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venerdì 27 febbraio 2015
نتنياهو عاملا لزعزعة الاستقرار في السياسة الداخلية للولايات المتحدة
بحضور
رئيس الوزراء الاسرائيلي بنيامين نتنياهو في الولايات المتحدة يخلق التوتر
في السياسة الداخلية للبلاد الأمريكي، ولكن أيضا يزيد من التوتر الشديد
بين المديرين التنفيذيين من البلدين. دعوة
لإلقاء كلمة في المؤتمر قادة تل أبيب قامت به الحزب الجمهوري، الذي يحمل
الأغلبية في مجلسي الشعب والشورى، ولها معنى رمزي مهم، لأن نتنياهو سوف
يجعل خطابه أمام جلسة مشتركة للاثنين غرف للمرة الثالثة، معادلا الرقم القياسي من ونستون تشرشل. ويبدو
أن نية أن يكون التأكيد على أن الانسجام بين الحكومة الإسرائيلية
والبرلمان الولايات المتحدة هو أحد العوامل التي السياسة الخارجية
الأميركية لا يمكن أن تؤخذ في الاعتبار، حتى على حساب تغيير عنوان مطبوع من
قبل أوباما. وبالإضافة إلى مرشح نتنياهو هو الإعلان الانتخابات المهم، في ضوء موعد الانتخابات التشريعية المزمع عقده قريبا. فقط
مع نتائج هذه الانتخابات، ان الرئيس أوباما أن ضبط علاقاتها مع إسرائيل:
انتصار للحزب السياسي الذي هو حاليا في الحكومة في تل أبيب، يعني استحالة
وجود اتفاق لتشكيل دولة فلسطينية وعقبة رئيسية في
التفاوض من إيران نووية، على العكس انتصارا للمعارضة من شأنه أن يفتح
آفاقا كبيرة إلى ولادة الدولتين ويمكن أيضا فتح فترة الانفراج مع إيران. ونحن
نفهم أن هذه هي رؤيتين متناقضة، والتي سوف لا تزال لديها للتكيف مع الرئيس
الأمريكي الجديد، المقرر انتخابه في عام 2016. حاليا، ومع ذلك، والمعركة
هي كل الداخلية للولايات المتحدة، مع اوباما الذي يريد أن يحصل على الاطلاق
تعريف النهائي على استخدام "الطاقة النووية في إيران، وهو موضوع لا يزال في قلب النقاش في السياسة الخارجية الأمريكية، مع تداعيات واضحة في الداخل. الحزب
الجمهوري يعارض هذا الهدف لا يثقون توافر طهران وتضغط لفرض عقوبات جديدة،
في اتفاق تام مع نتنياهو، في حين أن أوباما حذر بالفعل من عدم رغبة الكلية
الرامية إلى تنفيذ هذه العقوبات، التي تعتبر وقائية، وليس لتؤثر سلبا على "
نتيجة المفاوضات. على
طول نفس الخط من القراءة، بتفسير أوسع، مقارنة اعتذار رسمي مع الذي رفض
أوباما لرؤية نتنياهو، لتبرير حقيقة أنهم لا يريدون للتأثير على الحملة
الانتخابية، الاجتماع ألغى بين الزعيمين هو تعبير عن إرادة لا يخاطرون خلق فرص للخلاف مع إيران في هذه المرحلة الدقيقة من المفاوضات. وعلاوة
على ذلك، فإن موقف رئيس الوزراء الاسرائيلي واضح جدا: بعد أن هدد مرارا
وتكرارا لمهاجمة إيران، وقد أعربت بوضوح رأيه في المفاوضات الحالية، واصفا
إياه تأجيل للمشكلة. ويعتبر
التنفيذي الحالي من تل أبيب امتلاك التكنولوجيا النووية من إيران، سلاح من
أسلحة الدمار الشامل التي تستهدف إسرائيل وبنود الاتفاقية التي تم
الناشئة، التي تنص على استخدام الطاقة الطاقة
الذرية للأغراض المدنية في طهران، في مقابل وجود قيود على تخصيب
اليورانيوم لبضع سنوات (عشرة أو عشرين)، قد يتفق معه، حتى لو كان فقط
بافتراض عدم الانفراج في المدى الطويل. ويجري
تقاسم هذه المخاوف من قبل الحزب الجمهوري في الولايات المتحدة، التي لا
تزال ترى إيران كعدو، على الرغم من التعاون التي تطورت، ولو بشكل غير رسمي،
بين واشنطن وطهران في الحرب ضد الخلافة. التوترات
بين البلدين السياسات الجانبين الأمريكي، من المرجح أن منع السياسة
الخارجية أكثر الأمريكية، والتي، بسبب تردد أوباما، عانت انتكاسات كبيرة
فيما يتعلق هيبتها، ولكن هذا يتعارض مع موقف الجمهوريين الآن في خطر الشلل. مستقبل
السياسة الخارجية للولايات المتحدة يمكن أن يكون عدد من القوى متساوية
والمعاكس، قادر على صنع المستحيل للحصول على خط معين، مثل لإجبار الولايات
المتحدة لسياسة تتميز عمل قصيرة الأجل، الساحلية، مما يجعل من السيناريو
أقل معين العالمية. ربما سيكون من الضروري لبلدان أمريكا خبير أقل حذرا وأكثر في فن صعب للدبلوماسية، وهيلاري كلينتون قد يكون.
giovedì 26 febbraio 2015
Obama e l'Emiro del Qatar si incontrano per trovare una convergenza nella lotta la terrorismo islamico
Il ritiro dell'ambasciatore del Qatar dall'Egitto, per sottolineare i profondi disaccordi tra Doha ed Il Cairo, in occasione dei bombardamenti, che il paese egiziano ha eseguito sul territorio libico, in risposta all’uccisione di cittadini egiziani copti, ha evidenziato la profonda spaccatura in atto tra gli alleati arabi degli Stati Uniti. Proprio per questo il vertice tenuto alla Casa Bianca, tra il presidente Obama e l’emiro del Qatar Tamin bin Hamad al-Thani, ha assunto una importanza rilevante, per ribadire i legami strategici tra i due paesi. La posizione del Qatar e delle altre monarchie del Golfo è stata sovente oggetto di analisi e di successive critiche, per l’appoggio fornito a gruppi islamici. Lo stesso califfato è probabilmente cresciuto con il finanziamento dei paesi del Golfo Persico, di religione sunnita, nell’ottica di destabilizzare la Siria di Assad, naturale alleato degli sciiti iraniani. L’evoluzione dello Stato islamico, ha poi portato il pericolo alle frontiere saudite, segnale evidente di un fenomeno sfuggito al controllo degli iniziali finanziatori, che, forse, pensavano di avere un totale controllo sulle milizie integraliste, inizialmente impegnate a combattere il governo di Damasco e che poi si sono espanse nel territorio irakeno. L’atteggiamento del Qatar contro l’Egitto ha costituito un motivo di allarme per Washington, che ha intravisto nuovi pericoli nella alleanza contro il califfato. Gli Stati Uniti hanno difeso l’azione egiziana, ben contenti di avere trovato un alleato, per di più di matrice araba, anche se guidato da una dittatura militare, disponibile ad impegnarsi sul campo, sia con azioni aeree, che con truppe di terra , contro il nuovo fronte aperto dallo Stato islamico. L’atteggiamento di Doha ha destato più di un sospetto sulle reali intenzioni del Qatar, che hanno dato l’impressione di appoggiare le milizie islamiche in Libia. Non si tratta di un problema da poco, gli Stati Uniti hanno bisogno di una alleanza basata sui paesi arabi, che non deve essere soggetta ad incrinature, deve, cioè, costituire un fronte compatto contro l’integralismo. L’appoggio egiziano, come quello giordano è importante, ma si tratta di stati guidati da regimi o governi, che pur dichiarandosi musulmani, sono sostanzialmente laici. Da questo punto di vista, per la lotta al califfato il coinvolgimento delle monarchie del Golfo Persico, che hanno un maggiore coinvolgimento con la religione, assicura una maggiore barriera contro le ragioni dello Stato islamico. Per questo motivo l’incontro tra Obama e l’emiro del Qatar rientra nella strategia americana di mantenere un alto livello di collaborazione con stati, che, sebbene formalmente alleati, perseguono una politica estera su di una linea differente dalla Casa Bianca. L’esponente del Qatar ha riaffermato come il suo paese garantisca il sostegno a gruppi di musulmani esclusivamente moderati, ed in questo la linea di condotta è probabilmente concordata con il governo americano, tuttavia, nell’ambito della Libia occorre verificare che cosa il Qatar intenda per gruppi moderati, visto la preponderanza dello Stato islamico. Occorre ricordare che nelle ultime elezioni libiche la formazione vincitrice è stata quella di orientamento laico e che è stata costretta all’esilio di Tobruk proprio dagli islamisti, che non hanno gradito il verdetto delle urne, quelli sono probabilmente sostenuti dal governo del Qatar. Questo incontro non è stato gradito dai repubblicani, anche per il rifiuto del Presidente americano di incontrare il premier israeliano invitato dal Congresso, dove il partito repubblicano ha la maggioranza. Obama ha giustificato il suo rifiuto con l’intenzione di non influenzare la campagna elettorale in corso in Israele. A proposito della situazione palestinese, il Qatar ha manifestato la volontà di recitare un ruolo da protagonista nella mediazione con il gruppo di Hamas, il cui leader risiede nel paese.
Obama and the Emir of Qatar meet to find a convergence in the fight against Islamic terrorism
The withdrawal of the ambassador of Qatar from Egypt, to emphasize the profound disagreements between Doha and Cairo, on the occasion of the bombing, that the country has performed on the Egyptian Libyan territory, in response to the killing of Coptic Egyptian citizens, highlighted the deep rift in place between Arab allies of the United States. That is why the summit held at the White House between President Obama and the Emir of Qatar Hamad bin Tamin al-Thani, has taken on a major importance, to reiterate the strategic ties between the two countries. The position of Qatar and other Gulf monarchies has often been the subject of analysis and subsequent criticism, for the support given to Islamic groups. The same caliphate is probably grew up with the financing of the Persian Gulf countries, of Sunni Islam, in order to destabilize Syria's Assad, natural ally of the Iranian Shiites. The evolution of the Islamic state, then brought the danger Saudi border, clear sign of a phenomenon out of control of the initial lenders, who, perhaps, thought to have a total control over the fundamentalist militia, initially pledged to fight the government in Damascus and then have expanded into Iraqi territory. The attitude of Qatar against Egypt has been a cause for alarm for Washington, who saw new dangers in the alliance against the caliphate. The United States has defended the action Egyptian, well pleased to have found an ally, for more matrix Arabic, although led by a military dictatorship, willing to engage in the field, both with aerial operations, which with ground troops, against the new front opened by the Islamic state. The attitude of Doha has raised more than a suspicion about the true intentions of Qatar, which gave the impression of supporting the Islamic militias in Libya. This is not a problem recently, the United States needs an alliance based on the Arab countries, which should not be subject to cracking, must, that is, form a united front against fundamentalism. The support of the Egyptian, Jordanian like is important, but it's been driven by regimes or governments, while declaring that Muslims are essentially secular. From this point of view, to combat the involvement of the caliphate Persian Gulf monarchies, which have a greater involvement with religion, ensures greater barrier against the reasons of the Islamic State. For this reason the meeting between Obama and the Emir of Qatar is part of the US strategy to maintain a high level of cooperation with states, which, although formally allies, pursuing a foreign policy of a different line from the White House. The exponent of Qatar reaffirmed his country as guaranteeing support to groups of moderate Muslims only, and in this course of action is probably agreed with the US government, however, as part of Libya must check out what Qatar intends for moderate groups, given the preponderance of the Islamic State. It should be recalled that in the last election Libyan winning formation was to secular and who was forced into exile in Tobruk just by Islamists, who did not like the verdict of the polls, those are probably supported by the government of Qatar. This meeting was not liked by Republicans, including the refusal of the American President to meet with Israeli Prime Minister invited by Congress, where the Republican party has a majority. Obama justified his refusal with the intention not to influence the election campaign in Israel. About the situation in Palestine, Qatar has expressed its willingness to play a leading role in mediating with the group Hamas, whose leaders reside in the country.
Obama y el emir de Qatar se reúnen para encontrar una convergencia en la lucha contra el terrorismo islámico
El retiro del embajador de Qatar de Egipto, para enfatizar los profundos desacuerdos entre Doha y El Cairo, con motivo del atentado, que el país ha realizado en el territorio libio egipcia, en respuesta a la muerte de los ciudadanos coptos egipcios, destacó la profunda grieta en su lugar entre los aliados árabes de Estados Unidos. Es por eso que la cumbre celebrada en la Casa Blanca entre el presidente Obama y el emir de Qatar, Hamad bin Tamin al-Thani, ha adquirido una importancia mayor, reiterar los lazos estratégicos entre los dos países. La posición de Qatar y otras monarquías del Golfo ha sido a menudo objeto de análisis y crítica posterior, por el apoyo brindado a los grupos islámicos. Lo mismo califato probablemente creció con la financiación de los países del Golfo Pérsico, de Islam sunita, con el fin de desestabilizar a Assad de Siria, el aliado natural de los chiítas iraníes. La evolución del estado islámico, entonces trajo la frontera con Arabia Saudita peligro, muestra clara de un fenómeno fuera de control de los prestamistas iniciales, que, tal vez, se cree que tienen un control total sobre la milicia fundamentalista, inicialmente se comprometió a luchar contra el gobierno en Damasco y luego se han expandido en territorio iraquí. La actitud de Qatar contra Egipto ha sido un motivo de alarma para Washington, que vio a nuevos peligros en la alianza contra el califato. Los Estados Unidos han defendido la acción egipcia, bien contentos de haber encontrado un aliado, por más matriz árabe, aunque dirigido por una dictadura militar, dispuestos a participar en el campo, tanto con las operaciones aéreas, que con tropas de tierra, contra el nuevo frente abierto por el Estado islámico. La actitud de Doha ha recaudado más de una sospecha acerca de las verdaderas intenciones de Qatar, lo que dio la impresión de apoyar a las milicias islámicas en Libia. Este no es un problema reciente, Estados Unidos necesita una alianza basada en los países árabes, que no deben estar sujetos a las grietas, debe, es decir, formar un frente unido contra el fundamentalismo. El apoyo de los egipcios, jordanos gusta es importante, pero ha sido impulsada por los regímenes o gobiernos, si bien declaró que los musulmanes son esencialmente secular. Desde este punto de vista, para combatir la participación del Califato monarquías del Golfo Pérsico, que tienen una mayor implicación con la religión, garantiza una mayor barrera contra las razones del Estado Islámico. Por esta razón, la reunión entre Obama y el emir de Qatar es parte de la estrategia de Estados Unidos para mantener un alto nivel de cooperación con los Estados, que, aunque formalmente aliados, que persiguen una política exterior de una línea diferente de la Casa Blanca. El exponente de Qatar reafirmó su país como garantizar el apoyo a grupos de sólo los musulmanes moderados, y en este curso de acción, probablemente, se acordó con el gobierno de Estados Unidos, sin embargo, como parte de Libia debe comprobar lo que tiene la intención de Qatar para grupos moderados, dada la preponderancia del Estado Islámico. Cabe recordar que en la formación ganadora libio última elección era secular y que se vio obligado a exiliarse en Tobruk sólo por los islamistas, que no le gustaba el veredicto de las urnas, los que probablemente están apoyados por el gobierno de Qatar. Esta reunión no fue del agrado de los republicanos, incluyendo la negativa del presidente de Estados Unidos para reunirse con el primer ministro israelí, invitado por el Congreso, donde el Partido Republicano tiene mayoría. Obama justificó su negativa con la intención de no influir en la campaña electoral en Israel. Acerca de la situación en Palestina, Qatar ha expresado su voluntad de desempeñar un papel de liderazgo en la mediación con el grupo Hamas, cuyos líderes residir en el país.
Obama und der Emir von Katar treffen, um eine Konvergenz bei der Bekämpfung des islamistischen Terrorismus zu finden
Der Rückzug des Botschafters von Katar aus Ägypten, die tiefgreifenden Meinungsverschiedenheiten zwischen Doha und Kairo betonen, anlässlich der Bombardierung, dass das Land auf dem ägyptischen libyschen Gebiet durchgeführt hat, als Reaktion auf die Tötung von koptischen ägyptischen Bürger, betonte der tiefe Kluft in zwischen arabischen Verbündeten der Vereinigten Staaten. Deshalb ist der Gipfel im Weißen Haus zwischen Präsident Obama und dem Emir von Katar Hamad bin Tamin al-Thani, hat auf einem erheblicher Bedeutung, um die strategischen Beziehungen zwischen den beiden Ländern zu bekräftigen. Die Position von Katar und anderen Golfmonarchien ist oft Gegenstand von Analysen und anschließende Kritik, für die Unterstützung der islamischen Gruppen. Das gleiche Kalifat wird wahrscheinlich wuchs bei der Finanzierung der Golfstaaten, des sunnitischen Islam, um Syriens Assad, natürlicher Verbündeter der iranischen Schiiten zu destabilisieren. Die Evolution des islamischen Staates, dann brachte die Gefahr saudischen Grenze, deutliches Zeichen für ein Phänomen aus der Kontrolle der ersten Kreditgeber, der vielleicht gedacht, um eine totale Kontrolle über die fundamentalistischen Miliz haben, zunächst verpflichtet, die Regierung in Damaskus zu kämpfen und dann wurden in irakisches Gebiet erweitert. Die Haltung von Katar gegen Ägypten war ein Grund zur Beunruhigung für Washington, die neue Gefahren in der Allianz gegen das Kalifat sah. Die Vereinigten Staaten haben die Aktion Ägypter, auch uns, einen Verbündeten, für mehr Matrix Arabisch gefunden haben verteidigt, obwohl sie von einer Militärdiktatur, bereit sind, auf dem Gebiet engagieren geführt, sowohl mit Luftoperationen, die mit Bodentruppen, gegen die neue Front der islamischen Staates eröffnet. Die Haltung der Doha hat mehr als ein Verdacht über die wahren Absichten von Katar, die den Eindruck der Unterstützung der islamischen Milizen in Libyen gab angehoben. Dies ist nicht ein Problem vor kurzem, muss die USA eine Allianz auf der Grundlage der arabischen Länder, die nicht der Rissbildung sein sollte, muss, das heißt, bilden eine Einheitsfront gegen den Fundamentalismus. Die Unterstützung der ägyptischen, jordanischen gefällt, ist wichtig, aber es ist von Regimes oder Regierungen getrieben worden, während er erklärt, dass die Muslime im Wesentlichen säkular. Von diesem Standpunkt aus, im Kampf gegen die Beteiligung der Kalifat Monarchien am Persischen Golf, die eine stärkere Beteiligung der Religion, gewährleistet eine höhere Barriere gegen die Gründe des Islamischen Staates haben. Aus diesem Grund wird das Treffen zwischen Obama und dem Emir von Katar ist Teil der US-Strategie, um ein hohes Maß an Zusammenarbeit mit den Staaten, die Wartung, die zwar formal Verbündeten verfolgen eine Außenpolitik einer anderen Leitung aus dem Weißen Haus. Der Exponent von Katar bekräftigt sein Land als Unterstützung zu gewährleisten, um Gruppen von nur moderate Muslime, und in dieser Vorgehensweise ist wahrscheinlich mit der US-Regierung vereinbart wurde, jedoch im Rahmen des Libyen müssen prüfen, was Katar will für mittlere Gruppen, da das Übergewicht des Islamischen Staates. Es sei daran erinnert, dass bei der letzten Wahl libyschen Gewinn Bildung war es, säkulare, die ins Exil in Tobruk nur von Islamisten, die nicht wie das Urteil der Umfragen gezwungen wurde, sind solche, die wahrscheinlich von der Regierung von Katar unterstützt. Dieses Treffen wurde von den Republikanern beliebt, einschließlich der Ablehnung des amerikanischen Präsidenten mit dem israelischen Ministerpräsidenten durch den Kongress, wo die republikanische Partei hat eine Mehrheit eingeladen zu erfüllen. Obama begründete seine Weigerung, mit der Absicht, nicht auf den Wahlkampf in Israel zu beeinflussen. Über die Situation in Palästina, hat Katar seine Bereitschaft, eine führende Rolle bei der Vermittlung mit der Hamas, deren Führer befinden sich in dem Land spielen ausgedrückt.
Obama et l'émir du Qatar se réunissent pour trouver une convergence dans la lutte contre le terrorisme islamique
Le retrait de l'ambassadeur du Qatar à partir de l'Egypte, de souligner les profonds désaccords entre Doha et au Caire, à l'occasion de l'attentat, que le pays a effectué sur le territoire libyen égyptienne, en réponse à l'assassinat de citoyens égyptiens coptes, a souligné le fossé profond en place entre les alliés arabes des Etats-Unis. Ce est pourquoi le sommet tenu à la Maison Blanche entre le président Obama et l'émir du Qatar Hamad bin Tamin al-Thani, a pris une importance majeure, de rappeler les liens stratégiques entre les deux pays. La position du Qatar et d'autres monarchies du Golfe a souvent fait l'objet de l'analyse et de la critique ultérieure, pour le soutien apporté à des groupes islamiques. La même califat est probablement grandi avec le financement des pays du golfe Persique, de l'islam sunnite, afin de déstabiliser la Syrie Assad, allié naturel des chiites iraniens. L'évolution de l'Etat islamique, a alors introduit le danger Arabie frontière, signe évident d'un phénomène hors de contrôle des prêteurs initiaux, qui, peut-être, la pensée d'avoir un contrôle total sur la milice fondamentaliste, d'abord engagé à combattre le gouvernement à Damas puis ont élargi en territoire irakien. L'attitude du Qatar contre l'Egypte a été une cause d'inquiétude pour Washington, qui a vu de nouveaux dangers dans l'alliance contre le califat. Les Etats-Unis a défendu l'action égyptienne, bien heureux d'avoir trouvé un allié, pour plus d'matrice arabe, bien dirigé par une dictature militaire, prêts à se engager dans le domaine, à la fois avec les opérations aériennes, qui avec les troupes au sol, contre le nouveau front ouvert par l'Etat islamique. L'attitude de Doha a soulevé plus qu'un soupçon sur les véritables intentions du Qatar, qui a donné l'impression de soutenir les milices islamiques en Libye. Ce ne est pas un problème récemment, les États-Unis ont besoin d'une alliance sur la base des pays arabes, qui ne devrait pas être soumis à la fissuration, doit, ce est-à former un front uni contre le fondamentalisme. Le soutien de la égyptiens, jordaniens aime est important, mais il a été entraînée par des régimes ou des gouvernements, tout en déclarant que les musulmans sont essentiellement laïque. De ce point de vue, pour lutter contre l'implication du califat monarchies du Golfe Persique, qui ont une plus grande implication de la religion, assure une plus grande barrière contre les raisons de l'État islamique. Pour cette raison, la rencontre entre Obama et l'Emir du Qatar fait partie de la stratégie des États-Unis à maintenir un niveau élevé de coopération avec les États, qui, bien que formellement alliés, poursuivant une politique étrangère d'une ligne différente de la Maison Blanche. L'exposant du Qatar a réaffirmé son pays comme garantissant un soutien à des groupes de musulmans modérés seulement, et dans ce plan d'action est probablement d'accord avec le gouvernement des États-Unis, cependant, dans le cadre de la Libye doit vérifier ce que le Qatar entend pour les groupes modérés, étant donné la prépondérance de l'Etat islamique. Il convient de rappeler que, dans la dernière élection formation gagnante libyenne était laïque et qui a été contraint à l'exil à Tobrouk simplement par les islamistes, qui ne aimait pas le verdict des urnes, ceux-ci sont sans doute pris en charge par le gouvernement du Qatar. Cette réunion n'a pas été apprécié par les républicains, y compris le refus du président américain de rencontrer le Premier ministre israélien invité par le Congrès, où le parti républicain est majoritaire. Obama a justifié son refus avec l'intention de ne pas influencer la campagne électorale en Israël. A propos de la situation en Palestine, le Qatar a exprimé sa volonté de jouer un rôle de premier plan dans la médiation avec le groupe Hamas, dont les dirigeants résider dans le pays.
Obama eo Emir do Qatar se reúnem para encontrar uma convergência na luta contra o terrorismo islâmico
A retirada do embaixador do Qatar do Egito, para enfatizar as profundas divergências entre Doha e Cairo, por ocasião do atentado, que o país tem realizado no território líbio egípcia, em resposta à morte de cidadãos egípcios coptas, destacou a profunda cisão no lugar entre aliados árabes dos Estados Unidos. É por isso que a cimeira realizada na Casa Branca entre o presidente Obama eo Emir do Qatar Hamad bin Tamin al-Thani, assumiu uma grande importância, para reiterar os laços estratégicos entre os dois países. A posição do Qatar e de outras monarquias do Golfo tem sido muitas vezes objecto de análise e crítica posterior, pelo apoio dado a grupos islâmicos. O mesmo califado é provavelmente cresceu com o financiamento dos países do Golfo Pérsico, do Islão sunita, a fim de desestabilizar a Síria Assad, aliado natural dos xiitas iranianos. A evolução do estado islâmico, em seguida, trouxe a Arábia fronteira perigo, sinal claro de um fenômeno fora de controle dos credores iniciais, que, talvez, pensado para ter um controle total sobre a milícia fundamentalista, inicialmente se comprometeram a lutar contra o governo em Damasco e, em seguida, têm se expandido em território iraquiano. A atitude do Qatar contra o Egito tem sido um motivo de alarme para Washington, que viu novos perigos na aliança contra o califado. Os Estados Unidos têm defendido a ação egípcia, bem feliz por ter encontrado um aliado, por mais matriz árabe, embora liderada por uma ditadura militar, dispostos a se engajar no campo, ambos com operações aéreas, que com tropas terrestres, contra a nova frente aberta pelo Estado islâmico. A atitude de Doha já arrecadou mais de uma suspeita sobre as verdadeiras intenções do Qatar, o que deu a impressão de apoiar as milícias islâmicas na Líbia. Este não é um problema recentemente, os Estados Unidos precisam de uma aliança baseada nos países árabes, que não devem ser sujeitas a rachaduras, deve, ou seja, formar uma frente unida contra o fundamentalismo. O apoio da egípcia, jordaniana gosto é importante, mas que tem sido impulsionado por regimes ou governos, ao declarar que os muçulmanos são essencialmente secular. A partir deste ponto de vista, para combater o envolvimento do Califado monarquias do Golfo Pérsico, que têm um maior envolvimento com a religião, garante maior barreira contra as razões do Estado islâmico. Por isso, o encontro entre Obama eo Emir do Qatar é parte da estratégia dos EUA para manter um alto nível de cooperação com Estados, que, embora formalmente aliados, perseguindo uma política externa de uma linha diferente da Casa Branca. O expoente do Qatar reafirmou seu país como garantir o apoio a grupos de apenas muçulmanos moderados, e neste curso de ação é, provavelmente, acordado com o governo dos Estados Unidos, no entanto, como parte da Líbia deve verificar o que pretende Qatar para grupos moderados, dada a preponderância do Estado Islâmico. Recorde-se que na formação vencedora líbio última eleição era secular e que foi forçado ao exílio em Tobruk apenas por islamistas, que não gostou do veredicto das urnas, os que, provavelmente, são apoiados pelo governo do Catar. Esta reunião não foi apreciado pelos republicanos, incluindo a recusa do presidente americano a se reunir com o primeiro-ministro israelense, convidado pelo Congresso, onde o Partido Republicano tem maioria. Obama justificou sua recusa, com a intenção de não influenciar a campanha eleitoral em Israel. Sobre a situação na Palestina, Qatar manifestou a sua vontade de desempenhar um papel de liderança na mediação com o grupo Hamas, cujos líderes residir no país.
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