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mercoledì 19 agosto 2020

Biden scelto per mediare tra repubblicani delusi e sinistra democratica

Aldilà della largamente prevista conferma di Joe Biden come candidato Presidente dei Democratici, che sfiderà Trump nella corsa per la Casa Bianca, sono emersi due punti di rilievo nella convention democratica, che non devono essere sottovalutati perché indicano una linea politica in evoluzione all’interno del partito: un necessario dialogo tra destra e sinistra che dovrà evolversi necessariamente, sia in fase di campagna elettorale, ma, soprattutto, in caso di vittoria. Biden, politicamente è uomo di centro e la sua scelta alla candidatura presidenziale è dovuta principalmente a questa caratteristica: una posizione mediana capace di addensare attorno alla propria figura posizioni politiche anche distanti ma accomunate dall’esigenza di cambiare il vertice della Casa Bianca. La presenza di diversi oratori repubblicani alla convention democratica, indica un malessere di buona parte del partito di Trump, insofferente alla sua scarsa attitudine alla politica, ai cambi di rotta repentini ed anche alla sua inesperienza ed inadeguatezza. I repubblicani che sostengono Biden, sono parte della tradizione del partito, forse ormai una minoranza, quella sconfitta dal tea party e che male hanno digerito le caratteristiche di un capo di stato così anomalo. Il loro appoggio appare sincero ed è un appoggio che non avrebbero mai assicurato per Sanders; Biden, malgrado alcune differenze, probabilmente è più vicino ai repubblicani tradizionali di quanto non lo sia Trump, ma questo appoggio non sarà gratis, cioè non basterà sconfiggere Trump e cambiare presidente, oltre ad una nuova condotta in campo nazionale ed internazionale, Biden dovrà accontentare i repubblicani che lo appoggeranno con decisioni vicine alle loro posizioni. Potrebbe essere un ritorno al passato, quando le differenze tra democratici e repubblicani non erano molte, tuttavia i tempi recenti della politica statunitense ha visto una radicalizzazione delle posizioni politiche, che si sono evolute verso una maggiore polarizzazione tipica dello scontro destra sinistra. Se nei repubblicani hanno prevalso i sostenitori del tea party, nel partito democratico non si è verificata una situazione analoga, la componente di centro ha ancora la prevalenza, ma è pur vero che la sinistra sia cresciuta a livelli elevati, soprattutto tra i più giovani, ponendo una ipoteca sui futuri indirizzi del partito, cosa che però appare ancora lontana. In ogni caso il successo di Bernie Sanders, malgrado la sconfitta, evidenzia una sostanziosa rilevanza della sinistra nel partito democratico, una parte che rivendica riforme sociali certamente in contrasto con i repubblicani che sostengono Biden. Per ora la grande esigenza di sconfiggere Trump obbliga la sinistra ad adattarsi ad uno schema che non gradisce (parte degli elettori di Sanders non gradiscono Biden, ma probabilmente non vorranno ripetere l’errore fatto con la Clinton), ma dopo quale potranno essere i rapporti tra queste diverse componenti dell’alleanza? La percezione è che ogni problematica di questo tipo sia rinviata dopo l’eventuale successo di Biden, lasciando intravvedere un percorso a piccoli passi, che potrebbe rivelare una debolezza di fondo sui programmi di governo: un fattore capace di sovvertire il pronostico, per ora favorevole al candidato democratico. Forse questo ha decretato la necessità di creare una base elettorale più estesa possibile: il reclutamento dei repubblicani deve servire per prendere i voti dei delusi da Trump, ma anche per prevenire la ripetizione di un possibile effetto Clinton, che ha provocato la vittoria del presidente in carica grazie all’astensionismo della sinistra democratica. In ogni caso l’avversione alle politiche ed ai modi unito alla consapevolezza di potere fare meglio dell’attuale inquilino della Casa Bianca resta il programma elettorale principale, capace di unire anime politiche così differenti. In caso di vittoria mediare tra queste parti, quasi opposte, rappresenterà la difficoltà maggiore per Biden, che dovrà fare ricorso a tutta la sua esperienza politica e di mediazione per avere la guida del paese: ma, in fondo, è stato scelto proprio per questo.   

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Biden chosen to mediate between disappointed Republicans and the Democratic left

 

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Beyond the widely anticipated confirmation of Joe Biden as Democratic presidential candidate, who will challenge Trump in the race for the White House, two prominent points emerged in the Democratic convention, which should not be underestimated because they indicate an evolving political line within the party: a necessary dialogue between right and left that will necessarily have to evolve, both in the electoral campaign phase, but, above all, in the event of victory. Biden, politically, is a man of the center and his choice for the presidential candidacy is mainly due to this characteristic: a median position capable of gathering political positions around his figure that are also distant but united by the need to change the leadership of the White House. The presence of several Republican speakers at the Democratic convention indicates a malaise of a large part of Trump's party, intolerant of its poor attitude to politics, sudden changes of course and also its inexperience and inadequacy. Republicans who support Biden are part of the tradition of the party, perhaps now a minority, that defeated by the tea party and how badly they digested the characteristics of such an anomalous head of state. Their support appears sincere and it is a support they would never have secured for Sanders; Biden, despite some differences, is probably closer to traditional Republicans than Trump is, but this support will not be free, that is, it will not be enough to defeat Trump and change president, in addition to a new conduct in the national and international field, Biden will have to please the Republicans who will support him with decisions close to their positions. It could be a return to the past, when the differences between Democrats and Republicans were not many, however recent times in US politics have seen a radicalization of political positions, which have evolved towards a greater polarization typical of the right-left confrontation. If in the Republicans the supporters of the tea party prevailed, in the Democratic party a similar situation did not occur, the center component still prevails, but it is also true that the left has grown to high levels, especially among the younger ones, by placing a mortgage on the party's future addresses, which, however, still appears distant. In any case, the success of Bernie Sanders, despite the defeat, highlights a substantial relevance of the left in the Democratic party, a party that claims social reforms certainly in contrast with the Republicans who support Biden. For now, the great need to defeat Trump forces the left to adapt to a pattern it doesn't like (some of Sanders' voters don't like Biden, but probably won't want to repeat the mistake they made with Clinton), but after what relations may be between these different components of the alliance? The perception is that any problem of this type is postponed after Biden's eventual success, leaving a glimpse of a path in small steps, which could reveal an underlying weakness on government programs: a factor capable of subverting the forecast, which is favorable for now. to the democratic candidate. Perhaps this has decreed the need to create an electoral base as extensive as possible: the recruitment of Republicans must serve to take the votes of those disappointed by Trump, but also to prevent the repetition of a possible Clinton effect, which resulted in the victory of the president in charge thanks to the abstention of the democratic left. In any case, the aversion to policies and ways combined with the awareness of being able to do better than the current tenant of the White House remains the main electoral program, capable of uniting such different political souls. In the event of a victory, mediating between these almost opposite parties will represent the greatest difficulty for Biden, who will have to draw on all his political and mediation experience to have the leadership of the country: but, basically, he was chosen precisely for this reason. .

Biden elegido para mediar entre republicanos decepcionados y la izquierda demócrata

 Más allá de la confirmación ampliamente esperada de Joe Biden como candidato presidencial demócrata, quien desafiará a Trump en la carrera por la Casa Blanca, surgieron dos puntos de prominencia en la convención demócrata, que no deben subestimarse porque indican una línea política en evolución dentro de la partido: un diálogo necesario entre derecha e izquierda que necesariamente tendrá que evolucionar, tanto en la fase de campaña electoral, pero, sobre todo, en caso de victoria. Biden, políticamente, es un hombre de centro y su elección para la candidatura presidencial se debe principalmente a esta característica: una posición mediana capaz de agrupar posiciones políticas en torno a su figura también distantes pero unidas por la necesidad de cambiar el liderazgo de la Casa Blanca. La presencia de varios oradores republicanos en la convención demócrata indica un malestar de gran parte del partido Trump, intolerante con su mala actitud hacia la política, cambios bruscos de rumbo y también su inexperiencia e insuficiencia. Los republicanos que apoyan a Biden son parte de la tradición del partido, quizás ahora minoritario, que derrotó por el Tea Party y lo mal que digirieron las características de un jefe de Estado tan anómalo. Su apoyo parece sincero y es un apoyo que nunca le habrían asegurado a Sanders; Biden, a pesar de algunas diferencias, probablemente esté más cerca de los republicanos tradicionales que Trump, pero este apoyo no será gratuito, es decir, no será suficiente para derrotar a Trump y cambiar de presidente, además de una nueva conducta en el ámbito nacional e internacional, Biden tendrá que complacer. los republicanos que lo apoyarán con decisiones cercanas a sus posiciones. Podría ser un regreso al pasado, cuando las diferencias entre demócratas y republicanos no eran muchas, sin embargo, en los últimos tiempos en la política estadounidense se ha visto una radicalización de las posiciones políticas, que han evolucionado hacia una mayor polarización propia del enfrentamiento derecha-izquierda. Si en los republicanos prevalecieron los simpatizantes del tea party, en el partido demócrata no se dio una situación similar, sigue prevaleciendo el componente de centro, pero también es cierto que la izquierda ha crecido a niveles altos, sobre todo entre los más jóvenes. colocando una hipoteca sobre las direcciones futuras del partido, que, sin embargo, todavía parece distante. En cualquier caso, el éxito de Bernie Sanders, a pesar de la derrota, destaca una relevancia sustancial de la izquierda en el Partido Demócrata, partido que reivindica reformas sociales ciertamente en contraste con los republicanos que apoyan a Biden. Por ahora, la gran necesidad de derrotar a Trump obliga a la izquierda a adaptarse a un patrón que no le gusta (a algunos de los votantes de Sanders no les gusta Biden, pero probablemente no querrán repetir el error que cometieron con Clinton), pero después de qué relaciones pueden ser entre estos diferentes componentes de la alianza? La percepción es que cualquier problema de este tipo se pospone tras el eventual éxito de Biden, dejando entrever un camino en pequeños pasos, que podría revelar una debilidad subyacente en los programas de gobierno: un factor capaz de subvertir el pronóstico, por ahora favorable. al candidato demócrata. Quizás esto haya decretado la necesidad de crear una base electoral lo más amplia posible: la captación de republicanos debe servir para llevarse los votos de los decepcionados por Trump, pero también para evitar la repetición de un posible efecto Clinton, que resultó en la victoria del presidente en Carga gracias a la abstención de la izquierda democrática. En cualquier caso, la aversión a las políticas y caminos combinada con la conciencia de poder hacerlo mejor que el actual inquilino de la Casa Blanca sigue siendo el principal programa electoral, capaz de unir almas políticas tan diferentes. En caso de triunfo, mediar entre estos partidos casi opuestos representará la mayor dificultad para Biden, quien deberá aprovechar toda su experiencia política y de mediación para tener el liderazgo del país: pero, básicamente, fue elegido precisamente para eso. .

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Biden entschied sich, zwischen enttäuschten Republikanern und der demokratischen Linken zu vermitteln

 

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Abgesehen von der weithin erwarteten Bestätigung von Joe Biden als demokratischem Präsidentschaftskandidaten, der Trump im Rennen um das Weiße Haus herausfordern wird, tauchten in der demokratischen Konvention zwei herausragende Punkte auf, die nicht zu unterschätzen sind, da sie auf eine sich entwickelnde politische Linie innerhalb des Konvents hinweisen Partei: Ein notwendiger Dialog zwischen rechts und links, der sich zwangsläufig sowohl in der Wahlkampfphase als auch vor allem im Falle eines Sieges entwickeln muss. Biden ist politisch ein Mann des Zentrums, und seine Wahl für die Präsidentschaftskandidatur beruht hauptsächlich auf diesem Merkmal: einer mittleren Position, die politische Positionen um seine Figur sammeln kann, die ebenfalls weit entfernt sind, aber durch die Notwendigkeit, die Führung des Weißen Hauses zu ändern, vereint sind. Die Anwesenheit mehrerer republikanischer Sprecher auf dem Demokratischen Konvent weist auf ein Unwohlsein eines großen Teils der Trump-Partei hin, das ihre schlechte Einstellung zur Politik, plötzliche Kursänderungen sowie ihre Unerfahrenheit und Unzulänglichkeit nicht toleriert. Republikaner, die Biden unterstützen, sind Teil der Parteitradition, vielleicht jetzt eine Minderheit, die von der Teeparty besiegt wurde und wie schlecht sie die Eigenschaften eines solch anomalen Staatsoberhauptes verdauten. Ihre Unterstützung scheint aufrichtig und es ist eine Unterstützung, die sie Sanders niemals gesichert hätten; Trotz einiger Unterschiede ist Biden den traditionellen Republikanern wahrscheinlich näher als Trump, aber diese Unterstützung wird nicht kostenlos sein, das heißt, es wird nicht ausreichen, Trump zu besiegen und den Präsidenten zu wechseln. Zusätzlich zu einem neuen Verhalten im nationalen und internationalen Bereich wird Biden gefallen müssen die Republikaner, die ihn bei Entscheidungen unterstützen werden, die ihren Positionen nahe kommen. Es könnte eine Rückkehr in die Vergangenheit sein, als die Unterschiede zwischen Demokraten und Republikanern nicht groß waren. In jüngster Zeit der US-Politik kam es jedoch zu einer Radikalisierung der politischen Positionen, die sich zu einer für die Konfrontation von rechts nach links typischen stärkeren Polarisierung entwickelt haben. Wenn sich in den Republikanern die Anhänger der Teeparty durchgesetzt haben, in der Demokratischen Partei keine ähnliche Situation eingetreten ist, herrscht immer noch die zentrale Komponente vor, aber es ist auch wahr, dass die Linke auf hohem Niveau gewachsen ist, insbesondere unter den jüngeren. durch die Aufnahme einer Hypothek auf die zukünftigen Adressen der Partei, die jedoch noch weit entfernt zu sein scheint. Auf jeden Fall zeigt der Erfolg von Bernie Sanders trotz der Niederlage eine erhebliche Relevanz der Linken in der Demokratischen Partei, einer Partei, die soziale Reformen behauptet, sicherlich im Gegensatz zu den Republikanern, die Biden unterstützen. Im Moment zwingt das große Bedürfnis, Trump zu besiegen, die Linke, sich an ein Muster anzupassen, das sie nicht mag (einige von Sanders Wählern mögen Biden nicht, wollen aber wahrscheinlich den Fehler, den sie mit Clinton gemacht haben, nicht wiederholen), aber nach welchen Beziehungen zwischen diesen verschiedenen Komponenten der Allianz? Die Wahrnehmung ist, dass jedes Problem dieser Art nach Bidens letztendlichem Erfolg verschoben wird und in kleinen Schritten einen Blick auf einen Weg wirft, der eine zugrunde liegende Schwäche der Regierungsprogramme aufdecken könnte: ein Faktor, der die Prognose untergraben kann, was vorerst günstig ist. an den demokratischen Kandidaten. Vielleicht hat dies die Notwendigkeit einer möglichst umfassenden Wahlbasis verordnet: Die Rekrutierung von Republikanern muss dazu dienen, die Stimmen der von Trump Enttäuschten zu erhalten, aber auch die Wiederholung eines möglichen Clinton-Effekts zu verhindern, der zum Sieg des Präsidenten führte Anklage dank der Enthaltung der demokratischen Linken. In jedem Fall bleibt die Abneigung gegen politische Maßnahmen und Wege in Verbindung mit dem Bewusstsein, besser als der derzeitige Mieter des Weißen Hauses abschneiden zu können, das Hauptwahlprogramm, das in der Lage ist, so unterschiedliche politische Seelen zu vereinen. Im Falle eines Sieges wird die Vermittlung zwischen diesen fast gegensätzlichen Parteien die größte Schwierigkeit für Biden darstellen, der auf all seine politischen und Vermittlungserfahrungen zurückgreifen muss, um die Führung des Landes zu haben. Aber im Grunde wurde er genau aus diesem Grund ausgewählt. .

Biden a choisi de servir de médiateur entre les républicains déçus et la gauche démocrate

 Au-delà de la confirmation largement attendue de Joe Biden en tant que candidat démocrate à la présidentielle, qui défiera Trump dans la course à la Maison Blanche, deux points importants ont émergé dans la convention démocrate, qu'il ne faut pas sous-estimer car ils indiquent une ligne politique en évolution au sein de la parti: un dialogue nécessaire entre la droite et la gauche qui devra nécessairement évoluer, aussi bien en phase de campagne électorale, mais surtout en cas de victoire. Biden, politiquement, est un homme du centre et son choix pour la candidature à la présidentielle tient principalement à cette caractéristique: une position médiane capable de rassembler autour de sa figure des positions politiques également distantes mais unies par la nécessité de changer la direction de la Maison Blanche. La présence de plusieurs orateurs républicains à la convention démocrate indique un malaise d'une grande partie du parti de Trump, intolérante à sa mauvaise attitude à l'égard de la politique, aux changements soudains de cap mais aussi à son inexpérience et à son insuffisance. Les républicains qui soutiennent Biden font partie de la tradition du parti, peut-être maintenant une minorité, qui a été vaincue par le thé et à quel point ils ont digéré les caractéristiques d'un chef d'État aussi anormal. Leur soutien semble sincère et c'est un soutien qu'ils n'auraient jamais obtenu pour Sanders; Biden, malgré certaines différences, est probablement plus proche des républicains traditionnels que Trump, mais ce soutien ne sera pas gratuit, c'est-à-dire qu'il ne suffira pas à vaincre Trump et à changer de président, en plus d'une nouvelle conduite dans le domaine national et international, Biden devra plaire les républicains qui le soutiendront avec des décisions proches de leurs positions. Cela pourrait être un retour dans le passé, alors que les différences entre démocrates et républicains n'étaient pas nombreuses, mais la période récente de la politique américaine a vu une radicalisation des positions politiques, qui ont évolué vers une plus grande polarisation typique de l'affrontement droite-gauche. Si chez les républicains les partisans du thé ont prévalu, dans le parti démocrate une situation similaire ne s'est pas produite, la composante centrale prévaut toujours, mais il est également vrai que la gauche est passée à des niveaux élevés, en particulier parmi les plus jeunes, en plaçant une hypothèque sur les futures adresses du parti, qui, cependant, semblent encore lointaines. En tout cas, le succès de Bernie Sanders, malgré la défaite, met en évidence une pertinence substantielle de la gauche dans le parti démocrate, parti qui revendique des réformes sociales certainement en contraste avec les républicains qui soutiennent Biden. Pour l'instant, le grand besoin de vaincre Trump oblige la gauche à s'adapter à un modèle qu'elle n'aime pas (certains électeurs de Sanders n'aiment pas Biden, mais ne voudront probablement pas répéter l'erreur qu'ils ont faite avec Clinton), mais après quelles relations peuvent être entre ces différentes composantes de l'alliance? La perception est que tout problème de ce type est reporté après le succès éventuel de Biden, laissant entrevoir un chemin par petites étapes, ce qui pourrait révéler une faiblesse sous-jacente des programmes gouvernementaux: un facteur capable de renverser la prévision, ce qui est favorable pour l'instant. au candidat démocrate. Peut-être cela a décrété la nécessité de créer une base électorale la plus étendue possible: le recrutement des républicains doit servir à recueillir les voix des déçus de Trump, mais aussi à empêcher la répétition d'un éventuel effet Clinton, qui a abouti à la victoire du président en charge grâce à l'abstention de la gauche démocratique. En tout état de cause, l'aversion pour les politiques et les moyens combinée à la conscience de pouvoir faire mieux que l'actuel locataire de la Maison Blanche reste le principal programme électoral, capable d'unir des âmes politiques aussi différentes. En cas de victoire, la médiation entre ces partis presque opposés représentera la plus grande difficulté pour Biden, qui devra s'appuyer sur toute son expérience politique et de médiation pour avoir la direction du pays: mais, au fond, il a été choisi précisément pour cela. .

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Biden escolheu mediar entre republicanos decepcionados e a esquerda democrata

 

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Além da confirmação amplamente esperada de Joe Biden como candidato presidencial democrata, que desafiará Trump na disputa pela Casa Branca, dois pontos de destaque emergiram na convenção democrata, que não devem ser subestimados porque indicam uma linha política em evolução dentro do partido: um diálogo necessário entre direita e esquerda que necessariamente terá de evoluir, tanto na fase de campanha eleitoral, mas, sobretudo, em caso de vitória. Biden, politicamente, é um homem de centro e sua escolha para a candidatura presidencial se deve principalmente a essa característica: uma posição mediana capaz de agregar posições políticas em torno de sua figura também distantes, mas unidas pela necessidade de mudar a liderança da Casa Branca. A presença de vários oradores republicanos na convenção democrata indica um mal-estar de grande parte do partido de Trump, intolerante com sua má atitude em relação à política, mudanças repentinas de curso e também sua inexperiência e inadequação. Os republicanos que apóiam Biden fazem parte da tradição do partido, talvez agora uma minoria, que derrotou pelo tea party e como eles digeriram mal as características de um chefe de estado tão anômalo. O apoio deles parece sincero e é um apoio que eles nunca teriam garantido para Sanders; Biden, apesar de algumas diferenças, provavelmente está mais próximo dos republicanos tradicionais do que Trump, mas esse apoio não será de graça, ou seja, não será suficiente para derrotar Trump e mudar de presidente, além de uma nova conduta no campo nacional e internacional, Biden terá que agradar os republicanos que o apoiarão com decisões próximas às suas posições. Poderia ser um retorno ao passado, quando as diferenças entre democratas e republicanos não eram muitas, porém os tempos recentes na política dos Estados Unidos assistiram a uma radicalização das posições políticas, que evoluíram para uma polarização maior típica do confronto direita-esquerda. Se nos republicanos prevaleceram os partidários do tea party, no democrata não ocorreu situação semelhante, ainda prevalece o componente central, mas também é verdade que a esquerda atingiu níveis elevados, principalmente entre os mais jovens, hipotecando os futuros endereços do partido, o que, no entanto, ainda parece distante. Em todo caso, o sucesso de Bernie Sanders, apesar da derrota, evidencia uma relevância substancial da esquerda no partido Democrata, partido que reivindica reformas sociais certamente em contraste com os republicanos que apóiam Biden. Por enquanto, a grande necessidade de derrotar Trump obriga a esquerda a se adaptar a um padrão de que ela não gosta (alguns dos eleitores de Sanders não gostam de Biden, mas provavelmente não vão querer repetir o erro que cometeram com Clinton), mas depois de como podem ser as relações entre esses diferentes componentes da aliança? A percepção é que qualquer problema desse tipo é adiado após o eventual sucesso de Biden, deixando um vislumbre de um caminho em pequenos passos, que pode revelar uma fragilidade subjacente aos programas de governo: um fator capaz de subverter a previsão, o que é favorável por enquanto. para o candidato democrático. Talvez isso tenha decretado a necessidade de se criar uma base eleitoral o mais ampla possível: o recrutamento de republicanos deve servir para arrancar os votos dos decepcionados com Trump, mas também para evitar a repetição de um possível efeito Clinton, que resultou na vitória do presidente em cobrar graças à abstenção da esquerda democrática. De qualquer forma, a aversão a políticas e formas aliada à consciência de poder fazer melhor do que o atual inquilino da Casa Branca continua sendo o principal programa eleitoral, capaz de unir almas políticas tão diferentes. Em caso de vitória, a mediação entre estes partidos quase opostos representará a maior dificuldade para Biden, que terá de valer-se de toda a sua experiência política e de mediação para ter a liderança do país: mas, basicamente, foi escolhido justamente por esse motivo. .

Байден выбран посредником между разочарованными республиканцами и левыми демократами

 

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Помимо широко ожидаемого подтверждения Джо Байдена в качестве кандидата в президенты от Демократической партии, который бросит вызов Трампу в гонке за Белый дом, на съезде Демократической партии появились два важных момента, которые не следует недооценивать, поскольку они указывают на эволюцию политической линии в рамках Партия: необходимый диалог между правыми и левыми, который обязательно должен развиваться как на этапе избирательной кампании, но, прежде всего, в случае победы. В политическом плане Байден - человек центра, и его выбор на пост президента в основном обусловлен этой характеристикой: средним положением, способным объединить вокруг его фигуры политические позиции, которые также далеки, но объединены необходимостью смены руководства Белого дома. Присутствие нескольких спикеров-республиканцев на съезде Демократической партии свидетельствует о недомогании значительной части партии Трампа, нетерпимой к ее плохому отношению к политике, внезапным изменениям курса, а также ее неопытности и неадекватности. Республиканцы, поддерживающие Байдена, являются частью партийной традиции, возможно, теперь их меньшинство, которое побеждено чаепитием и тем, насколько плохо они усвоили характеристики такого аномального главы государства. Их поддержка кажется искренней, и это поддержка, которую они никогда бы не получили для Сандерса; Байден, несмотря на некоторые разногласия, вероятно, ближе к традиционным республиканцам, чем Трамп, но эта поддержка не будет бесплатной, то есть ее будет недостаточно, чтобы победить Трампа и сменить президента, помимо нового поведения на национальном и международном уровнях, Байден должен будет угодить республиканцы, которые поддержат его решениями, близкими к их позициям. Это могло быть возвращением в прошлое, когда разногласий между демократами и республиканцами было не так много, однако в последнее время в политике США произошла радикализация политических позиций, которая эволюционировала в сторону большей поляризации, типичной для правого и левого противостояния. Если у республиканцев преобладали сторонники чаепития, то в Демократической партии подобной ситуации не было, центристский компонент по-прежнему преобладает, но верно и то, что левые выросли на высоких уровнях, особенно среди молодых, разместив закладную на будущие адреса партии, до которых, однако, еще далеко. В любом случае успех Берни Сандерса, несмотря на поражение, подчеркивает значительную значимость левых в Демократической партии, партии, которая требует социальных реформ, безусловно, в отличие от республиканцев, которые поддерживают Байдена. На данный момент огромная потребность победить Трампа вынуждает левых адаптироваться к модели, которая им не нравится (некоторые избиратели Сандерса не любят Байдена, но, вероятно, не захотят повторять ошибку, которую они сделали с Клинтоном), но после того, какие отношения могут быть между этими разными составляющими альянса? Считается, что любая проблема такого типа откладывается после возможного успеха Байдена, оставляя проблеск небольшого шага, который может выявить скрытую слабость государственных программ: фактор, способный ниспровергнуть прогноз, который на данный момент является благоприятным. демократическому кандидату. Возможно, это привело к необходимости создания как можно более широкой избирательной базы: набор республиканцев должен служить для получения голосов тех, кто разочарован Трампом, но также и для предотвращения повторения возможного эффекта Клинтона, который привел к победе президента. обвинение благодаря воздержанию демократических левых. В любом случае отвращение к политике и путям в сочетании с осознанием того, что можно добиться большего успеха, чем нынешний арендатор Белого дома, остается основной избирательной программой, способной объединить такие разные политические души. В случае победы посредничество между этими почти противоположными сторонами будет самой большой трудностью для Байдена, которому придется использовать весь свой политический и посреднический опыт, чтобы стать лидером страны: но, по сути, он был выбран именно для этого. ,