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mercoledì 12 settembre 2018

世界の飢餓が増えます

世界の食糧安全保障と栄養状態に関する最近の報告は、世界の栄養不良者の数が821.000.000人に達した栄養不足の人々の著しい増加を示している。あったことを本質的には2008年のレベルに問題をもたらすことが多くの人々の生活条件の大幅な悪化であり、世界のいくつかの部分で達成された進展と互換性のない経済的、政治的後退を意味し、アフリカと南米の異なる地域とは対照的に、アジアの状況が安定しているとは言えないが、それが改善されたことを意味するものではなく、人間生活の最も基本的なニーズに対する満足度に関する条件は一般的に悪化している。この後退の社会的影響は、深い経済不平等が社会正義を超えた問題であり続けるが、ますます多くの人々の生き残りの見通しに投資することを意味する。道徳的配慮がグローバル談話には十分に表示されない自律的次元に限定すべきでない場合は、この問題の影響も州内の両方が、食料資源の問題に苦しんで、光学政治的な影響に分析しなければなりません西側地域だけでなく、中国、ロシア、ブラジル、いくつかのアジア諸国のような新興諸国にも不十分である。生存を確保することができません食糧不足は、唯一人の移動の対象国家と超国家的システムにおける主要な政治的影響のため、現在および能力よりもはるかに大きな移行につながることができます。豊かな州は移民に対抗する傾向があるが、彼らは戦争を防止するための適切な手段を見つけることができないとして、例えば、気候の影響、栄養失調のおそらく主な原因は、地球温暖化を軽減するために十分をしません、これは食糧不足のもう一つの決定要因です。飢饉の国のオブジェクト内でも商品で、多くの場合、豊富な経済発展の欠如、しかし、貧しい国々のための収入の放射性降下物を作成することができます何のプロジェクトが存在しませんが、豊かにし、企業を奨励集中的搾取があります第一世界の諸国に属し、こうしてある種の植民地主義の継続を作り出しました。とりわけ、正しい賠償もなかったのです。 、経済成長は豊かな国の主要な課題であるが、それは困難が、彼は、コストとして理解政治を含め、これで行く世界的な食料、すべての欠如によって引き起こされ、正確に考慮されていません与えられた偽物であり、立法の決定が遅くなったり、移住などの問題から逸脱したりしています。確かに彼らの特別な関心に進み、現在の国家の政治システムで、一般の犠牲にして、世界の飢餓の問題は決定的な解決策を見つけることができませんが、唯一、最高の状態で、部分的な救済と特に危険な不測の事態に局在豊かな国々のために。このような観測にもかかわらず、国連の目標は2030年までに栄養失調の問題を最終的に排除することにある。先進国間の協力が効果的であり、国連の調整能力が有効になった場合でも、これまでに達成できる可能性のあるこの目標に達するのに十二年しかかかりません。私たちが世界の飢餓と戦うために行うことは、影響を受けた地域に投資する行動を通じて、一定の品質でなければならない食料の供給を確保するための継続的な行動を取ることです。これらのプロジェクトは、しかし、十分な水の供給を確保する必要があり、密接に飢餓に接続された別のテーマは、食糧生産の分野における知識の移転は、食品や十分な資金へのユニバーサルアクセスの保証はすべて、これを達成するために。セキュリティの条件がオペレータや住民のために保証されている場合、それは不可能プログラムではなく、このテーマは、目標を達成するための最初の決定要因になるために、政府とと状態間の関係を投資しています。

الجوع في العالم يزيد

وقد سجل التقرير الأخير عن حالة الأمن الغذائي والتغذية في العالم التي وضعتها الوكالات المتخصصة التابعة للأمم المتحدة زيادة كبيرة من الناس يعانون من سوء التغذية في العالم الذي بلغ الحصة 821 مليون نسمة؛ حقيقة تعيد السؤال إلى مستويات عام 2008. في الواقع ، ما تم تسجيله هو تدهور كبير في الظروف المعيشية لعدد كبير من الناس ويشير إلى تراجع اقتصادي وسياسي يتعارض مع التقدم المحرز في بعض أجزاء العالم ، بشكل صريح على النقيض من أجزاء مختلفة من أفريقيا وأمريكا الجنوبية. إذا بقيت الحالة في آسيا مستقرة ، وهذا لا يعني أن هناك تحسنا ، فإن الحالة فيما يتعلق بإرضاء أبسط احتياجات الحياة البشرية قد تدهورت بشكل عام. إن الآثار الاجتماعية لهذا التراجع تعني أن عدم المساواة الاقتصادية العميقة لا تزال مشكلة تتجاوز العدالة الاجتماعية ، ولكنها تستثمر آفاق البقاء لعدد أكبر من الناس. إذا كانت الاعتبارات الأخلاقية لا تنحصر في بُعد مستقل ، لا يبدو كافياً لخطاب عالمي ، فإن نتائج هذه المشكلة يجب تحليلها أيضاً بهدف التداعيات السياسية ، سواء داخل الدول التي تعاني من مشكلة الموارد الغذائية. غير كافية ، على حد سواء إلى ما يسمى العالم الأول ، التي لم تعد فقط في المنطقة الغربية ، ولكن أيضا القوى الناشئة مثل الصين وروسيا والبرازيل والعديد من الدول الآسيوية. إن نقص المواد الغذائية ، التي لا يمكن أن تضمن البقاء ، لا يمكن إلا أن يولد حركات هجرة أكبر بكثير من الحركات الحالية ، وبالتالي يمكن أن يؤدي إلى عواقب سياسية أكبر في الأنظمة الوطنية والقومية التي هي موضوع حركة الناس. تميل الدول الغنية إلى إحباط الهجرة ، ولكن ، على سبيل المثال ، على تأثيرات المناخ ، ربما السبب الرئيسي لسوء التغذية ، لا تفعل ما يكفي للمساعدة في تقليل الاحترار العالمي ، تمامًا كما لا يمكنها العثور على أدوات مناسبة لمنع الحروب ، والتي هي عامل محدد آخر لندرة الغذاء. حتى في غياب تنمية الاقتصادات الغنية بالمواد الخام غالبًا ، والتي تقع في دول المجاعة ، لا توجد مشاريع يمكن أن تخلق عودة للدخل للدول الفقيرة ، لكن هناك استغلالًا مكثفًا يثري ويفضل المجتمع ينتمي إلى بلدان العالم الأول ، وبالتالي خلق نوع من استمرار الاستعمار ، والتي ، من بين أمور أخرى ، لم تكن حتى التعويضات الصحيحة. لا يزال النمو الاقتصادي هو الهدف الكبير للبلدان الغنية ، ولكنه مسند مزيف ، لا يأخذ في الاعتبار الصعوبات ، التي يفهمها كتكاليف ، والتي تسببها بالضبط نقص الغذاء على المستوى العالمي وكل ما يتبع ، حتى على المستوى السياسي. حيث يتم إبطاء القرارات التشريعية أو تحويلها عن قضايا مثل الهجرة. وبالتأكيد مع الأنظمة السياسية الوطنية الحالية التي تمضي في مصلحتها الخاصة ، على حساب المصلحة العامة ، فإن مسألة الجوع في العالم لا يمكن أن تجد حلاً نهائياً ، ولكن فقط في أحسن الأحوال ، علاجات جزئية ومحلية لأوضاع طارئة شديدة الخطورة للدول الغنية. على الرغم من هذه الملاحظة ، فإن هدف الأمم المتحدة هو الوصول إلى القضاء النهائي على مشكلة سوء التغذية بحلول عام 2030. لا يوجد سوى 12 عاما للتوصل إلى هذا الهدف ، والذي يمكن تحقيقه حتى قبل ذلك ، إذا كان التعاون بين الدول الغنية فعالا ، وأصبحت قدرة الأمم المتحدة على التنسيق فعالة. ما كنت تنوي القيام به لمكافحة الجوع في العالم مستمرة في اتخاذ الإجراءات اللازمة لضمان شراء الأغذية، والتي ستكون أيضا من نوعية معينة، من خلال الإجراءات التي تستثمر المناطق المتضررة. ومع ذلك ، يجب أن تضمن هذه المشاريع إمدادات كافية من المياه ، وموضوعاً آخر يرتبط ارتباطاً وثيقاً بالجوع ، ونقل المعرفة في مجال إنتاج الأغذية ، وضمان حصول الجميع على الموارد الغذائية والتمويل الكافي لتحقيق كل ذلك. إنه ليس برنامجًا مستحيلاً إذا كانت ظروف السلامة مضمونة للمشغلين والسكان ، وهذا الموضوع يستثمر العلاقات مع الحكومات وبين الولايات ، حتى يصبح العامل الأول الحاسم لتحقيق الهدف.

venerdì 7 settembre 2018

L'attuale situazione della penisola coreana

In concomitanza con il  settantesimo anniversario della fondazione della Correa del Nord, continua l’attività diplomatica della Corea del Sud per evitare che il clima di disgelo tra Washington e Pyongyang sia rovinato dal rallentamento della denuclearizzazione di Pyongyang. Il terzo vertice tra le due Coree, dopo quelli di Aprile e Maggio, è previsto tra il 18 ed il 20 settembre prossimi e si svolgerà nella capitale nordcoreana. Il principale obiettivo del Presidente della Corea del Sud è quello di evitare un nuovo deterioramento tra Washington e Pyongyang a causa del blocco del disarmo nucleare della Corea del Nord denunciato dagli Stati Uniti. Dopo l’incontro dello scorso Giugno a Singapore tra i due paesi nemici, sono seguiti atti concreti che hanno avviato la distensione, come la chiusura del sito per i test nucleari nordcoreani e l’interruzione delle esercitazioni militari congiunte tra USA e Corea del Nord. Malgrado ciò, secondo la Casa Bianca, Pyongyang avrebbe rallentato il processo di denuclearizzazione ed avrebbe alimentato i sospetti di Washington sul fatto che Kim Jong-un stia portando avanti il programma nucleare nordcoreano. Questo risentimento ha preso forma ufficiale con la cancellazione del viaggio diplomatico verso la capitale della Corea del Nord, da parte del Segretario di stato americano, che doveva svolgersi a Luglio. La Corea del Nord contesta, invece, questa lettura, e rivendica i progressi compiuti e si dice pronta a collaborare sia con la Corea de Sud, che con gli Stati Uniti. La disponibilità del regime nordcoreano potrebbe essere una tattica per prendere tempo e permettere di elaborare concretamente una strategia per affrontare le difficoltà diplomatiche, che sono seguite da una decisione obbligata, causata dalla disparità delle forze con gli Usa e dalla contingenza della necessità di rompere l’embargo per evitare pericolose derive in una popolazione fortemente controllata, ma stremata da anni di carestia. Il punto centrale è se la Corea del Nord intende rinunciare veramente al suo programma nucleare, che rappresenta l’unica arma di contrattazione sullo scenario internazionale e l’assicurazione della sopravvivenza del regime e dello stesso Kim Jong-un. L’impressione è che il dittatore nordcoreano si sia trovato praticamente costretto a sottoscrivere un accordo, senza un piano alternativo, da cui l’esigenza di guadagnare tempo. Intanto Kim Jong-un ha stimato che il programma di denuclearizzazione potrà essere concluso con la fine del mandato di Trump, nel 2012, ciò sembra volere essere uno strumento per convincere il Presidente americano attraverso il suo ego. L’obiettivo a breve termine della Corea del Sud è quello di ottenere la denuclearizzazione della penisola, ma quello più ambizioso è raggiungere la firma di un trattato di pace, che metta definitivamente la parola fine alla guerra di Corea, formalmente ancora in corso: infatti la fine delle ostilità è, per ora, ancora regolata dall’armistizio  firmato nel 1953. Seul per arrivare alla firma del trattato di pace deve avere l’appoggio degli Stati Uniti, che dovranno firmarlo in quanto nazione che guidava l’alleanza contro la Corea del Nord comunista ed i suoi alleati Cina e Russia. La Corea del Sud ha, quindi, tutto l’interesse di mantenere aperto  il dialogo tra Pyongyang e Washington, ma ancora una volta l’incognita è sulle reali intenzioni del dittatore nordcoreano, che continua ad essere disponibile ad incontrare i rappresentanti del sud, perchè comprende, che, in questo momento sono l’unico tramite con gli Stati Uniti. Fondamentale per capire la situazione sarà il ruolo che vorrà giocare la Cina, in questo momento in silenzio sull’argomento; per Pechino è importante che la Corea del Nord sopravviva come stato indipendente e non ci sia l’unificazione delle Coree, che significherebbe un paese ai confini sotto l’influenza statunitense. Se la Cina intende usare la dittatura di Kim Jong-un come strumento di contrasto agli USA, la pace sarà difficilmente raggiungibile, viceversa la continuazione della dittatura in maniera attenuata e meno chiusa, potrebbe fornire manodopera a basso costo ed un nuovo potenziale mercato per i prodotti cinesi, mentre resterebbe inalterato il ruolo nordcoreano di alleato cinese e sbarramento per l’influenza americana nella regione.  Ciò potrebbe costituire un compromesso valido per tutte le componenti soltanto se il processo di denuclearizzazione venisse completato ed accertato in maniera sicura.

The current situation on the Korean peninsula

Coinciding with the seventieth anniversary of the founding of Northern Correa, South Korea's diplomatic activity continues to prevent the thawing climate between Washington and Pyongyang from being ruined by the slowing of the denuclearization of Pyongyang. The third summit between the two Koreas, after those of April and May, is scheduled between September 18th and 20th and will take place in the North Korean capital. The main objective of the President of South Korea is to avoid a new deterioration between Washington and Pyongyang due to the blocking of North Korea's nuclear disarmament denounced by the United States. After last June's meeting in Singapore between the two enemy countries, concrete actions were carried out that initiated the détente, such as the closure of the North Korean nuclear testing site and the interruption of joint military exercises between the US and North Korea. Despite this, according to the White House, Pyongyang would have slowed down the process of denuclearization and would have fueled Washington's suspicions that Kim Jong-a was carrying out the North Korean nuclear program. This resentment has taken formal form with the cancellation of the diplomatic voyage to the capital of North Korea, by the US Secretary of State, which was to take place in July. Instead, North Korea challenges this reading, and claims the progress made and says it is ready to cooperate with both South Korea and the United States. The availability of the North Korean regime could be a tactic to take time and allow a concrete formulation of a strategy to tackle the diplomatic difficulties, which are followed by a forced decision, caused by the disparity of forces with the US and the contingency of the need to break the embargo to avoid dangerous drifts in a highly controlled population, but exhausted by years of famine. The central point is whether North Korea intends to give up its nuclear program, which is the only weapon of bargaining on the international scene and the insurance of the survival of the regime and of Kim Jong-un himself. The impression is that the North Korean dictator found himself practically forced to sign an agreement, without an alternative plan, from which the need to gain time. Meanwhile, Kim Jong-un estimated that the denuclearization program could be concluded with the end of Trump's mandate in 2012, this seems to want to be a tool to convince the American President through his ego. The short-term goal of South Korea is to obtain the denuclearization of the peninsula, but the most ambitious one is to reach the signature of a peace treaty, which definitively puts an end to the Korean war, which is still formally underway: in fact the end of hostilities is, for now, still regulated by the armistice signed in 1953. Seoul to get to the signing of the peace treaty must have the support of the United States, which will have to sign it as a nation that led the alliance against Korea of the communist North and its allies China and Russia. Therefore, South Korea has every interest in keeping the dialogue between Pyongyang and Washington open, but once again the unknown is on the real intentions of the North Korean dictator, who continues to be available to meet representatives from the south, because understands, that at this moment I am the only intermediary with the United States. Central to understanding the situation will be the role China will want to play, at this moment in silence on the subject; for Beijing it is important that North Korea survives as an independent state and there is no unification of the Koreas, which would mean a country on the border under US influence. If China intends to use the dictatorship of Kim Jong-un as a counter-instrument to the US, peace will be hard to reach, vice versa the continuation of the dictatorship in a weakened and less closed way could provide cheap labor and a new potential market for Chinese products, while the North Korean role of the Chinese ally and the barrier to American influence in the region would remain unaltered. This could be a compromise valid for all components only if the denuclearization process was completed and established in a secure manner.

La situación actual en la península de Corea

Para coincidir con el setenta aniversario de la fundación del Norte Correa, continuó la actividad diplomática en Corea del Sur para evitar que el clima de deshielo entre Washington y Pyongyang se ve perjudicada por la desaceleración de la desnuclearización de Pyongyang. La tercera cumbre entre las dos Coreas, después de las de abril y mayo, está programada para el 18 y 20 de septiembre y tendrá lugar en la capital de Corea del Norte. El principal objetivo del Presidente de Corea del Sur es evitar un nuevo deterioro entre Washington y Pyongyang debido al bloqueo del desarme nuclear de Corea del Norte denunciado por los Estados Unidos. Tras la reunión del pasado mes de junio en Singapur entre los dos países enemigos, siguieron los actos concretos que han comenzado a relajarse, como el cierre del sitio para la prueba nuclear de Corea del Norte y la descomposición de los ejercicios militares conjuntos entre los EE.UU. y Corea del Norte. Sin embargo, según la Casa Blanca, Pyongyang habría ralentizado el proceso de desnuclearización y podría alimentar las sospechas en Washington que Kim Jong-un está continuando lo que el programa nuclear de Corea del Norte. Este resentimiento ha tomado forma formal con la cancelación del viaje diplomático a la capital de Corea del Norte, por parte del Secretario de Estado de los Estados Unidos, que se realizará en julio. En cambio, Corea del Norte desafía esta lectura, y reclama el progreso realizado y dice que está listo para cooperar tanto con Corea del Sur como con los Estados Unidos. La disponibilidad del régimen de Corea del Norte podría ser una táctica para ganar tiempo y permitir desarrollar concretamente una estrategia para hacer frente a las dificultades diplomáticas, que son seguidos por una decisión forzada, provocada por la disparidad de fuerzas con los EE.UU. y de la contingencia de la necesidad de romper el " embargo para evitar derivas peligrosas en una población altamente controlada, pero agotado por años de hambruna. El punto central es si Corea del Norte tiene la intención de abandonar su programa nuclear, que es la única arma de negociación en la escena internacional y el seguro de la supervivencia del régimen y del propio Kim Jong-un. La impresión es que el dictador norcoreano se vio prácticamente forzado a firmar un acuerdo, sin un plan alternativo, del cual surgió la necesidad de ganar tiempo. Mientras tanto, Kim Jong-un estimó que el programa de desnuclearización podría concluir con el final del mandato de Trump en 2012, esto parece querer ser una herramienta para convencer al presidente estadounidense a través de su ego. El objetivo a corto plazo de Corea del Sur es lograr la desnuclearización de la península, pero el más ambicioso es llegar a la firma de un tratado de paz, que puso fin a la Guerra de Corea, formalmente todavía en curso: para al final de las hostilidades es, por ahora, sigue siendo regulada por el armisticio firmado en 1953. Seúl para llegar a la firma del tratado de paz debe contar con el apoyo de los EE.UU., que firmará como una nación que dirigió la alianza contra Corea del Norte comunista y sus aliados China y Rusia. Corea del Sur tiene, por lo tanto, todo el interés en mantener un diálogo abierto entre Pyongyang y Washington, pero de nuevo el desconocido es las intenciones reales del dictador de Corea del Norte, que sigue estando disponible para reunirse con representantes del Sur, debido entiende que en este momento soy el único intermediario con los Estados Unidos. Para comprender la situación, será fundamental el papel que China querrá desempeñar, en este momento en silencio sobre el tema; para Pekín es importante que Corea del Norte sobreviva como un estado independiente y no haya unificación de las Coreas, lo que significaría un país en la frontera bajo la influencia de los EE. UU. Si China tiene la intención de utilizar la dictadura de Kim Jong-un como medios de contraste a los EE.UU., la paz será difícil de alcanzar, por el contrario, en la continuación de una dictadura forma atenuada y menos cerrado, podría proporcionar mano de obra barata y un potencial nuevo mercado para Productos chinos, mientras que el papel de Corea del Norte del aliado chino y la barrera a la influencia estadounidense en la región se mantendrían inalterables. Esto podría ser un compromiso válido para todos los componentes solo si el proceso de desnuclearización se completó y se estableció de manera segura.

Die derzeitige Situation auf der koreanischen Halbinsel

Um mit dem siebzigsten Jahrestag der Gründung Nord Correa weiterhin diplomatische Aktivitäten in Südkorea zusammenfallen, das Klima des Tauwetters zwischen Washington und Pjöngjang zu verhindern, wird durch die Verlangsamung der Denuklearisierung von Pjöngjang ruiniert. Der dritte Gipfel zwischen den beiden Koreas findet nach dem April und Mai zwischen dem 18. und 20. September in der nordkoreanischen Hauptstadt statt. Das Hauptziel des Präsidenten von Südkorea ist es, eine neue Verschlechterung zwischen Washington und Pjöngjang zu vermeiden, da die von den USA angeprangerte nukleare Abrüstung Nordkoreas blockiert wurde. Nach dem Treffen der beiden feindlichen Länder im vergangenen Juni in Singapur wurden konkrete Maßnahmen ergriffen, die die Entspannung einleiteten, wie die Schließung der nordkoreanischen Atomtestanlage und die Unterbrechung gemeinsamer militärischer Übungen zwischen den USA und Nordkorea. Trotzdem hätte Pjöngjang laut dem Weißen Haus den Prozess der Denuklearisierung verlangsamt und Washingtons Verdacht geschürt, dass Kim Jong-a das nordkoreanische Atomprogramm ausführte. Dieser Groll hat mit der Absage der diplomatischen Reise in die Hauptstadt Nordkoreas durch den US-Außenminister, die im Juli stattfinden sollte, formelle Gestalt angenommen. Stattdessen fordert Nordkorea diese Lektüre heraus und behauptet die erzielten Fortschritte und sei bereit, mit Südkorea und den Vereinigten Staaten zusammenzuarbeiten. Die Verfügbarkeit des nordkoreanischen Regimes könnte eine Taktik sein, Zeit zu kaufen und damit konkret, eine Strategie zu entwickeln, um die diplomatischen Schwierigkeiten zu beseitigen, die durch eine erzwungene Entscheidung gefolgt sind, durch die Ungleichheit der Kräfte mit den USA und von der Zufälligkeit der Notwendigkeit, verursachte die "zu brechen Embargo, um gefährliche Drifts in einer streng kontrollierten Bevölkerung zu vermeiden, aber durch jahrelange Hungersnot erschöpft. Im Mittelpunkt steht die Frage, ob Nordkorea sein Nuklearprogramm aufgeben will, das die einzige Waffe auf internationaler Ebene ist, um zu verhandeln und das Überleben des Regimes und von Kim Jong-un selbst zu sichern. Der Eindruck ist, dass der nordkoreanische Diktator praktisch gezwungen war, ohne einen alternativen Plan ein Abkommen zu unterzeichnen, aus dem er Zeit gewinnen musste. In der Zwischenzeit schätzte Kim Jong-un, dass das Denuklearisierungsprogramm mit dem Ende von Trumps Mandat im Jahr 2012 abgeschlossen werden könnte, dies scheint ein Werkzeug zu sein, um den amerikanischen Präsidenten durch sein Ego zu überzeugen. Das kurzfristige Ziel von Südkorea ist die Denuklearisierung der Halbinsel zu erreichen, aber das ehrgeizigste ist die Unterzeichnung eines Friedensvertrages zu erreichen, die schließlich ein Ende des Korea-Krieg setzen, formell noch im Gang: für das Ende der Feindseligkeiten ist, denn jetzt, nach dem Waffenstillstand geregelt noch im Jahr 1953. Seoul unterzeichnete zur Unterzeichnung des Friedensvertrages erhält die Unterstützung der USA haben muss, die es als eine Nation unterzeichnen, die die Allianz gegen Korea geführt des kommunistischen Nordens und seiner Verbündeten China und Russland. Südkorea hat daher einen offenen Dialog zwischen Pjöngjang und Washington jedes Interesse an der Erhaltung, aber auch hier das Unbekannte ist die wirklichen Absichten des nordkoreanischen Diktator, der mit Vertretern des Südens, treffen weiterhin verfügbar ist, weil versteht, dass ich in diesem Moment der einzige Vermittler mit den Vereinigten Staaten bin. Zentral für das Verständnis der Situation wird die Rolle sein, die China in diesem Moment in Schweigen zu diesem Thema spielen will; Für Peking ist es wichtig, dass Nordkorea als unabhängiger Staat überlebt und es keine Vereinigung der Koreas gibt, die ein Land an der Grenze unter amerikanischem Einfluss bedeuten würde. Wenn China die Diktatur von Kim Jong-un zu verwenden beabsichtigt, als Gegensatz zu den USA bedeutet, wird Frieden schwer zu erreichen, umgekehrt die Fortsetzung in abgeschwächter Weise Diktatur und weniger geschlossen, könnte billige Arbeitskräfte zur Verfügung stellen und einen potentiellen neuen Markts für Chinesische Produkte, während die nordkoreanische Rolle des chinesischen Verbündeten und die Barriere für den amerikanischen Einfluss in der Region unverändert bleiben würden. Dies könnte ein Kompromiss sein, der nur dann für alle Komponenten gilt, wenn der Denuklearisierungsprozess auf sichere Weise abgeschlossen und eingerichtet wurde.

La situation actuelle dans la péninsule coréenne

Pour coïncider avec le soixante-dixième anniversaire de la fondation de Correa du Nord, a poursuivi l'activité diplomatique en Corée du Sud pour empêcher le climat de dégel entre Washington et Pyongyang est ruiné par le ralentissement de la dénucléarisation de Pyongyang. Le troisième sommet entre les deux Corées, après ceux d’avril et mai, est prévu entre le 18 et le 20 septembre et se déroulera dans la capitale nord-coréenne. L'objectif principal du président de la Corée du Sud est d'éviter une nouvelle détérioration entre Washington et Pyongyang en raison du blocage du désarmement nucléaire de la Corée du Nord dénoncé par les États-Unis. Après la réunion de juin dernier à Singapour entre les deux pays ennemis, des actions concrètes ont été entreprises pour déclencher la détente, telles que la fermeture du site d’essais nucléaires nord-coréen et l’interruption des exercices militaires conjoints entre les États-Unis et la Corée du Nord. Malgré cela, selon la Maison-Blanche, Pyongyang aurait ralenti le processus de dénucléarisation et aurait alimenté les soupçons de Washington selon lesquels Kim Jong-a exécutait le programme nucléaire nord-coréen. Ce ressentiment a pris forme avec l'annulation du voyage diplomatique dans la capitale de la Corée du Nord, par le secrétaire d'Etat américain, qui devait avoir lieu en juillet. Au lieu de cela, la Corée du Nord conteste cette lecture et revendique les progrès réalisés et se dit prête à coopérer avec la Corée du Sud et les États-Unis. La disponibilité du régime nord-coréen pourrait être une tactique pour gagner du temps et permettre de développer concrètement une stratégie pour faire face aux difficultés diplomatiques, qui sont suivies par une décision forcée, provoquée par la disparité des forces avec les Etats-Unis et de l'éventualité de la nécessité de briser le ' embargo pour éviter les dérives dangereuses dans une population fortement contrôlée, mais épuisée par des années de famine. Le point central est de savoir si la Corée du Nord a l'intention d'abandonner son programme nucléaire, qui est la seule arme de négociation sur la scène internationale et l'assurance de la survie du régime et de Kim Jong-un lui-même. L'impression est que le dictateur nord-coréen s'est trouvé pratiquement obligé de signer un accord, sans autre plan, d'où la nécessité de gagner du temps. Pendant ce temps, Kim Jong-un a estimé que le programme de dénucléarisation pourrait être conclu avec la fin du mandat de Trump en 2012, ce qui semble vouloir être un outil pour convaincre le président américain à travers son ego. L'objectif à court terme de la Corée du Sud est de parvenir à la dénucléarisation de la péninsule, mais le plus ambitieux est d'atteindre la signature d'un traité de paix, qui a finalement mis fin à la guerre de Corée, toujours officiellement en cours: pour la fin des hostilités est, pour l'instant, encore réglementé par l'armistice signé en 1953. Séoul pour se rendre à la signature du traité de paix doit avoir le soutien des États-Unis, qui signera comme une nation qui a dirigé l'alliance contre la Corée du Nord communiste et de ses alliés la Chine et la Russie. Par conséquent, la Corée du Sud a tout intérêt à maintenir le dialogue entre Pyongyang et Washington, mais encore une fois, l’inconnu est sur les véritables intentions du dictateur nord-coréen, qui continue à rencontrer des représentants du sud, car comprend que, à ce moment, je suis le seul intermédiaire avec les États-Unis. Le rôle que la Chine voudra jouer en ce moment, en silence sur le sujet, sera essentiel pour comprendre la situation; pour Pékin, il est important que la Corée du Nord reste un État indépendant et qu'il n'y ait pas d'unification des Corées, ce qui signifierait un pays à la frontière sous influence américaine. Si la Chine a l'intention d'utiliser la dictature de Kim Jong-un comme contraste signifie aux États-Unis, la paix sera difficile à atteindre, à l'inverse la poursuite de dans une dictature de manière atténuée et moins fermée, pourrait fournir la main-d'œuvre pas cher et un nouveau marché potentiel Les produits chinois, tandis que le rôle nord-coréen de l'allié chinois et la barrière à l'influence américaine dans la région resteraient inchangés. Cela pourrait constituer un compromis valable pour tous les composants uniquement si le processus de dénucléarisation était achevé et établi de manière sécurisée.