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martedì 26 novembre 2013

烏克蘭是一個國家分裂的歐盟成員國

暴力衝突發生在基輔,由於在談判加入歐盟烏克蘭僵局,透露,因為已經懷疑,這個國家簡直是一分為二。這無關緊要,該國的最有生產力的部分是一個多推入歐洲:該國嚴峻的經濟形勢,太多的妥協與俄羅斯,似乎給了一點餘地來執行在基輔。在衝突中也尤利婭季莫申科和她領導的政府前部長的黨的成員參與。只是前總理,現在在監獄裡,已經宣布對阻止進入歐洲的決定絕食。經歷了由總統亞努科維奇的明顯的困難是由地址在這個問題上的持續和迅速的變化可見一斑。只是當它似乎是在交易結束的方式,莫斯科的壓力導致了經濟衰退,但是,亞努科維奇表示,將參加在維爾紐斯,這似乎成為無用之巔。此舉旨在安撫廣場,並在同一時間,保持開放的一個希望歐洲的支持者。烏克蘭總統還宣布,將詳細講解,通過媒體,已經封鎖了加入歐盟的原因。事實上,經濟問題是壓倒一切的理由:俄羅斯是出口和進口的最大貿易夥伴,則有德國(任何情況下,更大的基輔在歐盟的條目支持者)和中國。隨著0.3 %,2012年國內生產總值增長和24.3%的貧困率,與莫斯科的關係具有了一定的水平,造成對克里姆林宮的密切相關性。即使基輔希望從俄羅斯的地緣政治影響力掙脫,並在全國有很大一部分是不宜在這種情況下,仍然會有經濟從屬地位,歐盟似乎並不能夠取代。害怕與俄羅斯關係惡化,該國正在把她的膝蓋上的混凝土和烏克蘭在最近幾個月已經試過了,在莫斯科的進口懲罰性措施,只是由於工作壓力大的武器,以防止與歐盟的協議。此外,烏克蘭的嚴重財政問題需要新的貸款來償還俄羅斯天然氣舊債和電源,這是必要的不停的生產工藝,具有較高的成本比作為合同的結果鄰國支付更繁重由季莫申科簽署時,他是總理。的情況要複雜得多,現在看來,衝突的利益侵犯其各自的政策範疇,一切都在一個信念,即歐洲人權法院, “加重了前總理,誰是在監獄中的健康狀態男子叫非法的。困難的,但是,做出了積極的預測,尤其是在短期內,談判的結果:濃郁而不救助,那在這一刻,歐盟似乎並不能夠負擔得起,烏克蘭是注定要留在俄羅斯的軌道,儘管抗議活動,這是很容易預測,將加大。

أوكرانيا هي بلد مقسم على عضوية الاتحاد الأوروبي

الاشتباكات العنيفة التي وقعت في كييف ، وذلك بسبب الجمود في مفاوضات للانضمام إلى الاتحاد الأوروبي من أوكرانيا ، وكشفت ، كما يشتبه بالفعل ، أن البلد منقسم في اثنين حرفيا . ولا يهم أن الجزء الأكثر إنتاجا للأمة هو الذي يدفع أكثر في أوروبا: الوضع الاقتصادي المتردي في البلاد ، والكثير من حل وسط مع روسيا ، ويبدو أن تعطي القليل من فسحة للسلطة التنفيذية في كييف. في الاشتباكات كانوا أيضا أعضاء من الحزب المشاركة يوليا تيموشينكو و زراء سابقين في الحكومة قادت . رئيس الوزراء السابق فقط ، والآن في السجن ، قد أعلن إضرابا عن الطعام ضد قرار منع دخول أوروبا. الصعوبات الواضحة التي يعاني منها الرئيس يانوكوفيتش و يتضح من التغيرات المستمرة و السريعة لل عنوان على هذه المسألة. فقط عندما يبدو الصفقة في الختام ، أدى الضغط من موسكو إلى التراجع ، ومع ذلك، وقال يانوكوفيتش التي ستشارك في قمة فيلنيوس، التي يبدو أنها تصبح عديمة الفائدة . تم تصميم هذه الخطوة لتهدئة مربع ، وفي الوقت نفسه، للحفاظ مفتوحة على الأمل ل أنصار أوروبا. أعلن الرئيس الأوكراني أيضا أنه سوف يشرح بالتفصيل، من خلال وسائل الإعلام ، والأسباب التي عرقلت انضمام إلى الاتحاد الأوروبي. في الواقع، فإن المسألة الاقتصادية هي السبب الأهم : روسيا هي أكبر شريك تجاري لكل من الصادرات والواردات ، ثم هناك ألمانيا ( مؤيد بأي حال من الأحوال أكبر من دخول كييف في الاتحاد الأوروبي) والصين. مع نمو الناتج المحلي الإجمالي من 0.3 ٪ في عام 2012 ومعدل الفقر من 24.3 ٪ ، وقد اتخذت العلاقة مع موسكو على مستوى معين الذي تسبب في الاعتماد على وثيقة الكرملين. حتى لو كييف يريد أن يحرر نفسه من تأثير الجغرافيا السياسية روسيا ، وجزء كبير من البلاد هو غير المواتية في هذه الحالة، قد يكون لا يزال هناك تبعية اقتصادية ، أن الاتحاد الأوروبي لا يبدو أن تكون قادرة على استبدال . الخوف من أن تدهور العلاقات مع روسيا ، و وضع البلاد على ركبتيها أوكرانيا ملموسة و حاول في الأشهر الأخيرة ، و اتخاذ اجراءات عقابية على واردات موسكو ، فقط كسلاح لل ضغط لمنع اتفاق مع الاتحاد الأوروبي . بالإضافة إلى ذلك، الحالة المالية الخطيرة أوكرانيا يحتاج قروض جديدة لسداد الديون و السلطة القديمة إمدادات الغاز الروسي ، والتي هي ضرورية ل عمليات الإنتاج دون توقف ، لديها تكاليف أعلى من تلك التي تدفع الدول المجاورة نتيجة ل عقود أكثر إرهاقا وقعتها تيموشينكو عندما كان رئيسا للوزراء . فإن الوضع أكثر تعقيدا بكثير مما يبدو ، وتضارب المصالح تتدخل في مجالات السياسات الخاصة بها ويتفاقم كل شيء من الحالة الصحية ل رئيس الوزراء السابق ، الذي هو في السجن على الاقتناع بأن المحكمة الأوروبية لحقوق الإنسان، ' ودعا رجل غير قانوني. صعبة ، ومع ذلك ، لجعل التوقعات الإيجابية ، وخاصة في المدى القصير، نتيجة للمفاوضات : كامل الجسم دون مساعدات ، أنه في هذه اللحظة الاتحاد الأوروبي لا يبدو أن تكون قادرة على تحمله، كانت متجهة أوكرانيا للبقاء في المدار الروسي ، على الرغم من الاحتجاجات ، والتي من السهل التنبؤ بها، و سوف تكثف .

Obama isolato dopo l'accordo con l'Iran

L’accordo raggiunto con l’Iran presenta un aspetto che va oltre quello che appare come un successo diplomatico americano. Se a Teheran i negoziatori hanno avuto una accoglienza trionfale, per Obama le cose sembrano andare nel verso opposto. Il Presidente americano appare isolato in una vicenda che doveva costituire un trionfo per la politica estera statunitense. Le critiche all’accordo provengono, sia dall’interno del paese americano, che dagli alleati più stretti nella regione mediorientale. A prima vista la responsabilità più grossa di Obama è quella di non avere saputo fare comprendere l’importanza della distensione con l’Iran, all’interno del progetto di politica estera elaborato dalla Casa Bianca. Il mancato coinvolgimento di Israele e di Arabia Saudita in quella che poteva essere una opportunità di distensione mondiale mai raggiunta, ha avuto riflessi inevitabili anche all’interno degli USA, dove si registrano pareri fortemente contrari, non solo nell’ambito repubblicano, ma anche in quello democratico, rischiando così, di fare saltare il piano per ridurre le sanzioni a carico di Teheran e quindi tutta la trattativa. L’appoggio dell’Europa, dove si registra la defezione francese, non basta a compensare il rischio concreto che gli equilibri e le alleanze nel medio oriente siano completamente riviste. Il fatto, che in questo momento, gli USA appaiono più lontani dall’Arabia Saudita che dall’Iran appare semplicemente inquietante per una stabilità che va ben oltre quella regionale. Nella foga di raggiungere l’accordo con Teheran, Washington ha commesso un errore, quasi dilettantesco, di non assecondare la crescente rabbia saudita, che, con il rifiuto al seggio del Consiglio di sicurezza, aveva fatto capire bene il livello di esasperazione raggiunto. Probabilmente prima ancora di iniziare la trattativa con gli iraniani, si doveva convincere i sauditi della necessità dell’accordo, senza dare per scontato un legame che si stava progressivamente allentando già a causa del mancato intervento in Siria. Obama, nel tentativo di portare avanti la sua politica diplomatica, per completare il progetto di una distensione il più possibile estesa, non ha saputo calcolare le variabili che l’accordo con l’Iran avrebbe innescato, pur in presenza di segnali inequivocabili. Allentare il rapporto con l’Arabia Saudita, anche se non è in discussione l’alleanza, significa soprattutto, un mancato controllo delle possibili reazioni saudite contro lo storico nemico iraniano, la prima delle quali è la possibilità che l’Arabia si doti di una arma atomica, andando a creare un equilibrio del terrore, gravato dalla profonda e reciproca avversione religiosa con Teheran. Se questo dovesse avvenire, come paventato dagli stessi sauditi, sarebbe il segnale che gli Stati Uniti non verrebbero più ritenuti un alleato completamente affidabile, specificatamente nel caso di una minaccia proveniente dall’Iran, maggiore potenza scita. Mai come in questo caso non si può non rilevare come la fretta di raggiungere l’accordo è stata troppo precipitosa e la conseguenza sarà un grande sforzo per recuperare il terreno perduto, senza la sicurezza di tornare al livello precedente. Sulla stessa linea si è deteriorato il rapporto con Tel Aviv, che può procurare danni ancora maggiori in patria, per la presenza di gruppi di pressione ebraici. Queste tensioni si riverberano su di una opinione pubblica non troppo convinta di quanto firmato e quindi molto critica con il presidente Obama. Le ragioni dell’amministrazione americana di raggiungere l’accordo sono insite nella volontà di scongiurare un attacco militare all’Iran, come più volte richiesto da Tel Aviv. Pur trattandosi di una posizione molto ragionevole, dettata dalla chiara impossibilità di prevedere l’esito e le ricadute di un eventuale conflitto, la società politica USA non ha compreso a fondo queste ragioni, perché non si fida degli iraniani, neppure del nuovo corso, e ritiene chwe le concessioni di Teheran possano permettere lo stesso un arricchimento del plutonio, tale da arrivare ad armamenti atomici. In realtà nei piani di Obama c’è la volontà di non assistere passivamente ai riequilibri regionali, condizionati dagli stravolgimenti politici in corso. Se prima gli USA potevano contare sull’appoggio sicuro dell’Egitto e della stessa Arabia Saudita, le previsioni di possibili cambiamenti riguardanti anche la monarchia saudita, hanno imposto alla Casa Bianca di ripensare il rapporto con Teheran. Se nell’immediato questa linea di condotta può suscitare dubbi, è innegabile che la necessità di prevenire le novità degli assetti politici regionali, obblighi a scelte talvolta impopolari ed incomprensibili. Tuttavia senza un appoggio interno sufficiente a sostenere questa visione, Obama rischia di fallire su tutta la linea ed in quel caso gli assetti che potrebbero nascere da questa disfatta sarebbero totalmente imprevedibili ed in grado di minare la pace della regione e l’economia del mondo.

Obama isolated after the agreement with Iran

The agreement reached with Iran has a look that goes beyond what looks like a successful American diplomat . If Tehran negotiators have had a triumphal reception to Obama things seem to be going in the opposite direction . The American president is isolated in a story that was supposed to be a triumph for U.S. foreign policy. The criticisms come to the agreement , both from within the country American , that 's closest allies in the Middle East . At first glance the responsibility bigger than Obama is to not have been able to do understand the importance of detente with Iran, within the project 's foreign policy drawn up by the White House. The lack of involvement of Israel and Saudi Arabia in what could be an opportunity for relaxing world ever achieved , had also inevitable reflections within the U.S. , where there are strong opinions to the contrary, not only in the Republican , but also in the democratic , and thus risk , to blast the plan to reduce the sanctions against Tehran, and then the whole deal. The rest of Europe, where there is the French defection , it is not enough to offset the very real risk that the balances and alliances in the Middle East are completely revised. The fact that at this time , the U.S. appear more distant from Saudi Arabia that Iran is simply disturbing for a stability that goes far beyond that region. In the rush to reach an agreement with Tehran, Washington has made ​​a mistake, almost amateurish , not to satisfy the growing anger Arabia, which , with the refusal to seat on the Security Council , had done well to understand the level of exasperation reached . Probably before you even start the negotiation with the Iranians , the Saudis had to convince of the need of the Agreement, without taking for granted a bond that was already gradually loosening due to non- intervention in Syria. Obama, in an attempt to pursue its diplomatic policy , to complete the project for a relaxing as comprehensive as possible , has not been able to calculate the variables that the agreement with Iran would trigger , although there are unmistakable signs . Loosen the relationship with Saudi Arabia , although the alliance is not in question , it means above all, a failure to control the possible reactions against the Saudi Iranian historical enemy , the first of which is the possibility that Saudi endows a atomic weapon , going to create a balance of terror , burdened by the deep and mutual religious aversion with Tehran. If this should happen, as feared by the Saudis , would signal that the United States would no longer be considered a fully reliable ally , specifically in the case of a threat from Iran , more power growth . Never as in this case , one can not detect such a hurry to reach the agreement was too hasty and the consequence will be a great effort to recover lost ground , without the security to return to the previous level . On the same line has deteriorated the relationship with Tel Aviv , which can provide even greater damage at home , the presence of Jewish pressure groups . These tensions are reflected on a public opinion not too convinced than signed and therefore highly critical of President Obama. The reasons for the U.S. administration to reach an agreement are inherent in their desire to avert a military attack on Iran , as repeatedly requested by Tel Aviv. Although this is a very reasonable , dictated by the clear inability to predict the outcome and the consequences of a possible conflict , now U.S. policy has not fully understand these reasons, because he does not trust the Iranians, even the new course, and Tehran believes chwe concessions may allow the enrichment of plutonium, such as to reach nuclear weapons . In fact, Obama 's plans is the desire not to attend passively to rebalance regional , conditioned by the political turmoil going on. If before the U.S. could count on secure Egypt and Saudi Arabia itself , predictions of possible changes regarding even the Saudi monarchy , have forced the White House to rethink its relationship with Tehran. If this immediate course of action may give rise to doubts , it is undeniable that the need to prevent the news of the regional political arrangements , obligations sometimes unpopular choices and incomprehensible . However, without an internal support sufficient to support this view, Obama is likely to fail across the board and in that case the structure that may arise from this defeat would be totally unpredictable and able to undermine peace in the region and the world economy .

Obama aislado después de que el acuerdo con Irán

El acuerdo alcanzado con Irán tiene una mirada que va más allá de lo que parece un diplomático estadounidense de éxito. Si los negociadores de Teherán han tenido un recibimiento triunfal a Obama cosas parecen ir en la dirección opuesta . El presidente de Estados Unidos está aislado en una historia que se suponía iba a ser un triunfo para la política exterior de EE.UU. . Las críticas que llegan al acuerdo, tanto desde dentro de ese país , eso es los más cercanos aliados en el Medio Oriente . A primera vista, la responsabilidad más grande que Obama es no haber sido capaz de hacer entender la importancia de la distensión con Irán, dentro de la política exterior del proyecto elaborado por la Casa Blanca. La falta de participación de Israel y Arabia Saudí en lo que podría ser una oportunidad para el mundo relajante jamás alcanzada , también tuvo reflejos inevitables dentro de los EE.UU. , donde hay fuertes opiniones en contrario , no sólo en el republicano , sino también en el riesgo democrática , y por lo tanto , para arruinar el plan de reducción de las sanciones contra Teherán , y luego todo el asunto . El resto de Europa , donde se encuentra la defección francés, no es suficiente para compensar el riesgo muy real de que los saldos y las alianzas en el Medio Oriente están completamente revisados. El hecho de que en este momento , los EE.UU. parecen más distantes de Arabia Saudita de que Irán no es más que preocupante para una estabilidad que va mucho más allá de esa región. En la carrera por llegar a un acuerdo con Teherán , Washington ha cometido un error , casi amateur , no para satisfacer la creciente rabia Saudita, que , con la negativa a sentarse en el Consejo de Seguridad , había hecho bien en entender el nivel de exasperación alcanzado . Probablemente incluso antes de comenzar la negociación con los iraníes , los saudíes tuvieron que convencer de la necesidad del Acuerdo, y sin dar por sentado un vínculo que ya estaba aflojando poco a poco debido a la no intervención en Siria. Obama, en un intento de proseguir su política diplomática , para completar el proyecto para un relajante lo más completa posible , no ha sido capaz de calcular las variables que el acuerdo con Irán podría desencadenar , aunque hay signos inequívocos . Afloje la relación con Arabia Saudita , aunque la alianza no está en cuestión, que significa , sobre todo, una falta de control de las posibles reacciones contra el enemigo histórico de Irán Arabia , el primero de ellos es la posibilidad de que Arabia dota una arma atómica , va a crear un equilibrio de terror , agobiado por la profunda y mutua aversión religiosa con Teherán. Si esto sucediera , como se temía por los saudíes , sería una señal de que Estados Unidos ya no sería considerado un aliado totalmente fiable , en concreto en el caso de una amenaza de Irán , más crecimiento de la energía . Nunca como en este caso , no se puede detectar con tanta prisa para alcanzar el acuerdo era demasiado apresurado y la consecuencia será un gran esfuerzo para recuperar el terreno perdido , sin la seguridad de volver al nivel anterior . En la misma línea se ha deteriorado la relación con Tel Aviv , que puede proporcionar un daño aún mayor en su casa , la presencia de grupos de presión judíos. Estas tensiones se reflejan en una opinión pública no muy convencido que firmó y por lo tanto muy crítico con el presidente Obama. Las razones de la administración de EE.UU. para llegar a un acuerdo son inherentes a su deseo de evitar un ataque militar contra Irán , según lo solicitado en repetidas ocasiones por Tel Aviv. Aunque este es un muy razonable , dictada por la clara incapacidad para predecir el resultado y las consecuencias de un posible conflicto , ahora la política de EE.UU. no ha entender completamente estas razones , porque no se fía de los iraníes , incluso el nuevo curso, y Teherán cree concesiones chwe pueden permitir el enriquecimiento de plutonio , como para llegar a las armas nucleares. De hecho , los planes de Obama es el deseo de no asistir pasivamente a reequilibrar regional, condicionadas por la agitación política pasando. Si antes de los EE.UU. podría contar con seguro de Egipto y la propia Arabia Saudí , las predicciones de los posibles cambios relativos a incluso la monarquía saudí , han obligado a la Casa Blanca a replantearse su relación con Teherán. Si este curso inmediato de acción puede dar lugar a dudas , es innegable que la necesidad de evitar que la noticia de los acuerdos políticos regionales , las obligaciones a veces decisiones impopulares e incomprensible. Sin embargo, sin un soporte interno suficiente para apoyar este punto de vista , Obama es probable que fracase en todos los ámbitos y en ese caso la estructura que puedan derivarse de esta derrota sería totalmente impredecible y capaz de socavar la paz en la región y la economía mundial.

Obama isoliert nach der Einigung mit dem Iran

Die mit dem Iran geeinigt hat einen Blick , der über das, was aussieht wie ein erfolgreicher amerikanischer Diplomat geht . Wenn Teheran Händler haben einen triumphalen Empfang zu Obama hatte die Dinge scheinen sich in die entgegengesetzte Richtung zu gehen . Der amerikanische Präsident wird in einer Geschichte , die angeblich ein Triumph für US-Außenpolitik sein, wurde isoliert. Die Kritik an der Vereinbarung zu kommen , sowohl innerhalb des Landes Amerikaner, das ist engsten Verbündeten im Nahen Osten . Auf den ersten Blick in der Verantwortung größer als Obama ist nicht in der Lage zu tun, verstehen die Bedeutung der Entspannung mit Iran haben , innerhalb von Weißen Haus gezogen Außenpolitik des Projekts. Die mangelnde Beteiligung von Israel und Saudi-Arabien in was könnte eine Chance für die entspannende Welt überhaupt zu erreichen ist, hatte auch unvermeidlichen Reflexionen in den USA, wo es starke Meinungen, im Gegenteil, nicht nur in der republikanischen , sondern auch in die demokratische und damit Gefahr , den Plan , die Sanktionen gegen Teheran zu reduzieren sprengen , und dann die ganze Sache. Der Rest von Europa , wo es die Französisch Abfall , ist es nicht genug, um die sehr reale Gefahr, dass die Salden und Allianzen im Nahen Osten werden komplett überarbeitet ausgeglichen. Die Tatsache, dass in dieser Zeit, die US- weiter entfernt von Saudi-Arabien , der Iran ist einfach störend für eine Stabilität , die weit über diese Region geht erscheinen . In der Eile , um eine Einigung mit Teheran zu erreichen , hat Washington einen Fehler gemacht , fast amateurhaft , die wachsende Wut -Arabien, das mit der Weigerung, den Sicherheitsrat zu setzen, hatte gut daran getan, das Niveau der Verzweiflung erreicht verstehen nicht befriedigen. Wahrscheinlich , bevor Sie beginnen sogar die Verhandlungen mit den Iranern , hatten die Saudis zu überzeugen von der Notwendigkeit des Abkommens , ohne dass für eine Bindung, die bereits nach und nach gelockert wurde wegen Nicht-Intervention in Syrien erteilt . Obama, in einem Versuch, seine diplomatischen Politik zu betreiben , um das Projekt für einen erholsamen so umfassend wie möglich abzuschließen, nicht in der Lage, die Variablen, die das Abkommen mit Iran auslösen würde berechnen gewesen , aber es gibt untrügliche Zeichen . Lösen Sie die Beziehung zu Saudi-Arabien, obwohl das Bündnis nicht in Frage , es bedeutet vor allem eine Störung , die möglichen Reaktionen gegen die iranische Saudi historischen Feind , von denen der erste die Möglichkeit, zu kontrollieren , dass Saudi verleiht ein Atomwaffe , geht auf ein Gleichgewicht des Schreckens , von der tiefen religiösen und gegenseitige Abneigung mit Teheran belastet erstellen. Wenn dies passieren sollte , wie von den Saudis befürchteten , signalisieren würde , dass die USA nicht mehr in Betracht gezogen werden eine voll zuverlässigen Verbündeten , insbesondere im Falle einer Bedrohung aus dem Iran , mehr Leistung Wachstum. Nie wie in diesem Fall , kann man nicht so eilig zu erfassen, um die Vereinbarung zu erreichen war zu voreilig und die Folge wird eine große Anstrengung , verlorenen Boden zurückzugewinnen , ohne die Sicherheit , um zur vorherigen Ebene zurückzukehren. Auf der gleichen Linie hat die Beziehung zu Tel Aviv , die noch größere Schäden zu Hause, die Anwesenheit von jüdischen Interessengruppen bieten kann verschlechtert. Diese Spannungen werden auf einem öffentlichen Meinung nicht zu der Überzeugung, als abgeschlossen und werden daher sehr kritisch von Präsident Obama reflektiert . Die Gründe für die US-Regierung eine Einigung zu erzielen sind, die in ihren Wunsch, einen militärischen Angriff auf den Iran zu verhindern , wie von Tel Aviv immer wieder angefordert. Obwohl dies ein sehr vernünftig, von der Unfähigkeit, klar das Ergebnis und die Folgen eines möglichen Konflikts voraussagen diktiert , jetzt die US-Politik ist noch nicht vollständig , diese Gründe zu verstehen , weil er nicht das Vertrauen der Iraner , auch den neuen Kurs und Teheran glaubt chwe Zugeständnisse die Anreicherung von Plutonium , wie Atomwaffen erreichen können. In der Tat ist Obamas Pläne der Wunsch, nicht passiv teilnehmen, um wieder auszugleichen regional, durch die politischen Unruhen los konditioniert. Wenn vor der USA könnten auf sicheren Ägypten und Saudi-Arabien selbst zu zählen, Vorhersagen über mögliche Änderungen sogar die saudische Monarchie , haben das Weiße Haus gezwungen , ihre Beziehungen zu Teheran zu überdenken. Wenn diese unmittelbare Handlungsweise , die Zweifel zu geben, ist es unbestreitbar, dass die Notwendigkeit, die Nachricht von den regionalen politischen Vereinbarungen , Verpflichtungen manchmal unpopuläre Entscheidungen und unverständlich zu verhindern. Doch ohne eine interne Unterstützung ausreicht, um diese Ansicht zu unterstützen, ist Obama wahrscheinlich auf der ganzen Linie versagen und in diesem Fall die Struktur, die aus dieser Niederlage entstehen würde völlig unberechenbar und in der Lage , den Frieden in der Region und der Weltwirtschaft untergraben .

Obama isolé après l'accord avec l'Iran

L'accord conclu avec l'Iran a un regard qui va au-delà ce qui ressemble à un diplomate américain succès . Si les négociateurs de Téhéran ont reçu un accueil triomphal à Obama les choses semblent aller dans la direction opposée . Le président américain est isolé dans une histoire qui était censé être un triomphe pour la politique étrangère américaine . Les critiques viennent de l'accord , à la fois à l'intérieur du pays d'Amérique , c'est plus proches alliés au Moyen-Orient . À première vue, la responsabilité plus grande que Obama est de ne pas avoir pu faire comprendre l'importance de la détente avec l'Iran , dans la politique étrangère du projet élaboré par la Maison Blanche . Le manque d'implication d'Israël et de l'Arabie saoudite dans ce qui pourrait être une opportunité pour le monde de se détendre jamais atteint , avait aussi des réflexions inévitables au sein de l' US , où il ya de fortes opinions contraires , non seulement dans le républicain , mais aussi dans le risque démocratique , et donc , pour faire sauter le plan visant à réduire les sanctions contre Téhéran , puis toute l'affaire. Le reste de l'Europe , où il est la défection français , il ne suffit pas à compenser le risque très réel que les soldes et les alliances au Moyen-Orient sont complètement révisés . Le fait qu'à cette époque , les États-Unis semble plus lointain de l'Arabie saoudite que l'Iran est tout simplement troublant pour une stabilité qui va bien au-delà de cette région . Dans la course pour trouver un accord avec Téhéran , Washington a fait une erreur , presque amateur , pas pour satisfaire la colère croissante saoudite , qui , avec le refus de s'asseoir sur le Conseil de sécurité , avait bien fait de comprendre le niveau d'exaspération atteint . Probablement avant même de commencer la négociation avec les Iraniens , les Saoudiens avaient à convaincre de la nécessité de l'accord , sans prendre pour acquis une liaison qui a déjà été desserre progressivement en raison de la non-intervention en Syrie . Obama , dans une tentative de poursuivre sa politique diplomatique , pour compléter le projet pour un moment de détente aussi complet que possible , n'a pas été en mesure de calculer les variables que l'accord avec l'Iran déclencherait , mais il ya des signes évidents . Desserrer la relation avec l'Arabie Saoudite , bien que l'alliance n'est pas en question , cela signifie surtout, son incapacité à contrôler les réactions possibles contre l'ennemi historique iranien Arabie , dont la première est la possibilité que l'Arabie apporte une arme atomique , va créer un équilibre de la terreur , accablés par l'aversion religieuse profonde et mutuelle avec Téhéran . Si cela devait se produire , comme redouté par les Saoudiens , serait le signe que les États-Unis ne serait plus considérée comme un allié totalement fiable , en particulier dans le cas d'une menace de l'Iran , plus la croissance de la puissance . Jamais comme dans ce cas , on ne peut pas détecter une telle hâte d'arriver à l'accord était trop hâtive et la conséquence sera un grand effort pour regagner le terrain perdu , sans la sécurité pour revenir au niveau précédent . Sur la même ligne s'est détériorée de la relation avec Tel-Aviv , qui peut fournir encore plus de dégâts à la maison , la présence de groupes de pression juifs . Ces tensions se reflètent sur ​​une opinion publique pas trop convaincu que signé et donc très critique envers le président Obama . Les raisons de l'administration américaine pour parvenir à un accord sont inhérents à leur désir d' éviter une attaque militaire contre l'Iran , comme l'a demandé à plusieurs reprises par Tel-Aviv . Bien que ce soit un très raisonnable , dictée par l' incapacité évidente de prévoir l'issue et les conséquences d'un conflit possible , maintenant la politique américaine n'a pas bien comprendre ces raisons , parce qu'il ne fait pas confiance aux Iraniens , même le nouveau cours , et Téhéran estime concessions Chwe peuvent permettre à l' enrichissement du plutonium , de manière à atteindre des armes nucléaires . En fait , les plans d'Obama est le désir de ne pas assister passivement à rééquilibrer régionale , conditionnée par la crise politique en cours. Si, avant les États-Unis a pu compter sur sécurisé Egypte et l'Arabie saoudite elle-même, les prévisions de changements possibles concernant même la monarchie saoudienne , ont forcé la Maison Blanche à repenser ses relations avec Téhéran . Si ce cours d'action immédiate peut donner lieu à des doutes , il est indéniable que la nécessité de prévenir les nouvelles des arrangements politiques régionales , des obligations parfois des choix impopulaires et incompréhensible. Cependant , sans un support interne suffisante pour soutenir ce point de vue , Obama est vouée à l'échec sur toute la ligne et dans ce cas, la structure qui pourrait découler de cette défaite serait totalement imprévisible et capable de saper la paix dans la région et l'économie mondiale .