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martedì 23 luglio 2013

يحتاج أوباما إلى تجديد بوالص للطبقة الوسطى قبل انتخابات التجديد النصفي

الحاجة إلى معالجة الانتخابات منتصف المدة من عام 2014، للإطاحة ميزان القوى، ولا سيما في مجلس النواب، الذي يرى حاليا الأغلبية الجمهورية، تلزم رئيس الولايات المتحدة، باراك أوباما، إلى مزيد من التركيز على السياسة الداخلية وخصوصا على القضايا الاقتصادية. بعد فترة طويلة، والتي كان للسلطة التنفيذية من البيت الأبيض لوضع في مركز قضاياها الدولي من جدول الأعمال: العلاقات مع الصين، وقضايا الشرق الأوسط والعلاقات مع منظمة G20. الشعور العام في هذا البلد هو أن واشنطن تناولت القضايا الدولية على حساب تلك الداخلية، أن يقلب هذا شعور مشترك يهدف عمل أوباما على التركيز على رفع نوعية حياة الطبقة الوسطى، التي هي خزان من أصوات أكثر اتساقا. للقيام بذلك ليست كافية لصرف الانتباه عن القضايا الدولية، الناخبين الجمهوريين أكثر تكلفة، ولكن يجب علينا أيضا إقناع ممثلي الديمقراطي الذين يجلسون في المؤسسات التشريعية الاتحادية بعدم المشاركة في أكثر المعارك التي تهدف إلى إعادة انتخابهما، والتي تولد الانحلال من البرنامج السياسية وإضعافها. المشاكل المتعلقة بالأمن من العمل والتعليم والسكن والرعاية الصحية والمعاشات التقاعدية، لم يعد يجب أن تكون الكلمات فارغة، ملموسة لا معنى لها، ولكن يجب أن تصبح قضايا ملموسة لحلها مع برامج هادفة. وإلى جانب هذه النقاط كانت لتكون مسألة محورية في جدول سياستهم المعروضة في الانتخابات الماضية التي كان أوباما هو الفائز. على الرغم من أن البيانات التي قدمها البيت الأبيض، حيث يقال إن في ثلاث سنوات ونصف السنة تم إنشاء 7.2 مليون وظيفة جديدة، والبطالة في الولايات المتحدة عموما تقف عند مقلقة 7.6٪، وهو أسوأ بكثير من 5 ٪ التي تم تسجيلها في أوائل عام 2008. بالتأكيد، وقد سجل الاقتصاد العالمي أيضا للغاية أثرت الأمريكي، ومع ذلك، فقد تم منع العديد من المحاولات من قبل السلطة التشريعية من الأغلبية الجمهورية في مجلس النواب، التي لم تسمح تلك الإصلاحات، باسم الليبرالية الآن مؤرخة جدا، الذي من شأنه أن يسمح للالمتحدة تنص على إعادة توزيع أكبر من الدخل والطبيعة الاجتماعية لهذه التدخلات قادرة على رفع حالة الطبقة الوسطى. وتجدر الإشارة إلى أنه حتى في الولايات المتحدة، كما هو الحال في بقية دول العالم، وشهدت الطبقة الوسطى، ويرجع ذلك إلى الأزمة العالمية، وانخفاض مستواها بسبب ضغط من توافره، تحول هذا العامل على مخاطر السوق الانتخابية، وليس ذلك بكثير على نقل الأصوات نحو الحزب الجمهوري، حيث أن زيادة أخرى من الممتنعين، وأولئك الذين يرفضون الذهاب الى صناديق الاقتراع. وبصرف النظر عن الرغبة في إنشاء البرنامج الذي يتطلب أغلبية السكان الأمريكيين، فإن قيمة التي قد تذهب حتى أبعد من العناوين الرئيسية، والحاجة إلى الانتخابية تفرض مزيدا من التركيز على ما لا يقل عن جزء كبير من تحقيق هذه الأهداف، فإنه يكاد يكون من المستحيل دون وجود أغلبية كافية في كلا المجلسين. وبالإضافة إلى ذلك، فإن الاقتصاد في الحزب الديمقراطي، يجب علينا أيضا أن ننظر في تاريخ الانتخابات الرئاسية المقبلة، عندما لن يعاد انتخابه أوباما، أن يقدم المرشح الذي يمكن أن نعول على تنفيذ البرامج التي من شأنها جذب المزيد من الناخبين أن الحزب الجمهوري.

lunedì 22 luglio 2013

Giappone: la vittoria elettorale del governo provoca preoccupazioni internazionali

La vittoria alle elezioni della Camera alta del Giappone può dare ulteriore slancio all’azione politica del premier Shinzo Abe, ma preoccupa molto i paesi vicini. Il risultato garantisce una maggiore stabilità all’esecutivo in carica, grazie alla maggioranza in entrambi i rami del parlamento. Nella politica interna i nuovi equilibri potranno permettere il potenziamento delle riforme economiche basato su di una azione che fa leva sulla politica monetaria attraverso la svalutazione dello yen, la spesa pubblica e le riforme strutturali, come, ad esempio quella del mercato del lavoro, caratterizzata da regole che facilitano si all’assunzione, ma anche il licenziamento dei lavoratori, combinato con l’aumento delle tasse per rallentare il volume del debito. Questa azione riflette la ricerca del consenso di un corpo elettorale preoccupato dall’andamento dell’economia e che è risultato particolarmente concentrato su questi temi; proprio per questo la promessa di Shinzo Abe di riportare il Giappone ad essere più competitivo sulla scena economica mondiale lo ha premiato con la vittoria elettorale. Ma insieme ai temi riguardanti la sfera economica, il programma di Abe presenta elementi che non sono certamente secondari ne collaterali. Si tratta di argomenti di politica internazionale che potranno avere tutta una serie di conseguenze nella delicata area del sud est asiatico. La volontà di riformare la costituzione, scritta a quattro mani con gli USA, alla fine del secondo conflitto mondiale, in una nuova ottica senza dubbio meno pacifista, preoccupa paesi del calibro di Cina e Corea del Sud, che hanno contenziosi annosi con il Giappone per i trattamenti ricevuti dalla loro popolazioni durante l’occupazione nipponica. Pur essendo ormai lontano nel tempo l’eco di quegli avvenimenti, non si è affatto sopita nei sentimenti nazionali l’avversione per l’impero del sol levante. Le intenzioni di trasformare le forze di autodifesa, in un esercito fornito di armamenti moderni e capace di operare anche fuori dai confini nazionali è uno dei pilastri del programma politico di Abe, che serve a sostenere una nazione più forte sulla scena mondiale, capace di assicurare il dovuto sostegno all’alleanza con Washington. In realtà il governo del Giappone ha dimostrato recentemente di fare leva sul nazionalismo sempre presente nel paese, per rivendicare la sovranità su alcuni gruppi di isole con la Cina e la Corea del Sud, arrivando più volte a sfiorare l’incidente diplomatico, foriero di conseguenze più che pericolose. Se da un alto agli USA può fare comodo un alleato determinato contro la Cina, nello stesso tempo è evidente che Tokyo possa sfuggire ad un controllo diplomatico americano provocando sviluppi del tutto inattesi e non certo graditi. Per gli Stati Uniti potrebbe profilarsi un altro alleato del tipo di Israele, questa volta nell’altrettanto delicato scenario del sud est asiatico, non certo facile da gestire, ma al quale è impossibile negare aiuto. Esiste poi la questione dei contrasti tra Tokyo e Seul, dove la Corea del Sud risulta altrettanto importante per gli USA, per la sua posizione strategica ed il ruolo chiave di contenimento dello stato atomico della Corea del Nord. Washington non ha certo bisogno di diatribe all’interno della sua alleanza e l’atteggiamento di Shinzo Abe potrebbe diventare anche contro producente.

Japan: the electoral victory of the government provokes international concerns

The election victory of the Upper House of Japan may give further impetus to political action of Prime Minister Shinzo Abe, but very concerned about their neighbors. The result ensures greater stability to the executive in charge, thanks to the majority in both houses of parliament. In domestic politics the new balance will allow the strengthening of economic reforms based on an action that relies on monetary policy through the depreciation of the yen, public spending and structural reforms, such as the labor market, characterized by rules that facilitate the recruitment, but also the dismissal of workers, combined with tax increases to slow down the volume of debt. This action reflects the search for consensus of a worried electorate on economic trends and that was particularly focused on these issues and that is why the promise of Shinzo Abe to bring Japan to be more competitive in the global economy has rewarded with the election victory. But along with issues relating to the economic sphere, the program Abe has elements which are certainly not secondaries side. These are matters of international policy that will have a whole series of consequences in the delicate area of ​​Southeast Asia. The desire to reform the constitution, written jointly with the U.S. at the end of the Second World War, a new perspective undoubtedly less pacifist, worries countries such as China and South Korea, which have long-standing disputes with Japan the treatments received by their people during the occupation of Japan. Although now distant in time the echo of those events, nothing has been dormant feelings in national aversion to the empire of the rising sun. The intentions of transforming the self-defense forces, in an army equipped with modern weaponry and able to operate outside national borders is one of the pillars of the political program of Abe, which serves to support a stronger nation on the world stage and ensuring support due to the alliance with Washington. In fact, the Government of Japan has shown recently to leverage on nationalism always present in the country, to claim sovereignty over certain groups of islands with China and South Korea, arriving several times to touch the diplomatic incident, a harbinger of consequences more than dangerous. While the U.S. can make up a convenient ally determined against China, at the same time it is clear that Tokyo has to escape detection American diplomat causing developments totally unexpected and certainly not welcome. For the United States might conceivably be another kind of ally of Israel, this time in the equally delicate scenery of South East Asia, not easy to manage, but to which it is impossible to deny help. Then there is the question of the contrasts between Tokyo and Seoul, where South Korea is equally important for the U.S., for its strategic position and the key role of containment of the atomic state of North Korea. Washington does not need to disputes within the covenant and the attitude of Shinzo Abe could even become counter-productive.

Japón: la victoria electoral del gobierno provoca la preocupación internacional

La victoria electoral de la Cámara Alta de Japón podría dar un nuevo impulso a la acción política del primer ministro, Shinzo Abe, pero muy preocupados por sus vecinos. El resultado garantiza una mayor estabilidad al ejecutivo a cargo, gracias a la mayoría en ambas cámaras del Parlamento. En política interior el nuevo equilibrio permitirá que el refuerzo de las reformas económicas basadas en una acción que se basa en la política monetaria a través de la depreciación del yen, el gasto público y las reformas estructurales, tales como el mercado de trabajo, que se caracterizan por reglas que facilitan el reclutamiento, sino también el despido de los trabajadores, junto con la subida de impuestos a disminuir el volumen de la deuda. Esta acción refleja la búsqueda de consenso de un electorado preocupado sobre la evolución económica y que se centró sobre todo en estos temas y por eso la promesa de Shinzo Abe a traer a Japón a ser más competitiva en la economía mundial ha recompensado con la victoria electoral. Pero junto con las cuestiones relativas a la esfera económica, el programa de Abe tiene elementos que ciertamente no son parte secundarios. Estas son cuestiones de política internacional que tendrá una serie de consecuencias en la delicada área del sudeste de Asia. El deseo de reformar la Constitución, escrita en colaboración con los EE.UU. a finales de la Segunda Guerra Mundial, un nuevo punto de vista, sin duda, menos pacifista, preocupa a los países como China y Corea del Sur, que tienen largas disputas con Japón los tratamientos recibidos por sus habitantes durante la ocupación de Japón. Aunque ya lejano en el tiempo el eco de los acontecimientos, nada ha sido sentimientos latentes de la aversión nacional para el imperio del sol naciente. Las intenciones de la transformación de las fuerzas de autodefensa, en un ejército equipado con armas modernas y capaces de operar fuera de las fronteras nacionales es uno de los pilares del programa político de Abe, que sirve de apoyo a una nación más fuerte en la escena mundial y asegurar apoyar debido a la alianza con Washington. De hecho, el Gobierno de Japón ha demostrado recientemente que la influencia en el nacionalismo siempre presentes en el país, para reclamar la soberanía sobre ciertos grupos de islas con China y Corea del Sur, llegando varias veces a tocar el incidente diplomático, un presagio de consecuencias más peligroso. Mientras que los EE.UU. puede hacer un aliado conveniente decidida contra China, al mismo tiempo, está claro que Tokio tiene que escapar a la detección diplomático estadounidense causando desarrollos totalmente inesperado y, ciertamente, no son aceptados. Para los Estados Unidos podrían concebiblemente ser otro tipo de aliado de Israel, esta vez en la igualmente delicado paisaje del sudeste de Asia, no es fácil de manejar, pero en los que es imposible negar ayuda. Luego está la cuestión de los contrastes entre Tokio y Seúl, en Corea del Sur es igualmente importante para los EE.UU., por su posición estratégica y el papel clave de la contención de la situación nuclear de Corea del Norte. Washington no es necesario que las disputas dentro de la alianza y la actitud de Shinzo Abe, incluso podría llegar a ser contraproducente.

Japan: Der Wahlsieg der Regierung provoziert internationale Konzerne

Der Wahlsieg des Oberhauses von Japan kann weitere Impulse für politisches Handeln von Ministerpräsident Shinzo Abe geben, aber sehr besorgt über ihre Nachbarn. Das Ergebnis sorgt für mehr Stabilität in der verantwortlicher, dank der Mehrheit in beiden Häusern des Parlaments. In der Innenpolitik die neue Balance ermöglicht die Stärkung der wirtschaftlichen Reformen auf eine Aktion, die auf die Geldpolitik stützt sich durch die Abwertung des Yen, die öffentlichen Ausgaben und Strukturreformen, wie dem Arbeitsmarkt, gekennzeichnet durch Basis Regeln, die die Einstellung zu erleichtern, sondern auch die Entlassung von Arbeitnehmern, mit Steuererhöhungen kombiniert zu verlangsamen das Volumen der Verschuldung. Diese Aktion spiegelt die Suche nach einem Konsens von einem besorgten Wählerschaft über die wirtschaftliche Entwicklung und das war besonders auf diese Themen konzentriert und deshalb ist das Versprechen von Shinzo Abe, um Japan zu mehr Wettbewerbsfähigkeit in der globalen Wirtschaft hat belohnt mit dem Wahlsieg. Aber zusammen mit Fragen im Zusammenhang mit der ökonomischen Sphäre, hat das Programm Abe Elemente, die sicherlich nicht secondaries Seite. Dies sind Fragen der internationalen Politik, die eine ganze Reihe von Konsequenzen in der heiklen Bereich der Südostasien haben wird. Der Wunsch, die Verfassung, die gemeinsam mit dem US-am Ende des Zweiten Weltkriegs, eine neue Perspektive zweifellos weniger pazifistische geschrieben reformieren, Sorgen Ländern wie China und Südkorea, die langjährigen Streitigkeiten haben mit Japan die Behandlungen erhielten durch ihre Menschen während der Besetzung von Japan. Obwohl nun in fernen Zeit das Echo dieser Ereignisse hat sich nichts gewesen ruhenden Gefühle in nationalen Abneigung gegen das Reich der aufgehenden Sonne. Die Absichten der Umwandlung der Selbstverteidigung Kräfte, in einer Armee mit modernen Waffen und in der Lage, außerhalb der Staatsgrenzen ausgestattet ist eine der Säulen des politischen Programms von Abe, der eine stärkere Nation auf der Weltbühne zu unterstützen und sicherzustellen, dient unterstützt durch die Allianz mit Washington. In der Tat hat die Regierung von Japan kürzlich zu nutzen, auf Nationalismus immer in dem Land gezeigt, die Souveränität über bestimmte Gruppen von Inseln mit China und Südkorea, dadurch gekennzeichnet, Ankunft mehrere Male, um den diplomatischen Zwischenfall zu berühren, ein Vorbote der Konsequenzen mehr als gefährlich. Während die USA können bis eine bequeme Verbündeten gegen China bestimmt, zur gleichen Zeit ist es klar, dass Tokyo zur Erkennung amerikanischer Diplomat verursacht Entwicklungen völlig unerwartet und sicherlich nicht willkommen zu entkommen hat. Für die Vereinigten Staaten wäre denkbar, eine andere Art von Verbündeten Israels, diesmal in der ebenso zarten Landschaft des Süd-Ost-Asien, nicht einfach zu handhaben sein, sondern denen es unmöglich ist, um Hilfe zu verweigern. Dann gibt es die Frage der Gegensätze zwischen Tokio und Seoul, Südkorea, wo ist ebenso wichtig für die USA, für seine strategische Position und die Schlüsselrolle der Eindämmung der atomaren Zustand von Nord-Korea. Washington nicht auf Streitigkeiten innerhalb des Bundes und die Haltung von Shinzo Abe selbst werden könnte kontraproduktiv benötigen.

Japon: la victoire électorale du gouvernement suscite des préoccupations internationales

La victoire électorale de la Chambre haute du Japon pourrait donner un nouvel élan à l'action politique du Premier ministre Shinzo Abe, mais très préoccupés par leurs voisins. Le résultat assure une plus grande stabilité à l'exécutif en charge, grâce à la majorité dans les deux chambres du parlement. En politique intérieure, le nouvel équilibre va permettre le renforcement des réformes économiques fondées sur une action qui s'appuie sur la politique monétaire par la dépréciation du yen, les dépenses publiques et les réformes structurelles, comme le marché du travail, caractérisées par règles qui facilitent le recrutement, mais aussi le licenciement de travailleurs, combinées avec des augmentations d'impôts pour ralentir le volume de la dette. Cette action reflète la recherche d'un consensus sur un électorat inquiet sur les tendances économiques et qui a été particulièrement axée sur ces questions et c'est pourquoi la promesse de Shinzo Abe au Japon apporter pour être plus compétitif dans l'économie mondiale a récompensé par la victoire électorale. Mais avec les questions relatives à la sphère économique, le programme Abe a des éléments qui ne sont certainement pas du côté des secondaires. Ce sont des questions de politique internationale qui aura toute une série de conséquences dans le domaine délicat de l'Asie du Sud-Est. Le désir de réformer la constitution, rédigée conjointement avec les États-Unis à la fin de la Seconde Guerre mondiale, une nouvelle perspective sans doute moins pacifiste, inquiète des pays comme la Chine et la Corée du Sud, qui ont différends de longue date avec le Japon les traitements reçus par leur peuple durant l'occupation du Japon. Bien que maintenant éloignés dans le temps l'écho de ces événements, rien n'a été sentiments dormants de l'aversion nationale pour l'empire du soleil levant. Les intentions de transformer les forces d'auto-défense, dans une armée équipée d'armes modernes et capables d'opérer en dehors des frontières nationales est l'un des piliers du programme politique d'Abe, qui sert de support à une nation plus forte sur la scène mondiale et d'assurer soutenir en raison de l'alliance avec Washington. En fait, le gouvernement du Japon a montré récemment à effet de levier sur le nationalisme toujours présent dans le pays, à revendiquer la souveraineté sur certains groupes d'îles avec la Chine et la Corée du Sud, en arrivant à plusieurs reprises pour toucher l'incident diplomatique, un signe avant-coureur des conséquences plus dangereux. Alors que les Etats-Unis peut constituer un allié commode déterminée contre la Chine, en même temps, il est clair que Tokyo a à échapper à la détection diplomate américain provoquant des développements tout à fait inattendue et certainement pas la bienvenue. Pour les États-Unis pourrait imaginer un autre type d'allié d'Israël, cette fois dans le paysage tout aussi délicat de l'Asie du Sud-Est, pas facile à gérer, mais à laquelle il est impossible de nier l'aide. Ensuite, il ya la question des contrastes entre Tokyo et Séoul, où la Corée du Sud est tout aussi important pour les Etats-Unis, pour sa position stratégique et le rôle clé de la maîtrise de l'état atomique de la Corée du Nord. Washington n'a pas besoin de différends au sein de l'alliance et l'attitude de Shinzo Abe pourrait même devenir contre-productive.

Japão: a vitória eleitoral do governo provoca preocupações internacionais

A vitória nas eleições da Câmara Alta do Japão pode dar um novo impulso à ação política do primeiro-ministro Shinzo Abe, mas muito preocupado com seus vizinhos. O resultado garante maior estabilidade para o executivo responsável, graças à maioria em ambas as casas do parlamento. Na política interna do novo equilíbrio permitirá o fortalecimento das reformas econômicas com base em uma ação que depende de política monetária através da depreciação do iene, a despesa pública e nas reformas estruturais, como o mercado de trabalho, caracterizadas por regras que facilitam o recrutamento, mas também a demissão de trabalhadores, combinados com o aumento dos impostos para diminuir o volume da dívida. Essa ação reflete a busca do consenso de um eleitorado preocupado sobre a evolução económica e que foi particularmente focada sobre estas questões e é por isso que a promessa de Shinzo Abe para trazer o Japão para ser mais competitivo na economia global tem recompensado com a vitória eleitoral. Mas junto com as questões relativas à esfera econômica, o programa Abe tem elementos que não são certamente lado secundários. Estas são questões de política internacional, que terá uma série de conseqüências na área delicada do Sudeste Asiático. O desejo de reformar a constituição, escrito em conjunto com os EUA no final da Segunda Guerra Mundial, uma nova perspectiva, sem dúvida, menos pacifista, preocupa países como China e Coréia do Sul, que têm disputas de longa data com o Japão os tratamentos recebidos pelo seu povo durante a ocupação do Japão. Embora já distante no tempo o eco desses acontecimentos, nada tem sido sentimentos adormecidos na aversão nacional ao império do sol nascente. As intenções de transformar as forças de auto-defesa, em um exército equipado com armamento moderno e capaz de operar fora das fronteiras nacionais é um dos pilares do programa político de Abe, que serve para apoiar uma nação mais forte no cenário mundial e assegurando apoiar, devido à aliança com Washington. Na verdade, o Governo do Japão tem mostrado recentemente para alavancar o nacionalismo sempre presente no país, para reivindicar a soberania sobre certos grupos de ilhas com a China ea Coreia do Sul, chegando várias vezes para tocar o incidente diplomático, um prenúncio de conseqüências mais perigoso. Enquanto os EUA podem fazer-se um aliado conveniente determinado contra a China, ao mesmo tempo, é claro que Tóquio tem para escapar à detecção diplomata americano causando desenvolvimentos totalmente inesperado e certamente não é bem-vinda. Para os Estados Unidos poderiam concebivelmente ser um outro tipo de aliado de Israel, desta vez no cenário igualmente delicado do Sudeste Asiático, não é fácil de gerir, mas que é impossível negar ajuda. Depois, há a questão dos contrastes entre Tóquio e Seul, Coréia do Sul, onde é igualmente importante para os EUA, por sua posição estratégica eo papel fundamental da contenção do estado atômico da Coréia do Norte. Washington não precisa de disputas dentro da aliança e da atitude de Shinzo Abe poderia mesmo tornar-se contraproducente.