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Politica Internazionale
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giovedì 21 febbraio 2019
Putin contro i missili dell'Alleanza Atlantica in Europa dell'est
La parte relativa alle problematiche internazionali del discorso alla nazione del presidente russo Putin è stata incentrata sulla questione del comportamento americano dopo l’uscita degli USA dal trattato di non proliferazione nucleare. Prima, però, Putin ha voluto sottolineare i buoni rapporti che Mosca ha intrapreso con Bielorussia, Cina , Giappone ed India. Dopo questo prologo il capo del Cremlino ha accusato gli Stati Uniti di volere portare instabilità sul continente europeo, proprio per il quale il trattato era stato firmato e che aveva come obiettivo il mantenimento della pace nel vecchio continente. La questione investe la volontà americana di installare difese missilistiche nei paesi entrati a fare parte dell’Alleanza Atlantica, che facevano parte del blocco sovietico e che sono molto vicini al paese russo. Da un lato Putin afferma di non avere alcun interesse ad entrare in conflitto con gli Stati Uniti, che definisce potenza globale, ma, d’altra parte, sostiene, che, seppure la Russia non intende essere la prima a schierare i missili con un raggio d’azione tra i 500 ed i 5.500 chilometri, non potrà che rispondere con misure analoghe a provocazioni americane. Dal punto di vista di Trump l’uscita dal trattato è stata giustificata, non solo, per pareggiare la situazione con la Cina, che non era firmataria dell’accordo, ma anche perchè la Russia è stata sospettata di avere violato il trattato, grazie ad operazioni di riarmo e per rispondere all’esigenza degli alleati americani dell’Europa orientale, che hanno sempre sostenuto la pericolosità russa, di avere sistemi di difesa sufficienti per equilibrare la minaccia di Mosca. Dal punto di vista di Putin, gli Stati Uniti, con l’installazione dei sistemi missilistici sul confine russo, mirano a destabilizzare l’area di influenza che Mosca ritiene come propria, la risposta si renderebbe necessaria anche per scongiurare la ripetizione di casi analoghi alla questione ucraina, la cui possibile entrata nell’Alleanza Atlantica è profondamente osteggiata dalla Russia, che potrebbe vedere i militari americani sui propri confini. L’atteggiamento americano fornisce la percezione di una minaccia molto elevata, tanto da fare affermare al presidente russo, che le contromisure che verranno adottate in risposta all’installazione di missili che possono raggiungere Mosca in dieci minuti, riguarderanno non solo le basi missilistiche che ospiteranno queste armi, ma anche i centri decisionali da cui potrebberopartire gli ordini per il loro utilizzo. La minaccia, neanche tanto nascosta riguarda, quindi, il territorio americano. Risulta palese come queste dichiarazioni siano la conseguenza del ritiro dal trattato di non proliferazione nucleare e conducano direttamente alla situazione della guerra fredda. Le dichiarazioni di Putin sono sembrate quasi obbligate, una risposta da pari a pari con gli Stati Uniti, che è stata funzionale anche a bilanciare le ammissioni circa lo stato interno del paese. Il presidente russo deve misurarsi con un calo di fiducia del popolo dovuto ad una situazione economica difficile, con annosi problemi strutturali dovuti al mancato sviluppo industriale per la troppa importanza del settore primario, legato ai prodotti energetici e quindi soggetti agli sbalzi dei prezzi delle materie prime, di cui la Russia è esportatore; a ciò deve aggiungersi una situazione sociale instabile per l’aumento dell’età pensionabile, poco gradita dal popolo russo, e alla troppo diffusa situazione di povertà estrema, che riguarda ben diciannove milioni di russi. In questo quadro è visto con preoccupazione il calo della popolazione del paese, fatto che non accadeva dal 2008. Se questa volta le probabilità di attenuare lo scontento del popolo russo con le dichiarazioni della volontà di riportare la Russia al livello di potenza mondiale non possono sortire gli effetti degli anni precedenti, i discorsi di ammonimento verso gli Stati Uniti sono stati un corollario necessario, ma non sufficiente, che è stato valido per integrare le promesse in materia economica e sociale maggiormente richieste dalla popolazione. Resta il fatto che la Russia, seppure in difficoltà economica, possiede le capacità tecniche e finanziarie, per mettere in atto le minacce contro gli Stati Uniti riportando indietro l’orologio della storia, anche a costo di peggiorare ulteriormente la situazione interna per la probabile pressione diplomatica che seguirà l’eventuale installazione di missili e che si concretizzerà con nuove sanzioni, ulteriore passo verso il peggioramento dei rapporti est-ovest.
Putin against the Atlantic Alliance missiles in Eastern Europe
The part related to the international issues of Russian President Putin's speech to the nation focused on the issue of American behavior after the US exit from the nuclear non-proliferation treaty. First, however, Putin wanted to underline the good relations that Moscow has undertaken with Belarus, China, Japan and India. After this prologue the head of the Kremlin accused the United States of wanting to bring instability on the European continent, precisely for which the treaty had been signed and which had as its objective the maintenance of peace in the old continent. The question invests the American will to install missile defenses in the countries that joined the Atlantic Alliance, which were part of the Soviet bloc and are very close to the Russian country. On the one hand, Putin says he has no interest in coming into conflict with the United States, which defines global power, but, on the other hand, maintains that, although Russia does not intend to be the first to deploy missiles with a radius of action between 500 and 5,500 kilometers, can only respond with measures similar to American provocations. From Trump's point of view, the exit from the treaty was justified, not only, to equalize the situation with China, which was not a signatory of the agreement, but also because Russia was suspected of having violated the treaty, thanks to operations of rearmament and to respond to the need of the American allies of Eastern Europe, who have always supported the danger of Russia, to have sufficient defense systems to balance the threat of Moscow. From the point of view of Putin, the United States, with the installation of missile systems on the Russian border, aim to destabilize the area of influence that Moscow considers as its own, the answer would also be necessary to prevent the repetition of similar cases to the Ukrainian question, whose possible entry into the Atlantic Alliance is deeply opposed by Russia, which could see the US military on its borders. The American attitude provides the perception of a very high threat, so much so that the Russian president affirms that the countermeasures that will be adopted in response to the installation of missiles that can reach Moscow in ten minutes will concern not only the missile bases that will host these weapons, but also the decision-making centers from which they could take orders for their use. The threat, not so much hidden, therefore, concerns the American territory. It is clear that these statements are the consequence of the withdrawal from the nuclear non-proliferation treaty and lead directly to the cold war situation. Putin's statements seemed almost obligatory, a peer-to-peer response with the United States, which was also functional in balancing admissions about the country's internal state. The Russian president must measure himself with a decline in people's confidence due to a difficult economic situation, with long-standing structural problems due to the lack of industrial development due to the excessive importance of the primary sector, linked to energy products and therefore subject to changes in raw material prices , of which Russia is exporter; to this must be added an unstable social situation due to the increase in the retirement age, little appreciated by the Russian people, and to the over-widespread situation of extreme poverty, which affects nineteen million Russians. In this context the decline in the population of the country is seen with concern, which did not happen since 2008. If this time the chances of attenuating the discontent of the Russian people with declarations of the will to bring Russia back to the world power level can not the effects of previous years, the warning speeches to the United States were a necessary, but not sufficient, corollary, which was valid for integrating the promises in economic and social matters most requested by the population. The fact remains that Russia, although in economic difficulty, possesses the technical and financial capabilities to implement the threats against the United States by bringing back the clock of history, even at the cost of further worsening the internal situation due to the probable pressure diplomatic that will follow the eventual installation of missiles and that will materialize with new sanctions, ulterior step towards the worsening of the east-west relations.
Putin contra los misiles de la Alianza Atlántica en Europa del Este
La parte relacionada con los asuntos internacionales del discurso del presidente ruso Putin a la nación se centró en el tema del comportamiento estadounidense después de la salida de Estados Unidos del tratado de no proliferación nuclear. Primero, sin embargo, Putin quería subrayar las buenas relaciones que Moscú ha mantenido con Bielorrusia, China, Japón y la India. Después de este prólogo, el jefe del Kremlin acusó a los Estados Unidos de querer traer inestabilidad al continente europeo, precisamente por el cual se había firmado el tratado y cuyo objetivo era mantener la paz en el viejo continente. La pregunta invierte la voluntad estadounidense de instalar defensas de misiles en los países que se unieron a la Alianza Atlántica, que formaron parte del bloque soviético y están muy cerca del país ruso. Por un lado, Putin dice que no tiene interés en entrar en conflicto con Estados Unidos, que define el poder global, pero, por otro lado, sostiene que, aunque Rusia no pretende ser el primero en desplegar misiles con un radio De acción entre 500 y 5.500 kilómetros, solo puede responder con medidas similares a las provocaciones estadounidenses. Desde el punto de vista de Trump, la salida del tratado estaba justificada, no solo, para igualar la situación con China, que no era signataria del acuerdo, sino también porque se sospechaba que Rusia había violado el tratado, gracias a Operaciones de rearme y para responder a la necesidad de los aliados estadounidenses de Europa del Este, que siempre han apoyado el peligro de Rusia, de contar con sistemas de defensa suficientes para equilibrar la amenaza de Moscú. Desde el punto de vista de Putin, los Estados Unidos, con la instalación de sistemas de misiles en la frontera rusa, pretenden desestabilizar el área de influencia que Moscú considera propia, la respuesta también sería necesaria para evitar la repetición de casos similares a los Pregunta ucraniana, cuya posible entrada en la Alianza Atlántica se opone profundamente a Rusia, que podría ver al ejército estadounidense en sus fronteras. La actitud estadounidense proporciona la percepción de una amenaza muy alta, tanto que el presidente ruso afirma que las contramedidas que se adoptarán en respuesta a la instalación de misiles que pueden llegar a Moscú en diez minutos se referirán no solo a las bases de misiles que albergarán estas armas, pero también los centros de toma de decisiones desde donde podrían tomar órdenes para su uso. La amenaza, no tanto oculta, por lo tanto, concierne al territorio estadounidense. Está claro que estas declaraciones son la consecuencia de la retirada del tratado de no proliferación nuclear y conducen directamente a la situación de la guerra fría. Las declaraciones de Putin parecían casi obligatorias, una respuesta de igual a igual con los Estados Unidos, que también era funcional para equilibrar las admisiones sobre el estado interno del país. El presidente ruso debe medirse con una disminución de la confianza de la gente debido a una situación económica difícil, con problemas estructurales de larga data debido a la falta de desarrollo industrial debido a la excesiva importancia del sector primario, vinculado a los productos energéticos y, por lo tanto, sujeto a cambios en los precios de las materias primas. , de la cual Rusia es exportadora; a esto se debe agregar una situación social inestable debido al aumento en la edad de jubilación, poco apreciado por el pueblo ruso, y a la situación generalizada de pobreza extrema, que afecta a diecinueve millones de rusos. En este contexto, la disminución de la población del país se ve con preocupación, lo que no ocurrió desde 2008. Si esta vez las posibilidades de atenuar el descontento del pueblo ruso con declaraciones de la voluntad de devolver a Rusia al nivel de poder mundial no pueden Los efectos de años anteriores, los discursos de advertencia a los Estados Unidos fueron un corolario necesario, pero no suficiente, que fue válido para integrar las promesas en los asuntos económicos y sociales más solicitados por la población. El hecho es que Rusia, aunque en dificultades económicas, posee las capacidades técnicas y financieras para implementar las amenazas contra Estados Unidos al hacer retroceder el reloj de la historia, incluso a costa de empeorar aún más la situación interna debido a la presión probable. Diplomático que seguirá la eventual instalación de misiles y que se materializará con nuevas sanciones, paso ulterior hacia el empeoramiento de las relaciones este-oeste.
Putin gegen die Raketen des Atlantischen Bündnisses in Osteuropa
Der Teil bezog sich auf die internationalen Fragen der Rede des russischen Präsidenten Putin vor der Nation und konzentrierte sich auf das Problem des amerikanischen Verhaltens nach dem Ausstieg der USA aus dem Atomwaffensperrvertrag. Zunächst wollte Putin jedoch die guten Beziehungen hervorheben, die Moskau mit Belarus, China, Japan und Indien unterhält. Nach diesem Prolog warf der Kremlchef den Vereinigten Staaten vor, Instabilität auf dem europäischen Kontinent herbeiführen zu wollen, genau dafür sei der Vertrag unterzeichnet worden und habe den Frieden auf dem alten Kontinent zum Ziel gehabt. Die Frage stellt den amerikanischen Willen, Raketenabwehr in den Ländern des Atlantischen Bündnisses zu installieren, die Teil des Sowjetblocks waren und dem russischen Land sehr nahe stehen. Einerseits sagt Putin, er habe kein Interesse daran, mit den Vereinigten Staaten in Konflikt zu geraten, die die globale Macht bestimmen, behauptet aber andererseits, obwohl Russland nicht beabsichtigt, Raketen mit einem Radius als erster einzusetzen zwischen 500 und 5.500 Kilometern können nur mit Maßnahmen reagieren, die den amerikanischen Provokationen ähneln. Aus Trumps Sicht war der Austritt aus dem Vertrag nicht nur gerechtfertigt, um die Situation mit China auszugleichen, das nicht Unterzeichner des Abkommens war, sondern auch, weil Russland verdächtigt wurde, den Vertrag verdächtigt zu haben Aufrüstungsaktionen und Reaktion auf das Bedürfnis der amerikanischen Verbündeten Osteuropas, die sich immer für die Gefahr Russlands eingesetzt haben, nach ausreichenden Verteidigungssystemen, um die Bedrohung durch Moskau auszugleichen. Aus Sicht von Putin wollen die Vereinigten Staaten mit der Installation von Raketensystemen an der russischen Grenze den Einflussbereich destabilisieren, den Moskau für sich hält, und die Antwort wäre auch notwendig, um die Wiederholung ähnlicher Fälle im Hinblick auf die USA zu verhindern Die ukrainische Frage, deren möglicher Eintritt in das atlantische Bündnis von Russland zutiefst abgelehnt wird, könnte das US-Militär an seinen Grenzen sehen. Die amerikanische Haltung vermittelt die Wahrnehmung einer sehr hohen Bedrohung, so dass der russische Präsident bekräftigt, dass die Gegenmaßnahmen, die als Reaktion auf die Installation von Raketen, die Moskau in zehn Minuten erreichen können, ergriffen werden, nicht nur die Raketenbasen betreffen werden diese Waffen, aber auch die Entscheidungszentren, von denen sie Befehle für ihren Einsatz erhalten könnten. Die nicht so viel versteckte Bedrohung betrifft daher das amerikanische Territorium. Es ist klar, dass diese Aussagen die Folge des Rücktritts aus dem Atomwaffensperrvertrag sind und direkt zur Situation im Kalten Krieg führen. Putins Äußerungen schienen fast obligatorisch zu sein, eine Peer-to-Peer-Reaktion mit den Vereinigten Staaten, die auch dazu dient, die Einschätzungen über den inneren Staat des Landes abzuwägen. Der russische Präsident muss sich an einem nachlassenden Vertrauen der Menschen aufgrund einer schwierigen wirtschaftlichen Situation messen, wobei sich die Strukturprobleme aufgrund der mangelnden industriellen Entwicklung aufgrund der übermäßigen Bedeutung des Primärsektors, der mit Energieprodukten verbunden ist, und daher Änderungen der Rohstoffpreise unterliegen , wovon Russland Exporteur ist; Hinzu kommt eine instabile soziale Situation aufgrund des von den Russen wenig geschätzten Renteneintrittsalters und der weit verbreiteten Situation extremer Armut, von der 19 Millionen Russen betroffen sind. In diesem Zusammenhang ist der Bevölkerungsrückgang mit Besorgnis zu sehen, der seit 2008 nicht eingetreten ist. Wenn sich diesmal die Unzufriedenheit des russischen Volkes mit Willenserklärungen abschwächen soll, kann Russland nicht wieder auf die Weltmachtebene zurückkehren Aufgrund der Auswirkungen der vergangenen Jahre waren die Warnungsreden an die Vereinigten Staaten eine notwendige, aber nicht ausreichende Folge, die für die Integration der Versprechen in die von der Bevölkerung geforderten wirtschaftlichen und sozialen Angelegenheiten galt. Tatsache bleibt, dass Russland, obwohl es sich in wirtschaftlichen Schwierigkeiten befindet, über die technischen und finanziellen Möglichkeiten verfügt, um die Drohungen gegen die Vereinigten Staaten umzusetzen, indem es die Uhr der Geschichte zurückbringt, selbst auf Kosten einer weiteren Verschlechterung der internen Situation aufgrund des wahrscheinlichen Drucks diplomatisch, das der eventuellen Installation von Raketen folgen wird und mit neuen Sanktionen einhergehen wird, die einen weiteren Schritt in Richtung einer Verschlechterung der Ost-West-Beziehungen darstellen.
Poutine contre les missiles de l’Alliance atlantique en Europe de l’Est
La partie relative aux questions internationales du discours du président russe Poutine à la nation s'est concentrée sur la question du comportement des États-Unis après la sortie du traité de non-prolifération nucléaire par les États-Unis. Cependant, Poutine a tout d’abord souligné les bonnes relations que Moscou a nouées avec le Belarus, la Chine, le Japon et l’Inde. Après ce prologue, le chef du Kremlin a accusé les États-Unis de vouloir instaurer l'instabilité sur le continent européen, précisément pour lequel le traité avait été signé et qui avait pour objectif le maintien de la paix sur le vieux continent. La question investit la volonté américaine pour installer des défenses antimissiles dans les pays qui ont rejoint l'Alliance atlantique, qui faisaient partie du bloc soviétique et sont très proches du pays russe. Poutine affirme d'une part qu'il n'a aucun intérêt à entrer en conflit avec les États-Unis, ce qui définit le pouvoir global, mais affirme, bien que la Russie n'entende pas être la première à déployer des missiles à rayon d’action entre 500 et 5 500 km, ne peut réagir que par des mesures similaires aux provocations américaines. Du point de vue de Trump, la sortie du traité était justifiée, non seulement pour égaliser la situation avec la Chine, qui n'était pas signataire de l'accord, mais aussi parce que la Russie était soupçonnée d'avoir violé le traité, grâce à: des opérations de réarmement et pour répondre au besoin des alliés américains de l'Europe de l'Est, qui ont toujours soutenu le danger de la Russie, de disposer de systèmes de défense suffisants pour équilibrer la menace de Moscou. Du point de vue de Poutine, les États-Unis, avec l'installation de systèmes de missiles sur la frontière russe, visent à déstabiliser la zone d'influence que Moscou considère comme la sienne, la réponse serait également nécessaire pour empêcher la répétition de cas similaires à la veille. La question ukrainienne, pour laquelle une éventuelle entrée dans l'Alliance atlantique est profondément opposée par la Russie, qui pourrait voir l'armée américaine à ses frontières. L’attitude américaine donne l’impression d’une menace très forte, au point que le président russe affirme que les contre-mesures qui seront adoptées en réponse à l’installation de missiles pouvant atteindre Moscou en dix minutes ne concernent pas seulement les bases de missiles qui hébergeront ces armes, mais aussi les centres de décision à partir desquels ils pourraient prendre des commandes pour leur utilisation. La menace, donc moins cachée, concerne donc le territoire américain. Il est clair que ces déclarations sont la conséquence du retrait du traité de non-prolifération nucléaire et mènent directement à la situation de guerre froide. Les déclarations de Poutine semblaient presque obligatoires, une réaction d'égal à égal avec les États-Unis, qui permettait également d'équilibrer les admissions relatives à l'état interne du pays. Le président russe doit se mesurer à une baisse de la confiance des citoyens due à une situation économique difficile et à des problèmes structurels persistants dus à un développement industriel insuffisant en raison de l'importance excessive du secteur primaire, lié aux produits énergétiques et donc soumis à l'évolution des prix des matières premières. , dont la Russie est exportatrice; À cela, il faut ajouter une situation sociale instable en raison de l’augmentation de l’âge de la retraite, mal comprise par le peuple russe, et de la situation de pauvreté extrême sur laquelle se répandent beaucoup plus de 19 millions de Russes. Dans ce contexte, le déclin de la population du pays est perçu avec inquiétude, ce qui n'est pas arrivé depuis 2008. Si cette fois-ci, les chances d'atténuer le mécontentement du peuple russe par des déclarations de volonté de ramener la Russie au niveau mondial ne peuvent Les discours d’alerte adressés aux États-Unis ont constitué un corollaire nécessaire, mais non suffisant, pour tenir compte des promesses faites dans les domaines économique et social les plus demandés par la population. Il n'en reste pas moins que la Russie, bien que dans une situation économique difficile, dispose des capacités techniques et financières pour mettre en œuvre les menaces contre les États-Unis en ramenant l'horloge de l'histoire, même au prix d'une aggravation de la situation intérieure en raison de la pression probable diplomatiques qui suivront l’éventuelle installation de missiles et se concrétiseront par de nouvelles sanctions, étape ultérieure vers la détérioration des relations Est-Ouest.
Putin contra os mísseis da Aliança Atlântica na Europa Oriental
A parte relacionada às questões internacionais do discurso do presidente russo Putin à nação enfocou a questão do comportamento americano após a saída dos EUA do tratado de não-proliferação nuclear. Primeiro, no entanto, Putin queria sublinhar as boas relações que Moscou realizou com a Bielorrússia, China, Japão e Índia. Após este prólogo, o chefe do Kremlin acusou os Estados Unidos de quererem causar instabilidade no continente europeu, precisamente para o qual o tratado havia sido assinado e que tinha como objetivo a manutenção da paz no velho continente. A questão investe a vontade americana de instalar defesas antimísseis nos países que aderiram à Aliança Atlântica, que faziam parte do bloco soviético e estão muito próximos do país russo. De um lado da Putin afirma não ter interesse em entrar em conflito com os Estados Unidos, que define o poder global, mas, por outro lado, argumenta que, embora a Rússia não tem intenção de ser o primeiro a instalar mísseis com um raio de ação entre 500 e 5.500 quilômetros, só pode responder com medidas semelhantes às provocações americanas. Do ponto de vista do Trump sair do Tratado era justificado, não só para equalizar a situação com a China, que não era um signatário do acordo, mas também porque a Rússia era suspeito de ter violado o tratado, graças a operações de rearmamento e para responder à necessidade dos aliados americanos da Europa Oriental, que sempre apoiaram o perigo da Rússia, para ter sistemas de defesa suficientes para equilibrar a ameaça de Moscou. Do ponto de vista de Putin, os Estados Unidos, com a instalação de sistemas de mísseis na fronteira com a Rússia, visa a desestabilizar a área de influência que Moscou considera como a sua própria, a resposta seria também necessário para evitar a repetição de casos semelhantes ao Pergunta ucraniana, cuja possível entrada na Aliança Atlântica é fortemente contestada pela Rússia, que pode ver as forças armadas dos EUA em suas fronteiras. A atitude norte-americana dá a percepção de um muito alto nível de ameaça, tanto para fazer a dizer ao presidente russo, as contramedidas a tomar em resposta à instalação de mísseis que podem atingir Moscou, em dez minutos, irá incluir não só as bases de mísseis que sediarão essas armas, mas também os centros de tomada de decisão dos quais eles poderiam receber ordens para seu uso. A ameaça, não tanto oculta, portanto, diz respeito ao território americano. É claro que estas declarações são a consequência da retirada do Tratado de Não Proliferação Nuclear e levam diretamente à situação da Guerra Fria. As declarações de Putin pareciam quase obrigatórias, uma resposta peer-to-peer com os Estados Unidos, que também funcionava para equilibrar as admissões sobre o estado interno do país. O presidente russo tem de lidar com um declínio na confiança do povo devido a uma situação económica difícil, com problemas de longa data estruturais causadas pelo desenvolvimento não-industrial para demasiada importância do sector primário, ligados a produtos energéticos e, portanto, sujeitos às flutuações dos preços das matérias-primas , da qual a Rússia é exportadora; a isto deve ser adicionada uma situação social instável devido ao aumento da idade de aposentadoria, pouco valorizada pelo povo russo, e à situação generalizada de extrema pobreza, que afeta dezenove milhões de russos. Neste quadro é visto com preocupação o declínio da população do país, que não acontecia desde 2008. Se este tempo as chances de atenuar o descontentamento do povo russo com as declarações do desejo de levar a Rússia ao nível de potência mundial não pode Classificando os efeitos dos anos anteriores, os discursos de advertência aos Estados Unidos eram um corolário necessário, mas não suficiente, que era válido para integrar as promessas nas questões econômicas e sociais mais solicitadas pela população. O fato é que a Rússia, embora em dificuldade econômica, possui as capacidades técnicas e financeiras para implementar as ameaças contra os Estados Unidos, trazendo de volta o relógio da história, mesmo ao custo de piorar ainda mais a situação interna devido à provável pressão diplomática que acompanhará a eventual instalação de mísseis e que se materializará com novas sanções, passo ulterior em direção ao agravamento das relações leste-oeste.
Путин против ракет Атлантического альянса в Восточной Европе
Часть, связанная с международными вопросами выступления президента России Путина перед нацией, была посвящена вопросу поведения американцев после выхода США из договора о нераспространении ядерного оружия. Однако сначала Путин хотел подчеркнуть хорошие отношения, которые установили Москва с Беларусью, Китаем, Японией и Индией. После этого пролога глава Кремля обвинил Соединенные Штаты в том, что они хотят навести нестабильность на европейском континенте, именно для которого был подписан договор и целью которого было поддержание мира на старом континенте. Вопрос заключается в желании Америки установить ПРО в странах, присоединившихся к Атлантическому альянсу, которые входили в состав советского блока и очень близки к российской стране. С одной стороны, Путин говорит, что он не заинтересован в конфликте с Соединенными Штатами, которые определяют глобальную мощь, но, с другой стороны, утверждает, что, хотя Россия не намерена первой развернуть ракеты с радиусом действия действия от 500 до 5500 километров, могут ответить только мерами, подобными американским провокациям. С точки зрения Трампа, выход из договора был оправдан не только для выравнивания ситуации с Китаем, который не подписал соглашение, но и потому, что Россия подозревалась в нарушении договора, благодаря операции по перевооружению и реагированию на необходимость американских союзников в Восточной Европе, которые всегда поддерживали опасность России, иметь достаточные оборонительные системы, чтобы сбалансировать угрозу Москве. С точки зрения Путина, Соединенные Штаты, устанавливая ракетные системы на российской границе, стремятся дестабилизировать зону влияния, которую Москва считает своей, ответ также будет необходим для предотвращения повторения подобных случаев на Украинский вопрос, чье возможное вступление в Атлантический альянс глубоко противостоит России, которая могла бы видеть американские вооруженные силы на своих границах. Американское отношение обеспечивает восприятие очень высокой угрозы, настолько, что российский президент утверждает, что контрмеры, которые будут приняты в ответ на установку ракет, которые могут достичь Москвы через десять минут, будут касаться не только ракетных баз, на которых будут размещаться это оружие, а также центры принятия решений, из которых они могли бы принимать заказы на их использование. Таким образом, угроза, не столь скрытая, касается американской территории. Ясно, что эти заявления являются следствием выхода из договора о нераспространении ядерного оружия и ведут непосредственно к ситуации холодной войны. Заявления Путина казались почти обязательными, одноранговый ответ с Соединенными Штатами, который также был функциональным в уравновешивании признаний о внутреннем государстве страны. Российский президент должен измерить себя снижением доверия людей из-за сложной экономической ситуации, с давними структурными проблемами из-за отсутствия промышленного развития из-за чрезмерной важности первичного сектора, связанного с энергетическими продуктами и, следовательно, подверженного изменениям цен на сырье. из которых Россия является экспортером; К этому следует добавить нестабильную социальную ситуацию из-за увеличения пенсионного возраста, мало ценимого русским народом, и из-за широко распространенной ситуации крайней нищеты, от которой страдают 19 миллионов россиян. В этом контексте сокращение населения страны воспринимается с беспокойством, чего не было с 2008 года. Если на этот раз шансы ослабить недовольство россиян декларациями о воле вернуть Россию на мировой уровень власти не могут последствия предыдущих лет, предупреждающие речи для Соединенных Штатов были необходимым, но не достаточным следствием, которое было справедливо для интеграции обещаний в экономических и социальных вопросах, наиболее востребованных населением. Факт остается фактом, что Россия, несмотря на экономические трудности, обладает техническими и финансовыми возможностями для реализации угроз против Соединенных Штатов, возвращая часы истории, даже ценой дальнейшего ухудшения внутренней ситуации из-за возможного давления дипломатический, который последует за возможной установкой ракет и будет реализован с новыми санкциями, что является последним шагом к ухудшению отношений между востоком и западом.
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