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Politica Internazionale
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martedì 12 maggio 2015
L'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, chiede l'appoggio delle Nazioni Unite per una missione militare in Libia
L’appello dell’Alto rappresentante per la politica estera europea, l’italiana Federica Mogherini, ha avuto come contenuto l’esortazione alle Nazioni Unite per fornire il necessario supporto diplomatico alla missione militare pensata dall’Unione Europea in Libia, per combattere il traffico di esseri umani. In particolare, il destinatario della richiesta di aiuto è stato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che con il suo potere di veto può bloccare ogni iniziativa presa in nome dell’ONU. L’Alto rappresentante della politica estera dell’Unione Europea ha parlato, sia da esponente istituzionale comunitaria, ma anche da rappresentante informale del governo italiano, da cui proviene, avendo ricoperto, in precedenza dell’attuale ruolo, la carica di Ministro degli esteri. L’intervento, infatti, non può nono essere stato concordato anche con il premier di Roma, Matteo Renzi, che da tempo chiede all’Europa ed al mondo di non lasciare sola l’Italia, nell’opera di salvataggio dei migranti, che affrontano la difficile traversata del canale di Sicilia, spesso a bordo di imbarcazioni inadatte a percorrere quel tratto di mare. Le ripetute tragedie, che hanno visto aumentare sia il numero dei migranti, che delle vittime, sono dovute ad un incremento dei flussi migratori dovuti alle guerre mediorientali ed alle carestie africane e sono, quindi, direttamente collegate, ad una pessima gestione dei fenomeni di emergenza da parte delle nazioni più ricche e della mancanza di dispositivi efficaci pensati dalle Nazioni Unite. Questa assenza di interventi, soprattutto da parte del mondo occidentale, ma non solo, non essendo presenti forme analoghe di azioni neppure da parte di Cina e Russia, continua ad essere la discriminante sulla quale decidere le possibili soluzioni per la soluzione, non certo umanitaria, del fenomeno migratorio e delle tragedie ad esso connesse. La Mogherini al Palazzo di vetro di New York ha chiesto il sostegno ad una operazione militare, concentrando l’attenzione sulle mafie dei trafficanti di esseri umani, in sostanza ha perorato la soluzione non della causa del problema, ma di un suo effetto. Questa atteggiamento può essere condiviso, se è soltanto un primo passo per la soluzione del problema, ma non se è visto come l’unica soluzione al problema stesso. Distruggere i barconi e magari compiere anche qualche bombardamento mirato effettuato dai droni, sugli accampamenti delle tante milizie che si finanziano con i proventi derivanti dall’immigrazione clandestina, può avere delle grosse controindicazioni e degli effetti collaterali drammatici; può anche portare, se tutti gli obiettivi da centrare vengono colpiti, ad attenuare temporaneamente i flussi migratori, ma non può materialmente alleviare le sofferenze che determinano la partenza di masse di disperati sempre più numerose. Distruggerei barconi libici non significa fermare il traffico migratorio, senza soluzioni in grado di fermare le guerre e sconfiggere le carestie. La soluzione dell’Alto rappresentante della politica estera, poi, non tiene conto delle persone che sono già in viaggio e quelle che sono già sulle coste libiche in attesa di partire. Si tratta di una moltitudine di immigrati, difficilmente quantificabile, che resterebbe in ostaggio del paese libico, senza adeguate cure e rifornimenti alimentari e probabilmente sottoposti a violenze di ogni tipo. Per queste persone la distruzione dei natanti significherebbe una quasi sicura condanna, analoga ad un naufragio nel Mediterraneo. L’impressione è che dietro le ragioni del giusto proposito di combattere le organizzazioni illegali,venga approntata una soluzione che tuteli l’Italia e l’Europa dall’immigrazione illegale, divenuta ormai fenomeno ingovernabile e strumento di propaganda dei partiti di destra ed anti europei. Anche la visione presentata da più parti di come la Libia sia una parte principale del problema, sistemata la quale si risolvono anche i fenomeni migratori, appare una analisi parziale ma funzionale ad una certa idea di soluzione che si arresta comunque alle rive meridionali del Mediterraneo. Certo una soluzione complessive dovrebbe coinvolgere un numero di soggetti più ampio, cosa che, data la poca rilevanza internazionale dell’Unione Europea come protagonista della politica estera, appare fortemente improbabile, per non dire impossibile. Ma questa assenza delle grandi potenze, che si limitano ancora ad avere una visione tutt’altro che globale e limitata ai loro singoli interessi, sta già producendo danni irreparabili che si stanno già ritorcendo contro di loro e che sono destinati irrimediabilmente ad assumere proporzioni che saranno presto incontrollabili.
The High Representative for Foreign Policy of the European Union, asked the United Nations support for a military mission in Libya
The appeal of the High Representative for European foreign policy, the Italian Federica Mogherini, had as its content the exhortation to the United Nations to provide the necessary diplomatic support to the military mission conceived by the European Union in Libya, to combat trafficking human beings. In particular, the recipient of the request for aid has been the United Nations Security Council, which, with its veto power can block any initiative taken in the name of the UN. The High Representative of the European Union foreign policy has spoken, both exponent institutional community, but also by the informal representative of the Italian government, from which, having held, previously of the role, the post of Foreign Minister. The project, in fact, can be ninth agreed with the premier in Rome, Matteo Renzi, who has long been calling for Europe and the world to not only leave Italy, in the work of rescue of migrants, who face the difficult crossing of the Strait of Sicily, often on boats unfit to travel that stretch of sea. The repeated tragedies, which have seen an increase in both the number of immigrants, who the victims are due to an increase in migration flows caused by wars and famine in Africa and the Middle East are, therefore, directly related to a mismanagement of the phenomena of emergency by wealthier nations and the lack of effective arrangements designed by the United Nations. This absence of intervention, especially by the western world, but not only, since there are no similar forms of action even by China and Russia, continues to be the discriminating on which to decide the possible solutions to the solution, not humanitarian, of migration and of the tragedies associated with it. The Mogherini at the UN Headquarters in New York called for support for a military operation, focusing on gangs of people traffickers, essentially advocated the solution is not the cause of the problem, but of its effect. This attitude can be shared, if it is only a first step to the solution of the problem, but not if it is seen as the only solution to the problem itself. Destroy the boats and maybe even make some targeted bombing carried out by drones, on the camps of the many militias that are financed with the proceeds from illegal immigration, it can have major side effects and contraindications dramatic; It may also lead, if all targets are hit to center, to alleviate temporary migration, but can not materially ease the suffering that determine the departure of the masses of desperate people more and more. Libyans would destroy boats does not mean stop traffic migration, no solutions can stop wars and defeat famine. The solution of the High Representative for Foreign Affairs, then, does not take into account the people who are already on their way and those that are already on the Libyan coast waiting to leave. It is a multitude of immigrants, difficult to quantify, that would remain hostage of the Libyan country, without adequate medical and food supplies and probably subjected to violence of all kinds. For these people, the destruction of the vessels would mean an almost certain conviction, similar to a shipwreck in the Mediterranean. The impression is that the reasons behind the right way to fight the illegal organizations, is prepared a solution that safeguards Italy and Europe by illegal immigration, which has become ungovernable phenomenon and propaganda tool of right-wing parties and anti Europeans . The vision presented by many of how Libya is part of the problem, which is arranged also address migration, appears a partial analysis but functional to a certain idea of solution that stops anyway to the southern shores of the Mediterranean. Certainly an overall solution should involve a number of persons larger, which, given the lack of international concern the European Union as a player in foreign policy, it seems highly unlikely, if not impossible. But this absence of the great powers, which are limited to still have a vision far from comprehensive and limited to their individual interests, is already producing irreparable damages that are already turning against them and that they are hopelessly destined to assume proportions that will soon uncontrollable.
El Alto Representante para la Política Exterior de la Unión Europea, pidió el apoyo de las Naciones Unidas para una misión militar en Libia
La apelación del Alto Representante para la política exterior europea, la italiana Federica Mogherini, tenía como su contenido la exhortación a las Naciones Unidas a prestar el apoyo diplomático necesario para la misión militar concebido por la Unión Europea en Libia, para combatir el tráfico seres humanos. En particular, el destinatario de la solicitud de la ayuda ha sido el Consejo de Seguridad de las Naciones Unidas, que, con su poder de veto puede bloquear cualquier iniciativa adoptada en nombre de la ONU. El Alto Representante de la Política Exterior de la Unión Europea se ha pronunciado, tanto de la comunidad institucional exponente, sino también por el representante oficioso del gobierno italiano, de la que, después de haber celebrado, con anterioridad de la función, el cargo de ministro de Relaciones Exteriores. El proyecto, de hecho, puede ser noveno acordado con el primer ministro en Roma, Matteo Renzi, que ha sido durante mucho tiempo pidiendo que Europa y el mundo a abandonar no sólo de Italia, en el trabajo de rescate de los migrantes, que se enfrentan la difícil travesía del estrecho de Sicilia, a menudo en embarcaciones no aptas para viajar ese tramo de mar. Las tragedias repetidas, que han visto un aumento tanto en el número de inmigrantes, que las víctimas se deben a un aumento de los flujos migratorios causados por las guerras y el hambre en África y el Medio Oriente son, por tanto, directamente relacionadas con una mala gestión de los fenómenos de emergencia por las naciones más ricas y la falta de mecanismos eficaces diseñados por las Naciones Unidas. Esta ausencia de intervención, sobre todo por el mundo occidental, pero no sólo, ya que no hay formas de acción similares, incluso por parte de China y Rusia, sigue siendo el discriminar sobre la cual decidir las posibles soluciones a la solución, no humanitaria, de la migración y de las tragedias asociadas con ella. El Mogherini en la sede de la ONU en Nueva York pidieron apoyo para una operación militar, centrándose en las bandas de traficantes de personas, esencialmente abogó por la solución no es la causa del problema, sino de su efecto. Esta actitud puede ser compartida, si es sólo un primer paso para la solución del problema, pero no si se ve como la única solución para el problema en sí. Destruye los barcos e incluso hacer algún atentado dirigido llevada a cabo por aviones no tripulados, en los campamentos de las muchas milicias que se financian con los ingresos procedentes de la inmigración ilegal, puede tener importantes efectos secundarios y contraindicaciones dramáticos; También puede dar lugar, si todos los objetivos se alcanzaron al jardín central, para aliviar la migración temporal, pero no puede aliviar significativamente el sufrimiento que determinan la salida de las masas de gente desesperada que más y más. Libios destruiría barcos no significa la migración del tráfico de parada, no hay soluciones pueden detener las guerras y derrotar el hambre. La solución de la Alta Representante para Asuntos Exteriores, entonces, no tiene en cuenta las personas que ya están en camino y los que ya están en la costa de Libia a la espera de salir. Es una multitud de inmigrantes, difíciles de cuantificar, que permanecerían como rehenes del país libio, sin suministros médicos y alimentos adecuados y, probablemente, víctimas de la violencia de todo tipo. Para estas personas, la destrucción de los vasos significaría una convicción casi seguro, similar a un naufragio en el Mediterráneo. La impresión es que las razones detrás de la forma correcta de combatir las organizaciones ilegales, se prepara una solución que protege a Italia y Europa por la inmigración ilegal, que se ha convertido ingobernable fenómeno y propaganda herramienta de los partidos de derecha y los europeos contra . La visión presentada por muchos de cómo Libia es parte del problema, que está dispuesto también abordar la migración, aparece un análisis parcial pero funcional a una cierta idea de la solución que se para de todos modos a la orilla sur del Mediterráneo. Ciertamente, una solución global debe incluir un número de personas mayores, que, dada la falta de preocupación internacional de la Unión Europea como actor en la política exterior, parece muy poco probable, por no decir imposible. Pero esta ausencia de las grandes potencias, que son limitados tener todavía una visión integral y lejos de limitarse a sus intereses individuales, ya está produciendo daños irreparables que ya están dando vuelta contra ellos y que están irremediablemente destinado a asumir proporciones que la voluntad pronto incontrolable.
Der Hohe Vertreter für die Außenpolitik der Europäischen Union, fragte Unterstützung der Vereinten Nationen für einen Militäreinsatz in Libyen
Der Appell des Hohen Vertreters für die europäische Außenpolitik, der italienischen Federica Mogherini hatte als Inhalt die Mahnung an die Vereinten Nationen, um die notwendige diplomatische Unterstützung für die Militärmission der Europäischen Union in Libyen konzipiert bieten, die Bekämpfung Menschen. Insbesondere hat der Empfänger der Beihilfeantrag des Sicherheitsrates der Vereinten Nationen, war die mit ihrem Vetorecht kann jede Initiative im Namen der Vereinten Nationen übernommen blockieren. Der Hohe Vertreter der Außenpolitik der Europäischen Union hat gesprochen, die beide Exponenten institutionellen Gemeinschaft, sondern auch durch die informellen Vertreter der italienischen Regierung, aus der, nachdem er gehalten, die zuvor von der Rolle, das Amt des Außenministers. Das Projekt, das in der Tat kann neunten sein mit der Premiere in Rom, Matteo Renzi, die sich seit langem fordern Europas und der Welt, nicht nur verlassen, Italien vereinbart, in die Arbeit der Rettung von Migranten, die gegen die schwierige Überquerung der Straße von Sizilien, die oft auf Schiffen ungeeignet, diese Strecke von Meer zu reisen. Die wiederholten Tragödien, was einer Steigerung sowohl in der Zahl der Einwanderer gesehen haben, wer die Opfer sind auf eine Zunahme der Migrationsströme durch Kriege und Hungersnöte in Afrika und im Nahen Osten verursacht sind daher direkt an ein Missmanagement der Phänomene der Notfallbezogenen von wohlhabenderen Nationen und der Mangel an wirksamen Mechanismen der Vereinten Nationen entwickelt. Das Fehlen von Interventionen, vor allem von der westlichen Welt, aber nicht nur, weil es keine ähnliche Formen der Aktion auch von China und Russland, nach wie vor die diskriminierende, auf denen die möglichen Lösungen für die Lösung, nicht humanitäre entscheiden, Migration und der Tragödien zugeordnet. Die Mogherini im UN-Hauptquartier in New York für die Unterstützung für eine militärische Operation genannt, die sich auf Banden von Menschenhändlern, im Wesentlichen befürwortet die Lösung ist nicht die Ursache des Problems, aber seine Wirkung. Diese Einstellung kann geteilt werden, wenn es nur einen ersten Schritt zur Lösung des Problems, aber nicht, wenn es sich als die einzige Lösung für das Problem selbst erscheinen. Zerstören Sie die Schiffe und vielleicht sogar machen einige gezielte Bombardierung durchgeführt von Drohnen auf den Lagern der zahlreichen Milizen, die mit dem Erlös aus der illegalen Einwanderung finanziert werden, kann es große Nebenwirkungen und Kontraindikationen dramatischen haben; Es kann auch führen, wenn alle Ziele sind zu Zentrum getroffen, um temporäre Migration zu lindern, aber nicht wesentlich, das Leiden, die den Abzug der Massen verzweifelter Menschen mehr und mehr bestimmen zu erleichtern. Libyer würden Boote zu zerstören, bedeutet nicht, verkehr Migration können keine Lösungen Kriege zu stoppen und zu besiegen Hungersnot. Die Lösung des Hohen Vertreters für auswärtige Angelegenheiten, also nicht zu berücksichtigen, die Menschen, die bereits auf dem Weg sind, und diejenigen, die bereits auf der libyschen Küste warten darauf, zu verlassen. Es ist eine Vielzahl von Einwanderern, schwer zu quantifizieren, die Geisel der libyschen Land bleiben würde, ohne eine angemessene medizinische und Lebensmittelversorgung und wahrscheinlich zu Gewalt aller Art unterzogen. Für diese Menschen wäre die Zerstörung der Gefäße eine fast bestimmte Überzeugung, ähnlich wie bei einem Schiffbruch im Mittelmeer bedeuten. Der Eindruck ist, dass die Gründe für den richtigen Weg, um die illegale Organisationen zu bekämpfen, ist eine Lösung, die in Italien und Europa schützt durch die illegale Einwanderung, die unregierbar Phänomen und Propagandawerkzeug der Rechtsparteien und Antieuropäer ist vorbereitet . Die von vielen, wie Libyen ist ein Teil des Problems, das angeordnet ist, auch Migration anzugehen präsentiert Vision, wird eine Teilanalyse, aber funktional in eine bestimmte Vorstellung von Lösung, die ohnehin zu den südlichen Ufern des Mittelmeers stoppt. Sicherlich sollte eine Gesamtlösung eine Reihe von Personen größer, die den Mangel an internationaler Bedeutung die Europäische Union als Akteur in der Außenpolitik gegeben einzubeziehen, scheint es sehr unwahrscheinlich, wenn nicht unmöglich. Aber das Fehlen der Großmächte, die begrenzt werden, um eine Vision noch weit von einer umfassenden und auf ihre individuellen Interessen beschränkt, produziert bereits irreparable Schäden, die bereits drehen gegen sie, und dass sie hoffnungslos dazu bestimmt, Proportionen, die annehmen, bald unkontrollierbar.
Le Haut représentant pour la politique étrangère de l'Union européenne, a demandé l'appui des Nations Unies pour une mission militaire en Libye
L'appel du Haut Représentant pour la politique étrangère européenne, l'italienne Federica Mogherini, avait pour contenu l'exhortation à l'Organisation des Nations Unies à fournir l'appui diplomatique nécessaire à la mission militaire conçu par l'Union européenne en Libye, à lutter contre la traite êtres humains. En particulier, le destinataire de la demande d'aide a été le Conseil de sécurité des Nations Unies, qui, avec son droit de veto peut bloquer toute initiative prise au nom de l'ONU. Le haut représentant de la politique étrangère de l'Union européenne a parlé, à la fois communauté institutionnelle exposant, mais aussi par le représentant officieux du gouvernement italien, à partir de laquelle, après avoir tenu, préalablement du rôle, le poste de ministre des Affaires étrangères. Le projet, en fait, peut être neuvième convenu avec le premier ministre à Rome, Matteo Renzi, qui a longtemps été l'appel pour l'Europe et le monde non seulement à quitter l'Italie, dans le travail de secours aux migrants, qui font face la difficile traversée du détroit de Sicile, souvent sur des bateaux inaptes à voyager ce tronçon de la mer. Les tragédies répétées, qui ont vu une augmentation à la fois du nombre d'immigrants, qui sont les victimes en raison d'une augmentation des flux migratoires causés par les guerres et la famine en Afrique et au Moyen-Orient sont, par conséquent, directement liés à une mauvaise gestion des phénomènes d'urgence par les pays riches et l'absence de mécanismes efficaces conçus par l'Organisation des Nations Unies. Cette absence d'intervention, en particulier par le monde occidental, mais pas seulement, car il n'y a pas de formes d'action similaires, même par la Chine et la Russie, continue d'être le discriminant permettant de trancher les solutions possibles à la solution, et non humanitaire, de la migration et des tragédies qui lui sont associés. Le Mogherini au siège de l'ONU à New York appelé à un soutien pour une opération militaire, en se concentrant sur les gangs de trafiquants d'êtres humains, essentiellement préconisé la solution est pas la cause du problème, mais de son effet. Cette attitude peut être partagée, si elle est seulement une première étape pour la solution du problème, mais pas si elle est considérée comme la seule solution au problème lui-même. Détruisez les bateaux et peut-être même faire un peu d'attentat ciblé effectué par des drones, sur les camps des nombreuses milices qui sont financées avec le produit de l'immigration illégale, il peut avoir des effets secondaires et contre-indications dramatiques; Il peut aussi conduire, si toutes les cibles sont touchées au centre, pour soulager la migration temporaire, mais ne peut pas alléger sensiblement la souffrance qui déterminent le départ des masses de gens désespérés de plus en plus. Libyens détruire les bateaux ne signifie pas que la migration du trafic d'arrêt, pas de solutions peuvent arrêter les guerres et vaincre la famine. La solution de la Haute représentante pour les affaires étrangères, puis, ne prend pas en compte les personnes qui sont déjà sur leur chemin et ceux qui sont déjà sur la côte libyenne attendant de partir. Il ya une multitude d'immigrants, difficiles à quantifier, qui resteraient en otage du pays libyenne, sans fournitures médicales et de nourriture adéquate et probablement victimes de violences de toutes sortes. Pour ces personnes, la destruction des vaisseaux signifierait une quasi certaine conviction, semblable à un naufrage en Méditerranée. L'impression est que les raisons de la bonne façon de lutter contre les organisations illégales, on prépare une solution qui protège Italie et en Europe par l'immigration clandestine, qui est devenu ingouvernable outil de phénomène et la propagande des partis de droite et anti Européens . La vision présentée par beaucoup de la façon dont la Libye est une partie du problème, qui est disposé également aborder la migration, apparaît une analyse partielle mais fonctionnelle à une certaine idée de la solution qui empêche de toute façon à la rive sud de la Méditerranée. Certes, une solution globale doit impliquer un certain nombre de personnes de plus grandes, ce qui, étant donné le manque d'intérêt international, l'Union européenne en tant qu'acteur de la politique étrangère, il semble très peu probable, voire impossible. Mais cette absence des grandes puissances, qui sont limitées pour avoir encore une vision loin d'être complètes et limitées à leurs intérêts individuels, produit déjà des dommages irréparables qui sont déjà se retourner contre eux et qu'ils sont irrémédiablement destiné à prendre des proportions qui seront bientôt incontrôlable.
O Alto Representante para a Política Externa da União Europeia, solicitou o apoio das Nações Unidas para uma missão militar na Líbia
O apelo do Alto Representante para a política externa europeia, a italiana Federica Mogherini, tinha como seu conteúdo a exortação à Organização das Nações Unidas para fornecer o apoio diplomático necessário para a missão militar concebido pela União Europeia na Líbia, para combater o tráfico seres humanos. Em particular, o destinatário do pedido de auxílio ter sido o Conselho de Segurança das Nações Unidas, que, com seu poder de veto pode bloquear qualquer iniciativa tomada em nome da ONU. O Alto Representante da Política Externa da União Europeia tem falado, tanto da comunidade institucional expoente, mas também pelo representante informal do governo italiano, a partir do qual, tendo ocupado, anteriormente do papel, o cargo de ministro das Relações Exteriores. O projeto, na verdade, pode ser o nono acordado com o primeiro-ministro em Roma, Matteo Renzi, que tem sido por muito tempo chamando para a Europa e para o mundo, não só para deixar a Itália, no trabalho de resgate de migrantes, que enfrentam a difícil travessia do Estreito da Sicília, muitas vezes em barcos impróprios para viajar que trecho de mar. As tragédias repetidas, que têm visto um aumento tanto no número de imigrantes, que as vítimas são devido a um aumento nos fluxos migratórios causados por guerras e fome na África e no Oriente Médio são, portanto, diretamente relacionado a uma má gestão dos fenómenos de emergência por nações mais ricas ea falta de mecanismos eficazes destinados pelas Nações Unidas. Esta ausência de intervenção, especialmente pelo mundo ocidental, mas não só, uma vez que não existem formas semelhantes de ação, mesmo por parte da China e da Rússia, continua a ser a discriminar em que para decidir as soluções possíveis para a solução, não humanitária, da migração e das tragédias associados. O Mogherini na sede da ONU em Nova Iorque pediu apoio para uma operação militar, incidindo sobre as gangues de traficantes de pessoas, essencialmente defendeu a solução não é a causa do problema, mas o seu efeito. Esta atitude pode ser partilhado, se for apenas um primeiro passo para a solução do problema, mas não se for visto como a única solução para o problema em si. Destruir os barcos e talvez até mesmo fazer algum bombardeio direcionado realizada por drones, nos campos das muitas milícias que são financiados com o produto da imigração ilegal, que pode ter grandes efeitos colaterais e contra-indicações dramáticas; Também pode conduzir, se todas as metas são atingidas ao centro, para aliviar a migração temporária, mas não pode materialmente aliviar o sofrimento que determinam a saída das massas de pessoas desesperadas mais e mais. Líbios iria destruir barcos não significa migração de tráfego de parada, não há soluções podem parar guerras e derrotar a fome. A solução do Alto Representante para os Negócios Estrangeiros e, em seguida, não leva em conta as pessoas que já estão em seu caminho e aqueles que já estão na costa da Líbia esperando para sair. É uma multidão de imigrantes, difícil de quantificar, que permaneceriam refém do país líbio, sem suprimentos médicos e alimentos adequados e provavelmente vítimas de violência de todos os tipos. Para essas pessoas, a destruição dos vasos significaria uma quase certa convicção, similar a um naufrágio no Mediterrâneo. A impressão é que as razões por trás da maneira certa para lutar contra as organizações ilegais, é preparada uma solução que protege Itália e na Europa pela imigração ilegal, que se tornou ingovernável fenômeno e propaganda ferramenta de partidos de direita e anti europeus . A visão apresentada por muitos de como a Líbia é parte do problema, que é organizado também abordar a migração, é apresentada uma análise parcial, mas funcional para uma certa ideia de solução que impede qualquer maneira para as margens sul do Mediterrâneo. Uma solução global certamente deve envolver um número de pessoas maiores, o que, dada a falta de preocupação internacional, a União Europeia como actor na política externa, parece altamente improvável, se não impossível. Mas esta ausência das grandes potências, que são limitados ainda ter uma visão longe de ser abrangente e limitados para os seus interesses individuais, já está produzindo danos irreparáveis que já estão se voltando contra eles e que eles estão irremediavelmente destinado a assumir proporções que irá logo incontrolável.
Верховный представитель по внешней политике Европейского Союза, попросил поддержки Организации Объединенных Наций для военной миссии в Ливии
Апелляция Высокого представителя ЕС по общей внешней политике, итальянский Федерика Могерини, было как его содержание утешение в Организации Объединенных Наций, чтобы обеспечить необходимую дипломатическую поддержку военной миссии задуманного Европейского Союза в Ливии, по борьбе с торговлей люди. В частности, получатель запроса о помощи был Совет Безопасности Организации Объединенных Наций, который, с его вето может заблокировать любую инициативу в имени ООН. Верховный представитель ЕС по внешней политике говорил, как показатель институционального сообщества, но и неформального представителя правительства Италии, из которой, проведя, ранее о роли, должности министра иностранных дел. Проект, на самом деле, может быть девятая согласился с премьер-министром в Риме, Маттео Renzi, которые уже давно призывают к Европе и в мире не только покинуть Италию, в работе спасения мигрантов, которые сталкиваются с трудно пересечение пролива Сицилии, часто на лодках, непригодных для путешествия, что участок моря. Неоднократные трагедии, которые видели увеличение как числа иммигрантов, которые жертвы из-за увеличение миграционных потоков вызвано войн и голода в Африке и на Ближнем Востоке, поэтому, непосредственно связаны с бесхозяйственности явлений чрезвычайного по богатых стран и отсутствием эффективных механизмов, разработанных Организацией Объединенных Наций. Это отсутствие вмешательства, особенно в западном мире, но не только, так как нет подобные формы действий, даже в Китае и России, по-прежнему разборчивыми, на котором решить возможные решения для решения, не гуманитарной, миграции и трагедий, связанных с ним. Mogherini в штаб-квартире ООН в Нью-Йорке призвал к поддержке военной операции, сосредоточив внимание на бандами торговцев людьми, по сути выступает решение не причина проблемы, но его эффект. Это отношение может быть общим, если это только первый шаг к решению проблемы, но если она рассматривается как единственное решение самой проблемы. Уничтожить лодки и, возможно, даже сделать некоторые целевые бомбардировки осуществляется дронов, на лагеря многих боевиков, которые финансируются за счет поступлений от нелегальной иммиграции, это может иметь серьезные побочные эффекты и противопоказания драматические; Это может также привести, если все цели поражены до центра, чтобы облегчить временной миграции, но не может существенно облегчить страдания, которые определяют отъезд масс отчаявшихся людей все больше и больше. Ливийцы бы уничтожить лодки не означает миграцию остановить движение, решения не могут остановить войны и победить голод. Решение Верховного представителя по иностранным делам, то, не принимать во внимание людей, которые уже находятся на их пути, и те, что уже находятся на побережья Ливии ждет, чтобы уйти. Это множество иммигрантов, трудно оценить количественно, что бы оставаться заложником Ливийской страны, без достаточных медицинских и продовольствия и, возможно, подвергшихся насилию всех видов. Для этих людей, разрушение сосудов означало бы почти наверняка убеждение, похожий на кораблекрушения в Средиземном море. Такое впечатление, что причины, как правильно бороться с незаконной организации, получают решение, которое защищает Италию и Европу нелегальной иммиграции, которая стала неуправляемой явление, и средство пропаганды правых партий и анти европейцев , Видение представлены многими как Ливия является частью проблемы, которая расположена также обратиться миграции, появляется частичный анализ, но функциональный для определенной идеи решения, который останавливается в любом случае до южных берегов Средиземного моря. Конечно общее решение должно включать ряд лиц больше, что, учитывая отсутствие международного концерна Европейского союза в качестве игрока в области внешней политики, это кажется маловероятным, если не невозможно. Но это отсутствие великих держав, которые ограничены по-прежнему есть видение далеко от совершенства, и лишь в их индивидуальных интересов, уже дает непоправимый ущерб, что уже оборачивается против них, и что они безнадежно суждено взять на себя пропорции, что будет скоро неуправляемым.
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