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mercoledì 11 maggio 2022

مسؤولية روسيا عن زيادة الجوع في العالم

 تتمثل إحدى أهم التداعيات الدولية التي ستحدث مع غزو أوكرانيا في منع تصدير القمح وإنتاجه. تُترجم هذه الحقيقة في البلدان الغنية إلى مساهمة كبيرة من الزيادة في التضخم الناجم عن زيادة المواد الخام المخصصة لصناعة الأغذية. المشكلة محسوسة بعمق ولدى حكومات الدول الصناعية مجال للمناورة لمحاولة الحد من الضرر ، خاصة بالنسبة للفئات الأكثر فقراً من السكان. ومع ذلك ، فإن هناك ترتيبًا مختلفًا تمامًا من المشاكل يحدث بالنسبة للبلدان الفقيرة أو حتى بالنسبة لأولئك الذين تقلصت ثرواتهم الوطنية بشكل كبير بسبب مجموع حالات الطوارئ للوباء ووقت الحرب. العديد من البلدان الأفريقية ، على سبيل المثال ، تنفد من احتياطيات الحبوب ، وأصبح احتمال وجود أسباب إضافية للتسبب في مجاعات جديدة أكثر وأكثر واقعية. من خلال غزو الدولة الأوكرانية وإخضاع موانئ كييف ، التي تمر عبرها صادرات الحبوب ، تخلق موسكو الظروف المؤدية إلى حدوث أزمة غذاء عالمية ؛ يجب أن نتذكر أن هذا العامل يؤدي إلى تفاقم المواقف السابقة التي كانت صعبة بالفعل بسبب نقص المياه والأوضاع السياسية غير المستقرة للغاية ، والتي في الواقع لا تسمح بالاستقلالية الغذائية للعديد من البلدان. من الصعب تصديق أن هذه النتائج هي مجرد آثار جانبية لحرب تم التفكير فيها بشكل سيئ وسارها بشكل أسوأ. يبدو أنه من الأسهل الإيمان بخطة سياسية وظيفية لخلق وضع ملائم للكرملين تجاه أوروبا. يجب أن يكون بوتين مستوحى من مختلف الديكتاتوريين ، الذين استخدموا الهجرة إلى القارة الأوروبية ، كشكل من أشكال الضغط على بروكسل: لقد كان هذا التكتيك ناجحًا دائمًا تقريبًا ، لأنه أحدث انقسامات عميقة بين أعضاء الاتحاد ، لا سيما فيما يتعلق طرائق ومقدار الاستقبال. من المؤكد أن الاستراتيجيين الروس لا يمكن أن يفلتوا من هذا الاحتمال ، الذي يمكن أن يصبح سلاحًا موجهًا بشكل مباشر إلى أوروبا ، ولكن الآثار تتجاوز الأسباب الجيوسياسية وتتوقف على الحرب نفسها: يجب ألا يستخف أعداء الجوع بمسؤولية تجويع الملايين من الناس. بوتين وروسيا ، كما يحدث حاليًا ، مع هذا العامل الذي يبدو أنه لا يستهان به والذي لا يُعطى الأهمية السياسية والصحفية اللازمة. المسألة إنسانية قبل كل شيء: منع تصدير القمح الأوكراني يتسبب في الحرمان من المواد الغذائية الأساسية في معظم البلدان الفقيرة ، مما يؤدي إلى ندرة الغذاء ، والتي يمكن أن تؤدي إلى سوء التغذية ، مع ما يترتب على ذلك من تدهور الظروف الصحية ، ولكنها مرتبطة أيضًا بالاستقرار السياسي ، في كثير من الحالات غير مستقرة بالفعل في مختلف البلدان الفقيرة. كما يمكن استنتاجه ، فإن التداعيات شديدة لدرجة أنها لا تقل عن الوضع الحالي في ساحات القتال الأوكرانية ، مع العدد الكبير من القتلى والمشردين الذين نتج عن الغزو الروسي. ما يحتمل أن يتحقق هو عدد الضحايا أكبر بكثير من عدد الضحايا في حسابات العملية العسكرية الخاصة ؛ في هذا الإحصاء المحزن ، يجب ، في الواقع ، تضمين أولئك الذين ماتوا بسبب نقص الغذاء ، وأولئك بسبب آثار الظروف الصحية والصحية الناتجة عن سوء التغذية ، وتلك المتعلقة بالانتفاضات الشعبية المحتملة بسبب نقص الغذاء ، وأخيرًا الضحايا. الهجرة الناجمة عن استحالة إطعام. لذلك ، إذا أرادت موسكو الرد أمام المحاكم الدولية على الفظائع التي ارتكبها جنودها ، فسيتعين عليها أيضًا أن تجيب في نفس المكاتب بأنها كانت سبب تجويع الملايين من الناس ، مع كل العواقب المذكورة أعلاه. بينما ندرك أن مستشاري العالم يركزون على الجرائم المرتكبة على الأراضي الأوكرانية ، لا يبدو أن مسألة المسؤولية عن تجويع البلدان الفقيرة تعالج على النحو الملائم وبالأهمية الصحيحة. بالتوازي مع المساعدات العسكرية اللازمة لكييف ، تحتاج الدول الغربية إلى البدء في التفكير في الاستراتيجيات التي يمكن أن تسمح للبلد الأوكراني بتصدير ما تمكنت من إنتاجه وجمعه ، مع التكامل مع المساعدات الغذائية البلدان الأكثر تضررًا من المجاعة الغذائية .: هذا لغرض مزدوج هو إلغاء أو على الأقل التخفيف من آثار استراتيجية بوتين ، وتجنب الآثار السلبية على الدول الأوروبية وتهيئة الظروف لمكافحة الجوع بشكل فعال في العالم. وسيعمل هذا أيضًا على إعطاء صورة جديدة للغرب لمواجهة الإجراءات الروسية والصينية في البلدان الأفريقية.

giovedì 5 maggio 2022

Si complica la situazione diplomatica russa

 La dichiarazione del ministro della difesa russo, relativa al contrasto del trasporto delle armi a favore dell’Ucraina, rischia di essere un ulteriore elemento in grado di elevare la tensione tra Mosca e Bruxelles. Il massimo esponente del dicastero della difesa di Mosca ha espressamente dichiarato che ogni mezzo dell’Alleanza Atlantica che trasporterà armi e munizioni per l’esercito ucraino, sarà distrutto; i convogli che arriveranno nel paese ucraino trasportando armamenti saranno considerati obiettivi legittimi. Queste affermazioni, pur non rappresentando una novità, perché alcuni convogli sarebbero già stati colpiti, sono molto gravi perché rivolte direttamente all’Alleanza Atlantica, che non può reagire passivamente alla minaccia di essere diventata un bersaglio esplicito. Per il momento siamo ancora alla fase delle minacce, che, in un certo senso, è una situazione politica, seppure al limite; molto diverso potrebbe essere il caso di un convoglio dell’Alleanza Atlantica colpito dai russi, soprattutto dopo queste minacce. Certamente non è da prefigurare una rinuncia di Bruxelles alle forniture di armi a Kiev, anche in ragione dei sostanziosi stanziamenti già previsti da Biden ed, insieme, non si può certo pensare ad eventuali rappresaglie, nel caso un convoglio venga colpito. Con la situazione attuale l’eventuale rappresaglia sarebbe demandata allo stesso esercito ucraino e non eseguita direttamente dalle forze dell’Alleanza Atlantica, tuttavia è facile individuare, da parte di Mosca, occasioni per minacciare membri della NATO, che confinano con l’Ucraina ed aumentare le possibilità di uno scontro capace di scatenare il terzo conflitto mondiale. Mosca, peraltro, ha già più volte minacciato Polonia, Romania, Bulgaria ed i paesi baltici perché ospitano basi militari americane e la ricerca strumentale di un incidente sarebbe una mossa funzionale per proclamarsi paese aggredito. Nel frattempo Helsinki ha nuovamente denunciato un episodio di sconfinamento di un velivolo militare russo, che si è addentrato nel territorio finlandese per almeno cinque chilometri; questa violazione del confine, rappresenta il secondo episodio in poco meno di un mese e mira a minacciare lo stato nordico per la sua volontà di abbandonare il suo status di paese neutrale per entrare nell’Alleanza Atlantica. Come si vede, anche su questo fronte Mosca è sempre vicino a creare un incidente in grado di fare precipitare lo stato attuale delle cose verso conseguenze ancora più gravi. La tattica russa, probabilmente rientra in un tentativo di logoramento, che pare un calcolo sbagliato, come quello che la NATO e l’Unione Europea si sarebbero divise e che ha portato il paese russo a diventare una sorta di paria internazionale.  Dal punto di vista diplomatico si moltiplicano le azioni e le dichiarazioni contro l’aggressione di Mosca: il primo ministro portoghese, annunciando una sua visita a Kiev, ha richiesto una maggiore capacità di reazione all’Unione Europea, soprattutto sul tema delle emergenze che riguardano il popolo ucraino, ma anche per il sostegno finanziario e militare, anche in maniera indipendente dal processo di adesione all’Unione. Durante la visita del primo ministro giapponese a Roma, Giappone ed Italia hanno ribadito la necessità della difesa dell’ordine mondiale, basato sulle regole del diritto internazionale, una implicita condanna per Mosca, ma anche un avvertimento per la Cina, perché le regole internazionali devono valere anche per le questioni marittime, alle quali Tokyo è particolarmente sensibile per le violazioni di Pechino nel mare limitrofo. Il timore del Giappone e di altri soggetti internazionali, è che la violazione del diritto internazionale perpetrata dalla Russia, costituisca un esempio per risolvere altre questioni internazionali con l’utilizzo del mezzo militare, anziché con la diplomazia. Mosca ha violato una consuetudine che potrebbe essere ancora infranta con modalità analoghe ed è un compito della comunità internazionale impegnarsi affinché ciò non si ripeta; questo tema sarà centrale per molto tempo e dovrà riguardare anche una necessaria revisione del funzionamento delle Nazioni Unite, troppo condizionate dai veti dei membri permanenti; un analogo problema che riguarda l’Unione Europea vincolata alla regola dell’unanimità nelle decisioni dei provvedimenti. Il tema delle decisioni degli organismi sovranazionali diventa sempre più centrale nel contrasto di azioni di paesi dove la democrazia è poca o nulla e l’autoritarismo ha il vantaggio della velocità delle decisioni.

The Russian diplomatic situation is complicated

 The statement by the Russian defense minister, relating to the fight against the transport of weapons in favor of Ukraine, risks being a further element capable of raising the tension between Moscow and Brussels. The leading exponent of the defense department of Moscow has expressly declared that any means of the Atlantic Alliance that will transport weapons and ammunition for the Ukrainian army will be destroyed; convoys arriving in the Ukrainian country carrying armaments will be considered legitimate targets. These statements, although not new, because some convoys have already been hit, are very serious because they are addressed directly to the Atlantic Alliance, which cannot react passively to the threat of having become an explicit target. For the moment we are still at the stage of threats, which, in a certain sense, is a political situation, albeit at the limit; very different could be the case of an Atlantic Alliance convoy hit by the Russians, especially after these threats. Certainly it is not to be anticipated that Brussels will renounce arms supplies to Kiev, also due to the substantial allocations already foreseen by Biden and, at the same time, it is certainly not possible to think of possible reprisals, in case a convoy is hit. With the current situation, any retaliation would be entrusted to the Ukrainian army itself and not carried out directly by the forces of the Atlantic Alliance, however it is easy to identify opportunities for Moscow to threaten NATO members, which border on Ukraine and increase the possibilities of a clash capable of triggering the third world conflict. Moreover, Moscow has already repeatedly threatened Poland, Romania, Bulgaria and the Baltic countries because they host American military bases and the instrumental search for an accident would be a functional move to proclaim itself an attacked country. In the meantime, Helsinki has again reported an incident involving the trespassing of a Russian military aircraft, which entered the Finnish territory for at least five kilometers; this border breach represents the second episode in just under a month and aims to threaten the Nordic state for its willingness to abandon its status as a neutral country to join the Atlantic Alliance. As we can see, even on this front Moscow is always close to creating an accident capable of precipitating the current state of things towards even more serious consequences. The Russian tactic is probably part of an attempt at attrition, which seems to be a wrong calculation, such as the one that NATO and the European Union would have split up and which has led the Russian country to become a sort of international pariah. From a diplomatic point of view, the actions and declarations against the aggression of Moscow are multiplying: the Portuguese Prime Minister, announcing his visit to Kiev, requested a greater capacity to react to the European Union, especially on the issue of emergencies concerning the Ukrainian people, but also for financial and military support, even independently of the Union accession process. During the visit of the Japanese Prime Minister to Rome, Japan and Italy reiterated the need for the defense of the world order, based on the rules of international law, an implicit condemnation for Moscow, but also a warning for China, because international rules must also apply to maritime issues, to which Tokyo is particularly sensitive due to Beijing's violations in the neighboring sea. The fear of Japan and other international subjects is that the violation of international law perpetrated by Russia will set an example for resolving other international issues with the use of military means, rather than with diplomacy. Moscow has violated a custom that could still be broken in similar ways and it is the duty of the international community to work to ensure that this does not happen again; this theme will be central for a long time and must also concern a necessary revision of the functioning of the United Nations, too conditioned by the vetoes of permanent members; a similar problem that concerns the European Union bound by the unanimity rule in the decisions of the measures. The issue of the decisions of supranational bodies becomes increasingly central in the contrast between the actions of countries where democracy is little or no and authoritarianism has the advantage of the speed of decisions.

La situación diplomática rusa es complicada

 La declaración del ministro de Defensa ruso, relativa a la lucha contra el transporte de armas a favor de Ucrania, corre el riesgo de ser un elemento más capaz de aumentar la tensión entre Moscú y Bruselas. El máximo exponente del departamento de defensa de Moscú ha declarado expresamente que se destruirá cualquier medio de la Alianza Atlántica que transporte armas y municiones para el ejército ucraniano; los convoyes que lleguen al país ucraniano con armamento serán considerados objetivos legítimos. Estas declaraciones, si bien no son nuevas, porque ya han sido atacados algunos convoyes, son muy graves porque van dirigidas directamente a la Alianza Atlántica, que no puede reaccionar pasivamente ante la amenaza de haberse convertido en un objetivo explícito. Por el momento nos encontramos todavía en la etapa de las amenazas, que en cierto sentido es una situación política, aunque al límite; muy diferente podría ser el caso de un convoy de la Alianza Atlántica golpeado por los rusos, especialmente después de estas amenazas. Ciertamente, no es de esperar que Bruselas renuncie al suministro de armas a Kiev, también debido a las importantes asignaciones ya previstas por Biden y, al mismo tiempo, ciertamente no es posible pensar en posibles represalias, en caso de que un convoy sea atacado. . Con la situación actual, cualquier represalia estaría encomendada al propio ejército ucraniano y no llevada a cabo directamente por las fuerzas de la Alianza Atlántica, sin embargo es fácil identificar oportunidades para que Moscú amenace a los miembros de la OTAN, que limitan con Ucrania y aumentan las posibilidades. de un choque capaz de desencadenar el conflicto del tercer mundo. Además, Moscú ya ha amenazado repetidamente a Polonia, Rumanía, Bulgaria y los países bálticos porque albergan bases militares estadounidenses y la búsqueda instrumental de un accidente sería un movimiento funcional para proclamarse país agredido. Mientras tanto, Helsinki ha informado nuevamente de un incidente relacionado con la entrada ilegal de un avión militar ruso, que ingresó al territorio finlandés durante al menos cinco kilómetros; esta brecha fronteriza representa el segundo episodio en poco menos de un mes y pretende amenazar al estado nórdico por su voluntad de abandonar su condición de país neutral para unirse a la Alianza Atlántica. Como podemos ver, incluso en este frente, Moscú siempre está cerca de crear un accidente capaz de precipitar el estado actual de las cosas hacia consecuencias aún más graves. La táctica rusa probablemente sea parte de un intento de desgaste, que parece un cálculo erróneo, como el que habría escindido la OTAN y la Unión Europea y que ha llevado al país ruso a convertirse en una especie de paria internacional. Desde el punto de vista diplomático, las acciones y declaraciones contra la agresión de Moscú se multiplican: el primer ministro portugués, al anunciar su visita a Kiev, solicitó una mayor capacidad de reacción a la Unión Europea, especialmente en el tema de las emergencias relativas a Ucrania. personas, sino también de apoyo financiero y militar, incluso independientemente del proceso de adhesión a la Unión. Durante la visita del Primer Ministro japonés a Roma, Japón e Italia reiteraron la necesidad de la defensa del orden mundial, basado en las reglas del derecho internacional, una condena implícita para Moscú, pero también una advertencia para China, porque las reglas internacionales deben también se aplican a cuestiones marítimas, a las que Tokio es particularmente sensible debido a las violaciones de Beijing en el mar vecino. El temor de Japón y otros sujetos internacionales es que la violación del derecho internacional perpetrada por Rusia sirva de ejemplo para resolver otros problemas internacionales con el uso de medios militares, en lugar de con la diplomacia. Moscú ha violado una costumbre que aún podría romperse de manera similar y es deber de la comunidad internacional trabajar para que esto no vuelva a suceder; este tema será central durante mucho tiempo y debe referirse también a una necesaria revisión del funcionamiento de las Naciones Unidas, demasiado condicionado por los vetos de los miembros permanentes; un problema similar que atañe a la Unión Europea obligada por la regla de la unanimidad en las decisiones de las medidas. El tema de las decisiones de los órganos supranacionales se vuelve cada vez más central en el contraste entre el accionar de países donde la democracia es escasa o nula y el autoritarismo tiene la ventaja de la rapidez de las decisiones.

La situation diplomatique russe est compliquée

 La déclaration du ministre russe de la Défense, relative à la lutte contre les transports d'armes en faveur de l'Ukraine, risque d'être un élément supplémentaire susceptible de faire monter la tension entre Moscou et Bruxelles. Le chef de file du département de la défense de Moscou a expressément déclaré que tout moyen de l'Alliance atlantique qui transportera des armes et des munitions pour l'armée ukrainienne sera détruit ; les convois arrivant dans le pays ukrainien transportant des armements seront considérés comme des cibles légitimes. Ces déclarations, bien qu'elles ne soient pas nouvelles, car certains convois ont déjà été touchés, sont très graves car elles s'adressent directement à l'Alliance atlantique, qui ne peut réagir passivement à la menace d'être devenue une cible explicite. Pour l'instant nous en sommes encore au stade des menaces, ce qui, en un certain sens, est une situation politique, bien qu'à la limite ; tout autre pourrait être le cas d'un convoi de l'Alliance atlantique touché par les Russes, surtout après ces menaces. Il ne faut certainement pas s'attendre à ce que Bruxelles renonce aux livraisons d'armes à Kiev, également en raison des allocations substantielles déjà prévues par Biden et, en même temps, il n'est certainement pas possible de penser à d'éventuelles représailles, au cas où un convoi serait touché . Avec la situation actuelle, toute riposte serait confiée à l'armée ukrainienne elle-même et non menée directement par les forces de l'Alliance atlantique, cependant il est facile d'identifier des opportunités pour Moscou de menacer les membres de l'OTAN, qui bordent l'Ukraine et augmentent les possibilités d'un affrontement susceptible de déclencher le conflit du tiers monde. De plus, Moscou a déjà menacé à plusieurs reprises la Pologne, la Roumanie, la Bulgarie et les pays baltes parce qu'ils hébergent des bases militaires américaines et que la recherche instrumentale d'un accident serait une manœuvre fonctionnelle pour se proclamer pays attaqué. Entre-temps, Helsinki a de nouveau signalé un incident impliquant l'intrusion d'un avion militaire russe, qui est entré sur le territoire finlandais sur au moins cinq kilomètres ; cette brèche frontalière représente le deuxième épisode en un peu moins d'un mois et vise à menacer l'État nordique pour sa volonté d'abandonner son statut de pays neutre pour rejoindre l'Alliance atlantique. On le voit, même sur ce front, Moscou est toujours proche de créer un accident capable de précipiter l'état actuel des choses vers des conséquences encore plus graves. La tactique russe fait probablement partie d'une tentative d'attrition, qui semble être un mauvais calcul, comme celui que l'OTAN et l'Union européenne auraient divisé et qui a conduit le pays russe à devenir une sorte de paria international. D'un point de vue diplomatique, les actions et déclarations contre l'agression de Moscou se multiplient : le Premier ministre portugais, annonçant sa visite à Kiev, a demandé une plus grande capacité de réaction à l'Union européenne, notamment sur la question des urgences concernant l'Ukraine personnes, mais aussi pour un soutien financier et militaire, même indépendamment du processus d'adhésion à l'Union. Lors de la visite du Premier ministre japonais à Rome, le Japon et l'Italie ont réitéré la nécessité de la défense de l'ordre mondial, fondé sur les règles du droit international, une condamnation implicite pour Moscou, mais aussi un avertissement pour la Chine, car les règles internationales doivent s'appliquent également aux questions maritimes, auxquelles Tokyo est particulièrement sensible en raison des violations de Pékin dans la mer voisine. La crainte du Japon et d'autres sujets internationaux est que la violation du droit international perpétrée par la Russie donne l'exemple pour résoudre d'autres problèmes internationaux par l'utilisation de moyens militaires plutôt que par la diplomatie. Moscou a violé une coutume qui pourrait encore être enfreinte de manière similaire et il est du devoir de la communauté internationale de veiller à ce que cela ne se reproduise plus ; ce thème sera longtemps central et doit aussi concerner une nécessaire révision du fonctionnement des Nations Unies, trop conditionné par les veto des membres permanents ; un problème similaire qui concerne l'Union européenne liée par la règle de l'unanimité dans les décisions des mesures. La question des décisions des instances supranationales devient de plus en plus centrale dans le contraste entre les actions des pays où la démocratie est peu ou pas démocratique et l'autoritarisme qui a l'avantage de la rapidité des décisions.

Die diplomatische Situation Russlands ist kompliziert

 Die Erklärung des russischen Verteidigungsministers zum Kampf gegen Waffentransporte zugunsten der Ukraine könnte ein weiteres Element sein, das die Spannungen zwischen Moskau und Brüssel verschärfen könnte. Der führende Vertreter des Verteidigungsministeriums von Moskau hat ausdrücklich erklärt, dass alle Mittel der Atlantischen Allianz, die Waffen und Munition für die ukrainische Armee transportieren werden, zerstört werden; Konvois, die mit Waffen im ukrainischen Land ankommen, werden als legitime Ziele betrachtet. Diese Äußerungen sind zwar nicht neu, da bereits einige Konvois getroffen wurden, aber sehr ernst, da sie sich direkt an die Atlantische Allianz richten, die nicht passiv auf die Drohung reagieren kann, ein explizites Ziel geworden zu sein. Im Moment befinden wir uns noch im Stadium der Bedrohung, das in gewissem Sinne eine politische Situation ist, wenn auch an der Grenze; Ganz anders könnte der Fall eines von den Russen getroffenen Konvois der Atlantischen Allianz sein, insbesondere nach diesen Drohungen. Sicherlich ist nicht zu erwarten, dass Brüssel auf Waffenlieferungen nach Kiew verzichtet, auch aufgrund der bereits von Biden vorgesehenen erheblichen Zuteilungen, und gleichzeitig ist sicherlich nicht an mögliche Repressalien zu denken, falls ein Konvoi getroffen wird . In der gegenwärtigen Situation würde jede Vergeltung der ukrainischen Armee selbst anvertraut und nicht direkt von den Streitkräften der Atlantischen Allianz durchgeführt, es ist jedoch leicht, Möglichkeiten für Moskau zu erkennen, NATO-Mitglieder zu bedrohen, die an die Ukraine grenzen, und die Möglichkeiten zu erhöhen eines Zusammenstoßes, der den Dritte-Welt-Konflikt auslösen könnte. Darüber hinaus hat Moskau bereits wiederholt Polen, Rumänien, Bulgarien und die baltischen Staaten bedroht, weil sie amerikanische Militärstützpunkte beherbergen und die instrumentelle Suche nach einem Unfall ein funktionaler Schritt wäre, um sich selbst als angegriffenes Land zu erklären. In der Zwischenzeit hat Helsinki erneut einen Vorfall gemeldet, bei dem es um das unbefugte Eindringen eines russischen Militärflugzeugs ging, das mindestens fünf Kilometer in finnisches Hoheitsgebiet eindrang; Dieser Grenzbruch stellt die zweite Episode in knapp einem Monat dar und zielt darauf ab, den nordischen Staat wegen seiner Bereitschaft zu bedrohen, seinen Status als neutrales Land aufzugeben, um dem Atlantischen Bündnis beizutreten. Wie wir sehen können, ist Moskau auch an dieser Front immer nahe daran, einen Unfall zu verursachen, der den gegenwärtigen Stand der Dinge zu noch schwerwiegenderen Folgen führen könnte. Die russische Taktik ist wahrscheinlich Teil eines Zermürbungsversuchs, der eine falsche Berechnung zu sein scheint, wie die, dass die NATO und die Europäische Union sich aufgespalten hätten und die dazu geführt hat, dass das russische Land zu einer Art internationaler Paria geworden ist. Aus diplomatischer Sicht vervielfachen sich die Aktionen und Erklärungen gegen die Aggression Moskaus: Der portugiesische Ministerpräsident forderte bei der Ankündigung seines Besuchs in Kiew eine größere Reaktionsfähigkeit gegenüber der Europäischen Union, insbesondere in der Frage der Notfälle in Bezug auf den Ukrainer Menschen, sondern auch für finanzielle und militärische Unterstützung, auch unabhängig vom Unionsbeitrittsprozess. Während des Besuchs des japanischen Premierministers in Rom bekräftigten Japan und Italien die Notwendigkeit der Verteidigung der Weltordnung auf der Grundlage der Regeln des Völkerrechts, eine implizite Verurteilung für Moskau, aber auch eine Warnung für China, weil internationale Regeln dies tun müssen gelten auch für maritime Angelegenheiten, für die Tokio aufgrund der Verstöße Pekings im Nachbarmeer besonders sensibel ist. Die Befürchtung Japans und anderer internationaler Untertanen ist, dass die von Russland begangene Verletzung des Völkerrechts ein Beispiel dafür geben wird, andere internationale Probleme mit militärischen Mitteln und nicht mit Diplomatie zu lösen. Moskau hat gegen eine Sitte verstoßen, die auf ähnliche Weise noch gebrochen werden könnte, und es ist die Pflicht der internationalen Gemeinschaft, dafür zu sorgen, dass dies nicht wieder vorkommt; dieses Thema wird noch lange im Mittelpunkt stehen und muss auch eine notwendige Überarbeitung der Funktionsweise der Vereinten Nationen betreffen, die zu sehr durch das Veto der ständigen Mitglieder bedingt ist; ein ähnliches Problem, das die an die Einstimmigkeitsregel gebundene Europäische Union bei den Entscheidungen der Maßnahmen betrifft. Die Frage der Entscheidungen supranationaler Gremien wird immer zentraler im Gegensatz zwischen dem Handeln von Ländern, in denen die Demokratie wenig oder gar nicht vorhanden ist und der Autoritarismus den Vorteil der Entscheidungsgeschwindigkeit hat.

La situation diplomatique russe est compliquée

 La déclaration du ministre russe de la Défense, relative à la lutte contre les transports d'armes en faveur de l'Ukraine, risque d'être un élément supplémentaire susceptible de faire monter la tension entre Moscou et Bruxelles. Le chef de file du département de la défense de Moscou a expressément déclaré que tout moyen de l'Alliance atlantique qui transportera des armes et des munitions pour l'armée ukrainienne sera détruit ; les convois arrivant dans le pays ukrainien transportant des armements seront considérés comme des cibles légitimes. Ces déclarations, bien qu'elles ne soient pas nouvelles, car certains convois ont déjà été touchés, sont très graves car elles s'adressent directement à l'Alliance atlantique, qui ne peut réagir passivement à la menace d'être devenue une cible explicite. Pour l'instant nous en sommes encore au stade des menaces, ce qui, en un certain sens, est une situation politique, bien qu'à la limite ; tout autre pourrait être le cas d'un convoi de l'Alliance atlantique touché par les Russes, surtout après ces menaces. Il ne faut certainement pas s'attendre à ce que Bruxelles renonce aux livraisons d'armes à Kiev, également en raison des allocations substantielles déjà prévues par Biden et, en même temps, il n'est certainement pas possible de penser à d'éventuelles représailles, au cas où un convoi serait touché . Avec la situation actuelle, toute riposte serait confiée à l'armée ukrainienne elle-même et non menée directement par les forces de l'Alliance atlantique, cependant il est facile d'identifier des opportunités pour Moscou de menacer les membres de l'OTAN, qui bordent l'Ukraine et augmentent les possibilités d'un affrontement susceptible de déclencher le conflit du tiers monde. De plus, Moscou a déjà menacé à plusieurs reprises la Pologne, la Roumanie, la Bulgarie et les pays baltes parce qu'ils hébergent des bases militaires américaines et que la recherche instrumentale d'un accident serait une manœuvre fonctionnelle pour se proclamer pays attaqué. Entre-temps, Helsinki a de nouveau signalé un incident impliquant l'intrusion d'un avion militaire russe, qui est entré sur le territoire finlandais sur au moins cinq kilomètres ; cette brèche frontalière représente le deuxième épisode en un peu moins d'un mois et vise à menacer l'État nordique pour sa volonté d'abandonner son statut de pays neutre pour rejoindre l'Alliance atlantique. On le voit, même sur ce front, Moscou est toujours proche de créer un accident capable de précipiter l'état actuel des choses vers des conséquences encore plus graves. La tactique russe fait probablement partie d'une tentative d'attrition, qui semble être un mauvais calcul, comme celui que l'OTAN et l'Union européenne auraient divisé et qui a conduit le pays russe à devenir une sorte de paria international. D'un point de vue diplomatique, les actions et déclarations contre l'agression de Moscou se multiplient : le Premier ministre portugais, annonçant sa visite à Kiev, a demandé une plus grande capacité de réaction à l'Union européenne, notamment sur la question des urgences concernant l'Ukraine personnes, mais aussi pour un soutien financier et militaire, même indépendamment du processus d'adhésion à l'Union. Lors de la visite du Premier ministre japonais à Rome, le Japon et l'Italie ont réitéré la nécessité de la défense de l'ordre mondial, fondé sur les règles du droit international, une condamnation implicite pour Moscou, mais aussi un avertissement pour la Chine, car les règles internationales doivent s'appliquent également aux questions maritimes, auxquelles Tokyo est particulièrement sensible en raison des violations de Pékin dans la mer voisine. La crainte du Japon et d'autres sujets internationaux est que la violation du droit international perpétrée par la Russie donne l'exemple pour résoudre d'autres problèmes internationaux par l'utilisation de moyens militaires plutôt que par la diplomatie. Moscou a violé une coutume qui pourrait encore être enfreinte de manière similaire et il est du devoir de la communauté internationale de veiller à ce que cela ne se reproduise plus ; ce thème sera longtemps central et doit aussi concerner une nécessaire révision du fonctionnement des Nations Unies, trop conditionné par les veto des membres permanents ; un problème similaire qui concerne l'Union européenne liée par la règle de l'unanimité dans les décisions des mesures. La question des décisions des instances supranationales devient de plus en plus centrale dans le contraste entre les actions des pays où la démocratie est peu ou pas démocratique et l'autoritarisme qui a l'avantage de la rapidité des décisions.