イランの核開発計画の交渉再開の可能性は、両国と欧州連合の両方による外交圧力の結果として、ワシントンとテヘランの代表者の間で間接的に行われた一連の予備会議のおかげで決定的な段階に入る。 。目標は、オバマ大統領時代に署名され、トランプによって一方的に取り消されたが、他の署名者の同意なしに文書を復元することです。米国と他の署名国にとって、イランが核合意を尊重することは重要であり、イランにとっては、米国が制裁を解除し、ペルシャ経済の再開を許可することが不可欠です。 2つの代表団間の実質的な会合が行われなかった場合、欧州外交のコミットメントは具体的に遠隔対話を可能にしました。現在の状況は、条約から撤退することにより、イランがウラン濃縮に戻るための条件を支持し、同時に、テヘランがテーブルに座ることが不当であるとみなすための条件を作り出したトランプの誤った戦略に起因するものです。ワシントンが制裁を撤回することなく、米国と。政治的見地からすれば、イランがウラン濃縮によって合意から大幅に撤退したのでなければ、イランの立場は例外ではないだろう。現在の状況は膠着状態です:バイデンは合意を取り戻すことを望んでいますが、新しいイランの履行まで制裁を撤回しません。逆もまた同様です。テヘランは最初に制裁の撤回を要求し、米国とのテーブルに腰を下ろしてから、ウラン濃縮プロセスの中断。アメリカのスポークスマンも述べたように、この封鎖状況は、交渉を再開するために制裁を停止する必要があると考えるアメリカ人による善意の実証によって取り除くことができた。イランで前向きに受け止められた言葉は、前向きな解決策を示唆しています。最近の予備会議の結果、米国の制裁を中断する方法とイランの国の協定の条件を回復するための道をそれぞれ検討する2つの作業部会が設立されました。ワシントンは、状況の進展に向けて好意的に準備しているが、合意の回復の時間枠が短くないように思われることを考えると、交渉の成功の可能性に直面して目立たないままである。米国は、結果として生じるイランの行動に到達するために制裁ブロックを最初に進めるという論理を拒否し、むしろ彼らは現在の状況の共同放棄においてテヘランとの同期モダリティを好む。この目的のために、プロセスの終わりに到達するための特定の時間枠を予測することが困難な場合でも、2つの当事者がさまざまなステップで特定の時間でマークされた手順を確立することが重要です。ワシントンとブリュッセルの共通の目標は、6月のイラン選挙の前に解決策に到達することです。そのため、現在の政府とは異なる方向の政府でさえ、すでに定義された状況を見つけることができますが、一部のアナリストは、結論を出す可能性は非常に低いと考えています。日付までのプロセス。選挙とこれは、新しい通訳者と条件との交渉の新たな開始を引き起こす可能性があります。ホワイトハウスにとって、テヘランと北京の和解を避けることが重要である。これはまた、世界におけるアメリカ通貨の支配を弱めることへの共通の関心によって引き起こされ、アメリカの制裁の成功の基礎となっている要因である。イランに対してだけでなく、他の国際的な実体に対しても。しかし、この議論は中長期的なプロジェクトの基礎となる可能性があり、当面は実現不可能であり、イランの短期的なニーズは、制裁を超えて苦しんでいる経済を活性化することです。国内および国際的な経済状況の悪化とパンデミックの影響。これらの実際的な理由は、交渉にさらに大きな推進力を与え、ワシントンのために、東南アジアのシナリオなど、より決定的であると考えられるシナリオにそれらを割り当てるためにアメリカの注意と資源をそらすことができる状況を解決する決定的な要因である可能性があります。核兵器のないイランはまた、サウジアラビアによる拡散の欠如とイスラエルによるより慎重な態度を意味するでしょう。
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giovedì 8 aprile 2021
الولايات المتحدة وإيران على وشك استئناف المفاوضات بشأن الاتفاق النووي
تدخل إمكانية استئناف المفاوضات حول الطاقة النووية الإيرانية مرحلة حاسمة بفضل سلسلة من اللقاءات التمهيدية التي جرت بشكل غير مباشر بين ممثلي واشنطن وطهران نتيجة الضغوط الدبلوماسية التي مارسها كلا الجانبين والاتحاد الأوروبي. . الهدف هو استعادة الوثيقة الموقعة خلال رئاسة أوباما والتي ألغاها ترامب من جانب واحد ، ولكن دون موافقة الموقعين الآخرين. بالنسبة للولايات المتحدة والموقعين الآخرين ، من المهم أن تحترم إيران الاتفاق النووي ، وبالنسبة لإيران من الضروري أن ترفع الولايات المتحدة العقوبات وتسمح للاقتصاد الفارسي بإعادة التشغيل. إذا لم يتم الاجتماع بين الوفدين ماديًا ، فإن التزام الدبلوماسية الأوروبية سمح بشكل ملموس بإجراء حوار عن بعد. يُعزى الوضع الحالي إلى استراتيجية ترامب الخاطئة ، والتي ، بانسحابها من المعاهدة ، شجعت شروط عودة إيران لتخصيب اليورانيوم ، وفي الوقت نفسه ، هيأت الظروف لطهران لاعتبارها غير مبررة للجلوس على طاولة. .. مع الولايات المتحدة ، دون أن تسحب واشنطن العقوبات. من وجهة نظر سياسية ، كان موقف إيران غير مستثنى لولا انسحابها بشكل كبير من الاتفاقية بتخصيب اليورانيوم. الوضع الحالي مسدود: بايدن يريد عودة الاتفاق ، لكنه لن يسحب العقوبات حتى تنفيذ إيراني جديد ، والعكس بالعكس تطالب طهران أولاً بسحب العقوبات للجلوس إلى طاولة المفاوضات مع الولايات المتحدة ثم الحصول على ضمان ' توقف عمليات تخصيب اليورانيوم. ويمكن رفع حالة الحصار هذه بإبداء حسن النية من قبل الأمريكيين ، كما صرح المتحدث الأمريكي ، الذي يرى ضرورة وقف العقوبات من أجل استئناف المفاوضات. اقوال لقيت ايجابيا في ايران توحي بحل ايجابي. وقد أسفرت الاجتماعات التمهيدية الأخيرة عن تشكيل مجموعتي عمل تبحثان على التوالي في طرق قطع العقوبات الأمريكية ومسار استعادة شروط الاتفاق في الدولة الإيرانية. بينما تستعد واشنطن بشكل إيجابي لتطوير الوضع ، فإنها تحافظ على عدم الظهور في مواجهة إمكانية نجاح المفاوضات ، بالنظر إلى أن الإطار الزمني لاستعادة الاتفاقية لا يبدو قصيرًا. الولايات المتحدة ترفض منطق الشروع أولاً في كتلة العقوبات للوصول إلى الإجراء الإيراني المترتب على ذلك ، بل تفضل طريقة متزامنة مع طهران في التنازل المشترك عن الأوضاع الحالية. لهذا الغرض ، من المهم أن يضع الطرفان إجراءً محددًا بأوقات معينة في الخطوات المختلفة ، حتى لو كان من الصعب توقع إطار زمني معين للوصول إلى نهاية العملية. الهدف المشترك لواشنطن وبروكسل هو التوصل إلى حل قبل الانتخابات الإيرانية في يونيو ، حتى تجد حكومة ذات اتجاه مختلف عن الحكومة الحالية وضعًا محددًا بالفعل ، ومع ذلك ، يعتقد العديد من المحللين أنه من غير المرجح أن تنتهي. العملية بحلول الموعد الانتخابي وهذا يمكن أن يؤدي إلى بدء مفاوضات جديدة مع المترجمين الفوريين وشروط جديدة. بالنسبة للبيت الأبيض ، من المهم تجنب تقارب طهران مع بكين ، الناجم أيضًا عن المصلحة المشتركة في إضعاف هيمنة العملة الأمريكية في العالم ، وهو عامل كان أساس نجاح العقوبات الأمريكية ، ليس فقط ضد إيران ولكن أيضا ضد الكيانات الدولية الأخرى. هذه الحجة ، مع ذلك ، يمكن أن تكون أساس مشروع على المدى المتوسط أو الطويل ، في المستقبل القريب غير ممكن ، واحتياجات إيران على المدى القصير هي تنشيط اقتصادها الذي يعاني ، بعد العقوبات ، سوء الوضع الاقتصادي المحلي والدولي وآثار الوباء. قد تكون هذه الأسباب العملية هي العامل الحاسم في إعطاء زخم أكبر للمفاوضات وحل موقف واشنطن الذي يمكن أن يصرف الانتباه والموارد الأمريكية لتخصيصها لسيناريوهات تعتبر أكثر حسماً ، مثل حالة جنوب شرق آسيا ، بينما من أجل الاستقرار الإقليمي. إيران بدون أسلحة نووية سيعني أيضًا عدم انتشار الأسلحة من قبل المملكة العربية السعودية وموقف أكثر حذراً من قبل إسرائيل.
martedì 6 aprile 2021
La ripresa del conflitto ucraino come ulteriore fattore di scontro tra la Russia con USA e Unione Europea
In un momento nel quale le relazioni tra Unione Europea e Stati Uniti con la Russia, sono ad un punto molto basso, un vecchio motivo di attrito si sta aggiungendo come fattore di aggravamento della crisi. Non che sul conflitto ucraino c’erano particolari illusioni di una risoluzione conveniente a tutte le parti in causa, ma la situazione di stallo autorizzava a credere che questo conflitto restasse in una situazione latente per non contribuire ad aumentare i contrasti. Al contrario la ripresa dei combattimenti, nel corso delle ultime due settimane ha registrato una intensificazione tale da essere definita come la peggiore degli ultimi mesi. Dunque dopo sette anni di combattimento e circa 14.00 vittime, secondo la tragica statistica delle Nazioni Unite, la questione è ancora lontana da una risoluzione ed i movimenti di truppe russe prossimi al confine con l’Ucraina ed il rafforzamento della presenza dei militari di Kiev lungo la frontiera orientale, indicano che una definizione pacifica appare sempre più remota. Mosca, per giustificare le sue provocazioni, usa la solita tattica prevedibile, che consiste nell’accusare il paese ucraino di effettuare provocazioni lungo la linea di frontiera a cui è necessario rispondere con un dispiegamento militare per proteggere la Russia; ora occorre ricordare che Mosca ha sempre smentito la propria partecipazione nel conflitto nel Donbass, dove hanno agito effettivi senza divise, ma riconducibili all’esercito russo, un comportamento ambiguo che descrive bene le modalità operative di Putin e che fa parte del sistema di disinformazione per giustificare il comportamento verso l’Ucraina. Ma se il destinatario più immediato delle minacce del Cremlino è Kiev, il messaggio è rivolto anche a Bruxelles e Washington, che nell’ambito dell’Alleanza Atlantica, inquadrano l’Ucraina come frontiera geostrategica per il contenimento dell’ex paese sovietico. Occorre considerare che dopo il cambio alla Casa Bianca, l’amministrazione americana è più compatta nel considerare la Russia come un avversario e meno ben disposta di quando Trump era presidente, Biden infatti ha mostrato subito la sua avversità a Putin, riportando in alto il livello dello scontro verbale. Non è un mistero che a Mosca avrebbero preferito la continuità di Trump rispetto alla situazione attuale ed una spiegazione possibile di alcuni analisti al comportamento russo in Ucraina è che Mosca non abbia una reale intenzione di forzare la situazione, quanto quella di effettuare una prova di forza con lo scopo di verificare la reazione americana. Questa interpretazione non sembra azzardata perché risponde alla logica della provocazione a cui ha abituato più volte il Cremlino, intesa come mezzo strumentale da esercitare in politica estera. Una ulteriore lettura del comportamento di Mosca è quella di esercitare, attraverso le minacce contro l’Ucraina, una pressione sugli alleati occidentali di Kiev per ottenere concessioni politiche che possano alleggerire le sanzioni a cui è sottoposta la Russia per l’annessione della Crimea. Allo stato attuale sia gli USA, che l’Unione Europea hanno assicurato il loro appoggio all’Ucraina, ma dal punto di vista militare, senza un impegno concreto, che deve andare aldilà di quello politico, Kiev sarebbe destinata a soccombere di fronte alla supremazia russa ed è difficile ipotizzare la presenza di effettivi americani ed europei al fianco dei soldati ucraini; certamente Mosca sa che avrebbe una risultato immediato, nel caso di attacco contro l’Ucraina, ma nel medio e lungo periodo andrebbe incontro ad un isolamento internazionale e sanzioni così dure da mettere in grossa difficoltà il paese russo. Risulta più credibile un atteggiamento sempre al confine della provocazione, ma proprio per questo potenzialmente molto pericoloso perché in grado di degenerare anche per l’incidente più banale. Deve anche essere analizzato che questo attivismo russo avviene in un momento nel quale il livello delle relazioni tra Mosca e l’occidente sono particolarmente basse e destinate, al momento, ad essere sempre più deteriorate, ciò può nascondere il timore del Cremlino di un coinvolgimento sempre maggiore dell’Ucraina nel campo occidentale, che avrebbe come principale effetto quello di avere le truppe dell’Alleanza Atlantica direttamente sul confine russo. Questa eventualità può essere una soluzione per fare arretrare i russi ma anche per esasperarli in maniera pericolosa: bisogna ricordare che il primo obiettivo di Mosca è quello di mantenere l’Ucraina all’interno della sua area di influenza, ma, se questo non fosse possibile, evitare almeno che entri nell’Alleanza Atlantica. La diplomazia può assecondare questo obiettivo russo se Mosca ritira i suoi militari, veri o nascosti, dalle zone sotto la sovranità ucraina ed inizia a rispettare il diritto internazionale: questa sarà la prima base di partenza per la ripresa del dialogo.
The resumption of the Ukrainian conflict as a further factor of confrontation between Russia with the USA and the European Union
At a time when relations between the European Union and the United States with Russia are at a very low point, an old cause of friction is adding as a factor of aggravation of the crisis. Not that on the Ukrainian conflict there were particular illusions of a resolution convenient to all the parties involved, but the stalemate allowed us to believe that this conflict remained in a latent situation so as not to contribute to increasing the conflicts. On the contrary, the resumption of fighting over the last two weeks has seen an intensification such as to be defined as the worst in recent months. So after seven years of fighting and about 14.00 victims, according to the tragic statistics of the United Nations, the question is still far from a resolution and the movements of Russian troops near the border with Ukraine and the strengthening of the military presence of Kiev along the eastern frontier, indicate that a peaceful definition appears increasingly remote. Moscow, to justify its provocations, uses the usual predictable tactic, which consists in accusing the Ukrainian country of carrying out provocations along the border line to which it is necessary to respond with a military deployment to protect Russia; now it must be remembered that Moscow has always denied its participation in the conflict in the Donbass, where effective without uniforms, but attributable to the Russian army, acted ambiguously that well describes Putin's operating methods and that is part of the disinformation system justify the behavior towards Ukraine. But if the most immediate recipient of the Kremlin's threats is Kiev, the message is also addressed to Brussels and Washington, which, within the Atlantic Alliance, frame Ukraine as a geostrategic frontier for the containment of the former Soviet country. It must be considered that after the change in the White House, the American administration is more compact in considering Russia as an opponent and less well disposed than when Trump was president, Biden in fact immediately showed his adversity to Putin, bringing the level back up. of the verbal confrontation. It is no mystery that Moscow would have preferred Trump's continuity over the current situation and a possible explanation of some analysts for Russian behavior in Ukraine is that Moscow has no real intention of forcing the situation, as much as that of carrying out a showdown. with the aim of verifying the American reaction. This interpretation does not seem risky because it responds to the logic of the provocation to which the Kremlin has accustomed several times, understood as an instrumental means to be exercised in foreign policy. A further reading of Moscow's behavior is that of exerting, through threats against Ukraine, pressure on Kiev's western allies to obtain political concessions that can ease the sanctions to which Russia is subjected for the annexation of Crimea. At present, both the US and the European Union have assured their support for Ukraine, but from a military point of view, without a concrete commitment, which must go beyond the political one, Kiev would be destined to succumb in the face of supremacy. Russian and it is difficult to hypothesize the presence of American and European forces alongside the Ukrainian soldiers; Moscow certainly knows that it would have an immediate result in the event of an attack against Ukraine, but in the medium and long term it would face international isolation and sanctions so harsh as to put the Russian country in great difficulty. An attitude that is always on the edge of provocation is more credible, but for this reason it is potentially very dangerous because it can degenerate even in the most trivial accident. It must also be analyzed that this Russian activism takes place at a time when the level of relations between Moscow and the West are particularly low and destined, at the moment, to be increasingly deteriorated, which may hide the Kremlin's fear of ever-present involvement. greater than Ukraine in the western camp, which would have the main effect of having the troops of the Atlantic Alliance directly on the Russian border. This eventuality can be a solution to make the Russians retreat but also to exasperate them in a dangerous way: it must be remembered that the first objective of Moscow is to keep Ukraine within its area of influence, but, if this were not possible , at least prevent it from joining the Atlantic Alliance. Diplomacy can support this Russian objective if Moscow withdraws its military, real or hidden, from areas under Ukrainian sovereignty and begins to respect international law: this will be the first starting point for the resumption of dialogue.
La reanudación del conflicto ucraniano como factor más de enfrentamiento entre Rusia con Estados Unidos y la Unión Europea
En un momento en que las relaciones entre la Unión Europea y Estados Unidos con Rusia están en un punto muy bajo, una vieja causa de fricción se suma como factor de agravamiento de la crisis. No es que sobre el conflicto ucraniano existieran ilusiones particulares de una resolución conveniente para todas las partes involucradas, pero el estancamiento nos permitió creer que este conflicto permanecía en una situación latente para no contribuir a agravar los conflictos. Por el contrario, la reanudación de los combates en las dos últimas semanas ha experimentado una intensificación que podría definirse como la peor de los últimos meses. Entonces, después de siete años de combates y alrededor de 14.00 víctimas, según las trágicas estadísticas de las Naciones Unidas, la cuestión aún está lejos de una resolución y los movimientos de las tropas rusas cerca de la frontera con Ucrania y el fortalecimiento de la presencia militar de Kiev a lo largo de la frontera oriental, indican que una definición pacífica parece cada vez más remota. Moscú, para justificar sus provocaciones, utiliza la habitual táctica previsible, que consiste en acusar al país ucraniano de realizar provocaciones a lo largo de la línea fronteriza a las que es necesario responder con un despliegue militar para proteger a Rusia; Ahora hay que recordar que Moscú siempre ha negado su participación en el conflicto en el Donbass, donde efectivamente sin uniformes, pero imputable al ejército ruso, actuó un comportamiento ambiguo que describe bien los métodos operativos de Putin y que forma parte del sistema de desinformación para justificar el comportamiento hacia Ucrania. Pero si el destinatario más inmediato de las amenazas del Kremlin es Kiev, el mensaje también se dirige a Bruselas y Washington, que, dentro de la Alianza Atlántica, enmarcan a Ucrania como frontera geoestratégica para la contención del ex país soviético. Cabe considerar que luego del cambio en la Casa Blanca, la administración estadounidense es más compacta al considerar a Rusia como un oponente y menos dispuesta que cuando Trump era presidente, de hecho Biden mostró de inmediato su adversidad a Putin, volviendo a subir el nivel. .del enfrentamiento verbal. No es ningún misterio que Moscú hubiera preferido la continuidad de Trump a la situación actual y una posible explicación de algunos analistas del comportamiento ruso en Ucrania es que Moscú no tiene ninguna intención real de forzar la situación, tanto como la de llevar a cabo un enfrentamiento. el objetivo de verificar la reacción estadounidense. Esta interpretación no parece arriesgada porque responde a la lógica de la provocación a la que el Kremlin se ha acostumbrado en varias ocasiones, entendida como un medio instrumental a ejercer en política exterior. Una lectura adicional del comportamiento de Moscú es la de ejercer, a través de amenazas contra Ucrania, presión sobre los aliados occidentales de Kiev para obtener concesiones políticas que puedan aliviar las sanciones a las que está sujeta Rusia por la anexión de Crimea. En la actualidad, tanto EE.UU. como la Unión Europea han asegurado su apoyo a Ucrania, pero desde un punto de vista militar, sin un compromiso concreto, que debe ir más allá del político, Kiev estaría destinada a sucumbir ante la supremacía. Ruso y es difícil hipotetizar la presencia de fuerzas estadounidenses y europeas junto a los soldados ucranianos; Moscú ciertamente sabe que tendría un resultado inmediato en caso de un ataque contra Ucrania, pero a mediano y largo plazo enfrentaría un aislamiento internacional y sanciones tan duras que pondrían al país ruso en grandes dificultades. Una actitud que siempre está al borde de la provocación es más creíble, pero por eso es potencialmente muy peligrosa porque puede degenerar incluso en el accidente más trivial. También hay que analizar que este activismo ruso se da en un momento en el que el nivel de relaciones entre Moscú y Occidente es particularmente bajo y destinado, en este momento, a deteriorarse cada vez más, lo que puede ocultar el miedo del Kremlin a una implicación omnipresente. . mayor que Ucrania en el campo occidental, lo que tendría como principal efecto tener las tropas de la Alianza Atlántica directamente en la frontera rusa. Esta eventualidad puede ser una solución para hacer retroceder a los rusos pero también para exasperarlos de forma peligrosa: hay que recordar que el primer objetivo de Moscú es mantener a Ucrania dentro de su área de influencia, pero, si esto no fuera posible , al menos evitar que se una a la Alianza Atlántica. La diplomacia puede apoyar este objetivo ruso si Moscú retira su ejército, real u oculto, de las áreas bajo soberanía ucraniana y comienza a respetar el derecho internacional: este será el primer punto de partida para la reanudación del diálogo.
Die Wiederaufnahme des ukrainischen Konflikts als weiterer Faktor der Konfrontation zwischen Russland mit den USA und der Europäischen Union
In einer Zeit, in der sich die Beziehungen zwischen der Europäischen Union und den Vereinigten Staaten zu Russland auf einem sehr niedrigen Punkt befinden, wird eine alte Reibungsursache als Faktor für die Verschärfung der Krise hinzugefügt. Nicht dass es in Bezug auf den ukrainischen Konflikt besondere Illusionen einer für alle Beteiligten geeigneten Lösung gab, aber die Pattsituation ließ uns glauben, dass dieser Konflikt in einer latenten Situation blieb, um nicht zur Verschärfung der Konflikte beizutragen. Im Gegenteil, die Wiederaufnahme der Kämpfe in den letzten zwei Wochen hat eine Intensivierung erfahren, die als die schlimmste der letzten Monate zu bezeichnen ist. Nach sieben Jahren des Kampfes und etwa 14.00 Opfern ist die Frage nach den tragischen Statistiken der Vereinten Nationen noch weit von einer Lösung und den Bewegungen russischer Truppen nahe der Grenze zur Ukraine und der Stärkung der militärischen Präsenz Kiews entfernt Die Ostgrenze weist darauf hin, dass eine friedliche Definition immer weiter entfernt erscheint. Moskau wendet zur Rechtfertigung seiner Provokationen die übliche vorhersehbare Taktik an, die darin besteht, das ukrainische Land zu beschuldigen, Provokationen entlang der Grenzlinie durchzuführen, auf die es notwendig ist, mit einem Militäreinsatz zum Schutz Russlands zu reagieren. Jetzt muss daran erinnert werden, dass Moskau seine Teilnahme am Konflikt im Donbass immer verweigert hat, wo es ohne Uniformen wirksam war, aber der russischen Armee zuzuschreiben war. Es handelte sich um ein zweideutiges Verhalten, das Putins Betriebsmethoden gut beschreibt und das Teil des Desinformationssystems für ist rechtfertigen das Verhalten gegenüber der Ukraine. Wenn jedoch Kiew der unmittelbarste Empfänger der Drohungen des Kremls ist, richtet sich die Botschaft auch an Brüssel und Washington, die innerhalb des Atlantischen Bündnisses die Ukraine als geostrategische Grenze für die Eindämmung des ehemaligen Sowjetlandes definieren. Es sollte berücksichtigt werden, dass die amerikanische Regierung nach dem Wechsel im Weißen Haus Russland kompakter als Gegner betrachtet und weniger gut eingestellt ist als zu Zeiten, als Trump Präsident war. Tatsächlich zeigte Biden Putin sofort seine Widrigkeiten und brachte das Niveau wieder in die Höhe der verbalen Konfrontation. Es ist kein Rätsel, dass Moskau Trumps Kontinuität gegenüber der aktuellen Situation vorgezogen hätte, und eine mögliche Erklärung einiger Analysten für das russische Verhalten in der Ukraine ist, dass Moskau nicht wirklich die Absicht hat, die Situation zu erzwingen, sondern einen Showdown durchzuführen das Ziel der Überprüfung der amerikanischen Reaktion. Diese Interpretation erscheint nicht riskant, da sie auf die Logik der Provokation reagiert, an die sich der Kreml mehrmals gewöhnt hat und die als instrumentelles Mittel zur Ausübung der Außenpolitik verstanden wird. Eine weitere Lesart des Verhaltens Moskaus besteht darin, durch Drohungen gegen die Ukraine Druck auf die westlichen Verbündeten Kiews auszuüben, um politische Zugeständnisse zu erhalten, die die Sanktionen erleichtern können, denen Russland für die Annexion der Krim unterworfen ist. Gegenwärtig haben sowohl die USA als auch die Europäische Union ihre Unterstützung für die Ukraine zugesichert, aber aus militärischer Sicht wäre Kiew ohne eine konkrete Verpflichtung, die über die politische hinausgehen muss, dazu bestimmt, angesichts der Vorherrschaft zu erliegen. Russisch und es ist schwierig, die Anwesenheit amerikanischer und europäischer Streitkräfte neben den ukrainischen Soldaten zu vermuten; Moskau weiß sicherlich, dass es im Falle eines Angriffs auf die Ukraine ein unmittelbares Ergebnis haben würde, aber mittel- und langfristig würde es internationalen Isolationen und Sanktionen ausgesetzt sein, die das russische Land in große Schwierigkeiten bringen würden. Eine Haltung, die immer am Rande der Provokation steht, ist glaubwürdiger, aber aus diesem Grund ist sie möglicherweise sehr gefährlich, da sie selbst bei den trivialsten Unfällen degenerieren kann. Es muss auch analysiert werden, dass dieser russische Aktivismus zu einer Zeit stattfindet, in der die Beziehungen zwischen Moskau und dem Westen besonders niedrig sind und sich derzeit zunehmend verschlechtern werden, was die Angst des Kremls vor einer allgegenwärtigen Beteiligung verbergen könnte größer als die Ukraine im westlichen Lager, was den Haupteffekt hätte, die Truppen des Atlantischen Bündnisses direkt an der russischen Grenze zu haben. Diese Möglichkeit kann eine Lösung sein, um die Russen zum Rückzug zu bewegen, aber auch um sie auf gefährliche Weise zu ärgern: Es muss daran erinnert werden, dass das erste Ziel Moskaus darin besteht, die Ukraine in ihrem Einflussbereich zu halten, aber wenn dies nicht möglich wäre , zumindest verhindern, dass es der Atlantischen Allianz beitritt. Die Diplomatie kann dieses russische Ziel unterstützen, wenn Moskau sein reales oder verborgenes Militär aus den Gebieten unter ukrainischer Souveränität zurückzieht und beginnt, das Völkerrecht zu respektieren: Dies wird der erste Ausgangspunkt für die Wiederaufnahme des Dialogs sein.
La reprise du conflit ukrainien comme facteur supplémentaire de confrontation entre la Russie, les États-Unis et l'Union européenne
Au moment où les relations entre l'Union européenne et les États-Unis avec la Russie sont à un point très bas, une vieille cause de friction s'ajoute comme facteur d'aggravation de la crise. Non pas que sur le conflit ukrainien il y ait eu des illusions particulières d'une résolution convenant à toutes les parties impliquées, mais l'impasse nous a permis de croire que ce conflit restait dans une situation latente pour ne pas contribuer à l'aggravation des conflits. Au contraire, la reprise des combats au cours des deux dernières semaines a connu une intensification telle qu'elle est définie comme la pire de ces derniers mois. Ainsi, après sept ans de combats et environ 14,00 victimes, selon les statistiques tragiques des Nations Unies, la question est encore loin d'une résolution et des mouvements de troupes russes près de la frontière avec l'Ukraine et du renforcement de la présence militaire de Kiev le long la frontière orientale, indiquent qu'une définition pacifique semble de plus en plus éloignée. Moscou, pour justifier ses provocations, utilise la tactique prévisible habituelle, qui consiste à accuser le pays ukrainien de mener des provocations le long de la frontière à laquelle il est nécessaire de répondre par un déploiement militaire pour protéger la Russie; il faut maintenant se rappeler que Moscou a toujours nié sa participation au conflit dans le Donbass, où efficace sans uniformes, mais imputable à l'armée russe, a agi un comportement ambigu qui décrit bien les méthodes de fonctionnement de Poutine et qui fait partie du système de désinformation pour justifier le comportement envers l’Ukraine. Mais si le destinataire le plus immédiat des menaces du Kremlin est Kiev, le message s'adresse également à Bruxelles et à Washington qui, au sein de l'Alliance atlantique, encadrent l'Ukraine comme une frontière géostratégique pour l'endiguement de l'ancien pays soviétique. Il faut considérer qu'après le changement à la Maison Blanche, l'administration américaine est plus compacte en considérant la Russie comme un opposant et moins bien disposée que lorsque Trump était président, Biden a en fait immédiatement montré son adversité à Poutine, ramenant le niveau vers le haut. .de la confrontation verbale. Ce n'est pas un mystère que Moscou aurait préféré la continuité de Trump à la situation actuelle et une explication possible de certains analystes au comportement russe en Ukraine est que Moscou n'a pas vraiment l'intention de forcer la situation, autant que celle de mener une confrontation avec. le but de vérifier la réaction américaine. Cette interprétation ne semble pas risquée car elle répond à la logique de provocation à laquelle le Kremlin s'est habitué à plusieurs reprises, comprise comme un moyen instrumental à exercer en politique étrangère. Une autre lecture du comportement de Moscou consiste à exercer, par des menaces contre l'Ukraine, des pressions sur les alliés occidentaux de Kiev pour obtenir des concessions politiques susceptibles d'alléger les sanctions auxquelles la Russie est soumise pour l'annexion de la Crimée. À l'heure actuelle, tant les États-Unis que l'Union européenne ont assuré leur soutien à l'Ukraine, mais d'un point de vue militaire, sans engagement concret, qui doit aller au-delà de l'engagement politique, Kiev serait voué à succomber face à la suprématie. Russe et il est difficile de faire l'hypothèse de la présence de forces américaines et européennes aux côtés des soldats ukrainiens; Moscou sait certes que cela aurait un résultat immédiat en cas d'attaque contre l'Ukraine, mais à moyen et long terme, elle ferait face à un isolement international et à des sanctions si sévères qu'elles mettraient le pays russe en grande difficulté. Une attitude toujours au bord de la provocation est plus crédible, mais pour cette raison elle est potentiellement très dangereuse car elle peut dégénérer même dans l'accident le plus insignifiant. Il faut aussi analyser que cet activisme russe intervient à un moment où le niveau des relations entre Moscou et l'Occident est particulièrement bas et destiné, pour le moment, à se détériorer de plus en plus, ce qui peut cacher la peur du Kremlin d'une implication toujours présente. .] plus grande que l’Ukraine dans le camp occidental, ce qui aurait pour effet principal d’avoir les troupes de l’Alliance atlantique directement à la frontière russe. Cette éventualité peut être une solution pour faire reculer les Russes mais aussi pour les exaspérer de manière dangereuse: il faut se rappeler que le premier objectif de Moscou est de maintenir l'Ukraine dans sa zone d'influence, mais, si cela n'était pas possible , du moins l'empêcher de rejoindre l'Alliance atlantique. La diplomatie peut soutenir cet objectif russe si Moscou retire son armée, réelle ou cachée, des zones sous souveraineté ukrainienne et commence à respecter le droit international: ce sera le premier point de départ pour la reprise du dialogue.