Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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venerdì 17 maggio 2019
大衆と社会主義者の間のヨーロッパにおける同盟は終結する可能性があります
社会主義者と大衆の間のヨーロッパでの同盟は終わりに近づいているように見えます。異なる政治的ビジョンは、5月26日の投票に関連した新しい形態の同盟を支持するように思われる。社会主義者にとっては、フランスの与党からギリシャのギリシャ政党までの同盟関係が出現する可能性があります。この政治的な期間には、左より中央のテクノクラティック左中央から実用的左に至るまでのさまざまな政治的ニュアンスが含まれ、経済的安定とEU内の永続性を支持するためにその教義を放棄することができた。それはヨーロッパの国々の間で、そして同じ国の中でも社会階級の間で、深刻な不平等を生み出している人気のドイツ人によって課された予算の厳格さを拒絶する異質なグループです。ヨーロッパの市民と統一されたヨーロッパの考えの否定的な認識を引き起こします。この可能性のある連立のアプローチは、ヨーロッパのより積極的な考えを支持するために予算の硬直性のパターンを破ることを試みることです。現在の世界のシナリオに存在する力に反対する可能性がある唯一のものであり、それによって個々の分割された国の強さと競争することは不可能である。これを行うには、とりわけ、できるだけ一般的な外交政策の考えを支持することが必要です。それは、ヨーロッパの機関の特に好ましいビジョンによってのみ達成されることができるという目的です。これは、所得の異なる再分配、雇用を促進する能力、そしてもはや税として経験されてはならない規範を通過します。必要とされているのは、主権と反ヨーロッパ勢力を支持した理由と戦うことです。いくつかの理解できる理由から始まっていますが、主権勢力はファシズムにおいて非合法で、しばしば国境のないものであり、偶然ではなく大陸の最も右の政党がこの運動に溶け込んでいるため、否定的な進化を遂げました。社会主義者と大衆の間の争いはまた、2つの勢力の組み合わせがもはや統治に必要な定足数に達することができなかったという査定にもよる。社会主義者が左側でより難民の政策を追求しようとするならば、中心的な力である大衆は彼らの視線を右側に向けることができるだけである。対話が自由主義的勢力または保守的な古典的右翼との間である限り、共通の根拠は問題ではなく、極端な権利または主権および反欧州運動との共通のアプローチを見つけることはより困難である。人気の精神の中でヨーロッパの考えが中心のままであり、ブリュッセル機関が開発のための礎石を表すので、問題は難しいです。考えは、主権勢力との対話を開始し、それほど極端ではない提案をいくつか受け入れて、それらをより穏当な取り決めで統合するというものかもしれません。この意図が賞賛に値するならば、人は可能な結果を確信することができません。この同盟が過半数を占めることができるならば、難しいように思われるのはヨーロッパの利益のための機能的な対話です。歴史的であっても、決断のタイミングを長くするための継続的な意見の不一致や長期にわたる交渉を予測するには距離が長すぎます。それどころか、この種の同盟が反対であった場合、戦術はより多くの結果をもたらす可能性があり、そこでは力の行使の欠如は結果の達成に対してより少ない対話を支持するかもしれない。いずれにせよ、ヨーロッパには新たな局面が開かれ、確かに過去に対する変革をもたらすでしょう。政治的錬金術から、世界的な課題を支配する制度的構造を導き出すことになるでしょう。希望は彼らの仕事の高さで人々と考えを見つけることです。
يمكن أن ينتهي التحالف في أوروبا بين الشعبية والاشتراكية
يبدو أن التحالف في أوروبا بين الاشتراكيين والشعبيين في طريقه إلى النهاية. يبدو أن الرؤى السياسية المختلفة تؤيد الأشكال الجديدة للتحالفات المرتبطة بتصويت 26 مايو. بالنسبة للاشتراكيين ، يمكن أن يظهر تحالف يضم الحزب الحاكم في فرنسا حتى الحزب اليوناني في اليونان. في هذا الفاصل السياسي ، هناك العديد من الفروق السياسية التي تتراوح من اليسار الوسط التكنوقراطي ، أكثر مركزية من اليسار ، حتى اليسار العملي ، قادرة على التنازل عن عقائدها لصالح الاستقرار الاقتصادي والانتظام داخل الاتحاد. إنها مجموعة غير متجانسة ترفض صلابة الميزانية التي فرضها الألمان الشعبيون ، والتي تسببت في تفاوتات عميقة ، سواء بين الدول الأوروبية ، أو بين الطبقات الاجتماعية أيضًا داخل نفس الأمة ، مما تسبب في تدهور نوعية حياة المواطنون الأوروبيون ويسببون الإدراك السلبي لفكرة أوروبا الموحدة. يتمثل نهج هذا التحالف المحتمل في محاولة لكسر نمط جمود الميزانية لصالح فكرة أكثر إيجابية عن أوروبا ، وقادرة على إيقاظ وتحفيز المشاعر الأوروبية لتكون قادرة على تجميع تلك الحركات التي ترى الوحدة الأوروبية على أنها المعارضة المحتملة الوحيدة للقوى الموجودة في سيناريو العالم الحالي ، والتي لا يمكن منافستها مع قوة كل دولة مقسمة. للقيام بذلك ، من الضروري أن نؤيد ، من بين أشياء أخرى ، فكرة السياسة الخارجية المشتركة قدر الإمكان: هدف لا يمكن تحقيقه إلا من خلال رؤية مواتية بشكل خاص للمؤسسات الأوروبية. يمر هذا من خلال إعادة توزيع مختلفة للدخل ، والقدرة على تعزيز العمالة والقواعد التي لم يعد يجب أن تُعتبر ضرائب. المطلوب هو محاربة الأسباب المؤيدة للسيادة والقوات المعادية لأوروبا. على الرغم من أن القوى السيادية قد تطورت من بعض الأسباب المفهومة ، فقد طورت تطوراً سلبياً بسبب الفاشية غير الليبرالية وغالبًا بلا حدود في الفاشية ، وليس عن طريق الصدفة اندمجت الأحزاب اليمينية المتطرفة في القارة في هذه الحركة. يرجع الانقسام بين الاشتراكيين والشعبيين أيضًا إلى التقييم القائل بأن توليفة القوتين لم تعد قادرة على الوصول إلى النصاب القانوني اللازم للحكم ، وذلك بالتحديد لأن المسافات السياسية بين الجزأين زادت. إذا كان الاشتراكيون يعتزمون اتباع سياسة أكثر نزوحًا على اليسار ، فلن يتمكن الجمهور ، الذين هم قوة مركزية ، إلا من توجيه نظرتهم إلى اليمين. طالما أن الحوار مع القوى الليبرالية أو الجناح اليميني الكلاسيكي المحافظ ، فإن الأرضية المشتركة ليست مشكلة ، بل من الصعب إيجاد نهج مشترك مع اليمين المتطرف أو الحركات ذات السيادة ومعاداة أوروبا. إن القضية صعبة لأن فكرة أوروبا في العقول الشعبية تظل مركزية وتمثل مؤسسات بروكسل حجر الزاوية للتنمية. قد تكون الفكرة هي بدء حوار مع القوى ذات السيادة ، وقبول بعض مقترحاتهم الأقل تطرفًا ، لدمجها في ترتيب أكثر اعتدالًا. إذا كانت هذه النية جديرة بالثناء ، فلا يمكن التأكد من النتيجة المحتملة. ما يبدو أنه صعب هو إجراء حوار عملي في المصلحة الأوروبية إذا كان لهذا التحالف أغلبية. هناك مسافة كبيرة ، حتى تاريخية ، لا نتوقع استمرار الخلافات والمفاوضات المطولة لإطالة توقيت القرارات. على العكس من ذلك ، يمكن أن تعطي التكتيكات المزيد من النتائج إذا كان هناك تحالف من هذا النوع في المعارضة ، حيث يمكن أن يؤدي عدم ممارسة السلطة إلى إجراء حوار أقل ضد تحقيق النتائج. على أي حال ، تفتح أوروبا مرحلة جديدة ستؤدي بالتأكيد إلى تحولات فيما يتعلق بالماضي: من الخيمياء السياسية ستستمد الهياكل المؤسسية التي تحكم التحديات العالمية. الأمل هو العثور على أشخاص وأفكار في ذروة مهمتهم.
mercoledì 15 maggio 2019
Russia ed USA si incontrano per migliorare le relazioni bilaterali
Il rapporto tra USA e Russia deve essere distinto tra quello dei rispettivi capi di stato e dei loro governi con quella che è la naturale avversione che vi è tra le due amministrazioni. L’affinità politica tra Putin e Trump è cosa nota, come nota è l’attività russa per favorire l’elezione dell’attuale presidente USA. Tuttavia verso l’azione politica di Mosca vi è una diffidenza tra grande parte dell’amministrazione americana intesa nel senso più ampio; questa diffidenza deriva sia da situazioni storiche pregresse, peraltro presenti anche in senso contrario, che per gli evidenti obiettivi geopolitici della Russia, che sono alla base dei programmi elettorali e quindi politici del Cremlino. La visita del Segretario di stato americano al ministro degli esteri russo e, successivamente, a Putin, dimostra che la dialettica tra i vertici dei due paesi continua in maniera collaborativa, perchè entrambi hanno bisogno di ribadire un rapporto funzionale a mantenere il loro ruolo nella politica internazionale. Gli USA sono attualmente in difficoltà su diversi fronti diplomatici: con la Corea del Nord non sono riusciti a concludere un accordo che sarebbe stato significativo, in Venezuela, considerato all’interno della propria zona di influenza, Washington non riesce ad incidere in maniera efficace in favore dell’opposizione al regime di caracas, la questione iraniana rischia di andare oltre il già pericoloso livello di tensione in corso per una pessima gestione troppo condizionata da alleati incauti ed, infine, il rapporto con l’Unione Europea subisce continui deterioramenti mettemdo in pericolo il normale e storico svolgimento della relazione transatlantica. Trump ha impostato una politica di sostanziale isolamento in campo internazionale, ma non è stato supportato da parti della propria amministrazione in maniera da prevenire effetti non favorevoli agli USA e le difficoltà per la diplomazia americana derivano in gran parte da queste ragioni. Il rapporto con la Russia, sebbene condizionato da visioni ed interessi differenti e spesso contrastanti, è essenziale per trovare una collaborazione per risolvere le questioni contingenti e non obbligare gli USA ad un impegno in prima persona ma solitario. La Russia, d’altronde, ha la necessità di avere un rapporto con la maggiore potenza del pianeta, che dopo l’invasione della Crimea, è peggiorato sensibilmente (ma non tanto per Trump, quanto per parti dell’amministrazione contrarie a Mosca). L’importanza di buone relazioni bilaterali, come affermato dal Ministro degli esteri russo, sono fondamentali per evitare che le tensioni presenti nelle varie regioni possano evolversi in situazioni in grado di alterare gli equlibri su cui si basa la pace mondiale. Questa consapevolezza può favorire una ripresa di relazioni molto più strette, che possa favorire una mediazione in grado di soddisfare gli obiettivi di entrambe le parti. In particolare sono stati affrontati i temi della denuclearizzazione coreana, che interessa agli USA dal punto di vista strategico, ma che per la Russia è essenziale, vista la vicinanza con la penisola asiatica, della questione venezuelana, dove la Russia ha espresso la sua contrarietà ad una esportazione delle democrazia tramite le armi, della situazione siriana e di quella ucraina ed, infine, dell’emergenza del Golfo Persico, che continua a restare tale, malgrado le dichiarazioni americane di non volere intraprendere un conflitto, che sarebbe altamente impopolare per Trump. Se questa visita del Segretario di stato può rappresentare un avvicinamento tra le due potenze occorre anche considerare gli effetti che ciò potrà avere sulla Cina, in quanto soggetto alternativo agli USA, al quale la Russia sembrava essersi avvicinata; Mosca, pur in un quadro di normale dialettica internazionale, potrebbe giocare su due tavoli per sfruttare le relazioni complicate tra i due paesi, dovute alle guerre commerciali in atto. Ciò potrebbe portare a rimettere in discussione, ma non certo nel breve periodo, una serie di assetti internazionali tra cui proprio quello iraniano, Gli USA probabilmente non riusciranno a fare recedere Mosca dal trattato del nucleare, ma una maggiore azione diplomatica della Russia tra USA ed Iran, potrebbe costringere la Cina a derogare dal suo principio di non intervento per non rinunciare ad interpretare il ruolo di grande potenza a cui aspira anche in campo diplomatico. Occorrerà attendere gli sviluppi che questo avvicinamento, se ci sarà realmente, sarà in grado di provocare.
Russia and the USA meet to improve bilateral relations
The relationship between the US and Russia must be distinguished between that of the respective heads of state and their governments with what is the natural aversion that exists between the two administrations. The political affinity between Putin and Trump is well known, as is the Russian activity to promote the election of the current US president. However, there is a mistrust of much of the American administration in the broadest sense towards Moscow's political action; this mistrust derives both from historical situations, which are also present in the opposite sense, and from the obvious geopolitical objectives of Russia, which are at the base of the Kremlin electoral and political programs. The visit of the American Secretary of State to the Russian Foreign Minister and, subsequently, to Putin, shows that the dialectic between the leaders of the two countries continues in a collaborative way, because both need to reaffirm a functional relationship to maintain their role in politics international. The USA is currently in difficulty on several diplomatic fronts: with North Korea they have failed to conclude an agreement that would have been significant, in Venezuela, considered within its own area of influence, Washington is not able to effectively affect favor of opposition to the caracas regime, the Iranian question risks going beyond the already dangerous level of tension underway for a bad management too conditioned by incautious allies and, finally, the relationship with the European Union undergoes continuous deterioration mettemdo in danger the normal and historical development of the transatlantic relationship. Trump has set up a policy of substantial isolation in the international arena, but has not been supported by parts of his administration so as to prevent unfavorable effects for the US and the difficulties for American diplomacy derive largely from these reasons. The relationship with Russia, although conditioned by different and often conflicting visions and interests, is essential to find a collaboration to resolve contingent questions and not oblige the US to make a first-hand but solitary commitment. Russia, on the other hand, needs to have a relationship with the greater power of the planet, which after the invasion of Crimea, has worsened significantly (but not so much for Trump, as for parts of the administration opposed to Moscow). The importance of good bilateral relations, as stated by the Russian Foreign Minister, is essential to prevent the tensions in the various regions from evolving into situations capable of altering the books on which world peace is based. This awareness can favor a resumption of much closer relationships, which can favor a mediation able to satisfy the objectives of both parties. In particular, the issues of Korean denuclearization, which is of strategic interest to the US, have been addressed, but for Russia it is essential, given the proximity to the Asian peninsula, the Venezuelan question, where Russia has expressed its opposition to an export of democracy through arms, of the Syrian and Ukrainian situation and, finally, of the Persian Gulf emergency, which continues to remain so, despite the American declarations of not wanting to embark on a conflict, which would be highly unpopular for Trump. If this visit by the Secretary of State can represent a rapprochement between the two powers, we must also consider the effects this will have on China, as an alternative subject to the USA, to which Russia seemed to have approached; Moscow, despite a framework of normal international dialectics, could play on two tables to exploit the complicated relations between the two countries, due to the ongoing trade wars. This could lead to questioning, but certainly not in the short term, a series of international assets including the Iranian one, the USA will probably not be able to make Moscow withdraw from the nuclear treaty, but a greater diplomatic action by Russia between the USA and Iran could force China to derogate from its principle of non-intervention in order not to renounce its role as a great power to which it also aspires in the diplomatic field. It will be necessary to wait for the developments that this approach, if it really exists, will be able to provoke.
Rusia y Estados Unidos se reúnen para mejorar las relaciones bilaterales
La relación entre Estados Unidos y Rusia debe distinguirse entre la de los respectivos jefes de estado y sus gobiernos con la aversión natural que existe entre las dos administraciones. La afinidad política entre Putin y Trump es bien conocida, al igual que la actividad rusa para promover la elección del actual presidente de los Estados Unidos. Sin embargo, existe una desconfianza en gran parte de la administración estadounidense en el sentido más amplio hacia la acción política de Moscú; esta desconfianza se deriva tanto de situaciones históricas, que también están presentes en el sentido opuesto, como de los objetivos geopolíticos obvios de Rusia, que están en la base de los programas políticos y electorales del Kremlin. La visita del Secretario de Estado estadounidense al Ministro de Relaciones Exteriores de Rusia y, posteriormente, a Putin, muestra que la dialéctica entre los líderes de los dos países continúa de manera colaborativa, porque ambos necesitan reafirmar una relación funcional para mantener su papel en la política. internacional. Actualmente, EE. UU. Está en dificultades en varios frentes diplomáticos: con Corea del Norte no han logrado llegar a un acuerdo que hubiera sido significativo, en Venezuela, considerado dentro de su propia área de influencia, Washington no puede afectar efectivamente A favor de la oposición al régimen de Caracas, la cuestión iraní corre el riesgo de ir más allá del ya peligroso nivel de tensión en curso por una mala gestión condicionada por aliados incautos y, finalmente, la relación con la Unión Europea sufre un continuo deterioro y se encuentra en peligro. El desarrollo normal e histórico de la relación transatlántica. Trump ha establecido una política de aislamiento sustancial en el ámbito internacional, pero no ha recibido el apoyo de parte de su administración para evitar efectos desfavorables para los EE. UU. Y las dificultades para la diplomacia estadounidense se derivan en gran parte de estas razones. La relación con Rusia, aunque está condicionada por visiones e intereses diferentes ya menudo contradictorios, es esencial para encontrar una colaboración para resolver preguntas contingentes y no obligar a los EE. UU. A hacer un compromiso directo pero solitario. Rusia, por otro lado, necesita tener una relación con el mayor poder del planeta, que después de la invasión de Crimea, ha empeorado significativamente (pero no tanto para Trump, como para las partes de la administración que se oponen a Moscú). La importancia de las buenas relaciones bilaterales, según lo declarado por el Ministro de Relaciones Exteriores de Rusia, es esencial para evitar que las tensiones en las distintas regiones se conviertan en situaciones capaces de alterar los libros en los que se basa la paz mundial. Esta conciencia puede favorecer la reanudación de relaciones mucho más cercanas, lo que puede favorecer una mediación capaz de satisfacer los objetivos de ambas partes. En particular, se han abordado los problemas de la desnuclearización coreana, que es de interés estratégico para los Estados Unidos, pero para Rusia es esencial, dada la proximidad a la península asiática, la cuestión venezolana, donde Rusia ha expresado su oposición a una exportación de la democracia a través de las armas, de la situación siria y ucraniana y, finalmente, de la emergencia del Golfo Pérsico, que sigue siéndolo, a pesar de las declaraciones estadounidenses de no querer embarcarse en un conflicto, lo que sería muy impopular para Trump. Si esta visita del Secretario de Estado puede representar un acercamiento entre las dos potencias, también debemos considerar los efectos que esto tendrá en China, como una alternativa a los EE. UU., A la que Rusia parece haberse acercado; Moscú, a pesar de un marco de dialéctica internacional normal, podría jugar en dos mesas para explotar las complicadas relaciones entre los dos países, debido a las guerras comerciales en curso. Esto podría llevar a cuestionar, pero ciertamente no en el corto plazo, una serie de activos internacionales, incluido el iraní. Es probable que los EE. UU. No puedan hacer que Moscú se retire del tratado nuclear, sino una mayor acción diplomática de Rusia entre los EE. UU. Y Irán podría obligar a China a derogar su principio de no intervención para no renunciar a su papel de gran poder al que también aspira en el campo diplomático. Será necesario esperar los desarrollos que este enfoque, si realmente existe, podrá provocar.
Russland und die USA treffen sich, um die bilateralen Beziehungen zu verbessern
Das Verhältnis zwischen den USA und Russland muss zwischen dem der jeweiligen Staatsoberhäupter und ihren Regierungen mit der natürlichen Abneigung, die zwischen den beiden Regierungen besteht, unterschieden werden. Die politische Affinität zwischen Putin und Trump ist bekannt, ebenso wie die russischen Aktivitäten zur Förderung der Wahl des derzeitigen US-Präsidenten. Es besteht jedoch ein Misstrauen gegenüber einem Großteil der amerikanischen Regierung im weitesten Sinne gegenüber Moskaus politischem Handeln. Dieses Misstrauen rührt sowohl von historischen Situationen her, die auch im entgegengesetzten Sinne vorliegen, als auch von den offensichtlichen geopolitischen Zielen Russlands, die die Grundlage des Wahl- und politischen Programms des Kremls bilden. Der Besuch des amerikanischen Außenministers beim russischen Außenminister und anschließend bei Putin zeigt, dass die Dialektik zwischen den Führern beider Länder auf kollaborative Weise fortgesetzt wird, da beide ein funktionierendes Verhältnis bekräftigen müssen, um ihre Rolle in der Politik aufrechtzuerhalten international. Die USA sind derzeit in mehreren diplomatischen Fragen in Schwierigkeiten: Mit Nordkorea ist es ihnen nicht gelungen, ein Abkommen zu schließen, das von Bedeutung gewesen wäre. In Venezuela kann Washington aufgrund seines Einflussbereichs keinen wirksamen Einfluss ausüben zugunsten einer ablehnung des caracas-regimes droht die iranische frage über das ohnehin gefährliche spannungsniveau hinauszugehen, das derzeit für ein schlechtes, von unvorsichtigen alliierten konditioniertes management besteht die normale und historische Entwicklung des transatlantischen Verhältnisses. Trump hat eine Politik der erheblichen Isolation auf internationaler Ebene eingeführt, wurde jedoch von Teilen seiner Regierung nicht unterstützt, um ungünstige Auswirkungen für die USA zu verhindern, und die Schwierigkeiten für die amerikanische Diplomatie ergeben sich größtenteils aus diesen Gründen. Das Verhältnis zu Russland ist, obwohl es von unterschiedlichen und oftmals widersprüchlichen Visionen und Interessen geprägt ist, von wesentlicher Bedeutung, um eine Zusammenarbeit zur Lösung eventueller Fragen zu finden und die USA nicht zu einer Verpflichtung aus erster Hand, sondern zu einem Alleingang zu verpflichten. Auf der anderen Seite muss Russland ein Verhältnis zur größeren Macht des Planeten haben, die sich nach dem Einmarsch auf der Krim erheblich verschlechtert hat (jedoch nicht so sehr für Trump als für Teile der Regierung, die sich gegen Moskau aussprechen). Die vom russischen Außenminister festgestellte Bedeutung guter bilateraler Beziehungen ist entscheidend, um zu verhindern, dass sich die Spannungen in den verschiedenen Regionen zu Situationen entwickeln, die geeignet sind, die Bücher zu verändern, auf denen der Weltfrieden beruht. Dieses Bewusstsein kann eine Wiederaufnahme viel engerer Beziehungen begünstigen, was eine Vermittlung begünstigen kann, die die Ziele beider Parteien erfüllen kann. Insbesondere die Fragen der koreanischen Denuklearisierung, die für die USA von strategischem Interesse sind, wurden angesprochen, doch für Russland ist es angesichts der Nähe zur asiatischen Halbinsel, der venezolanischen Frage, gegen die sich Russland ausgesprochen hat, von wesentlicher Bedeutung ein Export von Demokratie durch Waffen, der syrischen und ukrainischen Situation und schließlich der Golfnotlage, die trotz der amerikanischen Erklärungen, keinen Konflikt beginnen zu wollen, der für Trump höchst unpopulär wäre, weiterhin so bleibt. Wenn dieser Besuch des Außenministers eine Annäherung zwischen den beiden Mächten darstellen kann, müssen wir auch die Auswirkungen prüfen, die dies auf China haben wird, als Alternative zu den USA, auf die sich Russland zu nähern schien; Trotz eines Rahmens der normalen internationalen Dialektik könnte Moskau an zwei Tischen spielen, um die komplizierten Beziehungen zwischen den beiden Ländern aufgrund der anhaltenden Handelskriege auszunutzen. Dies könnte dazu führen, dass eine Reihe internationaler Vermögenswerte, darunter der iranische, in Frage gestellt werden, und die USA werden wahrscheinlich nicht in der Lage sein, Moskau vom Atomvertrag zurückzutreten, sondern eine größere diplomatische Aktion Russlands zwischen den USA und Russland Der Iran könnte China zwingen, von seinem Grundsatz der Nichteinmischung abzuweichen, um nicht auf seine Rolle als Großmacht zu verzichten, die er auch im diplomatischen Bereich anstrebt. Es wird notwendig sein, auf die Entwicklungen zu warten, die dieser Ansatz, falls er tatsächlich existiert, provozieren kann.
La Russie et les Etats-Unis se rencontrent pour améliorer leurs relations bilatérales
La relation entre les États-Unis et la Russie doit être distinguée entre celle des chefs d’État respectifs et de leurs gouvernements avec l’aversion naturelle qui existe entre les deux administrations. Les affinités politiques entre Poutine et Trump sont bien connues, de même que l’activité russe visant à promouvoir l’élection du président américain en exercice. Cependant, il y a une méfiance envers une grande partie de l'administration américaine au sens le plus large envers l'action politique de Moscou; cette méfiance découle à la fois de situations historiques, également présentes dans le sens opposé, et des objectifs géopolitiques évidents de la Russie, qui sont à la base des programmes électoraux et politiques du Kremlin. La visite du secrétaire d'Etat américain au ministre russe des Affaires étrangères, puis à Poutine, montre que la dialectique entre les dirigeants des deux pays se poursuit dans un esprit de collaboration, car ils doivent réaffirmer une relation fonctionnelle pour conserver leur rôle en politique. internationale. Les États-Unis sont actuellement en difficulté sur plusieurs fronts diplomatiques: avec la Corée du Nord, ils n’ont pas réussi à conclure un accord important. Au Venezuela, considéré dans sa propre zone d’influence, Washington n’est pas en mesure d’affecter En faveur de l'opposition au régime de Caracas, la question iranienne risque d'aller au-delà du niveau de tension déjà dangereux en cours pour une mauvaise gestion trop conditionnée par des alliés imprudents et, enfin, les relations avec l'Union européenne subissent une détérioration continue mettemdo en danger le développement normal et historique de la relation transatlantique. Trump a mis en place une politique d'isolement substantiel sur la scène internationale, mais n'a pas été soutenu par des éléments de son administration afin d'éviter des effets défavorables pour les États-Unis et les difficultés de la diplomatie américaine découlent en grande partie de ces raisons. La relation avec la Russie, bien que conditionnée par des visions et des intérêts différents et souvent contradictoires, est essentielle pour trouver une collaboration permettant de résoudre des problèmes éventuels et ne pas obliger les États-Unis à prendre un engagement de première main mais solitaire. La Russie, en revanche, doit entretenir des relations avec le plus grand pouvoir de la planète, qui s'est considérablement aggravé après l'invasion de la Crimée (mais pas autant pour Trump que pour certaines parties de l'administration opposées à Moscou). L'importance de bonnes relations bilatérales, comme l'a déclaré le ministre russe des Affaires étrangères, est essentielle pour éviter que les tensions dans les différentes régions ne se transforment en situations susceptibles de modifier les bases sur lesquelles repose la paix mondiale. Cette prise de conscience peut favoriser la reprise de relations beaucoup plus étroites, ce qui peut favoriser une médiation capable de satisfaire les objectifs des deux parties. En particulier, les problèmes de la dénucléarisation coréenne, qui présentent un intérêt stratégique pour les États-Unis, ont été abordés, mais pour la Russie, il est essentiel, étant donné la proximité de la péninsule asiatique, la question vénézuélienne, où la Russie s'est opposée à une exportation de la démocratie par les armes, de la situation syrienne et ukrainienne et, enfin, de l'urgence du golfe Persique, qui persiste, en dépit des déclarations américaines de ne pas vouloir se lancer dans un conflit qui serait hautement impopulaire pour Trump. Si cette visite du secrétaire d’État peut représenter un rapprochement entre les deux puissances, nous devons également examiner les effets que cela aura sur la Chine, en tant que sujet alternatif aux États-Unis, auquel la Russie semblait s’être approchée; Moscou, malgré un cadre de dialectique internationale normale, pourrait jouer sur deux tables pour exploiter les relations complexes entre les deux pays, en raison des guerres commerciales en cours. Cela pourrait donner lieu à des interrogations, mais certainement pas à court terme, une série d'actifs internationaux, dont l'Iran, les États-Unis ne seront probablement pas en mesure de forcer Moscou à se retirer du traité nucléaire, mais une plus grande action diplomatique de la Russie entre les États-Unis et l'Union européenne. L’Iran pourrait forcer la Chine à déroger à son principe de non-intervention afin de ne pas renoncer à son rôle de grande puissance à laquelle elle aspire également dans le domaine diplomatique. Il faudra attendre les développements que cette approche, si elle existe réellement, pourra provoquer.
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