Politica Internazionale

Politica Internazionale

Cerca nel blog

venerdì 26 luglio 2019

新朝鮮導彈發射的意義

最近幾天朝鮮發射的兩枚導彈落入了平壤的通常戰略框架內。像往常一樣,警告首先指向美國和韓國,儘管威脅也可以延伸到東京。還有必要區分特別針對首爾和華盛頓的戰術以及涉及整個國際社會的更普遍的策略。關於後一方面,平壤政權的意願是將朝鮮國家置於國際關注的中心,以滿足國民經濟的需要。關於發送給韓國鄰國及其美國盟友的消息,導彈試驗的主要原因是警告強調反對華盛頓和首爾計劃的聯合軍事行動。目前,兩國對朝鮮的立場不是全面的反對派:首爾的外交努力證明了韓國打算穩定與鄰國的關係,但結果雖然令人鼓舞,沒有得出關於緩和的明確結論。另一方面,似乎不可能相信這個定義將會到來:朝鮮獨裁者很少有可用的工具,以保持鄰居的壓力,同時利用持續的威脅來獲得經濟利益。具體壓力的唯一武器是以國家安全為藉口繼續進行彈道實驗。最近幾天,即使是美國本身也最大限度地減少了導彈的發射,事實上他們認為戰爭示威不涉及核試驗這一事實也是正面的。這表明朝鮮雖然在不斷受到控制的情況下,目前處於一個危險性較小的階段,而不是進行核試驗時,恰恰解釋為一種施加更大壓力的意願。然而,在戰爭和外交層面上,維持聯合軍事演習仍然是對平壤的回應:從表明美國繼續支持韓國,反對任何朝鮮的意願。從最軍事的角度來看,發射的導彈似乎是俄羅斯的生產,即使這些航母通常只能到達400公里以外,而最近幾天發射的導彈已達到600公里的距離。有兩種選擇:要么是新型導彈,要么是朝鮮武器修改過的。在第二種情況下,該政權可能希望證明迄今為止低估的技術能力。甚至發射俄製導彈的情況也可以解釋為平壤和莫斯科之間關係增加的信息,這也可能意味著俄羅斯希望在該地區進入更加重要的地位,並且這也是加劇這種情況的一個因素。美國,在該地區發揮更重要的作用,也是因為與日本和美國盟友之間的關係困難。與朝鮮和美國此時的實際關係相比,這些考慮因素可能代表了更多的反映:儘管金正恩和特朗普之間的最後一次峰會失敗,但兩者之間的關係各國正在繼續通過不斷接觸和聯合委員會,其長期目標是尋求和平協議,並在短期內組織兩國元首之間的新峰會。

新しい北朝鮮ミサイル発射の意味

北朝鮮によって最近行われた2つのミサイルの発射は平壌の通常の戦略的枠組みの中に入ります。この警告は、いつものように、まず第一に、米国と韓国に向けられていますが、脅威は東京にも及ぶ可能性があります。特にソウルとワシントンに対する戦術と、国際社会全体に関わるより一般的な戦術を区別することも必要です。後者については、平壌政権の意志は、朝鮮民主主義人民共和国を国民経済の必要性のために国際的な注目の的にすることです。韓国の隣人と彼らのアメリカの同盟国に送られたメッセージに関して、ミサイルテストの主な理由はワシントンとソウルによって計画された共同軍事作戦への反対を強調する警告です。現時点では、北朝鮮に対する両国の立場は全く反対ではない。ソウルによる外交的努力は、韓国が近隣諸国との関係を安定させることを意図していることを証明している。 、デテンテについて決定的な結論を出しませんでした。北朝鮮の独裁者は、隣人に圧力をかけ続け、同時に経済的利益を得るために絶え間ない脅威を悪用するために、戦争的ではない道具をほとんど手に入れることができません。具体的な圧力の唯一の武器は、国家安全保障上の理由で、弾道実験を続けることです。米国自体でさえ最近の数日間のミサイル発射を最小にしました、確かに彼らは戦争のデモンストレーションが核実験に関するものではなかったという事実を正当な側面とみなしました。これは、北朝鮮が継続的に統制されているにもかかわらず、現在のところ、核実験を実施したときよりも危険性が少ない段階であると考えられていることを示しています。しかし、合同軍事演習を維持することは、北朝鮮の意志に対して、戦争と外交レベルの両方で、依然として平壌への対応を表しています。最も軍事的な観点から見れば、発射されたミサイルはロシアで生産されているように見えますが、最近の発射されたミサイルは600キロメートルの距離に達しています。 2つの選択肢があります。それらは新しいミサイルであるか、北朝鮮の軍備によって修正されたかのどちらかです。この2番目のケースでは、政権はこれまで過小評価されていた技術的能力を示すことを望んでいた可能性があります。ロシア製ミサイルを発射したような外観でも、平壌とモスクワの関係が強化されたというメッセージと解釈することができ、これはロシアがこの地域へのより重要な参入を望んでいることを意味します。アメリカ、その地域でより重要な役割を果たすこと、それはまた日本との、そしてそのようにアメリカの同盟国との困難な関係のため。現時点での朝鮮民主主義人民共和国と米国の実際の関係と比較して、これらの考察はより大きな反省の要素を表している可能性があります。両国は、継続的な接触と合同委員会を継続して行っており、これらの目標として、平和のための合意を見いだすこと、そして短期的には両首脳の間で新たな首脳会議を組織することである。

معنى إطلاق صاروخ كوري شمالي جديد

يقع إطلاق الصاروخين في الأيام الأخيرة من قبل كوريا الشمالية ضمن الإطار الاستراتيجي المعتاد لبيونغ يانغ. التحذير ، كالعادة ، يتم توجيهه ، أولاً وقبل كل شيء ، إلى الولايات المتحدة وكوريا الجنوبية ، على الرغم من أن التهديد يمكن أن يمتد أيضًا إلى طوكيو. من الضروري أيضًا التمييز بين التكتيكات التي تم التفكير بها بشكل خاص ضد سيول وواشنطن والأساليب الأكثر عمومية التي تهم المجتمع الدولي بأسره. حول الجانب الأخير ، تتمثل إرادة نظام بيونغ يانغ في جعل الدولة الكورية الشمالية في مركز الاهتمام الدولي باحتياجات الاقتصاد الوطني. فيما يتعلق بالرسالة المرسلة إلى الجيران الكوريين الجنوبيين وحلفائهم الأمريكيين ، فإن السبب الرئيسي لاختبار الصاروخ هو التحذير للتأكيد على معارضة العمليات العسكرية المشتركة التي تخطط لها واشنطن وسيول. إن موقف البلدين تجاه كوريا الشمالية ، في الوقت الحالي ، ليس موقفًا معارضًا تمامًا: إن الجهود الدبلوماسية التي بذلتها سيئول دليل على أن كوريا الجنوبية تنوي تحقيق الاستقرار في العلاقات مع الدولة المجاورة ، ولكن النتائج ، رغم أنها مشجعة ، لم تسفر عن استنتاج نهائي حول الانفراج. من ناحية أخرى ، لا يبدو من الممكن تصديق أن هذا التعريف سيصل على الإطلاق: لدى الديكتاتور الكوري الشمالي أدوات قليلة غير حربية ، وللحفاظ على الضغط على الجار ، وفي الوقت نفسه ، استغلال التهديد المستمر للحصول على فوائد اقتصادية. السلاح الوحيد للضغط الملموس هو الاستمرار ، بحجة الأمن القومي ، في تجارب باليستية. حتى الولايات المتحدة نفسها قللت من إطلاق الصواريخ إلى الحد الأدنى في الأيام الأخيرة ، فقد اعتبروا رسميًا الجانب الإيجابي حقيقة أن المظاهرة الحربية لم تكن تتعلق بالتجارب النووية. هذا يوضح كيف تعتبر كوريا الشمالية ، في الوقت الذي تخضع فيه لسيطرة مستمرة ، في الوقت الحالي ، في مرحلة أقل خطورة مما كانت عليه عندما أجرت تجارب نووية ، تم تفسيرها بدقة ، على أنها إرادة لممارسة ضغط أكبر. ومع ذلك ، فإن الحفاظ على المناورات العسكرية المشتركة لا يزال يمثل رداً على بيونغ يانغ ، سواء على الحرب أو على المستوى الدبلوماسي: بمعنى إظهار الدعم الأمريكي المستمر لكوريا الجنوبية ، ضد أي إرادة كورية شمالية. من الناحية العسكرية ، يبدو أن الصواريخ التي تم إطلاقها من إنتاج روسي ، على الرغم من أن هذه الناقلات يمكن أن تصل إلى 400 كيلومتر فقط ، في حين أن الصواريخ التي أطلقت في الأيام الأخيرة قد وصلت إلى مسافة 600 كيلومتر. هناك بديلان: إما أنهما صاروخان جديدان أو تم تعديلهما بواسطة أسلحة كوريا الشمالية. في هذه الحالة الثانية ، كان يمكن للنظام أن يرغب في إظهار القدرة التكنولوجية التي تم الاستهانة بها حتى الآن. حتى ظهور صواريخ روسية الصنع يمكن تفسيره على أنه رسالة مفادها أن العلاقات بين بيونج يانج وموسكو قد زادت وأن هذا قد يعني أيضًا أن روسيا ترغب في الدخول بشكل أكثر أهمية في المنطقة ، وكعامل لتفاقم الولايات المتحدة الأمريكية ، تلعب دورًا أكثر أهمية في المنطقة ، أيضًا بسبب العلاقات الصعبة مع اليابان ومع الحلفاء الأميركيين على هذا النحو. قد تمثل هذه الاعتبارات عنصرًا أكثر انعكاسًا ، مقارنة بالعلاقة الفعلية بين كوريا الشمالية والولايات المتحدة في هذا الوقت: على الرغم من فشل القمة الأخيرة بين كيم جونغ أون وترامب ، فإن العلاقات بين الاثنين تواصل البلدان من خلال الاتصالات المستمرة واللجان المشتركة ، والتي يكون هدفها على المدى الطويل لإيجاد اتفاق للتهدئة وعلى المدى القصير لتنظيم قمة جديدة بين رئيسي الدولتين.

venerdì 19 luglio 2019

Le intenzioni della nuova presidente della Commissione Europea


La nuova Presidente della Commissione europea ha reso nota la sua idea di Unione e della natura dei rapporti che le isituzioni di Bruxelles devono avere circa i maggiori temi  che hanno condzionato la vita europea e che saranno centrali nel prossimo futuro. Sul piano della politica estera sono due le questioni più centrali: l’uscita del Regno Unito ed i rapporti con la Russia; mentre sul primo tema Bruxelles, anche con la nuova dirigenza, non sembra disponibile ad arretrare  dalle concessioni fatte agli inglesi, sul problema dei rapporti con la Russia, l’atteggiamento parte da una disponibilità generica, in quanto viene riconosciuto come Mosca sia un paese vicino, con il quale è impossibile non avere rapporti, ma, nello stesso tempo, viene considerato fondamentale , per l’Europa presentarsi nella maniera più coesa possibile, cioè proprio l’opposto di quanto desiderato dalla Russia. Per Mosca, ma anche per Wasghington, è preferibile una Europa divisa, che permetta di trattare con i singoli stati, cioè soggetti più deboli rispetto ad una Unione che si presenta come soggetto unico. La politica del Cremlino è stata quella di dividere l’Unione anche con mezzi non leciti, verso i quali  la risposta più efficiente potrebbe essere rappresentata dalle libertà europee intese come libertà di stampa come mezzo per denunciare pubblicamente le azioni scorrette di altri stati. Questa interpretazione pare, però, soltanto un punto di partenza, oltre il quale possono esistere strutture concrete, come la difesa comune europea, in grado di fornire reazioni più veloci anche ad attacchi non convenzionali. La Russia sembra essere rappresentata come un reale pericolo, proprio perchè i suoi obiettivi sono in aperto contrasto con quelli europei. La cautela della nuova presidente nei rapporti con Mosca predilige un approccio diplomatico, ma da un punto di forza, che consiste, oltre che nell’unità di intenti europea, nella propria forza economica, che dovrebbe consentire un rapporto da una posizione di forza. Questo approccio sembra essere tipicamente tedesco, con una visione esagerata dall’importanza economica nel quadro dei rapporti internazionali. Certamente la potenza economica è sempre più un fattore importante, nello scenario globalizzato, ma occorrono altre caratteristiche per assumere un ruolo di primaria importanza nel teatro diplomatico. L’idea di forza comune europea è un obiettivo ambizioso, che è alla portata di realizzazione, ma occorre anche una politica estera comune, che si può conseguire soltanto con la capacità di convincere gli stati sovranisti ad una cessione progressiva di sovranità nelle scelte di politica estera e su questo piano l’Unione è ancora indietro. L’altra questione capace di lacerare il tessuto politico europeo è rappresentata dall’immigrazione e dai suoi flussi, che hanno provocato il risentimento dei popoli del sud Europa verso le istituzioni di Bruxelles. Non possono sicuramente bastare le rassicurazioni generiche di una tutela del trattato di Schengen, che deve avvenire attraverso il rispetto del trattato di Dublino, che è proprio la causa che permette agli stati del nord e dell’eest europa di rifiutare le quote di profughi. Sottolineare che è necessario salvare le persone in mare è pronunciare una ovvietà, diverso è proporre soluzioni come quella di intraprendere un programma di aiuti direttamente nei paesi africani, ma questo intento è realizzabile soltanto nel lungo periodo, mentre per il breve occorrono soluzioni contingenti, che permattano di alleviare la pressione migratoria ed, insieme, recuperare fiducia in Bruxelles. La volontà, che sembra emergere, di non sanzionare chi non aderisce alle quote dei profughi, contravvenendo alle direttive europee, sembra essere funzionale agli interessi tedeschi, più che a quelli europei: se così fosse la contraddizione rivelerebbe una manovra Berlino per usare ancora una volta l’Unione per i quoi scopi. A questo proposito sarà interessante vedere quale sarà il reale atteggiamento della nuova presidente sulla rigidità finanziaria e di bilancio a cuila Germania ha costretto tutti gli altri membri nella passata legislatura europea.  

The intentions of the new president of the European Commission

The new President of the European Commission has made known her idea of ​​the Union and the nature of the relations that the institutions of Brussels must have about the major issues that have influenced European life and that will be central in the near future. In terms of foreign policy there are two central issues: the exit of the United Kingdom and relations with Russia; while on the first topic Brussels, even with the new leadership, does not seem willing to retreat from the concessions made to the English, on the problem of relations with Russia, the attitude starts from a general availability, as it is recognized as Moscow is a neighboring country , with which it is impossible not to have relationships, but, at the same time, it is considered fundamental, for Europe to present itself in the most cohesive manner possible, that is precisely the opposite of what is desired by Russia. For Moscow, but also for Washington, a divided Europe is preferable, which allows to deal with the single states, that is, weaker subjects than a Union that presents itself as a single subject. The Kremlin's policy was to divide the Union also with unlawful means, towards which the most efficient response could be represented by European freedoms understood as press freedom as a means to publicly denounce the wrong actions of other states. This interpretation seems, however, only a starting point, beyond which concrete structures can exist, such as the common European defense, capable of providing faster reactions even to unconventional attacks. Russia seems to be represented as a real danger, precisely because its objectives are in open contrast with the European ones. The caution of the new president in her relations with Moscow favors a diplomatic approach, but from a strength, which consists, in addition to the unity of European intent, in its economic strength, which should allow a relationship from a position of strength. This approach seems to be typically German, with an exaggerated view of economic importance in the context of international relations. Certainly economic power is increasingly an important factor, in the globalized scenario, but other characteristics are needed to take on a role of primary importance in diplomatic theater. The idea of ​​a common European force is an ambitious goal, which is within reach, but we also need a common foreign policy, which can only be achieved with the ability to convince sovereign states of a progressive cession of sovereignty in policy choices foreign and on this level the Union is still behind. The other issue capable of tearing the European political fabric is represented by immigration and its flows, which have provoked the resentment of the peoples of southern Europe towards the Brussels institutions. The general assurances of a protection of the Schengen treaty cannot surely be enough, which must take place through the respect of the Dublin treaty, which is precisely the cause that allows the northern and eastern European states to refuse refugee quotas. To emphasize that it is necessary to save people at sea is to pronounce an obviousness, it is different to propose solutions such as that of undertaking an aid program directly in African countries, but this intention is feasible only in the long term, while for the short-term contingent solutions are needed, which they make it possible to alleviate migratory pressure and, at the same time, restore confidence in Brussels. The will, which seems to emerge, not to sanction those who do not adhere to the quota of refugees, in contravention of European directives, seems to be functional to German interests, rather than to European ones: if this were the case the contradiction would reveal a Berlin maneuver to use once again the Union for your purposes. In this regard it will be interesting to see what the new president's real attitude to financial and budgetary rigidity will be in Germany, which has forced all other members into the past European legislature.

Las intenciones del nuevo presidente de la Comisión Europea.

La nueva Presidenta de la Comisión Europea ha dado a conocer su idea de la Unión y la naturaleza de las relaciones que las instituciones de Bruselas deben tener sobre los principales problemas que han influido en la vida europea y que serán fundamentales en el futuro cercano. En términos de política exterior, hay dos cuestiones centrales: la salida del Reino Unido y las relaciones con Rusia; mientras que en el primer tema, Bruselas, incluso con el nuevo liderazgo, no parece dispuesto a retirarse de las concesiones hechas al inglés, sobre el problema de las relaciones con Rusia, la actitud comienza desde una disponibilidad general, ya que se reconoce que Moscú es un país vecino. , con lo cual es imposible no tener relaciones, pero, al mismo tiempo, se considera fundamental que Europa se presente de la manera más cohesiva posible, que es precisamente lo contrario de lo que desea Rusia. Para Moscú, pero también para Washington, es preferible una Europa dividida, que permite tratar con los estados individuales, es decir, los sujetos más débiles que una Unión que se presenta como un sujeto único. La política del Kremlin era dividir a la Unión también con medios ilegales, hacia los cuales la respuesta más eficiente podría ser representada por libertades europeas entendidas como libertad de prensa como un medio para denunciar públicamente las acciones equivocadas de otros estados. Esta interpretación parece, sin embargo, solo un punto de partida, más allá de la cual pueden existir estructuras concretas, como la defensa común europea, capaz de proporcionar reacciones más rápidas incluso ante ataques no convencionales. Rusia parece estar representada como un peligro real, precisamente porque sus objetivos están en abierto contraste con los europeos. La cautela de la nueva presidenta en sus relaciones con Moscú favorece un enfoque diplomático, pero desde una fortaleza que consiste, además de la unidad de la intención europea, en su fortaleza económica, que debería permitir una relación desde una posición de fortaleza. Este enfoque parece ser típicamente alemán, con una visión exagerada de la importancia económica en el contexto de las relaciones internacionales. Ciertamente, el poder económico es cada vez más un factor importante en el escenario globalizado, pero se necesitan otras características para asumir un papel de importancia primordial en el teatro diplomático. La idea de una fuerza europea común es un objetivo ambicioso, que está a nuestro alcance, pero también necesitamos una política exterior común, que solo se puede lograr con la capacidad de convencer a los estados soberanos de una cesión progresiva de la soberanía en las decisiones políticas. Extranjero y en este nivel la Unión sigue atrasada. El otro tema capaz de desgarrar el tejido político europeo está representado por la inmigración y sus flujos, que han provocado el resentimiento de los pueblos del sur de Europa hacia las instituciones de Bruselas. Las garantías generales de una protección del tratado de Schengen no pueden ser suficientes, lo que debe darse a través del respeto del tratado de Dublín, que es precisamente la causa que permite a los estados del norte y el este de Europa rechazar las cuotas de refugiados. Enfatizar que es necesario salvar a la gente en el mar es pronunciar una obviedad, es diferente proponer soluciones como la de emprender un programa de ayuda directamente en los países africanos, pero esta intención es factible solo a largo plazo, mientras que para el corto plazo se necesitan soluciones contingentes, que Permiten aliviar la presión migratoria y, al mismo tiempo, restablecer la confianza en Bruselas. La voluntad, que parece surgir, no sancionar a aquellos que no se adhieren a la cuota de refugiados, en contravención de las directivas europeas, parece ser funcional para los intereses alemanes, más que para los europeos: si este fuera el caso, la contradicción revelaría una maniobra de Berlín para utilizar una vez más. La Unión para sus fines. En este sentido, será interesante ver cuál será la actitud real del nuevo presidente respecto a la rigidez financiera y presupuestaria en Alemania, lo que ha obligado a todos los demás miembros a la pasada legislatura europea.

Die Absichten des neuen Präsidenten der Europäischen Kommission

Die neue Präsidentin der Europäischen Kommission hat ihre Vorstellung von der Union und der Art der Beziehungen, die die Brüsseler Institutionen zu den Hauptthemen haben müssen, die das europäische Leben beeinflusst haben und die in naher Zukunft von zentraler Bedeutung sein werden, bekannt gemacht. In Bezug auf die Außenpolitik gibt es zwei zentrale Themen: den Austritt des Vereinigten Königreichs und die Beziehungen zu Russland; Während beim ersten Thema Brüssel, auch mit der neuen Führung, nicht bereit zu sein scheint, sich von den Zugeständnissen an die Engländer zurückzuziehen, geht die Haltung von einer allgemeinen Verfügbarkeit aus, da anerkannt wird, dass Moskau ein Nachbarland ist , zu dem es unmöglich ist, keine Beziehungen zu unterhalten, aber gleichzeitig wird es als grundlegend angesehen, dass Europa sich auf möglichst kohärente Weise präsentiert, und zwar genau umgekehrt zu dem, was Russland wünscht. Für Moskau, aber auch für Washington, ist ein geteiltes Europa vorzuziehen, das es erlaubt, sich mit den einzelnen Staaten, also schwächeren Subjekten, auseinanderzusetzen als eine Union, die sich als einziges Subjekt darstellt. Der Kreml verfolgte die Politik, die Union auch mit rechtswidrigen Mitteln zu spalten, auf die die wirksamste Reaktion durch europäische Freiheiten, die als Pressefreiheit verstanden werden, als Mittel zur öffentlichen Verurteilung der falschen Handlungen anderer Staaten, dargestellt werden könnte. Diese Interpretation scheint jedoch nur ein Ausgangspunkt zu sein, über den hinaus konkrete Strukturen wie die gemeinsame europäische Verteidigung existieren können, die in der Lage sind, auch auf unkonventionelle Angriffe schneller zu reagieren. Russland scheint als echte Gefahr dargestellt zu sein, gerade weil seine Ziele in offenem Gegensatz zu den europäischen stehen. Die Vorsicht der neuen Präsidentin in ihren Beziehungen zu Moskau begünstigt einen diplomatischen Ansatz, aber aus einer Stärke, die neben der Einheit der europäischen Absicht in ihrer wirtschaftlichen Stärke besteht, die eine Beziehung aus einer Position der Stärke heraus ermöglichen sollte. Dieser Ansatz scheint typisch deutsch zu sein, mit einer übertriebenen Einschätzung der wirtschaftlichen Bedeutung im Kontext der internationalen Beziehungen. Sicherlich spielt die wirtschaftliche Macht im globalisierten Szenario eine immer wichtigere Rolle, aber andere Merkmale sind erforderlich, um im diplomatischen Theater eine vorrangige Rolle zu spielen. Die Idee einer gemeinsamen europäischen Truppe ist ein ehrgeiziges Ziel, das in greifbarer Nähe liegt, aber wir brauchen auch eine gemeinsame Außenpolitik, die nur erreicht werden kann, wenn die souveränen Staaten von einer schrittweisen Souveränitätsabtretung bei den politischen Entscheidungen überzeugt werden ausländische und auf dieser Ebene ist die Union immer noch hinterher. Das andere Problem, das das europäische politische Gefüge zerreißen kann, ist die Einwanderung und ihre Ströme, die die Abneigung der Völker Südeuropas gegen die Brüsseler Institutionen hervorrufen. Die allgemeinen Zusicherungen eines Schutzes des Schengen-Vertrags können sicherlich nicht genug sein, was durch die Einhaltung des Dublin-Vertrags geschehen muss, der genau die Ursache ist, die es den nord- und osteuropäischen Staaten ermöglicht, Flüchtlingsquoten abzulehnen. Zu betonen, dass es notwendig ist, Menschen auf See zu retten, ist eine Selbstverständlichkeit auszusprechen, es ist anders, Lösungen vorzuschlagen, wie die Durchführung eines Hilfsprogramms direkt in afrikanischen Ländern, aber diese Absicht ist nur auf lange Sicht realisierbar, während kurzfristig bedingte Lösungen erforderlich sind, die Sie ermöglichen es, den Migrationsdruck zu verringern und gleichzeitig das Vertrauen in Brüssel wiederherzustellen. Der Wille, der sich abzuzeichnen scheint, diejenigen, die sich nicht an die Flüchtlingsquote halten, entgegen den europäischen Richtlinien nicht zu sanktionieren, scheint eher deutschen als europäischen Interessen zu dienen: Wäre dies der Fall, würde der Widerspruch ein erneutes Berliner Manöver aufzeigen die Union für Ihre Zwecke. In dieser Hinsicht wird es interessant sein zu sehen, wie der neue Präsident in Bezug auf finanzielle und haushaltspolitische Starre in Deutschland wirklich eingestellt ist, was alle anderen Mitglieder in die frühere europäische Legislatur gezwungen hat.