是為了抵制其對手在波斯灣的利益,同時為了支持利比亞國民軍,埃及,阿拉伯聯合酋長國和沙特阿拉伯。開羅的主要利益是在與埃及國家接壤的利比亞地區擴大霸權。但是的黎波里的進步阻礙了這一願望,為爭取時間而試圖停火的失敗嘗試證明了必須減少埃及的願望。利比亞承諾對西方國家,特別是意大利也將是一次失敗,因為能源問題以及利比亞是主要資金流向的大門,利比亞將在地中海的戰略地區看到其影響力減弱非法移民到歐洲,這在勒索方面可能是非常強大的力量,並且能夠影響歐洲聯盟國家之間現有的微妙平衡。特別觀察到的是土耳其,土耳其在埃爾多安(Erdogan)重建奧斯曼影響區的項目失敗之後,試圖在地中海發揮主要作用,使其具有與中部地區大國相關的地位。從歐洲的角度來看,土耳其的倡議似乎是危險的,因為首先,如果它與美國目前脫離地中海的邏輯聯繫在一起,那麼安卡拉將有機會在沒有華盛頓制衡的情況下發揮作用。應當記住,土耳其的政治和軍事行動的特點是濫用伊斯蘭原教旨主義者和激進分子,如敘利亞所見。同樣在利比亞,這些準軍事組織的存在構成了的黎波里政府的主要支持,這表明對歐洲投資的安全性以及在可能的移民流動管理方面的價值存在疑問。到目前為止,除了利比亞國民軍之外,在卡扎菲淪陷後倖存下來的軍事民兵已被擊敗,這是利比亞動蕩的主要原因。但是,為了更好地把握大局,還必須考慮美國和俄羅斯的作用;前者已經在奧巴馬任總統,然後是特朗普,這是它在外交政策中的延續而沒有任何變化,他更傾向於專注於在太平洋地區與中國作戰,只有新任總統才能通過扭轉局勢來扭轉這一趨勢。地中海在世界棋盤中的重要性。另一方面,莫斯科表明,它想填補美國人留下的空白,並繼續在已經從敘利亞實施的政策開始的地中海地區發揮作用。正是在普京和埃爾多安之間的相似之處,莫斯科和安卡拉之間的親密關係已被精確地揭示出來了,普京和埃爾多安的相似之處已準備好在利比亞土壤上複製自己,並劃分影響範圍,其主要目的是驅逐歐洲國家。因此,如果美國自願離開地中海的南部海岸,對歐洲人而言並非如此,以非統一政策為特徵的非現實政策是無法對利比亞的事實進行實際和政治管理,他們將是真正的失敗者,甚至埃及,阿拉伯聯合酋長國和沙特阿拉伯就是唯一的例子,它們證明自己的能力不及土耳其,顯示出其軍事和戰略劣勢,從而復制了敘利亞的失敗。但是,像第二次世界大戰以來那樣,阿拉伯國家有意像安卡拉那樣,增加其影響力,並且不會被驅逐出他們定居的地區,儘管運氣參差不齊,就像歐洲人那樣。歐洲聯盟的最大錯誤在於沒有交往第一人稱,而是僅憑即興和無效的措施,最重要的是,不能有一個共同的目標,也不能理解地中海南部海岸的駐軍必須是駐軍。將不惜一切代價維持下去,以保證大陸的能源保護並防止歐洲遭受移民勒索。

リビア紛争の最新の進展

リビア戦争は止まる気配を見せません。エジプトの提案にもかかわらず、紛争の原因の一部である政府による休戦のせいで、戦いは続いており、現在の状況はファベスアルセラジの軍とトリポリの政府に有利であるようです。リビア国軍とその指導者であるハリファハフタールは地盤を失っています。実際には、エジプトの試みは、一種の代理戦争になり、その背後にさまざまな利益が隠され、直接関与する俳優よりも優れているリビア紛争の論理に組み込まれなければなりません。トルコはトリポリと並んで並んでおり、常に地政学的な影響のある独自の領域を作成するために必死になっており、カタールはペルシャ湾における敵の利益に対抗する一方で、リビア国軍を支援しているエジプト、アラブ首長国連邦、サウジアラビア。カイロの主な関心は、エジプトの国境にあるリビアの部分で覇権を拡大することです。しかし、トリポリの進歩はこの願望を挫折させており、時間を稼ぐことを目的として停戦を模索することに失敗した試みは、エジプトの願望がいかに削減されなければならないかを示しています。リビア人は西側諸国、特にイタリアの敗北になることを約束します。それは、地中海の戦略的地域において、エネルギー問題とリビアが主要な流れが通過するドアであるため、その影響力が減少することになるでしょう。欧州への不法移民、恐喝の点で潜在的に非常に強力であり、欧州連合の国々の間に存在する微妙なバランスに影響を与えることができる。特別な観察はトルコであり、エルドアンのプロジェクトがオスマン帝国の影響力のある地域を再現することに失敗した後、中地域の大国としての関連性を与えることができる地中海で主要な役割を担うことを試みます。ヨーロッパの観点から見ると、トルコの機知は危険なように見えます。何よりもまず、それが現在のアメリカの地中海からの分離の論理に関連しているとすれば、アンカラはワシントンのカウンターウェイトなしでその役割を果たすことができるからです。トルコでの政治的および軍事的行動は、シリアで見られるように、イスラム原理主義者と過激派の不法な使用によって特徴付けられることを覚えておく必要があります。また、リビアでは、これらの準軍事組織の存在がトリポリ政府への主要な支持を構成しており、これはヨーロッパの投資の安全と移住の流れの可能な管理に関して疑わしい価値のある方法を示しています。今のところ、リビア国軍に加えて、リビアの不安定の主な原因であるカダフィ大佐の陥落を生き延びた軍民兵が打ち負かされています。しかし、一般的な状況をより適切に把握するには、米国とロシアの役割も考慮する必要があります。前者はすでにオバマ大統領であり、次にトランプのそれであり、それは変化のない外交政策の継続であり、太平洋地域での中国との戦いに焦点を当てることを好み、新しい大統領だけがこの傾向を逆転させることができました世界のチェス盤における地中海の重要性。一方、モスクワは、アメリカ人が残した空白を埋め、シリアで実施された政策から始まった地中海地域での役割を引き続き実行したいことを示しています。正確にはシリアの土壌で、モスクワとアンカラの間の親和性が明らかになりました。これは、ヨーロッパ諸国を追放することを主な目的として、影響力のある領域を分割してリビアの土壌で複製する準備ができているプーチンとエルドアンの類似性によって支持されました。したがって、もしアメリカが自主的に地中海の南岸を離れたとしても、ヨーロッパ人にとってはそうではなく、非単一政策であり、リビアの事実を実際的かつ政治的に管理できないことを特徴とし、彼らは本当の敗者になるでしょう。エジプト、アラブ首長国連邦、サウジアラビアで見られるように、トルコほど能力がないことを証明したことで、軍事的および戦略的な弱点が明らかになり、シリアの敗北を再現しました。しかし、アラブ諸国はアンカラのように影響力を高める意図を持っており、ヨーロッパ人のように、第二次世界大戦の終わり以来、複雑な運命にもかかわらず、彼らが定住した地域から追放されることはありません。欧州連合の大きな過ちは、一人称ではなく、即席で効果のないイニシアチブのみであり、何よりも、共通の目的を持たず、地中海の南岸にある守備隊が守備隊でなければならなかったことを理解していないことです。大陸のエネルギー保護を保証し、ヨーロッパを渡りの恐喝から守るために、あらゆるコストで維持されること。

اخر تطورات الصراع الليبي

لا تظهر الحرب الليبية أي علامة على التوقف. على الرغم من الاقتراح المصري ، من قبل الحكومة التي هي جزء من النزاع ، بهدنة ، فإن القتال مستمر ويبدو الوضع الحالي مواتياً لقوات فضل السراج وحكومة طرابلس. الجيش الوطني الليبي وزعيمه خليفة حفتر يتراجعان. في الواقع ، يجب تأطير المحاولة المصرية في منطق الصراع الليبي ، الذي أصبح نوعًا من الحرب بالوكالة ، والتي خلفها يتم إخفاء المصالح المختلفة بل وتفوق على الفاعلين المعنيين مباشرة. اصطففت تركيا إلى جانب طرابلس ، دائمًا في بحث محموم لإنشاء منطقة نفوذ جيوسياسي وقطر ، التي تتحرك لمواجهة مصالح خصومها في الخليج الفارسي ، بينما لدعم الجيش الوطني الليبي هناك مصر ، الإمارات العربية المتحدة والمملكة العربية السعودية. مصلحة القاهرة الرئيسية هي بسط هيمنتها على الجزء الليبي المتاخم للدولة المصرية. لكن تقدم طرابلس يحبط هذا التطلع والمحاولة الفاشلة للبحث عن هدنة بهدف كسب الوقت توضح كيف يجب تقليل التطلعات المصرية. يعد الليبي بأن يكون هزيمة أيضا للدول الغربية ، وخاصة لإيطاليا ، التي ستشهد تضاءل نفوذها في منطقة استراتيجية للبحر الأبيض المتوسط ​​، سواء بالنسبة لقضايا الطاقة ولأن ليبيا هي الباب الذي تمر فيه التدفقات الرئيسية الهجرة غير الشرعية إلى أوروبا ، وهي قوة عالية جدًا محتملة من حيث الابتزاز وقادرة على التأثير على التوازنات الدقيقة الموجودة بين دول الاتحاد الأوروبي. الملاحظة الخاصة هي تركيا ، التي بعد أن فشلت مشروع أردوغان لإعادة إنشاء منطقة النفوذ العثماني ، تحاول أن تلعب دورًا رئيسيًا في البحر المتوسط ​​قادرًا على إعطائها أهمية كقوة إقليمية متوسطة. من منظور أوروبي ، تبدو المبادرة التركية خطرة ، لأنه ، أولاً وقبل كل شيء ، إذا ارتبطت بالمنطق الأمريكي الحالي للانفصال عن البحر الأبيض المتوسط ​​، فستتاح الفرصة لأنقرة لممارسة دورها دون ثقل موازن لواشنطن. يجب أن نتذكر أن العمل السياسي والعسكري لتركيا يتميز باستخدام عديم الضمير للأصوليين الإسلاميين والمتطرفين ، كما رأينا في سوريا. كما يشكل وجود هذه التشكيلات شبه العسكرية في ليبيا الدعم الرئيسي لحكومة طرابلس ، مما يشير إلى طريقة ذات قيمة مريبة لأمن الاستثمارات الأوروبية وفيما يتعلق بالإدارة المحتملة لتدفقات الهجرة. في الوقت الحالي ، بالإضافة إلى الجيش الوطني الليبي ، هُزمت الميليشيات العسكرية التي نجت من سقوط القذافي ، والتي كانت السبب الرئيسي لعدم الاستقرار الليبي. ولكن من أجل تأطير الوضع العام بشكل أفضل ، يجب أيضًا النظر في دور الولايات المتحدة وروسيا ؛ الأول ، بالفعل برئاسة أوباما ثم برئاسة ترامب ، والذي كان استمراره في سياسة خارجية دون تغييرات ، فضل التركيز على محاربة الصين في مناطق المحيط الهادئ ، ولا يمكن إلا لرئيس جديد عكس هذا الاتجاه من خلال الرد على المتوسط ​​أهميته في رقعة الشطرنج العالمية. من ناحية أخرى ، أظهرت موسكو أنها تريد ملء الفراغ الذي تركه الأمريكيون ومواصلة ممارسة دورها في منطقة البحر الأبيض المتوسط ​​التي بدأت بالفعل مع السياسة المطبقة في سوريا. تم الكشف عن التقارب بين موسكو وأنقرة بالتحديد على الأراضي السورية ، وهو مفضل بسبب أوجه التشابه بين بوتين وأردوغان ، التي هي على استعداد لتكرار نفسها على الأراضي الليبية مع تقسيم مناطق النفوذ ، بهدف رئيسي هو الإطاحة بالأمم الأوروبية. لذا ، إذا غادرت الولايات المتحدة طواعية الساحل الجنوبي للبحر الأبيض المتوسط ​​، فليس الأمر كذلك بالنسبة للأوروبيين ، فبالسياسة غير الوحدوية التي تتسم بعدم القدرة على إدارة عملية وسياسية لحقائق ليبيا ، سيكونون هم الخاسرين الحقيقيين ، حتى إن لم يكن الوحيد ، كما رأينا في مصر والإمارات العربية المتحدة والمملكة العربية السعودية ، والتي أثبتت أنها أقل قدرة من تركيا عن ضعفها العسكري والاستراتيجي ، مكررة الهزيمة السورية. ومع ذلك ، كان لدى الدول العربية النية ، مثل أنقرة ، لزيادة نفوذها ولن يتم طردها من منطقة استقروا فيها ، وإن كان ذلك بثروات مختلطة ، منذ نهاية الحرب العالمية الثانية ، كما سيحدث للأوروبيين. كان الخطأ الكبير للاتحاد الأوروبي هو عدم الانخراط في الشخص الأول ، ولكن فقط مع المبادرات المرتجلة وغير الفعالة ، وقبل كل شيء ، عدم القدرة على الحصول على هدف مشترك وعدم فهم أن الحامية على الشاطئ الجنوبي للبحر الأبيض المتوسط ​​يجب أن تكون حامية الحفاظ عليها بأي ثمن لضمان حماية الطاقة القارية وحماية أوروبا من الابتزاز المهاجر.