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venerdì 22 luglio 2022

Perchè è caduto il governo italiano

 La crisi politica italiana, che ha visto le dimissioni del primo ministro Mario Draghi, ha origini, che risiedono in una classe politica ed anche sociale inadatta ed incompetente, nel populismo e nel sovranismo e non ultime in una situazione internazionale dove gli amici della Russia sono stati tacitati dall’estrema violenza usata da Mosca contro la popolazione civile ucraina. La classe politica italiana è ulteriormente scesa di livello dopo le elezioni del 2018, che hanno visto il successo di un movimento che ha portato in parlamento una serie di persone assolutamente inadatte a ricoprire il ruolo di rappresentante del popolo italiano, tuttavia questo risultato si è poi rivelato analogo in gran parte degli eletti anche negli altri partiti: un insieme di inesperti con l’unico obiettivo di cercare una alternativa ad un lavoro che non sapevano trovare. Risulta significativo che alcun rappresentante eletto sia riuscito a ricoprire la carica di presidente del Consiglio e si sia dovuto cercare al di fuori di Camera e Senato. Per ovviare alla mediocrità della classe politica, come ultima soluzione il Presidente della Repubblica è dovuto ricorrere ad una personalità che costituiva una eccellenza mondiale per la carriera fino ad ora percorsa. Il prestigio dell’Italia è accresciuto e così i vantaggi economici e politici per il paese italiano ed il governo, seppure in un contesto di difficoltà interno, per la presenza di partiti di tendenze opposte, ed internazionale per il contesto attuale, è riuscito, almeno in parte, a portare avanti riforme essenziali. Certamente non tutte le parti sociali potevano dirsi soddisfatte, ma era la soluzione migliore, tuttavia la necessità di rincorrere l’unico partito all’opposizione “Fratelli d’Italia”, formazione di estrema destra a portato al dissesto del governo: prima l’ex premier Conte alla guida dei populisti di sinistra ha sottoposto al governo una lista di richieste, anche corrette, ma non ricevibili dai partiti di centro destra al governo. L’intenzione era evidentemente quella di esasperare una situazione già complessa proprio per cercare di migliorare dei sondaggi fortemente negativi facendo appello ad uno spirito del movimento che è sempre più ridotto. Questo tentativo ha provocato la rincorsa ai sondaggi dei partiti del centro destra al governo, che già temevano le stime troppo positive dell’estrema destra ed hanno scelto di non appoggiare più il governo, senza avere il coraggio di votare palesemente contro, per migliorare il loro gradimento in forte discesa. Si è così sacrificato un governo che aveva in programma riforme ed aiuti a famiglie ed imprese soltanto per consentire, forse, l’elezione dei soliti noti e con la minaccia di avere in tempo di pandemia, guerra inflazione e siccità una premier di estrema destra che ha solo una esperienza come ministra della gioventù, una esperienza non certo sufficiente a guidare un paese in un momento come questo. In più si deve rilevare che i partiti che hanno fatto cadere il governo Draghi, a parte Forza Italia, Lega e Movimento cinque stelle hanno sempre simpatizzato per la Russia e questo sospetto non può che essere considerato. Non che sia stata una azione deliberata in tal senso, ma le posizioni contro le forniture di armi all’Ucraina venivano proprio da queste parti politiche, in nome della pace, in realtà a favore di convinzioni a favore di Mosca e di Putin. L’Italia esce molto male da questa vicenda a livello interno ed internazionale e perde una occasione importante per tornare a contare in Europa e nel mondo, il futuro del paese italiano si annuncia molto difficile con le sfide autunnali che si prospettano sia per la pandemia, che, soprattutto, per le sfide economiche che rischiano di disgregare definitivamente un tessuto sociale afflitto da una profonda diseguaglianza.

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