Blog di discussione su problemi di relazioni e politica internazionale; un osservatorio per capire la direzione del mondo. Blog for discussion on problems of relations and international politics; an observatory to understand the direction of the world.
Politica Internazionale
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mercoledì 1 luglio 2020
إسرائيل تؤخر الضم
تدخل مسألة ضم بعض الأراضي الفلسطينية مرحلة حساسة للغاية ويخاطر بأن يصبح فخًا لمؤيديه الرئيسيين ، رئيس الوزراء الإسرائيلي نتنياهو. إن الآثار ، بطبيعة الحال ، ذات طبيعة داخلية ، لكن المقدرة الدولية المهمة بالفعل هي مقدرة أن تزداد ، في حين أن هناك أيضًا عواقب اجتماعية محتملة على السكان الفلسطينيين في المناطق المضمومة. على الصعيد الدولي ، فإن الخطر الأكبر هو أن العلاقات ، وإن كانت غير رسمية ومبنية بشق الأنفس مع الدول السنية ، ستمر بتحول سلبي ، وهو تطور خطير للغاية بالنسبة لعقد التحالف غير الرسمي الذي تم بناؤه ضد إيران. لا تزال طهران الخطر الرئيسي على إسرائيل ، كما أن دعم دول الخليج أمر ضروري ليس من وجهة نظر سياسية فحسب ، بل من وجهة نظر عسكرية أيضًا. ومع ذلك ، لا تقتصر المعارضة الدولية على الدول السنية ، حتى أن سفراء الصين وروسيا لدى الأمم المتحدة أعربوا عن معارضتهم للضم المحتمل ، وبالتالي أكدوا قربهم من الفلسطينيين. بالطبع ، إنه أيضًا حساب سياسي يشمل النفور من الولايات المتحدة ، ولكن ليس فقط. بالنسبة لموسكو ، القريبة من سوريا وبالتالي إيران ، فإن الأمر يتعلق بتعقيد المشهد الدولي لتل أبيب. موقف الاتحاد الأوروبي ، مع بعض الاستثناءات ، معروف جيدًا ، وبالنسبة لإسرائيل ، فإن سياسة الضم لا يمكن أن تعني سوى الرقابة السياسية والعقوبات التجارية. من ناحية أخرى ، لا يبدو البلد الإسرائيلي مضغوطًا في هذا التعيين: إذا دعمت الأحزاب اليمينية والحركات المقربة من المستوطنين خطة نتنياهو ، فهناك جبهة واسعة من الأضداد الموجودة في المجتمع المدني في إسرائيل بسبب تقييم الأسباب من الفرص والملاءمة ، أي المعارضة السياسية المعلنة. الحاجة إلى التعجل في ضم الضمانات ستمليها الإقامة غير المؤكدة لترامب في البيت الأبيض ، في الواقع في حالة هزيمة الرئيس المنتهية ولايته ، يعتبر النظر المعاكس تمامًا للمشكلة من قبل الديمقراطيين محتملاً للغاية. على الجانب الفلسطيني ، وبصرف النظر عن التهديدات الواضحة من غزة ، والتي قد تشهد التزامًا أكبر من جانب الجيش في القمع ، مع تأثير سلبي آخر على صورة البلد ، فإن الخطر الحقيقي هو انفجار السلطة الفلسطينية ، بسبب عدم القدرة على الدفاع عن الأراضي من الضم ؛ فقدان السلطة ، والذي يمكن أن يؤدي أيضًا إلى فقدان محاور ، والذي على الرغم من المسافة ، لا يزال بإمكانه ضمان عمل وساطة أساسية في وقت يوجد فيه استياء قوي من جزء كبير من المجتمع الفلسطيني ، ولكن أيضًا حيث يتم تسجيله احتمالية أن يكون الفلسطينيون المقيمون في المستعمرات المضمومة على الجنسية الإسرائيلية. في الواقع ، هذا الاحتمال غير مضمون على الإطلاق ، خاصة إذا كان خط إنشاء دولة محددة بقوة بالقيم اليهودية يجب أن يسود. لكل هذه الأسباب ، أصبح احترام الموعد المحدد أمرًا صعبًا ، حتى لو تم التفكير في حلول ذات تأثير أقل ، مثل الضم الرمزي القادر على إعادة تأكيد السيادة ، المضمونة بالفعل من قبل وجود الجيش ، على الأراضي المستعمرة. بالاتفاق مع الولايات المتحدة ، قرر نتنياهو تعليق ضم المستعمرات للحصول على لحظة أفضل. يبدو أن التباطؤ في القضية يشاركه أيضًا السفير الأمريكي ، وبالتالي من قبل إدارة ترامب ، التي شجعت التقارب بين رئيس الوزراء الإسرائيلي ووزير الدفاع ، زعيم الحزب الأزرق الأبيض ، الذي سيحل محله في غضون عامين. حكومة. وقد عبّرت التصريحات الأخيرة لرئيس وزارة الدفاع عن رغبتها في تأجيل تاريخ الضم على أساس حالة الوباء التي تمر عبر الدولة الإسرائيلية. أثارت هذه المزاعم غضب نتنياهو الذي اتصل بوزير الدفاع دون أن يكون له رأي في الأمر. من المفهوم كيف يريد الزعيم الإسرائيلي إجراء الضم ، أيضًا كسبب للتشتت عن مغامراته القضائية ، لكن خطر عدم الاستقرار السياسي الجديد قد نبه الولايات المتحدة ، التي فضلت تمديد الموعد النهائي واجتماع بين زعيمي الحركة. الأحزاب الحكومية. في الوقت الحالي يبدو أن أسوأ أعداء الضم ليسوا الفلسطينيين بل الإسرائيليون أنفسهم.
venerdì 12 giugno 2020
Disinformazione ufficiosa e ufficiale
Se l’Europa sta lentamente uscendo dall’emergenza della pandemia, il problema delle campagne di disinformazione, diffuse attraverso la rete, provenienti da altri stati, continua ad essere presente e rappresenta un fattore di destabilizzazione all’interno di una popolazione che non è in grado di filtrare la grande massa di informazioni a disposizione. Essenzialmente il fenomeno si può dividere in due grandi parti: la prima riguarda una propaganda non istituzionale, che si esplica attraverso l’azione di società formalmente non espressioni dei governi, ma che il loro operato rende funzionale alle istituzioni nazionali di provenienza, sebbene queste non le riconoscano ufficialmente. Il secondo filone, al contrario, si riconduce proprio a personaggi che ricoprono cariche istituzionali e fanno la loro opera di disinformazione attraverso canali ufficiali. Del primo gruppo fanno parte organizzazioni, soprattutto, cinesi e russe, che praticano vere e proprie campagne di disinformazione con lo scopo di influenzare ed indirizzare l’opinione pubblica europea verso disposizioni favorevoli a Mosca e Pechino. La mancata provenienza da parte di canali ufficiali mette al riparo i governi russo e cinese da accuse formali, perché queste fonti sono ufficialmente disconosciute dagli esecutivi accusati di essere i mandanti delle false notizie. Oltre all’intenzione di migliorare la propria immagine in campo internazionale, le principali intenzioni sono quelle di compromettere il dibattito democratico favorendo le posizioni più estreme e quindi aumentare la divisione presente nelle società europee, dove la maggiore conseguenza è stata la nascita del sovranismo e l’antieuropeismo, che sono risultati le conseguenze più rilevanti prodotte dalle campagne di falsa informazione. Del resto già prima della pandemia l’azione incessante degli hacker si era sviluppata soprattutto in occasione degli appuntamenti elettorali per orientare il voto verso soluzioni ritenute più favorevoli per stati non democratici. La pandemia ha offerto una via ancora più facile per cercare di influenzare le opinioni pubbliche, soprattutto riguardo alle presunte reali responsabilità dei tempi, modi e cause della diffusione del contagio. L’atteggiamento cinese, in questo senso, ha destato diverse perplessità circa la provenienza del contagio ed il suo effettivo contenimento, soprattutto nelle fasi iniziali, il che ha causato un atteggiamento difensivo del governo di Pechino, spesso attuato con tattiche dubbie. Queste azioni devono essere inquadrate in politiche più ampie che possono essere considerate come veri e propri atti di ostilità verso paesi dove vigono ordinamenti di tipo democratico e dunque potenzialmente dannosi per regimi che hanno problemi con il dissenso interno. I tentativi di destabilizzazione occulta devono fare riflettere quei soggetti che sono membri dell’Unione Europea, sia a livello di singola nazione, che nel suo insieme, sulla reale lealtà di stati che tentano di boicottarli. Questo deve valere sia a livello politico che commerciale, perché stipulare accordi sempre più stretti con paesi non leali può facilitare il compito di inserimento delle organizzazioni che tentano la destabilizzazione. Per Bruxelles si sono ormai create le condizioni per attuare forme di difesa informatiche a livello comunitario, che necessitano di budget più consistenti. La prevenzione deve essere alla fonte, cioè nel contrasto di queste organizzazioni, giacché una adeguata educazione degli utilizzatori di internet è pressoché impossibile per le classi di età già oltre i quaranta anni e può essere intrapresa soltanto con una accurata formazione rivolta alle classi di età più giovani. Tuttavia l’elevata età media delle popolazioni europee e la scarsa abitudine a discernere le notizie, giunta con un uso sempre più spinto delle nuove tecnologie, anche a livello lavorativo, costituisce una facilitazione della penetrazione delle notizie false e fuorvianti. Questa condizione agevola anche le false notizie che provengono da profili istituzionali, i cui esempi più eclatanti sono il presidente USA, Trump e quello brasiliano, Bolsonaro. Spesso l’utente di internet non distingue l’opinione personale dalla falsa notizia e quello, che alla fine, è soltanto un parere, diventa una informazione fuorviante. Il tema qui è quello di usare canali istituzionali per provocare ricadute anche su stati esteri; il contrasto a queste operazioni, per certi versi, è ancora più difficile perché l’unico contrasto possibile è assicurare una risposta ufficiale contraria e puntuale, capace di coinvolgere la medesima platea di ascolto. Su questi piani si gioca la partita che riguarda la rete e la ricerca delle contromisure alla disinformazione.
Unofficial and official disinformation
If Europe is slowly emerging from the emergency of the pandemic, the problem of disinformation campaigns, spread through the network, coming from other states, continues to be present and represents a destabilizing factor within a population that is not in able to filter the large mass of information available. Essentially the phenomenon can be divided into two main parts: the first concerns non-institutional propaganda, which is expressed through the action of companies formally not expressions of governments, but which their work makes functional to the national institutions of origin, although these do not officially recognize them. The second strand, on the contrary, refers precisely to characters who hold institutional positions and do their work of disinformation through official channels. The first group includes organizations, above all, Chinese and Russian, which carry out real disinformation campaigns with the aim of influencing and directing European public opinion towards favorable provisions in Moscow and Beijing. The lack of official channels provokes the Russian and Chinese governments from formal accusations, because these sources are officially disregarded by the executives accused of being the instigators of the false news. In addition to the intention to improve its image internationally, the main intentions are to compromise the democratic debate by favoring the most extreme positions and therefore increase the division present in European societies, where the greatest consequence has been the birth of sovereignty and the anti-Europeanism, which resulted in the most significant consequences produced by the false information campaigns. After all, even before the pandemic, the incessant action of the hackers had developed above all on the occasion of the election appointments to direct the vote towards solutions deemed more favorable for undemocratic states. The pandemic offered an even easier way to try to influence public opinion, especially regarding the alleged real responsibilities of the times, ways and causes of the spread of the infection. The Chinese attitude, in this sense, has raised several concerns about the origin of the infection and its effective containment, especially in the initial stages, which has caused a defensive attitude of the Beijing government, often implemented with dubious tactics. These actions must be framed in broader policies that can be considered as real acts of hostility towards countries where democratic orders are in place and therefore potentially harmful to regimes that have problems with internal dissent. Attempts to occult destabilization must make those who are members of the European Union reflect, both at the individual nation level and as a whole, on the real loyalty of states that attempt to boycott them. This must apply both politically and commercially, because entering into ever closer agreements with non-loyal countries can facilitate the job of introducing organizations that attempt destabilization. For Brussels, the conditions have now been created for implementing forms of cyber defense at Community level, which require more substantial budgets. Prevention must be at the source, that is, in contrast to these organizations, since adequate education of internet users is almost impossible for age groups already over forty years of age and can only be undertaken with careful training aimed at older age groups Young people. However, the high average age of the European populations and the scarce habit of discerning the news, which has come with an increasingly pushed use of new technologies, also at the working level, constitutes a facilitation of the penetration of false and misleading news. This condition also facilitates false news that comes from institutional profiles, the most striking examples of which are the US President, Trump and the Brazilian one, Bolsonaro. Often the internet user does not distinguish personal opinion from false news and what, in the end, is only an opinion, becomes misleading information. The theme here is to use institutional channels to provoke repercussions also on foreign states; the contrast to these operations, in some ways, is even more difficult because the only possible contrast is to ensure an official response that is contrary and punctual, capable of involving the same audience. The game concerning the network and the search for countermeasures to disinformation are played on these plans.
Desinformación no oficial y oficial
Si Europa está emergiendo lentamente de la emergencia de la pandemia, el problema de las campañas de desinformación, propagadas a través de la red, provenientes de otros estados, continúa estando presente y representa un factor desestabilizador dentro de una población que no está en capaz de filtrar la gran cantidad de información disponible. Esencialmente, el fenómeno se puede dividir en dos partes principales: la primera se refiere a la propaganda no institucional, que se expresa a través de la acción de empresas formalmente no como expresiones de gobiernos, pero que su trabajo hace funcional a las instituciones nacionales de origen, aunque estas no oficialmente reconocerlos. El segundo capítulo, por el contrario, se refiere precisamente a personajes que ocupan cargos institucionales y realizan su trabajo de desinformación a través de canales oficiales. El primer grupo incluye organizaciones, sobre todo, chinas y rusas, que practican campañas de desinformación reales con el objetivo de influir y dirigir la opinión pública europea hacia disposiciones favorables en Moscú y Beijing. La falta de canales oficiales provoca acusaciones formales de los gobiernos de Rusia y China, ya que estas fuentes son oficialmente ignoradas por los ejecutivos acusados de ser los instigadores de las noticias falsas. Además de la intención de mejorar su imagen internacional, las principales intenciones son comprometer el debate democrático al favorecer las posiciones más extremas y, por lo tanto, aumentar la división presente en las sociedades europeas, donde la mayor consecuencia ha sido el nacimiento de la soberanía y el anti-europeísmo, que resultó en las consecuencias más significativas producidas por las campañas de información falsa. Después de todo, incluso antes de la pandemia, la acción incesante de los piratas informáticos se había desarrollado sobre todo con ocasión de nombramientos electorales para dirigir el voto hacia soluciones consideradas más favorables para los estados no democráticos. La pandemia ofreció una forma aún más fácil de tratar de influir en la opinión pública, especialmente con respecto a las supuestas responsabilidades reales de los tiempos, las formas y las causas de la propagación de la infección. En este sentido, la actitud china ha planteado varias dudas sobre el origen de la infección y su contención efectiva, especialmente en las etapas iniciales, lo que ha provocado una actitud defensiva del gobierno de Beijing, a menudo implementada con tácticas dudosas. Estas acciones deben enmarcarse en políticas más amplias que puedan considerarse como verdaderos actos de hostilidad hacia países donde existen órdenes democráticos y, por lo tanto, potencialmente perjudiciales para los regímenes que tienen problemas con la disidencia interna. Los intentos de ocultar la desestabilización deben hacer que los miembros de la Unión Europea reflexionen, tanto a nivel de la nación individual como en su conjunto, sobre la verdadera lealtad de los estados que intentan boicotearlos. Esto debe aplicarse tanto política como comercialmente, porque celebrar acuerdos cada vez más estrechos con países no leales puede facilitar el trabajo de introducir organizaciones que intenten la desestabilización. Para Bruselas, ahora se han creado las condiciones para implementar formas de defensa cibernética a nivel comunitario, que requieren presupuestos más sustanciales. La prevención debe estar en el origen, es decir, en contraste con estas organizaciones, ya que la educación adecuada de los usuarios de Internet es casi imposible para los grupos de edad que ya tienen más de cuarenta años y solo puede llevarse a cabo con una capacitación cuidadosa dirigida a grupos de mayor edad Gente joven. Sin embargo, la alta edad promedio de las poblaciones europeas y el escaso hábito de discernir las noticias, que ha venido con un uso cada vez mayor de las nuevas tecnologías, incluso a nivel laboral, constituye una facilitación de la penetración de noticias falsas y engañosas. Esta condición también facilita las noticias falsas que provienen de los perfiles institucionales, cuyos ejemplos más llamativos son el presidente de Estados Unidos, Trump y el brasileño, Bolsonaro. A menudo, el usuario de Internet no distingue la opinión personal de las noticias falsas y lo que, al final, es solo una opinión, se convierte en información engañosa. El tema aquí es utilizar canales institucionales para provocar repercusiones también en los estados extranjeros; El contraste con estas operaciones, de alguna manera, es aún más difícil porque el único contraste posible es asegurar una respuesta oficial que sea contraria y puntual, capaz de involucrar a la misma audiencia. El juego sobre la red y la búsqueda de contramedidas para la desinformación se juegan en estos planes.
Inoffizielle und offizielle Desinformation
Wenn Europa langsam aus dem Notfall der Pandemie hervorgeht, ist das Problem der Desinformationskampagnen, die über das Netzwerk verbreitet werden und aus anderen Staaten stammen, weiterhin vorhanden und stellt einen destabilisierenden Faktor innerhalb einer Bevölkerung dar, in der es keine gibt in der Lage, die große Menge an verfügbaren Informationen zu filtern. Im Wesentlichen kann das Phänomen in zwei Hauptteile unterteilt werden: Der erste betrifft nicht-institutionelle Propaganda, die durch das Handeln von Unternehmen zum Ausdruck gebracht wird, die formal keine Regierungsäußerungen sind, deren Arbeit jedoch für die nationalen Herkunftsinstitutionen funktionsfähig macht, obwohl diese dies nicht tun offiziell anerkennen. Der zweite Strang bezieht sich im Gegenteil genau auf Charaktere, die institutionelle Positionen innehaben und ihre Desinformationsarbeit über offizielle Kanäle erledigen. Zur ersten Gruppe gehören vor allem chinesische und russische Organisationen, die echte Desinformationskampagnen durchführen, um die europäische öffentliche Meinung zu beeinflussen und auf günstige Bestimmungen in Moskau und Peking auszurichten. Das Fehlen offizieller Kanäle provoziert die russische und chinesische Regierung zu formellen Anschuldigungen, da diese Quellen von den Führungskräften, die beschuldigt werden, die Anstifter der falschen Nachrichten zu sein, offiziell ignoriert werden. Neben der Absicht, sein Image international zu verbessern, besteht die Hauptabsicht darin, die demokratische Debatte durch die Bevorzugung der extremsten Positionen zu gefährden und damit die Spaltung in europäischen Gesellschaften zu verstärken, in denen die Geburt der Souveränität und der Souveränität die größte Konsequenz hatte Anti-Europäismus, der zu den wichtigsten Konsequenzen der falschen Informationskampagnen führte. Schließlich hatte sich bereits vor der Pandemie die unaufhörliche Aktion der Hacker vor allem anlässlich von Wahlterminen entwickelt, um die Abstimmung auf Lösungen zu lenken, die für undemokratische Staaten als günstiger erachtet werden. Die Pandemie bot eine noch einfachere Möglichkeit, die öffentliche Meinung zu beeinflussen, insbesondere in Bezug auf die angeblichen tatsächlichen Verantwortlichkeiten der Zeit, Wege und Ursachen für die Ausbreitung der Infektion. Die chinesische Haltung in diesem Sinne hat einige Bedenken hinsichtlich des Ursprungs der Infektion und ihrer wirksamen Eindämmung aufgeworfen, insbesondere in der Anfangsphase, was zu einer defensiven Haltung der Regierung von Peking geführt hat, die häufig mit zweifelhaften Taktiken umgesetzt wurde. Diese Maßnahmen müssen in eine umfassendere Politik eingebunden werden, die als echte Feindseligkeit gegenüber Ländern angesehen werden kann, in denen demokratische Ordnungen bestehen und daher potenziell schädlich für Regime sind, die Probleme mit internen Meinungsverschiedenheiten haben. Versuche einer okkulten Destabilisierung müssen diejenigen, die Mitglieder der Europäischen Union sind, dazu bringen, sowohl auf der Ebene der einzelnen Nationen als auch insgesamt über die tatsächliche Loyalität der Staaten nachzudenken, die versuchen, sie zu boykottieren. Dies muss sowohl politisch als auch wirtschaftlich gelten, da der Abschluss immer engerer Vereinbarungen mit nicht loyalen Ländern die Einführung von Organisationen erleichtern kann, die eine Destabilisierung versuchen. Für Brüssel wurden nun die Voraussetzungen für die Umsetzung von Formen der Cyberabwehr auf Gemeinschaftsebene geschaffen, für die größere Budgets erforderlich sind. Prävention muss an der Quelle sein, dh im Gegensatz zu diesen Organisationen, da eine angemessene Ausbildung der Internetnutzer für Altersgruppen, die bereits über vierzig Jahre alt sind, fast unmöglich ist und nur mit sorgfältiger Schulung für ältere Altersgruppen durchgeführt werden kann Junge Leute. Das hohe Durchschnittsalter der europäischen Bevölkerung und die geringe Angewohnheit, die Nachrichten zu erkennen, die mit einem zunehmend forcierten Einsatz neuer Technologien auch auf Arbeitsebene einhergeht, erleichtern jedoch das Eindringen falscher und irreführender Nachrichten. Diese Bedingung erleichtert auch falsche Nachrichten aus institutionellen Profilen, von denen die auffälligsten Beispiele der US-Präsident Trump und der brasilianische Bolsonaro sind. Oft unterscheidet der Internetnutzer die persönliche Meinung nicht von falschen Nachrichten und was letztendlich nur eine Meinung ist, wird zu irreführenden Informationen. Hier geht es darum, institutionelle Kanäle zu nutzen, um Auswirkungen auch auf ausländische Staaten zu provozieren. Der Kontrast zu diesen Operationen ist in gewisser Weise sogar noch schwieriger, da der einzig mögliche Kontrast darin besteht, eine offizielle gegenteilige und pünktliche Reaktion zu gewährleisten, die das gleiche Publikum einbeziehen kann. Das Spiel bezüglich des Netzwerks und die Suche nach Gegenmaßnahmen gegen Desinformation werden auf diesen Plänen gespielt.
Désinformation officieuse et officielle
Si l'Europe sort lentement de l'urgence de la pandémie, le problème des campagnes de désinformation, diffusées à travers le réseau, en provenance d'autres Etats, continue d'être présent et représente un facteur de déstabilisation au sein d'une population qui n'est pas en capable de filtrer la grande masse d'informations disponibles. Essentiellement, le phénomène peut être divisé en deux parties principales: la première concerne la propagande non institutionnelle, qui s'exprime à travers l'action d'entreprises formellement non pas l'expression de gouvernements, mais que leur travail rend fonctionnelle aux institutions nationales d'origine, bien que celles-ci ne le soient pas. les reconnaître officiellement. Le second volet, au contraire, se réfère précisément aux personnages qui occupent des positions institutionnelles et font leur travail de désinformation par les voies officielles. Le premier groupe comprend des organisations, principalement chinoises et russes, qui mènent de véritables campagnes de désinformation dans le but d'influencer et d'orienter l'opinion publique européenne vers des dispositions favorables à Moscou et à Pékin. L'absence de canaux officiels provoque les gouvernements russe et chinois d'accusations formelles, car ces sources sont officiellement ignorées par les dirigeants accusés d'être les instigateurs de la fausse nouvelle. Outre l'intention d'améliorer son image à l'international, les principales intentions sont de compromettre le débat démocratique en favorisant les positions les plus extrêmes et donc d'augmenter la division présente dans les sociétés européennes, où la plus grande conséquence a été la naissance de la souveraineté l'anti-européanisme, qui a entraîné les conséquences les plus importantes produites par les fausses campagnes d'information. Après tout, même avant la pandémie, l'action incessante des hackers s'était surtout développée à l'occasion des rendez-vous électoraux pour orienter le vote vers des solutions jugées plus favorables aux Etats antidémocratiques. La pandémie a offert un moyen encore plus facile d'essayer d'influencer l'opinion publique, en particulier en ce qui concerne les responsabilités réelles présumées de l'époque, des voies et des causes de la propagation de l'infection. L'attitude chinoise, en ce sens, a soulevé plusieurs inquiétudes quant à l'origine de l'infection et à son confinement efficace, en particulier dans les phases initiales, ce qui a provoqué une attitude défensive du gouvernement de Pékin, souvent mise en œuvre avec des tactiques douteuses. Ces actions doivent être encadrées dans des politiques plus larges qui peuvent être considérées comme de véritables actes d'hostilité envers les pays où des ordres démocratiques sont en place et donc potentiellement préjudiciables aux régimes qui ont des problèmes de dissidence interne. Les tentatives de déstabilisation occulte doivent amener les membres de l’Union européenne à réfléchir, tant au niveau national qu’à l’ensemble, sur la réelle loyauté des États qui tentent de les boycotter. Cela doit s'appliquer à la fois sur le plan politique et commercial, car la conclusion d'accords de plus en plus étroits avec des pays non fidèles peut faciliter la tâche consistant à introduire des organisations qui tentent de se déstabiliser. Pour Bruxelles, les conditions sont désormais réunies pour la mise en œuvre de formes de cyberdéfense au niveau communautaire, qui nécessitent des budgets plus conséquents. La prévention doit être à la source, c'est-à-dire contrairement à ces organisations, car une éducation adéquate des internautes est quasiment impossible pour les tranches d'âges déjà supérieures à quarante ans et ne peut être entreprise qu'avec une formation rigoureuse destinée aux tranches d'âge supérieures Les jeunes. Cependant, l'âge moyen élevé des populations européennes et la rare habitude de discerner l'actualité, qui s'accompagne d'une utilisation de plus en plus poussée des nouvelles technologies, même au niveau du travail, constitue une facilitation de la pénétration des informations fausses et trompeuses. Cette condition facilite également les fausses nouvelles provenant des profils institutionnels, dont les exemples les plus frappants sont le président américain Trump et le président brésilien Bolsonaro. Souvent, l'internaute ne distingue pas les opinions personnelles des fausses nouvelles et ce qui, en fin de compte, n'est qu'une opinion, devient une information trompeuse. Le thème ici est d'utiliser les canaux institutionnels pour provoquer des répercussions également sur les États étrangers; le contraste avec ces opérations, à certains égards, est encore plus difficile car le seul contraste possible est d'assurer une réponse officielle contraire et ponctuelle, capable d'impliquer le même public. Le jeu concernant le réseau et la recherche de contre-mesures à la désinformation se jouent sur ces plans.
Desinformação não oficial e oficial
Se a Europa está emergindo lentamente da emergência da pandemia, o problema das campanhas de desinformação, espalhadas pela rede, provenientes de outros estados, continua presente e representa um fator desestabilizador dentro de uma população que não está em situação de pobreza. capaz de filtrar a grande massa de informações disponíveis. Essencialmente, o fenômeno pode ser dividido em duas partes principais: a primeira diz respeito à propaganda não institucional, expressa através da ação de empresas formalmente não expressões de governos, mas cujo trabalho torna funcional as instituições nacionais de origem, embora estas não o façam. reconhecê-los oficialmente. A segunda vertente, pelo contrário, refere-se precisamente a personagens que ocupam posições institucionais e realizam seu trabalho de desinformação por meio de canais oficiais. O primeiro grupo inclui organizações, acima de tudo, chinesas e russas, que realizam campanhas reais de desinformação com o objetivo de influenciar e direcionar a opinião pública européia para disposições favoráveis em Moscou e Pequim. A falta de canais oficiais provoca os governos russo e chinês de acusações formais, porque essas fontes são oficialmente desconsideradas pelos executivos acusados de serem os instigadores das notícias falsas. Além da intenção de melhorar sua imagem internacionalmente, as principais intenções são comprometer o debate democrático, favorecendo as posições mais extremas e, portanto, aumentar a divisão presente nas sociedades européias, onde a maior conseqüência tem sido o nascimento da soberania e da democracia. anti-europeísmo, que resultou nas consequências mais significativas produzidas pelas campanhas de informação falsa. Afinal, mesmo antes da pandemia, a ação incessante dos hackers havia se desenvolvido acima de tudo na ocasião das nomeações eleitorais para direcionar o voto para soluções consideradas mais favoráveis para estados não democráticos. A pandemia ofereceu uma maneira ainda mais fácil de tentar influenciar a opinião pública, principalmente no que diz respeito às supostas responsabilidades reais dos tempos, maneiras e causas da propagação da infecção. A atitude chinesa, nesse sentido, levantou várias preocupações sobre a origem da infecção e sua contenção efetiva, especialmente nos estágios iniciais, o que causou uma atitude defensiva do governo de Pequim, muitas vezes implementada com táticas duvidosas. Essas ações devem ser enquadradas em políticas mais amplas que possam ser consideradas atos reais de hostilidade em relação aos países onde existem ordens democráticas e, portanto, potencialmente prejudiciais aos regimes que têm problemas com dissidência interna. As tentativas de ocultar a desestabilização devem fazer com que os membros da União Européia reflitam, tanto no nível nacional como no todo, sobre a lealdade real dos Estados que tentam boicotá-los. Isso deve aplicar-se política e comercialmente, porque a celebração de acordos cada vez mais próximos com países não leais pode facilitar o trabalho de apresentar organizações que tentam desestabilizar. Para Bruxelas, foram criadas as condições para implementar formas de defesa cibernética a nível comunitário, que exigem orçamentos mais substanciais. A prevenção deve estar na fonte, ou seja, em contraste com essas organizações, pois a educação adequada dos usuários da Internet é quase impossível para as faixas etárias com mais de quarenta anos de idade e só pode ser realizada com treinamento cuidadoso voltado para as faixas etárias mais velhas Jovens. No entanto, a alta idade média das populações européias e o hábito escasso de discernir as notícias, que vieram com um uso cada vez mais pressionado de novas tecnologias, mesmo no nível de trabalho, constituem uma facilitação da penetração de notícias falsas e enganosas. Essa condição também facilita as notícias falsas provenientes de perfis institucionais, dos quais os exemplos mais marcantes são o presidente dos EUA, Trump e o brasileiro, Bolsonaro. Muitas vezes, o usuário da internet não distingue a opinião pessoal de notícias falsas e, no final, é apenas uma opinião, torna-se informação enganosa. O tema aqui é usar canais institucionais para provocar repercussões também em estados estrangeiros; o contraste com essas operações, de certa forma, é ainda mais difícil, porque o único contraste possível é garantir uma resposta oficial contrária e pontual, capaz de envolver o mesmo público. O jogo relativo à rede e a busca de contramedidas para desinformação são jogados nesses planos.
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