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venerdì 15 maggio 2020

الوباء والفقر والتباين مع عدم المساواة

لن تكون آثار الوباء هي الآثار الحالية فقط ، التي لا تزال جارية وذات طبيعة صحية في المقام الأول. مع مجرد خفض العدوى ، التي لم يتم القضاء عليها بالتأكيد ، ومع ذلك ، فمن الضروري تحليل الآثار الجارية بالفعل ، على المستوى الاقتصادي ، ليس فقط من النوع المحلي ولكن مع نظرة أوسع للاقتصاد الكلي. ويتعلق أحد أثقل الآثار المتوقعة بثلاثين مليون شخص ، سيرون وضعهم يزداد سوءًا حتى يدخلوا حالة الفقر المدقع ؛ إن هذا التقدير ، الذي يتعلق بالقارة الأفريقية فوق كل شيء ، ينطوي على العديد من العواقب التي تتجاوز الجانب الأخلاقي الأساسي. ولن يفشل هذا الوضع الواسع للفقر المؤطر في السياق المعولم الحالي في التأثير على تدفقات الهجرة ، والسهولة الأكبر للتجنيد من قبل الجماعات الإرهابية والمشاكل المرتبطة بالعثور على الموارد الغذائية وتوزيعها. من الواضح أن الدول الغربية ، خاصة تلك المجاورة للبحر الأبيض المتوسط ​​، ستتعرض قريباً لضغوط أكثر حدة ، مما سينعكس على العلاقات بين الدول وديناميكياتها. علاوة على ذلك ، ستؤدي هذه المشاكل إلى انخفاض الناتج المحلي الإجمالي الذي تعاني منه البلدان الأكثر ثراءً بالفعل. متوسط ​​التوقعات هو لانخفاض حوالي خمسة في المئة ، ولكن بالنسبة لبعض البلدان سيكون هذا الانخفاض أكبر. من المفهوم أن العواقب المحتملة التي تقترن بها العوامل الخارجية والخارجية يجب معالجتها بسياسات قادرة على المضي بالتوازي ودون تركها لكفاءة الدول الفردية ، والتي يجب تخفيفها من قبل المنظمات فوق الوطنية القادرة على المزيد من القدرة على المناورة. هذا لا يعني إلغاء تفويض سيادة الدول الفردية ، التي يجب أن تحافظ على خصوصياتها ، ولكن تركز أكبر جهد شاق ، من حيث التنظيم العملي ، في المنظمات الأكبر ، مهما كانت تحت سيطرة الدول الفردية. الفحص الصحي وحده ، وهو ضروري بالتأكيد ، وحده لا يكفي لدرء الأزمات الاقتصادية وبالتالي الاجتماعية ؛ حماية الوظائف والدخل أمر ضروري ، وبالتالي قوة الإنفاق ، وخاصة ابتداء من أضعف الأفراد في المجتمع الاجتماعي. يستثمر هذا الاعتبار عالميًا الحاجة إلى احتواء ظاهرة عدم المساواة في المرحلة الأولى ، ثم تمديد التدابير لمحاولة تخفيفها قدر الإمكان. هذا جهد هائل ، لسوء الحظ ، لا يتم تقاسمه عالميًا ، من قبل القوى السياسية والحكومات ، ولكن يمكن أن يكون له آثار عملية من وجهة نظر السياسة الداخلية والدولية. على المدى الطويل ، أي بحلول عام 2030 ، تتنبأ التقديرات بإمكانية حدوث زيادة في الفقر المدقع لـ 130 مليون شخص ، مما يتسبب في حالة توتر عالية ودائمة. ووفقاً لخبراء اقتصاديين في الأمم المتحدة ، فإن مقاييس التحفيز المالي والنقدي الكبير التي تُستخدم بشكل عشوائي قد تخاطر بأن تكون ضارة ، دون استخدام انتقائي ، قادرة على احتواء الظواهر التي يسببها التضخم. إن ضخ سيولة كبيرة غير موجهة نحو توجهات الإنتاج من شأنه أن يخاطر بالعمل في المضاربة في البورصة دون خلق قيمة واسعة النطاق. يجب أن توجه الاستثمارات المخصصة بعد الوباء نحو الأنشطة الإنتاجية القادرة على خلق عمل ، وبالتالي يجب إعادة توزيع الدخل على أوسع نطاق ممكن للسماح بتخفيف الآثار الاقتصادية والاجتماعية للأزمة الصحية. الآن هذا صحيح في المجتمعات الأكثر تقدمًا وتعقيدًا ، لكنه لا يزال أكثر حسماً في البلدان النامية ، التي يجب ألا ترى مضغوطة في اتجاه النمو الاقتصادي الذي يسمح بزيادة متوسط ​​دخل الفرد ، الذي لا يزال قريبًا جدًا من دخول البقاء. . ما يجب فهمه هو أنه بعد حدود معينة ، لم يعد من الممكن ضغط دخل البلدان الفقيرة ، لأن هذا يسبب تداعيات سياسية قادرة على المساس بالتوازن غير المستقر بالفعل ، والتي تنعكس في المجال الاقتصادي والاجتماعي العالمي. يجب أن يكون الوباء ، الذي جلب الكثير من الحداد والفقر إلى المسرح العالمي ، مناسبة لإعادة التفكير في تخصيص الموارد العالمية من أجل تشجيع خطة تنمية مستدامة اجتماعيا شاملة قادرة على ضمان مستوى من إعادة التوزيع قادرة على التأثير في عدم المساواة ، للاستثمار في البحث عن الحد الأدنى من الثروة لتكون مضمونة للجميع.

Le minacce informatiche fattore di destabilizzazione

Se tra le grandi potenze, almeno per il momento, l’ipotesi di una guerra convenzionale pare scongiurata, il confronto tra avversari è spostato su metodologie alternative, certo meno cruente, ma, che se inquadrate nell’attuale contesto, possono produrre gravi conseguenze. Aldilà degli sgarbi e delle lotte in campo commerciale, che pure rappresentano momenti di elevata tensione, la questione degli attacchi informatici verso paesi stranieri o organizzazioni sovranazionali, è la vera emergenza attuale del confronto tra gli stati. Con la recente pandemia si sono moltiplicati gli attacchi verso strutture sanitarie e centri di ricerca, soprattutto per rubare informazioni sullo stato di avanzamento della ricerca per vaccini e farmaci contro il Covid 19.  La portata di questi attacchi contro gli Stati Uniti potrebbe compromettere il funzionamento delle strutture sanitarie americane, per cui si comprende la grande preoccupazione con cui vengono seguiti questi casi. Gli USA hanno accusato principalmente hacker cinesi ed iraniani di questi ripetuti attacchi, tuttavia i pericoli vengono anche da personale russo, come già accaduto in precedenza nei casi di competizioni elettorali. Il recente sfogo di Angela Merkel contro l’ingerenza informatica di Mosca, ha dimostrato come lo scorretto comportamento informatico possa danneggiare atteggiamenti positivi vero paesi che si rendono protagonisti di pratiche non corrette. Il problema è stato rilevato anche dal Segretario dell’Alleanza Atlantica dopo i ripetuti casi di sabotaggio informatico, che l’istituzione di Bruxelles ha dovuto subire e contro cui si è dovuta cautelare. Quello che emerge è che se non è presente una alleanza formale ed ufficiale contro gli Stati Uniti, ed in parte anche contro i suoi alleati, l’azione di Mosca, Pechino e Teheran sembra muoversi in modo univoco nell’ambito della guerra informatica. L’intento è apparso chiaro soprattutto nell’occasione di elezioni: l’azione degli hacker hanno promosso azioni per favorire partiti sovranisti ed antisistema in maniera funzionale ad interessi particolari, che tendevano cioè a dividere le alleanze sovranazionali ed a facilitare lo spazio di manovra di movimenti che hanno nel loro programma politico l’intenzione di contenere l’influenza di organizzazioni sovranazionali. Il caso dei tentativi ripetuti boicottaggi di partiti favorevoli ad una maggiore integrazione europea e, quindi, indirettamente alla stessa Unione Europea, segnala il progetto di ottenere una divisione degli stati per avere un rapporto di tipo bilaterale e quindi con minore potere contrattuale, rispetto ad accordi da stipulare con Bruxelles, che è funzionale a Mosca, ma non solo. Il controllo delle reti informatiche assume così un valore fondamentale in un quadro generale dove il ricorso diretto alle armi è ormai visto come l’ultima opzione praticabile. Su questa riflessione diventa centrale lo sviluppo tecnologico della rete 5G, sulla quale la Cina sviluppato grandi investimenti per vendere e diffondere la propria infrastruttura al resto del mondo. Ma oltre la semplice costruzione di apparecchiature, si deve operare una riflessione profonda sulla volontà cinese di trasformare la rete internet verso nuovi parametri più stringenti e controllabili in aperto contrasto con gli standard di apertura, libertà e pluralismo, che hanno contraddistinto l’uso della rete fin dalla sua nascita. L’approccio cinese è condizionato da una visione che coincide con la visione politica che Pechino ha delle libertà individuali e dei diritti: sotto questo aspetto la nuova rete che la Cina per ora propone non fornisce le garanzie di pluralismo attuali, compresse da uno uso eccessivo del controllo e della censura. Se queste condizioni diventassero lo standard vigente, le questioni delle intrusioni degli hacker sarebbero superate da una sorta di legalità tecnologica data dalla nuova impostazione dei parametri della navigazione. Certamente ciò potrebbe essere allettante anche per altri governi, perfino nell’area occidentale, ma barattare un maggiore controllo interno con la possibilità di essere sottomessi, dal punto di vista informatico, ad una sola potenza deve fare operare una riflessione profonda sull’acquisto di tecnologie costruite per essere pronte a venire impostate in specifiche modalità. Viste con questa ottica e con i numerosi precedenti le pressioni americane per sviluppare propri apparati per la rete 5G e la ricerca di imporre ai suoi alleati occidentali il rifiuto delle apparecchiature cinese è condivisibile. Però l’Europa dovrebbe essere in grado di recitare un proprio ruolo autonomo, anche dal punto di vista prettamente costruttivo, della tecnologia 5G e soprattutto essere in grado di imporre la volontà del mantenimento degli standard attuali di libertà dell’uso della rete internet mondiale.

Cyber threats destabilizing factor

If among the great powers, at least for the moment, the hypothesis of a conventional war seems averted, the confrontation between opponents is shifted to alternative methodologies, certainly less bloody, but which, if framed in the current context, can have serious consequences. Beyond the rude and commercial struggles, which also represent moments of high tension, the issue of cyber attacks on foreign countries or supranational organizations is the real current emergency of confrontation between states. Attacks on healthcare facilities and research centers have multiplied with the recent pandemic, primarily to steal information on the progress of research for vaccines and drugs against Covid 19. The extent of these attacks on the United States could jeopardize the functioning of the American healthcare facilities, for which we understand the great concern with which these cases are followed. The US has accused mainly Chinese and Iranian hackers of these repeated attacks, however the dangers also come from Russian personnel, as has already happened in electoral competition cases. Angela Merkel's recent outburst against Moscow's cyber interference has shown how incorrect cyber behavior can damage positive attitudes in real countries that are the protagonists of incorrect practices. The problem was also noted by the Secretary of the Atlantic Alliance after the repeated cases of computer sabotage, which the Brussels institution had to suffer and against which it had to be protected. What emerges is that if there is no formal and official alliance against the United States, and in part also against its allies, the action of Moscow, Beijing and Tehran seems to be moving unequivocally in the context of the cyber war. The intent became clear especially on the occasion of elections: the action of hackers promoted actions to favor sovereign and anti-system parties in a functional way to particular interests, which tended to divide supranational alliances and facilitate the maneuvering space for movements that have the intention in their political program to contain the influence of supranational organizations. The case of repeated attempts to boycott parties in favor of greater European integration and, therefore, indirectly to the European Union itself, signals the plan to obtain a division of states to have a bilateral relationship and therefore with less contractual power, compared to agreements to be stipulated with Brussels, which is functional in Moscow, but not only. The control of computer networks thus assumes a fundamental value in a general framework where the direct use of weapons is now seen as the last viable option. The technological development of the 5G network becomes central to this reflection, on which China developed large investments to sell and spread its infrastructure to the rest of the world. But beyond the simple construction of equipment, a profound reflection must be made on the Chinese will to transform the Internet network towards new, more stringent and controllable parameters in open contrast with the standards of openness, freedom and pluralism, which have characterized the use of the network since its inception. The Chinese approach is conditioned by a vision that coincides with the political vision that Beijing has of individual freedoms and rights: in this respect, the new network that China has so far proposed does not provide the guarantees of current pluralism, compressed by excessive use. of control and censorship. If these conditions became the current standard, the issues of hacker intrusions would be overcome by a sort of technological legality given by the new setting of the navigation parameters. Certainly this could be tempting also for other governments, even in the western area, but bartering a greater internal control with the possibility of being subjected, from an IT point of view, to a single power must make a deep reflection on the purchase of technologies operate built to be ready to be set up in specific ways. Seen with this in mind and with the many precedents, the American pressure to develop its own equipment for the 5G network and the attempt to impose the refusal of Chinese equipment on its western allies is acceptable. But Europe should be able to play its own independent role, also from a purely constructive point of view, of 5G technology and above all be able to impose the will to maintain the current standards of freedom to use the world internet.

Factor desestabilizador de amenazas cibernéticas

Si entre las grandes potencias, al menos por el momento, la hipótesis de una guerra convencional parece evitada, la confrontación entre oponentes se desplaza a metodologías alternativas, ciertamente menos sangrientas, pero que, si se enmarcan en el contexto actual, pueden tener serias consecuencias. Más allá de las luchas groseras y comerciales, que también representan momentos de alta tensión, el tema de los ciberataques contra países extranjeros u organizaciones supranacionales es la verdadera emergencia actual de confrontación entre estados. Los ataques a instalaciones de salud y centros de investigación se han multiplicado con la reciente pandemia, principalmente para robar información sobre el progreso de la investigación de vacunas y medicamentos contra Covid 19. El alcance de estos ataques en los Estados Unidos podría poner en peligro el funcionamiento del Instalaciones sanitarias estadounidenses, por lo que entendemos la gran preocupación con la que se siguen estos casos. Estados Unidos ha acusado principalmente a los piratas informáticos chinos e iraníes de estos ataques repetidos, sin embargo, los peligros también provienen del personal ruso, como ya ha sucedido en los casos de competencia electoral. El reciente estallido de Angela Merkel contra la interferencia cibernética de Moscú ha demostrado cómo el comportamiento cibernético incorrecto puede dañar las actitudes positivas en países reales que son protagonistas de prácticas incorrectas. El problema también fue detectado por el Secretario de la Alianza Atlántica después de los repetidos casos de sabotaje informático, que la institución de Bruselas tuvo que sufrir y contra el cual tuvo que protegerse. Lo que surge es que si no hay una alianza formal y oficial contra los Estados Unidos, y en parte también contra sus aliados, la acción de Moscú, Pekín y Teherán parece moverse inequívocamente en el contexto de la guerra cibernética. La intención se hizo evidente especialmente con ocasión de las elecciones: la acción de los piratas informáticos promovió acciones para favorecer a los partidos soberanos y antisistema de manera funcional a intereses particulares, es decir, que tendían a dividir las alianzas supranacionales y facilitar el espacio de maniobra. movimientos que tienen la intención en su programa político de contener la influencia de las organizaciones supranacionales. El caso de repetidos intentos de boicotear a las partes a favor de una mayor integración europea y, por lo tanto, indirectamente a la propia Unión Europea, señala el plan para obtener una división de estados para tener una relación bilateral y, por lo tanto, con menos poder contractual, en comparación con los acuerdos. para ser estipulado con Bruselas, que es funcional en Moscú, pero no solo. El control de las redes de computadoras asume así un valor fundamental en un marco general donde el uso directo de armas ahora se ve como la última opción viable. El desarrollo tecnológico de la red 5G se convierte en el centro de esta reflexión, en la que China desarrolló grandes inversiones para vender y difundir su infraestructura al resto del mundo. Pero más allá de la simple construcción de equipos, debe hacerse una profunda reflexión sobre la voluntad china de transformar la red de Internet hacia parámetros nuevos, más estrictos y controlables en contraste abierto con los estándares de apertura, libertad y pluralismo, que han caracterizado el uso de la red. desde su concepción. El enfoque chino está condicionado por una visión que coincide con la visión política que tiene Beijing de las libertades y derechos individuales: a este respecto, la nueva red que China ha propuesto hasta ahora no ofrece las garantías del pluralismo actual, comprimido por el uso excesivo. de control y censura. Si estas condiciones se convirtieran en el estándar actual, los problemas de intrusiones de hackers serían superados por una especie de legalidad tecnológica dada por la nueva configuración de los parámetros de navegación. Ciertamente, esto podría ser tentador para otros gobiernos, incluso en el área occidental, pero el intercambio de un mayor control interno con la posibilidad de ser sometido, desde el punto de vista de TI, a una sola potencia debe hacer una profunda reflexión sobre la compra de tecnologías. construido para estar listo para configurarse de maneras específicas. Visto con esto en mente y con los muchos precedentes, la presión estadounidense para desarrollar su propio equipo para la red 5G y el intento de imponer el rechazo del equipo chino a sus aliados occidentales se puede compartir. Pero Europa debería ser capaz de desempeñar su propio papel independiente, también desde un punto de vista puramente constructivo, de la tecnología 5G y, sobre todo, ser capaz de imponer la voluntad de mantener los estándares actuales de libertad para usar Internet en todo el mundo.

Destabilisierender Faktor für Cyber-Bedrohungen

Wenn unter den Großmächten zumindest für den Moment die Hypothese eines konventionellen Krieges abgewendet zu sein scheint, verlagert sich die Konfrontation zwischen den Gegnern auf alternative Methoden, die sicherlich weniger blutig sind, die aber im aktuellen Kontext schwerwiegende Folgen haben können. Abgesehen von den unhöflichen und kommerziellen Kämpfen, die auch Momente hoher Spannung darstellen, ist das Problem der Cyberangriffe auf fremde Länder oder supranationale Organisationen der derzeitige Notstand der Konfrontation zwischen Staaten. Die Angriffe auf Gesundheitseinrichtungen und Forschungszentren haben sich mit der jüngsten Pandemie vervielfacht, insbesondere um Informationen über den Fortschritt der Forschung nach Impfstoffen und Arzneimitteln gegen Covid 19 zu stehlen. Das Ausmaß dieser Angriffe auf die Vereinigten Staaten könnte das Funktionieren der USA gefährden Amerikanische Gesundheitseinrichtungen, für die wir die große Sorge verstehen, mit der diese Fälle verfolgt werden. Die USA haben hauptsächlich chinesische und iranische Hacker dieser wiederholten Angriffe beschuldigt, die Gefahren gehen jedoch auch von russischem Personal aus, wie dies bereits in Fällen von Wahlkämpfen geschehen ist. Angela Merkels jüngster Ausbruch gegen Moskaus Cyber-Interferenz hat gezeigt, wie falsches Cyber-Verhalten positive Einstellungen in realen Ländern schädigen kann, die die Protagonisten falscher Praktiken sind. Das Problem wurde auch vom Sekretär des Atlantischen Bündnisses nach den wiederholten Fällen von Computersabotage entdeckt, unter denen die Brüsseler Institution leiden musste und gegen die sie geschützt werden musste. Was sich herausstellt, ist, dass sich die Aktion von Moskau, Peking und Teheran im Kontext des Cyberkrieges eindeutig zu bewegen scheint, wenn es kein formelles und offizielles Bündnis gegen die Vereinigten Staaten und teilweise auch gegen ihre Verbündeten gibt. Die Absicht wurde insbesondere anlässlich der Wahlen deutlich: Die Aktion von Hackern förderte Aktionen zur Bevorzugung souveräner und systemfeindlicher Parteien auf funktionale Weise gegenüber bestimmten Interessen, die dazu neigten, supranationale Allianzen zu spalten und den Handlungsspielraum zu erleichtern Bewegungen, die in ihrem politischen Programm die Absicht haben, den Einfluss supranationaler Organisationen einzudämmen. Der Fall wiederholter Versuche, Parteien zugunsten einer stärkeren europäischen Integration und damit indirekt gegenüber der Europäischen Union selbst zu boykottieren, signalisiert den Plan, eine Teilung der Staaten zu erreichen, um im Vergleich zu Abkommen bilaterale Beziehungen und damit weniger vertragliche Befugnisse zu haben mit Brüssel vereinbart werden, das in Moskau funktioniert, aber nicht nur. Die Kontrolle von Computernetzwerken nimmt daher in einem allgemeinen Rahmen einen grundlegenden Wert an, in dem der direkte Einsatz von Waffen nun als letzte praktikable Option angesehen wird. Die technologische Entwicklung des 5G-Netzes spielt eine zentrale Rolle bei dieser Überlegung, bei der China große Investitionen tätigte, um seine Infrastruktur zu verkaufen und auf den Rest der Welt auszudehnen. Über den einfachen Aufbau von Geräten hinaus muss jedoch der chinesische Wille, das Internet-Netzwerk in neue, strengere und kontrollierbarere Parameter umzuwandeln, in offenem Gegensatz zu den Standards für Offenheit, Freiheit und Pluralismus, die die Nutzung des Netzwerks charakterisiert haben, gründlich reflektiert werden seit seiner Gründung. Der chinesische Ansatz ist von einer Vision abhängig, die mit der politischen Vision Pekings von individuellen Freiheiten und Rechten übereinstimmt: In dieser Hinsicht bietet das neue Netzwerk, das China bisher vorgeschlagen hat, nicht die Garantien des gegenwärtigen Pluralismus, der durch übermäßigen Gebrauch komprimiert wird. der Kontrolle und Zensur. Wenn diese Bedingungen zum aktuellen Standard würden, würden die Probleme des Eindringens von Hackern durch eine Art technologische Legalität überwunden, die durch die neue Einstellung der Navigationsparameter gegeben ist. Dies könnte sicherlich auch für andere Regierungen verlockend sein, selbst im westlichen Bereich. Wenn Sie jedoch eine stärkere interne Kontrolle mit der Möglichkeit tauschen, aus IT-Sicht einer einzigen Macht unterworfen zu werden, muss der Kauf von Technologien gründlich reflektiert werden gebaut, um bereit zu sein, auf bestimmte Weise eingerichtet zu werden. Vor diesem Hintergrund und angesichts der vielen Präzedenzfälle kann der amerikanische Druck, eigene Geräte für das 5G-Netz zu entwickeln, und der Versuch, den westlichen Verbündeten die Ablehnung chinesischer Geräte aufzuzwingen, geteilt werden. Europa sollte jedoch in der Lage sein, auch aus rein konstruktiver Sicht eine eigenständige Rolle in Bezug auf die 5G-Technologie zu spielen und vor allem den Willen durchzusetzen, die derzeitigen Standards der Freiheit zur Nutzung des Weltinternets aufrechtzuerhalten.

Facteur de déstabilisation des cybermenaces

Si parmi les grandes puissances, du moins pour le moment, l'hypothèse d'une guerre conventionnelle semble écartée, la confrontation entre opposants se déplace vers des méthodologies alternatives, certes moins sanglantes, mais qui, si elles sont cadrées dans le contexte actuel, peuvent avoir de graves conséquences. Au-delà des luttes grossières et commerciales, qui représentent également des moments de haute tension, la question des cyberattaques contre des pays étrangers ou des organisations supranationales est la véritable urgence actuelle de l'affrontement entre États. Les attaques contre les établissements de santé et les centres de recherche se sont multipliées avec la récente pandémie, notamment pour voler des informations sur les progrès de la recherche de vaccins et de médicaments contre Covid 19. L'ampleur de ces attaques contre les États-Unis pourrait compromettre le fonctionnement du Les établissements de santé américains, pour lesquels nous comprenons la grande préoccupation avec laquelle ces cas sont suivis. Les États-Unis ont accusé principalement des pirates chinois et iraniens de ces attaques répétées, mais les dangers viennent également du personnel russe, comme cela s'est déjà produit dans les affaires de compétition électorale. La récente explosion d'Angela Merkel contre la cyberinterférence de Moscou a montré comment un cyber-comportement incorrect peut nuire aux attitudes positives dans de vrais pays qui sont les protagonistes de pratiques incorrectes. Le problème a également été relevé par le secrétaire de l'Alliance atlantique après les cas répétés de sabotage informatique, dont l'institution bruxelloise a dû souffrir et contre laquelle elle a dû être protégée. Ce qui ressort, c'est que s'il n'y a pas d'alliance formelle et officielle contre les États-Unis, et en partie aussi contre leurs alliés, l'action de Moscou, Pékin et Téhéran semble évoluer sans équivoque dans le contexte de la cyberguerre. L'intention est devenue claire notamment à l'occasion des élections: l'action des pirates a favorisé des actions visant à favoriser les partis souverains et anti-système d'une manière fonctionnelle à des intérêts particuliers, ce qui tendait à diviser les alliances supranationales et à faciliter l'espace de manœuvre pour mouvements qui ont l'intention dans leur programme politique de contenir l'influence des organisations supranationales. Le cas des tentatives répétées de boycotter les parties en faveur d'une plus grande intégration européenne et, donc, indirectement à l'Union européenne elle-même, signale le projet d'obtenir une division des États pour avoir une relation bilatérale et donc avec moins de pouvoir contractuel, par rapport aux accords à convenir avec Bruxelles, qui est fonctionnelle à Moscou, mais pas seulement. Le contrôle des réseaux informatiques prend donc une valeur fondamentale dans un cadre général où l'utilisation directe des armes est désormais considérée comme la dernière option viable. Le développement technologique du réseau 5G devient central dans cette réflexion, sur laquelle la Chine a développé de gros investissements pour vendre et diffuser ses infrastructures dans le reste du monde. Mais au-delà de la simple construction d'équipements, une réflexion profonde doit être faite sur la volonté chinoise de transformer le réseau Internet vers de nouveaux paramètres, plus contraignants et contrôlables en contraste ouvert avec les normes d'ouverture, de liberté et de pluralisme qui ont caractérisé l'utilisation du réseau depuis sa création. L'approche chinoise est conditionnée par une vision qui coïncide avec la vision politique que Pékin a des libertés et des droits individuels: à cet égard, le nouveau réseau que la Chine a proposé jusqu'à présent ne fournit pas les garanties du pluralisme actuel, comprimé par un usage excessif. de contrôle et de censure. Si ces conditions devenaient la norme actuelle, les problèmes d'intrusions de hackers seraient surmontés par une sorte de légalité technologique donnée par le nouveau paramétrage des paramètres de navigation. Certes, cela pourrait être tentant pour d'autres gouvernements, même dans la zone ouest, mais le troc d'un plus grand contrôle interne avec la possibilité d'être soumis, d'un point de vue informatique, à un seul pouvoir doit faire réfléchir profondément sur l'achat de technologies. construit pour être prêt à être installé de manière spécifique. Dans cette optique et avec les nombreux précédents, la pression américaine pour développer son propre équipement pour le réseau 5G et la tentative d'imposer le refus de l'équipement chinois à ses alliés occidentaux est acceptable. Mais l'Europe devrait pouvoir jouer son propre rôle indépendant, également d'un point de vue purement constructif, de la technologie 5G et surtout pouvoir imposer la volonté de maintenir les normes actuelles de liberté d'utilisation d'Internet dans le monde.

Fator desestabilizador de ameaças cibernéticas

Se entre as grandes potências, pelo menos por enquanto, a hipótese de uma guerra convencional parece evitada, o confronto entre os oponentes é deslocado para metodologias alternativas, certamente menos sangrentas, mas que, se enquadradas no contexto atual, podem ter sérias conseqüências. Além das lutas rudes e comerciais, que também representam momentos de alta tensão, a questão dos ataques cibernéticos a países estrangeiros ou organizações supranacionais é a verdadeira emergência atual do confronto entre estados. Os ataques a instalações de saúde e centros de pesquisa se multiplicaram com a recente pandemia, especialmente para roubar informações sobre o progresso da pesquisa de vacinas e medicamentos contra a Covid 19. A extensão desses ataques nos Estados Unidos poderia comprometer o funcionamento da Instalações de saúde americanas, para as quais entendemos a grande preocupação com a qual esses casos são seguidos. Os EUA acusaram principalmente hackers chineses e iranianos desses ataques repetidos, mas os perigos também vêm do pessoal russo, como já aconteceu em casos de competição eleitoral. A recente explosão de Angela Merkel contra a interferência cibernética de Moscou mostrou como o comportamento cibernético incorreto pode prejudicar atitudes positivas em países reais, protagonistas de práticas incorretas. O problema também foi detectado pelo Secretário da Aliança Atlântica após os repetidos casos de sabotagem de computadores, que a instituição de Bruxelas sofreu e contra os quais teve que ser protegida. O que surge é que, se não houver uma aliança formal e oficial contra os Estados Unidos, e em parte também contra seus aliados, a ação de Moscou, Pequim e Teerã parece estar se movendo inequivocamente no contexto da guerra cibernética. A intenção ficou clara, especialmente por ocasião das eleições: a ação dos hackers promoveu ações para favorecer partidos soberanos e anti-sistema de maneira funcional para interesses particulares, que tendiam a dividir alianças supranacionais e facilitar o espaço de manobra para movimentos que têm em seu programa político a intenção de conter a influência de organizações supranacionais. O caso de repetidas tentativas de boicote aos partidos em favor de uma maior integração européia e, portanto, indiretamente à própria União Européia, sinaliza o plano de obter uma divisão de estados para ter uma relação bilateral e, portanto, com menos poder contratual, em comparação aos acordos estipulado em Bruxelas, que é funcional em Moscou, mas não apenas. O controle das redes de computadores assume, portanto, um valor fundamental em uma estrutura geral em que o uso direto de armas é agora visto como a última opção viável. O desenvolvimento tecnológico da rede 5G se torna central para essa reflexão, na qual a China desenvolveu grandes investimentos para vender e espalhar sua infraestrutura para o resto do mundo. Mas, além da simples construção de equipamentos, é preciso refletir profundamente sobre a vontade chinesa de transformar a rede da Internet em parâmetros novos, mais rigorosos e controláveis, em contraste aberto com os padrões de abertura, liberdade e pluralismo que caracterizaram o uso da rede. desde a sua criação. A abordagem chinesa é condicionada por uma visão que coincide com a visão política que Pequim tem de liberdades e direitos individuais: a esse respeito, a nova rede que a China até agora propôs não fornece as garantias do pluralismo atual, compactado pelo uso excessivo. de controle e censura. Se essas condições se tornassem o padrão atual, os problemas de invasão de hackers seriam superados por uma espécie de legalidade tecnológica dada pela nova configuração dos parâmetros de navegação. Certamente isso também pode ser tentador para outros governos, mesmo na região oeste, mas trocar maior controle interno com a possibilidade de ser submetido, do ponto de vista da TI, a uma única potência, deve refletir profundamente a compra de tecnologias construído para estar pronto para ser configurado de maneiras específicas. Visto com isso em mente e com muitos precedentes, é aceitável a pressão americana para desenvolver seus próprios equipamentos para a rede 5G e a tentativa de impor a recusa de equipamentos chineses a seus aliados ocidentais. Mas a Europa deve ser capaz de desempenhar seu próprio papel independente, também do ponto de vista puramente construtivo, da tecnologia 5G e, acima de tudo, ser capaz de impor a vontade de manter os padrões atuais de liberdade para usar a Internet mundial.