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giovedì 20 ottobre 2022

الخطر النووي وتطور الصراع

 إن مجرد التهديد بالحل ، والذي يمكن أن يشمل استخدام الأسلحة النووية ، يفتح سيناريوهات جديدة تمامًا للحرب الأوكرانية ، مع مراحل يمكن أن تنقل الصراع بعيدًا عن القتال التقليدي. يعتقد الحلف الأطلسي أن الرد المباشر باستخدام الأسلحة الذرية بعيد ، رداً على قنبلة نووية تكتيكية محتملة ، أي بمدى يصل إلى كيلومتر ونصف تقريباً ، حتى لو وعدت بعواقب وخيمة للغاية بالنسبة لموسكو ؛ من ناحية أخرى ، حدد الكرملين عدة مرات أن استخدام الأجهزة الذرية غير متوقع إلا في حالة غزو الأراضي الروسية ، حتى لو كانت الاستفتاءات المهزلة قد وسعتها ، وضمت المنطقة المتنازع عليها مع كييف. تشهد المرحلة الحالية من الصراع ، من ناحية ، تقدمًا بريًا للقوات الأوكرانية ، والذي يتقدم بطريقة منهجية في استعادة ما احتلته الروس ، ومن جانب موسكو الاستخدام المكثف للمعدات بعيدة المدى. صواريخ موجهة في الغالب ضد البنى التحتية المدنية ، بهدف واضح هو زيادة استنزاف السكان. ومع ذلك ، من فحص الصواريخ التي أصابت أوكرانيا ، يبدو أن ترسانتها من هذه الأسلحة تنفد من موسكو ، وهذا ، إذا كان من الممكن تفسيرها من ناحية على أنها أخبار إيجابية ، من ناحية أخرى ، فإنها تنفتح على إمكانية أن تستخدم روسيا أنواعًا أخرى من الأسلحة ؛ في الوقت الحالي ، إلى جانب الصواريخ بعيدة المدى ، يتم استخدام طائرات كاميكازي الإيرانية الصنع ، مما يسمح بالحصول على نتائج رائعة ، والتي بفضل تكلفتها المنخفضة ، تتيح استخدامًا رائعًا مع تحقيق أهداف آمن تقريبًا. في الوقت الحالي ، لم تكن أوكرانيا قادرة على مواجهة هذين السلاحين المستخدمين معًا إلا القليل ، لكن إمدادات البطاريات المضادة للصواريخ من قبل بعض الدول الأوروبية والأجهزة القادرة على تغيير ترددات تشغيل الطائرات بدون طيار ، لديها إمكانيات ملموسة لتقليل الإمكانات الهجومية لموسكو على أرض كييف. على الأرض في الوقت الحالي ، لم ترسل روسيا سوى مجندين ، خاضعين للتجنيد الإجباري ، مع تدريب قليل جدًا وبدون خبرة قتالية ، والغرض الوحيد من تضحيتهم هو الحفاظ على القوات الأكثر تدريبًا. يخلق هذا الجانب استياءًا عميقًا في روسيا وتتكاثر حالات العصيان في الثكنات ، مما يهدد بتقويض السلطة المركزية. هذا العامل ، إلى جانب التطور السلبي للنزاع وكذلك الصعوبات الناجمة عن العقوبات ، يمكن أن يؤدي إلى استخدام الأسلحة النووية ، ولكن هذا القرار ، بالإضافة إلى التداعيات العسكرية ، سيكون له حتى المزيد من التبعات السياسية ذات الطبيعة الداخلية والخارجية . يمكن رؤية النهاية المعلنة للتجنيد الإجباري في هذا السياق ، بمجرد الوصول إلى رقم 300000 رجل وما بدا أنه نية لإيقاف الصراع ، بهدف الحفاظ على المناصب الحالية ، كل ذلك تم " أي شيء ما عدا المسلم به. يبدو أن الهدف الروسي الحالي هو كسب الوقت والحفاظ على المواقع في انتظار إعادة التنظيم الضرورية للقوات المسلحة وترسانتها ، وإدخال الأحكام العرفية في الأراضي المضمومة ، يجب أن يُقرأ بهذا المعنى: تهيئة الظروف للتراجع. أقل قدر ممكن ، حتى على أمل وصول المناخ القاسي ، والتي لن تحبذ التقدم الأوكراني. إن استحالة المفاوضات لإغلاق كلا الجانبين يجب ألا تثبط العمل الدبلوماسي ، مهما كان صعبًا ، والذي يجب أن يمضي قدمًا لتحقيق أهداف صغيرة ، مثل تبادل الأسرى والبحث عن مراحل الهدنة في الصراع: إنها نقطة انطلاق أساسية ضرورية. للسماح بإجراء محادثة غير مباشرة بين الأطراف ، والتي ، في هذه المرحلة ، لا يمكن تغطيتها إلا من قبل المنظمات الدولية أو من قبل الدول والمؤسسات المحايدة القادرة على تفضيل أي علاقة بين الدول المتحاربة. يظل الخطر النووي هو الخطر الأكبر ، ولكن يبدو أن نزع فتيل مزاعم الدول التي تنتهك القانون الدولي بشكل واضح مطلب أساسي بنفس القدر للسعي لتحقيق السلام العالمي ، والذي يجب أن يكون الهدف الرئيسي. يبدو حل الأزمة الأوكرانية بعيدًا بشكل متزايد ، أيضًا لأن استخدام الأسلحة وإمدادها يعد مطلبًا لا غنى عنه لكل من كييف والغرب بأسره ، والذي سيشهد قرب هزيمة الدولة الأوكرانية قريبًا بشكل خطير من حدودها. الخطر روسيا بوتين. وضع قادر على نشر صراع كارثي إلى أوروبا بأكملها.

venerdì 9 settembre 2022

Gli USA e l'occidente aumenteranno gli aiuti militari a Kiev per favorire la riconquista dei territori perduti

 Nonostante la potenziale supremazia russa, lo scenario del conflitto ucraino appare in una costante evoluzione, che sta diventando meno positiva per Mosca. Secondo Washington l’offensiva di Kiev è costante e pianificata, grazie ai progressi ottenuti dai militari dell’Ucraina nelle azioni compiute nel sud del paese contro le truppe della Russia. Parallelamente a questi successi per Kiev la buona notizia sono i rinnovati aiuti militari, provenienti non solo dagli USA, ma anche da quei paesi che temono l’invasione russa. Dopo l’inizio delle ostilità, risalente a sei mesi prima, l’occidente intravede segnali positivi sul terreno, grazie alla riconquista di alcune città ucraine sottratte all’occupazione di Mosca; ciò permette di intravvedere uno scenario diverso da quello finora presente, dove Kiev si era limitato a resistere all’invasione russa, ma con una evoluzione verso una possibile riconquista del terreno perduto. Questa prospettiva è stata certificata dal Segretario della Difesa statunitense di fronte ai ministri della difesa dei paesi aderenti all’Alleanza Atlantica ed ai rappresentanti di cinquanta nazioni che appoggiano gli sforzi ucraini. Il teatro della riunione è stata la base militare di Ramstein, dove sono stati formalizzati gli aiuti per 675 milioni di dollari relativi ad armamenti speciali, veicoli blindati ed armi leggere; in particolare i razzi, gli obici ed i sistemi anticarro, che si stanno rivelando fondamentali per la riscossa di Kiev. Questa forniture sono necessarie per rifornire le armerie di ucraine, dopo che gli arsenali di produzione sovietica e russa stanno terminando. Gli USA hanno anche sostenuto la necessità di una maggiore partecipazione negli aiuti per l’Ucraina per conseguire l’obiettivo di sconfiggere Putin. Dal punto di vista della durata del conflitto gli analisti ipotizzano uno scenario che può contemplare una durata di più anni, ben lontano dalle previsioni di una conclusione rapida, proprio per questo è necessario implementare ed ammodernare la dotazione delle armi per l’Ucraina e formare grandi riserve di munizioni leggere e pesanti. Questo fattore è ritenuto strategico, non solo per il contenimento della Russia, ma anche per continuare il processo di riconquista dei territori ucraini sottratti da Mosca ed arrivare a condizioni favorevoli per chiudere il conflitto. Gli Stati Uniti si confermano il paese maggiormente impegnato nello sforzo finanziario per il sostegno di Kiev, l’attuale amministrazione della Casa Bianca ha sottoscritto un impegno per la fornitura di circa 13,5 miliardi di dollari di armamenti compatibili con i sistemi di artiglieria dell’Alleanza Atlantica, armi ritenute più moderne di quelle usate dai russi e che stanno fornendo i risultati sperati contro Mosca. Certamente il solo rifornimento di armamenti non è sufficiente, occorrono anche attrezzature contro il clima rigido, che i combattenti dovranno affrontare il prossimo inverno e l’addestramento, sempre più intenso dei militari ucraini all’utilizzo dei nuovi sistemi di armi, così diversi dall’impostazione degli armamenti sovietici e russi. Questa nuova svolta del conflitto, che evidenzia concrete possibilità di ribaltare un pronostico che era tutto a favore della Russia, investe tutta una serie di riflessioni a livello militare e geopolitico, sui possibili comportamenti di Mosca, che dovranno essere tenute in grande considerazione, sia dagli strateghi ucraini, che occidentali. Putin non può più tornare indietro: il suo prestigio e quello della sua cerchia di governo, sarebbe fortemente compromesso: una sconfitta in Ucraina non è stata nemmeno preventivata e già non avere risolto l’operazione militare speciale a proprio favore in poco tempo appare come un mezzo fallimento. Mosca ha sempre l’opzione nucleare, le cui conseguenze non sono prevedibili, se non in una guerra totale, in cui i cinesi difficilmente darebbero il loro appoggio. Le forniture di armi americane sono di gran lunga qualitativamente maggiori e la determinazione dei soldati russi non è paragonabile a quella degli ucraini; le sanzioni mettono a dura prova l’occidente, che tuttavia dal punto di vista energetico, seppure lentamente, stanno operando una riorganizzazione dei loro sistemi di approvvigionamento, mentre Mosca, già in default, tra poco proverà la che carenza di prodotti occidentali, sarà difficilmente rimpiazzabile con prodotti analoghi provenienti da altre zone del mondo: non si tratta di generi voluttuari, ma di prodotti senza i quali le aziende non potranno funzionare, inoltre i blocchi finanziari e la vendita delle materie energetiche a prezzi scontati ridurrà la disponibilità di manovra di una economia già in affanno prima della guerra, come quella russa. Queste prospettive rischiano di indurre Putin a gesti estremi capaci di riportare il mondo indietro di molti anni, per evitare ciò occorre accostare alle misure attuali una strategia diplomatica che possa essere una scorciatoia per consentire di terminare il conflitto.

The US and the West will increase military aid to Kiev to help regain the lost territories

 Despite the potential Russian supremacy, the scenario of the Ukrainian conflict appears to be in constant evolution, which is becoming less positive for Moscow. According to Washington, the Kiev offensive is constant and planned, thanks to the progress made by the Ukrainian military in the actions carried out in the south of the country against Russian troops. Parallel to these successes for Kiev, the good news is the renewed military aid, not only from the US, but also from those countries that fear the Russian invasion. After the start of hostilities, dating back to six months earlier, the West sees positive signs on the ground, thanks to the reconquest of some Ukrainian cities that had been stolen from the occupation of Moscow; this allows us to glimpse a scenario different from the one so far present, where Kiev had limited itself to resisting the Russian invasion, but with an evolution towards a possible reconquest of the lost ground. This perspective has been certified by the US Secretary of Defense in front of the defense ministers of the countries belonging to the Atlantic Alliance and the representatives of fifty nations who support Ukrainian efforts. The scene of the meeting was the military base of Ramstein, where aid for 675 million dollars relating to special weapons, armored vehicles and light weapons was formalized; in particular the rockets, howitzers and anti-tank systems, which are proving to be fundamental for the recovery of Kiev. These supplies are needed to supply Ukrainian armories after Soviet and Russian production arsenals are running out. The US also advocated the need for greater participation in aid for Ukraine to achieve the goal of defeating Putin. From the point of view of the duration of the conflict, analysts hypothesize a scenario that can contemplate a duration of several years, far from the predictions of a rapid conclusion, for this reason it is necessary to implement and modernize the weapons equipment for Ukraine and train large light and heavy ammunition reserves. This factor is considered strategic, not only for the containment of Russia, but also to continue the process of regaining the Ukrainian territories stolen from Moscow and to arrive at favorable conditions to end the conflict. The United States is confirmed as the country most committed to the financial effort to support Kiev, the current administration of the White House has signed a commitment for the supply of approximately 13.5 billion dollars of armaments compatible with the artillery systems of the Atlantic Alliance, weapons considered more modern than those used by the Russians and which are providing the desired results against Moscow. Certainly the supply of armaments alone is not enough, equipment is also needed against the harsh climate, which the fighters will have to face next winter and the increasingly intense training of the Ukrainian military in the use of new weapons systems, so different from the setting up of Soviet and Russian armaments. This new turn of the conflict, which highlights the concrete possibility of overturning a prediction that was all in favor of Russia, invests a whole series of reflections on a military and geopolitical level, on the possible behaviors of Moscow, which must be taken into great consideration, both by Ukrainian and Western strategists. Putin can no longer go back: his prestige and that of his circle of government would be greatly compromised: a defeat in Ukraine was not even foreseen and not having solved the special military operation in his favor in a short time appears as a half failure. Moscow always has the nuclear option, the consequences of which are not foreseeable, except in an all-out war, in which the Chinese would hardly give their support. The American arms supplies are far qualitatively higher and the determination of the Russian soldiers is not comparable to that of the Ukrainians; the sanctions put a strain on the West, which, however, from an energy point of view, albeit slowly, are reorganizing their supply systems, while Moscow, already in default, will soon prove the shortage of Western products, it will hardly be replaceable with similar products from other areas of the world: these are not luxury goods, but products without which companies will not be able to function, furthermore the financial blocks and the sale of energy materials at discounted prices will reduce the availability of maneuvers of a economy already in trouble before the war, like the Russian one. These perspectives risk inducing Putin to extreme gestures capable of bringing the world back many years, to avoid this it is necessary to combine the current measures with a diplomatic strategy that can be a shortcut to allow the conflict to end.

EE. UU. y Occidente aumentarán la ayuda militar a Kiev para ayudar a recuperar los territorios perdidos

 A pesar de la potencial supremacía rusa, el escenario del conflicto ucraniano parece estar en constante evolución, lo que cada vez es menos positivo para Moscú. Según Washington, la ofensiva de Kiev es constante y planificada, gracias a los avances de los militares ucranianos en las acciones realizadas en el sur del país contra las tropas rusas. Paralelamente a estos éxitos de Kiev, la buena noticia es la renovada ayuda militar, no solo de EE.UU., sino también de aquellos países que temen la invasión rusa. Tras el inicio de las hostilidades, que se remontan a seis meses antes, Occidente ve señales positivas sobre el terreno, gracias a la reconquista de algunas ciudades ucranianas que habían sido arrebatadas a la ocupación de Moscú; esto permite vislumbrar un escenario diferente al hasta ahora presente, donde Kiev se había limitado a resistir la invasión rusa, pero con una evolución hacia una posible reconquista del terreno perdido. Esta perspectiva ha sido certificada por el Secretario de Defensa de EE. UU. frente a los ministros de defensa de los países pertenecientes a la Alianza Atlántica y los representantes de cincuenta naciones que apoyan los esfuerzos de Ucrania. El escenario de la reunión fue la base militar de Ramstein, donde se formalizaron ayudas por 675 millones de dólares referentes a armas especiales, vehículos blindados y armas ligeras; en particular los cohetes, obuses y sistemas antitanque, que están resultando fundamentales para la recuperación de Kiev. Estos suministros son necesarios para abastecer las armerías ucranianas después de que se agoten los arsenales de producción soviéticos y rusos. EE.UU. también abogó por la necesidad de una mayor participación en la ayuda a Ucrania para lograr el objetivo de derrotar a Putin. Desde el punto de vista de la duración del conflicto, los analistas plantean un escenario que puede contemplar una duración de varios años, lejos de los pronósticos de una rápida conclusión, por lo que es necesario implementar y modernizar el equipamiento armamentístico para Ucrania y entrenar grandes reservas de munición ligera y pesada. Este factor se considera estratégico, no solo para la contención de Rusia, sino también para continuar el proceso de recuperación de los territorios ucranianos robados a Moscú y llegar a condiciones favorables para poner fin al conflicto. Estados Unidos se confirma como el país más comprometido con el esfuerzo financiero para apoyar a Kiev, la actual administración de la Casa Blanca ha firmado un compromiso para el suministro de aproximadamente 13.500 millones de dólares en armamento compatible con los sistemas de artillería de la Alianza Atlántica, armas considerados más modernos que los utilizados por los rusos y que están dando los resultados deseados contra Moscú. Ciertamente, el suministro de armamento por sí solo no es suficiente, también se necesita equipo contra el duro clima al que los combatientes tendrán que hacer frente el próximo invierno y el cada vez más intenso entrenamiento de los militares ucranianos en el uso de nuevos sistemas de armas, tan diferentes del escenario. de armamentos soviéticos y rusos. Este nuevo giro del conflicto, que pone de manifiesto la posibilidad concreta de derribar un vaticinio que estaba todo a favor de Rusia, invierte toda una serie de reflexiones a nivel militar y geopolítico, sobre los posibles comportamientos de Moscú, que hay que tener muy en cuenta. consideración, tanto por parte de los estrategas ucranianos como de los occidentales. Putin ya no puede dar marcha atrás: su prestigio y el de su círculo de gobierno estaría muy comprometido: ni siquiera se preveía una derrota en Ucrania y el no haber resuelto la operación militar especial a su favor en poco tiempo aparece como un fracaso a medias. Moscú siempre tiene la opción nuclear, cuyas consecuencias no son previsibles, salvo en una guerra total, en la que los chinos difícilmente darían su apoyo. Los suministros de armas estadounidenses son cualitativamente mucho más altos y la determinación de los soldados rusos no es comparable a la de los ucranianos; las sanciones ponen a prueba a Occidente que, sin embargo, desde el punto de vista energético, aunque lentamente, está reorganizando sus sistemas de suministro, mientras que Moscú, ya en default, pronto demostrará la escasez de productos occidentales, difícilmente reemplazable con productos similares de otras áreas del mundo: estos no son artículos de lujo, sino productos sin los cuales las empresas no podrán funcionar, además los bloqueos financieros y la venta de materiales energéticos a precios reducidos reducirán la disponibilidad de maniobras de una economía ya en problemas antes de la guerra, como el ruso. Estas perspectivas corren el riesgo de inducir a Putin a gestos extremos capaces de hacer retroceder al mundo muchos años, para evitarlo es necesario combinar las medidas actuales con una estrategia diplomática que puede ser un atajo para permitir que el conflicto termine.

Die USA und der Westen werden die Militärhilfe für Kiew erhöhen, um die verlorenen Gebiete zurückzugewinnen

 Trotz der potenziellen russischen Vorherrschaft scheint sich das Szenario des Ukraine-Konflikts in ständiger Entwicklung zu befinden, was für Moskau weniger positiv wird. Laut Washington ist die Kiew-Offensive konstant und geplant, dank der Fortschritte des ukrainischen Militärs bei den Aktionen, die im Süden des Landes gegen russische Truppen durchgeführt wurden. Parallel zu diesen Erfolgen für Kiew ist die gute Nachricht die erneute Militärhilfe, nicht nur von den USA, sondern auch von jenen Ländern, die die russische Invasion fürchten. Nach Beginn der Feindseligkeiten vor sechs Monaten sieht der Westen dank der Rückeroberung einiger ukrainischer Städte, die bei der Besetzung Moskaus geraubt wurden, positive Zeichen vor Ort; Dies erlaubt uns, ein anderes Szenario als das bisher gegenwärtige zu sehen, in dem Kiew sich darauf beschränkt hatte, der russischen Invasion zu widerstehen, aber mit einer Entwicklung hin zu einer möglichen Rückeroberung des verlorenen Bodens. Diese Perspektive wurde vom US-Verteidigungsminister vor den Verteidigungsministern der Länder der Atlantischen Allianz und den Vertretern von fünfzig Nationen, die die Bemühungen der Ukraine unterstützen, bestätigt. Schauplatz des Treffens war der Militärstützpunkt Ramstein, wo Hilfen in Höhe von 675 Millionen Dollar für Spezialwaffen, gepanzerte Fahrzeuge und leichte Waffen formalisiert wurden; insbesondere die Raketen, Haubitzen und Panzerabwehrsysteme, die sich als grundlegend für die Wiederherstellung Kiews erweisen. Diese Vorräte werden benötigt, um ukrainische Waffenkammern zu versorgen, nachdem die sowjetischen und russischen Produktionsarsenale zur Neige gegangen sind. Die USA befürworteten auch die Notwendigkeit einer stärkeren Beteiligung an der Hilfe für die Ukraine, um das Ziel zu erreichen, Putin zu besiegen. Unter dem Gesichtspunkt der Dauer des Konflikts stellen Analysten ein Szenario auf, das eine Dauer von mehreren Jahren in Betracht ziehen kann, weit entfernt von den Vorhersagen eines schnellen Abschlusses, aus diesem Grund ist es notwendig, die Waffenausrüstung für die Ukraine zu implementieren und zu modernisieren große leichte und schwere Munitionsreserven ausbilden. Dieser Faktor wird als strategisch angesehen, nicht nur für die Eindämmung Russlands, sondern auch, um den Prozess der Wiedererlangung der von Moskau gestohlenen ukrainischen Gebiete fortzusetzen und günstige Bedingungen für die Beendigung des Konflikts zu erreichen. Die Vereinigten Staaten werden als das Land bestätigt, das sich am stärksten für die finanziellen Anstrengungen zur Unterstützung von Kiew engagiert. Die derzeitige Regierung des Weißen Hauses hat eine Verpflichtung zur Lieferung von Waffen im Wert von etwa 13,5 Milliarden Dollar unterzeichnet, die mit den Artilleriesystemen der Atlantischen Allianz kompatibel sind. Waffen als moderner angesehen werden als die von den Russen verwendeten und die gegen Moskau die gewünschten Ergebnisse liefern. Sicherlich reicht die Rüstungsversorgung allein nicht aus, es braucht auch Ausrüstung gegen das raue Klima, dem die Kämpfer im nächsten Winter ausgesetzt sein werden, und die immer intensivere Ausbildung des ukrainischen Militärs im Umgang mit neuen Waffensystemen, so anders als das Setting Aufbau der sowjetischen und russischen Rüstung. Diese neue Wendung des Konflikts, die die konkrete Möglichkeit aufzeigt, eine Vorhersage zunichte zu machen, die ganz zu Gunsten Russlands war, erfordert eine ganze Reihe von Überlegungen auf militärischer und geopolitischer Ebene über das mögliche Verhalten Moskaus, das groß berücksichtigt werden muss Berücksichtigung, sowohl von ukrainischen als auch von westlichen Strategen. Putin kann nicht mehr zurück: Sein Prestige und das seines Regierungskreises wäre stark gefährdet: Eine Niederlage in der Ukraine war nicht einmal absehbar und die militärische Sonderoperation nicht in kurzer Zeit zu seinen Gunsten gelöst zu haben, erscheint als halbes Scheitern. Moskau hat immer die nukleare Option, deren Folgen nicht absehbar sind, außer in einem totalen Krieg, in dem die Chinesen kaum ihre Unterstützung geben würden. Die amerikanischen Waffenvorräte sind qualitativ weitaus höher und die Entschlossenheit der russischen Soldaten nicht mit der der Ukrainer vergleichbar; die Sanktionen belasten den Westen, der allerdings energetisch, wenn auch langsam, seine Versorgungssysteme umbaut, während das bereits zahlungsunfähige Moskau bald die Knappheit westlicher Produkte beweisen wird, wird es kaum ersetzbar sein mit ähnlichen Produkten aus anderen Weltgegenden: Das sind keine Luxusgüter, sondern Produkte, ohne die Unternehmen nicht funktionieren werden, außerdem werden die Finanzblockaden und der Verkauf von Energiematerialien zu Discountpreisen die Handlungsspielräume einer Volkswirtschaft einschränken bereits vor dem Krieg in Schwierigkeiten, wie der russische. Diese Perspektiven könnten Putin zu extremen Gesten verleiten, die die Welt um viele Jahre zurückversetzen könnten. Um dies zu vermeiden, ist es notwendig, die aktuellen Maßnahmen mit einer diplomatischen Strategie zu kombinieren, die eine Abkürzung sein kann, um den Konflikt zu beenden.

Les États-Unis et l'Occident augmenteront l'aide militaire à Kiev pour aider à regagner les territoires perdus

 Malgré la potentielle suprématie russe, le scénario du conflit ukrainien semble en constante évolution, ce qui devient moins positif pour Moscou. Selon Washington, l'offensive de Kiev est constante et planifiée, grâce aux progrès réalisés par les militaires ukrainiens dans les actions menées dans le sud du pays contre les troupes russes. Parallèlement à ces succès pour Kiev, la bonne nouvelle est le renouvellement de l'aide militaire, non seulement des États-Unis, mais aussi des pays qui craignent l'invasion russe. Après le début des hostilités, datant de six mois plus tôt, l'Occident voit des signes positifs sur le terrain, grâce à la reconquête de certaines villes ukrainiennes volées à l'occupation de Moscou ; cela laisse entrevoir un scénario différent de celui jusqu'alors présent, où Kiev s'était limité à résister à l'invasion russe, mais avec une évolution vers une possible reconquête du terrain perdu. Cette perspective a été attestée par le secrétaire américain à la Défense devant les ministres de la Défense des pays de l'Alliance atlantique et les représentants d'une cinquantaine de nations qui soutiennent les efforts ukrainiens. Le lieu de la réunion était la base militaire de Ramstein, où une aide de 675 millions de dollars relative aux armes spéciales, aux véhicules blindés et aux armes légères a été officialisée ; en particulier les roquettes, les obusiers et les systèmes antichars, qui s'avèrent fondamentaux pour le redressement de Kiev. Ces fournitures sont nécessaires pour approvisionner les armureries ukrainiennes après l'épuisement des arsenaux de production soviétiques et russes. Les États-Unis ont également plaidé en faveur d'une plus grande participation à l'aide à l'Ukraine pour atteindre l'objectif de vaincre Poutine. Du point de vue de la durée du conflit, les analystes émettent l'hypothèse d'un scénario pouvant envisager une durée de plusieurs années, loin des prédictions d'une conclusion rapide, c'est pourquoi il est nécessaire de mettre en œuvre et de moderniser l'équipement d'armement de l'Ukraine et former d'importantes réserves de munitions légères et lourdes. Ce facteur est considéré comme stratégique, non seulement pour l'endiguement de la Russie, mais aussi pour poursuivre le processus de reconquête des territoires ukrainiens volés à Moscou et arriver à des conditions favorables pour mettre fin au conflit. Les États-Unis se confirment comme le pays le plus engagé dans l'effort financier pour soutenir Kiev, l'actuelle administration de la Maison Blanche a signé un engagement pour la fourniture d'environ 13,5 milliards de dollars d'armements compatibles avec les systèmes d'artillerie de l'Alliance atlantique, des armes considérés comme plus modernes que ceux utilisés par les Russes et qui donnent les résultats escomptés face à Moscou. Certes, la seule fourniture d'armements ne suffit pas, il faut aussi des équipements contre le climat rigoureux, auquel les combattants devront affronter l'hiver prochain et l'entraînement de plus en plus intense des militaires ukrainiens à l'utilisation de nouveaux systèmes d'armes, si différents du cadre des armements soviétiques et russes. Cette nouvelle tournure du conflit, qui met en lumière la possibilité concrète de renverser une prédiction qui était toute en faveur de la Russie, investit toute une série de réflexions sur le plan militaire et géopolitique, sur les possibles comportements de Moscou, qu'il faut prendre en grande considération, tant par les stratèges ukrainiens qu'occidentaux. Poutine ne peut plus revenir en arrière : son prestige et celui de son entourage gouvernemental seraient grandement compromis : une défaite en Ukraine n'était même pas prévue et ne pas avoir résolu l'opération militaire spéciale en sa faveur en peu de temps apparaît comme un demi-échec. Moscou a toujours l'option nucléaire, dont les conséquences ne sont pas prévisibles, sauf dans une guerre totale, dans laquelle les Chinois n'apporteraient guère leur soutien. Les stocks d'armements américains sont bien supérieurs qualitativement et la détermination des soldats russes n'est pas comparable à celle des Ukrainiens ; les sanctions mettent à rude épreuve l'Occident qui, pourtant, d'un point de vue énergétique, bien que lentement, réorganise ses systèmes d'approvisionnement, alors que Moscou, déjà en défaut, prouvera bientôt la pénurie de produits occidentaux, elle ne sera guère remplaçable avec des produits similaires d'autres régions du monde : ce ne sont pas des produits de luxe, mais des produits sans lesquels les entreprises ne pourront pas fonctionner, de plus les blocages financiers et la vente de matières énergétiques à prix réduits réduiront la disponibilité des manœuvres d'une économie déjà en difficulté avant la guerre, comme celui de la Russie. Ces perspectives risquent d'inciter Poutine à des gestes extrêmes capables de faire reculer le monde de nombreuses années, pour éviter cela il faut combiner les mesures actuelles avec une stratégie diplomatique qui peut être un raccourci pour permettre au conflit de se terminer.

Os EUA e o Ocidente aumentarão a ajuda militar a Kiev para ajudar a recuperar os territórios perdidos

 Apesar da potencial supremacia russa, o cenário do conflito ucraniano parece estar em constante evolução, o que se torna menos positivo para Moscou. De acordo com Washington, a ofensiva de Kiev é constante e planejada, graças ao progresso dos militares ucranianos nas ações realizadas no sul do país contra as tropas russas. Paralelamente a esses sucessos de Kiev, a boa notícia é a renovação da ajuda militar, não apenas dos EUA, mas também dos países que temem a invasão russa. Após o início das hostilidades, que remontam a seis meses antes, o Ocidente vê sinais positivos no terreno, graças à reconquista de algumas cidades ucranianas que haviam sido roubadas da ocupação de Moscou; isso permite vislumbrar um cenário diferente do até então presente, onde Kiev se limitou a resistir à invasão russa, mas com uma evolução para uma possível reconquista do terreno perdido. Essa perspectiva foi certificada pelo secretário de Defesa dos EUA diante dos ministros da defesa dos países pertencentes à Aliança Atlântica e dos representantes de cinquenta nações que apoiam os esforços ucranianos. O cenário do encontro foi a base militar de Ramstein, onde foi formalizada a ajuda de 675 milhões de dólares referente a armas especiais, veículos blindados e armas leves; em particular os foguetes, obuses e sistemas antitanque, que se revelam fundamentais para a recuperação de Kiev. Esses suprimentos são necessários para abastecer os arsenais ucranianos depois que os arsenais de produção soviéticos e russos estão se esgotando. Os EUA também defenderam a necessidade de maior participação na ajuda à Ucrânia para atingir o objetivo de derrotar Putin. Do ponto de vista da duração do conflito, os analistas levantam a hipótese de um cenário que pode contemplar uma duração de vários anos, longe das previsões de uma conclusão rápida, por isso é necessário implementar e modernizar o equipamento de armas para a Ucrânia e treinar grandes reservas de munição leve e pesada. Esse fator é considerado estratégico, não apenas para a contenção da Rússia, mas também para dar continuidade ao processo de reconquista dos territórios ucranianos roubados de Moscou e para chegar a condições favoráveis ​​ao fim do conflito. Os Estados Unidos confirmam-se como o país mais empenhado no esforço financeiro de apoio a Kiev, a atual administração da Casa Branca assinou um compromisso para o fornecimento de cerca de 13,5 mil milhões de dólares em armamentos compatíveis com os sistemas de artilharia da Aliança Atlântica, armas considerados mais modernos que os usados ​​pelos russos e que estão dando os resultados desejados contra Moscou. Certamente o fornecimento de armamentos por si só não é suficiente, também são necessários equipamentos contra o clima rigoroso, que os combatentes terão que enfrentar no próximo inverno e o treinamento cada vez mais intenso dos militares ucranianos no uso de novos sistemas de armas, tão diferentes do cenário de armamentos soviéticos e russos. Esta nova reviravolta do conflito, que destaca a possibilidade concreta de derrubar uma previsão que era toda a favor da Rússia, investe toda uma série de reflexões em nível militar e geopolítico, sobre os possíveis comportamentos de Moscou, que devem ser levados em grande consideração, tanto por estrategistas ucranianos como ocidentais. Putin não pode mais voltar atrás: seu prestígio e o de seu círculo de governo ficariam muito comprometidos: uma derrota na Ucrânia nem sequer estava prevista e não ter resolvido a operação militar especial a seu favor em pouco tempo parece um meio fracasso. Moscou sempre tem a opção nuclear, cujas consequências não são previsíveis, exceto em uma guerra total, na qual os chineses dificilmente dariam seu apoio. Os suprimentos de armas americanos são muito mais elevados qualitativamente e a determinação dos soldados russos não é comparável à dos ucranianos; as sanções sobrecarregam o Ocidente, que, no entanto, do ponto de vista energético, ainda que lentamente, está reorganizando seus sistemas de abastecimento, enquanto Moscou, já inadimplente, logo provará a escassez de produtos ocidentais, dificilmente será substituível com produtos similares de outras partes do mundo: não são bens de luxo, mas produtos sem os quais as empresas não poderão funcionar, além disso os blocos financeiros e a venda de materiais energéticos a preços reduzidos reduzirão a disponibilidade de manobras de uma economia já em apuros antes da guerra, como o russo. Essas perspectivas correm o risco de induzir Putin a gestos extremos capazes de trazer o mundo de volta muitos anos, para evitar isso é necessário combinar as medidas atuais com uma estratégia diplomática que pode ser um atalho para permitir que o conflito termine.