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venerdì 31 maggio 2013

الاستراتيجية الصينية في أمريكا اللاتينية

بعد زيارة في أفريقيا، الرئيس الصيني شي جين بينغ يفتح جولته في أمريكا اللاتينية، والتي سوف تسبق الاجتماع مع أوباما. الوزن وخصوصا الأهمية السياسية لهذه الزيارة، ومع ذلك، هو من سماكة مختلفة من أن من القارة السمراء، لأنه يأخذ مكان في ما كان يطلق عليه يوما الفناء الخلفي للولايات المتحدة. القيمة على المستوى الدولي هو أمر حاسم، منذ الأماكن، في الواقع، والصين في نفس الطابق من الولايات المتحدة، واستراتيجيات لأهمية الدبلوماسية والاقتصادية. الاتفاقات التجارية التي سيتم اتخاذها، على الرغم من أهمية كبيرة، وتأخذ المقعد الخلفي يرجع ذلك إلى حقيقة أن نية بكين للرد في واشنطن هذا الوقت لا تزال على الورق، ولكنه يأخذ شكل وسيلة صريحة. ظهرت الصين غضب من البداية، عندما وضعت استراتيجية أوباما في السياسة الدولية في قلب منطقة جنوب شرق آسيا من أمريكا بحق كانت تعتبر أساسية لتوسيع نطاق التجارة، شهدت بكين هذا التحرك باعتباره الغزو لا مبرر له من مجال من المجالات يعتقد، عن حق أو باطل، من نفوذها. الآن شى جين بينغ يدخل مباشرة في البلدان التي تعتبرها الولايات المتحدة، كما صوابا أو خطأ، لتندرج تحت علاقة خاصة مع إدارتها، وتكرار في الأحزاب عكس ما حدث في وقت سابق. ومن المفهوم أن هذا الجانب من الزيارة التي قام بها الرئيس الصيني تحتضن المعاني أكثر أهمية بكثير من جولة دبلوماسية في حد ذاته. بل هو تأكيد أن ترتيب العالم قد تغير بطريقة حاسمة والتي أصبحت بين القطبين الولايات المتحدة والصين ميزة ملفتة للنظر في العلاقات الدولية. ذلك هو نسخة طبق الأصل من الحرب الباردة التي أعقبت الحرب العالمية الثانية لأن الوضع الحالي ليس نتيجة لنزاع مسلح، وإنما هو نتيجة للصراع الاقتصادي الذي، في لحظة يبدو لا نهاية لها. العمل الصينية الضخمة القيام به على التحول الداخلي الخاص بك، وذلك بفضل الموارد البشرية التي لا نهاية لها وتوافر كبيرة من المواد الخام، جنبا إلى جنب مع حملة لتغيير الدولة نحو التصنيع تفاقمت، وليس التخفيف من القوانين مع حماية واسعة النطاق للحقوق المدنية و الديمقراطيون، أدى إلى خلق النمو التي جعلت البلاد الصينية كمحرك الاقتصادي العالمي البديلة في الولايات المتحدة الأمريكية. حتى وقت قريب، كانت تقتصر هذه السلطة على مجال الاقتصاد، والآن يظهر الصين، من خلال صك الاتفاقات التجارية التي تدعمها النقدية الكبيرة المتاحة، والرغبة في لعب دور متزايد الأهمية في الساحة الدولية، على حد سواء مع زيادة وضوح في القضايا والعلاقات بين الدول، ومع استثمارات ضخمة في ميزانيتها العسكرية. مع هذه سافر شى جين بينغ المباني إلى ترينيداد وتوباغو، وكوستاريكا، والمكسيك، مما يدل على استعداد لإقامة علاقات مع الدول الصغيرة والكبيرة على حد سواء. تجاريا في منتصف الزيارة ترينيداد وتوباغو هو استخراج النفط والغاز، منها بكين هو دائما السعي المحموم للصناعات الغذائية له. العلاقات بين كوستاريكا والصين ليست الأخيرة وتعتبر بكين من أهمية كبيرة ملزمة لسان خوسيه، حيث كانت الدولة الواقعة في أمريكا الوسطى الأولى من نوعها في المنطقة لتعترف بجمهورية الصين، وكسر العلاقات مع تايوان. المكسيك وربما كان أعظم إهانة للولايات المتحدة: اتفاقيات التعاون التي تم توقيعها مؤخرا بين البلدين ليست سوى الحلقة الأخيرة في سلسلة أطول من ذلك بكثير، بالنظر إلى أن الصين هي البلد المكسيكي بالفعل ثاني أكبر شريك تجاري بعد الولايات المتحدة، في حين بكين ومكسيكو سيتي في المرتبة الثانية بين بلدان أمريكا اللاتينية. وقد أدى تكثيف الاستثمارات الصينية في هذه المنطقة من القارة الأمريكية، في مجالات الموارد المعدنية والبنية التحتية إلى حالة تكون فيها ما يصل الى 21 من أصل 33 دولة في المنطقة لديها علاقات دبلوماسية مستقرة مع بكين. وهذه هي الأماكن التي سوف تسبق الاجتماع الأول يومي 7 و 8 يونيو حزيران بين أوباما وشي جين بينغ إلى البحث عن أشكال من التعاون بين البلدين، ليس فقط على الاقتصاد ولكن أيضا على القضايا الرئيسية في السياسة الدولية، ويجري كل الأعضاء الدائمين في مجلس الامن.

giovedì 30 maggio 2013

La Siria riceve i missili russi e contesta i finanziamenti esteri ai ribelli

La conferma, proveniente da Assad, della consegna di un primo lotto di missili russi al regime siriano, alza la tensione nella regione mediorientale. Israele nei giorni scorsi aveva esplicitamente affermato che non avrebbe tollerato la presenza di questi dispositivi anti aerei sul suolo siriano e quindi la risposta di Tel Aviv non dovrebbe farsi attendere, anche perchè il presidente siriano ha confermato pubblicamente l'alleanza tra il suo paese e la milizia islamica Hezbollah, accentuando la distanza dal paese israeliano. Fino ad ora Tel Aviv, sebbene avesse condotto le proprie operazioni militari sul territorio siriano, non si era mai pronunciata contro Damasco ma soltanto contro la formazione fondamentalista che dal Libano meridionale minaccia lo stato ebraico. L'alleanza tra Hezbollah e Siria era un dato di fatto, ma non era mai stata ammessa in maniera così chiara dal leader siriano, ora la situazione cambia ed Israele, per proteggersi dalla degenerazione del conflitto in atto, potrà giustificare le sue azioni eventuali anche contro Damasco in qualità di alleato di Hezbollah. La dichiarazione di Assad, che avviene al momento della consegna dei missili russi, conferma la veridicità della disponibilità dei nuovi armamenti anche in ottica anti israeliana: da questo momento i cieli siriani saranno protetti dalle incursioni degli aerei militari di Tel Aviv dai sofisticati sistemi inviati da Mosca. La sincronia tra ricevimento della spedizione dei missili e l'ammissione pubblica dell'alleanza con Hezbollah può significare che il regime di Assad è pronto ad intraprendere un conflitto con Israele ed al tempo stesso facilitare il trasferimento di armamenti verso il Libano meridionale. Questa evoluzione, dietro la quale è difficile non vedere la benedizione di Teheran, rischia il verificarsi della tanto temuta ipotesi dell'allargamento della guerra siriana in tutta la delicata regione del medioriente. Questi sono gli effetti militari a cui si è alla vigilia, ma Assad cerca di coinvolgere nella bagarre, anche solo a livello politico anche altri soggetti stranieri, rappresentati dai paesi della Turchia, Arabia Saudita e Qatar; in particolare i due paesi del Golfo Persico sono ritenuti responsabili di avere immesso sul terreno siriano più di centomila combattenti stranieri schierati al fianco dei ribelli. Tra gli obiettivi di Assad vi sono anche i finanziamenti, ritenuti cospicui, provenienti proprio da Riyadh e Doha in favore delle forze contrarie al regime. Secondo gli analisti l'entità di questi finanziamenti sarebbe però difficile da quantificare, anche se si parla di tre miliardi di dollari dal Qatar e circa il doppio dall'Arabia Saudita, sul campo non si sono visti armamenti all'avanguardia, ma, piuttosto armi tradizionali ed anche risalenti agli anni settanta ed ottanta del secolo scorso. Probabilmente la destinazione maggiore di questo denaro è stata quella di stipendiare i combattenti che affiancano i ribelli. Se questa ipotesi fosse veritiera, come pare dall'andamento del conflitto, farebbe emergere la volontà dei paesi sauditi di non forzare troppo l'esito finale in attesa di un qualche evento decisivo. Non sono infatti le disponibilità di liquidità a mancare alle monarchie del Golfo, quindi l'aiuto concesso fino ad ora ha il significato di presenza nell'ottica del conflitto all'interno dell'islam tra sciti e sunniti. Un'altro fattore che potrebbe frenare l'azione di Arabia Saudita e Qatar potrebbe essere rappresentato dall'azione USA, che non gradirebbe che la Siria passasse da una dittatura ad uno stato confessionale, seppure alleato dei paesi del Golfo, sul modello di quanto successo alle forme di governo affermatesi dopo le primavere arabe. In realtà la Siria rappresenta uno scenario completamente differente da Tunisia, Libia ed Egitto, perchè è al centro di interessi geostrategici che riguardano i confini di Israele, l'alleanza con l'Iran e le stesse mire sunnite a rovesciare i gruppi sciti al potere. Si tratta, quindi, di un panorama più complesso e di difficile decifrazione, dove anche il ruolo russo, rappresenta una variabile da non trascurare.

Syria receives Russian missiles and opposes foreign funding to the rebels

The confirmation from Assad, the delivery of a first batch of Russian missiles to the Syrian regime, raises the tension in the Middle East region. Israel in recent days had explicitly stated that he would not tolerate the presence of these devices anti aircraft on Syrian soil, so the response of Tel Aviv should not be made to wait, partly because the Syrian president has publicly confirmed the alliance between his country and the Islamic militia Hezbollah, accentuating the distance from the country of Israel. Until now Tel Aviv, although he had conducted their military operations on Syrian territory, he had never spoken against Damascus but only against the formation fundamentalist threat from southern Lebanon the Jewish state. The alliance between Hezbollah and Syria was a fact, but it had never been admitted so clearly by the Syrian leader, now the situation changes and Israel, to protect against degeneration of the ongoing conflict, can justify his actions also possible against Damascus as an ally of Hezbollah. Assad's statement, which occurs at the time of delivery of Russian missiles, confirmed the truth of the availability of new weaponry in optical anti-Israel: from this moment the heavens will be protected from the incursions of the Syrian military aircraft to Tel Aviv from sophisticated systems sent from Moscow. The synchrony between receipt of the shipment of missiles and public admission of the alliance with Hezbollah may mean that the Assad regime is ready to undertake a conflict with Israel and at the same time facilitate the transfer of arms to southern Lebanon. This evolution, behind which is hard not to see the blessing of Tehran, is likely the occurrence of the dreaded possibility of enlargement of the Syrian War across the sensitive region of the Middle East. These are the effects which the military is on the brink, but Assad seeks to engage in the collision, even at the political level also other foreign entities, represented by the countries of Turkey, Saudi Arabia and Qatar, in particular, the two countries of the Persian Gulf are liable to have placed on the ground over a hundred thousand Syrian foreign fighters sided with the rebels. Among the objectives of Assad, there are also loans, which are considered significant, coming just from Riyadh and Doha in favor of the forces opposed to the regime. According to analysts, the amount of these loans, however, would be difficult to quantify, even if we are talking about three billion dollars from Qatar and about twice Saudi Arabia, on the field have not seen advanced weapons, but rather weapons traditional and even dating back to the seventies and eighties of the last century. Probably the biggest destination of this money was to pay salaries fighters who help the rebels. If this hypothesis were true, as it seems the performance of the conflict, would emerge the willingness of the countries Saudis not to force too pending the final outcome of some decisive event. It is a fact the availability of liquidity to miss the Gulf monarchies, then the aid granted up to now has the meaning of presence in view of the conflict within Islam between Shiites and Sunnis. Another factor that could curb the action of Saudi Arabia and Qatar could be represented by the action USA, who would not like that Syria might pass from a dictatorship to a confessional state, although allied with the Gulf countries, along the lines of what happened to the forms of government that were strengthened after the Arab Spring. In fact, Syria is a completely different from Tunisia, Libya and Egypt, because it is at the center of geostrategic interests of the boundaries of Israel, the alliance with Iran and the same ambitions to overthrow the Sunni Shiite groups in power. It is, therefore, a panorama more complex and difficult to decipher, even where the Russian role, represents a variable must not be neglected.

Siria recibe misiles rusos y se opone a la financiación extranjera a los rebeldes

La confirmación por parte de Assad, la entrega de un primer lote de misiles rusos en el régimen sirio, aumenta la tensión en la región de Oriente Medio. Israel en los últimos días había declarado explícitamente que no toleraría la presencia de estos dispositivos anti de los aviones en el territorio sirio, por lo que la respuesta de Tel Aviv no debe hacerse esperar, en parte porque el presidente sirio ha confirmado públicamente la alianza entre su país y la Hezbollah milicia islámica, lo que acentúa la distancia desde el país de Israel. Hasta ahora, Tel Aviv, a pesar de haber llevado a cabo sus operaciones militares en territorio sirio, nunca había hablado en contra de Damasco, pero únicamente con la formación de la amenaza fundamentalista del sur del Líbano el Estado judío. La alianza entre Hezbollah y Siria era un hecho, pero nunca había sido admitido con tanta claridad por el líder sirio, ahora la situación cambia y de Israel, para proteger contra la degeneración del conflicto en curso, pueden justificar sus acciones, también es posible contra Damasco como un aliado de Hezbollah. La declaración de Assad, que se produce en el momento de la entrega de misiles rusos, confirmó la verdad de la disponibilidad de nuevas armas en la óptica anti-israelí: desde este momento los cielos estarán protegidos contra las incursiones de los aviones militares de Siria a Tel Aviv desde los sistemas sofisticados enviados desde Moscú. La sincronía entre la recepción del envío de los misiles y la admisión pública de la alianza con el Hezbollah puede significar que el régimen de Assad está dispuesto a emprender un conflicto con Israel y al mismo tiempo facilitar la transferencia de armas al sur del Líbano. Esta evolución, detrás de la cual es difícil no ver la bendición de Teherán, es probable la aparición de la temida posibilidad de la ampliación de la guerra de Siria en la región sensible del Oriente Medio. Estos son los efectos que el ejército está al borde, pero Assad pretende participar en la colisión, incluso a nivel político también otras entidades extranjeras, representadas por los países de Turquía, Arabia Saudita y Qatar, en particular, los dos países del Golfo Pérsico son responsables de haber colocado en el suelo más de cien mil combatientes extranjeros sirias pusieron del lado de los rebeldes. Entre los objetivos de Assad, también hay préstamos, que se consideran significativos, procedentes sólo de Riad y Doha a favor de las fuerzas que se oponían al régimen. Según los analistas, el importe de estos préstamos, sin embargo, sería difícil de cuantificar, aunque estamos hablando de tres mil millones de dólares de Qatar y aproximadamente el doble de Arabia Saudita, en el campo no hemos visto armas avanzadas, sino armas tradicional e incluso se remonta a los años setenta y ochenta del siglo pasado. Probablemente el mayor destino de este dinero era para pagar sueldos combatientes que ayudan a los rebeldes. Si esta hipótesis fuera cierta, ya que parece que el rendimiento del conflicto, surgiría la voluntad de los países saudíes no forzar demasiado la espera del resultado final de un acontecimiento decisivo. Es un hecho de la disponibilidad de liquidez a perder las monarquías del Golfo, a continuación, las ayudas concedidas hasta ahora tiene el significado de la presencia en la visión del conflicto dentro del Islam entre chiíes y suníes. Otro factor que podría frenar la acción de Arabia Saudita y Qatar podría ser representada por la acción de EE.UU., que no le gustaría que Siria podría pasar de una dictadura a un Estado confesional, aunque aliado con los países del Golfo, en la línea de lo que pasó a las formas de gobierno que se fortalecieron después de la primavera árabe. De hecho, Siria es completamente diferente de Túnez, Libia y Egipto, ya que está en el centro de los intereses geoestratégicos de las fronteras de Israel, la alianza con Irán y las mismas ambiciones de derrocar a los grupos suníes chiíes en el poder. Es, por lo tanto, un panorama más complejo y difícil de descifrar, incluso cuando el papel de Rusia, representa una variable no se debe descuidar.

Syrien erhält russischen Raketen und gegen ausländische Finanzierung zu den Rebellen

Die Bestätigung von Assad, die Lieferung einer ersten Partie von russischen Raketen auf das syrische Regime, stellt sich die Spannungen im Nahen Osten. Israel in den letzten Tagen hatte ausdrücklich erklärt, er werde nicht dulden, das Vorhandensein dieser Geräte anti Flugzeuge auf syrischem Boden, so die Antwort von Tel Aviv nicht werden sollten, um zu warten, weil der syrische Präsident hat öffentlich das Bündnis zwischen seinem Land und der bestätigten islamischen Miliz Hisbollah und akzentuiert die Entfernung aus dem Land Israel. Bisher Tel Aviv, obwohl er ihre militärischen Operationen auf syrisches Gebiet durchgeführt hatte, hatte er noch nie gegen Damaskus, sondern nur gegen die Bildung fundamentalistischen Bedrohung aus dem Südlibanon der jüdische Staat gesprochen. Die Allianz zwischen der Hisbollah und Syrien war eine Tatsache, aber es war noch nie so deutlich von der syrischen Führer zugelassen, jetzt ändert sich die Situation und Israel, gegen Degeneration des andauernden Konflikts zu schützen, können auch seine Handlungen zu rechtfertigen möglich gegen Damaskus als Verbündeter der Hisbollah. Assads Erklärung, die zum Zeitpunkt der Lieferung von russischen Raketen auftritt, bestätigt die Wahrheit von der Verfügbarkeit neuer Waffen in optische Anti-Israel: von diesem Moment der Himmel wird von den Einfällen der syrische militärische Flugzeuge nach Tel Aviv werden von anspruchsvollen Systemen geschickt aus geschützt Moskau. Die Synchronität zwischen Erhalt der Lieferung von Raketen und öffentliche Eingeständnis der Allianz mit der Hisbollah kann bedeuten, dass das Assad-Regime bereit, einen Konflikt mit Israel verpflichten und gleichzeitig den Transfer von Waffen in den Südlibanon ist. Diese Entwicklung, hinter denen es schwer, nicht den Segen von Teheran zu sehen, ist wahrscheinlich das Auftreten der gefürchteten Möglichkeit der Erweiterung des syrischen Krieg über den sensiblen Region des Nahen Ostens. Dies sind die Auswirkungen, die das Militär ist am Rande, aber Assad will bei der Kollision zu engagieren, auch auf politischer Ebene auch andere ausländische Unternehmen, die von den Ländern der Türkei, Saudi-Arabien und Katar vertreten, insbesondere sind die beiden Länder des Persischen Golfs Haftung auf dem Boden über hunderttausend syrischen ausländische Kämpfer gesetzt haben auf die Seite der Rebellen. Zu den Zielen von Assad, es gibt auch Darlehen, die als signifikant betrachtet werden, kommen gerade aus Riad und Doha zugunsten der Kräfte gegenüber dem Regime. Laut Analysten, die Höhe dieser Kredite, wäre jedoch schwer zu quantifizieren, auch wenn wir über drei Milliarden Dollar im Gespräch von Katar und Saudi-Arabien etwa zweimal, auf dem Feld nicht fortschrittlichsten Waffen gesehen, sondern Waffen traditionelle und sogar aus den siebziger und achtziger Jahren des letzten Jahrhunderts. Wahrscheinlich der größte Ziel dieses Geld sollte Gehälter Kämpfer, die die Rebellen helfen, zahlen. Wenn diese Hypothese wahr wäre, wie es die Leistung des Konflikts scheint, auftauchen würde die Bereitschaft der Länder Saudis nicht zu zwingen, auch bis die endgültigen Ergebnisse einiger entscheidende Ereignis. Es ist eine Tatsache, die Verfügbarkeit von Liquidität, um die Monarchien am Golf verfehlen, dann die Beihilfe gewährt bis jetzt hat die Bedeutung der Präsenz im Hinblick auf den Konflikt im Islam zwischen Schiiten und Sunniten. Ein weiterer Faktor, der die Aktion von Saudi-Arabien und Katar bremsen konnte konnte durch Einwirkung USA, die nicht möchten, dass Syrien könnte von einer Diktatur zu einer konfessionellen Staat übergeben dargestellt werden, obwohl verbündete sich mit den Golfstaaten, nach dem Vorbild dessen, was passiert zu den Formen der Regierung, die nach dem Arabischen Frühling gestärkt wurden. In der Tat ist eine völlig andere Syrien, Tunesien, Libyen und Ägypten, weil es in der Mitte der geostrategischen Interessen der Grenzen von Israel, das Bündnis mit dem Iran und die gleichen Ambitionen, um die sunnitische schiitische Gruppen an der Macht zu stürzen. Es ist daher ein Panorama komplexer und schwieriger zu entschlüsseln, selbst wenn die russische Rolle stellt eine Variable nicht vernachlässigt werden darf.

Syrie reçoit des missiles russes et s'oppose à financement étranger pour les rebelles

La confirmation de Assad, la livraison d'un premier lot de missiles russes au régime syrien, soulève la tension dans la région du Moyen-Orient. Israël ces derniers jours avait explicitement indiqué qu'il ne tolérerait pas la présence de ces dispositifs anti-aérienne sur le sol syrien, de sorte que la réponse de Tel-Aviv ne doit pas être mis en attente, en partie parce que le président syrien a confirmé publiquement l'alliance entre son pays et l' Hezbollah de milice islamique, accentuant la distance entre le pays d'Israël. Jusqu'à présent, Tel Aviv, alors qu'il avait mené leurs opérations militaires sur le territoire syrien, il n'avait jamais parlé contre Damas mais seulement contre la menace intégriste de formation du Sud-Liban L'Etat juif. L'alliance entre le Hezbollah et la Syrie était un fait, mais elle n'avait jamais été si clairement admis par le dirigeant syrien, maintenant que la situation change et Israël, afin de protéger contre la dégénérescence du conflit en cours, ne peut justifier ses actions aussi possible contre Damas comme un allié du Hezbollah. La déclaration de M. Assad, qui a lieu au moment de la livraison de missiles russes, a confirmé la vérité de la disponibilité de nouvelles armes dans la lutte anti-Israël optique: à partir de ce moment, les cieux seront protégés contre les incursions des avions militaires syriens à Tel-Aviv à partir de systèmes sophistiqués envoyés à partir de Moscou. La synchronie entre la réception de l'envoi de missiles et de l'admission publique de l'alliance avec le Hezbollah peut dire que le régime d'Assad est prêt à entreprendre un conflit avec Israël et en même temps faciliter le transfert d'armes au Sud-Liban. Cette évolution, derrière laquelle est difficile de ne pas voir la bénédiction de Téhéran, est probablement l'apparition de la possibilité redouté de l'élargissement de la guerre de Syrie dans la région sensible du Moyen-Orient. Ce sont les effets que l'armée est sur le point, mais Assad cherche à s'engager dans la collision, même au niveau politique également d'autres entités étrangères, représentées par les pays de la Turquie, l'Arabie saoudite et le Qatar, en particulier, les deux pays du Golfe Persique sont susceptible d'avoir posé sur le sol plus de cent mille combattants étrangers syriens ont pris le parti des rebelles. Parmi les objectifs de Assad, il ya aussi des prêts, qui sont considérés comme importants, venant juste de Riyad et Doha en faveur des forces opposées au régime. Selon les analystes, le montant de ces prêts, cependant, serait difficile à quantifier, même si nous parlons de trois milliards de dollars du Qatar et environ deux fois l'Arabie Saoudite, sur le terrain n'avons pas vu des armes de pointe, mais plutôt des armes traditionnel et même datant des années soixante-dix et quatre-vingt du siècle dernier. Probablement la plus grande destination de cet argent était pour payer les salaires des combattants qui aident les rebelles. Si cette hypothèse était vraie, car il semble que la performance du conflit, allait émerger la volonté des pays Saoudiens ne pas forcer trop en attendant l'issue finale d'un événement décisif. Il est un fait de la disponibilité des liquidités de manquer les monarchies du Golfe, puis l'aide accordée jusqu'à maintenant a le sens de la présence en vue du conflit au sein de l'islam entre chiites et sunnites. Un autre facteur qui pourrait freiner l'action de l'Arabie saoudite et le Qatar pourrait être représentée par l'action Etats-Unis, qui ne voudrait pas que la Syrie pourrait passer d'une dictature à un État confessionnel, mais alliée avec les pays du Golfe, à l'instar de ce qui s'est passé aux formes de gouvernement qui ont été renforcées après le Printemps arabe. En fait, la Syrie est complètement différente de la Tunisie, la Libye et l'Egypte, car il est au centre des intérêts géostratégiques des frontières d'Israël, l'alliance avec l'Iran et les mêmes ambitions pour renverser les groupes chiites sunnites au pouvoir. Il est, par conséquent, un panorama plus complexe et difficile à déchiffrer, même si le rôle de la Russie, représente une variable ne doit pas être négligé.

Síria recebe mísseis russos e se opõe a financiamento externo aos rebeldes

A confirmação de Assad, a entrega de um primeiro lote de mísseis russos para o regime sírio, eleva a tensão na região do Oriente Médio. Israel nos últimos dias havia explicitamente afirmou que não toleraria a presença destes dispositivos de aeronaves anti em solo sírio, assim, a resposta de Tel Aviv não deve ser feito para esperar, em parte porque o presidente sírio confirmou publicamente a aliança entre o seu país ea Hezbollah milícia islâmica, acentuando a distância entre o país de Israel. Até agora Tel Aviv, embora tivesse conduzido suas operações militares em território sírio, ele nunca tinha falado contra Damasco, mas apenas contra a ameaça fundamentalista formação do sul do Líbano o Estado judeu. A aliança entre Hezbollah e Síria era um fato, mas nunca tinha sido admitido claramente pelo líder sírio, agora a situação muda e de Israel, para proteger contra a degeneração do conflito em curso, podem justificar suas ações também possível contra Damasco como um aliado do Hezbollah. A declaração de Assad, que ocorre no momento da entrega de mísseis russos, confirmou a verdade da disponibilidade de novas armas na óptica anti-Israel: a partir deste momento o céu estará protegido contra as incursões dos aviões militares sírios para Tel Aviv a partir de sofisticados sistemas enviados a partir de Moscou. A sincronia entre o recebimento do envio de mísseis e de admissão pública da aliança com o Hezbollah pode significar que o regime Assad está pronto para empreender um conflito com Israel e, ao mesmo tempo, facilitar a transferência de armas para o sul do Líbano. Esta evolução, por trás da qual é difícil não ver a bênção de Teerã, é provável a ocorrência da temida possibilidade de alargamento da Guerra Síria em toda a região sensível do Oriente Médio. Estes são os efeitos que os militares estão à beira, mas Assad procura envolver na colisão, mesmo a nível político também outras entidades estrangeiras, representadas pelos países da Turquia, Arábia Saudita e Qatar, em particular, os dois países do Golfo Pérsico são susceptíveis de ter colocado no chão mais de cem mil combatentes estrangeiros da Síria alinhou com os rebeldes. Entre os objetivos Assad, há também empréstimos, que são considerados significativos, chegando apenas a partir de Riad e Doha em favor das forças de oposição ao regime. De acordo com analistas, o valor destes empréstimos, no entanto, seria difícil de quantificar, mesmo se estamos a falar de três bilhões de dólares do Qatar e cerca de duas vezes a Arábia Saudita, no campo não vi armas avançadas, mas sim armas tradicional e mesmo que remonta aos anos setenta e oitenta do século passado. Provavelmente, o maior destino deste dinheiro foi para pagar salários lutadores que ajudam os rebeldes. Se esta hipótese fosse verdadeira, como parece que o desempenho do conflito, iria surgir a vontade dos países sauditas para não forçar demais enquanto se aguarda o resultado final de algum evento decisivo. É um fato da disponibilidade de liquidez para perder as monarquias do Golfo, em seguida, o auxílio concedido até agora tem o significado de presença, tendo em conta o conflito dentro do Islã entre xiitas e sunitas. Outro fator que poderia frear a ação da Arábia Saudita e Qatar poderia ser representado pela ação EUA, que não gostaria que a Síria pode passar de uma ditadura para um estado confessional, embora aliados com os países do Golfo, nos moldes do que aconteceu às formas de governo que foram reforçadas após a Primavera Árabe. Na verdade, a Síria é completamente diferente da Tunísia, Líbia e Egito, porque é o centro de interesses geoestratégicos dos limites de Israel, a aliança com o Irã e as mesmas ambições para derrubar os grupos xiitas, sunitas no poder. É, portanto, um panorama mais complexas e difíceis de decifrar, mesmo quando o papel da Rússia, representa uma variável não pode ser negligenciado. Google Traduttore per il Business:Translator ToolkitTraduttore di siti webStrumento a supporto dell'export