سيتعين على الرئيس الأمريكي المنتخب بايدن حماية السياسة التجارية لسلفه ، والتي كان لها أيضًا تأثير على السياسة الخارجية الأمريكية. في عصر العولمة ، أصبح فصل التجارة عن السياسة الخارجية مفارقة تاريخية ، لأن هذين العاملين يسيران جنبًا إلى جنب بشكل متزايد. خاصة في السيناريو العالمي حيث يتم حل النزاعات بشكل متزايد دون اللجوء إلى الحروب ، والتي تُترك كخيار أخير أو في سيناريوهات ثانوية ، تصبح المنافسة التجارية ، كأداة للتأكيد الاقتصادي وبالتالي السياسي ، المسرح الاستراتيجي لتحديد السيادة و مزايا. لم يفهم ترامب أبدًا هذه النقطة المحورية ، والتي تميز إنجازات السياسة الخارجية على مستوى العالم ؛ في إطار استراتيجيته الانعزالية ، أجرى الرئيس الأمريكي المنتهي الصلاحية سياسة قصيرة النظر تتكون من تعريفات جمركية على الواردات ، وليست انتقائية من وجهة نظر سياسية: من أجل الاستفادة من المنتجات الأمريكية ، شن حربًا عشوائية ضد الخصوم والحلفاء ، مما تسبب في أضرار. السياسيين في المجال المعاكس ، وقبل كل شيء في المجال الصديق. النجاح الذي ينسبه ترامب لنفسه في المجال الاقتصادي هو في الواقع كذبة ، بالنظر إلى أنه استغل الإجراءات التي ورثها أوباما وأن مستشاريه تمكنوا من الحفاظ على نشاطهم. بالنسبة لبايدن ، سيكون الأمر مختلفًا ، خاصة فيما يتعلق بالحروب التجارية التي سيتركها ترامب للرئيس الجديد والتي سيتعين نزع فتيلها بطريقة ما. لقد قيل منذ بداية الحملة الانتخابية أنه لا يمكن لأي من المتنافسين تغيير الموقف تجاه الصين ، وهذا صحيح لأن هناك حاجة مستمرة لإدانة ما هو ديكتاتورية ، كما فعلت بكين مرارًا وتكرارًا. ثبت وأن مستأجر البيت الأبيض من الحزب الديمقراطي سيتعين عليه التأكيد بقوة أكبر ؛ ومع ذلك ، يمكن أن نأمل في اتباع نهج مختلف وأكثر دبلوماسية في الحوار المقبل بين الولايات المتحدة والصين ، والذي سيكون قادرًا على التخفيف من مستوى الصدام. لكن النقطة الحاسمة الحقيقية هي الموقف الذي سيرغب بايدن في التحلي به مع أوروبا والحاجة إلى استعادة العلاقة التي تدهورت إلى حد كبير مع سلفه. أكد سلوك ترامب ، جنبًا إلى جنب مع الموقف الناجم عن الوباء ، كيف أصبحت حاجة بروكسل إلى الاستقلالية المتزايدة حالة طوارئ حقيقية. وسيظل هذا العامل حاضرًا أيضًا في العلاقات مع الإدارة الأمريكية الجديدة ، حتى لو تحسنت العلاقات كما هو مأمول. من ناحية أخرى ، لا يمكن لأوروبا إلا إعطاء الأولوية للعلاقات مع الولايات المتحدة ، على العلاقات مع الصين ، التي تشترط طرقها الديكتاتورية داخليًا وعدم احترام الممارسات التجارية الصحيحة مع الدول الأجنبية تقييماتها. اتحاد. بالإضافة إلى التقارب بشأن الصين ، يجب أن تبدأ الولايات المتحدة وأوروبا من الوعي بأنهما يشكلان معًا أغنى سوق في العالم وهذا عامل أساسي يمكن أن يكون بمثابة قوة دافعة لكلا الطرفين. كما يجب أن يؤخذ في الاعتبار أن الصين ، التي ترى نفسها مغلقة أمام هذا السوق ، تحاول إيجاد بدائل ، مثل تلك التي تم التوقيع عليها مؤخرًا والتي تلتزم بها دول مختلفة ، بما في ذلك المنطقة الغربية ، مثل اليابان وأستراليا ، وكذلك العديد من الدول الآسيوية. أنشأت سوقًا أكبر من المنطقة الأوروبية الوحيدة ، ولكن أيضًا الاتحاد التجاري بين الولايات المتحدة وكندا والمكسيك ، مما أضاف ما يصل إلى 40 ٪ من التجارة العالمية ؛ هذه الجمعية ليس لها قيود سياسية وهذا يمثل عامل ضعف ، لكنها تهدف إلى الحصول على تخفيض في الرسوم الجمركية بحوالي 90٪ في عشرين سنة ، وكذلك دمج خدمات وسلع الأعضاء. هذا الاتفاق ، الذي يسلط الضوء على القيادة الصينية ، أصبح ممكنا على وجه التحديد من خلال التخلي عن دور النفوذ الأمريكي في القارة الآسيوية. إن تكرار هذا الخطأ مع أوروبا ، ولكن أيضًا مع كندا والمكسيك ، والذي غالبًا ما يسيء إليه ترامب ، قد يكون قاتلًا للاقتصاد الأمريكي. من الجانب الاقتصادي العالمي إلى الجانب السياسي ، فإن الخطوة قصيرة: إذا كانت واشنطن ستزيد من إضعاف وزنها السياسي الدولي ، فسيكون تراجعها مضمونًا وأي استعداد لاستعادة مناصب سيعني تكلفة مالية واجتماعية باهظة للغاية. من الأفضل تطوير إستراتيجية بديلة وتنافسية للصين ، من خلال إشراك الحلفاء المباشرين ، بأدوات توفر منافع مشتركة ، حتى تتجاوز الجوانب الاقتصادية ، وجذب أعداء بكين مثل الهند في هذا الفلك ؛ تحاول أيضًا الابتعاد عن الصين ، من وجهة نظر تجارية ، دول المدار الغربي ، مثل كوريا الجنوبية واليابان وأستراليا ونيوزيلندا ، والتي اقتربت بشكل خطير جدًا من بكين.
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martedì 17 novembre 2020
سيتعين على الولايات المتحدة تغيير موقفها من التجارة لتغيير سياستها الخارجية
venerdì 13 novembre 2020
Se Trump fonda un partito, gli assetti politici USA potrebbero cambiare
Nonostante tutte le obiezioni sollevate da Trump le elezioni americane si sarebbero svolte senza vizi tali da essere invalidate. Sono numerose, infatti, le autorità elettorali americane che stanno certificando il risultato ed in un recente comunicato congiunto hanno affermato di non avere trovato prove evidenti di schede elettorali modificate, smarrite o di voti contraffatti. Si è arrivato a proclamare le ultime elezioni come quelle maggiormente sicure di quelle fino ad ora disputate nella storia statunitense. Questo giudizio contraddice tutte le accuse provenienti dallo sconfitto, che continua ad ostinarsi in una guerra personale, che danneggia solo il paese. In realtà questa tattica era stata ampiamente annunciata ancora prima del voto, durante la campagna elettorale, con la volontà di non riconoscere comunque la sconfitta a priori; Trump resta comunque il candidato repubblicano che ha preso più voti in una competizione elettorale, anche se ciò non è stato sufficiente per vincere; questo grande risultato ha però rinforzato la convinzione dell’ormai ex presidente di continuare la campagna di denigrazione dell’avversario e del sistema elettorale, che gli aveva permesso, quattro anni prima, di raggiungere la Casa Bianca. Il sospetto è che Trump, con questo atteggiamento, si sita preparando le condizioni più favorevoli al suo futuro da ex presidente, assicurandosi ricchi compensi per la stesura di libri e la partecipazione retribuita a conferenze e convegni: un modo per rimanere, in qualche modo, comunque al centro della scena funzionale alla preparazione della competizione elettorale del 2024, nella quale sembra volersi ripresentare. Anagraficamente questo è certamente possibile, Trump fra quattro anni avrà 78 anni, mentre politicamente la questione pone questioni più complicate. La candidatura, senz’altro ingombrante, andrebbe ad aumentare i pretendenti alle primarie, in un partito dove il magnate americano è stato sopportato, più che apprezzato, da una parte considerevole, sia nella base, che, soprattutto, dalla dirigenza del partito che si richiama ai valori classici dei repubblicani, sovvertiti dall’ondata populista iniziata con la contaminazione del tea party. In questo periodo che segue ai risultati elettorali, la gran parte dell’establishment del partito repubblicano non ha seguito Trump nella sua tattica di delegittimazione degli esiti del voto, ma ha mostrato un atteggiamento insofferente verso questo tradimento della prassi, tanto da essere minacciata, oltre che da Trump stesso, anche dai figli dell’ex presidente. Questa situazione apre a nuovi scenari possibili all’interno della politica statunitense, che vanno dal possibile tentativo di Trump di impossessarsi dell’organizzazione repubblicana fino alla fondazione di un proprio partito personale e familiare. Il grande risultato elettorale conseguito può essere anche interpretato come un consenso espresso principalmente verso la propria persona, più che come espressione del voto verso il partito repubblicano, questo assunto possiede certamente un fondamento di verità ed è ciò su cui si fondano le premesse per la fondazione di un partito di Trump, sganciato dai repubblicani. Per la politica USA potrebbe essere uno shock a causa della possibile scomparsa del partito repubblicano, soprattutto se non sarà in grado di esprimere un candidato adeguato al confronto con l’ex presidente. C’è da dire che la radicalizzazione delle posizioni politiche lascerebbe poco spazio ad un partito repubblicano senza la presenza di Trump, se non verso il centro della scena politica statunitense, un centro al momento occupato dalla figura di Biden, ma non da tutto il partito democratico dove si conta una robusta presenza della sinistra, che ha taciuto finora per potere raggiungere il solo obiettivo della sconfitta di Trump. Da quando Biden assumerà la presidenza sarà inevitabile che la sinistra dei democratici, anche con svariate ragioni, faccia valere le sue legittime pretese, dato che è stata una parte essenziale per portare il candidato democratico alla vittoria, soprattutto ricordando che il mancato appoggio della sinistra ad Hillary Clinton determinò proprio la vittoria del magnate Trump. Un possibile partito dell’ex presidente interessa così anche i democratici, dato che non è scontata la coesistenza pacifica tra i moderati e la sinistra. Lo scenario politico americano potrebbe così trasformarsi da bipartitico a tripartitico (analogamente a quanto accaduto in Inghilterra, anche se con presupposti differenti), dove i moderati dei due attuali partiti, dovrebbero trovare un terreno comune per cercare di prevalere. In ogni caso Trump, se così sarà, rappresenterà un ulteriore elemento di novità.
If Trump founds a party, US political arrangements could change
Despite all the objections raised by Trump, the American elections would have been carried out without defects that could be invalidated. In fact, there are numerous American electoral authorities who are certifying the result and in a recent joint statement they stated that they have not found clear evidence of modified, lost ballot papers or counterfeit votes. The latest elections have come to be proclaimed as the safest of those so far held in US history. This judgment contradicts all the accusations coming from the loser, who continues to persist in a personal war, which only harms the country. In reality this tactic had been widely announced even before the vote, during the electoral campaign, with the desire not to recognize the defeat a priori anyway; Trump still remains the Republican candidate who got the most votes in an electoral competition, even if that wasn't enough to win; this great result, however, reinforced the conviction of the now former president to continue the campaign of denigration of the opponent and the electoral system, which had allowed him, four years earlier, to reach the White House. The suspicion is that Trump, with this attitude, is preparing the most favorable conditions for his future as a former president, securing rich compensation for writing books and paid participation in conferences and conventions: a way to remain, somehow, however at the center of the functional scene for the preparation of the electoral competition of 2024, in which it seems to want to reappear. This is certainly possible by birth, Trump will be 78 in four years, while politically the question poses more complicated questions. The candidacy, undoubtedly cumbersome, would increase the pretenders to the primaries, in a party where the American tycoon was supported, more than appreciated, by a considerable part, both in the base, and, above all, by the leadership of the party that recalls the classic values of the republicans, subverted by the populist wave that began with the contamination of the tea party. In this period following the election results, the majority of the Republican party establishment did not follow Trump in his tactic of delegitimizing the results of the vote, but showed an intolerant attitude towards this betrayal of practice, so much so that it was threatened, besides than by Trump himself, even by the former president's children. This situation opens up new possible scenarios within US politics, ranging from Trump's possible attempt to take over the republican organization to the founding of his own personal and family party. The great electoral result achieved can also be interpreted as a consensus expressed mainly towards one's own person, rather than as an expression of the vote towards the republican party, this assumption certainly has a foundation of truth and is what the premises for the foundation are based on. of a Trump party, detached from the Republicans. For US politics it could come as a shock due to the possible disappearance of the Republican party, especially if it will not be able to express a suitable candidate to confront the former president. It must be said that the radicalization of political positions would leave little room for a republican party without Trump's presence, if not towards the center of the US political scene, a center currently occupied by the figure of Biden, but not by the whole party. Democratic where there is a strong presence of the left, which has remained silent so far in order to achieve the sole objective of Trump's defeat. Since Biden takes over the presidency it will be inevitable that the Democratic left, even for various reasons, will assert its legitimate claims, given that it has been an essential part in leading the Democratic candidate to victory, especially remembering that the lack of support of the left to Hillary Clinton determined the victory of the tycoon Trump. A possible party of the former president thus also affects the Democrats, since peaceful coexistence between the moderates and the left is not taken for granted. The American political scenario could thus transform from two-party to tripartite (similarly to what happened in England, albeit with different assumptions), where the moderates of the two current parties should find common ground to try to prevail. In any case, Trump, if so, will represent a further element of novelty.
Si Trump funda un partido, los arreglos políticos de Estados Unidos podrían cambiar
Wenn Trump eine Partei gründet, könnten sich die politischen Vereinbarungen der USA ändern
Trotz aller von Trump vorgebrachten Einwände wären die amerikanischen Wahlen ohne Mängel durchgeführt worden, die für ungültig erklärt worden wären. Tatsächlich gibt es zahlreiche amerikanische Wahlbehörden, die das Ergebnis bestätigen, und in einer kürzlich veröffentlichten gemeinsamen Erklärung haben sie erklärt, dass sie keine eindeutigen Beweise für modifizierte, verlorene Stimmzettel oder gefälschte Stimmen gefunden haben. Die jüngsten Wahlen wurden als die sichersten der bisher in der Geschichte der USA abgehaltenen Wahlen proklamiert. Dieses Urteil widerspricht allen Anschuldigungen des Verlierers, der weiterhin in einem persönlichen Krieg besteht, der nur dem Land schadet. In Wirklichkeit war diese Taktik bereits vor der Abstimmung während des Wahlkampfs weithin angekündigt worden, mit dem Wunsch, die Niederlage ohnehin nicht a priori anzuerkennen; Trump bleibt immer noch der republikanische Kandidat, der die meisten Stimmen in einem Wahlkampf erhalten hat, auch wenn das nicht genug war, um zu gewinnen. Dieses großartige Ergebnis verstärkte jedoch die Überzeugung des jetzt ehemaligen Präsidenten, die Kampagne der Verunglimpfung des Gegners und des Wahlsystems fortzusetzen, die es ihm vier Jahre zuvor ermöglicht hatte, das Weiße Haus zu erreichen. Der Verdacht ist, dass Trump mit dieser Haltung die günstigsten Bedingungen für seine Zukunft als ehemaliger Präsident vorbereitet, eine reichhaltige Entschädigung für das Schreiben von Büchern und die bezahlte Teilnahme an Konferenzen und Tagungen sichert: eine Möglichkeit, irgendwie zu bleiben, jedoch im Zentrum der funktionalen Szene für die Vorbereitung des Wahlkampfs von 2024, in dem es wieder auftauchen zu wollen scheint. Dies ist sicherlich von Geburt an möglich, Trump wird in vier Jahren 78 Jahre alt, während die Frage politisch kompliziertere Fragen aufwirft. Die Kandidatur, zweifellos umständlich, würde die Vorwände für die Vorwahlen in einer Partei erhöhen, in der der amerikanische Tycoon von einem beträchtlichen Teil sowohl in der Basis als auch vor allem von der Führung der Partei, die dies tat, mehr als geschätzt wurde erinnert an die klassischen Werte der Republikaner, die durch die populistische Welle untergraben wurden, die mit der Kontamination der Teeparty begann. In dieser Zeit nach den Wahlergebnissen folgte die Mehrheit des republikanischen Parteiaufbaus Trump nicht in seiner Taktik, die Abstimmungsergebnisse zu delegitimieren, sondern zeigte eine intolerante Haltung gegenüber diesem Verrat an der Praxis, so sehr, dass sie außerdem bedroht war als von Trump selbst, sogar von den Kindern des ehemaligen Präsidenten. Diese Situation eröffnet neue mögliche Szenarien innerhalb der US-Politik, die von Trumps möglichem Versuch, die republikanische Organisation zu übernehmen, bis zur Gründung seiner eigenen persönlichen und familiären Partei reichen. Das große Wahlergebnis kann auch als Konsens interpretiert werden, der hauptsächlich gegenüber der eigenen Person zum Ausdruck gebracht wird, und nicht als Ausdruck der Abstimmung gegenüber der republikanischen Partei. Diese Annahme hat sicherlich eine Wahrheitsgrundlage und ist die Grundlage für die Grundlage der Grundlage. einer Trump-Partei, losgelöst von den Republikanern. Für die US-Politik könnte dies aufgrund des möglichen Verschwindens der Republikanischen Partei ein Schock sein, insbesondere wenn sie keinen geeigneten Kandidaten für die Konfrontation mit dem ehemaligen Präsidenten finden kann. Es muss gesagt werden, dass die Radikalisierung politischer Positionen wenig Raum für eine republikanische Partei ohne Trumps Anwesenheit lassen würde, wenn nicht in Richtung des Zentrums der politischen Szene der USA, eines Zentrums, das derzeit von der Figur Biden besetzt ist, aber nicht von der gesamten Partei. Demokratisch, wo es eine starke Präsenz der Linken gibt, die bisher geschwiegen hat, um das einzige Ziel von Trumps Niederlage erreichen zu können. Da Biden die Präsidentschaft übernimmt, wird es unvermeidlich sein, dass die demokratische Linke, auch aus verschiedenen Gründen, ihre legitimen Ansprüche geltend macht, da dies ein wesentlicher Bestandteil der Führung des demokratischen Kandidaten zum Sieg war, insbesondere angesichts der mangelnden Unterstützung der Linken Hillary Clinton bestimmte den Sieg des Tycoons Trump. Eine mögliche Partei des ehemaligen Präsidenten betrifft somit auch die Demokraten, da ein friedliches Zusammenleben zwischen den Gemäßigten und der Linken nicht selbstverständlich ist. Das amerikanische politische Szenario könnte sich somit von einem Zweiparteien-Szenario zu einem dreigliedrigen Szenario wandeln (ähnlich wie in England, wenn auch mit unterschiedlichen Annahmen), wo die Gemäßigten der beiden gegenwärtigen Parteien eine gemeinsame Grundlage finden sollten, um zu versuchen, sich durchzusetzen. In jedem Fall wird Trump, wenn ja, ein weiteres Element der Neuheit darstellen.
Si Trump fonde un parti, les arrangements politiques américains pourraient changer
Malgré toutes les objections soulevées par Trump, les élections américaines se seraient déroulées sans défauts qui pourraient être invalidés. En fait, de nombreuses autorités électorales américaines certifient le résultat et dans une récente déclaration conjointe, elles ont déclaré qu'elles n'avaient pas trouvé de preuves claires de bulletins modifiés, perdus ou de votes contrefaits. Les dernières élections en sont venues à être proclamées comme les plus sûres de celles organisées jusqu'à présent dans l'histoire des États-Unis. Ce jugement contredit toutes les accusations du perdant, qui continue de persister dans une guerre personnelle, qui ne fait que nuire au pays. En réalité, cette tactique avait été largement annoncée avant même le vote, lors de la campagne électorale, avec la volonté de ne pas reconnaître la défaite a priori de toute façon; Trump reste toujours le candidat républicain qui a obtenu le plus de voix lors d'une compétition électorale, même si cela ne suffisait pas pour gagner; ce grand résultat a cependant renforcé la conviction du désormais ancien président de poursuivre la campagne de dénigrement de l'opposant et du système électoral, qui lui avait permis, quatre ans plus tôt, d'atteindre la Maison Blanche. Le soupçon est que Trump, avec cette attitude, prépare les conditions les plus favorables pour son avenir en tant qu'ancien président, obtenant une riche rémunération pour l'écriture de livres et la participation rémunérée à des conférences et conventions: une façon de rester, en quelque sorte, mais au centre de la scène fonctionnelle pour la préparation du concours électoral de 2024, dans lequel il semble vouloir réapparaître. C'est certainement possible de naissance, Trump aura 78 ans dans quatre ans, alors que politiquement la question pose des questions plus compliquées. La candidature, sans doute lourde, augmenterait les prétendants aux primaires, dans un parti où le magnat américain était soutenu, plus qu'apprécié, par une partie considérable, tant à la base, que, surtout, par la direction du parti qui rappelle les valeurs classiques des républicains, subverties par la vague populiste qui a commencé avec la contamination du tea party. Dans cette période qui a suivi les résultats des élections, la majorité de l'establishment du parti républicain n'a pas suivi Trump dans sa tactique de délégitimation des résultats du vote, mais a montré une attitude intolérante à l'égard de cette trahison de la pratique, à tel point qu'elle était menacée, d'ailleurs que par Trump lui-même, même par les enfants de l'ancien président. Cette situation ouvre de nouveaux scénarios possibles au sein de la politique américaine, allant de la tentative possible de Trump de reprendre l'organisation républicaine à la fondation de son propre parti personnel et familial. Le grand résultat électoral obtenu peut aussi être interprété comme un consensus exprimé principalement envers sa propre personne, plutôt que comme une expression du vote envers le parti républicain, cette hypothèse a certainement un fondement de vérité et sur laquelle reposent les prémisses de la fondation. d'un parti Trump, détaché des républicains. Pour la politique américaine, cela pourrait être un choc dû à la possible disparition du parti républicain, surtout s'il ne pourra pas exprimer un candidat approprié pour une confrontation avec l'ancien président. Il faut dire que la radicalisation des positions politiques laisserait peu de place à un parti républicain sans la présence de Trump, sinon vers le centre de la scène politique américaine, centre actuellement occupé par la figure de Biden, mais pas par l'ensemble du parti. Démocratique où il y a une forte présence de la gauche, qui est restée silencieuse jusqu'à présent afin d'atteindre le seul objectif de la défaite de Trump. Depuis que Biden prend la présidence, il sera inévitable que la gauche démocrate, même pour diverses raisons, fasse valoir ses revendications légitimes, étant donné qu'elle a joué un rôle essentiel dans la conduite du candidat démocrate à la victoire, surtout en se souvenant que le manque de soutien de la gauche à Hillary Clinton a déterminé la victoire du magnat Trump. Un éventuel parti de l'ancien président affecte donc aussi les démocrates, car la coexistence pacifique entre modérés et gauche n'est pas tenue pour acquise. Le scénario politique américain pourrait ainsi passer du bipartisme au tripartite (à l'instar de ce qui s'est passé en Angleterre, mais avec des hypothèses différentes), où les modérés des deux partis actuels devraient trouver un terrain d'entente pour tenter de l'emporter. Dans tous les cas, Trump, le cas échéant, représentera un autre élément de nouveauté.
Se Trump fundar um partido, os arranjos políticos dos EUA podem mudar