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giovedì 31 maggio 2018

ギリシャはイタリアの伝染を恐れる

イタリアの問題は、国境の外でも、とりわけ弱い欧州諸国でも、具体的な効果を発揮することができます。このシナリオを恐れる最初の国はギリシャです。ギリシャは管理された行政を離れることを始めています。ブリュッセルの犠牲に直面したギリシャ人の難しさは、水曜日に行われた第1回目のストライキである。アテネは10年の緊縮財政を経て、イタリアの危機の波及効果を打ちのめす恐れがあると懸念している。ギリシャの経済救済の最終更新日の前夜の通り、アテネの政府はしかし、独自の安定性を達成するために、国の予期せぬ能力、ヨーロッパの単一通貨圏の機能的安定性を主張し、その結果を持っていますギリシャ国の債務水準は依然として高すぎるため、ギリシャの安全保障を保証することはできません。どのような経済的結果を上回っ見てのアテネは一貫恐怖は、彼らは両方の財政、および政治的、によるイタリア危機の影響を与える効果に、2009年以来初めて、正の符号を参照してください。政府の目標は、「執行計画を終了し、地層のすべてに反対の危険性を打開するために、ローマの政治危機の正の解のために望んでいるだろうこれは、議会の終わりに到達し、2019年の選挙を作ることですヨーロッパとソブリンの地位にある。この政治的な部分の可能性のある肯定は、現在の結果を危うくし、ギリシャをブリュッセルに対して強い批判の立場に置く可能性がある。恐怖が正当なものである:欧州との交渉は、欧州の選択肢を確信政府によって行われていることを一つのことで、別の幹部は、ブリュッセルで非常に不利な指導者で構成されたパートナーとして持っていることです。確かにこのシナリオは、たとえ正当なものであっても、ヨーロッパの機関に向けて強い批判の立場にあるイタリア政府に貢献する可能性がある。また、欧州の支援は2010年以降約300,000,000ユーロに達し、連合との関係を緩和する上で大きな障害となっている。残って、しかし、具体的なトピックの劣化は、このような労働市場の規制緩和として、ギリシャ人に課せられたとして、欧州の金融機関に向けて、貧困と幻滅を作成した緊縮財政システムの一部を形成する公共資産の売却増加の可能性、民衆の共通の家として理解されている。イタリアでも起こったように、この認識は、常に市民に有利ではなく、偉大な財政の、一般的には幻の力のヨーロッパのものである。これらの信念に反して、基本的にはギリシャ政府のは、常にブリュッセルは欧州の市民にその制度的役割を果たすために開始されますことを期待して、借金を減らすために、機器間の適切なバランスを見つける戦うことになります。

اليونان تخشى العدوى الايطالية

سوف تكون القضايا الإيطالية قادرة على أن تكون لها تأثيرات ملموسة حتى خارج حدود البلاد وفوق كل شيء في الاقتصادات الأوروبية الأضعف. أول بلد يخشى هذا السيناريو هو اليونان ، والتي بدأت في مغادرة الإدارة التي تسيطر عليها. إن الإضراب العام الذي وقع يوم الأربعاء ، الأول من العام ، يشير إلى صعوبة السكان اليونانيين في مواجهة التضحيات التي تفرضها بروكسل. بعد عقد من التقشف القسري ، تخشى أثينا من أن تداعيات الأزمة الإيطالية قد تلغي الجهود المبذولة. وحتى عشية الاستعراض الأخير من خطة الإنقاذ الاقتصادي اليوناني، فإن الحكومة في أثينا لديه النتائج، مدعيا قدرة غير متوقعة للبلد لتحقيق استقرارها والاستقرار الوظيفي للمنطقة العملة الأوروبية الموحدة، ولكن لا يزال مستوى مديونية الدولة اليونانية مرتفعاً للغاية لضمان أمن آمن لليونان. ما أثينا باستمرار المخاوف من ورؤية تفوق نتائج اقتصادية، ويرون علامة إيجابية، لأول مرة منذ عام 2009، ويرجع ذلك إلى تأثير تؤثر الأزمة الإيطالية، ماليا وسياسيا. هدف الحكومة هو الوصول إلى نهاية الهيئة التشريعية وإجراء الانتخابات في عام 2019 ، وهذا سيسمح بإنهاء الخطط التنفيذية والأمل في حل إيجابي للأزمة السياسية في روما ، لنزع فتيل خطر التكوينات المخالفة أوروبا وعلى مواقف السيادة. يمكن لتأكيد محتمل لهذا الجزء السياسي أن يعرض النتائج الحالية للخطر ، لوضع اليونان في موقف انتقادات قوية ضد بروكسل. الخوف هو الشرعي: هو الشيء الوحيد الذي تتم المفاوضات مع أوروبا من قبل الحكومة مقتنعة اختيار الأوروبي، وآخر هو أن يكون كشريك إجراء تنفيذي من قادة سلبي للغاية في بروكسل. من المؤكد أن هذا السيناريو يمكن أن يسهم في حكومة إيطالية في مواقف انتقادية قوية ، حتى ولو كانت مشروعة جزئياً ، تجاه الهيئات الأوروبية. أيضا لأن الدعم الأوروبي يصل إلى حوالي 300،000 مليون يورو منذ عام 2010 وهو عقبة رئيسية لتخفيف العلاقات مع الاتحاد. لا تزال هناك، مع ذلك، إلى موضوعات ملموسة تدهور المفروض على اليونانيين، مثل تحرير سوق العمل، وزيادة محتملة في بيع الأصول العامة، والتي تشكل جزءا من نظام التقشف التي خلقت الفقر وخيبة الأمل تجاه المؤسسات الأوروبية، يفهم على أنه الموطن المشترك للشعوب ؛ إن التصور ، كما حدث في إيطاليا ، دائمًا هو مفهوم أوروبا التي لا تحبذ المواطنين ، بل أيضًا التمويل الكبير وعموم القوى الظاهرية. ضد هذه المعتقدات سوف نقاتل في الأساس الحكومة اليونانية في إيجاد التوازن الصحيح بين الأدوات اللازمة لتخفيض الديون، على أمل دائما أن بروكسل سوف تبدأ في أداء دورها المؤسسي للمواطنين الأوروبيين.

martedì 29 maggio 2018

Venezuela: Maduro isolato dall'astensionismo

Con una partecipazione al voto del solo 32% degli aventi diritto, la competizione elettorale venezuelana sancisce la debolezza interna di Maduro. A causa della mancanza delle garanzie democratiche e della continuata violazione dei diritti civili, la comunità internazionale aveva ritenuto, ancora prima che si effettuassero, poco rilevante il risultato che sarebbe uscito dalle urne, ma l’elevata astensione crea una vera e propria delegittimizzazione della annunciata vittoria di Maduro e, andando oltre, ne ridimensiona la figura. Quello che ne esce è un paese ancora più diviso, giacchè, oltre alla distanza con gli oppositori politici, si registra anche una separazione all’interno del partito di Governo. Questo è stato dovuto all’allontanamento del numero due del partito, a causa di un tentativo di indebolire la leadership di Maduro. Quello che ne è conseguito è stata una minore mobilitazione delle strutture di partito, che ha contribuito in maniera sensibile all’astensionismo. Se il risultato ufficiale comunicato dal Centro elettorale nazionale parla di 6,2 milioni di voti attribuiti a Maduro, la realtà parla di un risultato sotto i 4 milioni, un valore compreso tra 3,5 e 3,8 milioni); la distanza tra i voti veri e quelli falsi sarebbe di oltre i due milioni: un dato che si ripete fino dalle elezioni del 2012 con Chavez e che continuato con l’elezione di Maduro nel 2013. Ad aumentare la gravità  della situazione vi è il raffronto con il numero di persone che sono nelle famiglie assistite dal regime, una quota di circa 10,8 milioni di possibili elettori; questa grande differenza pare sia dovuta proprio all’ostruzionismo del numero due del partito, in aperto dissenso con Maduro. Il problema del dissenso interno è una questione che Maduro intendeva risolvere con una epurazione dentro il partito, cominciata con l’allontanamento del numero due, colui il quale avrebbe pilotato l’astensione alle elezioni. Il grande numero di mancati votanti rileva come la leadership di Maduro al’interno del partito sia tutt’altro che salda; d’altra parte la condizione economica, sociale ed anche sanitaria del paese ha incrinato il consenso  verso il presidente della Repubblica bolivariana del Venezuela. Per Maduro un tale livello di opposizione all’interno del suo movimento è un aspetto di novità, che non permette di prevedere come intenderà gestire questo scenario. Una previsone a breve termine potrebbe essere quella di temporeggiare e cercare un accordo con la fazione del numero due; a questo proposito sarà interessante vedere se ci saranno incarichi governativi per questa parte del partito:   in questo caso Maduro potrebbe scegliere di non attuare una pulizia interna, ma ciò potrebbe significare la sua estrema debolezza, segnale che potrebbe lasciare intendere l’avvio del declino del presidente del paese. Un aiuto indiretto potrebbe però arrivare dall'Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che ha indicato diversi esponenti del partito di Maduro di formare una rete criminale di corruzione, traffico di droga e riciclaggio di denaro. Anche se in questa lista ci sono personaggi vicino a Maduro, come la moglie, la segnalazione americana potrebbe fornire il pretesto per escludere componenti scomodi dal partito. La situazione resta molto grave, perchè evidenzia nel paese una deriva che presenta uno scenario da tutti contro tutti: opposizione divisa e non in grado di fare fronte comune contro il regime, incapace di sfruttare anche le divisioni interne del partito al potere, divisioni che, però, aggravano il quadro generale ed aumentano l’instabilità del paese, già duramente provato da un lungo periodo di crisi economica, che si riflette nella scarsità di generi alimentari e per una grave situazione sanitaria, in un contesto dove la delinquenza è arrivata ad essere insostenibile.

Venezuela: Maduro isolated from abstention

With the participation of only 32% of those entitled to vote, the Venezuelan electoral competition sanctions Maduro's internal weakness. Because of the lack of democratic guarantees and the continued violation of civil rights, the international community had considered, even before they were carried out, the result that would have come out of the polls, but the high abstention creates a real delegitimization of the announced victory of Maduro and, going further, it resizes the figure. What emerges is a country even more divided, since, in addition to the distance with political opponents, there is also a separation within the ruling party. This was due to the removal of the party's number two, due to an attempt to weaken the leadership of Maduro. What ensued was a lower mobilization of party structures, which contributed significantly to abstention. If the official result communicated by the National Electoral Center speaks of 6.2 million votes attributed to Maduro, the reality speaks of a result under 4 million, a value between 3.5 and 3.8 million); the distance between the true votes and the false ones would be over two million: a figure that is repeated until the 2012 elections with Chavez and that continued with the election of Maduro in 2013. To increase the gravity of the situation there is a comparison with the number of people in the families assisted by the regime, a quota of about 10.8 million possible voters; this great difference seems to be due to the obstructionism of the party's number two, in open dissent with Maduro. The problem of internal dissent is a question that Maduro intended to solve with a purge within the party, begun with the removal of the number two, the one who would have led the abstention in the elections. The large number of non-voters points out that Maduro's leadership within the party is far from solid; on the other hand the economic, social and even health condition of the country has cracked the consensus towards the president of the Bolivarian Republic of Venezuela. For Maduro, such a level of opposition within his movement is an aspect of novelty, which does not allow to foresee how he intends to manage this scenario. A short-term forecast could be to temporize and seek an agreement with the faction of the number two; in this regard it will be interesting to see if there will be government offices for this part of the party: in this case, Maduro could choose not to carry out internal cleansing, but this could mean its extreme weakness, a signal that could suggest the beginning of the decline of the president of the country. Indirect help could however come from the US Treasury Department's OFAC, which indicated several members of the Maduro party to form a criminal network of corruption, drug trafficking and money laundering. Although on this list there are characters close to Maduro, like his wife, the American signal could provide the excuse to exclude uncomfortable components from the party. The situation remains very serious, because it highlights a drift in the country that presents a scenario against all against: divided opposition and not able to make a common front against the regime, unable to exploit even the internal divisions of the party in power, divisions that, however, they aggravate the general picture and increase the instability of the country, already severely tested by a long period of economic crisis, which is reflected in the scarcity of foodstuffs and a serious health situation, in a context where delinquency has come to be unsustainable.

Venezuela: Maduro aislado de la abstención

Con la participación de solo el 32% de los que tienen derecho a votar, la competencia electoral venezolana sanciona la debilidad interna de Maduro. Debido a la falta de garantías democráticas y la continua violación de los derechos civiles, la comunidad internacional había sentido, incluso antes de que llevaban, el resultado insignificante que vendría a las urnas, pero la alta abstención crea una verdadera delegittimizzazione el anunciado victoria de Maduro y, yendo más allá, cambia el tamaño de la figura. Lo que emerge es un país aún más dividido, ya que, además de la distancia con los opositores políticos, también hay una separación dentro del partido gobernante. Esto se debió a la eliminación del número dos del partido, debido a un intento de debilitar el liderazgo de Maduro. Lo que siguió fue una menor movilización de las estructuras partidarias, lo que contribuyó significativamente a la abstención. Si el resultado oficial comunicado por el Centro Nacional Electoral habla de 6,2 millones de votos atribuidos a Maduro, la realidad habla de un resultado por debajo de 4 millones, un valor entre 3,5 y 3,8 millones); la distancia entre los votos verdaderos y los falsos sería más de dos millones: una cifra que se repite hasta las elecciones de 2012 con Chávez y que continuó con la elección de Maduro en 2013. Para aumentar la gravedad de la situación hay una comparación con el número de personas en las familias asistidas por el régimen, una cuota de alrededor de 10.8 millones de posibles votantes; esta gran diferencia parece deberse al obstruccionismo del número dos del partido, en abierto desacuerdo con Maduro. El problema de la disidencia interna es una cuestión que Maduro intentó resolver con una purga dentro del partido, comenzada con la eliminación del número dos, el que habría liderado la abstención en las elecciones. La gran cantidad de no votantes señala que el liderazgo de Maduro dentro del partido dista mucho de ser sólido; por otro lado, la condición económica, social e incluso de salud del país ha resquebrajado el consenso hacia el presidente de la República Bolivariana de Venezuela. Para Maduro, ese nivel de oposición dentro de su movimiento es un aspecto de novedad, que no permite prever cómo pretende manejar este escenario. Un pronóstico a corto plazo podría ser temporizar y buscar un acuerdo con la facción del número dos; En este sentido, será interesante ver si habrá trabajos del gobierno para esta parte de la fiesta: en este caso, Maduro puede optar por no aplicar una limpieza interna, pero esto podría significar su extrema debilidad, una señal de que podría sugerir el inicio de la decadencia de presidente del país. Sin embargo, la ayuda indirecta podría provenir de la OFAC del Departamento del Tesoro de EE. UU., Que indicó que varios miembros del partido Maduro formaron una red criminal de corrupción, tráfico de drogas y lavado de dinero. Aunque en esta lista hay personajes cercanos a Maduro, como su esposa, la señal estadounidense podría proporcionar la excusa para excluir componentes incómodos de la fiesta. La situación sigue siendo muy grave, porque pone de relieve la deriva país presentando un escenario de todos contra todos: la oposición dividida e incapaz de formar un frente común contra el régimen, no pueden incluso tomar ventaja de las divisiones internas del partido en el poder, divisiones, sin embargo, agravan el cuadro general y aumentan la inestabilidad del país, ya severamente probado por un largo período de crisis económica, que se refleja en la escasez de alimentos y una grave situación de salud, en un contexto donde la delincuencia ha llegado a ser insostenible.

Venezuela: Maduro von Enthaltung isoliert

Mit der Teilnahme von nur 32% der Wahlberechtigten sanktioniert der venezolanische Wahlwettbewerb Maduro die interne Schwäche. Aufgrund der fehlenden demokratischer Garantien und die fortgesetzten Verletzung der Bürgerrechte hatte die internationale Gemeinschaft fühlt, noch bevor sie trugen, das Ergebnis unbedeutend, dass bei den Wahlen herauskommen würde, aber die hohe Enthaltung schafft eine echte delegittimizzazione des angekündigten Sieg von Maduro und, weiter gehend, ändert es die Größe. Was herauskommt, ist ein noch gespaltenes Land, denn neben der Distanz zu politischen Gegnern gibt es auch eine Trennung innerhalb der Regierungspartei. Dies war aufgrund der Entfernung der Partei Nummer zwei, aufgrund eines Versuchs, die Führung von Maduro zu schwächen. Was folgte, war eine geringere Mobilisierung von Parteistrukturen, die erheblich zur Enthaltung beitrug. Wenn das offizielle Ergebnis des Nationalen Wahlzentrums von 6,2 Millionen Maduro zugeschriebenen Stimmen spricht, spricht die Realität von einem Ergebnis unter 4 Millionen, einem Wert zwischen 3,5 und 3,8 Millionen; der Abstand zwischen den wahren und den falschen Stimmen würde über zwei Millionen betragen: eine Zahl, die sich bis zu den Wahlen 2012 mit Chávez wiederholt und die mit der Wahl von Maduro 2013 fortgesetzt wurde. Um die Schwere der Situation zu erhöhen, gibt es einen Vergleich mit der Anzahl der Menschen in den vom Regime unterstützten Familien, einer Quote von etwa 10,8 Millionen möglichen Wählern; Dieser große Unterschied scheint auf die Obstruktionspolitik der Partei Nummer zwei zurückzuführen zu sein, die sich mit Maduro auseinandersetzt. Das Problem der internen Meinungsverschiedenheit ist eine Frage, die Maduro mit einer Säuberungsaktion in der Partei lösen wollte, die mit der Entfernung der Nummer zwei begann, die die Enthaltung bei den Wahlen anführen würde. Die große Anzahl der Nichtwähler weist darauf hin, dass Maduros Führung in der Partei alles andere als solide ist; Auf der anderen Seite hat der wirtschaftliche, soziale und sogar gesundheitliche Zustand des Landes den Konsens gegenüber dem Präsidenten der Bolivarischen Republik Venezuela gebrochen. Für Maduro ist eine solche Opposition in seiner Bewegung ein Aspekt der Neuheit, der nicht vorhersehbar macht, wie er dieses Szenario zu bewältigen gedenkt. Eine kurzfristige Prognose könnte darin bestehen, eine Vereinbarung mit der Fraktion der Nummer zwei zu treffen und zu versuchen; In diesem Zusammenhang wird es interessant sein zu sehen, ob es die Regierung Arbeitsplätze für diesen Teil der Partei sein wird: In diesem Fall kann Maduro wählen nicht eine innere Reinigung zu implementieren, aber dies könnte seine extreme Schwäche bedeuten, ein Zeichen, das den Beginn des Rückgangs könnte darauf hindeuten, von Präsident des Landes. Indirekte Hilfe könnte jedoch vom OFAC des US-Finanzministeriums kommen, das darauf hinwies, dass mehrere Mitglieder der Maduro-Partei ein kriminelles Netzwerk aus Korruption, Drogenhandel und Geldwäsche bildeten. Obwohl auf dieser Liste Charaktere stehen, die Maduro ähnlich sind wie seine Frau, könnte das amerikanische Signal die Entschuldigung bieten, unbequeme Komponenten von der Party auszuschließen. Die Lage bleibt sehr ernst, weil sie das Land Drift hebt ein Szenario aller gegen alle Inhaltsstoffe: Opposition geteilt und nicht in der Lage, eine gemeinsame Front gegen das Regime zu bilden, nicht in der Lage, selbst die Vorteile der internen Abteilungen der Regierungspartei zu nehmen, Spaltungen, jedoch verschlimmern sie das große Bild und erhöhen die Instabilität des Landes, schon arg nach einer langen Zeit der Wirtschaftskrise versucht, die in der Nahrungsmittelknappheit und eine schwere gesundheitliche Situation reflektiert wird, in einem Kontext, in dem das Verbrechen kam zu sein nicht nachhaltig.

Venezuela: Maduro isolé de l'abstention

Avec la participation de seulement 32% des personnes ayant le droit de vote, la compétition électorale vénézuélienne sanctionne la faiblesse interne de Maduro. En raison du manque de garanties démocratiques et de la violation persistante des droits civils, la communauté internationale avait considéré, avant même qu'ils ne se réalisent, le résultat qui serait sorti des urnes, mais la forte abstention crée une véritable délégitimation des victoire de Maduro et, en allant plus loin, il redimensionne la figure. Ce qui émerge est un pays encore plus divisé, puisque, en plus de la distance avec les opposants politiques, il y a aussi une séparation au sein du parti au pouvoir. Cela était dû à la suppression du numéro deux du parti, en raison d'une tentative d'affaiblir la direction de Maduro. Ce qui s'est ensuivi, c'est une plus faible mobilisation des structures des partis, ce qui a largement contribué à l'abstention. Si le résultat officiel communiqué par le Centre électoral national parle de 6,2 millions de voix attribuées à Maduro, la réalité parle d'un résultat inférieur à 4 millions, une valeur comprise entre 3,5 et 3,8 millions); la distance entre les vrais votes et les faux serait de plus de deux millions: un chiffre qui se répète jusqu'aux élections de 2012 avec Chavez et qui s'est poursuivi avec l'élection de Maduro en 2013. Pour augmenter la gravité de la situation il y a une comparaison avec le nombre de personnes dans les familles assistées par le régime, un quota d'environ 10,8 millions d'électeurs possibles; cette grande différence semble être due à l'obstructionnisme du numéro deux du parti, en dissidence ouverte avec Maduro. Le problème de la dissidence interne est une question que Maduro avait l'intention de résoudre avec une purge au sein du parti, commencée avec la suppression du numéro deux, celui qui aurait mené l'abstention aux élections. Le grand nombre de non-votants souligne que le leadership de Maduro au sein du parti est loin d'être solide; d'autre part la condition économique, sociale et même sanitaire du pays a brisé le consensus vers le président de la République bolivarienne du Venezuela. Pour Maduro, un tel niveau d'opposition au sein de son mouvement est un aspect de la nouveauté, ce qui ne permet pas de prévoir comment il entend gérer ce scénario. Une prévision à court terme pourrait être de temporiser et chercher un accord avec la faction du numéro deux; à cet égard, il sera intéressant de voir s'il y aura des bureaux gouvernementaux pour cette partie du parti: dans ce cas, Maduro pourrait choisir de ne pas effectuer de nettoyage interne, mais cela pourrait signifier son extrême faiblesse, un signal qui pourrait suggérer le début du déclin président du pays. L'aide indirecte pourrait toutefois provenir de l'OFAC du département du Trésor américain, qui a indiqué que plusieurs membres du parti Maduro constitueraient un réseau criminel de corruption, de trafic de drogue et de blanchiment d'argent. Bien que sur cette liste il y ait des personnages proches de Maduro, comme sa femme, le signal américain pourrait fournir l'excuse pour exclure des composants inconfortables de la fête. La situation reste très sérieuse, car elle met en évidence une dérive dans le pays qui présente un scénario contre tous: opposition divisée et non capable de faire front commun contre le régime, incapable d'exploiter même les divisions internes du parti au pouvoir, divisions qui, cependant, ils aggravent le tableau général et accroissent l'instabilité du pays, déjà sévèrement éprouvée par une longue période de crise économique, qui se traduit par la rareté des denrées alimentaires et une situation sanitaire grave, dans un contexte où la délinquance est devenue insoutenable.