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martedì 4 settembre 2018

الطموحات الصينية على أفريقيا

كانت للسياسة الصينية تجاه أفريقيا رحلة طويلة وصبورة استمرت لأكثر من عشر سنوات. في هذه الفترة، حققت الدبلوماسية بكين نهج متسق في مختلف البلدان الأفريقية تفعل ما يقرب من ثمانين مرة من قبل مكاتب الصينية أعلى في ما لا يقل عن ثلاثة وأربعين بلدان القارة، بالإضافة إلى العديد من البعثات الدبلوماسية، والتي كانت تهدف إلى تعزيز تغلغل الصينية في الدول الافريقية. بالنسبة لبكين ، تعتبر إفريقيا استراتيجية على المدى القصير وعلى المدى الطويل. لذلك فإن التعليل الصيني له قيمة مزدوجة على الصعيدين السياسي والاقتصادي ، ولكن ذلك ينطلق من رؤية التنمية الملائمة للبلدان الأفريقية ، ولكن أولاً وقبل كل شيء للصين نفسها. إذا فكرنا في المدى القصير ، فإن توفر المواد الخام ، جنبا إلى جنب مع تكلفة العمالة المنخفضة للغاية ، يمثلان سببًا للاهتمامات الأساسية والوظيفية في نمو الاقتصاد الصيني ، والذي يعد دائمًا السبب الرئيسي الذي يحرك مصالح بكين. ومع ذلك ، فإن المنطق قصير الأجل يجب أن يشمل أيضاً منفذاً للسلع الصينية في الاقتصادات السريعة النمو التي تتطلب تخصيص رأس مال أجنبي كبير لتنميتها. البيانات التي توضح هذا الاتجاه هي أن حجم التبادل الاقتصادي بين الصين وأفريقيا: في بداية عام 2000 بلغ 10 مليارات دولار ، في حين أنه في عام 2017 وصل إلى 170 مليار دولار. لكن الصين تعتقد أن هذا الرقم قد يزداد مرة أخرى ، في الواقع في الرؤية طويلة الأجل لبكين هناك تقييم للزيادة في عدد سكان أفريقيا ، والتي من المليار الحالي ، يجب أن تتضاعف بحلول عام 2050 وحتى تصل إلى 3 مليارات بحلول نهاية القرن. هذه توقعات من شأنها أن تسمح للقارة الأفريقية بأن يكون لديها سكان أكثر من تلك التي أضافتها الصين والهند: سوق ضخم محتمل ، إذا كان مدعوما بنمو اقتصادي مناسب. من أجل دعم هذه الأهداف ، قررت الصين زيادة استثماراتها في أفريقيا ، وذلك بفضل توفر السيولة المالية الكبيرة ، وهي الأداة الحقيقية للتغلغل في القارة. أدت الزيارة التي قام بها الرئيس شي جين بينج مؤخراً إلى أفريقيا إلى اعتماد 60.000 مليون دولار لتمويل النمو. في السابق تم استثمار مبلغ مماثل لصالح القارة الأفريقية. ومع ذلك ، فإن جزءًا فقط من هذه الصناديق هو بدون فوائد ، وهذا يعتبر نوعًا من الخطر على سيادة الدول الأفريقية ، لأن الصين سيكون لها موقف جيد على الحكومات تحديدًا بسبب الديون التي تسببها هذه القروض. السؤال الذي يطرح نفسه جوانب أي شيء الجيوسياسي ولكن لا صلة لها بالموضوع: من الواضح أن بكين تضع مطالبة خطيرة على البلدان الأفريقية والنفوذ الذي يمكن أن تمارس عليهم، سواء من حيث القيمة المطلقة والنسبية من حيث أن الأمور الطارئة، التي قد تنشأ في المستقبل. وليس من قبيل المصادفة أن النظرة الإيجابية من الصين قد انخفض بشكل ملحوظ في الدول المهمة جدا في القارة، مثل مصر وغانا وكينيا والسنغال وتنزانيا. ومع ذلك ، من المرجح أن تؤدي المناورات الصينية إلى انخفاض كبير في التأثير الغربي في أفريقيا: يجب الاعتراف بأن بكين تعمل بحكمة ولكن ليس بطريقة خفية ، وبالتأكيد كانت الموارد المالية العظيمة تفضل الخطط الصينية ، ولكن استجابة الولايات المتحدة وأوروبا كانت أقل بكثير مما تقدمه الصين ؛ إنها قصر نظر سياسي يمكن أن تكون له تداعيات ثقيلة على المدى الطويل لأن حامية إفريقيا يمكن أن تكون حاسمة في المستقبل سواء من حيث القوة الاقتصادية أو القوة السياسية الدولية. ليس من أجل لا شيء تعمل بكين بالفعل على إقامة قاعدة عسكرية في جيبوتي ، والتي يبدو أنها تمثل أول نقطة دعم للقوات المسلحة الصينية في القارة ، والتي يمكن أن تتبعها منشآت عسكرية أخرى. وينبغي النظر إلى خطورة هذا التطور في السياق الذي البلاد من الصين لديها علاقات الدبلوماسية والتجارية والاقتصادية، ليس فقط مع الحكومات الديمقراطية، ولكن أيضا في البلدان التي حكم الطغاة وهناك احترام الحقوق المدنية. من ناحية أخرى ، حتى في الصين نفسها ، فإن الحقوق مضمونة ويجب أن يكون هذا بمثابة إنذار لبلد يستثمر على نحو متزايد في جميع أنحاء العالم ليصبح مركزيا ويحظى بأهمية سياسية لم يتم التوصل إليها بعد. يمكن تغيير الموقف الأفريقي في البيئة الجيوسياسية العالمية عنصرا رئيسيا لقلب التوازن الدقيق الحالي، بل هي مطالبة واضحة عن المستقبل ليس فقط من أفريقيا، ولكن أيضا على المشهد العالمي.

lunedì 3 settembre 2018

Le cause politiche del populismo

L’allarme per il pericolo di uno strravolgimento dell’Europa a causa del crescente populismo si fa sempre più netto. La crescita dei movimenti populisti, a cui si affianca quella altrettanto pericolosa dei movimenti di una destra sempre più estrema, contaminata da fascismo e nazismo, sembra essere arrivata come un fattore inaspettato ed inatteso; infatti ne le istituzioni di Bruxelles, ne quelle dei singoli stati e neppure i partiti progressisti, quelli del centro e quelli della destra moderata sono stati capaci di costruire una strategia valida per prevedere, prima, ed affrontare, poi, la deriva populista, con tutto ciò che comporta. Le cause però arrivano da lontano e riguardano per prima cosa lo stravolgimento degli obiettivi perseguiti dai partiti di sinistra. La rincorsa all’elettorato di centro, con bisogni anche contrastanti con quelli dei ceti più bassi, disoccupati, operai e impiegati di basso livello, ha spostato l’attenzione  da tematiche di grande valenza sociale verso interessi più particolari, che hanno disorientato l’abituale elettorato di quell’area politica. Si è generata una sorta di abbandono politico di vaste aree sociali, che non hanno più visto tutelate le loro istanze ed i loro bisogni, generando un progressivo distacco dalla politica, confluito prima nella pratica dell'astensione e poi nel voto di protesta a favore dei movimenti populisti. Anche coloro che si impegnavano direttamente nella politica attiva hanno lasciato i partiti ed i circoli a causa di un abbandono delle strutture centrali contro il modello del partito diffuso a favore di strutture più leggere ma sempre più distanti dalle periferie; questo distacco ha creato dei dirigenti totalmente inconsapevoli dei reali bisogni della gente, che, nel frattempo, ha dovuto fronteggiare crisi economiche spesso provocate da personaggi che sono diventati contigui ai dirigenti dei partiti progressisti. Non solo, le ricette per rimediare a queste crisi hanno riguardato provvedimenti penalizzanti per i ceti più bassi e ciò ha aumentato il risentimento per il tradimento subito. Anziché preoccuparsi di creare poltiche a favore delle disuguaglianze sociali e per la redistribuzione del reddito i partiti rimasti progressisti soltanto nel nome, hanno attuato provvedimenti economici che hanno aumentato queste diseguaglianze, dannose anche dal punto di vista economico, perchè non hanno mai contribuito a risollevare le economie nazionali con un incremento di spesa, mai arrivato da parte dei ceti ricchi. La lezione inglese, dove il fallimento di Blair, non ha insegnato niente alle forze politiche progressiste, ha determinato l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, mentre sul continente si è arrivati ad una fase dove i maggiori paesi, governati da forze popolari o di sedicente sinistra, eliminavano le conquiste sindacali e riducevano lo stato sociale a favore di banche e finanza, cioè coloro che erano i responsabili materiali delle crisi economiche. Se nei partiti progressisti c'è stata una trasformazione contro natura, nei partiti di centro o della destra classica si è vista una trasformazione altrettanto netta, che ha tradito le politiche di coesione sociale e la meritocrazia a favore di posizioni di convenienza, che sono spesso sfociate in episodi di tecnocrazia a favore di determinati settori sociali, e, che comunque che sono andati, nei risultati,  nella stessa direzione dei partiti progressisti. Quindi la presenza preponderante attuale dei movimenti populisti, ai quali si affiancano sempre più quelli di estrema destra, rappresenta un elemento di forte preoccupazione, ma da cui non può prescindere una analisi attenta delle responsabilità e delle cause della loro affermazione. Senza questa deriva dai propri ideali dei partiti di sinistra, centro ed anche destra, il populismo sarebbe rimasto un fenomeno numericamente contenuto e confinato ai margini della vita politica e sociale, così come non ci sarebbe la ripresa dell’estrema destra, abile a captare i bisogni dei ceti più sfortunato e rivolgerli contro i fenomeni migratori in una guerra tra poveri in versione nazionalista. Il disagio ed il malcontento della popolazione europea è un elemento tangibile che si  è voluto sottovalutare per percorrere politiche che hanno esaltato la diseguaglianza ed ancora ora non si presentano correttivi efficaci. Una piena assunzione di responsabilità con una conseguente revisione che parta, prima di tutto, dai comportamenti politici e che investa  le organizzazioni delle strutture dei partiti, con un'ottica di ritorno al passato per privilegiare la dimensione territoriale, appare il punto di partenza che deve condurre ad un profondo cambiamento orientato ai problemi reali dei cittadini, in aperto contrasto con programmi teorici e distaccati dalla realtà.  Solo così si potrà iniziare un confronto reale con le politiche populiste e, forse, scongiurarne la pericolosità dei loro effetti.  

The political causes of populism

The alarm for the danger of a European disruption due to growing populism is becoming increasingly clear. The growth of populist movements, which is accompanied by the equally dangerous movement of an increasingly extreme right, contaminated by fascism and Nazism, seems to have arrived as an unexpected and unexpected factor; in fact neither the institutions of Brussels, nor those of the individual states nor the progressive parties, those of the center and those of the moderate right have been able to build a valid strategy to predict, first, and then deal with the populist drift, with everything what it entails. The causes, however, come from afar and concern first of all the distortion of the objectives pursued by the left parties. The run-up to the center electorate, with needs also contrasting with those of the lower classes, the unemployed, workers and low-level employees, has shifted the attention from issues of great social value to more particular interests, which have disoriented the usual electorate of that political area. A sort of political abandonment has been generated of vast social areas, which have no longer seen their demands and their needs protected, generating a progressive separation from politics, merged first in the practice of abstention and then in the protest vote in favor of populist movements. Even those who were directly involved in active politics have left the parties and circles due to the abandonment of the central structures against the model of the widespread party in favor of lighter structures but increasingly distant from the peripheries; this separation has created leaders totally unaware of the real needs of the people, who, in the meantime, has had to face economic crises often caused by characters who have become close to the leaders of the progressive parties. Not only that, the recipes to remedy these crises have concerned penalizing measures for the lower classes and this has increased the resentment for the betrayal suffered. Instead of worrying about creating poles for social inequalities and for the redistribution of income, the parties that remained progressive only in the name, have implemented economic measures that have increased these inequalities, also harmful from the economic point of view, because they have never helped to raise the national economies with an increase in spending, never arrived by the wealthy classes. The English lesson, where Blair's failure, has not taught anything to the progressive political forces, has determined the exit of the United Kingdom from the European Union, while on the continent it has reached a stage where the major countries, governed by popular forces or of the self-styled left, eliminated the union achievements and reduced the welfare state in favor of banks and finance, that is, those who were the material managers of the economic crises. If in the progressive parties there has been a transformation against nature, in the central or classical right parties there has been an equally clear transformation, which has betrayed the policies of social cohesion and meritocracy in favor of positions of convenience, which are often resulted in episodes of technocracy in favor of certain social sectors, and, however, that have gone, in the results, in the same direction of progressive parties. Therefore, the current prevalent presence of populist movements, which are increasingly joined by those of the extreme right, is an element of great concern, but from which we can not ignore a careful analysis of the responsibilities and the causes of their affirmation. Without this derives from the ideals of the left, center and even right parties, populism would remain a numerically contained phenomenon and confined to the margins of political and social life, just as there would be no recovery of the extreme right, able to capture the needs of the most unfortunate classes and address them against migratory phenomena in a war between the poor in a nationalist version. The discomfort and discontent of the European population is a tangible element that we wanted to underestimate in order to follow policies that have exalted inequality and still do not present effective corrective measures. A full assumption of responsibility with a consequent revision that starts, first of all, from political behavior and that invests the organizations of the structures of the parties, with a view to returning to the past to favor the territorial dimension, appears the starting point that must lead to a profound change oriented to the real problems of citizens, in open contrast with theoretical programs and detached from reality. Only in this way can a real confrontation be made with populist policies and, perhaps, prevent the dangers of their effects.

Las causas políticas del populismo

La alarma por el peligro de una interrupción europea debido al creciente populismo es cada vez más clara. El crecimiento de los movimientos populistas, que está acompañado por el movimiento igualmente peligroso de una derecha cada vez más extrema, contaminada por el fascismo y el nazismo, parece haber llegado como un factor inesperado e inesperado; De hecho que las instituciones de Bruselas, lo harán las de los estados individuales e incluso los partidos progresistas, los del centro y los de la derecha moderada han sido capaces de construir una estrategia viable para predecir, con anterioridad, y la cara, a continuación, la deriva populista, con toda lo que implica Las causas, sin embargo, vienen de lejos y se refieren ante todo a la distorsión de los objetivos perseguidos por los partidos de izquierda. El período previo a los electores del centro, con incluso las necesidades en conflicto con los de las clases más bajas, los parados, los trabajadores y empleados de niveles inferiores, ha cambiado el enfoque de temas de gran valor social a los intereses especiales, que han desorientado al habitual electorado de esa área política. Se ha generado una especie de abandono político de vastas áreas sociales, que ya no han visto sus demandas y sus necesidades protegidas, generando una separación progresiva de la política, fusionándose primero en la práctica de la abstención y luego en el voto de protesta a favor de movimientos populistas. Incluso aquellos que estuvieron directamente involucrados en la política activa han abandonado las partes y los círculos debido al abandono de las estructuras centrales contra el modelo del partido generalizado en favor de estructuras más ligeras pero cada vez más distantes de las periferias; esta separación ha creado líderes totalmente ajenos a las necesidades reales de la gente, que, mientras tanto, ha tenido que enfrentar crisis económicas a menudo causadas por personajes que se han acercado a los líderes de los partidos progresistas. No solo eso, las recetas para remediar estas crisis se han tratado de penalizar las medidas para las clases bajas y esto ha aumentado el resentimiento por la traición sufrida. En lugar de preocuparse por la creación de políticas agrícolas en favor de la desigualdad y de redistribución del ingreso partes sociales eran progresiva sólo de nombre, se han implementado medidas económicas que han aumentado las desigualdades, perjudicial desde el punto de vista económico, ya que nunca ayudaron a revivir el economías nacionales con un aumento en el gasto, nunca llegó por las clases ricas. La lección de inglés, donde el fracaso de Blair, no ha enseñado nada a las fuerzas políticas progresistas, ha determinado la salida del Reino Unido de la Unión Europea, mientras que en el continente ha llegado a una etapa donde los principales países, gobernados por fuerzas populares o de la izquierda autodenominada, eliminó los logros sindicales y redujo el estado de bienestar a favor de los bancos y las finanzas, es decir, aquellos que fueron los administradores materiales de las crisis económicas. Si en los partidos progresistas ha habido una transformación contra la naturaleza, en los partidos de derecha central o clásica ha habido una transformación igualmente clara, que ha traicionado las políticas de cohesión social y meritocracia en favor de posiciones de conveniencia, que a menudo dio lugar a episodios de tecnocracia en favor de ciertos sectores sociales, y, sin embargo, que han ido, en los resultados, en la misma dirección de los partidos progresistas. Por lo tanto, la presencia actual de movimientos populistas, a los que se unen cada vez más los de extrema derecha, es un elemento de gran preocupación, pero de la cual no podemos pasar por alto un análisis cuidadoso de las responsabilidades y las causas de su afirmación. Sin esta proviene de los ideales de los partidos de izquierda, el centro de negocios y el derecho, el populismo seguirían siendo un fenómeno numéricamente contenida y se limita a los márgenes de la vida política y social, así como no habría ninguna reanudación de la extrema derecha, capaz de recoger necesidades de las clases más desafortunadas y abordarlas contra los fenómenos migratorios en una guerra entre los pobres en una versión nacionalista. La incomodidad y el descontento de la población europea es un elemento tangible que queríamos subestimar para seguir políticas que han exaltado la desigualdad y aún no presentan medidas correctivas efectivas. Una asunción plena de responsabilidad con una revisión consecuente que comienza, en primer lugar, desde el comportamiento político y que invierte las organizaciones de las estructuras de las partes, con vistas a volver al pasado para favorecer la dimensión territorial, aparece como el punto de partida que debe conducir a un cambio profundo orientado a los problemas reales de los ciudadanos, en abierto contraste con los programas teóricos y desvinculado de la realidad. Sólo de esta manera se puede hacer un enfrentamiento real con las políticas populistas y, quizás, evitar los peligros de sus efectos.

Die politischen Ursachen des Populismus

Der Alarm für die Gefahr einer europäischen Störung durch wachsenden Populismus wird immer deutlicher. Das Wachstum der populistischen Bewegungen, die von den gleichermaßen gefährlichen Bewegungen eines Rechts immer extremer, verdorben durch den Faschismus und Nazismus begleitet wird, scheint als unerwarteter Faktor gekommen zu sein und unerwartet; In der Tat sie die Institutionen in Brüssel, die der einzelnen Staaten und auch die fortschrittlichen Parteien haben die von der Mitte und die der gemäßigten Rechten Lage gewesen, eine tragfähige Strategie zu bauen, um vorherzusagen vor, und im Gesicht, dann die populistische Drift, mit allen was es beinhaltet. Die Ursachen kommen jedoch aus der Ferne und betreffen vor allem die Verfälschung der von den linken Parteien verfolgten Ziele. Im Vorfeld an die Wähler des Zentrums, mit sogar widersprüchlichen Bedürfnisse mit denen der unteren Klassen, die Arbeitslosen, Arbeitern und niedrigerer Ebene Mitarbeiter, hat den Fokus von Fragen der großen sozialen Wert auf die besonderen Interessen verschoben, der die üblichen desorientiert haben Wähler dieses politischen Bereichs. Es hat eine Art politischer Aufgabe von weiten Teilen der Gesellschaft geführt hat, die nicht ihre Anliegen und ihre Bedürfnisse geschützt gesehen haben, eine fortschreitende Ablösung von der Politik zu erzeugen, die die ersten in der Praxis wurden und Enthaltung dann in Protestwahl zugunsten von populistische Bewegungen. Selbst diejenigen, die in der aktiven Politik direkt beschäftigt sind links Parteien und Kreise aufgrund einer Aufgabe der zentralen Strukturen der Partei, gegen das vorherrschende Modell für leichtere Konstruktionen, sondern zunehmend entfernt von den Vororten; Diese Lücke geschaffen völlig ahnungslos der Führer der wirklichen Bedürfnisse der Menschen, die inzwischen zu kämpfen hatten oft Wirtschaftskrisen Zeichen beinhalten, die an die Führer der progressiven Parteien zusammenhängenden geworden sind. Nicht nur das, die Rezepte, um diese Krisen zu beheben, haben bestraft Maßnahmen für die unteren Klassen und dies hat die Ressentiments für den erlittenen Verrat erhöht. Statt über sich Gedanken Agrarpolitik zugunsten der sozialen Ungleichheit und Einkommensumverteilung Parteien zu schaffen waren in Namen progressive nur haben sich die wirtschaftlichen Maßnahmen, die diese Ungleichheiten zugenommen haben, schädlich aus wirtschaftlicher Sicht, weil sie nie die Wiederbelebung geholfen Volkswirtschaften mit einem Anstieg der Ausgaben, nie von den wohlhabenden Klassen angekommen. Englisch-Lektion, wo der Fehler von Blair, hat nichts zu den progressiven politischen Kräften lehrte, im Ausschluß des Vereinigten Königreiches von der Europäischen Union, während auf dem Kontinent eine Stufe erreicht hat, geführt hat, wo die großen Länder, durch Volkskräfte ausgeschlossen oder von der selbsternannten Linken, eliminierte die Errungenschaften der Gewerkschaften und reduzierte den Wohlfahrtsstaat zugunsten der Banken und der Finanzen, das heißt derjenigen, die die materiellen Krisenmanager waren. Wenn die progressiven Parteien hat es eine Transformation gegen die Natur gewesen, im Zentrum der klassischen Rechts-Parteien oder hat eine ebenso deutliche Transformation gesehen, das die soziale Kohäsionspolitik und Meritokratie zugunsten der Bequemlichkeit Positionen verraten hat, die oft Dies führte zu Technokratie-Episoden zugunsten bestimmter sozialer Sektoren, die jedoch in den Ergebnissen in die Richtung der progressiven Parteien gingen. So die aktuelle Übergewicht der populistischen Bewegungen, die zunehmend durch die von der extremen Rechten ergänzt wird, ist ein Element der Sorge, die aber ohne eine sorgfältige Analyse der Verantwortlichkeiten und Ursachen ihrer Forderung nicht tun können. Ohne diese von den Idealen der linken Parteien kommt, das Business-Center und das Recht, würde Populismus ein Phänomen bleiben numerisch an den Rand der politischen und sozialen Leben enthalten und beschränkt, so wie es wäre ganz rechts, in der Lage keine Wiederaufnahme der sein abholen Bedürfnisse der unglücklichsten Klassen und adressieren sie gegen Migrationsphänomene in einem Krieg zwischen den Armen in einer nationalistischen Version. Die Unruhe und Unzufriedenheit der europäischen Bevölkerung ist ein greifbares Element, das Sie gehen wollten Politik zu unterschätzen, die die Ungleichheit betont haben und auch jetzt nicht wirksame Korrektur haben. Eine volle Verantwortung in einem resultierenden revidierten er beginnt, zunächst einmal die politische Verhalten und Organisationen der Parteistrukturen, mit Blick auf der Investition in der Vergangenheit zurückzukehren Priorität auf die territoriale Dimension zu verleihen, wird den Ausgangspunkt zu führen zu einem tiefgreifenden Wandel, der sich an den realen Problemen der Bürger orientiert, im Gegensatz zu theoretischen Programmen und losgelöst von der Realität. Nur so kann eine echte Konfrontation mit populistischen Politiken stattfinden und vielleicht die Gefahren ihrer Auswirkungen verhindern.

Les causes politiques du populisme

L’alarme concernant le danger d’une perturbation européenne due au populisme croissant devient de plus en plus claire. La croissance des mouvements populistes, qui s’accompagne du mouvement tout aussi dangereux d’une droite de plus en plus extrême, contaminé par le fascisme et le nazisme, semble être un facteur inattendu et inattendu; en fait, ni les institutions de Bruxelles, ni celles des États individuels ni les partis progressistes, ceux du centre et ceux de la droite modérée n’ont pu élaborer une stratégie valable pour prédire, puis s’attaquer à la dérive populiste, avec tout ce que cela implique. Les causes viennent toutefois de loin et concernent avant tout la distorsion des objectifs poursuivis par les partis de gauche. La course aux électeurs du centre, avec des besoins même en conflit avec ceux des classes inférieures, les chômeurs, les travailleurs et les employés de niveau inférieur, a réorienté des questions de grande valeur sociale aux intérêts particuliers, qui ont désorienté l'habitude électorat de cette zone politique. Une sorte d'abandon politique a été généré dans de vastes domaines sociaux, qui ne voient plus leurs revendications et leurs besoins protégés, générant une séparation progressive avec la politique, fusionnant d'abord dans la pratique de l'abstention puis dans le vote de protestation en faveur de mouvements populistes. Même ceux qui étaient directement impliqués dans la politique active ont quitté les partis et les cercles en raison de l'abandon des structures centrales contre le modèle du parti largement répandu en faveur de structures plus légères mais de plus en plus éloignées des périphéries; Cette séparation a créé des dirigeants totalement ignorants des besoins réels de la population, qui a entre-temps dû faire face à des crises économiques souvent causées par des personnages devenus proches des dirigeants des partis progressistes. Non seulement cela, les recettes pour remédier à ces crises ont concerné des mesures pénalisantes pour les classes inférieures et cela a accru le ressentiment pour la trahison subie. Au lieu de se soucier de la création de politiques agricoles en faveur des partis de l'inégalité sociale et la redistribution des revenus ont été progressive de nom, ont mis en œuvre des mesures économiques qui ont augmenté ces inégalités, nuisibles d'un point de vue économique, parce qu'ils n'ont aidé à faire revivre la économies nationales avec une augmentation des dépenses, jamais arrivé par les classes riches. La leçon d’anglais, où l’échec de Blair n’a rien appris aux forces politiques progressistes, a déterminé la sortie du Royaume-Uni de l’Union européenne, alors que sur le continent il a atteint un stade où les grands pays, gouvernés par des forces populaires ou de la soi-disant gauche, éliminé les acquis syndicaux et réduit l'Etat providence en faveur des banques et des finances, c'est-à-dire ceux qui étaient les gestionnaires matériels des crises économiques. Si dans les partis progressistes il y a eu une transformation contre nature, dans les partis de droite ou les partis classiques, il y a eu une transformation tout aussi nette qui a trahi les politiques de cohésion sociale et de méritocratie en faveur de positions de complaisance souvent ont abouti à des épisodes de technocratie en faveur de certains secteurs sociaux, mais qui, dans les résultats, sont allés dans le même sens que les partis progressistes. Par conséquent, la présence actuelle des mouvements populistes, auxquels se joignent de plus en plus ceux d’extrême droite, est une source de grande préoccupation, mais nous ne pouvons ignorer une analyse minutieuse des responsabilités et des causes de leur affirmation. Sans cela vient des idéaux des partis de gauche, le centre d'affaires et le droit, le populisme demeureraient un phénomène numériquement contenu et confiné aux marges de la vie politique et sociale, tout comme il n'y aurait pas de reprise de l'extrême droite, en mesure de ramasser les besoins des classes les plus malheureuses et les aborder contre les phénomènes migratoires dans une guerre entre les pauvres dans une version nationaliste. L’inconfort et le mécontentement de la population européenne constituent un élément tangible que nous voulions sous-estimer afin de suivre des politiques qui exaltent les inégalités et ne présentent toujours pas de mesures correctives efficaces. Une prise en charge complète avec une révision conséquente qui commence tout d'abord par un comportement politique et qui investit les organisations des structures des partis, en vue de revenir sur le passé pour favoriser la dimension territoriale, apparaît comme le point de départ qui doit conduire à un changement profond orienté vers les problèmes réels des citoyens, en contraste avec les programmes théoriques et détachés de la réalité. Ce n’est que de cette manière qu’une véritable confrontation pourra être opérée avec les politiques populistes et peut-être éviter les dangers de leurs effets.

As causas políticas do populismo

O alarme pelo perigo de uma ruptura europeia devido ao crescente populismo está se tornando cada vez mais claro. O crescimento dos movimentos populistas, que é acompanhado pelo movimento igualmente perigoso de uma direita cada vez mais extremada, contaminada pelo fascismo e pelo nazismo, parece ter chegado como um fator inesperado e inesperado; Na verdade, eles as instituições em Bruxelas, vai aqueles dos estados individuais e até mesmo os partidos progressistas, as do centro e os da direita moderada ter sido capaz de construir uma estratégia viável para prever, antes e rosto, em seguida, a deriva populista, com toda o que isso implica. As causas, no entanto, vêm de longe e dizem respeito, em primeiro lugar, à distorção dos objetivos perseguidos pelos partidos de esquerda. A corrida para o eleitorado do centro, mesmo com necessidades conflitantes com aqueles das classes mais baixas, desempregados, trabalhadores e empregados de nível mais baixo, mudou o foco de questões de grande valor social aos interesses especiais, que desorientou o habitual eleitorado daquela área política. Uma espécie de abandono político tem sido gerada de vastas áreas sociais, que não têm mais visto suas demandas e suas necessidades protegidas, gerando uma progressiva separação da política, fundidas primeiro na prática da abstenção e depois no voto de protesto em favor da abstenção. movimentos populistas. Mesmo aqueles que estavam diretamente envolvidos na política ativa deixaram os partidos e círculos devido ao abandono das estruturas centrais contra o modelo do partido difundido em favor de estruturas mais leves, mas cada vez mais distante das periferias; essa separação criou líderes totalmente inconscientes das necessidades reais do povo, que, entretanto, teve que enfrentar crises econômicas geralmente causadas por personagens que se tornaram próximos dos líderes dos partidos progressistas. Não apenas isso, as receitas para remediar essas crises têm a ver com medidas penalizadoras para as classes mais baixas e isso aumentou o ressentimento pela traição sofrida. Em vez de se preocupar com a criação de políticas agrícolas em favor de desigualdade e de redistribuição de renda partes sociais eram progressiva apenas no nome, implementaram medidas econômicas que aumentaram essas desigualdades, prejudicial do ponto de vista econômico, porque eles nunca ajudou a reviver o economias nacionais com um aumento nos gastos, nunca chegou pelas classes abastadas. A lição de inglês, onde o fracasso de Blair, não ensinou nada às forças políticas progressistas, determinou a saída do Reino Unido da União Européia, enquanto no continente chegou a um estágio em que os principais países, governados por forças populares ou da esquerda autodeclarada, eliminou as conquistas sindicais e reduziu o estado de bem-estar em favor dos bancos e das finanças, ou seja, daqueles que eram os gestores materiais das crises econômicas. Se os partidos progressistas houve uma transformação contra a natureza, no centro de partidos de direita clássica ou tem visto uma transformação igualmente acentuado, que traiu as políticas sociais de coesão e meritocracia em favor de posições de conveniência, que são frequentemente resultaram em episódios de tecnocracia em favor de certos setores sociais, e, no entanto, que foram, nos resultados, na mesma direção dos partidos progressistas. Portanto, a atual presença prevalente de movimentos populistas, que são cada vez mais associados aos da extrema direita, é um elemento de grande preocupação, mas a partir do qual não podemos ignorar uma análise cuidadosa das responsabilidades e das causas de sua afirmação. Sem isso vem dos ideais dos partidos de esquerda, o centro de negócios e direito, o populismo permaneceria um fenômeno numericamente contido e confinado às margens da vida política e social, assim como não haveria retomada da extrema direita, capaz de pegar necessidades das classes mais infelizes e dirigi-las contra os fenômenos migratórios em uma guerra entre os pobres em uma versão nacionalista. O desconforto e o descontentamento da população europeia é um elemento tangível que queríamos subestimar para seguir políticas que exaltaram a desigualdade e ainda não apresentam medidas corretivas eficazes. A responsabilidade total, resultando em uma revista que começa, em primeiro lugar, o comportamento político e investir organizações das estruturas partidárias, com vista a voltar ao passado para dar prioridade à dimensão territorial, aparece o ponto de partida para conduzir a uma profunda mudança orientada para os problemas reais dos cidadãos, em franco contraste com os programas teóricos e desvinculados da realidade. Só assim se pode fazer um verdadeiro confronto com políticas populistas e, talvez, impedir os perigos de seus efeitos.